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La questione dell'erede

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I duchi di Ravensmoore si sono sposati in circostanze particolari, e i loro accordi prematrimoniali non prevedevano nessun tipo di convivenza, né di intimità. D’altra parte il duca aveva già un ottimo erede in John, figlio di suo cugino.
Dal giorno delle nozze sono passati nove anni in cui le Loro Grazie non hanno trascorso una sola notte sotto lo stesso tetto.
Quando però spunta dal nulla un parente più prossimo, dalla pessima reputazione, il duca e la duchessa si vedono costretti a modificare gli accordi presi, al fine di produrre un erede.

390 pages, Paperback

Published May 26, 2025

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Rebecca Quasi

31 books110 followers

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5 stars
40 (24%)
4 stars
73 (44%)
3 stars
40 (24%)
2 stars
8 (4%)
1 star
2 (1%)
Displaying 1 - 30 of 30 reviews
Profile Image for Anto M..
1,233 reviews97 followers
June 26, 2025
«Domattina per prima cosa andrò a uccidere vostro fratello» disse Balthazar quando fu in grado di parlare. «Pessima idea, potreste essere arrestato e non siamo sicuri che io sia già incinta.» «Avete ragione, allora aspetterò la lieta novella.» «Già che ci siete, attendete anche di vedere se sarà maschio o femmina.» «State cercando di salvare vostro fratello?» «No, semplice buon senso.»

Come faccia la Quasi a trascinarmi all'interno delle sue storie è per me ancora un mistero. Alcune trame mi catturano immediatamente, altre, come questa de "La questione dell'erede" mi lasciano tiepida. Di matrimoni di convenienza nei romance storici ne abbiamo letti a iosa e quindi per me, leggendo la trama, nessuna scintilla è scattata. E invece...
Il libro inizia quasi in sordina, nei primi capitoli "niente di nuovo sul fronte occidentale", ma poi la sua penna e il suo stile hanno la meglio sulla trama e ti trovi a girare le pagine in maniera forsennata per arrivare al quid. I duchi di Ravensmoore si sposano per convenienza, senza aspettative future, si sposano perché lo esigono varie situazioni. Accade però qualcosa che cambia le carte in tavola e i due protagonisti sono costretti a una reciproca conoscenza, non proprio "biblica". Con la sua penna leggiadra e ironica anche stavolta, la Quasi, riesce a fare la sua magia: farmi appassionare a una storia che pensavo scontata.
Profile Image for Lucrug.
647 reviews27 followers
June 13, 2025
-"Una rondine non fa primavera"
- "Erano comunque tre rondini."

-"Da allevatore posso affermare che la frequenza non è garanzia di successo,in ambito procreativo."
-"Non fate il veterinario con me."

Ho adorato le interazioni esilaranti tra i due protagonisti.
Profile Image for Alessandra.
818 reviews27 followers
June 6, 2025
ma che vogliamo dire alla Quasi? COSA? solo a lei vengono in mente certe trame, certi personaggi, con quei dialoghi pungenti, ironici e allo stesso tempo assolutamente raffinati. ne sono già orfana e non vedo l'ora, proprio non la vedo, di rincontrare Theodore e Miss Ashbury che con quei caratterini ce ne faranno vedere delle belle
Profile Image for Nicoletta Micillo.
764 reviews27 followers
June 29, 2025
4.5 ⭐
la scrittura della Quasi è sempre sublime. Non ci resta che attendere il seguito e io non vedo l'ora, si prospettano scintille
Profile Image for ANGELA.
231 reviews12 followers
June 30, 2025
mi è piaciuto molto
un altro successo di questa autrice a me tanto cara
Profile Image for Anna Ceci.
40 reviews
June 15, 2025
La storia mi ha un po' annoiata. Mi aspettavo più azione, più cattiverie dal nipote. Il 70% del libro racconta la frustrazione dei personaggi perché non riescono ad aprirsi e parlare sinceramente tra di loro.
P.S. Abilene è meglio.
Profile Image for Mariateresa.
866 reviews17 followers
September 2, 2025
quasi 5 ^___^

Ho sempre un po’ di timore a leggere di storie ambientate nella Londra del XIX secolo, dove si parla di Ton e di regole strette e asfissianti come i corpetti che quasi soffocano le povere donne costrette a portarli.
Qui, però, mi sono fatta prendere e trascinare senza sosta, pagina dopo pagina, sempre più curiosa di vedere come sarebbe andata a finire tra due persone di cui mi sono innamorata. E anche con i personaggi secondari (motivo per cui non vedo l’ora di leggere di Theodore e Miss Ashbury).

“ Milady, Intendo farvi visita presso la vostra residenza martedì prossimo alle ore tre del pomeriggio. È mio desiderio discutere alcune questioni che richiedono la nostra congiunta attenzione. Spero che tale orario sia conforme ai vostri impegni. In caso contrario, fatemelo sapere. Ravensmoore.”

Inizia più o meno così, la storia, con Lord Ravensmoore che fa recapitare un biglietto alla moglie per vedersi e discutere di un affare di estrema urgenza.
Se così non fosse, non si sarebbe preso la briga di chiederle un tete-à -tete: in nove anni non è mai successo. Non che sia del tutto anomalo, ma di solito la vita da separati, ognuno nella propria residenza, avviene dopo anni e anni di vita coniugale, non subito dopo le nozze. Il caso di Eleanor e Balthazar è diverso, il loro è stato un matrimonio di convenienza: lei aveva bisogno di un marito titolato, lui di una moglie con un patrimonio tale da appianare i debiti lasciati da un padre senza il minimo senso dell’economia, la sfortuna e le circostanze, oltre alla lungimiranza di Theodore, fratello di lei, hanno fatto il resto.

Il loro, dicevo, celebrato in fretta e furia, con Eleanor distrutta dal dolore e Lord Ravensmoore preoccupato più che mai, ma grato per l’occasione avuta. Subito dopo il matrimonio i due hanno preso a fare la vita di prima, lui occupato a gestire la tenuta di Epping e a presenziare in Parlamento, lei nella casa di Richmond che lui le ha messo a disposizione, a vivere nel modo più discreto possibile, lontana dal pettegolezzo.
Non ho idea di quanto avrebbero continuato ad andare avanti così, ma un lontano parente scapestrato, un avanzo di galera, spunta come potenziale erede di tutto il patrimonio dei Ravensmoore. Purtroppo legittimo data la mancanza di eredi diretti. E questo rappresenta un enorme problema che però si potrebbe risolvere…
Avete immaginato come? Siete pronti a scoprire come il duca e la duchessa si adopereranno per risolvere la faccenda?

Come dicevo all’inizio mi sono divertita e mi sono anche molto commossa di fronte alla tenerezza di Lord Ravensmoore, con il suo carattere pragmatico e timido ( che mi ha ricordato tanto il mio amato S.), tranquillo soltanto in apparenza. Ho apprezzato moltissimo anche Eleanor che non è convenzionale, ha un carattere intelligente, vivace e libero, forse un po’ troppo per quei tempi… quante donne hanno dovuto reprimersi per sottostare alle buone maniere e a ciò che non è scandaloso? (e dire che il Ton è una creatura che si nutre di pettegolezzo e scandali! Bleah!).
I dialoghi tra loro sono divertenti, brillanti, e per come sono scritti e gestiti, illuminano sulle dinamiche matrimoniali dell’epoca. L’autrice lo scrive, nei ringraziamenti, che i suoi personaggi si comportano in parte come persone dei giorni nostri e non come inglesi dell’epoca, ma ai miei occhi non è una pecca, è un valore aggiunto: è un romance storico, non un saggio sugli usi e costumi inglesi di fine Ottocento.
E il vederli muoversi in una società dove un mignolo alzato o un inchino poco profondo, o un dove due coniugi che passano troppo tempo insieme ad un ricevimento equivale a bestemmiare, mi è piaciuto. Rende bene e meglio l’idea di come doveva essere vivere là.
Il mio settembre inizia con una crush totale per Balthazar, che è il mio personaggio preferito della storia, seguito a ruota da Eleanor e Nath.

Un mistero è Miss Ashbury, che si muove sullo sfondo ma ha un ruolo fondamentale e che avrà molto da dire, già lo so, nel seguito di questo romanzo.
La scrittura è semplice, ma non banale, il ritmo è sempre ben sostenuto e i capitoli brevi lo rendono molto piacevole.

Non conoscevo questa autrice e sono contenta di aver iniziato la sua conoscenza con “ la questione dell’erede” perché mi ha fatto bene al cuore, certe tematiche per me sono una ferita aperta, e grazie a questo libro non mi sono ritrovata a piangere lacrime amare, ma a sciogliermi di tenerezza di fronte ad una coppia che passa momenti difficili, ma che si rispetta e si ama (anche se ci vorrà un bel po’ prima di ammetterlo).

Quindi il mio voto è 4 stelle e mezzo (la quinta non la do per via di Theodore e quella sua fissa per ritagliarsi un posto nella nobiltà a tutti i patti! Comprensibile, eh… però a me ad un certo punto ha fatto alzare gli occhi al cielo! ) e una frase di Eleanor che mi ha fatto ridere un sacco:
“ci vorrebbero più gazebo ai ricevimenti!”
Buone letture e alla prossima!
Una domanda per chi lo ha letto: questo mi è piaciuto molto, con quale proseguo di questa autrice? Invece: “una ragazza d’altri tempi” della Kingsley potrebbe piacermi?


Profile Image for Romanticamente Fantasy.
7,976 reviews236 followers
September 11, 2025
Emanuela - per RFS
.
La Questione dell’Erede ci trasporta nell’intrigante mondo dell’alta società inglese, dove i Duchi di Ravensmoore vivono un matrimonio di facciata, un’unione sigillata più da contratti che da sentimenti. Per nove lunghi anni, il Duca e la Duchessa hanno mantenuto una rigorosa distanza, con accordi prematrimoniali che escludevano convivenza e intimità, forti della presenza di John, il cugino erede del Duca.

La trama prende una svolta inaspettata e avvincente quando un parente sconosciuto, dalla reputazione tutt’altro che impeccabile, fa la sua comparsa, minacciando la linea di successione dei Ravensmoore. Questa irruzione costringe i due protagonisti a rimettere in discussione gli accordi presi e a considerare l’impensabile: la necessità di concepire un erede.

Il romanzo promette di esplorare le dinamiche complesse di un matrimonio combinato, la tensione tra dovere e desiderio, e la progressiva evoluzione di un rapporto che nasce da una necessità e potrebbe sbocciare in qualcosa di più profondo. Come reagiranno il Duca e la Duchessa a questa nuova imposizione? Riusciranno a superare i nove anni di estraneità e a trovare un terreno comune, non solo per il bene del casato, ma anche per il proprio?

Ciò che rende La Questione dell’Erede particolarmente attraente è il fatto che porta impresso il sicuro marchio di fabbrica dell’autrice Rebecca Quasi. I lettori che già apprezzano il suo lavoro ritroveranno il consueto brio e stile che caratterizzano le sue opere, con dialoghi brillanti, personaggi ben delineati e una narrazione scorrevole che cattura l’attenzione fin dalle prime pagine.
Profile Image for Babette Brown.
1,114 reviews29 followers
July 8, 2025
Inghilterra, 1887. I duchi di Ravensmoore si sono uniti in
matrimonio nove anni prima, in base ad accordi tanto rigidi quanto poco romantici: nessuna convivenza, nessuna intimità, nessun erede necessario. Del resto, il duca poteva già contare su John, il figlio del cugino, come futuro successore. Un'unione fredda e formale, consumata solo su carta. Ma l’imprevisto irrompe sotto forma di un parente ancora più vicino (e ben più
scandaloso), costringendo la coppia a rivedere i patti: stavolta, l’erede va fatto sul serio.
L’originalità dello spunto è ben gestita nella prima parte del romanzo, dove il tono ironico e il garbo narrativo rappresentano la cifra stilistica più riconoscibile di Rebecca Quasi. I dialoghi sono brillanti, le situazioni paradossali ma credibili, e il duca — restio e compassato — funziona bene accanto a una duchessa altrettanto poco incline all’ardore.
Meno riuscita, invece, la seconda parte della narrazione, dove la storia sembra perdere slancio e incisività. I meccanismi del romance storico — per loro natura più esigenti in termini di ambientazione e tensione narrativa — mettono alla prova un’autrice che si muove con maggiore disinvoltura nel contemporaneo. È lì che Rebecca Quasi dà il meglio di sé: relazioni moderne, dialoghi taglienti, situazioni leggere ma affilate.
In definitiva, questo romance storico si legge con piacere,
grazie soprattutto a una prima metà vivace e originale. Non sarà l’opera più memorabile dell’autrice, ma conferma — anche nei suoi limiti — la sua capacità di costruire storie fuori dagli schemi.
Quattro stelline.
Profile Image for Anna Lupelli.
226 reviews5 followers
August 14, 2025
recensione per blog letture sale e pepe
Ogni nuova uscita di Rebecca Quasi va festeggiata al pari di un lieto evento, ed è proprio di eredi che si parla in questo suo ultimo lavoro.



La storia è ambientata nel periodo Regency dove i matrimoni combinati erano all’ordine del giorno, e quelli d’amore, in particolare nel mondo della nobiltà, erano considerati con sospetto e ribrezzo, ma quello che metteranno in scena i protagonisti sarà tutt’altro che normale per i tempi.

Eleanor e Balthazar si incontrano ad una delle tante feste della Stagione londinese, mentre lei è già fidanzata e a un passo dall’altare, lui sta cercando una moglie con una buona dote per mettere in sesto le finanze disastrate; fra loro la scintilla dell’intesa scatta subito, l’inattesa confidenza fluisce spontanea, decisamente straordinaria per due perfetti estranei.

Senza voler spoilerare il “fattaccio” che scombinerà i piani originari, Miss Eleanor Eldridge, di famiglia facoltosa ma senza lignaggio, andrà in sposa proprio a Sua Grazia Balthazar Hawthorne, il duca di Ravensmoore in rovina, un mero contratto do ut des.

Nessuna pretesa di intimità né obbligo di frequentazione per questo rapporto, infatti per ben nove anni non si vedranno nemmeno per sbaglio, senonché un pretendente al titolo di duca scavalcherà quello che Ravensmoore aveva dato per legittimo e, pur di non lasciare titolo e proprietà ad un farabutto, dovrà mettere in atto il piano B per eccellenza: mettere al mondo un erede.

Avendo già una moglie, e dai suoi ricordi anche ben gradita, Baltazhar si rimetterà in contatto con Eleanor per questa singolare réunion con la finalità di mettere in cantiere un futuro duca.



Di trama non ne voglio anticipare più, preferirei concentrarmi sui protagonisti che potrei definire una bella gabbia di matti; nessuno di loro seguirà i modi imposti dalla società e, con una ventata di modernità, punteranno al loro benessere a dispetto delle pretese del ton.

Il duca, di indole arguta ma placida, si dimostrerà combattivo nel dimostrare le sue buone intenzioni per il periodo di silenzio, rivendicando il suo amore per la bella consorte e rivelando un pragmatismo che lo aiuterà a tirarsi fuori dalle situazioni spinose che si affaccenderanno. Il suo senso di protezione verso la duchessa sarà commovente, al pari della (tardiva) dedizione.

Eleanor ben lontana dall’immaginario della damina tutta futilità, tè e pasticcini, dopo aver condotto una vita appartata per nove anni (con la sola compagnia dell’amica Miss Ashbury e del suo pupillo Nathaniel), verrà rimessa in gioco come moglie e duchessa, offrendole la possibilità di recuperare il tempo perduto, senza troppo imbarazzo o ritrosia.

Sul piccolo Nath vorrei fare una parentesi speciale, i bambini raccontati nei romanzi di Rebecca sono tutti svegli e dotati di un raziocinio particolarmente sviluppato per la loro età; questo ragazzino in particolare mi ha ricordato tanto il Diego de Il gigante con il violino: impossibile non amarlo!



Ci saranno i consueti appuntamenti mondani fra feste, teatro, l’Ascot gold cup e i placidi ritiri in campagna che siamo abituati a leggere in ogni regency che si rispetti, ma quello che contraddistingue questo fra tanti altri è il marchio di fabbrica ironico dell’autrice; della serie sarà anche un regency ma non aspettatevi che sia “normale”.

La modalità delle interazioni fra i personaggi sarà quasi anacronistica, si scherzerà sugli equivoci:



Eleanor: “Io immaginavo che voi aveste un amante. Senza apostrofo”

Baltazhar: “Non avevo nessun amante, in nessuna forma ortografica”



e si godrà di una storia d’amore così inattesa e travolgente poiché “a volte la vita capita. Ci sono eventi che sembrano scelte, ma in realtà sono destino”



La meravigliosa narrazione in terza persona, poi, completerà il pacchetto donandoci un romanzo godibilissimo, che si legge ad una velocità strabiliante grazie anche ai capitoli brevi che snelliscono il tutto.
Profile Image for Nicoletta.
737 reviews42 followers
November 1, 2025
4 stelle piene non solo per la storia, ben scritta e avvincente, ma soprattutto per lo spirito ironico di alcune scene.
Qui non abbiamo la solita donnina, senza cervello che si è fatta infinocchiare a suon di dolci parole. C'era una donna innamorata e avventata, che ha sbagliato, ma che poi ha dedicato 9 anni a seguire a fare ammenda aiutando giovani sventurate, restando nell'ombra, per evitare qualsiasi tipo di scandalo che potesse nuocere al nome del marito.
Lui è il tipo da:" Vado ad uccidere tuo fratello" a "non vorrei nuocervi" in un secondo. Spettacolare.
Profile Image for Veronica.
151 reviews3 followers
August 15, 2025
Non voleva nessun erede, voleva solo lei, per un numero illimitato di giorni. Era sempre stato così, sin dal primo ballo dai Ponsonby del 1878 e non era cambiato nulla. Ma poiché non poteva dirglielo, si era limitato a tenerla stretta e a baciarle i capelli fino a che non si era addormentata.
Profile Image for Silvia Z.
208 reviews1 follower
December 13, 2025
3,7
Romanzo leggero, carino e che si legge velocemente, niente di indimenticabile ma è stato piacevole per accompagnare in modo spensierato qualche ora di viaggio.
Alcune battute mi hanno veramente fatto ridere e i due protagonisti sono piuttosto simpatici (lui in particolare!).
Profile Image for Emmaali.
2,543 reviews
June 3, 2025
Come al solito i libri della signora Quasi li adoro, li divoro e mi appassionano. Spero esca presto il prossimo e quello di seguito che spero sia su Nath.
Profile Image for Sara˚୨୧˚.
145 reviews12 followers
June 20, 2025
2,5⭐️ Piatto e insapore, una di quelle storie che purtroppo dimentichi dopo qualche giorno, visto che a conti fatti di per sé non ti rimane nulla.
Profile Image for Undercover C..
190 reviews1 follower
July 17, 2025
Bella penna la Quasi. Geniale l’ambientazione. Rende originale una trama che lo è un po’ meno.
Profile Image for Rosalinda Cicio.
695 reviews7 followers
July 22, 2025
Bella lettura, la storia mi ha affascinato e non vedo l'ora di leggere il seguito su altri 2 personaggi molto presenti anche qui come consiglieri e complottisti di questa storia d'amore
Profile Image for chicca.
197 reviews
August 29, 2025
senza lode senza infamia, un po' un Bridgerton wannabe (nemmeno Bridgerton mi ha fatto impazzire)
Profile Image for Beatrice Pellizzer.
5 reviews
September 1, 2025
Non mi è interessato quello che è successo, non mi è interessato a chi è successo, non mi è interessato niente di niente.
Profile Image for Sara Crestini.
43 reviews1 follower
December 9, 2025
L'ho finito perché avevo voglia di qualcosa di trash romantico, anche devo dire che mi avevano già rotto i coglioni verso metà libro.
Profile Image for Barbara De Santis.
44 reviews
July 21, 2025
La questione dell'erede - Rebecca Quasi

A volte, leggendo un libro ambientato in epoche antecedenti la mia, dimentico che non esistevano le comodità delle tecnologie odierne.

Soprattutto le comunicazioni, che per noi sono immediate con un cellulare in mano, nell'800 consistevano in lettere e messaggi scambiati tramite i domestici delle varie case padronali.

In questo libro, La questione dell'erede, Rebecca Quasi, Sua Grazia Balthazar Hawthorne duca di Ravensmoore e sua moglie Lady Eleanor Eldridge, dopo un periodo (un po' lunghetto) di silenzi, cominceranno FINALMENTE a comunicare tra di loro per una questione urgente.

Ma, mentre ai giorni nostri sarebbe bastata una telefonata o un messaggio su Whatsapp, in quell'epoca le povere cameriere o i maggiordomi, dovevano correre per le strade polverose di Londra con biglietti e lettere in mano e non sempre le risposte arrivavano subito, dando vita ad attese più o meno lunghe (quanta pazienza).

Un duca silenzioso (fin troppo) e una fanciulla "svolazzante" e impertinente, intratterranno i loro lettori con un rapporto fatto di scambi ironici e battute taglienti.

Rebecca Quasi fa centro e la sua scrittura scorrevolissima vi condurrà nei salotti dell'aristocrazia londinese.

Se avete voglia di un libro leggero, con dialoghi divertenti ambientato in una Londra dell'800, La questione dell'erede è la lettura che fa per voi.

Consigliato per chi cerca una lettura romantica e ironica che ricorda un po' Bridgerton.

Voto: ⭐⭐⭐⭐
Profile Image for FEDERICA.
198 reviews
September 13, 2025
Non c’è niente da fare: a me la penna di Rebecca Quasi mi piace troppo!
Anche questa volta ci regala un libro pieno di ironia con due bellissimi personaggi che lei ci fa scoprire attraverso le loro interazioni, sociali e personali. In particolare ho adorato lui il Duca che è di un pragmatismo e di una linearità meravigliosa.
E se la storia è semplice – niente che non sia già stato scritto in un romance regency- è proprio lo stile unico della Quasi che ti trascina nella lettura e non ti fa staccare un secondo: ti fa innamorare dei protagonisti, e ti fa ridere e sorridere con loro.
Assolutamente consigliato!
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