La vida és curta, etcètera

by Veronica Raimo, Mercè Ubach (Translator)

Durant un terratrèmol, una dona és al llit amb un home, però el llit no és el seu i l’home no és la seva parella. Així comença un dels set relats irreverents i tragicòmics d’aquest recull. Els protagonitzen dones —de vegades impulsives, de vegades simplement maldestres— massa mandroses per rebel·lar-se, traïdores i, tanmateix, disposades a confiar; dones carregades de plans que viuen els compromisos com una gàbia; que desitgen intensament però a qui els costa estimar de debò. I, sobretot, dones que han après a prendre’s molt seriosament a elles mateixes o… a riure’s de tot, perquè, al capdavall, la vida és curta, etcètera.

Torna l’escriptura mordaç i sensual de Raimo, que tan aviat ens fa riure com ens sacseja i esfondra totes les convencions que ens reconforten.

Genres: Short Stories, Fiction, Audiobook, Womens, Italian Literature, Italy

144 pages, Paperback

First published October 17, 2023

Reviews

[Anita Giannasio Mirisola · Rating 3 out of 5]

2½☆
Veronica Raimo è sempre sopra le righe, ma qui ha disturbato persino me. Premesso che non amo i racconti, ho trovato il suo ultimo libro dispersivo e inutilmente volgare. Non sono una puritana che si scandalizza per qualche parolaccia o scene di nudo, però... boh, non so spiegarlo, so solo che mi ha annoiata. Non ho colto il filo conduttore tra le varie storie, se non che i protagonisti sono tutti nel mondo dell'arte e dell'intrattenimento (musica, pittura, fotografia, danza, giornalismo, etc). Non sono certa di aver capito quali fossero le intenzioni dell'autrice, se non provocare il lettore, e non saprei neanche dire quali siano i temi toccati. Alcuni racconti sono senz'altro più promettenti di altri, ma le potenzialità vengono stroncate sul nascere, dal brutale inizio di un nuovo capitolo.
Non era il libro per me, pazienza. Leggerò comunque i prossimi di Raimo, perché solitamente apprezzo la sua penna pungente.
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[Giulia Papalia · Rating 1 out of 5]

L’abbandono di questo libro ha un’ironica analogia con la mia vita universitaria: allo stesso modo in cui ho mollato a 3 esami dalla fine (dopo un percorso più o meno lineare ma ricco di soddisfazioni) in preda ad una sensazione che dopo 10 anni non riesco ancora a canalizzare, chiudo La vita è breve, eccetera a 28 pagine dalla fine. Perché, appunto, la vita è breve.
A me non dispiace Veronica Raimo, ma così come Niente di vero, mi trovo a dire «Ok, ben scritto, carino, ma non capisco dove vuoi arrivare», senza contare che per me i racconti sono un’avada kedavra sulla mia attenzione. E niente, mollo così, senza capire in che punto di questi racconti - alcuni coinvolgenti, altri meno - si evince che la vita è breve eccetera.

[Ermes La Bua · Rating 2 out of 5]

Ho amato tantissimo Niente di Vero di Veronica Raimo, uno dei pochi titoli che mi ha fatto ridere tantissimo anche se a volte le risate erano accompagnate da un leggero senso di colpa. Quando mi sono approcciato a "La vita è breve, eccetera" speravo sentirmi coinvolto allo stesso modo ma, ahimè, non è stato proprio così.
Veronica Raimo raccoglie in questo libro molti dei racconti scritti nel corso di tutta la sua carriera e che ha proposto ad altri autori in erba, pubblicato su riviste o semplicemente lasciati a maturare nel proprio personale archivio. Il risultato è un guazzabuglio di situazioni solo apparentemente senza un filo logico poiché in realtà quello che li lega tutti è uno spirito di resa tipico della generazione millenial. A differenza però della maestria con cui Sally Rooney tratta lo stesso tema, da questo punto di vista ogni racconto appare monotono.
È come se Veronica Raimo proponesse un menù basato su un unico ingrediente e così come la roccia rimane roccia e l'acqua rimane acqua, anche il pollo resta tale e alla lunga rischia di stancare.
Quando abbiamo assistito alla presentazione di questo libro, l'incontro è stato moderato da Marco Rossari che ha letto un estratto. Recitato da lui era effettivamente molto divertente. E questa cosa mi ha fatto dubitare della mia capacità di riuscire a cogliere la vena comica in un libro. Ma, come ho detto all'inizio, niente di vero l'ho trovato divertente in maniera assurda e quindi sono più propenso a pensare che alla fine, trattandosi di racconti scritti nel corso della sua carriera, quella che effettivamente viene a mancare è la maturità che ha reso Veronica Raimo la scrittrice che con Niente di Vero mi ha fatto volare.
Presa coscienza di questo e del fatto che, maturità creativa o meno, amo la scrittura di Raimo, ho deciso di dare 2 stelle.
Voglio puntualizzare anche, più a me stesso, che non è vero che sono incapare di godermi una raccolta di racconti. Più volte quest'anno ho sfidato un mio limite che secondo me è solo apparente. Continuo a pensare che esista una predisposizione personale che può aiutare o meno un lettore a sentirsi soddisfatto alla fine di ogni singolo racconto, ma comincio anche a notare che a volte vengono dedicate troppe poche pagine per personaggi e situazioni che meriterebbero uno spazio di gran lunga più ampio. È come quando si prova a trasportare tutto il proprio carico in un unico viaggio ma immancabilmente qualcosa viene perso per strada.
In definitiva, non penso che questo libro rientrerà mai fra i miei consigli di lettura.

[Come Musica · Rating 3 out of 5]

Tra 3 e 4 stelle.

[Roberta · Rating 4 out of 5]

A me Veronica Raimo piace molto. Mi piacciono i suoi romanzi, i suoi racconti e le sue traduzioni. Per me il suo stile e i suoi contenuti rappresentano una vera forma di anticonformismo, perchè quando leggo le sue parole ho effettivamente la sensazione di sentire parole taglienti di una persona che ha vissuto, imparato e sbagliato, senza alcun tono paternalistico e con un'irresistibile vena ironica, graffiante e beffarda.

[Giulia · Rating 3 out of 5]

Titolo alternativo: “Niente di che”.

[Sabrinaderrico · Rating 2 out of 5]

ho abbandonato agli ultimi due racconti perché va bene che non mi aspettassi nulla di che, ma a un certo punto la noia ha preso il sopravvento. Riconosco, purtroppo, di avere un problema con i racconti. Anzi, lo scrivo proprio nella speranza che qualcuno mi suggerisca una raccolta che mi riporti sulla retta via e mi faccia ricredere perché so che è un mio limite.

[Theut · Rating 1 out of 5]

1 stella ma ne meriterebbe 0 (do 0 quando ho buttato via il tempo dedicato alla lettura).

[Massimo Monteverdi · Rating 2 out of 5]

Potevo anche dare una stella, ma non si può dire che Raimo scriva male. Purtroppo, gli undici racconti mancano di messa a fuoco. Non per brevità, ma proprio per il poco carisma delle protagoniste. Che una narrativa tutta al femminile sia indispensabile, oggi più che mai, è ormai una banalità. Servirebbe però più cattiveria e meno cinismo. E al diavolo anche quell’insistente sarcasmo davvero fuori luogo.

[La_fede_legge · Rating 1 out of 5]

Un insieme di racconti realizzati con uno stile di scrittura magistrale che hanno in comune protagoniste di genere femminile. Si tratta di donne che non hanno scelta, di donne che scelgono, di donne che si pentono e di donne che si vendicano; si tratta di donne che pensano e donne che agiscono di impulso. E' un insieme di racconti che mette in evidenza il variopinto mondo femminile e che mira ad esaltarne la varietà e a sottolineare l'unicità di ogni singola figura.
Nonostante l'idea di base del libro e l'oggettiva scrittura impeccabile dell'autrice, questo mix di racconti brevi ha un pochino deluso le mie aspettative, in quanto il filo comune ad ogni racconto non ha portato ad alcuna conclusione. Si tratta di un libro dal forte potenziale riflessivo e critico e, senza dubbio, merita la giusta attenzione. Purtroppo, per gusti personali, non sono riuscita ad apprezzarlo come avrei voluto.

[✨Virè · Rating 2 out of 5]

L' ho terminato, ma ammetto, a fatica, nonostante sia breve. Non sono amante dei racconti, preferisco di gran lunga i romanzi, ma essendo una raccolta breve, di una penna che in Niente di vero mi aveva entusiasmata, pensavo di divorarla. Le premesse erano buone, i primi racconti mi hanno strappato tanti sorrisi e ho riconosciuto benissimo quello stile dell' autrice che apprezzo. Andando avanti però mi sono semplicemente annoiata. Racconti che non portano da nessuna parte, alcuni anche piuttosto lunghi, se paragonati alla lunghezza totale della raccolta, ma che mi hanno lasciato nulla, neanche quel senso di divertimento che ho invece riscontrato nei primi.

[Rossella Caliciuri · Rating 5 out of 5]

È un eterno camminare con le cuffie nelle orecchie e gli occhi sullo schermo: vai a sbattere o ti ritrovi a casa senza aver mai fatto un passo.

[Raro de Concurso · Rating 3 out of 5]

Este pequeño libro de relatos podría estar integrado casi sin cambios en su anterior novela, "Nada es verdad".
En su mayoría no decepcionan, siendo el mejor, a mi gusto, el que da título a este ejemplar.

"Era un niño introvertido, de rasgos delicados, y parecía custodiar su timidez como un tesoro, un pañuelo lleno de piedras preciosas y malditas. No había elegido llevar ese bulto a cuestas, pero en eso era igual a todos los niños del mundo."

El conjunto de los cuentos es heterogéneo. Algunos me recuerdan mucho a Monzó, como cuando se hace pasar por la sobrina de una familia en NY, o como su prosa surge lúcida y extraordinaria sólo si le hace favores, cada vez mayores, a su vecina. El surrealismo cotidiano.

En otros es la Verónica de "Nada es verdad", con sus neuras y rayaperismo, en el marco de su familia o de sus relaciones de pareja.

En cualquier caso, el libro es cortito, como el título augura, se lee rápido, y es capaz de hacerte soltar una carcajada o hundirte en la miseria. Para mi, merece la pena sumergirse en el mundo Raimo.

Y lo dejo ya, que me está saliendo una review más larga que el libro reseñado.

[Sara MMZ · Rating 3 out of 5]

“Es extraño cómo en las fotos el pasado de los demás, por un efecto vintage, empieza a parecerte menos ajeno”.

🤍

“Una ruptura es una experiencia continua. Es detonante y permanencia”.

🤍

“Otro letrero decía: «Convivir con las ausencias.
Ojalá, pensé. El problema es convivir con las proce cias. Las ausencias van a lo suyo, no te piden nada”.

🤍

“Odio las descripciones de fotografías y retratos en los libros. No me dicen nada, excepto que alguien existió en un momento determinado. Padres, vacaciones, fotos robadas. La infancia condensada en una instantánea. Madres que fueron niñas. Abuelas que fueron guapas. Todo debe parecer revelador, pero a mí no me revela nada, excepto que alguien, en un momento determinado, existió. Ya lo sé, todos lo sabemos”.

[MsElisaB · Rating 2 out of 5]

I racconti sono quasi tutti relativi alla vita dell’autrice o, comunque, di chiara ispirazione autobiografica; dopo i primi tre, forse quattro, speravo in una variazione di quello che, a questo punto immagino, sia il suo argomento preferito. Ed invece, mi ha fatto ricredere: letto l’episodio che vede una protagonista non alter ego di Raimo [la ballerina, per intenderci], sono stata ben felice che tornasse a scrivere di sé.

È la versione scialba di “Niente di vero” (che già non è che, per intensità, fosse da strapparsi i capelli): i racconti sono abbastanza piatti, le trame sono un po’ insulse (ci sono un paio di vicende carine, ma anche queste decisamente non memorabili), ogni tanto ci butta una mezza tematica, che, però, si guarda bene dal trattare; la caratteristica, però, a mio parere, più deludente è la scrittura - scarna ed esasperante nella sua omogeneità.

In matematica ero un fenomeno, una delle tante cose che ho sprecato, ma ero anche una ragazza agitata, triste e stupida, aveva ragione Vincent. In generale hanno sempre ragione gli altri.

[Simoca85 · Rating 5 out of 5]

Forse sarebbero 4, o magari 4 stelline e mezzo. Ma le tante recensioni negative mi hanno spinto a alzare la votazione. Quel che è certo è che non si può non riconoscere a questo libro una dose sconsiderata di irriverenza che sega via qualsiasi retorica o intento più o meno didascalico.
La penna di Raimo scatta così bene che sfronda la realtà di ogni artificio, e nel farlo sa essere tremendamente divertente o dolente. Fa lo stesso.

[Jaroslav Zanon · Rating 3 out of 5]

È sempre piacevole leggere Veronica Raimo perché è una delle voci più sarcastiche della letteratura contemporanea. Non mi sono piaciuti tutti i racconti, ma in ognuno ho trovato una frase memorabile. Ho preferito "Niente di vero".

[Carola Maselli · Rating 5 out of 5]

Gli undici racconti qui contenuti sono brevi ma nitidi sguardi sui pezzi della vita di undici figure femminili. Ragazze o donne consapevoli di quello che accade intorno a loro, sul lavoro, durante il sesso, alla fine si un amore, nel bel mezzo di un terremoto, in un trullo dopo una festa.
Tutto questo viene raccontato dalla scrittura vivace, ironica, colloquiale di Veronica Raimo, che ti incolla, ti prende per le spalle e ti fa sedere sulla sedia a leggere storie realistiche di personaggi pragmatici, spesso bizzarri, ma pieni di vita. Quella vita che è breve, ma intensa e carica di tutti quegli eccetera.

[Clara · Rating 4 out of 5]

Totes les reviews deien q la deixaven a la meitat 0.0 sí que és veritat que el ritme fa baixada, però els contes shan de pausar i deixar reposar

[Guglielmo Ribolla · Rating 3 out of 5]

2,5.

io amo la scrittura della Raimo e rimango sempre entusiasta dopo aver letto (o ascoltato) un suo libro, ma questa è stata l’eccezione.
io non sono un grande amante delle raccolte di racconti, perché raramente mi rimane qualcosa e questa rientra un po’ nei miei pregiudizi.
alcuni (pochi) racconti mi sono piaciuti (esempio fra tutti “nice person”) ma di molti altri non mi è rimasto nulla.

[Irene Pregnolato · Rating 1 out of 5]

È un grandissimo no.

Non c'è un racconto in cui abbia capito il senso e ciò che voleva trasmettere l'autrice. Troppi riferimenti volgari (almeno per me). Ad ogni racconto speravo che quello dopo fosse meglio ma arrivata all'ultimo non riesco a capire il loro significato.

L'ho finito veramente a forza, volevo abbandonarlo ma, come ho detto, sono stata spinta della speranza che il racconto dopo fosse migliore, ma così non è stato.

[Carmen Cifci · Rating 3 out of 5]

Algunos me gustaron más, otros menos. Historias cortas y con poco desarrollo, pero bien escritas

[Asja · Rating 2 out of 5]

Di tutti i racconti solo un paio mi hanno incuriosita, in generale non mi è rimasto nulla.

[ninis · Rating 1 out of 5]

forse la più grande delusione dell’anno, mi aspettavo tanto, non é un libro brutto, ma per me il risultato finale sembra una bozza di qualcosa che voleva essere tanto ma non ci ha nemmeno provato in modo convinto. ci tengo a precisare che quello che secondo me proprio non funziona é l’intreccio dei racconti, non la scrittura, che a me personalmente non ha fatto impazzire, ma é sicuramente una buona scrittura, sono gusti. per me é giusto sufficiente, come raccolta di racconti inconcludente, con qualche frase da sottolineare bella, ma finisce qui.

[Valentina Camera · Rating 3 out of 5]

Direi 2.5: la scrittura è gradevole, alcuni racconti sono carini, ma dopo un po' risultano ripetitivi e personalmente mi sono annoiata sugli ultimi. Mi riservo di leggere, forse, in futuro, "Niente di vero", ma se il tono è sempre questo il rischio noia è elevato.

[Federica Di Gaetano · Rating 2 out of 5]

Boh.

[Quelcheleggo · Rating 5 out of 5]

In questi racconti ho trovato ogni tipo di fragilità, di ipocrisia, di necessità di riscatto, di sfrontatezza e sfacciataggine. Un libro che ti tira fuori qualcosa da dentro. Non lascia indifferenti.

[Lara Abrahams · Rating 4 out of 5]

Sembra che gli italiani non siano pronti per lo stile schietto, ironico e sensuale della Raimo. Dietro la violenta bellezza delle sue parole, sono storie di smarrimento, desiderio, incomprensione, mancanza. Probabilmente se fosse stato pubblicato, chessó, in Inghilterra, avrebbe avuto più successo. Ahimè, ancora in Italia abbiamo il brutto vizio di vergognarci. E cosí si annebbia la vista, ci si allontana dalla verità.

Io ho trovato questi racconti di un’essenzialità necessaria, che li rende estremamente sensibili e in sintonia con le gravi emozioni dei personaggi. Veronica Raimo ha scritto con controllata spontaneità, un libro dalle note moderne, cosí moderne da essere future.

[GONZA · Rating 2 out of 5]

Alcuni di questi racconti mi hanno divertito, poi lentamente peró, ho smesso di ascoltare e non credo di aver finito l'audiolibro, perché credo avessi raggiunto il limite per quanto riguarda la consapevolezza della miseria umana.

[Vanessa Faroni · Rating 3 out of 5]

Non sono un’appassionata di racconti, ma il penultimo libro di Raimo mi aveva intrattenuta e pure divertita in alcuni punti.
Qui ho trovato lo stesso guizzo solo in un paio di storie, le altre non vedevo l’ora si concludessero per lasciar spazio alle successive.
Queste tre stelle sono sicuramente arrotondate per eccesso.