La Sicilia non esiste. O meglio, non è una sola. Di Sicilie ne esistono molte, forse troppe. C'è la Sicilia immaginaria dei romanzi e dei film, della musica e delle fotografie; poi c'è una Sicilia reale, ma anch'essa, a ben guardare, si rivela fatta di narrazioni, interpretazioni, stereotipi, versioni parziali. E ogni volta che sembra affiorare un'essenza stabile, una voce si alza per contraddirla. Questo libro attraversa l'isola come spazio fisico e mentale, culturale e simbolico, per decostruirne l'immagine ufficiale e restituirla nella sua complessità: tra memorie, intuizioni e luoghi comuni, le voci raccolte compongono un mosaico frammentato. E proprio nella tensione tra realtà e racconto, tra storia e leggenda, emerge il volto più inquieto, cangiante, umano. Ogni certezza genera la sua smentita, ogni verità la sua contro-narrazione. Mafia e antimafia, cronaca e mito, letteratura e cinema, gastronomia e turismo diventano i campi in cui si gioca il confronto tra cliché e profondità, tra apparire ed essere. Come un rebus a più soluzioni – tutte plausibili, tutte fallaci – questa terra si racconta e si tradisce, afferma la propria identità ma spesso la recita, si espone e si sottrae. In una continua oscillazione, fino a svanire. Al punto da poter dire, senza la Sicilia, forse, non esiste.
Gaetano Savatteri (Milano, 1964), giornalista e scrittore, è cresciuto in Sicilia e vive e lavora a Roma. Con l'editore Sellerio ha pubblicato: La congiura dei loquaci (2000, 2017) La ferita di Vishinskij (2003), Gli uomini che non si voltano (2006), Uno per tutti (2008), La volata di Calò (2008) e La fabbrica delle stelle (2016), Il delitto di Kolymbetra (2018), Il lusso della giovinezza (2020) e Quattro indagini a Màkari (2021).
"Ora sono diventato come loro, cioè pressapoco strafottente, un tantino sporco, vagamente imbroglione anche con me stesso, sicuramente rissoso, e passo sempre con il rosso perchè ho scoperto che, comunque, si arriva prima"