Roma, giorni nostri. Scesa dalla Costa Pacifica, la nave da crociera su cui si è imbarcata per motivi di lavoro, Gloria ha il cuore spezzato. Lì sopra si è innamorata dell’uomo sbagliato, un uomo che l’ha scaricata il giorno dello sbarco e che poi ha scoperto essere già promesso a un’altra donna. È Felice, anche lui salito a bordo per motivi di lavoro, assegnato come direttore al ristorante del nono ponte della nave. È su quel ponte che ha conosciuto Gloria, la pianista dell’orchestra, e Diana, cantante e sua amica fidata. È su quel ponte che è iniziato tutto, una storia d’amore accompagnata dalle note di un pianoforte, quello suonato magnificamente da Gloria. Il viaggio sulla Costa Pacifica, un mese intero avanti e indietro tra Italia, Grecia e Malta, sembrava non dover finire mai, ma poi è finito, precipitando di nuovo Gloria e Felice nella vita di tutti i giorni. Tornato a casa, infatti, Felice deve fare i conti col fatto di essere già promesso e Gloria con la consapevolezza di essere stata ingannata. Sembrerebbe tutto finito, tutto scivolato via con il mare, eppure anche un attimo di tenerezza può essere difficile da dimenticare.
Ringrazio di cuore l’autrice per avermi inviato la copia cartacea del suo romanzo #collaborazione 🫂
Un libro piccolo ma potente. Una storia che parla di seconde possibilità, di tradimenti e perdoni, di dolore ma anche — e soprattutto — di amore.
La narrazione parte quasi “dalla fine”: il tradimento è già avvenuto, tutto sembra crollare e i protagonisti devono fare i conti con ciò che resta. Una scelta narrativa atipica per un romance, ma che funziona benissimo e rende la storia diversa da tante altre. Accanto al presente, troviamo capitoli flashback che ci riportano all’inizio del loro amore, mostrandoci come sono arrivati fin lì. Ho davvero apprezzato questa struttura perché permette di conoscere i personaggi in modo completo: nel presente, più disillusi e fragili; nel passato, più spensierati e pieni di speranza. Questo dualismo li rende tridimensionali e veri. Anche i personaggi secondari, pur avendo ruoli più piccoli, contribuiscono al percorso emotivo e arricchiscono la trama.
Lo stile dell’autrice è curato e scorrevole, ogni parola è scelta con attenzione e la lettura fila via velocissima. È il libro perfetto da leggere in un weekend, da gustare tutto d’un fiato.
Una storia semplice ma intensa, piena di emozioni e verità. Consigliato.