Kostas Charitos sta vivendo uno dei periodi più tranquilli da quando è diventato direttore della polizia dell’Attica e il commissario Antigone Ferleki ha preso il suo posto alla squadra omicidi. Nonostante la violenza nelle strade non sia diminuita, sembra quasi che ad Atene non si ammazzi più e la squadra si può godere un po’ di calma. La pace, però, dura poco. Un uomo viene trovato senza vita all’interno del sito archeologico di Eleusi. Accoltellato. Si tratta di un custode degli scavi e la sua morte sembra legata al furto e al traffico di reperti, dato che le prime indagini rivelano che alcuni sono stati sostituiti da copie pressoché identiche agli originali. Un messaggio, però, complica il quadro. Una fantomatica “Squadra di Sopravvivenza dell’Antico Lascito” rivendica i furti e le sostituzioni, ma si dichiara estranea all’omicidio e offre, addirittura, al governo di riprodurre le statue del Partenone – prelevate da Lord Elgin ed esposte al British Museum – per ricreare l’incanto dell’antica Atene e attirare ancora più turisti grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Per i politici l’offerta è interessante e ben presto Kostas e Antigone dovranno non solo impegnarsi in un’indagine dai risvolti internazionali, ma anche fronteggiare le pressioni di ministri e superiori che cercano di ottenere un guadagno dalla situazione e, forse, hanno anche qualcosa da nascondere. Kostas Charitos e i suoi collaboratori dovranno fare i conti con un’indagine complicata che si interseca con gli interessi della politica, tra loschi affari, vecchi rancori mai sopiti, e il dilagare delle nuove tecnologie che riescono a mettere in discussione quel che si credeva di sapere.
Petros Markaris (Greek: Πέτρος Μάρκαρης) was born in Istanbul to an Armenian father and a Greek mother. He is one of the most successful living Greek authors. After studying economics, Markaris went on to work as a screenplay writer. He has lived in Germany and Austria for several years and translated Goethe and Brecht into Greek. International fame came through his series of crime novels featuring the eccentric Athenian detective Kostas Haritos, of which there are now five. Markaris lives in Athens and also co-writes film scripts with Theo Angelopoulos.
Αγαπημένος Μάρκαρης, με προβληματισμό για το μέλλον της χώρας, για νέες καταστάσεις που δημιουργούνται (βλέπε AI), ταυτόχρονα όμως μέσα σε ένα πλαίσιο μιας δεμένης οικογένειας και μιας ανθρωπιάς και ενότητας που ξεπερνάει το προσωπικό και κοινωνικό παρελθόν. Όπως λέει στο βιβλίο και ο Ζήσης: "Επανάσταση δεν είναι μόνο να ανατρέπεις το καθεστώς. Επανάσταση είναι να ανατρέπεις και τη ζωή σου".
Mi era mancato Kostas Charitos, divenuto ormai direttore della polizia dell'Attica. Questo caso interessa il traffico di reperti archeologici, rivangando quella che è una ferita sempre aperta: la traslazione in Inghilterra dei bassorilievi del Partenone a opera di Lord Elgin (avvenuta nel XIX secolo), sfacciatamente in mostra nel British Museum. Alcuni archeologi decidono di sfidare le autorità e, con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, ricreano perfettamente delle statue, sostituendole agli originali, proponendo così al ministro della cultura di esporre sul Partenone i bassorilievi falsi per forzare la mano agli inglesi e farseli restituire. Purtroppo, durante una di queste sostituzioni, a Eleusi, un guardiano viene ucciso, ma, anche se i giovani archeologi giurano di non essere coinvolti nella sua morte, vengono sospettati. Oltre a puntare il dito sul traffico di reperti archeologici, naturalmente, Markaris con questa sua ultima fatica critica anche l'utilizzo indiscriminato dell'intelligenza artificiale e le truffe che potrebbero essere collegate a essa e il titolo del romanzo lo dice chiaramente.
Con Markaris si finisce un po’ come si è finiti con Camilleri: uno continua per amore e per tigna a continuare a leggere le avventure del commissario protagonista e rimane ogni volta deluso. Sarà che anche Markaris accusa l’età e che i romanzi, come accadeva per Camilleri, glieli scrive qualcun’altro, ma la narrazione è sempre più sciatta e scialba. I personaggi sono pallidi ricordi degli originali e mordente non ce n’è più. Una stella piangente
Insomma... uno si affeziona ai presonaggi, ma come per gli ultimi di Markaris, la trama è esile esile e si risolve in modo secco. E poi, i continui intermezzi con Zisis, il nipotino Lambros, Adriana, figlia, genero e annessi e connessi, comprese le lunghe digressioni sulle strade da prendere (o non prendere) per evitare il traffico caotico di Atene, insomma, hanno un po' stufato. Non so se leggerò il prossimo.
Un libro esile come la sua trama, ma almeno l'idea é originale. Io sono affezionati ai personaggi di Markaris, ma ormai mi sembrano tutti cristallizzati, senza evoluzione. Ogni volta che esce un nuovo libro di questo autore io lo leggo anche se so che mi lascerà un po' di rimpianto per come era brillante un tempo. Ora é un po' come andare a trovare una vecchia zi...a
Sono d'accordo con le altre recensioni pubblicate, questo libro sembra scritto al 20% dall'autore, il rimanente 80% sembra frutto del lavoro di un ghostwriter o addirittura di una AI programmata per scrivere libri. Spero che questo non sia il futuro dell'editoria, perché leggo sempre più libri privi di personalità