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Amata

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Nunzia non ha ancora vent’anni. È andata via dalla Sicilia, studia lettere classiche a Milano, conosce il greco, come sognava suo padre, che non c’è più e ha lasciato lei e sua madre con una pescheria da gestire. Maddalena di anni ne ha di più, quasi quaranta, viene da un passato difficile, ma ha saputo laurearsi in ingegneria, ha sposato Luca, violinista di buona famiglia, e ora dall’esterno è indistinguibile da quelle giovani donne eleganti cui sognava di assomigliare, quando frequentava un liceo popolato da ragazze più ricche di lei.
Nunzia si sente strana da un po’, ha la nausea, mangia di meno, il seno più duro. Sintomi confusi, ma il risultato del test è chiaro. Aspetta un bambino. Un bambino che non vuole. Maddalena vuole un bambino. È la cosa che vuole più al mondo. Ma i medici sono stati chiari, ha lo zero virgola poco di possibilità di rimanere incinta. Uno zero virgola poco cui Maddalena si aggrappa come a un salvagente lanciato quando stai annegando. O come la possibilità di ricevere un figlio in adozione. Ma non è così facile.
Perché quando finalmente arriva la chiamata, sui giornali e in televisione Maddalena legge di appelli a una giovane madre che ha lasciato una neonata in una Culla per la Vita. Sua figlia forse? O figlia di chi?


Alternando il punto di vista di Nunzia e Maddalena, in un concerto a due voci travolgente, potentissimo, emozionante, Ilaria Bernardini si conferma una delle più importanti autrici della sua generazione. Amata è un libro indimenticabile che riflette sulla maternità, sulle contraddizioni del desiderio, sul dolore e la complessità della scelta, sul rimpianto e sui sogni. In un paese dove il corpo femminile è ancora e sempre un terreno conteso, questo romanzo affronta con passione, umanità e dolcezza, il diritto di decidere.


"Non ti piace la parola abbandonato, vorresti leggere affidato. O anzi, ancora meglio, vorresti cadessero tutte le consonanti anche di affidato. Che restassero solo le A. La parola cambierebbe ancora, sceglieresti nuove consonanti, magari la M e la T di amato. O amata."

144 pages, ebook

Published September 9, 2025

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61 people want to read

About the author

Ilaria Bernardini

13 books35 followers
Ilaria Bernardini ha scritto romanzi (Non è niente, I supereroi, Corpo libero, Domenica) e raccolte di racconti (La fine dell’amore, L’inizio di tutte le cose). Il suo ultimo libro è Faremo foresta (Mondadori, 2018). Scrive anche per i giornali, la televisione e il cinema.

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Profile Image for Fede_books_review.
141 reviews4 followers
September 25, 2025
"Rinunciare alle cose che desideri ti tiene in equilibrio".

Con le consonanti e le vocali possiamo giocare come vogliamo. Aggiungere o togliere, formando parole che possono fare bene o male. Nunzia vorrebbe sottrarre. Scacciare la vita che le cresce dentro con un soffio di vento. Fare finta che non esista, che non abbia preso spazio nelle sue membra e soprattutto nella sua mente.
Il corpo che diventa casa, accoglienza ma con distacco. Lo scalciare che reclama presenza, esistenza. 
Gli amici, la famiglia, l'università. Il suo mondo è già pieno e completo ma forse, a questo punto, un piccolo spazio c'è ancora. 
Nunzia non ci crede, non lo accetta, un'altra vita è troppo. 
Maddalena è lucida e annebbiata. Desidera un figlio a tutti i costi, e con il tempo il desiderio si trasforma in coercizione. Un chiodo non fisso ma mobile che oscilla dal muro, rischiando ogni giorno di bucarle il cuore. Intanto lei si accanisce su quello di Luca, che la supporta in tutto, anche nelle sue certezze titubanti.
È sempre labile il confine tra avere e non avere. Guardare agli altri con occhio invidioso, critico, geloso di una perfezione apparente che sventrata diventa vita reale come tutte. Difficile, dolce, salata, amara, insipida. Pretendiamo di conoscere gli altri dal vetro appannato di un bar. Vorremmo bere noi quel cappuccino caldo ma per scaldare l'anima non basta. Occorre dedizione, tempo e soprattutto consapevolezza. Saper accogliere, altrimenti lasciare andare.
Libro bellissimo, commovente e ispirato a fatti reali. Vite quotidiane che inconsapevolmente incontriamo tutti i giorni.
Sarebbe tutto da sottolineare. Ogni frase è una verità che in qualche modo può essere riconosciuta da chiunque. Chi si sente chioccia senza guscio e chi si sente guscio senza anima. Alla fine ognuno a modo suo si completa.
Profile Image for Monica Capurri.
36 reviews
September 13, 2025
Nunzia sta per avere un figlio che non vuole.
Maddalena non riesce ad avere un figlio che vorrebbe più di ogni altra cosa.
Nunzia è coraggiosa e forte nell’affrontare da sola la gravidanza, convinta che la possibilità di affidare il figlio alla nascita possa salvare il bambino e lei.
Maddalena è coraggiosa e prova ad essere forte nel non concedersi la speranza della telefonata che le potrebbe portare un figlio e nel cercare di non trovare un motivo per cui diventare madre le sembra essere negato.
In tutto questo la società che impone il suo “ma sei sicura?” perché non si può decidere di non essere madri oggi, soprattutto a Milano che è una città ricca.
Le pagine finali con le storie fianco a fianco mi hanno fatto piangere tantissimo.
Questa non è la storia di un abbandono ma di un affido, anzi una storia in cui dovrebbero cadere tutte le consonanti anche di affidato e rimanere solo le A per poter scegliere nuove consonanti, magari la M e la T di amato o amata.
Un libro da leggere.
Profile Image for Frenky Fra.
150 reviews2 followers
December 23, 2025
Maddalena e Nunzia sono le protagoniste di questa storia, una conduce la sua esistenza nel disperato desiderio di diventare madre, senza purtroppo riuscirci, e l'altra ha come unica certezza il fatto di non volerlo affatto diventare, nemmeno quando si ritrova con una vita inaspettata in grembo. Lo svolgimento della storia è a mio avviso abbastanza prevedibile ma questo non è necessariamente un punto a sfavore.
I capitoli brevissimi, costituiti da frasi altrettanto brevi e concise, si alternano tra la vita di una e la vita dell'altra.
Si tratta fondamentalmente, dal mio punto di vista, di una critica sociale in cui emergono tutte le problematiche che ruotano intorno a una donna che vuole partorire in anonimato in Italia, le pressioni che si subiscono, la riservatezza pressoché inesistente. Non sapevo assolutamente niente delle "Culle per la vita" e men che meno che in Italia ce ne fossero. Luoghi in cui un neonato può essere lasciato in una culla calda per poi ricevere pochi minuti dopo l'assistenza che gli occorre da parte di personale qualificato, senza necessità di scoprire di chi sia la mano che lo ha affidato a quella culla.
Il bisnonno dell'autrice fu lasciato, nella seconda metà del 1800, in una "ruota per gli esposti", una versione più spartana e meno sicura della culla per la vita ma che si basava sullo stesso principio: lasciare i neonati in anonimato.
Anche la parte legata a Maddalena è parecchio struggente in quanto emerge tutta la disperazione che si può provare nel dedicare ogni respiro a un concepimento vedendo svanire di volta in volta ogni possibilità.
È stato interessante e ho apprezzato anche se forse mi sarebbe piaciuta maggiormente una prosa meno stringata.
December 14, 2025
Confesso di aver scelto questo libro attratta dalla copertina (che trovo bellissima) e dal titolo che le si addice alla perfezione. Ed ho scoperto con sorpresa un romanzo che indaga il tema della maternità con tanta delicatezza e lo fa attraverso due prospettive diverse. Da un lato Nunzia, una giovane studentessa universitaria che, rimasta incinta e superato il termine per abortire, intraprende un percorso che permette alle donne di partorire in anonimato e dare il bambino in adozione. Dall’altro Maddalena, un ingegnere che desidera un figlio ad ogni costo. Le loro storie scorrono su binari paralleli che si sfiorano e a volte si osservano, ma non si riconoscono mai.
Ho trovato il romanzo molto bello e profondamente introspettivo. Ho apprezzato che la maternità sia stata trattata in maniera originale e mai retorica, cosa tutt’altro che scontata quando si affrontano questi temi. Mi ha colpito la sensibilità con cui viene restituito il mondo interiore delle due protagoniste, soprattutto nella prima parte che sembra quasi prevalere sulla trama. L’unico appunto che faccio riguarda la scelta stilistica della seconda persona singolare, che rende la lettura, a volte, un po’ faticosa. La scrittura, pur essendo piacevole, non rappresenta a mio avviso il punto di forza del romanzo. Resta comunque una lettura che merita, per il garbo, la discrezione e l’originalità con cui vengono affrontate tematiche complesse senza mai scivolare nel giudizio né nel retorico.
Profile Image for Rifugi.di.lettura .
9 reviews3 followers
October 15, 2025
Ci sono libri che ti entrano dentro piano, senza far rumore, e poi restano lì, in un punto che non sapevi nemmeno di avere. Amata è così.
È la storia di due donne, Nunzia e Maddalena, che vivono la maternità da due estremi opposti: una che non può esserlo, l’altra che non vuole. Eppure entrambe lottano contro lo stesso muro — quello del giudizio, delle aspettative, della paura di non essere abbastanza.

Nunzia sceglie se stessa, e il mondo la condanna senza neanche provare a capire. Maddalena invece desidera un figlio con tutto il corpo, con tutta l’anima, e ogni giorno vive nel timore che la felicità possa sfuggirle tra le dita.

Ilaria Bernardini racconta tutto questo con una delicatezza feroce, con parole che scavano ma non feriscono, che fanno male e bene insieme.
Amata parla di donne, di amore, di libertà. Ma soprattutto parla del coraggio di scegliere — anche quando il mondo non è pronto ad accettare la tua scelta.

Un libro che resta. Che si sente. Che si ama.
Profile Image for Lucia.
151 reviews
October 27, 2025
Una bella storia di donne, di quanto è difficile essere donne, di come le donne siano allo stesso tempo vittime della cultura che le vuole madri e padrone della loro libertà di non esserlo.
Profile Image for Lorena.
113 reviews2 followers
November 2, 2025
saper accogliere, altrimenti lasciare andare. un libro pieno di verità e di coraggio
Profile Image for Chiara171.
494 reviews26 followers
October 29, 2025
Una giovane donna non vuole essere madre.
Ed un'altra lo desidera infinitamente.
Un piccolo libro vivo e toccante su alcune delle infinite emozioni che si ingarbugliano nei nostri cuori di fronte a scelte e desideri tutti diversi ed ugualmente legittimi.
Mi é piaciuto tantissimo.
Displaying 1 - 11 of 11 reviews

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