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Da Toscana, com Amor
Há verdade no vinho, amor nos vinhedos... sobretudo nos toscanos.
Uma história divertida sobre relações, amor e coincidências que mudam a vida dos habitantes de uma pequena vila italiana. Os protagonistas, Elisa Benetti e Michael D’Arcy, são tão diferentes quanto possível, mas têm uma coisa em comum - ambos deixaram de acreditar no amor. No entanto, quando se reencontram na bela região da Toscana, depois de muitos anos, tem início uma série de situações engraçadas e comoventes.
O amigo de Michael, Charles Bingley, sobrinho do falecido conde Ricasoli, chega de Inglaterra para assumir a sua herança, a propriedade Le Giuggiole. A notícia gera uma onda de entusiasmo entre as potenciais sogras, dispostas a fazer tudo para casar as filhas com um dos jovens ricos.
No entanto, Elisa está completamente indiferente à caça ao marido. Na infância, passou todos os verões com os dois rapazes em Le Giuggiole, onde agora vive e produz vinho com paixão. Tenta perceber o que acontecerá ao vinhedo, já que Charles e Michael chegaram à Toscana com intenções pouco claras.
Muitos anos se passaram desde que Elisa e Michael eram amigos. As suas vidas mudaram. Será possível que agora se vão tornar inimigos? E se, afinal, até os corações despedaçados se conseguirem abrir para o amor novamente?
Uma história divertida sobre relações, amor e coincidências que mudam a vida dos habitantes de uma pequena vila italiana. Os protagonistas, Elisa Benetti e Michael D’Arcy, são tão diferentes quanto possível, mas têm uma coisa em comum - ambos deixaram de acreditar no amor. No entanto, quando se reencontram na bela região da Toscana, depois de muitos anos, tem início uma série de situações engraçadas e comoventes.
O amigo de Michael, Charles Bingley, sobrinho do falecido conde Ricasoli, chega de Inglaterra para assumir a sua herança, a propriedade Le Giuggiole. A notícia gera uma onda de entusiasmo entre as potenciais sogras, dispostas a fazer tudo para casar as filhas com um dos jovens ricos.
No entanto, Elisa está completamente indiferente à caça ao marido. Na infância, passou todos os verões com os dois rapazes em Le Giuggiole, onde agora vive e produz vinho com paixão. Tenta perceber o que acontecerá ao vinhedo, já que Charles e Michael chegaram à Toscana com intenções pouco claras.
Muitos anos se passaram desde que Elisa e Michael eram amigos. As suas vidas mudaram. Será possível que agora se vão tornar inimigos? E se, afinal, até os corações despedaçados se conseguirem abrir para o amor novamente?
427 pages, Kindle Edition
First published January 10, 2022
277 people are currently reading
6483 people want to read
About the author
Felicia Kingsley
22 books3,487 followersÈ nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Coltiva la passione della scrittura dall’età di dodici anni, va dove la fantasia la porta e non è raro che si perda nei suoi pensieri e nelle sue storie mentre qualcuno le sta parlando. Il suo romanzo, inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo sul web. Per saperne di più, la sua pagina Facebook è www.facebook.com/feliciakingsleyofficial
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 923 reviews
February 3, 2022
4.5⭐️
“𝖳𝗂 𝖺𝗆𝗈. 𝖤 𝗈𝖽𝗂𝗈 𝖺𝗆𝖺𝗋𝗍𝗂 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾̀ 𝗇𝗈𝗇 𝗋𝗂𝖾𝗌𝖼𝗈 𝖺 𝗌𝗆𝖾𝗍𝗍𝖾𝗋𝖾. 𝖢𝗂 𝗁𝗈 𝗉𝗋𝗈𝗏𝖺𝗍𝗈, 𝗆𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝗋𝗂𝖾𝗌𝖼𝗈.
𝖤 𝖺𝗅𝗅𝗈𝗋𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝗌𝗆𝖾𝗍𝗍𝖾𝗋𝖾."
Toscana, Belvedere in Chianti.
Elisa vive con la sua famiglia in una tenuta chiamata “Le Giuggiole”. A spezzare la tranquillità del paese è Charles Bingley, colui che deve ricevere in eredità la tenuta. Ma Charles non è solo, si è portato dietro il suo migliore amico Michael D’Arcy.
Elisa e Michael già si conoscevano perché da piccoli lui ha passato parecchi anni alla tenuta, diventando così amici inseparabili. Ma lui ad un certo punto alla tenuta non ci torna più così i due non si sono più rivisti, almeno fino a quel giorno.
quando però si rivedono dopo tutti quegli anni la situazione cambia, ormai sono entrambi adulti e per una serie di motivi iniziano a non sopportarsi a vicenda, punzecchiandosi come se non ci fosse un domani.
ma come si fa a trovare un punto d’incontro tra due persone tremendamente orgogliose, competitive e testarde?
questo libro è stato un susseguirsi di emozioni tanto contrastanti tra loro.
ci sono stati momenti dove mi sono piegata in due per le risate, altri dove rischiavo l’ebollizione per i loro momenti piccanti, altri ancora dove volevo prenderli entrambi a testate e infine ci sono stati degli istanti dove pensavo che il cuore potesse scoppiarmi dalla felicità.
una delle cose che più ho amato è stata la location. Mi sono sentita presa per mano e trasportata in quel piccolo borgo a passeggio per le riviere del Chianti insieme ad Elisa e Michael.
appena leggerete questo libro, state sicuri che vi perderete in un susseguirsi di emozioni che non vi daranno tregua per un attimo!
“𝖳𝗂 𝖺𝗆𝗈. 𝖤 𝗈𝖽𝗂𝗈 𝖺𝗆𝖺𝗋𝗍𝗂 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾̀ 𝗇𝗈𝗇 𝗋𝗂𝖾𝗌𝖼𝗈 𝖺 𝗌𝗆𝖾𝗍𝗍𝖾𝗋𝖾. 𝖢𝗂 𝗁𝗈 𝗉𝗋𝗈𝗏𝖺𝗍𝗈, 𝗆𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝗋𝗂𝖾𝗌𝖼𝗈.
𝖤 𝖺𝗅𝗅𝗈𝗋𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝗌𝗆𝖾𝗍𝗍𝖾𝗋𝖾."
Toscana, Belvedere in Chianti.
Elisa vive con la sua famiglia in una tenuta chiamata “Le Giuggiole”. A spezzare la tranquillità del paese è Charles Bingley, colui che deve ricevere in eredità la tenuta. Ma Charles non è solo, si è portato dietro il suo migliore amico Michael D’Arcy.
Elisa e Michael già si conoscevano perché da piccoli lui ha passato parecchi anni alla tenuta, diventando così amici inseparabili. Ma lui ad un certo punto alla tenuta non ci torna più così i due non si sono più rivisti, almeno fino a quel giorno.
quando però si rivedono dopo tutti quegli anni la situazione cambia, ormai sono entrambi adulti e per una serie di motivi iniziano a non sopportarsi a vicenda, punzecchiandosi come se non ci fosse un domani.
ma come si fa a trovare un punto d’incontro tra due persone tremendamente orgogliose, competitive e testarde?
questo libro è stato un susseguirsi di emozioni tanto contrastanti tra loro.
ci sono stati momenti dove mi sono piegata in due per le risate, altri dove rischiavo l’ebollizione per i loro momenti piccanti, altri ancora dove volevo prenderli entrambi a testate e infine ci sono stati degli istanti dove pensavo che il cuore potesse scoppiarmi dalla felicità.
una delle cose che più ho amato è stata la location. Mi sono sentita presa per mano e trasportata in quel piccolo borgo a passeggio per le riviere del Chianti insieme ad Elisa e Michael.
appena leggerete questo libro, state sicuri che vi perderete in un susseguirsi di emozioni che non vi daranno tregua per un attimo!
January 18, 2022
Rivisitazione toscana di Orgoglio e Pregiudizio, con Un paese per single Felicia Kingsley ci regala un'altra storia che ho letto in un pomeriggio!
Ormai lo sanno anche i muri che la Kingsley è la mia dea italiana del romance, quindi appena ho potuto mettere le mani sul suo nuovo libro, il giorno dell'uscita, l'ho fatto e poi l'ho letto subito.
Mi è piaciuto leggermente meno degli altri suoi romanzi, forse perchè sono più donna di città come Giada, ma comunque mi è piaciuto molto!
Il punto forte del libro secondo me è proprio la famiglia di Elisa, la nostra protagonista, e la sua storia... che mi ha fatta commuovere in più punti di quanto abbia il coraggio di ammettere.
Le dinamiche della coppia come sempre mi hanno fatta ridere e sorridere, adoro le sorte di hate-to-love che l'autrice crea.
Devo dire che mi ha fatta sentire a casa soprattutto perchè il libro è ambientato in Toscana, dove ho vissuto per qualche anno, e veder parlare gli abitanti del Chianti in toscano stretto (anche se a volte forse ci stava qualche frase in meno) mi ha riportata indietro!
Insomma per me come sempre è promosso, è una rivisitazione moderna del capolavoro della Austen e, nonostante le dinamiche tra i protagonisti sono diverse dai loro "originali", e per fortuna direi, il libro funziona a meraviglia!
Ormai lo sanno anche i muri che la Kingsley è la mia dea italiana del romance, quindi appena ho potuto mettere le mani sul suo nuovo libro, il giorno dell'uscita, l'ho fatto e poi l'ho letto subito.
Mi è piaciuto leggermente meno degli altri suoi romanzi, forse perchè sono più donna di città come Giada, ma comunque mi è piaciuto molto!
Il punto forte del libro secondo me è proprio la famiglia di Elisa, la nostra protagonista, e la sua storia... che mi ha fatta commuovere in più punti di quanto abbia il coraggio di ammettere.
Le dinamiche della coppia come sempre mi hanno fatta ridere e sorridere, adoro le sorte di hate-to-love che l'autrice crea.
Devo dire che mi ha fatta sentire a casa soprattutto perchè il libro è ambientato in Toscana, dove ho vissuto per qualche anno, e veder parlare gli abitanti del Chianti in toscano stretto (anche se a volte forse ci stava qualche frase in meno) mi ha riportata indietro!
Insomma per me come sempre è promosso, è una rivisitazione moderna del capolavoro della Austen e, nonostante le dinamiche tra i protagonisti sono diverse dai loro "originali", e per fortuna direi, il libro funziona a meraviglia!
July 7, 2025
A Pequena Itália de Jane Austen
Belvedere in Chianti estancou o tempo. Embora se encontrem por lá alguns parcos vestígios dos séculos subsequentes, nessa idílica terrinha vive-se, predominantemente, no auspicioso século de Jane Austen
E no século de Jane Austen porquê?
Porque se trata duma pequena comunidade rural onde o desporto rei é a Caça ao Marido. Por lá, as mães, as tias, as avós… empenham-se, laboriosamente, na arte de bem casar as suas meninas. E, desta feita, andam todas alvoroçadas porque vem aí peixe graúdo — está anunciada a chegada de dois tycoons em idade de casar e urge não deixá-los escapar…
Se Jane Austen ainda estivesse entre nós, Belvedere in Chianti seria um local ideal para a sua pena acutilante desbravar. Não sendo o caso, Felícia Kingsley fê-lo por ela😉
Em suma, se Ms. Austen vagueasse por aí, Belvedere in Chianti seria a sua Itália de eleição — a sua Pequena Itália 😉
Belvedere in Chianti estancou o tempo. Embora se encontrem por lá alguns parcos vestígios dos séculos subsequentes, nessa idílica terrinha vive-se, predominantemente, no auspicioso século de Jane Austen
E no século de Jane Austen porquê?
Porque se trata duma pequena comunidade rural onde o desporto rei é a Caça ao Marido. Por lá, as mães, as tias, as avós… empenham-se, laboriosamente, na arte de bem casar as suas meninas. E, desta feita, andam todas alvoroçadas porque vem aí peixe graúdo — está anunciada a chegada de dois tycoons em idade de casar e urge não deixá-los escapar…
Se Jane Austen ainda estivesse entre nós, Belvedere in Chianti seria um local ideal para a sua pena acutilante desbravar. Não sendo o caso, Felícia Kingsley fê-lo por ela😉
Em suma, se Ms. Austen vagueasse por aí, Belvedere in Chianti seria a sua Itália de eleição — a sua Pequena Itália 😉
January 29, 2022
Ho appena finito il libro (che fatica!) e ho solo una domanda che mi passa per la testa: “Che diavolo ho appena letto?”
Che delusione immensa.
Non so nemmeno da dove partire, perché le cose da dire sono tante, troppe.
Ma il fatto è che il libro è troppo lungo, ci sono troppe scene inutili (e inutilmente sopra le righe) ed è troppo simile all’originale, in qualsiasi sua forma. Ci sono scene intere dello script del film.
È un mash-up tra orgoglio e pregiudizio (più il film che il libro), un’ottima annata e il ciclone.
La parte più interessante dell'intero romanzo, per me, è stata cercare di capire chi fosse il tanto citato Sebastian tra i suoi personaggi precedenti.
Solo alla fine ho ricordato che fosse il protagonista di Bugiarde si diventa. Non so perché ma avevo la convinzione che fosse ambientato in America, quindi non avevo preso in considerazione la storia in questione.
Però non basta inserire i personaggi degli altri libri per salvare questo.
La verità è che non salvo niente di questo libro. Non ci riesco.
A partire dal toscano, che ho trovato fastidioso. Ha rallentato la lettura e l’ha resa artificiosa. E che non mi si venga dire che è stato fatto in favore della veridicità del romanzo, perché allora in ogni opera con ambientazione anglofona dovremmo avere i dialoghi in inglese e, spoiler, non è così.
Tanto che anche qui, di inglese, vengono inserite un paio di frasi, quando è chiaro che alcuni discorsi – come precisa la stessa Elisa quando incontra Caroline durante la giornata relax – avvengono in lingua inglese. E quindi non ne capisco il senso.
Senza contare che tutti, ma proprio tutti, parlano il toscano, tranne Elisa, perché è troppo perfetta per abbassarsi al livello degli abitanti del paese in cui è nata, cresciuta e in cui vive tuttora.
Non sono riuscita ad apprezzare certe scene senza senso ai fini della trama: i Ricasoli in visita alla villa, presentati per poi essere tolti di mezzo perché oggettivamente inutili. Stessa sorte tocca a Elmo Colli(ns), inserito e fatto deragliare su un binario morto per chiudere la sottotrama senza che avesse un senso con la trama principale. Una Pompilia con un potere speciale che lasciamo perdere. Il farmacista sopra le righe che sembra la parodia di Mattia Stanga (ma almeno lui fa ridere). L’impiegata comunale che sembra uscita dagli sketch del Nongio e Biggio. Mancava solo il “Dicaaaaa” e “Un attimo e shono shubito da lei”.
E, per concludere la serie che chiamerei “Una serie di sfortunati eventi” che Lemony Snicket levati proprio, abbiamo la rincorsa alla prima volta che ha del paranormale.
Scene che non mi hanno strappato la risata prevista.
Senza contare che tutti i personaggi secondari ricalcano – non nel migliore dei modi – i caratteri di quelli del film, Caroline su tutti. Quindi non sono definiti dall’autrice, ma sono costruiti sull’immaginario di come siamo abituati a conoscerli.
Gli unici due personaggi che dovevano essere fedeli a loro stessi, invece, sono diversi.
Elisa non ha carattere da vendere, al contrario di Elizabeth, ma come le viene ribadito più volte nel libro è giudicante e si fa una gran fatica a digerirla.
Michael, il nostro Darcy moderno, non ricorda il personaggio originale. Se il Darcy originale risulta all’inizio freddo, ma ha comunque il suo fascino, qui abbiamo un uomo qualsiasi stressato dalla vita.
La verità è che Michael ha lo stesso appeal di una cataratta in un giorno di nebbia.
E mi dispiace da morire, perché la Kingsley con i book boyfriend di solito è brava, bravissima.
Inoltre nel testo mancano un monte di virgole, circa nei pressi di ogni “ma”, che rallentano ancora di più la lettura.
Più che un retelling ho avuto l’impressione che fosse una parodia, la trascrizione dello script del film.
Mi dispiace, ma proprio non mi è piaciuto e mi ne sono davvero dispiaciuta, perché la penna di Felicia per me è una delle migliori italiane.
Motivo per cui ho scelto di mettere due stelle, infatti, è la scrittura scorrevole, che permette comunque di portare a compimento la lettura.
Che delusione immensa.
Non so nemmeno da dove partire, perché le cose da dire sono tante, troppe.
Ma il fatto è che il libro è troppo lungo, ci sono troppe scene inutili (e inutilmente sopra le righe) ed è troppo simile all’originale, in qualsiasi sua forma. Ci sono scene intere dello script del film.
È un mash-up tra orgoglio e pregiudizio (più il film che il libro), un’ottima annata e il ciclone.
La parte più interessante dell'intero romanzo, per me, è stata cercare di capire chi fosse il tanto citato Sebastian tra i suoi personaggi precedenti.
Solo alla fine ho ricordato che fosse il protagonista di Bugiarde si diventa. Non so perché ma avevo la convinzione che fosse ambientato in America, quindi non avevo preso in considerazione la storia in questione.
Però non basta inserire i personaggi degli altri libri per salvare questo.
La verità è che non salvo niente di questo libro. Non ci riesco.
A partire dal toscano, che ho trovato fastidioso. Ha rallentato la lettura e l’ha resa artificiosa. E che non mi si venga dire che è stato fatto in favore della veridicità del romanzo, perché allora in ogni opera con ambientazione anglofona dovremmo avere i dialoghi in inglese e, spoiler, non è così.
Tanto che anche qui, di inglese, vengono inserite un paio di frasi, quando è chiaro che alcuni discorsi – come precisa la stessa Elisa quando incontra Caroline durante la giornata relax – avvengono in lingua inglese. E quindi non ne capisco il senso.
Senza contare che tutti, ma proprio tutti, parlano il toscano, tranne Elisa, perché è troppo perfetta per abbassarsi al livello degli abitanti del paese in cui è nata, cresciuta e in cui vive tuttora.
Non sono riuscita ad apprezzare certe scene senza senso ai fini della trama: i Ricasoli in visita alla villa, presentati per poi essere tolti di mezzo perché oggettivamente inutili. Stessa sorte tocca a Elmo Colli(ns), inserito e fatto deragliare su un binario morto per chiudere la sottotrama senza che avesse un senso con la trama principale. Una Pompilia con un potere speciale che lasciamo perdere. Il farmacista sopra le righe che sembra la parodia di Mattia Stanga (ma almeno lui fa ridere). L’impiegata comunale che sembra uscita dagli sketch del Nongio e Biggio. Mancava solo il “Dicaaaaa” e “Un attimo e shono shubito da lei”.
E, per concludere la serie che chiamerei “Una serie di sfortunati eventi” che Lemony Snicket levati proprio, abbiamo la rincorsa alla prima volta che ha del paranormale.
Scene che non mi hanno strappato la risata prevista.
Senza contare che tutti i personaggi secondari ricalcano – non nel migliore dei modi – i caratteri di quelli del film, Caroline su tutti. Quindi non sono definiti dall’autrice, ma sono costruiti sull’immaginario di come siamo abituati a conoscerli.
Gli unici due personaggi che dovevano essere fedeli a loro stessi, invece, sono diversi.
Elisa non ha carattere da vendere, al contrario di Elizabeth, ma come le viene ribadito più volte nel libro è giudicante e si fa una gran fatica a digerirla.
Michael, il nostro Darcy moderno, non ricorda il personaggio originale. Se il Darcy originale risulta all’inizio freddo, ma ha comunque il suo fascino, qui abbiamo un uomo qualsiasi stressato dalla vita.
La verità è che Michael ha lo stesso appeal di una cataratta in un giorno di nebbia.
E mi dispiace da morire, perché la Kingsley con i book boyfriend di solito è brava, bravissima.
Inoltre nel testo mancano un monte di virgole, circa nei pressi di ogni “ma”, che rallentano ancora di più la lettura.
Più che un retelling ho avuto l’impressione che fosse una parodia, la trascrizione dello script del film.
Mi dispiace, ma proprio non mi è piaciuto e mi ne sono davvero dispiaciuta, perché la penna di Felicia per me è una delle migliori italiane.
Motivo per cui ho scelto di mettere due stelle, infatti, è la scrittura scorrevole, che permette comunque di portare a compimento la lettura.
January 12, 2022
4.5 stelline
Su INSTAGRAM: https://www.instagram.com/p/CYmNsbGsjEw/
La mia recensione sul blog https://www.leggereromanticamente.com...
Non è un paese per single è il titolo perfetto per questa commedia romantica di Felicia Kingsley che rivisita il classico Orgoglio e Pregiudizio della Austen ambientandolo ai nostri giorni.
Era da un po’ che non leggevo un romanzo ricco di ironia e siparietti divertenti, e questa nuova storia ambientata prevalentemente in Toscana è riuscita a farmi ridere a crepapelle più volte.
Il primo capitolo mostra esattamente come funzionano le cose a Belvedere nel Chianti: tutti sanno tutto di tutti, i pettegolezzi corrono a vista d’occhio e appena si intravede uno scapolo all’orizzonte le madri del paese non perdono tempo per cercare di sistemare le proprie figlie con il malcapitato di turno. Anche le ragazze single del paese non vedono l’ora di accaparrarsi un marito, tranne la nostra protagonista principale, Elisa Benetti.
Elisa vive con la madre e la figlia tredicenne a Le Giuggiole, la tenuta dove la sua famiglia risiede e lavora da moltissimi anni, dedicandosi alla gestione della vigna ed alla produzione di vino.
In seguito alla scomparsa del vecchio proprietario della tenuta, in paese arrivano i Bingley, gli eredi - nipoti londinesi del vecchio conte, accompagnati dall’amico Michael D’Arcy.
Il romanzo è raccontato alternando il punto di vista in prima persona dei due protagonisti principali, Elisa e Michael, e possiamo classificarlo come un friends–enemies–to-lovers.
Elisa conosce i Bingley e Michael sin dall’infanzia poiché da bambini trascorrevano spesso le vacanze alla tenuta. Dall’ultima volta che si sono visti sono però passati sedici anni, e quello che Elisa considerava un buon amico e un complice, le fa una pessima impressione quando lo rincontra dopo tutto quel tempo.
Michael riesce proprio a farsi detestare all’inizio, rivelandosi uno spocchioso arrogante, esattamente come il vero Mr. Darcy. L’unico suo interesse sembra il lavoro e gli affari che l’hanno condotto in Italia. Fortunatamente è quel tipo di protagonista che si inizia ad apprezzare giorno dopo giorno, più si ambienta nella vita della tenuta e inizia a lasciarsi andare con Elisa, più iniziamo a scorgere il vero Michael.
Elisa è una Lizzie Bennet dei giorni nostri, è quel tipo di ragazza che lavora sodo, non ha paura di sporcarsi le mani e soprattutto non ha mai voluto dipendere da un uomo. Ho apprezzato tantissimo la sua dedizione alla tenuta e a quello che ha costruito lì, la sua determinazione e il bisogno di indipendenza.
Oltre all’evoluzione del rapporto tra Michael ed Elisa, tra i punti forti della narrazione ci sono i vari episodi ironici offerti dagli abitanti del paese: tra le scene in farmacia (veramente uno spasso) e quelle con le comari e le loro figliole in cerca di marito, il divertimento e la leggerezza non mancano di certo. Anche il dialetto toscano ha aiutato molto in certe scene.
Ovviamente nella trama non mancano nemmeno rivelazioni inaspettate, decisioni sofferte, chiarimenti e scene di sconforto. Insomma, la Kingsley ha scritto nuovamente un bel romanzo scorrevole e completo. A renderlo così completo ci pensano anche i cameo di alcuni personaggi londinesi delle sue storie passate… Curiose di scoprire quali?
Se amate le rom-com e i retelling in chiave moderna Non è un paese per single è una lettura consigliatissima!
Punto di vista: prima persona, alternato di Elisa e Michael
Sensualità: presente, soft
Caratteristiche: retelling moderno di Orgoglio e Pregiudizio, commedia romantica,
friends-enemies-to-lovers
Stile narrativo: scorrevole, ricco di ironia
Tipo di finale: autoconclusivo con epilogo
Voto: 4.5 stelle
Su INSTAGRAM: https://www.instagram.com/p/CYmNsbGsjEw/
La mia recensione sul blog https://www.leggereromanticamente.com...
Non è un paese per single è il titolo perfetto per questa commedia romantica di Felicia Kingsley che rivisita il classico Orgoglio e Pregiudizio della Austen ambientandolo ai nostri giorni.
Era da un po’ che non leggevo un romanzo ricco di ironia e siparietti divertenti, e questa nuova storia ambientata prevalentemente in Toscana è riuscita a farmi ridere a crepapelle più volte.
Il primo capitolo mostra esattamente come funzionano le cose a Belvedere nel Chianti: tutti sanno tutto di tutti, i pettegolezzi corrono a vista d’occhio e appena si intravede uno scapolo all’orizzonte le madri del paese non perdono tempo per cercare di sistemare le proprie figlie con il malcapitato di turno. Anche le ragazze single del paese non vedono l’ora di accaparrarsi un marito, tranne la nostra protagonista principale, Elisa Benetti.
Elisa vive con la madre e la figlia tredicenne a Le Giuggiole, la tenuta dove la sua famiglia risiede e lavora da moltissimi anni, dedicandosi alla gestione della vigna ed alla produzione di vino.
In seguito alla scomparsa del vecchio proprietario della tenuta, in paese arrivano i Bingley, gli eredi - nipoti londinesi del vecchio conte, accompagnati dall’amico Michael D’Arcy.
Il romanzo è raccontato alternando il punto di vista in prima persona dei due protagonisti principali, Elisa e Michael, e possiamo classificarlo come un friends–enemies–to-lovers.
Elisa conosce i Bingley e Michael sin dall’infanzia poiché da bambini trascorrevano spesso le vacanze alla tenuta. Dall’ultima volta che si sono visti sono però passati sedici anni, e quello che Elisa considerava un buon amico e un complice, le fa una pessima impressione quando lo rincontra dopo tutto quel tempo.
Michael riesce proprio a farsi detestare all’inizio, rivelandosi uno spocchioso arrogante, esattamente come il vero Mr. Darcy. L’unico suo interesse sembra il lavoro e gli affari che l’hanno condotto in Italia. Fortunatamente è quel tipo di protagonista che si inizia ad apprezzare giorno dopo giorno, più si ambienta nella vita della tenuta e inizia a lasciarsi andare con Elisa, più iniziamo a scorgere il vero Michael.
Elisa è una Lizzie Bennet dei giorni nostri, è quel tipo di ragazza che lavora sodo, non ha paura di sporcarsi le mani e soprattutto non ha mai voluto dipendere da un uomo. Ho apprezzato tantissimo la sua dedizione alla tenuta e a quello che ha costruito lì, la sua determinazione e il bisogno di indipendenza.
Oltre all’evoluzione del rapporto tra Michael ed Elisa, tra i punti forti della narrazione ci sono i vari episodi ironici offerti dagli abitanti del paese: tra le scene in farmacia (veramente uno spasso) e quelle con le comari e le loro figliole in cerca di marito, il divertimento e la leggerezza non mancano di certo. Anche il dialetto toscano ha aiutato molto in certe scene.
Ovviamente nella trama non mancano nemmeno rivelazioni inaspettate, decisioni sofferte, chiarimenti e scene di sconforto. Insomma, la Kingsley ha scritto nuovamente un bel romanzo scorrevole e completo. A renderlo così completo ci pensano anche i cameo di alcuni personaggi londinesi delle sue storie passate… Curiose di scoprire quali?
Se amate le rom-com e i retelling in chiave moderna Non è un paese per single è una lettura consigliatissima!
Punto di vista: prima persona, alternato di Elisa e Michael
Sensualità: presente, soft
Caratteristiche: retelling moderno di Orgoglio e Pregiudizio, commedia romantica,
friends-enemies-to-lovers
Stile narrativo: scorrevole, ricco di ironia
Tipo di finale: autoconclusivo con epilogo
Voto: 4.5 stelle
August 6, 2025
Laugh and Love…
Non è un Paese per Single is not a book about Schifoideo but talks about it (it’s some sort of rare insect)…
Non è un Paese per Single is not a book about vineyards but we’ll learn a bit about them…
In a witty humorous way, Non è un Paese per Single is an invitation to Laugh and Love. What a great combination…
Nota: A correspondente edição em português intitula-se Da Toscana, com Amor
Non è un Paese per Single is not a book about Schifoideo but talks about it (it’s some sort of rare insect)…
Non è un Paese per Single is not a book about vineyards but we’ll learn a bit about them…
In a witty humorous way, Non è un Paese per Single is an invitation to Laugh and Love. What a great combination…
Nota: A correspondente edição em português intitula-se Da Toscana, com Amor
March 6, 2022
Davvero una storia carina e simpatica
Non ho apprezzato molto il dialetto toscano, purtroppo mi rivedo molto in Stanis La Rochelle. (scherzo ovviamente 😂 ma guardate Boris) (cercate su YouTube Stanis e il toscano e capirete tutto)
NON È UN PAESE PER SINGLE è un retelling di orgoglio e pregiudizio. Mi è piaciuta molto lo stile di scrittura, che contraddistingue la penna di Felicia. Credo che l'inizio sia stato un po' troppo simile a orgoglio e pregiudizio, e proprio per questo mi è risultato un po' lento.
Magari, però, la mia esperienza è un po' falsata dal fatto che ho finito orgoglio e pregiudizio giusto due settimane fa, e quindi ciò che accade mi è rimasto molto impresso.
Ho riso tanto, e io ve lo consiglio soprattutto per questo. Felicia inserisce molte "scene" da paesino di campagna, forse un po' stereotipate ma che comunque vi faranno morire dalle risate!
Non ho apprezzato molto il dialetto toscano, purtroppo mi rivedo molto in Stanis La Rochelle. (scherzo ovviamente 😂 ma guardate Boris) (cercate su YouTube Stanis e il toscano e capirete tutto)
NON È UN PAESE PER SINGLE è un retelling di orgoglio e pregiudizio. Mi è piaciuta molto lo stile di scrittura, che contraddistingue la penna di Felicia. Credo che l'inizio sia stato un po' troppo simile a orgoglio e pregiudizio, e proprio per questo mi è risultato un po' lento.
Magari, però, la mia esperienza è un po' falsata dal fatto che ho finito orgoglio e pregiudizio giusto due settimane fa, e quindi ciò che accade mi è rimasto molto impresso.
Ho riso tanto, e io ve lo consiglio soprattutto per questo. Felicia inserisce molte "scene" da paesino di campagna, forse un po' stereotipate ma che comunque vi faranno morire dalle risate!
January 17, 2022
Io aspettavo questo romanzo un po' come si aspetta la pioggia durante la siccità, principalmente per due motivi: uno, mi piace come scrive Felicia Kingsley, e due è un retelling di Orgoglio e Pregiudizio, il mio romanzo preferito in assoluto.
Sebbene questo secondo punto sia un bel rischio, perché ho sempre paura che mi violino un mostro sacro, sono andata a fiducia, perché in genere l'autrice non mi delude. E invece...
Mi è piaciuta molto l'idea di ambientarlo in Italia ma già dalle primissime immagini che vengono descritte di Belvedere in Chianti e dei suoi abitanti, si possono notare cliché e tratti dei personaggi quasi macchiettistici. Inoltre, ho trovato chiarissimi riferimenti al film "Il Ciclone", nella descrizione del paese (persino l'indicazione per arrivare a Le Giuggiole è la Madonnina, la stessa usata nel film per arrivare all'agriturismo), e anche nella formulazione dei personaggi-chiave del paese (il meccanico, il bar etc.). Inoltre, sebbene sia ambientato in Toscana e quindi necessitava della cadenza tipica della parlata fiorentina, ho trovato il dialetto un po' troppo presente. Va bene riprodurre fedelmente modi, usi e costumi, ma forse andava moderato un pochino l'uso del dialetto nel linguaggio.
Altro problema che ho riscontrato: la totale mancanza di empatia con i personaggi. Non sono riuscita a entrare nei loro panni mai. Elisa è quasi fastidiosa, con quel cipiglio giudicante da maestrina che si discosta parecchio da Elizabeth Bennet a cui si voleva strizzare l'occhio, mentre Michael D'Arcy è quasi completamente privo di sex appeal, molto spesso sembra quasi telecomandato e un po' troppo concentrato sul sesso.
I due si ritrovano dopo tanto tempo, hanno passato un'infanzia insieme, si "odiano" e poi quasi all'improvviso lui si innamora perdutamente di lei. Non so, c'è qualcosa che non mi torna.
Ed è strano, perché di solito soprattutto i personaggi maschili della Kingsley sono quelli che riescono meglio.
I riferimenti al film, più che al romanzo, sono chiari e forse ricalcano persino troppo l'adattamento cinematografico con Keira Knightely, persino la scena finale, inclusa soltanto nella versione americana del film.
Mi è piaciuto molto vedere Elisa con una figlia, ma anche in quel caso, ho trovato un po' controverso il loro rapporto: Felicia ha creato una protagonista che si professa femminista 2.0 (a proposito, un po' troppe le lezioncine sul femminismo) e poi non lascia nemmeno un po' di libertà alla figlia, la quale preferisce confessare a uno sconosciuto il suo primo ciclo, anziché parlarne con la madre.
Le descrizioni della vigna, della coltivazione dell'uva e del modo in cui da grappolo diventa vino sono un po' troppo lunghe, rischiano di essere una lezione di viticoltura, mentre altre scene (tipo quella della cornice con la foto prestampata) sono già viste e riviste.
Insomma, se pensavo di iniziare bene l'anno con le autrici italiane, purtroppo per questa volta reto un po' a bocca asciutta, e infatti ci ho messo un po' di più a finirlo, mentre di solito divoro i libri di questa autrici in due giorni.
Tuttavia, il romanzo si lascia leggere, purtroppo però per mio gusto personale, non riesco a dare più di due stelle, nonostante la Kingsley rimanga tra le mie preferite nel panorama romance italiano.
Sebbene questo secondo punto sia un bel rischio, perché ho sempre paura che mi violino un mostro sacro, sono andata a fiducia, perché in genere l'autrice non mi delude. E invece...
Mi è piaciuta molto l'idea di ambientarlo in Italia ma già dalle primissime immagini che vengono descritte di Belvedere in Chianti e dei suoi abitanti, si possono notare cliché e tratti dei personaggi quasi macchiettistici. Inoltre, ho trovato chiarissimi riferimenti al film "Il Ciclone", nella descrizione del paese (persino l'indicazione per arrivare a Le Giuggiole è la Madonnina, la stessa usata nel film per arrivare all'agriturismo), e anche nella formulazione dei personaggi-chiave del paese (il meccanico, il bar etc.). Inoltre, sebbene sia ambientato in Toscana e quindi necessitava della cadenza tipica della parlata fiorentina, ho trovato il dialetto un po' troppo presente. Va bene riprodurre fedelmente modi, usi e costumi, ma forse andava moderato un pochino l'uso del dialetto nel linguaggio.
Altro problema che ho riscontrato: la totale mancanza di empatia con i personaggi. Non sono riuscita a entrare nei loro panni mai. Elisa è quasi fastidiosa, con quel cipiglio giudicante da maestrina che si discosta parecchio da Elizabeth Bennet a cui si voleva strizzare l'occhio, mentre Michael D'Arcy è quasi completamente privo di sex appeal, molto spesso sembra quasi telecomandato e un po' troppo concentrato sul sesso.
I due si ritrovano dopo tanto tempo, hanno passato un'infanzia insieme, si "odiano" e poi quasi all'improvviso lui si innamora perdutamente di lei. Non so, c'è qualcosa che non mi torna.
Ed è strano, perché di solito soprattutto i personaggi maschili della Kingsley sono quelli che riescono meglio.
I riferimenti al film, più che al romanzo, sono chiari e forse ricalcano persino troppo l'adattamento cinematografico con Keira Knightely, persino la scena finale, inclusa soltanto nella versione americana del film.
Mi è piaciuto molto vedere Elisa con una figlia, ma anche in quel caso, ho trovato un po' controverso il loro rapporto: Felicia ha creato una protagonista che si professa femminista 2.0 (a proposito, un po' troppe le lezioncine sul femminismo) e poi non lascia nemmeno un po' di libertà alla figlia, la quale preferisce confessare a uno sconosciuto il suo primo ciclo, anziché parlarne con la madre.
Le descrizioni della vigna, della coltivazione dell'uva e del modo in cui da grappolo diventa vino sono un po' troppo lunghe, rischiano di essere una lezione di viticoltura, mentre altre scene (tipo quella della cornice con la foto prestampata) sono già viste e riviste.
Insomma, se pensavo di iniziare bene l'anno con le autrici italiane, purtroppo per questa volta reto un po' a bocca asciutta, e infatti ci ho messo un po' di più a finirlo, mentre di solito divoro i libri di questa autrici in due giorni.
Tuttavia, il romanzo si lascia leggere, purtroppo però per mio gusto personale, non riesco a dare più di due stelle, nonostante la Kingsley rimanga tra le mie preferite nel panorama romance italiano.
April 24, 2022
Elisa, amica d’infanzia di Charles Bingley e Michael D’Arcy, vive nella maestosa tenuta “Le Giuggiole”, dove Elisa si occupa con grande passione della vigna.
L’arrivo dei due in questo borgo sulle colline della Toscana mette in subbuglio le potenziali suocere che non vedono l’ora di sistemare le proprie figlie. Ad Elisa tutto ciò non interessa bensì è interessata a capire cosa ne sarà della tenuta visto che Michael e Charles hanno intenzioni poco chiare.
Sono passati più di dieci anni e se tra Elisa e Michael regnava una grande amicizia ad oggi si è trasformata in un duello fino all’ultima parola.
Ho letto quasi ogni libro pubblicato di Felicia e posso assicurarvi che non mi ha mai delusa e nemmeno stavolta.
Un libro divertente, ambientato nelle colline della bellissima Toscana. Ve l’ho detto di quanto ami le ambientazioni italiane? Non so ma mi fanno sembrare di essere lì con mente e corpo.
Su questo libro si nota benissimo lo stampino di Felicia Kingsley, posso dire di trovare i suoi libri con le sue storie sempre originali, mai noiose e anche con questo libro non è stata da meno.
Ho riso fino alle lacrime e ho avuto gli occhi a cuoricino per tutta la durata del libro.
Elisa, personaggio femminile preferito entrato nella mia top ten è stata esilarante, esuberante, permalosa e di tutti i romanzi rosa che ho sempre letto non avevo mai trovato un personaggio così identico a me in ogni sfumatura.
E su Michael D’Arcy, signore mie, non posso dire molto se non che sia la perfezione.
Mi sono goduta questa lettura a 360° merita di essere letta, leggera, con due personaggi spumeggianti, un’ambientazione a dir poco meravigliosa e risate assicurate.
La storia di Michael ed Elisa vi entreranno non solo nel cuore ma anche nei vostri sorrisi.
Provare per credere.
4.5/5 ⭐️
L’arrivo dei due in questo borgo sulle colline della Toscana mette in subbuglio le potenziali suocere che non vedono l’ora di sistemare le proprie figlie. Ad Elisa tutto ciò non interessa bensì è interessata a capire cosa ne sarà della tenuta visto che Michael e Charles hanno intenzioni poco chiare.
Sono passati più di dieci anni e se tra Elisa e Michael regnava una grande amicizia ad oggi si è trasformata in un duello fino all’ultima parola.
Ho letto quasi ogni libro pubblicato di Felicia e posso assicurarvi che non mi ha mai delusa e nemmeno stavolta.
Un libro divertente, ambientato nelle colline della bellissima Toscana. Ve l’ho detto di quanto ami le ambientazioni italiane? Non so ma mi fanno sembrare di essere lì con mente e corpo.
Su questo libro si nota benissimo lo stampino di Felicia Kingsley, posso dire di trovare i suoi libri con le sue storie sempre originali, mai noiose e anche con questo libro non è stata da meno.
Ho riso fino alle lacrime e ho avuto gli occhi a cuoricino per tutta la durata del libro.
Elisa, personaggio femminile preferito entrato nella mia top ten è stata esilarante, esuberante, permalosa e di tutti i romanzi rosa che ho sempre letto non avevo mai trovato un personaggio così identico a me in ogni sfumatura.
E su Michael D’Arcy, signore mie, non posso dire molto se non che sia la perfezione.
Mi sono goduta questa lettura a 360° merita di essere letta, leggera, con due personaggi spumeggianti, un’ambientazione a dir poco meravigliosa e risate assicurate.
La storia di Michael ed Elisa vi entreranno non solo nel cuore ma anche nei vostri sorrisi.
Provare per credere.
4.5/5 ⭐️
January 16, 2022
Torna Felicia Kingsley con un romanzo dichiaratamente ispirato ad Orgoglio e Pregiudizio (Elisa Benetti, Micheal D'Arcy..), ambientato ai giorni nostri nelle fantastiche e suggestive vigne della Toscana, precisamente in Belvedere in Chianti. L'unico tratto antico è il retaggio culturale del paese che vuole giovani ragazze sposarsi, acaparrandosi lo scapolo d'oro e mettere su famiglia.
I protagonisti sono Elisa Benetti e l'inglese Micheal D'Arcy, amici da bambini, fino a quando i loro rapporti si interrompono. Dopo 13 anni si rivedono a causa di un'eredità, ma nel frattempo troppe cose sono successe.
La loro storia d'amore è segnata da litigi, attrazione, segreti, malintesi ma anche scene esilaranti!
Ci sono tantissimi personaggi e ognuno di loro avrà un ruolo fondamentale.
Gli aspetti che mi sono piaciuti:
- sicuramente l'ambientazione! Tutto ciò che riguarda le vigne, la vendemmia e la produzione di vino mi ha sempre affascinata e ricordato un bellissimo film "Il profumo del mosto selvatico".
- il personaggio di Elisa, una donna che, a differenza delle altre del paese, rivendica la sua indipendenza lavorativa ed economica, mandando il messaggio che ce la possiamo benissimo fare anche senza un uomo! Inoltre, è una donna che ha dovuto anche affrontare i pregiudizi del paese sin da ragazza, uscendone assolutamente vincente!
Gli aspetti che non mi hanno convinta:
- il dialetto toscano presente nei dialoghi, all'inizio mi ha rallentato la lettura.
-la storia d'amore non mi ha emozionata al livello di farfalle nello stomaco, però l'ho trovata divertente e romantica, soprattutto la scena finale che ricorda tantissimo quella di Orgoglio e pregiudizio. Ed ho apprezzato che sia stata a tratti turbolenta.
- l'ultimo capitolo non mi ha completamente soddisfatta, l'ho trovato veloce e poi mi è dispiaciuto non vedere come Micheal sarà coinvolto nella "scoperta" finale.
Si tratta di un libro in pieno stile Kingsley, frizzante, comico e a tratti eccessivo negli avvenimenti, ma che ti strappa ore spensierate e che ti fa sognare con questa magnifica ambientazione.
I protagonisti sono Elisa Benetti e l'inglese Micheal D'Arcy, amici da bambini, fino a quando i loro rapporti si interrompono. Dopo 13 anni si rivedono a causa di un'eredità, ma nel frattempo troppe cose sono successe.
La loro storia d'amore è segnata da litigi, attrazione, segreti, malintesi ma anche scene esilaranti!
Ci sono tantissimi personaggi e ognuno di loro avrà un ruolo fondamentale.
Gli aspetti che mi sono piaciuti:
- sicuramente l'ambientazione! Tutto ciò che riguarda le vigne, la vendemmia e la produzione di vino mi ha sempre affascinata e ricordato un bellissimo film "Il profumo del mosto selvatico".
- il personaggio di Elisa, una donna che, a differenza delle altre del paese, rivendica la sua indipendenza lavorativa ed economica, mandando il messaggio che ce la possiamo benissimo fare anche senza un uomo! Inoltre, è una donna che ha dovuto anche affrontare i pregiudizi del paese sin da ragazza, uscendone assolutamente vincente!
Gli aspetti che non mi hanno convinta:
- il dialetto toscano presente nei dialoghi, all'inizio mi ha rallentato la lettura.
-la storia d'amore non mi ha emozionata al livello di farfalle nello stomaco, però l'ho trovata divertente e romantica, soprattutto la scena finale che ricorda tantissimo quella di Orgoglio e pregiudizio. Ed ho apprezzato che sia stata a tratti turbolenta.
- l'ultimo capitolo non mi ha completamente soddisfatta, l'ho trovato veloce e poi mi è dispiaciuto non vedere come Micheal sarà coinvolto nella "scoperta" finale.
Si tratta di un libro in pieno stile Kingsley, frizzante, comico e a tratti eccessivo negli avvenimenti, ma che ti strappa ore spensierate e che ti fa sognare con questa magnifica ambientazione.
February 21, 2022
Vanilla91 - per RFS
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Con Non è un paese per single Felicia Kingsley ci porta nella bella Toscana, più precisamente in un piccolo paesino immaginario: Belvedere in Chianti.
La nostra protagonista, Elisa, vive da sempre presso la tenuta le Giuggiole, una villa settecentesca. Si occupa con amore e dedizione della cura del vasto vigneto, da cui si ottiene un rinomato vino. È una ragazza madre, non ha tempo per gli uomini e le relazioni, specialmente quando l’ultimo conte Ricasoli muore senza discendenti e la tenuta viene ereditata dai fratelli Bingley, che hanno intenzione di disfarsene rivendendola.
Charles e Caroline Bingley conoscono bene la proprietà terriera e i suoi abitanti. Fino all’adolescenza hanno trascorso le estati nella campagna toscana. Elisa conserva bei ricordi dei pomeriggi passati con i due fratelli e custodisce gelosamente anche i momenti di gioia con Michael D’Arcy, amico dei Bingley, a cui da bambina era particolarmente legata. Ma il tempo, si sa, cambia le situazioni e di conseguenza anche le persone!
Charles torna in Italia in compagnia dell’amico, divenuto nel frattempo un importante uomo d’affari, e affida a lui il compito di gestire il passaggio di proprietà. L’intenzione di Michael è quella di convincere i fratelli Bingley a cedere il possedimento a un suo prestigioso cliente: un russo che trasformerebbe le Giuggiole in un grande campo da golf. Vorrebbe concludere la transizione in fretta per far ritorno alla sua vita londinese, ma non ha fatto i conti con la tenacia della sua vecchia amica.
Ai freddi calcoli numerici di Michael, Elisa risponde mostrando l’enorme fatica e dedizione che i braccianti e i vari dipendenti mettono nel loro operato, la genuinità di una vita semplice dove si gioisce per la nascita di un puledro o per una vendemmia proficua… chi la spunterà?
Faccio una premessa: questo è il primo libro che leggo dell’autrice e io ne sono rimasta completamente folgorata, infatti, ho intenzione di andare a recuperare tutti gli altri romanzi!
La lettura mi ha tenuta incollata per la sua capacità di mescolare una storia intrigante, tanto romanticismo e passione che non guastano mai oltre alla molta comicità.
I famosi cliché e stereotipi sulla vita di paese vengono ripresi e inseriti in situazioni divertenti che mi hanno fatto ridere di gusto. In questo piccolo borgo toscano le madri hanno un pensiero fisso: maritare le figlie! Pensate quello che potrebbe succedere dinnanzi alla notizia che due ricchi scapoli sono giunti in paese!
Il tutto dà vita a una serie di situazioni assurde e simpatiche, basate su luoghi comuni creativamente esasperati in maniera spassosa.
Le pagine scorrono con una velocità assurda, grazie anche a un’esposizione chiara, semplice e fluida.
Senza capire come, tra una risata e l’altra, mi sono ritrovata a divorare le pagine per sapere cosa ne sarebbe stato delle Giuggiole e del tenero rapporto tra Michael ed Elisa.
Ho apprezzato davvero molto anche le belle descrizioni che l’autrice fa degli splendidi paesaggi delle colline toscane e degli attimi di vita quotidiana in una tenuta di campagna. Leggendo, grazie alle accurate spiegazioni, riuscivo a immaginare senza difficoltà il profumo dell’uva appena raccolta e il gusto delicato di un vino Riserva.
L’abilità della scrittrice fa risaltare la bellezza e la semplicità della vita agricola e mi ha fatto salire una voglia matta di tornare (per l’ennesima volta!) a visitare una delle più belle regioni italiane. Felicia Kingsley celebra in maniera stupenda le tradizioni toscane, al punto di aver suscitato in me una sorta di nostalgia nel non poter essere lì.
Ho trovato Non è un paese per single una lettura davvero incredibile. Un bel romanzo rosa ben strutturato, con personaggi che appassionano e che si presta anche come un passatempo divertente. Un libro che ci ricorda la fortuna di vivere in uno dei paesi più belli del mondo, con tanti problemi e difficoltà, ma anche con tanti pregi e valori che spesso dimentichiamo.
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Con Non è un paese per single Felicia Kingsley ci porta nella bella Toscana, più precisamente in un piccolo paesino immaginario: Belvedere in Chianti.
La nostra protagonista, Elisa, vive da sempre presso la tenuta le Giuggiole, una villa settecentesca. Si occupa con amore e dedizione della cura del vasto vigneto, da cui si ottiene un rinomato vino. È una ragazza madre, non ha tempo per gli uomini e le relazioni, specialmente quando l’ultimo conte Ricasoli muore senza discendenti e la tenuta viene ereditata dai fratelli Bingley, che hanno intenzione di disfarsene rivendendola.
Charles e Caroline Bingley conoscono bene la proprietà terriera e i suoi abitanti. Fino all’adolescenza hanno trascorso le estati nella campagna toscana. Elisa conserva bei ricordi dei pomeriggi passati con i due fratelli e custodisce gelosamente anche i momenti di gioia con Michael D’Arcy, amico dei Bingley, a cui da bambina era particolarmente legata. Ma il tempo, si sa, cambia le situazioni e di conseguenza anche le persone!
Charles torna in Italia in compagnia dell’amico, divenuto nel frattempo un importante uomo d’affari, e affida a lui il compito di gestire il passaggio di proprietà. L’intenzione di Michael è quella di convincere i fratelli Bingley a cedere il possedimento a un suo prestigioso cliente: un russo che trasformerebbe le Giuggiole in un grande campo da golf. Vorrebbe concludere la transizione in fretta per far ritorno alla sua vita londinese, ma non ha fatto i conti con la tenacia della sua vecchia amica.
Ai freddi calcoli numerici di Michael, Elisa risponde mostrando l’enorme fatica e dedizione che i braccianti e i vari dipendenti mettono nel loro operato, la genuinità di una vita semplice dove si gioisce per la nascita di un puledro o per una vendemmia proficua… chi la spunterà?
Faccio una premessa: questo è il primo libro che leggo dell’autrice e io ne sono rimasta completamente folgorata, infatti, ho intenzione di andare a recuperare tutti gli altri romanzi!
La lettura mi ha tenuta incollata per la sua capacità di mescolare una storia intrigante, tanto romanticismo e passione che non guastano mai oltre alla molta comicità.
I famosi cliché e stereotipi sulla vita di paese vengono ripresi e inseriti in situazioni divertenti che mi hanno fatto ridere di gusto. In questo piccolo borgo toscano le madri hanno un pensiero fisso: maritare le figlie! Pensate quello che potrebbe succedere dinnanzi alla notizia che due ricchi scapoli sono giunti in paese!
Il tutto dà vita a una serie di situazioni assurde e simpatiche, basate su luoghi comuni creativamente esasperati in maniera spassosa.
Le pagine scorrono con una velocità assurda, grazie anche a un’esposizione chiara, semplice e fluida.
Senza capire come, tra una risata e l’altra, mi sono ritrovata a divorare le pagine per sapere cosa ne sarebbe stato delle Giuggiole e del tenero rapporto tra Michael ed Elisa.
Ho apprezzato davvero molto anche le belle descrizioni che l’autrice fa degli splendidi paesaggi delle colline toscane e degli attimi di vita quotidiana in una tenuta di campagna. Leggendo, grazie alle accurate spiegazioni, riuscivo a immaginare senza difficoltà il profumo dell’uva appena raccolta e il gusto delicato di un vino Riserva.
L’abilità della scrittrice fa risaltare la bellezza e la semplicità della vita agricola e mi ha fatto salire una voglia matta di tornare (per l’ennesima volta!) a visitare una delle più belle regioni italiane. Felicia Kingsley celebra in maniera stupenda le tradizioni toscane, al punto di aver suscitato in me una sorta di nostalgia nel non poter essere lì.
Ho trovato Non è un paese per single una lettura davvero incredibile. Un bel romanzo rosa ben strutturato, con personaggi che appassionano e che si presta anche come un passatempo divertente. Un libro che ci ricorda la fortuna di vivere in uno dei paesi più belli del mondo, con tanti problemi e difficoltà, ma anche con tanti pregi e valori che spesso dimentichiamo.
January 14, 2022
Non mi sarei immaginata di dare un voto così basso a una delle mie autrici preferite italiane (poche) e mi dispiace davvero tanto.
Purtroppo non ho apprezzato questo romanzo per vari aspetti.
Il retelling di P&P l’ho trovato forzato è troppo presente quasi al limite del fastidio (capisco che è difficile affrontarlo), però e altro che mi ha fatto ancor di più storcere il naso.
È stato ambientato tutto in un paesino che è stato trattato come nel medioevo, mai evoluto. Personaggi al limite del grottesco, un po’ troppo esagerati, come le situazioni in cui si ritrovano i protagonisti, almeno per il mio personale gusto.
L’uso del dialetto toscano era un po’ forzato e personalmente ha rallentato un botto, come la poca chiarezza dell’uso dell’inglese e dell’italiano.
Inoltre ho riscontrato alcuni buchi di trama che mi hanno lasciato spiazzata e salti temporali molto poco chiari.
Insomma, mi spiace un botto, ma non l’ho apprezzato, anche se scritto bene, perché sulla prosa non si può for nulla.
Secondo il mio umile parere (non son nessuno, sia chiaro) per questa splendida autrice che ha potenziale da vendere, sarebbe ora di innovarsi un po’ e lasciare perdere le situazioni al limite dell’assurdo e i retelling.
Ha inventiva come poche, ma deve modificare, sempre a mio parere eh!, (si, ho paura del linciaggio da chicchessia) l’esecuzione.
Il nuovo e l’innovazione portano sempre avanti, non bisogna essere stagnanti in nessun lavoro.
Detto ciò:
PACE E AMORE
Leggerò ancora la Kingsley perché è il primo che davvero non mi è piaciuto, quindi non dispero, perché è un’autrice con i fiocchi
Purtroppo non ho apprezzato questo romanzo per vari aspetti.
Il retelling di P&P l’ho trovato forzato è troppo presente quasi al limite del fastidio (capisco che è difficile affrontarlo), però e altro che mi ha fatto ancor di più storcere il naso.
È stato ambientato tutto in un paesino che è stato trattato come nel medioevo, mai evoluto. Personaggi al limite del grottesco, un po’ troppo esagerati, come le situazioni in cui si ritrovano i protagonisti, almeno per il mio personale gusto.
L’uso del dialetto toscano era un po’ forzato e personalmente ha rallentato un botto, come la poca chiarezza dell’uso dell’inglese e dell’italiano.
Inoltre ho riscontrato alcuni buchi di trama che mi hanno lasciato spiazzata e salti temporali molto poco chiari.
Insomma, mi spiace un botto, ma non l’ho apprezzato, anche se scritto bene, perché sulla prosa non si può for nulla.
Secondo il mio umile parere (non son nessuno, sia chiaro) per questa splendida autrice che ha potenziale da vendere, sarebbe ora di innovarsi un po’ e lasciare perdere le situazioni al limite dell’assurdo e i retelling.
Ha inventiva come poche, ma deve modificare, sempre a mio parere eh!, (si, ho paura del linciaggio da chicchessia) l’esecuzione.
Il nuovo e l’innovazione portano sempre avanti, non bisogna essere stagnanti in nessun lavoro.
Detto ciò:
PACE E AMORE
Leggerò ancora la Kingsley perché è il primo che davvero non mi è piaciuto, quindi non dispero, perché è un’autrice con i fiocchi
This entire review has been hidden because of spoilers.
January 20, 2022
Rivisitazione in chiave moderna e divertente di orgoglio e pregiudizio, in un'ambientazione tutta italiana : un paesino toscano sulle colline del Chianti . Lettura piacevolissima
August 21, 2025
O terceiro livro que leio da autora veio provar mais uma vez que eu simplesmente adoro as suas histórias.
De todos os que li, sem dúvida alguma que este é o mais divertido, o mais "leve" e cómico - dei por mim a rir que nem uma louca com certas passagens 😂 foi bom demais, juro!
Adorei o take moderno que a autora deu à história de Orgulho e Preconceito, adorei a espontaneidade de tudo e todos.
A Elisa é uma força da natureza e surpreendeu-me imenso pela sua garra e vontade de prosperar. O romance com o Michael evoluiu de um modo inesperado para mim, mas que fez imenso sentido para a relação de ambos. Um amor que cresceu com o tempo, que não aceita falsidades ou se deixa manipular por preconceitos.
É mesmo uma história muito boa. Fui transportada para a Toscana ao ler estas páginas e já sonho com o meu verão numa pitoresca vila italiana.
De todos os que li, sem dúvida alguma que este é o mais divertido, o mais "leve" e cómico - dei por mim a rir que nem uma louca com certas passagens 😂 foi bom demais, juro!
Adorei o take moderno que a autora deu à história de Orgulho e Preconceito, adorei a espontaneidade de tudo e todos.
A Elisa é uma força da natureza e surpreendeu-me imenso pela sua garra e vontade de prosperar. O romance com o Michael evoluiu de um modo inesperado para mim, mas que fez imenso sentido para a relação de ambos. Um amor que cresceu com o tempo, que não aceita falsidades ou se deixa manipular por preconceitos.
É mesmo uma história muito boa. Fui transportada para a Toscana ao ler estas páginas e já sonho com o meu verão numa pitoresca vila italiana.
July 7, 2022
Le cose da dire sarebbero troppe…
January 15, 2022
4,5 ⭐️
Non era esattamente la storia che mi aspettavo e forse avrei preferito non dover fare paragoni con Orgoglio e Pregiudizio, che può sempre essere un’arma a doppio taglio. Però ho comunque apprezzato la storia, in alcuni momenti mi ha fatto fare veramente delle grosse risate 😆 e l’ho letta davvero con piacere (anche se riprendere i ritmi lavorativi mi ha rallentato non poco 😭😭)!
Non era esattamente la storia che mi aspettavo e forse avrei preferito non dover fare paragoni con Orgoglio e Pregiudizio, che può sempre essere un’arma a doppio taglio. Però ho comunque apprezzato la storia, in alcuni momenti mi ha fatto fare veramente delle grosse risate 😆 e l’ho letta davvero con piacere (anche se riprendere i ritmi lavorativi mi ha rallentato non poco 😭😭)!
January 19, 2022
Appena terminato NON È UN PAESE PER SINGLE e Felicia Kingsley si conferma eccellente nel fare qualcosa che adoro nei libri (a prescindere dal genere) ovvero rendere i setting protagonisti quanto i protagonisti stessi. Avevo già avuto modo di appurarlo in PRIMA REGOLA NON INNAMORARSI (dove Venezia spicca in maniera pura e profonda) e in questo suo nuovo lavoro ne é la conferma. Ho avuto modo di vivere in Toscana per 10 anni, di conoscere il Chianti e la cornice posta sulla storia di Elisa e Michael rende il dipindo davvero completo.
Se amate le commedie romantiche, la pizza con i carciofini e il buon vino non potete non leggere questo suo ultimo lavoro.
Se amate le commedie romantiche, la pizza con i carciofini e il buon vino non potete non leggere questo suo ultimo lavoro.
June 7, 2023
2.8🌕🌕🌖🌑🌑 🙈
Devo dire che, nonostante in generale mi piaccia lo stile della Kingsley, devo avere un odio piuttosto profondo nei confronti dei libri scritti in prima persona, soprattutto quelli con i continui switch tra i punti di vista. Immagino che anche Felicia e l'editor fossero un po' fuse, perché a un certo punto, nel bel mezzo di un capitolo di Michael, spunta fuori una parte con il POV di Elisa.
Segnalo anche che l'ebook ha il nome del russo scritto male (Bogodanovi| invece che Bogodanović) ma la cosa che brucia di più è l'enorme quantità di virgole mancanti.
Per una persona ossessiva come me è poco riposante stare appresso ai refusi e gli errori ortografici.
Passando alla sostanza del libro, trovo che questa attualizzazione sia molto intelligente, ma ci sono due grosse scelte dell'autrice che ritengo "sbagliate":
la prima, il fatto di aver reso i novelli Elizabeth e Darcy amici d'infanzia, il che ha portato diverse situazioni inverosimili, quali la cotta di Michael per Elisa (e dato che siamo nella testa di Michele a capitoli alterni, il fatto che questa cosa si scopra all'incirca a metà libro non ha senso, avrebbe dovuto farcelo sapere la prima volta che ha ripensato a lei; di conseguenza, il commento che Elisa non sia bella e debba puntare sulla simpatia doesn’t make any sense at all);
la seconda, il fatto di far sì che Wickham/Giorgio fosse sia il padre di Linda che il fratello di Michele: due personaggi distinti avrebbero reso meglio lo spirito del retelling (dato che Wickham e Lydia sono marito e moglie in P&P, invece che padre e figlia). Che poi, che situazione tremenda fare un figlio con un fratello e uno con l'altro.
Inoltre aggiungo che, mentre l'assedio al buon partito potesse sembrare la linea guida del mese di Michael sotto il sole della Toscana, le potenziali spose finiscono per dileguarsi in quattro e quattr'otto, proprio che spariscono di punto in bianco e sembra un buco di trama.
Il romance, di conseguenza, si costruisce su una relazione tra due che già si piacevano, quindi arrivano in tempo zero al "ti amo", anche se poi si coniuga presto un "ti amo ma non posso vivere con te".
Il fatto di ritardare la consumazione tra i due ci sta, ma a quel punto non ero neanche particolarmente interessata al lato romantico, troppo tempo a parlare di vigne per non pensare ad Enrico Pasquale Prattico, quindi resto un po' tiepidina nel giudizio.
Tutto sommato è accettabile, ma non è certo il lavoro migliore della Kingsley (il suo retelling più valido, secondo me, è Una Cenerentola a Manhattan)
Devo dire che, nonostante in generale mi piaccia lo stile della Kingsley, devo avere un odio piuttosto profondo nei confronti dei libri scritti in prima persona, soprattutto quelli con i continui switch tra i punti di vista. Immagino che anche Felicia e l'editor fossero un po' fuse, perché a un certo punto, nel bel mezzo di un capitolo di Michael, spunta fuori una parte con il POV di Elisa.
Segnalo anche che l'ebook ha il nome del russo scritto male (Bogodanovi| invece che Bogodanović) ma la cosa che brucia di più è l'enorme quantità di virgole mancanti.
Per una persona ossessiva come me è poco riposante stare appresso ai refusi e gli errori ortografici.
Passando alla sostanza del libro, trovo che questa attualizzazione sia molto intelligente, ma ci sono due grosse scelte dell'autrice che ritengo "sbagliate":
la prima, il fatto di aver reso i novelli Elizabeth e Darcy amici d'infanzia, il che ha portato diverse situazioni inverosimili, quali la cotta di Michael per Elisa (e dato che siamo nella testa di Michele a capitoli alterni, il fatto che questa cosa si scopra all'incirca a metà libro non ha senso, avrebbe dovuto farcelo sapere la prima volta che ha ripensato a lei; di conseguenza, il commento che Elisa non sia bella e debba puntare sulla simpatia doesn’t make any sense at all);
la seconda, il fatto di far sì che Wickham/Giorgio fosse sia il padre di Linda che il fratello di Michele: due personaggi distinti avrebbero reso meglio lo spirito del retelling (dato che Wickham e Lydia sono marito e moglie in P&P, invece che padre e figlia). Che poi, che situazione tremenda fare un figlio con un fratello e uno con l'altro.
Inoltre aggiungo che, mentre l'assedio al buon partito potesse sembrare la linea guida del mese di Michael sotto il sole della Toscana, le potenziali spose finiscono per dileguarsi in quattro e quattr'otto, proprio che spariscono di punto in bianco e sembra un buco di trama.
Il romance, di conseguenza, si costruisce su una relazione tra due che già si piacevano, quindi arrivano in tempo zero al "ti amo", anche se poi si coniuga presto un "ti amo ma non posso vivere con te".
Il fatto di ritardare la consumazione tra i due ci sta, ma a quel punto non ero neanche particolarmente interessata al lato romantico, troppo tempo a parlare di vigne per non pensare ad Enrico Pasquale Prattico, quindi resto un po' tiepidina nel giudizio.
Tutto sommato è accettabile, ma non è certo il lavoro migliore della Kingsley (il suo retelling più valido, secondo me, è Una Cenerentola a Manhattan)
September 9, 2022
Frizzante, incalzante, toscaneggiante.
L’ho amato dalla prima all’ultima pagina e divorato in questi giorni di pioggia che non mi hanno dato tregua in vacanza.
Ma per fortuna Elisa e Michael sono stati un’ottima compagnia.
Elisa è una ragazza di campagna, semplice, che vive alle Giuggiole, una tenuta in Toscana dove Michael, di origini inglesi, era solito passare l’estate fino all’età di 17 anni.
In seguito alla morte del proprietario, Michael rientra in scena come migliore amico e fidato consigliere di Charles, o meglio “Carletto”, che dovrebbe ereditare la tenuta.
Inutile dire che sarà tensione a primo re-incontro.
Si tratta di una storia che prende ispirazione da Orgoglio e pregiudizio dando una nuova vita ai personaggi che vengono catapultati in questa nuova dimensione moderna.
Il fatto che parlino toscano mi ha fatto IMPAZZIRE e strappato parecchie risate di pancia; mi sono sentita una cretina a ridere da sola in camera con il Kindle in mano ma cavoli se ne è valsa la pena di farci nottata.
Libro perfetto se siete nel blocco del lettore, se state cercando qualcosa di leggero e simpatico da leggere con quel tocco di tensione/spicy che non guasta mai.
Scrittura super scorrevole che non ti annoia; nessun momento morto che mi abbia fatto pensato “qui avrei tolto qualcosa”.
Primo ma sicuramente NON ULTIMO libro che leggerò di Felicia che ha superato le mie aspettative.
L’ho amato dalla prima all’ultima pagina e divorato in questi giorni di pioggia che non mi hanno dato tregua in vacanza.
Ma per fortuna Elisa e Michael sono stati un’ottima compagnia.
Elisa è una ragazza di campagna, semplice, che vive alle Giuggiole, una tenuta in Toscana dove Michael, di origini inglesi, era solito passare l’estate fino all’età di 17 anni.
In seguito alla morte del proprietario, Michael rientra in scena come migliore amico e fidato consigliere di Charles, o meglio “Carletto”, che dovrebbe ereditare la tenuta.
Inutile dire che sarà tensione a primo re-incontro.
Si tratta di una storia che prende ispirazione da Orgoglio e pregiudizio dando una nuova vita ai personaggi che vengono catapultati in questa nuova dimensione moderna.
Il fatto che parlino toscano mi ha fatto IMPAZZIRE e strappato parecchie risate di pancia; mi sono sentita una cretina a ridere da sola in camera con il Kindle in mano ma cavoli se ne è valsa la pena di farci nottata.
Libro perfetto se siete nel blocco del lettore, se state cercando qualcosa di leggero e simpatico da leggere con quel tocco di tensione/spicy che non guasta mai.
Scrittura super scorrevole che non ti annoia; nessun momento morto che mi abbia fatto pensato “qui avrei tolto qualcosa”.
Primo ma sicuramente NON ULTIMO libro che leggerò di Felicia che ha superato le mie aspettative.
December 7, 2022
Rivisitazione toscana di Orgoglio e Pregiudizio con quella punta di irriverenza tipica dell'autrice.
Ammetto che le prime pagine mi hanno lasciato perplessa, ma poi il romanzo mi ha fatto volare grazie a due personaggi iconici, Elisa e Michael.
Grandiosa anche la comparsa delle altre coppie, Charlotte e Seb (da Bugiarde si diventa), Duke e Allegra (da Stronze si nasce), Jemma e Ash (da Un matrimonio di convenienza) che ha portato un certo brio.
Ammetto che le prime pagine mi hanno lasciato perplessa, ma poi il romanzo mi ha fatto volare grazie a due personaggi iconici, Elisa e Michael.
Grandiosa anche la comparsa delle altre coppie, Charlotte e Seb (da Bugiarde si diventa), Duke e Allegra (da Stronze si nasce), Jemma e Ash (da Un matrimonio di convenienza) che ha portato un certo brio.
September 23, 2025
Πολύ ωραίο μοντέρνο retelling του Περηφάνεια και Προκατάληψη, με διασκεδαστικούς χαρακτήρες, ωραία χημεία ανάμεσα στον Μάικλ και την Ελίζα και πολύ ρεαλιστική απόδοση των ανθρώπων ενός μικρού χωριού. τα βιβλία της Kingsley έχουν γίνει safe space για μένα 💜
February 14, 2022
Prendete uno dei classici che più ho amato e più amo, quel capolavoro assoluto che è Orgoglio e pregiudizio, aggiungete una delle scrittrici più spumeggianti e divertenti del panorama letterario italiano, collocate il tutto in una location meravigliosa, e per me ben conosciuta come il Chianti (o il Chiantishire, come direbbero i protagonisti del romanzo della Austen nonchè i loro omologhi della Kingsley), innaffiate il tutto con un bel calice di Gallo nero (anche due, di Chianti non se ne beve mai abbastanza), shakerate ben bene ed otterette "Non è un paese per single".
Divertente fino a farti ridere a crepapelle, descrive in modo veritiero la realtà e le dinamiche di un paesino di campagna toscano...lo giuro, le feste di paese qua da noi sono proprio come descritte nel libro, le comari che cercano di accoppiare le figlie con gli scapoli che ritengono più ambiti esistono sul serio, i negozianti sanno sempre tutto di tutti e passano le giornate a spettegolare con i clienti, alla faccia della privacy!
I protagonisti li conosciamo, non sono una sorpresa – lui talmente orgoglioso da non riuscire neppure per sbaglio a pronunciare la parola "scusami", lei talmente piena di pregiudizi nei confronti degli altri da non rendersi conto di essere stata la prima a tagliarsi fuori e allontanarsi da tutti, l'amico innamorato e un pò credulone, la sorella dolce e un impaurita dall'amore e l'altra sorella stronza come non mai – ma li riscopriamo moderni, calati nei nostri giorni: ciò che ha reso Fitzwilliam Darcy così orgoglioso nell'Ottocento, è diverso da ciò che ha reso pieno di orgoglio Michael D'Arcy (Felicia, grazie di non averlo chiamato Fitzwilliam anche qua! È l'unica brutta del libro originale!), il background di Elisa è molto diverso da quello di Elizabeth ma in entrambi i casi i suoi pregiudizi sono gli stessi. Anche la trama di base è quella, gli eventi di rilievo ci sono, c'è persino l'amica del cuore che alla fine si accontenta di essere la seconda scelta dello spasimante respinto da Elisa (segno questo che, purtroppo ancora ai nostri giorni, talvolta le donne sono costrette a mettere la sicurezza economica davanti all'amore) ma sono perfettamente rivisitati e adattati alla nostra realtà. Infine, menzione d'onore per Jemma, Ashton, Charlotte e Sebastian, che compaiono in piccoli ruoli, poche scene ma determinanti! È un libro da 7 stelle, pecato non poterne dare più di 5!
***
Let's take one of the classic novels that I have loved and love the most, that absolute masterpiece that is Pride and Prejudice, let's add one of the most sparkling and fun writers in the Italian literary scene, let's place it all in a wonderful location well known to me as Chianti (or the Chiantishire, as the protagonists of Austen's novel as well as their Kingsley's counterparts would say), let's sprinkle everything with a nice glass of Black Rooster (even two, you never drink enough Chianti), shake well and get "Non è un Paese per single".
Funny to the point of making you laugh out loud, it truly describes the reality and dynamics of a Tuscan country village ... I swear it, the village festivals here are just as described in the book; the wives, trying to match the daughters with bachelors who believe they are more coveted, really exist; shopkeepers always know everything about everyone and spend their days gossiping with customers, in spite of privacy! We know the protagonists, they are not a surprise - he is so proud that he cannot even accidentally pronounce the word "sorry", she is so full of prejudices towards others that she does not realize that she was the first to cut herself off and walk away from everyone, the friend in love and a bit gullible, the sweet and scared of love sister, and the other sister as bitchy as ever - but we re-discover them as modern and dropped in our days: what made Fitzwilliam Darcy so proud in Nineteenth century, it's different from what made Michael D'Arcy proud (Felicia, thank you for not calling him Fitzwilliam here too! His name is the only ugly thing in the original book!), Elisa's background is very different from Elizabeth's, but in both cases her prejudices are the same. Even the basic plot is that, the important events are there, there is even the best friend who, at lasta, is satisfied with being the second choice of the suitor rejected by Elisa (a sign that, unfortunately still today, sometimes women are forced to put economic security before love) but they are perfectly revisited and adapted to our reality. Finally, honorable mention for Jemma, Ashton, Charlotte and Sebastian, who appear in small roles, few but decisive scenes! It is a 7-star book, sorry not to be able to give more than 5!
Divertente fino a farti ridere a crepapelle, descrive in modo veritiero la realtà e le dinamiche di un paesino di campagna toscano...lo giuro, le feste di paese qua da noi sono proprio come descritte nel libro, le comari che cercano di accoppiare le figlie con gli scapoli che ritengono più ambiti esistono sul serio, i negozianti sanno sempre tutto di tutti e passano le giornate a spettegolare con i clienti, alla faccia della privacy!
I protagonisti li conosciamo, non sono una sorpresa – lui talmente orgoglioso da non riuscire neppure per sbaglio a pronunciare la parola "scusami", lei talmente piena di pregiudizi nei confronti degli altri da non rendersi conto di essere stata la prima a tagliarsi fuori e allontanarsi da tutti, l'amico innamorato e un pò credulone, la sorella dolce e un impaurita dall'amore e l'altra sorella stronza come non mai – ma li riscopriamo moderni, calati nei nostri giorni: ciò che ha reso Fitzwilliam Darcy così orgoglioso nell'Ottocento, è diverso da ciò che ha reso pieno di orgoglio Michael D'Arcy (Felicia, grazie di non averlo chiamato Fitzwilliam anche qua! È l'unica brutta del libro originale!), il background di Elisa è molto diverso da quello di Elizabeth ma in entrambi i casi i suoi pregiudizi sono gli stessi. Anche la trama di base è quella, gli eventi di rilievo ci sono, c'è persino l'amica del cuore che alla fine si accontenta di essere la seconda scelta dello spasimante respinto da Elisa (segno questo che, purtroppo ancora ai nostri giorni, talvolta le donne sono costrette a mettere la sicurezza economica davanti all'amore) ma sono perfettamente rivisitati e adattati alla nostra realtà. Infine, menzione d'onore per Jemma, Ashton, Charlotte e Sebastian, che compaiono in piccoli ruoli, poche scene ma determinanti! È un libro da 7 stelle, pecato non poterne dare più di 5!
***
Let's take one of the classic novels that I have loved and love the most, that absolute masterpiece that is Pride and Prejudice, let's add one of the most sparkling and fun writers in the Italian literary scene, let's place it all in a wonderful location well known to me as Chianti (or the Chiantishire, as the protagonists of Austen's novel as well as their Kingsley's counterparts would say), let's sprinkle everything with a nice glass of Black Rooster (even two, you never drink enough Chianti), shake well and get "Non è un Paese per single".
Funny to the point of making you laugh out loud, it truly describes the reality and dynamics of a Tuscan country village ... I swear it, the village festivals here are just as described in the book; the wives, trying to match the daughters with bachelors who believe they are more coveted, really exist; shopkeepers always know everything about everyone and spend their days gossiping with customers, in spite of privacy! We know the protagonists, they are not a surprise - he is so proud that he cannot even accidentally pronounce the word "sorry", she is so full of prejudices towards others that she does not realize that she was the first to cut herself off and walk away from everyone, the friend in love and a bit gullible, the sweet and scared of love sister, and the other sister as bitchy as ever - but we re-discover them as modern and dropped in our days: what made Fitzwilliam Darcy so proud in Nineteenth century, it's different from what made Michael D'Arcy proud (Felicia, thank you for not calling him Fitzwilliam here too! His name is the only ugly thing in the original book!), Elisa's background is very different from Elizabeth's, but in both cases her prejudices are the same. Even the basic plot is that, the important events are there, there is even the best friend who, at lasta, is satisfied with being the second choice of the suitor rejected by Elisa (a sign that, unfortunately still today, sometimes women are forced to put economic security before love) but they are perfectly revisited and adapted to our reality. Finally, honorable mention for Jemma, Ashton, Charlotte and Sebastian, who appear in small roles, few but decisive scenes! It is a 7-star book, sorry not to be able to give more than 5!
May 14, 2025
Retelling di Orgoglio e Pregiudizio? Mi ci butto a capofitto!
Retelling in chiave moderna? Scelta coraggiosa che mi ha incuriosito e non poco.
Posso dire che sia totalmente riuscita? Forse.
La dinamica che conosciamo della storia principale, è quella, ma allo stesso tempo è come se mancasse qualcosa, come se mancasse tutta quella tentazione, come se mancasse quel desiderarsi ma non potersi avere.
Se nella versione "originale" abbiamo Darcy ed Elizabeth che pendono uno dalle labbra dell'altra, che sono legati da un qualcosa più forte di un magnete, ma che allo stesso tempo si respingono come se fossero lo stesso polo di due magneti diversi e che spesso questo è dovuto sia ai pregiudizi della loro società e dal loro orgoglio, in questo caso specifico, per quanto riguarda Elisa e Michael non si può dire lo stesso.
Ciò che li allontana è tutt'altro, è un altro contesto, sono altri precetti dati dalle dinamiche della loro vita (dall'incompatibilità delle stesse vite dei protagonisti), ma non dai pregiudizi sociali, non propriamente dall'orgoglio.
Da una parte, forse, il mio errore è stato quello di cercare l'Elizabeth della storia di Jane Austen, dall'altra però se si sceglie di giocarsela in questo modo, penso sia un po' inevitabile ricercare la nostra eroina originaria, o no?
Invece qui, mi è sembrata per molti versi lontana, forse un po' insipida, almeno per quanto riguarda la prima parte della storia. Nella seconda invece questo viene meno, forse perché ci si allontana anche un po' dalla natura di retelling, permettendo al lettore di godersi di più la storia privandosi di aspettative (che a mio modesto parere, sono inevitabili).
Discorso abbastanza simile avviene per Michael D'Arcy.
Hanno avuto, per assurdo, più giustizia i personaggi secondari, piuttosto che loro, il che non ha aiutato con il leggero senso di delusione che ho provato alla conclusione del libro
Il ritmo è il tipico delle storie di zia Felicia, incalzante con tempi comici che ti permettono di fare una risata anche nei momenti più drammatici.
Il finale mi ha fatta sorridere, perché se si può ineggiare al "girl power" e dall'allontanarsi dal classico cliché tale per cui chi cede di più è la donna, rispetto all'uomo, io urlo: SI!
Però anche in questo caso ho percepito una certa mancanza di pathos.
Speravo in più emozioni, ma può essere un mio errore dovuta alle aspettative che per forza di cose mi ero fatta.
Detto ciò, una lettura scorrevole e leggera che chi è fan di Jane Austen potrà sicuramente apprezzare.
Retelling in chiave moderna? Scelta coraggiosa che mi ha incuriosito e non poco.
Posso dire che sia totalmente riuscita? Forse.
La dinamica che conosciamo della storia principale, è quella, ma allo stesso tempo è come se mancasse qualcosa, come se mancasse tutta quella tentazione, come se mancasse quel desiderarsi ma non potersi avere.
Se nella versione "originale" abbiamo Darcy ed Elizabeth che pendono uno dalle labbra dell'altra, che sono legati da un qualcosa più forte di un magnete, ma che allo stesso tempo si respingono come se fossero lo stesso polo di due magneti diversi e che spesso questo è dovuto sia ai pregiudizi della loro società e dal loro orgoglio, in questo caso specifico, per quanto riguarda Elisa e Michael non si può dire lo stesso.
Ciò che li allontana è tutt'altro, è un altro contesto, sono altri precetti dati dalle dinamiche della loro vita (dall'incompatibilità delle stesse vite dei protagonisti), ma non dai pregiudizi sociali, non propriamente dall'orgoglio.
Da una parte, forse, il mio errore è stato quello di cercare l'Elizabeth della storia di Jane Austen, dall'altra però se si sceglie di giocarsela in questo modo, penso sia un po' inevitabile ricercare la nostra eroina originaria, o no?
Invece qui, mi è sembrata per molti versi lontana, forse un po' insipida, almeno per quanto riguarda la prima parte della storia. Nella seconda invece questo viene meno, forse perché ci si allontana anche un po' dalla natura di retelling, permettendo al lettore di godersi di più la storia privandosi di aspettative (che a mio modesto parere, sono inevitabili).
Discorso abbastanza simile avviene per Michael D'Arcy.
Hanno avuto, per assurdo, più giustizia i personaggi secondari, piuttosto che loro, il che non ha aiutato con il leggero senso di delusione che ho provato alla conclusione del libro
Il ritmo è il tipico delle storie di zia Felicia, incalzante con tempi comici che ti permettono di fare una risata anche nei momenti più drammatici.
Il finale mi ha fatta sorridere, perché se si può ineggiare al "girl power" e dall'allontanarsi dal classico cliché tale per cui chi cede di più è la donna, rispetto all'uomo, io urlo: SI!
Però anche in questo caso ho percepito una certa mancanza di pathos.
Speravo in più emozioni, ma può essere un mio errore dovuta alle aspettative che per forza di cose mi ero fatta.
Detto ciò, una lettura scorrevole e leggera che chi è fan di Jane Austen potrà sicuramente apprezzare.
December 27, 2022
Avevo già incontrato una volta (o due ) la Kingsley e niente, non era scattata la scintilla tra me e lei. Ci ho riprovato e niente, non è scattata la scintilla tra di noi.
A questo punto potrei darle la terza occasione ma partirei prevenuta dopo i precedenti.
Amo i retelling ma li amo quando sono scritti bene.
Non ho amato alla follia Orgoglio e pregiudizio... la Kinglsey mi ha dimostrato che si poteva peggiorare qualcosa di già non entusiasmante (per me)
Ho odiato tutti, dico davvero tutti, tutti, TUTTI i personaggi.
Da Elisa a Pompilia, al farmacista a Michael.
Ho odiato il voler dipingere il piccolo borgo come un luogo dove le madri sembrano orche assassine in caccia fiutando prede per le giovani figlie nubili.
Ho odiato il voler dipingere i personaggi del borgo come esseri incapaci di una relazione sociale con gli altri normale ma scivolando in una pantomima che nemmeno mezzo sorrisetto riesce a strappare.
Ho odiato l'impiegata comunale che sembra una deficiente.
Ho odiato la perfezione di Elisa, così come ho odiato il carattere di Liz Bennet. Solo che tra le due la piccola Bennet sembra, adesso, la saggia per antonomasia. Elisa è solo odiosamente saccente e rompicavolo.
Ho odiato il voler provare a strappare una risata andando a dipingere un luogo in modo così tanto grottesco e ridicolo come se in altro modo non fosse possibile fare nulla.
E niente, non riesco a salvare nulla di questo libro. Davvero.
A questo punto potrei darle la terza occasione ma partirei prevenuta dopo i precedenti.
Amo i retelling ma li amo quando sono scritti bene.
Non ho amato alla follia Orgoglio e pregiudizio... la Kinglsey mi ha dimostrato che si poteva peggiorare qualcosa di già non entusiasmante (per me)
Ho odiato tutti, dico davvero tutti, tutti, TUTTI i personaggi.
Da Elisa a Pompilia, al farmacista a Michael.
Ho odiato il voler dipingere il piccolo borgo come un luogo dove le madri sembrano orche assassine in caccia fiutando prede per le giovani figlie nubili.
Ho odiato il voler dipingere i personaggi del borgo come esseri incapaci di una relazione sociale con gli altri normale ma scivolando in una pantomima che nemmeno mezzo sorrisetto riesce a strappare.
Ho odiato l'impiegata comunale che sembra una deficiente.
Ho odiato la perfezione di Elisa, così come ho odiato il carattere di Liz Bennet. Solo che tra le due la piccola Bennet sembra, adesso, la saggia per antonomasia. Elisa è solo odiosamente saccente e rompicavolo.
Ho odiato il voler provare a strappare una risata andando a dipingere un luogo in modo così tanto grottesco e ridicolo come se in altro modo non fosse possibile fare nulla.
E niente, non riesco a salvare nulla di questo libro. Davvero.
January 18, 2022
POST INSTAGRAM: https://www.instagram.com/p/CY1yOr2ssfw/
🍷 “Non è un paese per single”, edito @newtoncomptoneditori , è il primo libro che leggo di @felicia_kingsley e non sarà di sicuro l’ultimo!
🍷 Elisa Bonetti è il tipo di personaggio femminile che cerco in una storia. Forte, determinata, caparbia, mi è piaciuto lo spirito guerrigliero con il quale ha affrontato Michael per tutto il libro.
Non si è scoraggiata neanche quando ha saputo di poter perdere tutto: Elisa ha reagito impiegando tutte le sue energie per salvare i terreni che ama. Un amore che coccola i cuori di chi come me è cresciuto tra i grappoli di uva, gli alberi di ulivo e gli orti.
🍷 Mi sono divertita a seguire Michael D'Arcy tra le viuzze di Belvedere.
A primo impatto, apparirà scostante e concentrato solo sul lavoro. In realtà, cerca di colmare un vuoto lasciato da una vita che non ha scelto. Il suo personaggio mi ha ricordato molto tutti coloro che si sentono incastrati in una vita a cui sentono di non appartenere. A voi dico: esiste sempre un’alternativa.
Pian piano, scopriremo il suo animo dolce e altruista, un uomo che stravolgerà il suo mondo per la donna che ama!
🍷Belvedere mi ha stregata: i borghi dove tutti sanno tutto di tutti mi hanno sempre affascinata. Ho apprezzato la scelta di dare risalto a un borgo: oggi la gente tende a spostarsi in città, lasciando i paesini di poche anime senza futuro, destinati a diventare città fantasma.
Mi è piaciuto l’uso della cadenza toscana nel libro, sottolinea ancora di più la mentalità arretrata tipica dei paesini.
🍷 “Non è un paese per single” è una commedia romantica che vede due vecchi amici ritrovarsi, odiarsi e amarsi. Tutti i personaggi secondari sono funzionali alla storia, ma soprattutto esilaranti! Donatella vuoi essere mia zia? 😂
Mi sono divertita, ho riso come non accadeva da tempo: una storia frizzante, dolce e passionale che gli amanti di “Orgoglio e pregiudizio” adoreranno!
🍷 “Non è un paese per single”, edito @newtoncomptoneditori , è il primo libro che leggo di @felicia_kingsley e non sarà di sicuro l’ultimo!
🍷 Elisa Bonetti è il tipo di personaggio femminile che cerco in una storia. Forte, determinata, caparbia, mi è piaciuto lo spirito guerrigliero con il quale ha affrontato Michael per tutto il libro.
Non si è scoraggiata neanche quando ha saputo di poter perdere tutto: Elisa ha reagito impiegando tutte le sue energie per salvare i terreni che ama. Un amore che coccola i cuori di chi come me è cresciuto tra i grappoli di uva, gli alberi di ulivo e gli orti.
🍷 Mi sono divertita a seguire Michael D'Arcy tra le viuzze di Belvedere.
A primo impatto, apparirà scostante e concentrato solo sul lavoro. In realtà, cerca di colmare un vuoto lasciato da una vita che non ha scelto. Il suo personaggio mi ha ricordato molto tutti coloro che si sentono incastrati in una vita a cui sentono di non appartenere. A voi dico: esiste sempre un’alternativa.
Pian piano, scopriremo il suo animo dolce e altruista, un uomo che stravolgerà il suo mondo per la donna che ama!
🍷Belvedere mi ha stregata: i borghi dove tutti sanno tutto di tutti mi hanno sempre affascinata. Ho apprezzato la scelta di dare risalto a un borgo: oggi la gente tende a spostarsi in città, lasciando i paesini di poche anime senza futuro, destinati a diventare città fantasma.
Mi è piaciuto l’uso della cadenza toscana nel libro, sottolinea ancora di più la mentalità arretrata tipica dei paesini.
🍷 “Non è un paese per single” è una commedia romantica che vede due vecchi amici ritrovarsi, odiarsi e amarsi. Tutti i personaggi secondari sono funzionali alla storia, ma soprattutto esilaranti! Donatella vuoi essere mia zia? 😂
Mi sono divertita, ho riso come non accadeva da tempo: una storia frizzante, dolce e passionale che gli amanti di “Orgoglio e pregiudizio” adoreranno!
March 28, 2022
4/5⭐️
“Un bacio sulla guancia posso concederglielo.” “Non solo sulla guancia.” “ E dove vuole baciarmi?” “Dappertutto.”
I protagonisti di questa fantastica commedia romantica sono Elisa e Michael.
Elisa vive da sempre alla tenuta “Le Giuggiole” , Michael ,invece, ha il compito di vendere la tenuta per conto del suo migliore amico Charles. I due si conoscono da sempre ma si rivedono dopo 16 anni e le cose sono un po’ cambiate.
Elisa è testarda, vuole fare tutti da sé. Gestisce la vigna della tenuta da cui ricavano dell’ottimo Chianti e nasconde qualche segreto.
Michael, invece, dopo la morte del fratello lo ha sostituito in azienda e conduce una vita che non gli appartiene.
È un bellissimo retelling di orgoglio e pregiudizio, ambientato in Italia tra le colline del Chianti.
La scrittura di @felicia_kingsley è come sempre travolgente, divertente, emozionante e super comica. Durante la lettura ho riso parecchio e mi sono super divertita.
L’ambientazione è descritta in modo impeccabile e ho amato tutti i personaggi secondari! Comprese le pettegole del paese 😂
La storia parte come un hate to love fatto di battute irriverenti e piano piano vediamo nascere e crescere il loro sentimento. Oltre al loro sentimento evolvono anche i personaggi principali.
Ci saranno incomprensioni e colpi di scena che arricchiranno tantissimo la trama.
Ammetto però che il finale l’ho trovato leggermente veloce, sopratutto l’epilogo.
Detto ciò per me @felicia_kingsley è una garanzia, non mi ha mai delusa ed ho letto veramente tutto!
Come sempre non posso che consigliarvelo!!
“Un bacio sulla guancia posso concederglielo.” “Non solo sulla guancia.” “ E dove vuole baciarmi?” “Dappertutto.”
I protagonisti di questa fantastica commedia romantica sono Elisa e Michael.
Elisa vive da sempre alla tenuta “Le Giuggiole” , Michael ,invece, ha il compito di vendere la tenuta per conto del suo migliore amico Charles. I due si conoscono da sempre ma si rivedono dopo 16 anni e le cose sono un po’ cambiate.
Elisa è testarda, vuole fare tutti da sé. Gestisce la vigna della tenuta da cui ricavano dell’ottimo Chianti e nasconde qualche segreto.
Michael, invece, dopo la morte del fratello lo ha sostituito in azienda e conduce una vita che non gli appartiene.
È un bellissimo retelling di orgoglio e pregiudizio, ambientato in Italia tra le colline del Chianti.
La scrittura di @felicia_kingsley è come sempre travolgente, divertente, emozionante e super comica. Durante la lettura ho riso parecchio e mi sono super divertita.
L’ambientazione è descritta in modo impeccabile e ho amato tutti i personaggi secondari! Comprese le pettegole del paese 😂
La storia parte come un hate to love fatto di battute irriverenti e piano piano vediamo nascere e crescere il loro sentimento. Oltre al loro sentimento evolvono anche i personaggi principali.
Ci saranno incomprensioni e colpi di scena che arricchiranno tantissimo la trama.
Ammetto però che il finale l’ho trovato leggermente veloce, sopratutto l’epilogo.
Detto ciò per me @felicia_kingsley è una garanzia, non mi ha mai delusa ed ho letto veramente tutto!
Come sempre non posso che consigliarvelo!!
January 12, 2022
Io adoro Felicia Kingsley e non vedevo l’ora che uscisse questo romanzo, tant’è che lunedì sono corsa in libreria appena ho potuto.
Ed il libro, ovviamente, non mi ha deluso.
La storia è infatti molto carina, non tanto dolce, ma molto frizzante e divertente. Le battute non mancano mai e ho perso il conto del numero di volte in cui mi sono ritrovata piegata in due dalle risate.
Il romanzo prende ispirazione da Orgoglio e pregiudizio e si vede benissimo nei due protagonisti: Michael si presenta infatti come un uomo burbero, in grado più di mettere una cattiva parola che una buona nei confronti di qualcuno, anche se presto si farà perdonare tutti gli errori iniziali e mostrerà di avere un gran cuore, facendo sì che mi ritrovassi a cadere ai suoi piedi. Dall’altra parte abbiamo lisa: mamma single, amante delle sue vigne, intraprendente come pochi, non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno, anzi, al massimo è lei a farlo, che poi è il motivo per cui l’ho adorata così tanto sin dalla primissima pagina (anche se di fronte a certe sue scelte avrei voluto scuoterla per farla ragionare…).
Il punto di forza del romanzo è comunque sicuramente rappresentato dall’ambientazione: durante tutta la lettura mi è sembrato di essere lì, immersa tra le colline toscane. E che voglia di andarci (anche se ci sono stata nemmeno 6 mesi fa) mi ha fatto venire!
L’unico aspetto che non ho apprezzato del tutto è stato l’utilizzo del dialetto che per me è sempre un tasto un po’ dolente, nonostante in questo caso l’abbia “patito” meno del solito, ma questo solo grazie al fatto che il dialetto toscano è il più semplice e simile all’italiano, con solo qualche abbreviazione qua e là alle parole praticamente.
Ed il libro, ovviamente, non mi ha deluso.
La storia è infatti molto carina, non tanto dolce, ma molto frizzante e divertente. Le battute non mancano mai e ho perso il conto del numero di volte in cui mi sono ritrovata piegata in due dalle risate.
Il romanzo prende ispirazione da Orgoglio e pregiudizio e si vede benissimo nei due protagonisti: Michael si presenta infatti come un uomo burbero, in grado più di mettere una cattiva parola che una buona nei confronti di qualcuno, anche se presto si farà perdonare tutti gli errori iniziali e mostrerà di avere un gran cuore, facendo sì che mi ritrovassi a cadere ai suoi piedi. Dall’altra parte abbiamo lisa: mamma single, amante delle sue vigne, intraprendente come pochi, non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno, anzi, al massimo è lei a farlo, che poi è il motivo per cui l’ho adorata così tanto sin dalla primissima pagina (anche se di fronte a certe sue scelte avrei voluto scuoterla per farla ragionare…).
Il punto di forza del romanzo è comunque sicuramente rappresentato dall’ambientazione: durante tutta la lettura mi è sembrato di essere lì, immersa tra le colline toscane. E che voglia di andarci (anche se ci sono stata nemmeno 6 mesi fa) mi ha fatto venire!
L’unico aspetto che non ho apprezzato del tutto è stato l’utilizzo del dialetto che per me è sempre un tasto un po’ dolente, nonostante in questo caso l’abbia “patito” meno del solito, ma questo solo grazie al fatto che il dialetto toscano è il più semplice e simile all’italiano, con solo qualche abbreviazione qua e là alle parole praticamente.
July 27, 2025
⭐ Rating: 4,5/5
🌶️ Spice: 2/5
Αυτό είναι το 3ο βιβλίο της Felicia Kingsley που διαβάζω και πλέον κατάλαβα τι με τραβάει τόσο: η αίσθηση νοσταλγίας από τα 00s rom-coms που τόσο έχω αγαπήσει!
✨ Τι μου άρεσε:
• Το ζευγάρι – αβίαστη επικοινωνία, χημεία και απολαυστικά πειράγματα.
• Το “small town” vibe – κουτσομπολιά, περίεργοι γείτονες, οικογένεια και ζεστασιά.
• Οι περιγραφές – ένιωθα λες και βρισκόμουν εκεί, με ένα ποτήρι κρασί κάτω από τα αστέρια.
⚠️ Προειδοποίηση:
– Είναι αληθινό slow burn
– Έχει αρκετές σελίδες και πολλές λεπτομέρειες
– Λίγο spice, αλλά όχι κάτι extreme
Παρότι θα μπορούσε να είναι μικρότερο, δεν με κούρασε καθόλου! Το γέλιο και η διασκέδαση το έκαναν μια από τις πιο απολαυστικές αναγνώσεις μου.
Το προτείνω σε όσους αγαπούν τα slow burn romance και θέλουν κάτι feel-good για το καλοκαίρι.
🌶️ Spice: 2/5
Αυτό είναι το 3ο βιβλίο της Felicia Kingsley που διαβάζω και πλέον κατάλαβα τι με τραβάει τόσο: η αίσθηση νοσταλγίας από τα 00s rom-coms που τόσο έχω αγαπήσει!
✨ Τι μου άρεσε:
• Το ζευγάρι – αβίαστη επικοινωνία, χημεία και απολαυστικά πειράγματα.
• Το “small town” vibe – κουτσομπολιά, περίεργοι γείτονες, οικογένεια και ζεστασιά.
• Οι περιγραφές – ένιωθα λες και βρισκόμουν εκεί, με ένα ποτήρι κρασί κάτω από τα αστέρια.
⚠️ Προειδοποίηση:
– Είναι αληθινό slow burn
– Έχει αρκετές σελίδες και πολλές λεπτομέρειες
– Λίγο spice, αλλά όχι κάτι extreme
Παρότι θα μπορούσε να είναι μικρότερο, δεν με κούρασε καθόλου! Το γέλιο και η διασκέδαση το έκαναν μια από τις πιο απολαυστικές αναγνώσεις μου.
Το προτείνω σε όσους αγαπούν τα slow burn romance και θέλουν κάτι feel-good για το καλοκαίρι.
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