Forte come l’acciaio. Coraggiosa come la primavera.
Eirene ha il nome di una rosa bianca, lunghi capelli biondi e una passione per le rondini. Ma ha anche un segreto che custodisce gelosamente, nascosta sotto le coperte del suo letto. Un segreto che non può rivelare a nessuno, nemmeno ad Alan, il ragazzo che per lei è stato il migliore amico, il fratellastro, l’arrogante che le faceva i dispetti. Soprattutto, il ragazzo di cui si è innamorata. Quello che le ha giurato di proteggerla. Ora, però, Eirene non può contare sul suo aiuto perché ha infranto l’unica promessa che gli ha stare con lui a qualsiasi costo. Non abbandonarlo, di nuovo. Invece, è caduta nella tentazione di correre tra le braccia da orso di un padre che non ha mai conosciuto. Da quando sua mamma non c’è più, avere una famiglia è tutto ciò che desidera. Non sapeva che gli orsi sono animali astuti, capaci di intrappolare le rondini come lei. Non aveva capito che lei, una famiglia, ce l’aveva già. Ma ora è troppo tardi. Il cielo per Eirene è un miraggio e le sue ali sono troppo stanche per scappare. Tutto è buio, paura, dolore. Eppure, proprio quando la speranza sta svanendo, una flebile voce dentro di lei le sussurra di aspettare Alan. Perché lui è un ragazzo di fatti, non di parole e, quando fa un giuramento, è per sempre.
La storia d’amore tra Eirene e Alan ha commosso tutti i lettori di Wattpad, che hanno seguito Violet Ren in un’avventura editoriale dalla più famosa piattaforma di lettura all’autopubblicazione, all’approdo in tutte le librerie italiane grazie a Garzanti. Questo è successo perché Violet Ren ha un talento eccezionale nel dipingere le emozioni di due ragazzi innamorati, ma troppo fragili. È arrivato il momento di scoprire se i due protagonisti riusciranno a spiccare il volo, oppure se, come le rondini in autunno, dovranno migrare verso nuovi orizzonti.
«Siamo sorelle in armi. Siamo soldati. Io e te siamo tra le ragazze più forti del mondo.»
Perché non è vero che un cavallo a terra è un cavallo morto. A volte abbiamo solo bisogno di una dose di coraggio, di qualcuno che ci prenda per mano e ci ricordi che siamo forti come l’acciaio, che possiamo cadere, è lecito, l’importante è trovare il modo di rialzarsi, sempre e comunque. Questo è ciò che ha fatto Eirene che, con tutta la determinazione e la tenacia che la contraddistinguono, ha tirato fuori la 𝙧𝙖𝙜𝙖𝙯𝙯𝙖 𝙥𝙪𝙜𝙞𝙡𝙚 che è in lei ed è riuscita a 𝙫𝙤𝙡𝙖𝙧𝙚.
Non è facile trovare le parole giuste per parlare di questa storia. Una storia che ha scavato così a fondo nel mio cuore, da essersi radicata dentro. Non è facile trovare le parole per parlare di Alan, della sua bontà, della sua testardaggine e dell'amore viscerale che prova per Eirene. Di tutti i suoi spigoli, della sua diffidenza, del suo bisogno di essere amato senza condizioni, senza confini, proprio come ama lui, e della sua paura di essere abbandonato, di non essere mai la prima scelta.
Non è facile trovare le parole per parlare di Eirene, della sua forza, della sua resilienza, della sua purezza, del suo bisogno di trovare un posto nel mondo, un posto da poter chiamare casa.
Alan ed Eirene. La rosa bianca e la rosa rosa. Due metà che insieme formano un intero. Due anime gemelle capaci di amarsi 𝙩𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙞𝙡 𝙜𝙞𝙧𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙚 𝙧𝙞𝙩𝙤𝙧𝙣𝙤.
La storia di Alan e Eirene è una storia tormentata, piena di alti e bassi. Una storia fatta di graffi e carezze, di urla e silenzi, di lividi e baci, di partenze e di ritorni. Una storia fin troppo vera, che mi ha emozionata come poche.
Ho iniziato questa avventura con Alan e Eirene ormai due anni fa. Eppure, a distanza di tempo, non è cambiato niente. È come se ci fosse un filo che mi lega a questa storia e, pur conoscendola come le mie tasche, continua a emozionarmi come fosse la prima volta.
Frutti della memoria non racconta una storia facile e, se il primo volume sembra devastante, il secondo lo è mille volte di più. Avrei voluto più volte sedermi accanto ad Eirene e darle un abbraccio, per infonderle coraggio, dirle di non arrendersi, che è giusto prendersi cura degli altri ma è ancora più giusto prendersi cura di sé stessi, che è bello cercare di vedere sempre il buono, ma a volte bisogna semplicemente accettare che la cattiveria c’è, esiste e dobbiamo fare i conti con essa, che nessuno è solo a questo mondo e che va bene non sentirsi mai a casa, perché a volte casa non è un edificio, ma una persona.
"𝑺𝒆 𝒕𝒖 𝒂𝒃𝒊𝒕𝒂𝒔𝒔𝒊 𝒒𝒖𝒊, 𝒂𝒅𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒔𝒂𝒓𝒆𝒔𝒕𝒊 𝒂 𝒄𝒂𝒔𝒂."
Avrei voluto dare una pacca sulla spalla ad Alan, ché gli abbracci non fanno per lui, e dirgli di non arrendersi alla rabbia, perché quella ti logora dentro, di non nascondere quell'amore infinito che solo lui è in grado di dare, perché l'amore può davvero salvare delle vite.
Frutti della memoria è una di quelle storie in grado di insegnarti tante cose, di farti capire tante cose. Con me lo ha fatto.
E non è vero che "un cavallo a terra è un cavallo morto". Dobbiamo trovare la forza di rialzarci, sempre, in ogni situazione, perché fino a che respiriamo c'è speranza. Ecco la cosa più importante che mi hanno insegnato Eirene e Alan.
«Non sono un principe azzurro, non potrò mai esserlo. Io, Eirene, sarò la tua 4rma, il tuo scudo».
Eirene ha il nome di una rosa bianca, lunghi capelli biondi e una passione per le rondini. Ma ha anche un segreto che non può rivelare a nessuno, nemmeno ad Alan, il ragazzo che per lei è stato tutto. Da quando sua mamma non c’è più, avere una famiglia è tutto ciò che desidera. Non sapeva che gli orsi sono animali astuti, capaci di intrappolare le rondini come lei. Non aveva capito che lei, una famiglia, ce l’aveva già. Ma ora è troppo tardi. Il cielo per Eirene è un miraggio e le sue ali sono troppo stanche per scappare. Eppure, proprio quando la speranza sta svanendo, una flebile voce dentro di lei le sussurra di aspettare Alan. Perché lui è un ragazzo di fatti, non di parole e, quando fa un giuramento, è per sempre.
Tornare da Eirene ed Alan è stato pura emozione. In questo secondo volume @violet_ren_autrice si è superata, ha lasciato scorrere con delicatezza infinite sensazioni sulle pagine, riuscendo a far percepire tutto, qualsiasi cosa: la paura, il dolore, la forza, il coraggio, la determinazione, la fragilità. Ho AMATO questa storia con tutta me stessa. Grazie @violet_ren_autrice per avermi voluta al tuo fianco fin dal primo volume.🩵
Eirene è uno dei personaggi più forti che abbia mai incontrato. Una ragazza che ha imparato a trovare la propria luce anche nel buio più fitto, dimostrando a se stessa e agli altri una forza silenziosa ma incrollabile. Eirene, fragile come un petalo bianco, forte come l’acciaio, coraggiosa come la primavera. Una rosa bianca che ha imparato a non farsi schiacciare da niente e nessuno. Eirene, la cui resilienza non è stata solo la capacità di sopportare, ma anche la forza di fiorire nonostante tutto, un passo alla volta. Eirene, rinata dal fango, dalle cicatrici, ricostruita dai frammenti. Diventata donna.
«Sei tu, piccola mia. Ovunque vada, ti porto con me».
Alan, quanto ti ho amato… tu che sei stato un punto fermo, una certezza nel mare e nel caos, nonostante le ferite, nonostante i tagli. Tu che con le parole sai graffiare ma sai anche guarire. Tu che con il tuo amore e la tua musica hai coperto il dolore e l’hai mandato via. Tu, la bussola in grado di riportare tutto al proprio posto, rimettendo insieme i pezzi. Uno scudo incrollabile.
“Frutti della memoria” è una storia fatta di piccoli passi, di piccoli inizi che però significano tutto. Racchiudono forza, rinascita, amore, coraggio, libertà, resilienza. Quella di Eirene ed Alan è una storia speciale, una storia che fa bene al cuore.🩹
«Chiudi gli occhi, e corri. Vola. Perché arriverà un giorno, Eirene, in cui ti sveglierai e allo specchio non vedrai più la ragazza pugile, ma ci sarai solo tu. E finalmente, ti dirai: “Ce l’ho fatta”».
Il libro non cerca di rendere la storia più cupa in modo artificiale né di introdurre temi violenti solo per scuotere il lettore, ma vuole piuttosto offrire una testimonianza di realtà. Nonostante inizialmente fossi perplessa riguardo al personaggio del padre di Eirene, quando nel romanzo si presenta una scena di violenza non sono rimasta sorpresa: la felicità percepita nelle pagine iniziali sembrava così fragile da far intuire che non fosse destinata a durare e che la storia avrebbe avuto molto di più da dire una volta crollata quella parvenza di equilibrio.
Ogni ferita, ogni paura e ogni dolore vengono descritti con una cura profondamente emotiva senza retorica e senza edulcorare la realtà. La sofferenza viene mostrata per ciò che è: cruda, reale, difficile da accettare. Chi legge si ritrova immerso in una dimensione autentica, dove il tormento e la fragilità non sono dettagli narrativi ma elementi che definiscono il carattere e il percorso della protagonista.
Ogni momento doloroso è funzionale alla storia e contribuisce a dare maggiore profondità ai personaggi. È propria questa sincerità narrativa a rendere il libro intenso, perché non si limita a far assistere agli eventi, ma spinge il lettore a “sentire” davvero ciò che la protagonista prova: la tensione, la vulnerabilità, la paura, ma anche il desiderio di rialzarsi, la speranza di ricostruirsi e di trovare una nuova direzione. Per chi lo legge, diventa evidente che non si tratta di un semplice romance, ma di una storia che tenta di restituire la verità di esperienze dolorose che spesso vengono ignorate o raccontate con superficialità.
Allo stesso tempo, il libro non è una lettura leggera né immediata: è duro, sincero, a volte spiazzante. Non è pensato per chi cerca una narrazione dolce o poco impegnativa, ma per chi è disposto a confrontarsi con temi difficili e con una protagonista ferita che, pagina dopo pagina, prova a ritrovare la propria voce. Tuttavia, proprio questa intensità emotiva è ciò che rende la storia significativa e potente. Non offre una consolazione facile ma una riflessione profonda sulla sofferenza, sulla resistenza e sulla capacità di rinascere nonostante tutto.
Oltre a farti versare mille lacrime creando un fiume, lascia un segno perché non ha paura di mostrare la verità anche quando è difficile da guardare. È una storia che scuote, fa riflettere e, proprio per questo, può rimanere impressa come un’esperienza intensa e autentica.
«Non posso.» «No, esatto, tu non puoi. Ma noi possiamo. lo e te, come abbiamo sempre fatto.»🩵
Quando Eirene aveva deciso di lasciare il suo nido e di volare lontano come la sua rondine, non aveva messo in conto le possibili difficoltà che poteva trovare in cielo. In questo secondo volume, Eirene ne affronta di situazioni. Situazioni che la cambiano, che iniziano a farle paura, che la costringono a nascondersi pur di proteggere il pensiero che si era fatta di colui che le aveva offerto un altro nido. Ma quello vecchio, in casa Castrovecchio, è sempre lì ad aspettarla.
Alan è sempre lì, ad aspettarla, nonostante le aveva promesso che non l’avrebbe più voluta vedere.
Se nel primo volume abbiamo visto il suo lato orgoglioso, la sua testa calda, e la sua permalosità, qui abbiamo un Alan più riflessivo e determinato nel riprendersi la sua Eirene.
Quell’Eirene che non è più la stessa. Quell’Eirene che dovrà affrontare violenze, che sentirà il morso della fame, che inizierà a prendere i guantoni per doversi difendere. Quell’Eirene, però, non è da sola. Non lo è mai stata. Quell’Eirene può ancora sbocciare come una rosa.
Ed è proprio questo messaggio che più ho amato: la forza di rialzarsi sempre anche quando sembra che tutto vada per il peggio. E inoltre, vorrei fare i complimenti a Violet per alcune descrizioni che mi sono rimaste impresse e che ho sentito sotto pelle, nonostante — per fortuna — non ne abbia mai provato una. Violet ha saputo sensibilizzare. Ha saputo parlare e abbracciare chi, purtroppo, queste cose le ha vissute.
Grazie per averci donato la storia di queste due bellissime rose: Eirene e Alan🌹
Non credo di avere le parole giuste per descrivere questo libro e penso che nemmeno servano, va letto e basta. Sono passati tre anni da quando ho letto per la prima volta la storia di Eirene, anima delicata e pura, e Alan, protettivo e determinato, eppure dopo tutto questo tempo e dopo gli innumerevoli aspetti della mia vita che sono cambiati nel frattempo, mi sono sentita allo stesso modo di allora nel leggere di loro. Questo volume fa molto male, più del primo, ma è anche una carezza ancora più rassicurante. Descrive un amore profondo, radicato, che supera tutto, che salva da tutto. Due anime così affini da ritrovarsi sempre, da conoscersi intimamente, da fondersi quasi in una senza mai perdere le singole identità. È una storia di sofferenza, ma di resilienza; di dolore, ma di cura; di perdita, ma di rinascita; di mancanza, ma di speranza; di violenza, ma di solidarietà. Eirene, Olga, sono guerriere che insegnano che anche dopo una vita di sofferenza ci si può riscuotere e migliorare, che anche dopo anni di nebbia arriva la primavera e che non sempre un cavallo caduto è un cavallo morto, magari è un cavallo che si arrabbia e corre più veloce e forte di prima. Cara Eirene, mi hai dato una forza che ultimamente mi mancava e mi hai compresa come nessun essere esistente abbia fatto. E caro Alan, mi dai speranza nell’amore e nella volontà, con il tuo non arrenderti mai. Sono due tra i personaggi più belli di cui abbia mai letto e mi mancheranno davvero, ma porterò per sempre nel cuore il ricordo del loro puro e delicato amore e la forza di ricordare che arriverà sempre la primavera
Questo è il secondo volume della saga Frutti della memoria. Eirene e Alan si sono impegnati a farci soffrire un sacco in questo libro. Ho avuto paura, rabbia, disgusto ma anche speranza, gioia e tante altre mille emozioni diverse e contrastanti tra loro. Eirene non è solo una delle sopravvissute, è una vera è propria guerriera che ha lottato fino alla fine per la sua salvezza. Alan ha dimostrato come per l’amore vero si può fare qualsiasi cosa, anche farsi sparare dal padre ubriaco e violento della tua amata. Natalia ha deciso di tornare a fine libro è provare a riprendersi un uomo che non è mai stato suo, patetico e infantile da parte sua. Franco e Claudia hanno lottato con le unghie e con i denti per salvare i loro due bambini e ce l’hanno fatta. Non parlerò del padre di Eirene e non dirò nemmeno il suo nome perché non merita una descrizione. Luca e Nic spero che supereranno le avversità e che si fidanzeranno davanti al mondo e non di nascosto. Diego e Nina dall’anteprima sembrano una coppia bomba!!! Lisa in questo libro si è persa completamente, qualcosa deve essere successo. Olga ne è uscita più forte di prima, se lo merita!!! 🥰
Sono tornata da Alan e Eirene e devo dire che ancora non ci credo. Non credo di aver letto la loro storia, di averla finita, amata e vissuta in maniera così viscerale da sentirla sotto pelle. Li avevamo lasciati distanti dopo la fine del primo volume e li abbiamo ritrovati con una voglia immane di riprendersi, riconquistarsi, ma soprattutto di esserci. Li vediamo combattere con i loro demoni, soprattutto Eirene, e piano piano li vediamo tirare fuori una forza che nemmeno loro sapevano di avere. La scrittura di Violet è qualcosa si unico e straordinario. Uno stile pazzesco che ti entra nel cuore e ti fa emozionare nel profondo ricucendo tutte le crepe che allo stesso tempo to ha creato. Una dilogia pazzesca che almeno una volta nella vita dovete leggere.
Una parola: S.T.U.P.E.N.D.O., mi è piaciuto molto questo libro è iniziato benino ed è finito divinamente, due scene mi hanno fatta letteralmente piangere, ma ne è valsa la pena. Approvo tantissimo Violet ti amooo🩵🩵
"Accetti che questo sarà il nostro nido? Accetti di aspettarmi a casa la sera, dandomi un bacio, e aggrapparti a me come una scimma la notte? Tu, io, e i nostri frutti della memoria?"
ALAN, CON IL TUO AMORE, IO VIVO E MI SOLLEVO DA TERRA. CARA MAMMA, CREDO DI AVER APPENA TROVATO CASA MIA
"Accetto!"🩵🩵🥹🥹
This entire review has been hidden because of spoilers.
non posso fare spoiler ma non trovo un motivo uno per cui Eirene si sia comportata con la vicenda del padre come poi ha fatto. non ci è cresciuta, non è in pratica nessuno, le minacce avrebbe potuto stopparle andando alla polizia, e invece che fa? sta lì a farsi picchiare per un'illusione. bah. creando poi problemi a tutti. ancora bah.
Eirene ha il nome di una rosa bianca, lunghi capelli biondi e una passione per le rondini. Ma ha anche un segreto che custodisce gelosamente, nascosta sotto le coperte del suo letto. Un segreto che non può rivelare a nessuno, nemmeno ad Alan, il ragazzo che per lei è stato il migliore amico, il fratellastro, l'arrogante che le faceva i dispetti. Soprattutto, il ragazzo di cui si è innamorata. Quello che le ha giurato di proteggerla. Ora, però, Eirene non può contare sul suo aiuto perché ha infranto l'unica promessa che gli ha stare con lui a qualsiasi costo. Non abbandonarlo, di nuovo. Invece, è caduta nella tentazione di correre tra le braccia da orso di un padre che non ha mai conosciuto. Da quando sua mamma non c'è più, avere una famiglia è tutto ciò che desidera. Non sapeva che gli orsi sono animali astuti, capaci di intrappolare le rondini come lei. Non aveva capito che lei, una famiglia, ce l'aveva già. Ma ora è troppo tardi. Il cielo per Eirene è un miraggio e le sue ali sono troppo stanche per scappare. Tutto è buio, paura, dolore. Eppure, proprio quando la speranza sta svanendo, una flebile voce dentro di lei le sussurra di aspettare Alan. Perché lui è un ragazzo di fatti, non di parole e, quando fa un giuramento, è per sempre.
Quando questa mattina ho iniziato questo romanzo, non mi sarei aspettata di finirlo oggi stesso!! L'ho amato. Ho amato come l'autrice ha trattato una tematica molto importante e attuale, ho adorato tantissimo lo svolgimento di questo e come è evoluta la storia d'amore tra Eirene e Alan. Mi ha sorpresa davvero in positivo!! Quando l'ho iniziato avevo un ipotesi su come sarebbe potuta andare la trama e, in parte, vedeva proprio questa grande e importante tematica, ma io solitamente sono tragica e poche volte accade davvero quello che penso. Qui invece è avvenuto e per me è stato totalmente inaspettato.
Violet ha un dono e quel dono è proprio la sua penna, capace di emozionare e colpire nel profondo. Mi sono immedesimata in Eirene e ho pianto con lei e per lei. Ho sentito tutto ciò che provava sotto la pelle. Mi è piaciuta molto la dolcezza di questo romanzo e come la protagonista affronta tutto ciò che le capita. Alan durante questo romanzo ha subito un continuo cambiamento, è cresciuto molto dal primo volume. Cosa che mi è piaciuta molto, anche perché nel primo volume dopo un po' i suoi atteggiamenti mi avevano stufata. Il suo amore profondo e completo per Eirene è quello che tutte noi dovremmo sognare.
Questo secondo volume è il motivo per cui leggere questo dilogia. L'ho amato profondamente! Nulla è forzato, tutto è completo in una maniera giusta e profonda.