Non puoi scegliere di nascere Celestiale. Puoi solo scegliere dove volare.
La tregua era stata stipulata. Dopo quattromila anni i Nephilim Celestiali e i Nephilim Infernali avevano deposto le armi spartendosi le Americhe. Ma la pace era stata conquistata a caro prezzo. L’alleanza dei Celestiali con la razza immonda dei Demoni aveva infranto equilibri antichi che non dovevano essere toccati. Creature più potenti e pericolose dei Nephilim sono ora entrate in gioco e non è la pace il loro obiettivo. Nessuno, nemmeno il loro creatore, avrebbe invece potuto immaginare l’amore tra un Infernale e un Celestiale.
Valerio la Martire è nato a Roma il 5 novembre 1981, con due settimane di ritardo. Ha recuperato il tempo perduto mettendosi a scrivere a dodici anni.
Visto che le sue giornate durano 42 ore ha lavorato come barman, commesso, operatore di call centre, animatore turistico e baby sitter. È stato volontario per Greenpeace e per non farsi mancare nulla ha lavorato anche con l’Unhcr e Medici Senza Frontiere.
Tra le sue pubblicazioni, I ragazzi geisha (Ed. Bakemono Lab, 2016), libro sulla prostituzione maschile; Stranizza (Bakemono Lab. 2013; Rizzoli 2023), storia d’amore e mafia nella provincia siciliana; Nephilim Saga (Armando Curcio Editore 2014-16; DZ Edizioni 2022), Intoccabili (Marsilio 2017); Elyss (DZ Edizioni 2019).
Quando ho scoperto Nephilim - Guerra in purgatorio, ho pensato subito che non potevo non leggere questo libro, ma non avendo molto tempo disponibile ci ho messo un po' a decidermi. Non amo particolarmente i libri scritti in prima persona, ma devo dire che in questo caso la prima persona è perfetta, l'alternarsi dei punti di vista dei vari personaggi permette di capire il mondo in cui ci stiamo immergendo e permette di viverlo come lo vivono i vari protagonisti. Val è un personaggio molto particolare, alcune delle sue scelte sono sicuramente discutibili, ma l'ho comunque apprezzato/a e spero che nel prossimo libro mi sorprenda cambiando atteggiamento, anche se a dire il vero non ci conto molto. Le mie sensazioni riguardo ad Alexander sono ambivalenti, non sono ancora sicura se mi piace fino in fondo, vedremo nel prossimo libro se la mia opinione su di lui diventerà positiva o negativa. Anche tutti gli altri personaggi secondari sono molto interessanti e ben delineati. Ci tengo a sottolineare che ho adorato Morgan e che quello che gli è successo mi ha sconvolto, anche se devo ammettere che quello è il punto di svolta in cui il racconto prende ritmo. La storia tra Jonathan e Ryan mi è piaciuta tantissimo, è raccontata in modo molto delicato dando grande risalto ai sentimenti e alle emozioni dei due protagonisti e minore rilevanza al lato fisico. Il finale ti lascia nell'incertezza più assoluta, per fortuna posso iniziare subito il secondo, ma allo stesso tempo sono terrorizzata all'idea di dover aspettare un anno per leggere il terzo.
Ero molto scettica quando ho letto la proposta di lettura di Nephilim. Guerra in Purgatorio perché, essendo pratica del genere, ero convinta di incorrere in un cliché o in una di quelle opere la cui fine non arriva mai troppo presto; per fortuna ho deciso invece di dare una chance al giovane autore Valerio La Martire, se così non avessi fatto mi sarei persa un romanzo davvero bello, con nulla da invidiare ai volumoni stranieri di successo già collaudati nel mondo dell’urban fantasy, anzi.
Libro sicuramente molto diverso dai tipici del suo genere che tratta l'amore omosessuale con una delicatezza ed una spontaneità ammirevole. Il resto della recensione qui: http://labibliotecadieika.blogspot.it...
buon primo romanzo di una serie interessante. molta la somiglianza con giulietta e romeo e ben attualizzata e trasformata in una lotta tra angeli e demoni
3.5 stelle⭐️⭐️⭐️✨ La trama è decisamente il punto forte di questo libro, e non mi capita spesso di dirlo parlando di un urban fantasy. Il world building presenta la giusta unione di creatività e tradizione, e i plot twist sono molto ricorrenti. Ciò che non mi ha convinto particolarmente è la velocità di narrazione, specialmente della love story; non mi piace particolarmente l’instant love trope, di conseguenza sono decisamente di parte nel dire che, nonostante siano entrambi super dolci, Jonathan e Ryan non mi hanno colpita particolarmente. Spero possa cambiare opinione con il proseguire della trilogia, e voglio decisamente conoscere di più Valerie, che ho trovato essere il personaggio più interessante insieme a Emily e Alexander, di cui sono sempre più curiosa.
"Nephilim" è una bella lettura che ho letteralmente divorato in pochissimi giorni, complice lo stile schietto, da battaglia, dell'autore e la trama che mi ha incuriosito sempre più (e, in un tema ormai abusato, quale quello degli angeli/demoni, non è facile! Partiamo con una piccola introduzione, per capire cosa accade nel libro. Siamo a New York, ai giorni nostri, dove vivono e dominano i Celestiali (guidati dalla famiglia Feather), in seguito a una tregua stabilita al termine di un millenario conflitto con gli Infernali (che invece si sono rifugiati sulla costa occidentale). Tra i Celestiali spiccano Val/Valerie, guida della Feather Corporation, sua sorella Emily (famosa cantante, che ha il potere di incantare gli animi tramite la Voce) e il fratello Jonathan, che invece è disinteressato a occuparsi degli affari di famiglia. Tutto ciò che vorrebbe è condurre un'esistenza normale, studiare, laurearsi, trovarsi un lavoro e un compagno con cui dividere le piacevolezze della vita. Il suo potere principale consiste nel riuscire a guarire gli altri, riparando i danni dei loro tessuti, quasi ricreandoli. Ma a New York non vivono soltanto i Celestiali. All'insaputa di Val, gli Eterni (che sono, diciamo, i giudici di questa contesa) hanno concesso a una manciata di Infernali di vivere in città. Questo gruppetto è costituito essenzialmente da Morgan (di cui adoro il parlare forbito!), Blaze, Rubicante e da Ryan Hill (figlio, proprio come Jonathan, della potente famiglia Hill che guida gli Infernali della California). Ryan possiede elevati poteri di piromanzia che gli permettono non soltanto di controllare le fiamme, evocandole e usandole come scudi o per attaccare, ma anche di non esserne scottato; per questo fa il pompiere, usando i propri poteri per salvare vite altrui. Poste queste premesse, inizia la storia, che non manca di azione fin dai primi capitoli quando Ryan e i suoi amici si intrufolano a un party al grattacielo Feather, ritrovandosi coinvolti in una rissa con Jelial e altri Celestiali. Durante la rissa, un demone (sì, oltre ai Nephilim ci sono anche i demoni!) cerca di uccidere Jonathan e Ryan interviene in sua difesa, lo combatte, si aiutano a vicenda, si conoscono... e non riusciranno più a lasciarsi andare.
Da allora "Guerra in Purgatorio" è un susseguirsi di azione, avventura, tanta adrenalina, amicizia e amore, serviteci dall'autore con maestria narrativa, in un alternarsi di capitoli ciascuno con il punto di vista del personaggio. Una tecnica originale che permette di entrare a fondo nell'animo e nei pensieri dei personaggi, non soltanto dei cinque principali (Ryan, Jonathan, Emily, Val e Alexander) ma anche di alcuni secondari, come Jelial, Mafesh e Morgan. Una tecnica che fa uso di un linguaggio diretto, schietto, come dicevo sopra "da battaglia", senza tanti fronzoli, adattato al personaggio, al suo modo di pensare e parlare, al suo approcciarsi agli altri e a se stesso. Notevole, ad esempio, l'uso della lingua con Morgan, ma anche interessante e diverso l'approccio con cui Ryan e Jonathan valutano loro stessi, le proprie capacità. Uno stile incalzante, che se all'inizio spiazza, è comunque facile da seguire, permettendo l'immedesimazione con i personaggi stessi.
Secondo punto di forza, dopo lo stile, è proprio la trama, che non annoia mai. In ogni capitolo succede qualcosa, colpi di scena, capovolgimenti di fronte, e sangue sparso. In questo l'autore non si risparmia, per fortuna! E poi, si capisce da tanti piccoli indizi, è chiaro che in questo nuovo conflitto che "sembra" nascere tra Infernali e Celestiali si nasconde qualcos'altro, il piano forse di qualcuno che sta più in alto di loro e li considera come loro marionette. Al riguardo, bisogna continuare a leggere per scoprire le trame degli Eterni!
Terzo aspetto positivo, infine, i personaggi. Tutti ben studiati e differenziati, soprattutto i protagonisti. Ryan, in particolare, è quello che risplende maggiormente, l'eroe (involontario, fondamentalmente) incasinato e casinista, con un grande cuore, e poi possiede dei poteri fighissimi di controllo del fuoco. La sua relazione con Jonathan è costruita bene, in uno scoprirsi reciproco, in un avvicinarsi e poi allontanarsi, come due falene attratte dalla luce dell'altro ma impauriti dalla fiamma. Nient'affatto smielosa (per fortuna!) o scontata, è una storia che appassiona il lettore, pur non disturbandolo o annoiandolo in mezzo al susseguirsi di scontri e inganni che si dipanano per New York, fino al finale... esplosivo! Ah, nota bene, io tifo per Ryan! Altro che Blake. Con lui di sicuro non ci si annoia! :)
Non ho in realtà molto da dire su questa piccola meraviglia della letteratura fantastica italiana. Valerio La Martire mi è stato suggerito dal kindle per non so quale strana associazione a un vecchia ricerca e bo, ho scaricato i preludi, mi intrigavano. Ma non bastavano e allora ho scaricato - con estremo scetticismo in quanto ODIO chi scrive in prima persona senza saperlo fare - anche questo primo volume. E niente, nel kindle adesso ho tutta la saga che aspetta di essere letta da quanto mi ha colpito per tutta una serie di cose: trama efficace, intrecci imprevedibili (alleluja!), personaggi con le palle (anche metaforiche) che non ti fanno rimpiangere la scrittura in prima persona. Sono ben caratterizzati, faticano a emergere per la natura stessa della scelta narrativa di voci narranti alternate, quello che ho apprezzato è stato il coinvolgere tutti i personaggi e non solo i due protagonisti. Anche se di protagonista per ora sembra ci sia solo Ryan Hill. Ottimo anche il linguaggio, talvolta crudo ma che rispecchia alla perfezione l'ambiente e il livello sociale del personaggio. Di fatti, se un Ryan Hill si lascia andare a un buon numero di turpiloqui durante tutto il romanzo (ma mai come il suo compare Morgan), Val ne sembra immune, pur essendo un personaggio altamente pericoloso, calcolatore e cinico. Sono rimasto contento, più di quanto mi aspettassi.
Sotto l’apparente rivisitazione del dramma di Giulietta e Romeo in chiave angelica/demoniaca, si cela in realtà un’idea più ambiziosa e una trama complessa, che cerca di ricollegare più intrecci e più spunti di riflessione: quindi non solo la rivalità tra grandi famiglie ma anche la lotta tra Celestiali e Infernali, la curiosità (e forse l’invidia?) per la mortalità e il libero arbitrio degli umani contro i poteri e i gravosi limiti imposti dall’immortalità; l’insofferenza e la ribellione verso le gerarchie superiori, verso un Creatore lontano e indecifrabile (molto bello, a tale proposito, il cameo con un antipaticissimo Adam che cova rancore verso chi l’ha costretto a lasciare il Giardino delle origini) e una strisciante misoginia che permane anche nelle alte sfere (l’ermafrodito Val che deve nascondere la sua natura femminile per farsi accettare dai sottoposti, e ancora Adam che loda la natura più docile e dipendente di Eva rispetto alla prima moglie, creata come sua pari e perciò tanto odiata da dover essere dimenticata ad ogni costo). Al centro di tutto s’inserisce la storia d’amore tra i due rampolli dei casati in lotta, Ryan e Jonathan, entrambi a disagio nel ruolo che la società vorrebbe per loro, entrambi alla ricerca di qualcosa in più. Anche lo stile è particolare: all’inizio c’è una serie di POV diversi e discontinui che dovrebbe forse portarci nella mente dei vari personaggi, e quindi nel vivo della storia, ma che disorienta un po’. Poi la trama prende l’avvio e il ritmo della narrazione è piacevole e incalzante. Unico neo, ma è un mio gusto personale, avrei preferito una maggior componente passionale tra Ryan e Jonathan. Sì, ci sono dolcezza e sguardi complici, però dal punto di vista quantitativo ci sono quasi più scene d’amore tra il bell’angelo e il suo Blake (il che rende meno accettabile, poi, lo sbocco nella tragedia, ovvero amore eterno/darò la mia vita per te, ecc.). Non resta quindi che sperare in quel che verrà dopo: posto che è solo il primo libro della serie, sono convinta che siano state messe delle buone basi per sostanziosi sviluppi.
Non male questa particolare rivisitazione di Romeo e Giulietta versione m/m in salsa urban fantasy. E' un libro affascinate, caotico come se si entrasse in un tornado. Valerio La Martire sceglie di non accompagnare il lettore nella scoperta del mondo in cui lo sta portando, ma di mettere una mano fuori dal libro e afferrarlo per il gabbanino, per trascinarlo dentro la storia d'impatto. Una scelta azzeccata, che lascia l'ambientazione solo tratteggiata alleggerendo la lettura, ma che a volte spiazza, soprattutto se sommata al continuo cambio di punto di vista, dato che la storia è narrata superbamente dal punto di vista dei diversi personaggi alternandoli (superbamente perché mai come questa volta ho sentito in un libro il cambio di "voce" nel passaggio da un personaggio all'altro). Bello anche il disegno più ampio della trama che si comincia ad intravvedere, che mi fa attendere grandi cose (soprattutto spero di aver capito chi è Lei e di aver intuito come vuole entrare in azione). Il voto bassino è dovuto al fatto che da un urban fantasy (come da un fantasy o da un paranormal romance) mi aspetto sempre più coordinamento che da un qualsiasi altro genere di romanzo. Creare un mondo necessita di idee molto chiare, richiede che l'autore abbia ben chiare le regole che vuole dare a quel mondo e in questo caso ho avuto la sensazione che non sempre fosse così. (E' anche per questo che considero tutti i genere legati al fantasy i più difficili da scrivere bene: più ti basi solo sulla tua fantasia, meno hai fonti a cui fare affidamento, più devi essere bravo a rendere organico il mondo che hai in mente senza darti la zappa sui piedi da solo). Immagino che questa non fosse la maggiore preoccupazione per l'autore, e ho speranza che alla fine della trilogia tutto si incastrerà perfettamente, ma in questo momento sono ancora perplessa. E per finire devo confessare che ho sbagliato a scegliere il segnalibro quando ho preso i libri!!! Col senno di poi, per quanto Jonathan sia fra i due protagonisti quello che capisco di più, mannaggia quanto è affascinante Ryan! Dovevo chiedere il suo segnalibro!!
Rilettura: 06/01/2018 2.5/5 Come ho già avuto modo di spiegare, ho deciso di rileggere i primi due volumi di questa trilogia prima di buttarmi a capofitto sul terzo. Diciamo che sono contento di aver riletto questo primo libro. Dopo esser cresciuto come lettore sono riuscito a capire determinate scelte da parte dell'autore e, di conseguenza, dei personaggi che personalmente mi hanno fatto storcere un po' il naso. Partiamo dal tasto più dolente: lo stile di scrittura. Valerio La Martire ha adottato uno stile di scrittura che personalmente non comprendo, ovvero quello di presentare tante frasi spezzate dall'utilizzo di migliaia di punti, escludendo se non del tutto il resto della punteggiatura. Oltre a questo, molte delle frasi non avevano nessun nesso logico. Sul momento mi inventerò un esempio per rendere il tutto più comprensibile: "Ho mangiato una mela. Fuori fa molto freddo. Bussano alla porta". Capite?? Sinceramente mi ha dato abbastanza fastidio. Parliamo dei personaggi. In questo libro vengono caratterizzati con una superficialità disarmante e spaventosa. Molti dei quali non riuscivo ad immaginarli perché le descrizioni erano talmente scarse da impedirmi di delineare una loro immagine completa. Altra cosa che non ho apprezzato è l'incoerenza da parte dei due protagonisti maschili, non posso parlarne per via degli spoiler. Passiamo alle cose che mi sono piaciute: primo fra tutti l'originalità nell'inserimento di un personaggio ermafrodita, che tra l'altro è il mio preferito. Seconda cosa i riferimenti alla storia di Romeo e Giulietta, rendendo il tutto più moderno e colorato tramite l'utilizzo di personaggi provenienti dalla comunità LGBT. È stata una lettura tremendamente scorrevole ma a causa di tutte quelle "pecche" sopra citate non posso andare oltre le 2 stelline e mezzo. Ho avuto modo di incontrare di persona l'autore e vi posso assicurare che è una persona davvero dolcissima. Ri-inizierò a breve il secondo volume di questa trilogia, ricordo che a livello di storia mi piacque decisamente di più, speriamo bene!!
Troppo contorto. Sulla mia copia che ho comprato usata c'è una dedica:"16 maggio 2015. a Francesca, e se tu avessi le ali, dove voleresti? Vale" (firma poco leggibile) Mi sa che neanche a questa Francesca è piaciuto.
Un romanzo bellissimo, sia per la storia in sè che per lo stile adottato dal giovane autore Valerio La Martire. Un libro fresco e accattivante che rapisce il lettore tenendolo incollato alle su pagine, l'amore si riconferma come la forza che muove i fili del destino non solo degli uomini ma anche di creature iraconde come gli Infernali e di creature angeliche come i Celestiali, le due razze sotto il controllo dei supremi Eterni che a loro volta ne regolano la pace privandoli del loro libero arbitrio. Eppure c'è chi invece decide di sfidare la sorte cercando di rompere gli schemi combattendo cosi le leggi del fato, ce la faranno i nostri protagonisti Ryan e Jhonatan a vivere il loro sogno d'amore? Ho molto apprezzato la scelta di dedicare ogni capitolo ad un personaggio basando la narrazione sul suo punto di vista e raccontando cosi in prima persona, questo rende ancora più suggestivo il tutto in quanto abbiamo sia una visione totale onnisciente della storia, ma anche una visione più intima e personale, propria di ogni personaggio. Bravissimo Valerio, un libro che consiglio a tutti gli amanti del genere e non. Sono certa che il seguito (che aspetto con ansia di leggere) non affatto sarà da meno!
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Sono perplessa. La prima metà del libro è stata durissima sia per come è stata introdotta la storia sia per lo stile di scrittura dell'autore (ovvero un interminabile susseguirsi di frasi molto brevi che spezzettano testo, azioni e riflessioni dei personaggi. Ammetto di aver inizialmente trovato questo stile snervante). Alla narrazione, con molta pazienza, ci si abitua; per quanto riguarda la trama, la stessa ha finalmente iniziato ad ingranare da metà libro in poi, portando alla luce anche alcune informazioni interessanti sul funzionamento delle gerarchie e delle regole del mondo dei Nephilim.
Non riesco a capire se mi sia piaciuto perché se da un lato ero curiosa di sapere come si sarebbe sviluppata la trama, dall'altro ero turbata dalla semplicità dei personaggi: mancano di passione, riflessione e sono un concentrato di impulsività. Forse sono abituata a libri che sviluppano molto sia il lato sentimentale che la trama e questo a confronto mi sembra piuttosto "sempliciotto", scritto un po' di getto.
Nonostante tutto proverò a dare una chance anche al secondo volume della trilogia.
Se volessimo descrivere Nephilim: Guerra in Purgatorio in termini piuttosto semplicistici, potremmo dire che si tratta di un’originale rivisitazione in chiave urban fantasy di una delle tragedie più classiche di sempre, Romeo e Giulietta. Ma non si tratta esattamente della stessa cosa. Per quanto le dinamiche di base siano molto simili, il resto è tutta un’altra faccenda. Davvero una piacevole lettura! Ho molto apprezzato i personaggi di ispirazione biblica e la loro società, che l’autore ha nascosto in piena vista in una moderna New York. Celestiali e Infernali, due razze sorelle tra cui scorre un odio atavico che nessuna tregua, imposta o cercata, è riuscita mai a sopire. E sopra di loro, a tirare le fila del gioco, stanno gli Eterni. Una lotta costante tra politica e magia, scontri nati da facili fraintendimenti, causati dal disprezzo reciproco e da qualcuno che, nell’ombra, alimenta l’odio per scopi tutt’ora sconosciuti.
Con piacere, ho constatato che questo libro raccontava una storia che andava oltre i pregiudizi, un racconto popolato da creature mistiche e potenti, attanagliate dall’odio e dall’amore. Quest’opera viene narrata dal punto di vista dei vari personaggi, durante la lettura incontriamo, quindi, i punti di vista di Ryan, Jonathan, Val, Emily, Rubicante, Sarah, Alexander, Malfesh, e devo ammettere che, all’inizio, ho trovato la cosa un po’ disorientante. Appena iniziata la lettura, non riuscivo a seguire il filo logico del testo, catapultata dalla vita di un personaggio all’altro. Con il susseguirsi della storia, però, sono riuscita ad ambientarmi meglio, tanto da rimanere attaccata alle parole fino alla fine. “Guerra in Purgatorio” è solo il primo capitolo di una trilogia entusiasmante, profonda, che va oltre l’odio e i rancori legate a un nome o al sesso della persona che si ama.
Era da un po' che non mi capitava di trovare un libro così avvincente ed interessante da non riuscire a smettere di leggere. Quando le pagine ti rimangono attaccate alle dita, e vorresti poter portare quel libro ovunque con te. Sentirti così assorbito dalla storia da dimenticare il resto. Questo è ciò che ho provato mentre avevo tra le mani questi libro. È scritto nel migliore dei modi, i personaggi sono incredibili e così veri da poterli quasi toccare.
Il primo impatto con il libro non è stato dei migliori perché ogni capitolo è scritto in prima persona e ognuno narra il punto di vista di uno specifico personaggio; i personaggi sono molti e l’autore non perde troppo tempo in inutili descrizioni gettandosi direttamente nel vivo dell’azione. Sicuramente questa tecnica narrativa non annoia il lettore ma, in una prima fase, rischia di lasciarlo un po’ spaesato. Compresa la difficoltà, mi sono creato una nota sul mio kindle appuntando i nomi dei personaggi e le relazioni tra di loro e in breve sono riuscito a raggiungere un livello di familiarità tale da poter leggere senza dovermi domandare “e questo adesso chi è?” ll tema principale del romanzo è lo scontro fra angeli e demoni in una città moderna; tema forse non originalissimo ma che viene trattato con molta profondità e competenza dall’autore, che ricostruisce i fondamenti di molti miti legati all’eterna lotta tra il bene e il male dando una profondità notevole a personaggi e trama. La storia d’amore tra i due personaggi maschili non è il fulcro del romanzo anche perché ci sono personaggi di contorno che risultano molto più accattivanti e interessanti per il lettore, ma l’autore ha comunque il pregio di raccontare l’amore tra due uomini in modo semplice e naturale… proprio come dovrebbe essere l’amore in ogni sua forma. Sono curioso di leggere il seguito di questo romanzo che consiglio a tutti gli appassionati di fantasy e soprattutto di libri “in serie” più o meno lunghe. Buona lettura!
Teddy the reading bear
Guerra in Purgatorio è il primo libro della trilogia Nephilim di Valerio la Martire. Si tratta di un romanzo corale, a ogni capitolo abbiamo il POV di uno dei personaggi, anche se scopriremo subito, che due di loro spiccano su tutti gli altri: Jonathan e Ryan. Il mondo urban fantasy che ha creato Valerio la Martire è complesso e si riallaccia anche a miti e leggende già esistenti. Ryan e Jonathan sono due Nephilim, un Celestiale e un Infernale. Le loro razze hanno combattuto una guerra durata quasi quattromila anni e, anche se ora una tregua è stata stipulata, si odiano a vicenda senza nemmeno nasconderlo troppo. A governare le due razze e le rispettive vite abbiamo gli Eterni di cui devono rispettare le leggi. Ma Jonathan e Ryan non sono interessati alla guerra e agli strascichi che si è portata dietro, desiderano solo vivere le loro vite in tranquillità, anche se le rispettive famiglie ai tempi della stessa erano a capo delle rispettive fazioni opposte. Quando s’incontrano si crea un legame, ma come fare? Come possono anche solo essere amici? E se le loro rispettive razze lo scoprissero? Ryan capisce subito di amare Jonathan, sa che deve rivederlo, toccarlo, baciarlo… quello che prova è qualcosa di travolgente e totalmente fuori controllo. Dopo averlo visto la prima volta, ogni volta che pensa a lui, un sorriso compare sul suo viso. Jonathan è più cauto, anche perché ha iniziato da poco a frequentare Blake, un umano, con cui condivide la vocazione di aiutare il prossimo in campo medico. Nonostante ciò sente un istinto protettivo nei confronti del Nephilim Infernale e più cerca di prendere le distanze più si ritroverà coinvolto. Attorno a loro gravitano personaggi secondari ma non per questo meno importanti, anzi nella trama generale ognuno di loro è essenziale per il proseguimento dell’opera. Valerie/Val, la sorella/fratello di Jonathan, è a capo della famiglia. Vuole proteggere Jonathan e l’altra sorella Emily ma, pur animata/o da buone intenzioni non sarà immune da errori. L’ombra della guerra alberga ancora troppo nel suo cuore e basterà un nonnulla per scatenare una reazione spropositata, cui seguiranno una serie di eventi a catena dai quali non si potrà fare ritorno. Abbiamo quindi Alexander, uno Stregone amico di Emily che si ritroverà al centro di questo duello tra Celestiali e Infernali. Aiuterà sia Ryan che Jonathan, ma a un certo le sue intenzioni saranno causa di un equivoco. Tutti loro, e non solo, verranno orchestrati e manovrati da qualcuno di non ben precisato, e che a loro insaputa, li farà scontrare colpo su colpo, aumentando di volta in volta rabbia e dolore. Leggendo Nephilim non ho potuto non notare un parallelismo con l’opera “Romeo & Giulietta” di Shakespeare. Se si tolgono al libro gli elementi fantasy ci ritroviamo con due famiglie che si odiano, un migliore amico assassinato, un incontro a una festa che farà scoppiare la scintilla, fiale, pozioni e pugnali. Che dire… è una trama che cattura sempre, un amore proibito, ostacolato dagli altri personaggi e dal fato. Il finale è aperto e lascerà i nostri due protagonisti lontani più che mai fisicamente, ma altrettanto uniti nel cuore. Jonathan si ritroverà in un posto da cui non può fare ritorno (o forse sì?) e Ryan sarà così pieno di rabbia che la sua vendetta potrebbe sterminare il mondo intero e l’ordine precario ottenuto dopo la fine della guerra. Ma come ogni libro, se lo si legge per davvero, con profondità, c’è molto di più di una piacevole trama urban fantasy e di una storia d’amore. Valerio la Martire t’incanta con le sue parole e la scorrevolezza del testo, ti emoziona con l’amore dei due protagonisti e ti trasporta un un mondo fantastico popolato da creature sovrannaturali.
Per tutti gli amanti del fantasy questo romanzo dovrebbe costituire un caposaldo. Per chi ha amato Shadowhunters, questa trilogia si rivelerà una delle letture più apprezzate. Lo stile dell'autore è molto diretto ed essenziale, non si dilunga mai, non è mai prolisso, anzi, probabilmente risulta eccessivamente incisivo. Non per questo tuttavia non è efficace o profondo, al contrario. Valerio La Martire con poche parole sa centrare il cuore della questione, sa descrivere ed esprimersi con pochi termini azzeccati e precisi. Anche il più complesso dei sentimenti viene portato alla luce con quel suo procedere quasi spezzettato e scandito. Linguaggio molto efficace: non annoia, non disturba. La trama è perfetta così com'è, non gli aggiungerei o toglierei una virgola. Anche le parti che avrei voluto più approfondite mi sembrano perfette così come sono. I personaggi sono tanti, tutti presentati così come sono, senza approfondimenti eccessivi o decadenti. Le loro azioni vengono presentate, le loro azioni e sentenze vengono espresse secondo il proprio punto di vista, alla peggio o attraverso un'altro genere di focalizzazione. I loro pensieri vengono presentati solo se sono loro in prima persona a volerne parlare, altrimenti rimangono una pagina nera immersa d'oscuro mistero. Ogni personaggio ha la propria personalità e peculiarità, ed ognuno di loro incarna un particolare genere o...prototipo di persona, un po' com'erano soliti fare i commediografi greci e latini. Adam è il tipico maschilista violento morto di figa...psicologicamente fragile (per questo pericoloso) e devoto al proprio Dio; Eva è la tipica donna intelligente e profonda ma dal carattere remissivo sebbene forte e risoluto all'occorrenza; Lilith la ribelle donna curiosa, coraggiosa, forte, debole e paurosa allo stesso tempo. L'invettiva della storia non è niente male, anzi, originale, per certi aspetti migliore di quella della Clare. Angeli e demoni, umani, Inferno e Paradiso...Un mondo fantastico che si basa sulle credenze religiose senza tuttavia perdere di vista le scoperte scientifiche. Magari per necessari bisogni Valerio avrà pur stravolto certi capisaldi della religione, ma ha creato un mondo che nel proprio essere non fa una piega (un po' all'Aristotele style senza nulla togliere a quell'altro filosofo che abbiamo studiato l'anno scorso e di cui proprio non mi ricordo il nome - scusi, prof ahahaha). Ad ogni modo, non ho nulla da ridire contro questa saga...se non l'ambientazione. Capisco ogni motivazione, ogni gusto, ogni necessità...Ma perché ambientare in America un romanzo scritto da uno scrittore italiano? Perché ambientare angeli, demoni, Adamo, Eva, Lilith e religioni monoteiste in America...se si ha l'opportunità di trattarli nella loro parte di mondo natale? Non voglio assolutamente contraddire nessuno, non voglio assolutamente risultare...aggressiva o andare contro le idee di qualcun altro, ma perché? Perché? Fa davvero così schifo quest'altro mondo ahahah? A parte gli scherzi, questa saga mi è piaciuta molto, e la consiglio a tutti gli amanti del fantasy. Ce n'è per tutti i gusti e tutte le personalità in questo romanzo, davvero.
Trama - 8/10 Personaggi - 8/10 Creatività - 8,5/10 Scrittura - 7,5/10 Finale - 10/10 Copertina - 7/10 Emozioni - 9/10
Il libro narra della guerra tra Nephilim Celestiali (angeli) e Nephilim Infernali (angeli caduti/diavoli), vista dagli occhi di due innamorati. Dopo quattromila anni i Nephilim Celestiali e i Nephilim Infernali avevano deposto le armi spartendosi le Americhe. Ma la pace era stata conquistata a caro prezzo. L’alleanza dei Celestiali con la razza immonda dei Demoni aveva infranto equilibri antichi che non dovevano essere toccati. Creature più potenti e pericolose dei Nephilim sono ora entrate in gioco, e non è la pace il loro obiettivo. Nessuno, nemmeno il loro creatore, avrebbe invece potuto immaginare l’amore tra un Infernale e un Celestiale. I personaggi secondo me sono molto delineati, una cosa che mi ha colpito però è che l'autore non cade nel classico stereotipo, non ci sono, quindi, Celestiali solo buoni o Infernali solo cattivi. Le vicende della storia sono ambientate a Los Angeles ai giorni nostri. Partiamo col dire che questo libro è molto accurato nei dettagli (riferimenti religiosi) e ho apprezzato moltissimo il fatto che l’autore abbia nominato ogni capitolo con il nome del personaggio e di far vedere quel capitolo dal punto di vista di quel personaggio (in prima persona). Le situazioni sono molto coinvolgenti, vediamo infatti questa tregua tra Celestiali e Infernali e delle loro scaramucce nelle strade di Los Angeles, che sarà uno dei fili conduttori della trilogia. Un altro filo importante è il fatto che nessuno si aspettava che tra un Celestiale e un Infernale nascesse un’amore e questo porterà poi, oltre ad altri fatti, a delle conseguenze molto importanti, che potrebbero compromettere la stessa tregua. La storia d’amore mi è piaciuta un sacco e l’ho trovata molto dolce e sensuale. Se amate l’urban-fantasy/ paranormal romance con angeli, demoni ecc., con un’amore particolare e un autore tutto italiano, allora questo è il libro che fa per voi.
L'inizio sembrava interessante, ma a parte quello non sono riuscita ad apprezzare molto di questo libro. Premetto che io odio l'insta-love con ogni fibra del mio essere e la storia vi si basa molto. Però non è stato solo questo. A partire dallo stile sbrigativo e monotono: le frasi sono sempre corte e rendono la lettura a scatti. A volte i pensieri dei personaggi vengono rivolti a qualcuno subito dopo i dialoghi e creano confusione tra cosa è detto e cosa è pensato, obbligando a rileggere per individuare i caporali e capire lo stacco. La cosa che però non sono riuscita ad accettre è il comportamento di determinati personaggi, uno in particolare. Se una persona mutila tuo fratello, non importa quali siano le ragioni, tu non puoi dare a prescindere ragione a quella persona senza sé e senza ma. Ci sono in mezzo sentimenti coltivati da una vita contro quelli nati qualche giorno prima, e che vincano questi ultimi non ha senso. Sulle tante cose non spiegate sul worldbuilding non ho nulla da dire perché è una saga e ci sta che questo fattore si estende su più volumi. Anzi ho apprezzato che all'inizio non ci sia nessuno spiegone sulla guerra avvenuta ma che si capisca poco a poco cosa è successo. Peccato perché è una saga che avevo puntato da un bel po' e che speravo di concludere. Invece mi fermerò al primo volume.
Non so bene come impostare la recensione. La trama mi è piaciuta tantissimo e mi invoglia a continuare la saga. Ci sono però alcuni punti che non mi sono andati giù. Lo stile di scrittura a cui ci si deve abituare. I punti di vista dei vari pg sono scritti con lo stesso stile, salvo per due di loro, gli altri parlano tutti come ragazzini di strada, compresi quelli che non lo sono. Punti dove va troppo in fretta, a cominciare dalla relazione tra i due. Mi piace l'instant love ma così è davvero buttato lì. E come questo tanti altri aspetti che, se sviluppati meglio avrebbero fatto vivere davvero la storia. Quindi mi lancio su tre stelle, ma sarebbe bello un giorno leggerne una versione editata meglio.
Questo libro ha un ritmo molto alto e scorrevole, ma non ho apprezzato particolarmente lo stile di scrittura, soprattutto l'utilizzo della punteggiatura; inoltre, anche a causa del ritmo alto, spesso lo sviluppo dei sentimenti dei vari personaggi è troppo rapido. Il mondo non è esplorato chissà quanto, ma probabilmente è anche perché è una trilogia: sarà interessante soprattutto scoprire di più sui complotti di Malfesh e sulla magia, in particolare quella parte oscura di cui parlava Alexander. Il vero punto forte comunque è la trama molto avvincente. È un buon libro, che non eccelle, ma mostra un buon potenziale per lo sviluppo della serie.
Questo romanzo è stata una vera sorpresa. Non so che cosa mi aspettassi di preciso quando l'ho acquistato, ma di certo questa trama serrata, capace di tenere incollati dall'inizio alla fine è stata una rivelazione. Una storia a metà tra epica classica e tragedia elisabettiana che dà vita a uno dei migliori urban fantasy che abbia letto negli ultimi tempi. I personaggi sono irresistibili e, per quanto divisi su diversi fronti, è possibile simpatizzare per ognuno di loro. Non vedo l'ora di continuare a leggere i due romanzi successivi!
Bello, ma non mi ha fatto impazzire. L’ho trovato superficiale e leggerino nei sentimenti dei protagonisti, risulta poco credibile. Lo so che è un Fantasy ma, angeli o diavoli che siano, un sentimento è un sentimento, e trattato cosi perde valore secondo me. Per il resto è scritto bene e la storia è bella. I personaggi sono interessanti
4.5⭐️ veramente un libro stupendo. all’inizio ho fatto un po’ di fatica a leggerlo e a capire lo stile con il quale è stato scritto, ma dopo un po’ mi sono abituata e devo dire che ho amato questo libro.
Carina la lettura, molto leggera. La storia tra i protagonisti, per i miei gusti, corre un po' troppo... avrei preferito qualcosa di più lento. Ma in complesso è un ottimo libro
Non so da dove iniziare a parlare di questo libro, la lettura (e agosto in generale) è stata un delirio. La storia parla di Angeli e Demoni, di Celestiali e Infernali (figli di angeli/demoni e umani), e si concentra su Ryan, un infernale che si imbuca in una festa di celestiali con i suoi amici e creano un bel casino. Qua incontra Jonathan, un celestiale, ed è amore a prima vista. Da quell’evento parte tutta la trama e tutti i problemi. Partiamo da un presupposto: questo libro è un retelling di Romeo e Giulietta. Io l’ho scoperto solo a lettura ultimata e non conoscendo l’opera originale più di tanto probabilmente mi sono persa qualcosa per strada già in partenza. Allora, questo libro scorre bene. Si lascia leggere. La versione kindle avrebbe bisogno di una sistemata, ci sono molti dialoghi che dopo le «» hanno l’iniziale della parola a capo, ma niente che lo renda illeggibile. Ho però passato tutto il libro a sentirmi come se qualcosa non quadrasse. I personaggi si comportavano in maniera strana (e c’erano tantissimi pov, ogni tanto mi scordavo pure cosa stavo leggendo e chi era chi), alcune volte quasi senza senso. Come Emily che va da Val/Valerie per farsi dire che succede e finisce ad andarsene senza aver saputo niente di nuovo. Non è l’unico caso ma questo mi è rimasto impresso. È successo tutto così rapidamente che non credo di aver legato con nessuno. Non ho provato niente quando c’è stato *quel* momento a metà libro, o per tutta la questione del finale (che tra l’altro per come era stato messa la questione della loro unione mi aspettavo fosse accaduto qualcosa tipo, boh, scambio di poteri… e invece no). Alcuni personaggi ci sono per un capitolo e poi mai più, due addirittura non viene detto che fine fanno (morti? Mutilati? Feriti gravemente? Chissà.) Quindi boh, carino ma non mi ha lasciato proprio niente, purtroppo, se non la conferma che Adamo è uno stronzo in ogni universo (e di quelli che conosco è pure quello che mi sta meno antipatico).