Jump to ratings and reviews
Rate this book

Complex TV: The Poetics of Contemporary Television Storytelling

Rate this book
Over the past two decades, new technologies, changing viewer practices, and the proliferation of genres and channels has transformed American television. One of the most notable impacts of these shifts is the emergence of highly complex and elaborate forms of serial narrative, resulting in a robust period of formal experimentation and risky programming rarely seen in a medium that is typically viewed as formulaic and convention bound.    Complex TV offers a sustained analysis of the poetics of television narrative, focusing on how storytelling has changed in recent years and how viewers make sense of these innovations. Through close analyses of key programs, including  The Wire, Lost, Breaking Bad, The Sopranos, Veronica Mars, Curb Your Enthusiasm, and Mad Men  the book traces the emergence of this narrative mode, focusing on issues such as viewer comprehension, transmedia storytelling, serial authorship, character change, and cultural evaluation. Developing a television-specific set of narrative theories,  Complex TV argues that television is the most vital and important storytelling medium of our time.   » Browse a gallery of supplemental video clips on the Complex TV  website.  

416 pages, Paperback

First published April 10, 2015

44 people are currently reading
387 people want to read

About the author

Jason Mittell

11 books5 followers
Jason Mittell is Professor of Film & Media Culture and American Studies at Middlebury College, USA. He is the author of Genre & Television: From Cop Shows to Cartoons in American Culture (2004), Television & American Culture (2009), Complex Television: The Poetics of Contemporary Television Storytelling (forthcoming), and co-editor of How to Watch Television (2013), as well as numerous essays about film and media studies. He runs the blog Just TV.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
55 (24%)
4 stars
108 (47%)
3 stars
57 (25%)
2 stars
7 (3%)
1 star
0 (0%)
Displaying 1 - 17 of 17 reviews
Profile Image for Paolo del ventoso Est.
218 reviews61 followers
August 30, 2018
Undici mesi di lettura e vabbè, ma il mio ritmo lento ha dei vantaggi eh. Dunque diciamo innanzitutto che io con le serie TV ho un rapporto ondivago e soffro della sindrome da terza stagione, nel senso che le serie lunghe e lunghissime non riesco a digerirle neanche se sono di livello eccellente. Tuttavia non mi sogno di disconoscere l'enorme valore che ha raggiunto negli ultimi anni l'evoluzione dei telefilm; l'attuale Serie TV per come la conosciamo è un format talmente denso dal punto di vista dello story-telling che il buon Mittell ha giustamente provveduto a darne una buona definizione: TV complessa. Sì, perchè continuare a parlare di "TV di qualità" non aveva molto senso, dato che non tutti i prodotti ovviamente riescono col buco. Mittell è uno che proviene dall'accademia ma anche da quel mostruoso prodotto online che era Lostpedia, il paratesto orientativo per eccellenza; uno cioè che ha imparato a conoscere le serie da tutti i punti di vista, senza fare lo schizzinoso con il fandom. La sua possente analisi parte dall'esame di un buon campionario di serie, per lo più famose come appunto Lost, The Wire, Breaking Bad, Man Men, ma anche quelle meno titolate (è riuscito a accendere la mia estrema curiosità nei confronti di Veronica Mars, citatissima, che non avevo mai preso in considerazione); queste vengono analizzate per lo più senza spoiler - e dove ce ne sono il lettore viene avvisato - guardando al lato produttivo (c'è un interessante capitolo sull'autorialità e sull'attribuzione di essa - leggasi J.J. Abrams), alla scrittura dei personaggi, alla comprensione e alla valutazione, dalla critica fino alle più ardite elucubrazioni dei fan. Mi è piaciuta anche l'onestà dell'approccio; anche a lui alcune serie piacciono di più e altre di meno, tanto che uno degli spunti più interessanti è la sua autodifesa per non aver amato la famosa serie Mad Men. Lettura che consiglio un po' a tutti, in particolare ovviamente a quelli che si cibano quotidianamente delle complesse creature HBO, ABC, FOX, Netflix and so on.
Profile Image for زكرياء.
Author 3 books797 followers
February 20, 2023
Ho letto la prefazione del curatore e l'introduzione dell'autore Jason Mittel, hanno rivelato tanti contenuti e ben introdotto il libro composto di 10 capitoli.
Nell'intro si spiegano 3 cose principali:
1- il concetto di complex tv
2- l'argomento principale del libro che tratterà non i significati e gli effetti delle serie tv complesse ma le tecniche del discorso narrativo usati dallo storytelling televisivo che riescono a creare un universo tv coinvolgente, prenderà comunque in considerazione le pratiche di produzione e di ricezione e il contesto storico che ha permesso questo cambiamento.
3- l'approccio usato nello studio ispirato dalla narratologia: la poetica storica, cognitiva e orientata al lettore, si concentrerà per esempio sulle pratiche di consumo e di ricezione per esempio il fenomeno del fandom online che scrivono articoli su wiki e Fanfiction per estendere l'universo narrativo e dare frutto a situazioni ipotetiche.

Per quanto i 10 capitoli: quelli più importanti sono il 1 dove spiega bene il concetto del estetica funzionale e il contesto dello sviluppo delle serie complesso, menzionando tanti di loro come:
Serie di successo spettacolare: Seinfled, Lost, X files, How i met your mother,
Serie di successo dalla critica: Arrested Development, Veronica Mars, Reunion, Day Break, Flashforward, The Event.

Anche il capitolo 2 è importante che tratta la puntata pilota e come iniziano le serie.

Gli altri 8 capitoli sono su: autorialità, personaggi, comprensione, valutazione, melodramma seriale, paratesti orientativi, trans media storytelling e i finali delle serie.

_____

مراجعة بالعربية:

كتاب أكاديمي أقرأه للجامعة عبارة عن دراسة لمفهوم "التلفزة المعقدة" وهو لأستاذ جامعي أمريكي متخصص في ثقافة التلفزة والسينما والإعلام، يقصد بهذا المفهوم ببساطة المسلسلات التي تعتمد على تقنيات سرد مبتكرة والتي انتشرت في سنوات الالفينات مما أدى لارتفاع الهوس بها.

بعد تقديم الكتاب، بدأ الفصل الأول بشرح المفهوم جيدا، ما هي التلفزة المعقدة؟ مع الأخذ بعين الاعتبار سواء السياق الزمني أو التطور التكنولوجي منذ تسعينات القرن الماضي و بداية توفر الدي ڤي دي و منصات العرض أونلاين.
في الفصل الثاني ناقش كيف تبدأ المسلسلات من خلال الحلقة 0.

ثم يمكن قراءة الفصول الثمانية المتبقية كيفما تريد لأنه لا يوجد أي تسلسل تاريخي أو منطقي بينهما وهي تناقش 8 مواضيع مختلفة: التأليف الجماعي، الشخصيات، الفهم، التقييم، الميلودراما المتسلسلة، النصوص التوجيهية التي ينشرها صناع المسلسلات أو المعجبين، الترانس ميديا بمعنى الجمع بين وسائط إعلامية مختلفة (سينما، كتب مصورة والعاب فيديو) لمنح تجربة أكثر عمق المعجبين كما حدث في مسلسل لوست. ثم في الفصول الأخير ناقش كيف تنتهي المسلسلات والذي يحرق فيها بعض أحداث مسلسل لوست و Breaking Bad.

كتاب مهم. مرشح لمن يشاهدون المسلسلات مثل نتلفيكس أو لمن يعملون في هذا المجال.

أكثر شيء أعجبني هو أن السيناريست أصبح له دور كبير وليس المخرج فقط.
Profile Image for Maria Di Biase.
314 reviews76 followers
January 2, 2021
Jason Mittell, nella raccolta di saggi Complex TV, pone l’accento sulla qualità tecnica raggiunta dallo storytelling delle serie TV. Secondo Mittell, siamo in un’epoca in cui «si dice che spesso la televisione è diventata più “letteraria” o “cinematografica”, mutuando il prestigio di forme culturali più consolidate come la letteratura e il cinema; ma il modo migliore per comprendere questi cambiamenti è analizzare il mezzo televisivo in sé, piuttosto che cercare di legittimarlo attraverso similitudini cross-mediali». La legittimazione si è resa necessaria per contrastare un atteggiamento culturale che considerava la televisione un mezzo deleterio, capace soltanto di assicurare sedute di lobotomia a ciclo continuo. Scavalcando la polemica, Mittell sottolinea quanto sia evidente il cambiamento del panorama mediale recente, caratterizzato dall’emergere di programmi che fanno un uso sempre più evoluto dei meccanismi narrativi seriali. Mittell si concentra sugli aspetti formali dei media più che sull’influenza culturale degli stessi, suggerendo l’utilizzo di una terminologia specifica, che non prenda in prestito il linguaggio della critica letteraria.

https://www.scratchbook.net/2018/02/s...
Profile Image for Diletta.
Author 11 books242 followers
May 9, 2025
Letto a quasi dieci anni dalla prima pubblicazione si sono stracciate e capovolte un sacco di cose ma comunque un ottimo libro sull'attenzione, lo storytelling e cosa significa essere spettatori.
Profile Image for Francesca.
450 reviews4 followers
October 25, 2025
4.5⭐

Quali sono le nuove forme di televisione? Come hanno influito i cambiamenti culturali e tecnologici sul modo di pensare a approcciarsi alla TV? Come formiamo il nostro giudizio su un prodotto seriale?

Queste alcune delle domande a cui si potrà trovare risposte in complex TV, un libro affascinante e utile, per professionisti e appassionati del mondo del piccolo schermo e delle sue dinamiche, che ti permette di comprendere come la televisione nordamericana si è trasformata negli ultimi due decenni attraverso la Complex TV.

Ma cos'é la Complex TV, la TV Complessa? Jason Mittell, professore di cinema, media culture e studi americani al Middlebury College, chiarisce anzitutto che la TV Complessa non é sinonimo di TV di qualità, bensì é un tipo di TV, un tipo di prodotti televisivi, che mette in primo piano i meccanismi della narrazione in un modo che porta gli spettatori a riflettere su quello che si guarda, su quello che provoca a livello emotivo, sul perché ci si affeziona a certi personaggi piuttosto che altri.

Inizia cosí un viaggio in dieci capitoli in cui si analizza il ruolo, la struttura e il funzionamento dei prodotti seriali: alcune serie sono strutturate attorno a intricati misteri, altre sperimentano espedienti narrativi insoliti, ma quasi tutte giocano con le aspettative per incuriosire e disorientare lo spettatore.

Ognuno dei capitoli é autoconclusivo e può essere letto in modo indipendente dal precedente o dal successivo, come fosse una serie TV a struttura verticale ma che mantiene una macro trama orizzontale che si va a costruire ad ogni informazione aggiuntiva.

Si parla dei pilot televisivi, come nascono, a cosa servono, e la loro importanza, scendendo anche nel dettaglio analizzando minuziosamente il pilot do Veronica Mars. Ma anche del ruolo di registi e soprattutto sceneggiatori/showrunner, di come la loro visione può impattare l'analisi della narrazione, fornendo contesti o input diversi, e del loro rapporto con il pubblico, oggi giorno nettamente più facilitato grazie ai social. Compagno di questo capitolo é quello dedicato alla comprensione in cui si analizzano, attraverso teorie cognitive, il modo in cui la narrazione televisiva ha ottimizzato la comprensione delle storie, dei messaggi e dei personaggi e l'utilizzo di suspense, curiosità e attesa. In questo capitolo si parla anche del ruolo degli spoiler e di come gli spettatori vi si approccino in tre diverse modalità, portando poi l'esempio di come un spettatore può guardare una puntata di Curb your enthusiasm.

Tra i capitoli, per me, più interessanti ci sono quello dedicato ai personaggi, in cui si analizza il loro ruolo, come e perché ci si lega a loro, la loro evoluzione e perché gli antieroi sono cosí affascinanti (qui si analizzano le figure di Dexter e, più nelle specifico Walter White); il capitolo dedicato alla trasmedialità dello storytelling, in cui si analizza come le serie TV si siano espanse, a livello narrativo, di mondo o di personaggi, oltre il media televisivo; e il capitolo dedicato ai finali, in cui si analizzano gli episodi conclusivo nelle loro diverse forme (la sospensione, il wrap-up, la conclusione, la cessazione, la rinascita e il finale), il rapporto degli spettatori con i finali e il concetto stesso di finale (sia come fine di quello che vuole ottenere la narrazione, sia come punto conclusivo della storia).

Altri capitoli molto interessanti sono quelli in cui si parla della valutazione, in cui Mittell, con estrema onestà intellettuale, chiarisce sempre quando i suoi giudizi di valore influenzano la sua argomentazione e in cui propone un modello di valutazione propositivo con parametri di giudizio interni; oppure quello dedicato ai paratesti orientativi, utili a comprendere il tempo, lo spazio, i personaggi e la trama delle serie TV; e, infine, c'é il capitolo legato ai melodrammi in cui si ritorna alle basi delle prime produzioni seriali, di come si sono evolute e differenziate e del legame con le soap opera.

Mittell prende in considerazione diversi approcci, ma assume anche una posizione personale parlando e analizzando in primis delle SUE serie TV preferite. É un po' meccanico come testo, a metà tra un saggio divulgativo e un testo accademico, i temi possono non essere nuovi ad alcuni, ma è importante attualizzare aspetti noti che si incrociano con nuove prospettive narrative: se spesso, infatti, in altri libri, si fa riferimento sui vecchi metodi di raccontare le storie, quelli che hanno dominato la televisione dai primi anni '50 ai primi anni 2000, Mittell, qui, si concentra, con criterio e metodo, su ciò di cui parla la televisione di oggi e di cosa rende speciali alcune delle più importanti serie degli ultimi decenni ottenendo un testo volto alla comprensione approfondita interessante e ricco di spunti.
Profile Image for LPR.
1,375 reviews42 followers
May 27, 2017
I love this book because I love thinking about this stuff and I love picking up the vocab and the theories and the ideas and the framework. Honestly, I loved reading this book so I can talk about it and write papers and blog posts based on this theory. It's a little densely written, but I really like this stuff and I liked reading about it. Great book.
~Read for FTTV group with Dr Rudy~
Profile Image for Alice D'Arrigo.
Author 1 book19 followers
January 6, 2021
Di sicuro interessante, però un po' dispersivo in alcune parti
Profile Image for Colin Cox.
545 reviews11 followers
April 22, 2021
Jason Mittell's Complex TV: The Poetics of Contemporary Television Storytelling is an exhaustive and rewarding study of television storytelling since the inception of shows like The Wire and The Sopronos. As Mittell suggests, these shows, and many of the best shows of the past two decades, shifted television's "narrative paradigms" (10). These shows offer an array of new narrative paradigms, which Mittell houses under the terminology "narrative complexity." According to Mittell, narrative complexity is "an alternative to the conventional episodic and serial forms that have typified most American television since its inception" (17).

One of the strengths of Complex TV is Mittell's breadth and scope. Complex TV is about far more than diegesis. Mittell addresses everything from beginnings, endings, and characters (distinctly diegetic considerations) to questions of authorship, evaluation, paratext, and transmedia literacy (distinctly non-diegetic considerations). However, the binary I just described is one Mittell would reject. As he clarifies in his chapters on evaluation, paratext, and transmedia literacy, responses to a narrative have the effect of shaping that same narrative. Mittell's appreciation for fan communities and wikis (in one chapter, he describes his involvement in a Lost wiki) is most evident here.

But there are potentially limitations to Mittell's Complex TV. While television, as Mittell argues, has become more complex, his analysis, at times, is not. But I want to be clear: this occasional lack of depth is, I argue, by design. Complex TV is an invitation to media and television scholars to explore the depth of television's complexity like never before. For example, I know someone who wrote a Ph.D. dissertation on the gaps in seriality, something Mittell mentions, but not in any real detail. Mittell's brief musings on seriality are quite interesting, though. He seems to suggest the gaps in seriality are invitations for "head-canon," those blank spaces in serial storytelling fans fill with their unique theories about characters, the story world, and so on. Mittell writes, "The inferred author function becomes prominent in these gaps, both through widely circulating authorial discourses and speculative discussions about what the creators might be up to" (110). The point here is that Complex TV articulates a set of guiding principles to justify and validate the study of television.

With that said, some might argue that television, like any "text" subjected to academic consideration, needs no justification. While this notion is truer now than it was even a decade ago, Mittell reads like someone who bears the scars of the fight that so many media scholars fought for television's legitimacy. We certainly take television seriously now, but this was far from true when The Sopronos first aired in 1999.
Profile Image for Kim.
112 reviews20 followers
February 2, 2016
Thought I would love this, but ended up being so academic it sucked the fun out of my favourite subject.
Profile Image for Sarah.
309 reviews6 followers
April 18, 2017
It was cool to think about TV shows in the context of film studies. I found it really interesting but would have loved to see this guy talk about Game of Thrones more (I'm biased, what can I say)
Profile Image for Florinda.
40 reviews4 followers
April 5, 2020
Guardare le serie tv dopo averlo letto, non sarà più la stessa cosa.
Di tanto in tanto, guardando una puntata, perdo il filo di qualche dialogo perché mi metto a rimuginare sui meccanismi spiegati da Mittell che vado ritrovando qui e lì nelle strutture delle serie e della singola puntata.
Profile Image for Rome.
415 reviews6 followers
July 7, 2022
jason mittell i owe you my life!!! so so SO interesting i especially love the sopranos finale analysis, it made me change my mind from thinking david chase thats a cop out to oh thats actually quite smart i LOVE when the viewer becomes complicit! mittell’s love for certain programs shines through- i WILL be watching lost now because he’s made me so curious. i love learning about all the ways we tell stories and i cannot wait to write about them for a grade. thank you jason mittell for sponsoring my grad dissertation
Profile Image for Laura (laurascozyreads).
245 reviews75 followers
Read
October 26, 2021
i don't usually track reading for uni but i've read so many parts of this now, repeatedly, and for the second time, that it definitely counts as book read in 2021 lmao idc
Profile Image for Saravanan Mani.
403 reviews4 followers
April 16, 2017
Mittel carves out a path for himself and other TV scholars in the hybridized TV 3.0 milieu. We need more TV scholarship that privileges the narrative structures native to the form.
Displaying 1 - 17 of 17 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.