Jump to ratings and reviews
Rate this book

Quand le monde dort - Récits, voix et blessures de la Palest

Rate this book
Lo spirito di un luogo è fatto dalle persone che lo abitano, dalle storie che si intersecano nelle sue strade. E questo vale in modo particolare per la Palestina, custode di passaggi storici epocali e teatro di una delle più dolorose pagine di storia contemporanea. Francesca Albanese, la Relatrice speciale ONU sul territorio palestinese occupato, una delle persone più competenti e autorevoli sullo status giuridico e sulla situazione dei palestinesi - amata (o odiata) in tutto il mondo per l'integrità e la passione con cui si batte in favore dei diritti di un popolo troppo a lungo vessato - qui ci offre storie che intrecciano informazioni, riflessioni, emozioni e vicende intime. Un viaggio scandito da dieci persone che hanno accompagnato Francesca a comprendere storia, presente e futuro della Palestina. Hind Rajab, morta a sei anni sotto le bombe che hanno distrutto Gaza, ci apre gli occhi su cosa significhi essere bambini in un Paese dove i bambini non hanno un nido che li protegga e che rispetti le loro radici. Abu Hassan ci guida tra i luoghi di fatica e sofferenza ai margini di Gerusalemme; e George, amico stretto, di Gerusalemme ci mostra meraviglia e insensatezze. Alon Confino, grande studioso dell'olocausto, ci aiuta a comprendere i contrasti che possono albergare nel cuore di un ebreo che vede l'apartheid e ne vuole la fine. Ghassan Abu-Sittah, chirurgo arrivato da Londra per entrare nel vivo dell'orrore più inimmaginabile, ci racconta ciò che ha visto; e Malak Mattar, giovane artista che ha fatto il percorso inverso, condivide la storia di chi ha dovuto lasciare Gaza per potersi esprimere o per sopravvivere. E poi Ingrid Jaradat Gassner, Eyal Weizman, Gabor Maté... fino a una delle persone più vicine a Francesca nella vita, così come nella ricerca di una consapevolezza capace di tradursi in azione. Dieci storie che si legano alle vite di molte altre, ponendoci le domande a cui è doveroso dare quali sono le conseguenze dell'occupazione? Dov'è la casa di una persona rifugiata? In che condizioni vive il popolo palestinese? Fino a che punto può arrivare la crudeltà di un genocidio? Domande a cui non possiamo sottrarci, legate a personaggi e luoghi che ci permettono di capire cosa è stata la Palestina fino al 7 ottobre 2023 e cosa è adesso.

264 pages, Paperback

Published November 7, 2025

356 people are currently reading
2086 people want to read

About the author

Francesca Albanese

10 books94 followers

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
1,055 (72%)
4 stars
332 (22%)
3 stars
64 (4%)
2 stars
6 (<1%)
1 star
5 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 196 reviews
Profile Image for piperitapitta.
1,050 reviews465 followers
July 26, 2025
"If I Must Die,"



Se dovessi morire,
tu devi vivere
per raccontare
la mia storia
per vendere le mie cose
per comprare un po’ di carta
e qualche filo,
per farne un aquilone
(fallo bianco con una lunga coda)
cosicché un bambino,
da qualche parte a Gaza,
guardando il cielo
negli occhi
in attesa di suo padre che
se ne andò in una fiamma
senza dare l’addio a nessuno
nemmeno alla sua stessa carne
nemmeno a se stesso
veda l’aquilone, il mio
aquilone che tu hai fatto,
volare là sopra
e pensi per un momento
che un angelo sia lì
a riportare amore.
Se dovessi morire,
fa che porti speranza
fa che sia un racconto!

(Refaat Alareer, Shuja'iyya, 23 settembre 1979 - Striscia di Gaza, 6 dicembre 2023)




In questa storia in cui tutto è delegittimazione (relatori dell'Onu, storici, vittime e testimoni oculari, nessuno sembra contare nulla) restano i fatti, i nomi, i luoghi:



Hind Rajab, Abu Hassan, George, Alon Confino*, Ghassan Abu Sitta, Eyal Weizman*, Malak Mattar**, Gabor Maté. E Max, ma quest'ultima è più una dedica personale dell'autrice.

*E titoli di libri che leggerò.
**Autrice di "No Words... (for Gaza)", il quadro sottostante (https://www.malak-mattar.com/)

Profile Image for Chiara.
246 reviews5 followers
June 1, 2025
I read it all in one afternoon, and it made me cry so much. I don’t understand how Francesca manages to write so gracefully and empathetically. This book talks a lot about what I’m exploring in my PhD, which is so gratifying and finally makes me feel as if I’m not the crazy one. I wish I could meet Francesca in person and hug her. Thank you for what you do, you’re an icon.
Profile Image for Come Musica.
2,061 reviews628 followers
October 25, 2025
Francesca Albanese, giurista e docente universitaria, è specializzata in diritto internazionale e diritti umani. Dal 2022 è relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. In questo suo saggio, emerge la sua passione e la sua forza nel difendere i palestinesi dagli israeliani. Lo fa con la forza con cui una madre difende i suoi figli. Lo fa con la forza dell’indignazione di chi guarda e non si pronuncia. Tantissime le vittime. E tutti tacciono.

“Per la prima volta, mi sento veramente indignata.
Indignata per l’indifferenza.
La violenza di questo genocidio, il modo in cui è entrato nella nostra quotidianità e la consapevolezza che alcuni non ne sono toccati per niente, mentre altri sono stati devastati.
Pensare che mi trovo di nuovo di fronte a funzionari di Paesi che – tutti insieme e qualcuno più degli altri – potrebbero fermare tutto questo.
Basterebbe un colpo di penna.
Mi sento indignata e delusa, come spesso mi capita in questa sala, vedendo molti di voi che continuano a recitare lo stesso copione.”


Francesca Albanese con forza si oppone all'occupazione israeliana della Palestina, e più volte ha sensibilizzato gli stati membri delle Nazioni Unite affinché sviluppino “un piano per porre fine all'occupazione coloniale israeliana e al regime di apartheid”.
Secondo Francesca Albanese tutti sono sotto il giogo di Israele (Stati Uniti) e sotto quello del senso di colpa per la Shoah (Europa), con il risultato che entrambi si schierano contro i palestinesi che sono gli oppressi.

“Naturalmente condanniamo l’attacco di Hamas.
Naturalmente esprimiamo solidarietà alle vittime israeliane.
Naturalmente chiediamo il rilascio degli ostaggi.
Ma è possibile che dopo l’uccisione di quarantaduemila persone a Gaza ci sia ancora qualcuno che non riesce a empatizzare con i palestinesi?
Ecco: chi di voi oggi non ha detto neanche una parola su quello che sta accadendo a Gaza dimostra che l’empatia è svanita da questa sala.
L’empatia è il collante che ci rende uniti come umanità.
E non è una questione di carità nei confronti dei palestinesi.
È una questione che riguarda il rispetto delle vostre funzioni,
che comporta anche l’obbligo per i vostri Stati di garantire con fermezza l’applicazione della Convenzione sul genocidio
per prevenire questo crimine.”

“E quindi, se è vero che oggi siamo qui con l’intenzione di onorare il diritto internazionale, non c’è altro modo che imporre sanzioni a Israele, rivedendo i legami diplomatici, economici, politici, militari e strategici che intratteniamo con questo Stato.
E che questo possa essere l’ultimo genocidio nella storia dell’umanità.”

Che la voce di Francesca Albanese non sia messa a tacere. Perché tutto questo orrore deve finire.

“«Se non cominciamo da noi, che cosa ci resta? La pace si costruisce con la pace, non pensando alla guerra, quindi dobbiamo cambiare il modo in cui viviamo e vediamo le cose. Perché ai ragazzi si insegna conflict management invece di restoring peace? Perché i conflitti vanno gestiti anziché evitati? Cos’è successo alla diplomazia? Dov’è finita?».”

🇵🇸Free Palestine 🇵🇸
Profile Image for omi.
54 reviews46 followers
August 14, 2025
“Quando sono in gioco vite umane, l'imparzialità diventa un dovere che ci costringe a metterci dalla parte del diritto, della giustizia e delle vittime.
Essere imparziali significa avere il coraggio di difendere ciò che è giusto, di dare voce a chi è stato messo sotto silenzio o viene semplicemente ignorato, e di lottare contro i soprusi che martoriano il nostro mondo.
L'imparzialità non consiste nel fingere di non avere un'opinione di fronte a delle atrocità, o nel presumere di dover mantenere una posizione equidistante tra due parti in contrasto, anche se le loro posizioni sono strutturalmente e storicamente ineguali e quando c'è una parte che occupa, depreda e opprime mentre l'altra viene occupata, depredata e oppressa, innescando disastrosi meccanismi di violenza.
Com'è possibile che la verità sia diventata menzogna e la menzogna verità?”

“A questo male dilagante, che ci vorrebbe tutti avvinti o semplicemente vinti, dobbiamo rispondere con consapevolezza e azione. Il sapere è un'arma fondamentale, perché la conoscenza rappresenta la migliore difesa contro la manipolazione, lo sfruttamento e l'inganno; e l'azione dovrebbe scaturirne in modo naturale.”

“O ci impegniamo a essere la rivoluzione oppure falliremo, perché nessun cambiamento può avvenire nel mondo se prima non avviene dentro di noi. Dobbiamo spogliarci, un preconcetto alla volta, di tutto il bagaglio che ciascuno di noi si porta dietro per andare ogni giorno di più incontro alla verità.”

“Dopo aver visto, bisogna agire. Altrimenti, a cosa serve vedere? Dobbiamo prendere coscienza dei problemi che affliggono il mondo.
Allora, questa coscienza ci aiuterà a capire cosa fare e cosa non fare per renderci utili.”
Profile Image for Martina.
136 reviews8 followers
September 22, 2025
“Ai palestinesi viene strappata l’infanzia di dosso, diventano grandi nel corpo di bambini, già gravati da preoccupazioni, da ansie, da paure, da responsabilità che non dovrebbero appartenere alla loro età.”
Profile Image for Martina.
136 reviews1 follower
June 1, 2025
Il lavoro di Francesca Albanese che sta facendo sulla Palestina è veramente un grande riferimento per capire la questione.
Profile Image for Carlotta.
84 reviews3 followers
November 15, 2025
Leggere “Quando il mondo dorme” è come sentire l’autrice nella mia testa rivolgersi direttamente a me, nonostante l’abbia solo vista e letta in altri contesti più ampi.
Le sue testimonianze, insieme a quelle delle persone scelte in questo testo non lasciano spazio a dubbi: quello che sta succedendo in Palestina altro non è che un brutale genocidio che può essere evitato, la storia non deve ripetersi per nessuno.
“Quando il mondo dorme” è un grido breve e feroce: guardate, perché questo sta accadendo.
Profile Image for Fede La Lettrice.
834 reviews88 followers
September 23, 2025
• Un orizzonte che brucia e non poter tornare indietro ecco la sensazione che ho provato leggendo. Francesca Albanese racconta, con competenza, la condizione di un popolo incarcerato da decenni e adesso devastato, costretto a trasformare la sopravvivenza in quotidianità. La Palestina, e in particolare Gaza, non è geografia ma carne viva straziata, memoria lacerata, lingua che insiste a farsi ascoltare.

• Il titolo è già un’accusa: dorme chi può permetterselo, mentre altri restano inchiodati alla veglia forzata di chi non ha tregua. Dormire coincide con il voltarsi dall’altra parte; restare svegli è un atto politico e umano insieme.

• Le dieci storie raccolte, in risposta a dieci domande, hanno la forza dei dettagli: la bambina che non avrà tempo di diventare adulta, il medico che opera tra le macerie con le mani stanche e l'impotenza nel cuore, l’artista che difende il proprio respiro trasformandolo in parola o disegno. Non sono figure simboliche, sono vite reali interrotte o sospese che ci raggiungono senza filtri. La loro voce chiede solo di non essere cancellata.

• La scrittura di Albanese unisce due registri che raramente si tengono insieme, la precisione del giurista e la compassione di chi ha incontrato quegli sguardi. Non si rifugia nel linguaggio tecnico ma muove in uno spazio intermedio dove la denuncia resta rigorosa e allo stesso tempo pulsante di umanità.

• Ciò che emerge con più forza è il peso dell’indifferenza. La violenza descritta non è mai isolata, si accompagna sempre al silenzio globale. È questo silenzio a ferire maggiormente, il sapere che la sofferenza può essere ignorata, rimossa, archiviata come un rumore lontano.

• Non dice cose che già non si sappiano, purtroppo, ma l'autrice costringe a rimanere davanti alla frattura senza sconti né vie di fuga e pone di fronte a una scelta morale semplice e terribile: vedere o non vedere.

• Un varco da cui non si esce indenni.
Profile Image for Francesca.
38 reviews10 followers
August 21, 2025
"Se dovessi morire,
tu devi vivere
per raccontare
la mia storia
per vendere le mie cose
per comprare un po' di carta
e qualche filo,
per farne un aquilone
(fallo bianco con una lunga coda)
cosicché un bambino,
da qualche parte a Gaza,
guardando il cielo
negli occhi
in attesa di suo padre che
se ne andò in una fiamma
senza dare l'addio a nessuno
nemmeno alla sua stessa carne
nemmeno a se stesso
veda l'aquilone, il mio
aquilone che tu hai fatto,
volare là sopra
e pensi per un momento
che un angelo sia lì
a riportare amore.
se dovessi morire,
fa' che porti speranza
fa' che sia un racconto!" - Refaat Alareer (poeta) che ha sempre creduto nel potere della parola come forma di resistenza e di cura e che è stato ucciso in un bombardamento israeliano il 6 dicembre 2023.
Profile Image for Jessica.
190 reviews11 followers
October 9, 2025
Difficile un resoconto omogeneo di questa lettura. Cerco di schematizzare così:
Contenuto: ☆☆☆☆☆☆☆☆
Tema caldo, caldissimo, e non abbastanza dibattuto (per quanto ci sia poco da dibattere e molto di cui prendere coscienza e per cui intervenire). Una storia dell'occupazione formato .zip .
Forma: ☆☆☆
La premessa dichiara di raccontare la Palestina in 10 storie, 10 persone che sono, o sono state, parte della sua Storia ferita.
Nei fatti solo un paio di capitoli si presentano effettivamente così, per il resto è la storia di lotta dell'autrice e della sua famiglia che si interseca con i personaggi che danno il titolo al capitolo.
Il risultato è comunque semplicemente NECESSARIO, ma ammetto che la lettrice che è in me, la delusione per la promessa disattesa l'ha avuta.
L'idealista che è in me dice comunque che mi riprenderò.
N.B.: i ringraziamenti sono parte integrante del racconto, e della commozione. E portano a ringraziare anche chi legge, per l'impegno, la determinazione e i rischi corsi.
Profile Image for chiara lusetti.
112 reviews1 follower
July 1, 2025
Questo libro significa per me tante cose.
La sua lettura è un’esigenza politica: continuare a ribadire la mia contrarietà a quanto succede, dando visibilità a questa donna straordinaria.
Serve poi a tenere viva la rabbia, non dimenticarmela, ricordarmi ogni giorno del perché é importante continuare a parlare di Palestina.
É servito anche a portare a galla ricordi lontani. Sapevo che avrei letto in gran parte cose che già so. Tuttavia, Il capitolo in cui Albanese racconta dei suoi primi giorni a Gerusalemme mi ha presa alla sprovvista e mi ha commossa. Ho ripercorso gli stessi tour di turismo alternativo che ho fatto anche io nel 2009, ricordando dettagli, sensazioni, che erano assopite da anni. Ho rivisto la me ventenne che scopre un’ingiustizia per non dimenticarla mai più, che fa entrare la Palestina nel suo cuore, dove ha ancora una casa.
Leggetelo regalatelo e parlatene, perché nessuno possa dire “io non lo sapevo”.
Profile Image for Ling Ling.
50 reviews
July 20, 2025
Grazie a Francesca Albanese per il suo prezioso lavoro🍉
Profile Image for Mariasilvia Santi.
119 reviews
Read
November 1, 2025
Albanese ha una vis oratoria senza pari. Un'alchimia perfetta tra empatia, onestà e preparazione professionale. Sulla carta, tutto questo si traduce in uno stile limpido e nobile.

"In questa strana primavera 2025 mi è difficile immaginare il futuro. mi è quasi impossibile immaginarmi Gaza ricostruita se non come un grande monumento commemorativo al genocidio, ma questo non significa che vedo la fine del popolo palestinese: i palestinesi risorgeranno, però adesso gli israeliani stanno straziando il corpo di questo popolo oppresso, proprio come hanno fatto i politici romani diemila anni fa con il corpo di quel ragazzo [Gesù]. E noi siamo chiamati a chiederci se vogliamo far parte della schiera di chi se ne lava le mani: di quelli che, parafrasando Pessoa, saranno condannati a soffrire per le ferite di battaglia che non hanno combattutto."
Profile Image for Rosamaria.
33 reviews
October 21, 2025
Questo libro è stato il mio compagno per una settimana: ha camminato con me, ha mangiato con me, è venuto a lavoro con me. Credo che mi abbia aiutata a non sentirmi persa davanti a tutto questo dolore.

Ho sottolineato mille frasi in queste pagine e so già che vi farò ritorno quando ne avrò più bisogno.

F. Albanese spiega la propaganda e le caratteristiche della politica di annientamento condotta da Israele ai danni del popolo palestinese.

Si tratta di una lettura aspra che genera sgomento. Questo senso di orrore e impotenza aumenta fino a tradursi in un fermo, ostinato e fiero messaggio di pace:

"Gaza continuerà a vivere" con le penne degli autori, con le pennellate degli artisti, con i discorsi nelle conferenze. Gaza resiste e la sua storia non finisce qui, soffocata dalle bombe e dal cemento di un resort.
Profile Image for Michela nonostante.
180 reviews3 followers
September 10, 2025
La donna più forte e coraggiosa del nostro tempo, con l’incarico più crudele.
Grazie Francesca Albanese per aver scritto questa testimonianza.
Profile Image for Melissa Sciriscioli.
80 reviews3 followers
August 30, 2025
Attraverso il suo libro - che mi è piaciuto molto - Francesca Albanese offre numerosi spunti di riflessione sulla tragica situazione palestinese. Ci mette di fronte alla dura e drammatica realtà della Palestina condividendo con il lettore fatti, eventi, persone e testimonianze che hanno lasciato un segno concreto nella vita e nel lavoro dell’autrice.
Per me è stato un libro molto utile e illuminante.
Nella parte introduttiva mi è sembrato di cogliere molta rabbia nelle parole della scrittrice. Soltanto nel corso della lettura ho compreso quanto fosse lecita quella forte indignazione che mi era parso di percepire. Come non essere d’accordo con lei?! Come si fa a non provare la medesima reazione?!
La storia che mi è rimasta più impressa è stata quella su Malak, una giovane artista palestinese. Fuggire da quegli orrori significa anche abbandonare la sua terra, i suoi affetti, la sua storia, ma significa anche regalare alla propria vita una seconda chance e diffondere, attraverso i suoi dipinti, la voce dei palestinesi in tutto il mondo.
Profile Image for Elena.
259 reviews33 followers
September 14, 2025
Libri come questo sono necessari nell'epoca in cui stiamo vivendo
Profile Image for Fabrizio Filippone.
27 reviews1 follower
December 12, 2025
È stato un libro faticoso. È straziante. Ci sono stati momenti in cui leggevo e dovevo prendermi una pausa, motivo per cui probabilmente ci ho messo un po’ a finire questo libro.

Lo consiglio a chiunque, è scritto in maniera magistrale. Non ha la pretesa di essere un trattato storico, eppure è così rispettoso e rigoroso nel raccontare i fatti. Anche nei momenti in cui parla personalmente, non è pregiudizievole.

È terrificante vedere cosa è successo in 80 anni di storia moderna, e Francesca Albanese analizza questa situazione da OGNI punto di vista possibile.

Non so come concludere se non con un estratto dalle mie annotazioni che mi ha particolarmente devastato, ma questo è solo uno. Ce ne sarebbero così tanti da non poterli inserire in uno spazio soltanto. E forse non si riesce a cogliere l’intero contesto, ma vi assicuro che leggere questo libro vi cambierà per sempre.

“Un ospedale si può ricostruire in un paio d’anni, ma ce n’erano voluti dodici per formare un medico come Adnan al-Bursh.”

Profile Image for Silvia.
468 reviews64 followers
August 1, 2025
Dieci storie + una (quella dagli occhi di Francesca Albanese) per capire cosa significa essere palestinese. Grazie Francesca.
Profile Image for sofiaas.
64 reviews11 followers
August 23, 2025
Difficile esprimere un parere su un libro come questo perché raccoglie una serie di argomenti oggettivamente difficili da digerire e alcune esperienze personali dell'autrice di cui possiamo giusto prendere atto.
Francesca Albanese è relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati dal 2022, ma conosce, ama e cerca di proteggere questo paese da molto prima. Gli anni passati a Gerusalemme insieme al marito Massimiliano Calì, nel libro chiamato semplicemente Max, le hanno dato l'opportunità di conoscere alcune persone con cui ha mantenuto dei legami molto stretti nel corso degli anni, non solo da un punto di vista professionale, ma anche personale. Per questo motivo il suo "Quando il mondo dorme" si divide in nove capitoli, ognuno di questi dedicato a una persona in particolare che ha avuto un ruolo chiave nella sua vita.
Grazie alla sua scrittura ho avuto l'impressione di conoscere io stessa le persone citate, come se fossero anche amici miei. Mi sono affezionata moltissimo ad Alon Confino, storico israeliano e a Malak Mattar, pittrice palestinese. Penso che questo sia stato possibile anche grazie alla mia scelta di non proseguire con l'ascolto dell'audiolibro perché, ahimè, la narratrice non ha saputo interpretare nel modo giusto queste pagine.

Profile Image for Valentina G.
223 reviews27 followers
August 20, 2025
Audiolibro.
Non si può dire nulla su quanto ha scritto Albanese, ad oggi una delle voci più autorevoli sulla questione palestinese.
Un grosso, enorme dolore bagnato dalla mancanza di presa di coscienza di troppi.

Nota a margine: continuo a trovare lettori e lettrici pessim*, come se la scelta della voce narrante non fosse una scelta editoriale fondamentale.
Questo è stato il peggior ascolto avuto fino qui, probabilmente anche per la delicata tematica affrontata. Punteggiatura non rispettata, enfasi eccessiva anche dove non occorre, meno persone che credono di dover recitare, più lettori e lettrici che sanno dove fare una pausa e dove no, punti, virgole, parentesi, ci sono e vanno rispettati.
Profile Image for Alessandra.
78 reviews25 followers
September 27, 2025
Quante lacrime questo libro ... Grazie a Francesca Albanese per il suo grande contributo!

«Se dovessi morire,
tu devi vivere
per raccontare
la mia storia
per vendere le mie cose
per comprare un po’ di carta
e qualche filo,
per farne un aquilone
(fallo bianco con una lunga coda)
cosicché un bambino,
da qualche parte a Gaza,
guardando il cielo
negli occhi
in attesa di suo padre che
se ne andò in una fiamma
senza dare l’addio a nessuno
nemmeno alla sua stessa carne
nemmeno a se stesso
veda l’aquilone, il mio
aquilone che tu hai fatto,
volare là sopra
e pensi per un momento
che un angelo sia lì
a riportare amore.
Se dovessi morire,
fa che porti speranza
fa che sia un racconto!»
Profile Image for Costanza Stanzerl.
23 reviews
December 23, 2025
...Era Wasim Dabash, un professore italo-palestinese, docente di Storia dell'Università La Sapienza, che mi ha risposto: <>.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Giulia.
37 reviews50 followers
August 17, 2025
"Se devo morire,
tu devi vivere
per raccontare la mia storia"


💔
Profile Image for Valentina Guerrini.
60 reviews
August 8, 2025
Un libro davvero potente, dettagliato e bellissimo. Non è un romanzo, ma la cruda realtà di cui abbiamo tutti bisogno. Da leggere assolutamente.
2 reviews
September 28, 2025
Potente, incredibile. Racconta molto di ciò che avviene e come è la vita in Palestina e di come il mondo ha contribuito a questo genocidio!
Displaying 1 - 30 of 196 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.