Loris Pozza è il classico criminale esperto in «magheggi»: truffe, fatture false, capitali che finiscono nella banca cinese clandestina. Quando la sua amante moldava viene rapita, l'incarico di consegnare il riscatto è affidato a Marco Buratti, investigatore senza licenza, e ai suoi soci Max la Memoria e Beniamino Rossini. Ma qualcosa va storto e la donna, nonostante il pagamento di un milione di euro, non viene liberata. L'Alligatore inizia cosí un'indagine non autorizzata per impedire che una vittima rimanga senza giustizia, a dispetto di chi vorrebbe mettere tutto a tacere. Nel frattempo Rossini, che ogni tanto abbandona il suo vecchio mestiere di bandito per dedicarsi a salvare donne, libera una giovane ucraina sfruttata dalla mafia del suo Paese. Questa volta, però, la rappresaglia che si scatena è terribile. Una resa dei conti da cui nessuno uscirà indenne e che porterà l'Alligatore dove mai si era spinto.
Per il ritorno dell'Alligatore, Massimo Carlotto scrive il suo noir piú doloroso. Suona il suo blues piú malinconico e sorprendente.
«Avevamo scelto un'esistenza molto diversa dalle altre, da quelle dei regolari. E quando hai il cuore fuorilegge non puoi pretendere che batta a un altro ritmo».
Massimo Carlotto began his literary career in 1995 with the noir novel The Fugitive, a fictionalized account of his time on the run. In 1998 he published Le irregolari, the semi-autobiographical novel on the Argentine military regime of the Seventies. In 2001 he released Arrivederci, amore ciao, which was adapted into a movie in 2005. In 2004 he published Death's Dark Abyss, a nihilistic noir on the theme of revenge.
Massimo Carlotto torna in libreria con una nuova storia dell’Alligatore, il soprannome dello storico protagonista Marco Buratti.
A esequie avvenute è un blues letterario cupo e disilluso, ambientato nelle paludi morali del Nordest italiano, dove il crimine si intreccia con la quotidianità in modo inquietante e realistico.
Questo libro è un’indagine non solo su un crimine, ma sulla fragilità umana in un mondo senza redenzione. La trama parte da un sequestro apparentemente semplice: Loris Pozza, un imprenditore vicentino invischiato in affari loschi come fatture false e riciclaggio attraverso banche clandestine cinesi, vede rapita la sua giovane amante moldava, Aliona. Per riaverla, deve pagare un milione di euro. Incapace di fidarsi delle autorità, si rivolge all’Alligatore e ai suoi fedeli compagni: Max la Memoria, l’intellettuale del gruppo, e Beniamino Rossini, il milanese vecchio stampo con un codice d’onore tutto suo. La consegna del riscatto, però, non va come previsto, e da qui si dipana un’inchiesta parallela che scava nei meandri di mafie straniere – ucraine e russe in primis – , omicidi, occultamenti di cadavere e vendette personali.
Carlotto intreccia abilmente due fili narrativi: l’indagine sul rapimento e le azioni solitarie di Rossini, che continua a liberare donne sfruttate dalle organizzazioni criminali, attirando su di sé pericoli inevitabili.
Al di là del noir, Carlotto esplora le zone cupe del dolore e della perdita
“La morte di Max ci obbligava a scelte importanti che avrebbero condizionato il nostro futuro. Il lutto è una faccenda davvero complessa, dove gli aspetti pratici si fondono con il dolore e lo alimentano, ti impediscono di trovare un attimo di pace.”
Non sono riuscita a finirlo e l’ho abbandonato neanche a metà. Non mi è piaciuto lo stile narrativo, i nomi dei vari personaggi sono francamente brutti, la trama è debole.
Una storia in puro stile Carlotto, con tutti gli elementi che hanno caratterizzato le storie dell'Alligatore in questi 30 anni. Con un finale che... va solo letto. Tutto il resto è spoiler (anche qualche commento qui nel sito, ahimè).
A trent'anni dal primo romanzo che lo ha visto protagonista, torna l'Alligatore. Una leggenda del crime italiano. Carlotto molto spesso scrive anche in compagnia e, in ogni caso, i suoi gialli non tradiscono. È un inverno gelido nelle paludi del Nordest. Una donna è stata rapita, ma il sospetto che l'abbiano uccisa cresce di ora in ora. E Marco Buratti, l'Alligatore, è determinato a ristabilire la verità a ogni costo, anche quando non interessa a nessuno. Per il ritorno dell'Alligatore, Massimo Carlotto scrive il suo noir piú doloroso, suona il suo blues piú malinconico. Consiglio: può diventare un'occasione per ascoltare la colonna sonora del romanzo e fareste un ottima scelta. «Avevamo scelto un'esistenza molto diversa dalle altre, da quelle dei regolari. E quando hai il cuore fuorilegge non puoi pretendere che batta a un altro ritmo». Buona lettura e... Nel caso, ecco la cronologia dei precedenti romanzi dell'Alligatore La verità dell’Alligatore #1 Il mistero di Mangiabarche #2 Nessuna cortesia all’uscita #3 Il corriere colombiano #4 Il maestro di nodi #5 Dimmi che non vuoi morire #6 L’amore del bandito #7 La banda degli amanti #8 Per tutto l’oro del mondo #9 Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane #10
This entire review has been hidden because of spoilers.
Con Ad esequie avvenute, Massimo Carlotto riporta in scena l’Alligatore e rilancia il personaggio a cui ha dato vita ben 30 anni fa. È un romanzo cupo, asciutto e moralmente spietato, in piena tradizione noir: nessun eroe, nessuna redenzione, solo un’umanità che tenta di sopravvivere in un Nordest sempre più avvelenato da potere e corruzione.
Il ritmo è serrato, la prosa scarna e precisa come un referto. Carlotto non si concede deviazioni o sentimentalismi: costruisce una tensione lenta ma costante, dove ogni dialogo pesa e ogni gesto rivela qualcosa di più profondo del semplice delitto da risolvere.
Per i lettori della serie, questo capitolo ha un peso particolare: tornano vecchi volti, e con loro i fantasmi del passato. Il confronto che ne nasce è una riflessione sul male, sulla colpa e sulla sottile linea che separa chi cerca giustizia da chi si limita a sopravvivere.
Un romanzo maturo, coerente e crudele nel modo giusto. Un tassello fondamentale per chi ha seguito l’Alligatore fin dall’inizio.
Consigliato a chi ama il noir italiano puro, senza compromessi morali.
Sono passati trent'anni dal primo caso di Marco Buratti, detto l'Alligatore, che ha passato anni in carcere per errore e che ha messo a frutto le sue competenze e le sue conoscenze nella malavita divenendo un investigatore senza licenza, affiancato dai suoi amici, Max la Memoria e Beniamino Rossini. Questa volta viene ingaggiato da un criminale della finanza per portare il riscatto per la sua amante che è stata rapita. Ma, nonostante abbia consegnato regolarmente il milione di euro che è stato richiesto, la donna viene ammazzata, così l'Alligatore continua le indagini, anche se il suo cliente avrebbe preferito che lasciasse perdere. Intanto Rossini, per la promessa fatta a Sylvie, cerca di liberare una giovane ucraina sfruttata dalla mafia del suo Paese. Purtroppo qualcosa va storto e si scatena un inferno che spingerà l'Alligatore a fare qualcosa che mai si sarebbe sognato di poter fare. Un caso dolorosissimo per Buratti & company.
Torna l'Alligatore con una storia cupa, dura, sorprendente, dove tornano due protagonisti di romanzi precedenti. Non si salva nessuno in questo noir perfetto, che rispetta le regole del genere rinnovandole e aggiungendo una analisi lucida dell realtà del nordest del nostro paese e degli sporchi accordi con la mafia ucraina. Un Carlotto al suo meglio.
si legge, specie perché si vuole bene all'alligatore e a rossini. mi ero evidentemente perso delle puntate, perché non sapevo delle vicende legate a max. così come del commissario campagna. alcuni passaggi sono un po' tirati. ma alla fine sono state alcune serate paicevoli. e questo non è poco.
L'Alligatore è tornato. Era tanto che non lo incontravo e spero davvero che non sia l'ultimo della serie... se così fosse, sarebbe un po' una delusione (come trama).