Tantissimi di noi si rammaricano ogni giorno di non ricordare i nomi delle persone, a volte di non saperle riconoscere quando le incontrano, o scoprono che il proprio rapporto con la memoria è diverso da quello degli altri. Una parola complicata, «prosopagnosia», è diventata più nota con gli studi di Oliver Sacks: si riferisce alla difficoltà di riconoscere i volti. Sadie Dingfelder è una giornalista scientifica che un giorno scambia uno sconosciuto al supermercato per suo marito e comincia a scoprire che le piccole anomalie del funzionamento del suo cervello sono «neurodivergenze». E capisce che mettersi nei panni di qualcun altro richiede un impegno speciale: le persone reagiscono alle cose in mille modi diversi, e le loro reazioni hanno spesso spiegazioni molto differenti. Dingfelder inizia a parlare con neuroscienziati e parenti e a studiare la letteratura disponibile, scoprendo così la propria prosopagnosia ma anche la propria afantasia (l’incapacità di «figurarsi» i ricordi), oltre che altre sindromi della memoria e del riconoscimento. "Ci siamo già visti?" alterna con efficacia racconto brillante e informazione scientifica, e crea una storia coinvolgente in cui è facile trovare qualcosa di noi e scoprire qualcosa degli altri.
Questo libro è un'incredibile esplorazione della mente umana. Pur essendo intriso di affascinanti neuroscienze, la sua struttura narrativa e l'incredibile talento di scrittura dell'autore lo rendono meno un libro di divulgazione scientifica e più una storia di come i meccanismi del nostro cervello plasmano fondamentalmente la nostra esperienza umana.
Il libro di Sadie, in modo divertente e coinvolgente, rivela come le neuroscienze moderne stiano appena iniziando a offrirci una visione molto più ricca e dettagliata dell'esperienza soggettiva. In questo modo, il libro apre nuove possibilità per provare empatia e comprensione per le persone che ci circondano.