Alice gestisce la sua libreria a Vignaiolo del Garda, un paese tranquillo non molto lontano dal lago. Libri, aforismi, ancora libri… e omicidi. Le sue giornate trascorrono così, niente a che vedere con quelle frenetiche da impiegata che faceva prima. A quel tempo rischiava di morire solo chi la interrompeva mentre stava leggendo. Ma cosa accadrebbe se quella vecchia vita da ufficio e la sua mania di investigare si incrociassero? In questa nuova indagine Alice dovrà capire cosa è successo al suo ex capo e sarà costretta a tornare nella vita con la quale pensava di aver chiuso. Un caso complicato in cui ci sono ben venticinque sospettati ma nessuno sembra essere il colpevole. Ad aiutarla a risolverlo saranno Simona e Ludovica, le amiche di sempre, ma non solo. Per venire a capo di quanto è successo, Alice sarà costretta a guardare dentro se stessa. Tra l’affrontare vecchie paure e risolvere nuovi misteri, dovrà però fare attenzione alle megere. Regina e le sue amiche stanno architettando qualcosa… ma cosa? Presto Alice si accorgerà che fare la libraia non è mai stato così pericoloso.
Dopo aver amato Alice nel paese delle Megere, la sua prima indagine a Vignaiolo del Garda, non vedevo l’ora di ritrovare questa protagonista così particolare: una libraia curiosa, ironica, a tratti malinconica, sempre pronta a mettersi in gioco. Il primo libro mi aveva colpita per l’ambientazione originale e l’equilibrio tra mistero e ironia, ma è con Il Codice d’Alice che ho percepito un’evoluzione più profonda del personaggio e del tono narrativo: Alice è cambiata, e la sua nuova indagine lo dimostra in modo evidente.
La storia prende il via quando il suo passato da impiegata, che credeva archiviato per sempre tra i ricordi sbiaditi di un vecchio badge e la frustrazione quotidiana, torna a galla con prepotenza: il suo ex capo scompare e, ancora una volta, Alice si ritrova suo malgrado invischiata in una faccenda torbida, misteriosa, con un numero impressionante di sospettati (venticinque, per la precisione) e nessuna pista davvero chiara. Il caso è complesso, articolato, e tiene incollati fin dalle prime pagine, in più, quello che secondo me rende questa lettura particolarmente interessante non è solo l’intreccio ma è il modo in cui Alice lo affronta.
Non è più infatti solo una donna che si rifugia tra le pagine dei libri, ma una persona che impara ad affrontare le proprie paure, che si guarda dentro con sincerità, che si mette in discussione. In questa seconda indagine emerge una protagonista più consapevole, forse un po’ più stanca, ma anche più vera. Il legame con le amiche di sempre, Simona e Ludovica, si rafforza e diventa uno dei cardini emotivi della storia. E ovviamente non mancano loro: le megere. Regina e le sue compagne non sono solo una nota folkloristica, ma assumono un ruolo più centrale, inquietante, e la loro presenza aleggia per tutto il romanzo come un’ombra sottile ma costante.
Lo stile di Stefania Bresciani si fa più sicuro, più fluido, e riesce a dosare con equilibrio ironia e tensione. Ci sono momenti in cui sorridere e altri in cui si trattiene il fiato, in un’alternanza ben costruita che rende la lettura scorrevole, ma mai superficiale. La trama, rispetto al primo romanzo, è più ricca e meglio intrecciata: ogni personaggio sembra nascondere qualcosa, e fino alla fine non si riesce davvero a intuire chi sia coinvolto e in che misura.
Personalmente, ho apprezzato molto questa crescita narrativa. Alcuni passaggi, forse, avrebbero potuto essere più asciutti o più emotivamente incisivi, ma è proprio in queste sfumature che riconosco il potenziale della serie. C’è spazio per approfondire ancora di più il lato psicologico, per alzare ulteriormente il livello del mistero, ma già ora Il Codice d’Alice si distingue come un cozy crime intelligente, umano e ben scritto.
Se avete già letto il primo, troverete in questo secondo capitolo una continuità che non delude e, anzi, aggiunge nuove sfumature. Se invece non conoscete ancora Alice, forse è il momento giusto per iniziare a frequentare la sua libreria. Un posto dove i libri parlano, i segreti si nascondono tra le pagine… e le megere non sono mai troppo lontane
Dopo la prima indagine, Alice si ritrova ancora invischiata in un apparente suicidio di un suo ex-datore di lavoro. è un'amica/ex collega a contattarla per far luce su questa morte. Alice si ritrova così a indagare nel suo passato mentre le megere agiscono nell'ombra per penetrare nella libreria della Turrina, che la ragazza è riuscita a comprare. Gamberetto continua a muoversi nell'ombra, spalleggiato dall'amica di lei, Simona. Tra misteri, false piste, inganni e ricomparsa dell'ex di Alice assistiamo a un vero e proprio disastro emotivo per Alice. Prova ancora qualcosa per l'ex che ha scoperto tradirla e l'ha così convinta a lasciare la sua vita e trasferirsi nel piccolo borgo sul lago? E qualche mistero si snebbia tra i comprimari, primo fra tutti Gamberetto. Ma il finale lascia l'amaro in bocca. Dopo aver risolto il mistero a cui è stata chiamata a investigare, un altro morto sconvolgerà la vita di Alice. In attesa di scoprire chi sia... attendiamo l'epilogo della vicenda nel terzo libro della serie.
Questo libro mi ha rapito ed è molto difficile per me constatare che è terminato. Adesso dovrò aspettare il prossimo con impazienza e trepidazione. La nostra Alice non delude mai e le sue vicissitudini ti assorbono completamente. Stefania Bresciani è a mio avviso una scrittrice che possiede il dono di trasmettere emozioni, e scusate se è poco !!
purtroppo devo dare 4 stelline perché il libro fa tantissimi riferimenti al libro prima che (pur avendolo letto) non me lo ricordo. i due libri andrebbero letti uno di fila all'altro cosa che penso di fare quando uscirà il terzo libro. la storia gialla bella, sicuramente giallo meno "cozy" ma più thriller soprattutto per il colpo di scena finale.
Ho adorato la nuova avventura di Alice. Sapevo che sarebbe stato un libro degno di essere letto, tanto quanto il primo. Speravo però di scoprire qualcosa di più con il finale, aspetto con ansia il terzo!!
Una lettura che mi ha catturata dalla prima all'ultima pagina, facendo affezionare ancora di più a Alice. Un cozy crime ben scritto e coinvolgente, non vedo l'ora di leggere altre storie di Alice