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Fuori fuoco

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“Quando è scoppiata la guerra, eravamo tutti contenti.” Jolanda detta Jole, tredici anni nell’estate del 1914, non ci metterà molto a capire e subire le conseguenze di un conflitto che allontana gli uomini da casa e lascia le donne sole. Separate dalla mamma, sconvolte dai bombardamenti, lei e la sorellina viaggeranno per la campagna alla ricerca di una nonna che non sapevano nemmeno di avere. Da Udine a Grado, e poi in fuga dopo Caporetto, vivranno appese al desiderio di ricomporre la famiglia dispersa, salvate sempre dalla forza e dallo spirito indipendente che è il loro tratto distintivo. Narrate dalla voce di Jole, una prima persona vivida e pungente, le loro vicende sono quelle di tutte le donne che restano fuori fuoco, lontano dal fronte, come sfumate, quasi invisibili, mentre la Storia procede impietosa. Tredici immagini raccontate, come foto perdute di un album di famiglia, scandiscono una narrazione basata su diari, testimonianze, cronache e documenti. Per parlare di guerra dal punto di vista di chi non la fa.

148 pages, Kindle Edition

First published September 3, 2014

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About the author

Chiara Carminati

75 books11 followers

Ratings & Reviews

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Community Reviews

5 stars
124 (31%)
4 stars
171 (43%)
3 stars
74 (18%)
2 stars
18 (4%)
1 star
3 (<1%)
Displaying 1 - 28 of 28 reviews
Profile Image for Eleonora.
325 reviews62 followers
November 23, 2016
Non avevo minimamente idea di cosa sarei andata a leggere quando ho preso il libro in biblioteca. Mi ha davvero colpita. Accompagnare Jole negli anni della guerra è stato toccante e coinvolgente. La storia si sviluppa dal 1914 fino al 1918, tra viaggi, bombe e alcune sorprese. Leggere la storia della sua famiglia mi ha commossa.
La scrittura è scorrevole, semplice ma precisa, mai pesante. Il personaggio che ho apprezzato di più è stato zia Adele, anche se le sorelle Jolanda e Mafalda sono energiche e forti quasi quanto lei.
Lo consiglio davvero.
Profile Image for Martina Moramarco.
163 reviews11 followers
May 31, 2021
Una breve storia commovente di famiglia e guerra.
Protagonista è Jolanda, costretta a tornare in Friuli con la famiglia allo scoppio della prima guerra mondiale. Dai capelli biondi e dall’aspetto tedesco, si trova in mezzo a due fuochi nemici, che si assomigliano tristemente tra loro.
Il romanzo attraversa gli anni della guerra, con piccole grandi ingiustizie e la vita che si rivela più ricca di sorprese di quanto ci si aspetta.
Molto interessante è l’uso delle fotografie fuori fuoco. È un romanzo che si presta alla lettura collettiva in classe e alla riflessione narrativa: cosa c’è dietro le immagini sfocate, quelle foto venute male e comunque sviluppate, cosa si nasconda, quali storie non sono state raccontate, ancora?
Profile Image for Roby_Hood_.
277 reviews16 followers
June 28, 2018
Bellissimo romanzo adatto a tutti, ragazzi e adulti, ambientato durante la prima guerra mondiale.
Protagonista della vicenda è Jolanda, una ragazzina di tredici anni, che racconta in prima persona le conseguenze sconvolgenti del terribile conflitto, che allontana gli uomini di casa (suo padre e i suoi due fratelli) per lasciare le donne sole: “La guerra, Jole, la fanno gli uomini. Ma la perdono le donne.” le dice la mamma Antonia. Ma se queste donne potessero essere al mondo oggi per vedere come siamo, credo che non la penserebbero più così, perché le donne le guerre le hanno vinte e le vincono quotidianamente, anche se rimangono fuori fuoco, sullo sfondo, quasi invisibili, come simboleggiano le tredici foto di un album di famiglia andate perdute ma descritte nel romanzo.
Ed è proprio questo che ci raccontano le parole sempre vivide e pungenti di Jole e quelle innocenti ma capaci di un’analisi sconvolgente e disarmante della realtà della sorellina Mafalda e cioè che la Storia va avanti imperterrita, perfettamente a fuoco sulla folle distruzione dell’uomo contro l’uomo, come le scrive il fratello Antonio dal fronte:

“La vittoria è vicina,” concludeva nella sua lettera “così come il nostro ritorno glorioso alla pace delle nostre case e al seno delle nostre famiglie.” D’istinto ho guardato verso il piazzale alle mie spalle. Se continuava così, la casa e la famiglia in cui tornare mio fratello Antonio avrebbe dovuto disegnarsele da solo. Per lui la guerra era come una di quelle foto in cui c’è un soggetto in primo piano, bene a fuoco, e tante altre cose sullo sfondo: a fuoco lui vedeva le battaglie, i comandanti, il nemico, il coraggio, la gloria. Noi eravamo lo sfondo, fuori fuoco, sfumati, quasi invisibili.”

La vicenda di Jole è quindi un racconto sul coraggio, la determinazione, la caparbietà di queste donne che si sono rimboccate le maniche e si sono abbarbicate alla loro terra per tenere unita la famiglia o per raccoglierne i pezzi dispersi come fanno Jolanda e Mafalda: separate della madre, sconvolte dai bombardamenti, si mettono in cammino per la campagna friulana, accompagnate da zia Adele, alla ricerca di una nonna materna che non sapevano nemmeno di avere. Vivono l’esperienza sconvolgente della disfatta di Caporetto ma non si lasciano intimorire, non si perdono mai d’animo e continuano imperterrite nel loro desiderio di riunire le donne della famiglia in attesa del ritorno degli uomini.
L’esperienza della guerra inevitabilmente matura Jolanda che diventa donna in pochissimo tempo, rafforzandone lo spirito indipendente e quell’istintualità che la contraddistingue e che spesso la mette in salvo, riuscendo nel proprio obiettivo, ma che a mio avviso può essere inteso anche come un esempio di tenacia e di lavoro sodo per raggiungere i propri obiettivi per le nostre ragazzine, sempre più fragili.

Il romanzo nasce dalla rielaborazione di diari, testimonianze, cronache e documenti dell’epoca e ho trovato molto interessante l’idea delle tredici foto perdute.
Molto particolare anche lo stile dell’autrice che, pur essendo semplice e ricalcando ovviamente il linguaggio colloquiale, viene arricchito da similitudini e metafore che colpiscono per la loro forza e originalità, come ad esempio quando Jole parla della guerra, definendola “una bestia cieca, che non vede se hai addosso la divisa oppure no. E ci aveva appena tirato un morso, riempiendosi la bocca di sangue”.
Sono stata quindi davvero molto contenta di aver avuto l’opportunità di conoscere l’esistenza di questo romanzo e di averlo letto e lo consiglio vivamente.

2 reviews
August 10, 2025
È una storia che racconta con semplicità la vita delle donne nei giorni della prima guerra mondiale. In particolare racconta la vita di Jolanda e la sua famiglia che durante la guerra cresce e cambia, si separa e si riunisce.
La lettura è scorrevole e coinvolgente, e la storia può far riflettere su ciò che è più importante nella vita.
Vorrei finire con una parola: Pajute.
Se volte scoprire cosa significa dovete leggerlo. Lo consiglio molto.
Profile Image for hcaprice.
43 reviews
November 11, 2023
Magnifico romanzo che offre una visuale spesso offuscata, "fuori fuoco", di cui nessuno si prende mai la briga di considerare, della prima guerra mondiale.
Profile Image for Cricri.
250 reviews4 followers
April 17, 2015
un libro da leggere tutto d'un fiato, ci trasporta nel Friuli della prima guerra mondiale e ci tiene lì, vicino a Jole e alla sua famiglia , a vivere i giorni di una guerra drammatica. Lo consiglio
Profile Image for Nicoletta Furnari.
366 reviews12 followers
February 7, 2023
“FUORI FUOCO” è un romanzo che ha vinto il Premio Andersen nel 2015 e il Premio Strega ragazzi e ragazze +11 nel 2016.
Chiara Carminati ha scritto un gioiellino che riporta con parole evocative l’esperienza della Prima Guerra Mondiale da parte di chi la guerra l’ha vissuta ma non l’ha fatta: le donne.
Antonia, originaria di Grado e per questo guardata con sospetto dagli abitanti di Martignacco, dopo la partenza del marito e dei due figli maschi per il fronte, rimane sola con le sue due figlie, Jolanda e Mafalda (alle quali ha dato lo stesso nome delle figlie del Re) ma, per aver evitato le attenzioni di un soldato viene arrestata e mandata a Firenze.
Le ragazze, rimaste sole, raggiungono Adele, un’anziana amica di famiglia che abita ad Udine, e con lei cercano di sopravvivere tra bombardamenti, lavoro, povertà e malattie. Durante questo soggiorno, le due giovani scoprono di avere ancora, a Grado, la nonna materna, della quale non avevano mai sentito parlare. Decidono di andare a trovarla e tentare di ricucire il rapporto, proprio nel periodo in cui l’esercito italiano subisce la disfatta nella battaglia di Caporetto.
Questo libro racconta uno spaccato di vita e di storia al contempo realistico ed emozionante. All’inizio di ogni capitolo c’è una fotografia, tredici in tutto, che hanno una caratteristica in comune, quello di presentare elementi sfocati o fuori campo, tra questi anche la vita stessa.
Profile Image for TheBook _ Girl.
19 reviews1 follower
January 7, 2025
Wow. Bellissimo! Avevo aspettative molto basse riguardo a questo libro in quanto di genere storico, ma l'ho amato! Ho adorato e bramato ogni istante con Sandro e Jolanda, e continuo a sperare in un sequel, o almeno un epilogo per far avere loro l'happy ending e fare un quadro generale della situazione futura. La penna di Chiara è molto scorrevole e per niente pesante! Temi trattati e storia seguita alla perfezione, con il giusto coinvolgimento emotivo che la guerra puo portare! Che dire, stupendo!
Profile Image for Ari.
110 reviews
November 3, 2022
La storia è scritta bene e interessante, utile per fare conoscere ai ragazzi alcuni momenti della Prima guerra mondiale e le difficoltà di chi viveva sul confine con l'Austria, l'unico aspetto che non ho apprezzato è come è stata affrontata la storia d'amore
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Paola Cunico.
24 reviews4 followers
September 2, 2021
Molto didattico e chiaro, ho percepito però poca passione. Non è accattivante , la seconda parte è frettolosa e finisce tutto troppo dolcemente per essere realistico. Alcuni buoni spunti, davvero.
Profile Image for Calliwen.
54 reviews12 followers
January 5, 2023
Carina l'idea, si può effettivamente portare anche in classe, ma l'ho trovato molto edulcorato.
Profile Image for Ekaterina Avenirova.
26 reviews
September 14, 2024
Libro ben scritto, molto coinvolgente, bello, emozionante e che riesce anche strappare delle belle risate. Consigliatissimo!
Profile Image for Elena.
258 reviews3 followers
November 14, 2024
Chiara Carminati è un'autrice che mi piace molto e questo libro è geniale
14 reviews
September 16, 2025
letto su consiglio della prof ma è per bambini piccoli
Profile Image for Agnes.
461 reviews221 followers
May 6, 2023
Le 5 stelle sono il mio gradimento.
Forse chi non è della zona - Trieste e Friuli- non riuscirà a premiarlo altrettanto, ma la Carminati di premi ne ha già ricevuti parecchi, soprattutto con i suoi libri per i giovani:
con questo romanzo ha vinto lo “ Strega ragazzi e ragazze “ nel 2016.
Molto scorrevole e dolce , la scrittrice riesce a far capire con frasi apparentemente facili , anche il non detto e a descrivere l’orrore in modo da poter essere letto e capito sia dagli adulti che dai giovani .
Dopo la disfatta di Caporetto:
“ la scena era terrificante. Una fiumana di gente arrivava da Udine, tutti diretti verso il ponte sul Tagliamento , per passare di là, per mettersi in salvo.(….) Al centro della via, cercando di farsi spazio, le truppe militari, con cannoni , mitragliatrici, ambulanze, camion (…) Un torrente di fango e persone.
(…) Per non far passare i tedeschi, i soldati italiani che erano già dall’altra parte del fiume avevano minato il ponte e l’avevano fatto esplodere. Con tutta la gente sopra. Chi c’era c’era, e chi non c’era non ci sarebbe stato più. “
e questa
“ Quando avevano visto partire il Re con tutto il seguito, avevano capito che si metteva male. Dietro al Re , era scappato anche l’Arcivescovo di Udine. Don Andrea invece era rimasto.”
Io ho ascoltato i racconti di chi visse quel periodo, era così e forse anche peggio; qui la scrittrice opta per il lieto fine, così da commuoverci senza amareggiarci , destinandolo ad una lettura giovanile.
( Grazie alla mia carissima amica per questo bellissimo regalo)
554 reviews3 followers
January 18, 2025

‘La guerra, Jole, la fanno gli uomini. Ma la perdono le donne.’

Non avevo mai letto nulla di questa autrice e devo dire che mi ha colpito positivamente.
Un libro per ragazzi che racconta un pezzettino della prima guerra mondiale tra Udine e Grado dal punto di vista di Jole, una ragazzina che si ritrova senza mamma e con una sorellina e un’asina da proteggere. Sia il padre sia i fratelli si trovano al fronte a combattere.
Jolanda e Mafalda, chiamate come le figlie della regina Elena, proveranno a sopravvivere grazie all’aiuto di una zia speciale, un’amica della loro mamma, cieca che tutti conoscono e benvoluta da tutti per il lavoro che faceva. Soprattutto zia Adele conosce la loro nonna materna, che le due ragazzine non sapevano neanche di avere.

Una scrittura semplice ma non per questo banale, che trascina in un pezzettino della nostra storia.
Il titolo prende origine da alcune foto sfocate (sono riquadri grigi con didascalia di momenti) che colloca le donne sempre fuori fuoco.
Leggerò sicuramente altro di suo perché è stata una lettura interessante.
Consigliato ⭐️⭐️⭐️⭐️

Profile Image for mitka,.
23 reviews
April 12, 2024
2.5/5
Carino. Niente che mi abbia appassionato alla lettura del libro. Consigliato in parte a chi vuole leggere libri incentrati sulla Prima Guerra Mondiale.

aktim d
Displaying 1 - 28 of 28 reviews

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