Vi presentiamo la prima parte di una monumentale antologia che, con ventiquattro racconti, di cui quattordici inediti, abbraccia i decenni dagli anni Cinquanta a oggi, raccontando l'epopea dei viaggi e della colonizzazione dello spazio. La maggior parte di essi proviene da popolari serie di space opera e military science fiction, fra cui alcuni vincitori dei premi Hugo e Nebula, autori bestseller del «New York Times» e altro ancora. Buona lettura!
Bryan Thomas Schmidt is a national bestselling author and Hugo nominated editor of adult and children’s speculative fiction. His fourth novel, Simon Says is a page-turning near future thriller. His debut novel, The Worker Prince received Honorable Mention on Barnes & Noble Book Club’s Year’s Best Science Fiction Releases for 2011. His children’s books, 102 More Hilarious Dinosaur Books For Kids and Abraham Lincoln: Dinosaur Hunter- Land Of Legends appeared from Delabarre Publishing in 2012. His short stories have appeared in Tales of The Talisman, Straight Outta Tombstone, The X-Files: Secret Agendas, Predator: If It Bleeds, Decision Points and many more.
He edited the anthologies Space Battles: Full Throttle Space Tales #6 for Flying Pen Press, Beyond The Sun for Fairwood Press, Raygun Chronicles: Space Opera For a New Age for Every Day, Shattered Shields with coeditor Jennifer Brozek (Baen, 2014), Mission: Tomorrow (Baen, 2015), Galactic Games (Baen, 2016), Decision Points (WordFire, 2016), Little Green Men--Attack! with Robin Wayne Bailey (Baen, 2017), Monster Hunter Files with Larry Correia (Baen, 2017), Joe Ledger: Unstoppable with Jonathan Maberry (St. Martin's Griffin, 2017), Predator: If It Bleeds and Infinite Stars And Infinite Stars: Dark Frontiers both for Titan Books, 2017 and 2019.
As editor, he has edited books for Grail Quest Books, Wordfire Press, Delabarre Publishing and authors including Andy Weir's The Martian which hit number 6 on the New York Times Bestsellers list in 2014, Alan Dean Foster, Mike Resnick, Frank Herbert, Todd McCaffrey, Tracy Hickman, Angie Fox, Leon C. Metz , Ellen C. Maze, David Mark Brown, and more.
He’s also the author of the bestselling nonfiction book How To Write A Novel: The Fundamentals of Fiction.
Bryan can be found online at Facebook, on Twitter as @BryanThomasS and @sffwrtcht and via his website.
La fascinazione per la Space Opera è, in fondo, la fascinazione tout court per la fantascienza. Navigare tra mondi sconosciuti in universi inimmaginabili è il vero polo di attrazione per l'entusiasmo di appassionati vecchi e nuovi. Ciò che lo strillo di copertina però annuncia, non è esattamente corrispondente al contenuto. Siamo infatti di fronte a un'antologia di quel sotto-genere che è definito "fantascienza militare". Si tratta, in sostanza, di trasporre le classiche dinamiche belliche della letteratura mondiale (dall'epica antica alle moderne tecniche di warfare) in un'ambientazione tecnologicamente avanzata, dove però uomini e donne continuano a sacrificarsi per uno scopo più grande di loro, appunto "universale". Detta così, sembrerebbe terreno fertile per racconti pieni di azione e soprattutto con personaggi carismatici, trascinatori. Si assiste, invece, in questa prima parte dell'antologia, a una serie di storie (collegate o meno a cicli di romanzi dei corrispondenti autori, poco importa) al limite del noioso, prive generalmente di mordente. Vicende scritte anche con stili discretamente piatti, dove i dialoghi non vanno molto oltre lo stereotipo. Tranne due, splendide, eccezioni (due storie brevi da 8 in una raccolta da 6-). La prima, di pura sf militare, ha la stessa suspence di Gravity, capolavoro cinematografico che trascende il genere ma vi è calato nel profondo dell'anima. Due protagonisti, un legame fortissimo, l'interferenza della classe sociale, e poi il climax, nello spazio davvero infinito che ha lo scopo di dare un senso alla missione spaziale e a quella umana interiore. La seconda è certamente il miglior racconto della raccolta, non solo per la lunghezza che gli dà spazio per costruire una trama piena e soddisfacente. Emerge innanzitutto e immediatamente un personaggio ricco di sfumature, una donna indipendente che dalla sua Africa scappa per raggiungere il sogno di studiare nell'università più importante. Una scelta radicale che la costringe a recidere i legami con la famiglia e la proietta in un viaggio interplanetario pieno di sorprese. Lo splendido finale è una riconciliazione piena con il genere (letterario e umano), privo di retorica e carico di quella speranza nel futuro che alberga nel profondo della fantascienza più efficace.
Va detto che non mi ero reso conto fosse una raccolta di fantascienza militare, ciò non toglie che la maggior parte dei racconti li ho trovati particolarmente piatti e forzati. Due, tre sono invece piuttosto buoni. Il problema principale a mio parere è il tentativo di scrivere racconti che si colleghino a grandi saghe, forse per attivare i fan di queste. Avevamo davvero bisogno di sapere cosa abbia fatto Gurney Halleck negli anni in cui è stato diviso da Paul Atreides?