Note: The decision was made to consolidate all Disney publications under the name Walt Disney Company. This profile is for Walt Disney, the characters he created, and the company he founded. Any questions, please ask in the Librarian's Group.
Walter Elias “Walt” Disney (December 5, 1901 – December 15, 1966) was an American film producer, director, screenwriter, voice actor, animator, entrepreneur, entertainer, international icon, and philanthropist. Disney is famous for his influence in the field of entertainment during the 20th century. As the co-founder (with his brother Roy O. Disney) of Walt Disney Productions, Disney became one of the best-known motion picture producers in the world. The corporation he co-founded, now known as The Walt Disney Company, today has annual revenues of approximately U.S. $35 billion.
Disney is particularly noted for being a film producer and a popular showman, as well as an innovator in animation and theme park design. He and his staff created some of the world's most famous fictional characters including Mickey Mouse, a character for which Disney himself was the original voice. He has been awarded four honorary Academy Awards and has won twenty-two competitive Academy Awards out of fifty-nine nominations, including a record four in one year, giving him more awards and nominations than any other individual. He also won seven Emmy Awards. He is the namesake for Disneyland and Walt Disney World Resort theme parks in the United States, as well as the international resorts Tokyo Disney, Disneyland Paris, and Disneyland Hong Kong.
Disney died of lung cancer in Burbank, California, on December 15, 1966. The following year, construction began on Walt Disney World Resort in Florida. His brother Roy Disney inaugurated the Magic Kingdom on October 1, 1971.
The Walt Disney Company (NYSE: DIS) (commonly referred to as Disney) is the largest media and entertainment conglomerate in the world in terms of revenue. Founded on October 16, 1923, by brothers Walt Disney and Roy Disney as the Disney Brothers Cartoon Studio, the company was reincorporated as Walt Disney Productions in 1929. Walt Disney Productions established itself as a leader in the American animation industry before diversifying into live-action film production, television, and travel. Taking on its current name in 1986, The Walt Disney Company expanded its existing operations and also started divisions focused upon theatre, radio, publishing, and online media. In addition, it has created new divisions of the company in order to market more mature content than it typically associates with its flagship family-oriented brands.
The company is best known for the products of its film studio, the Walt Disney Motion Pictures Group, today one of the largest and best-known studios in Hollywood. Disney also owns and operates the ABC broadcast television network; cable television networks such as Disney Channel, ESPN, and ABC Family; publishing, merchandising, and theatre divisions; and owns and licenses 11 theme parks around the world. On January 23, 2006, it was announced that Disney would purchase Pixar in an all-stock transaction worth $7.4 billion. The deal was finalized on May 5. On December 31, 2009, Disney Company acquired the Marvel Entertainment, Inc. for $4.24 billion. The company has been a component of the Dow Jones Industrial Average since May 6, 1991. An early and well-known cartoon creation of the company, Mickey Mouse, is the official mascot of The Walt Disney Company.
Ancora una volta mi ritrovo tra le mani un numero di Topolino che conferma i miei dubbi verso la direzione intrapresa dalla testata. Tranne rare eccezioni, il livello qualitativo continua a scendere con storie frammentate, banalità moralistiche e tentati esperimenti che non funzionano. Assistiamo a un impoverimento sia narrativo che grafico, con personaggi storici maltrattati e nuove serie che sembrano esistere solo per riempire pagine. Solo Marco Rota riesce a riportare un po' di luce in questo panorama sempre più grigio. Ecco la mia analisi dettagliata delle storie di questo numero.
1 TOPOLINO E LE VESTIGIA DI Z 3 Storia e disegni di: Andrea Castellan
Di solito le storielle spezzettate per creare una specie di fidelizzazione le relegano in fondo dopo il primo episodio. Ora invece ce la ripresentano all'inizio in tutta la sua inutilità e incapacità di avere un finale decente. Ci aggiungono pure una morale così banale da risultare patetica e ridicola. Il cattivo che si ricrede solo per trasmettere il messaggio che "non bisogna mai perdere la speranza" e "credere nel futuro perché si ricomincia"... fa ridere anche solo scriverlo. Pensate alla fantasia invece di fare i moralisti. La vera morale è quella non spiattellata alla fine, ma insita nella storia — certo bisogna saperla raccontare e soprattutto non frammentarla in mille pezzi.
2 AMELIA E L'ANELLO DELLA GORGONE Storia e disegni di: Enrico Faccini
Topolino insiste nell'esplorare la mitologia, aggiungendoci fandonie e cercando di edulcorarla senza un motivo apparente. In questa storiella, che si capisce subito essere fin troppo soft, Amelia è alla ricerca dell'anello di Medusa — la mitica creatura dai capelli di serpente — con l'ovvia intenzione di usarlo contro Paperone. Nel corso della vicenda, animerà una statua a Paperopoli e consulterà Pico, che ci informa che Atena, colei che trasformò Medusa, era accompagnata da una civetta in quanto simbolo di sapienza. Forse Topolino dovrebbe anche ricordarci che Atena fece tagliare la testa di Medusa da Perseo per attaccarsela sullo scudo. La mitologia non è una semplice favoletta. E poi, che senso ha dire che Amelia non deve mischiare mitologia e magia? La mitologia è magia! I disegni, inoltre, rendono tutto ancora più infantile. I personaggi appaiono deformati e poco convincenti, proprio come il finale confuso con un miscuglio di dei e divinità greche che se la prendono con Amelia, facendo riferimenti agli stregoni.
3 PAPERINO E LA MULTA RICORSIVA Storia di: Francesco Vacca Disegni di: Marco Rota
Finalmente qualcosa di ottimo. I disegni di Marco Rota fanno sempre bella figura e la trama che li accompagna è perfetta. Paperino, nel suo stile affaccendato, rocambolesco e ansioso, è alle prese con le multe: una storia che rispecchia quello che dovrebbe essere Topolino.
4 IN SCIENCE WE TRUST - IL SEGRETO DEL TARALLIUM Storia di: Giovanni "Gianni" Barbieri Disegni di: Cristian Canfailla
Ancora questo contenitore di pseudo-scienza e di nuovo quei quattro personaggi — Zapotec, Marlin, Enigm e Atomino — che settimana dopo settimana dobbiamo sopportare mentre blaterano di cose incomprensibili che tentano di rendere interessanti. Questa volta, come sempre, stanno cercando di riattivare la macchina del tempo e partono alla ricerca di un minerale, riscoprendo una vecchia fiamma di Zapotec. Qui la storia diventa ancora più deprimente del solito: perché inserire una banale e patetica storia d'amore in un personaggio già completo che non necessita di questo tipo di arricchimento? Questi tentativi di creare emozioni sono ridicoli e fungono da semplici riempitivi.
5 PAPERINO, GASTONE E LA GARA DELLA (S)FORTUNA Storia di: Aleksander Kirkwood Brown Disegni di: Massimo Fecchi
Storia di un autore norvegese, contrassegnata da quell'antipatico bordo giallo in ogni tavola. La vicenda inizia in modo divertente con un torneo di beach-volley a Paperopoli, poi rimane carina ma perde brillantezza quando Gastone e Paperino, compagni di squadra sponsorizzata da Paperone, si disperdono su un'isola mentre cercano di raggiungere la finale contro la squadra di Rockerduck. I due arrivano troppo tardi e perdono, ma Paperone vince comunque perché i suoi prodotti si dimostrano, nonostante tutto, migliori. C'è questa tendenza moderna a far perdere i buoni, mah... La storia è più frizzante all'inizio e monotona alla fine, anche se temevo peggio. Ma quel bordo giallo, toglietelo per favore.