Pulce ha nove anni, beve solo tamarindo e va pazza per le persone arrabbiate. Un giorno come tanti, sua mamma va a prenderla a scuola, ma le viene detto che Pulce non c’è. È stata portata in un “luogo sicuro”, dove potranno vederla solo lei e la sorella Giovanna, ma senza poter pronunciare la parola “casa” o la parola “papà”.
Inizia così l’incubo giudiziario della famiglia Camurati, che fino ad allora aveva fatto del proprio meglio per prendersi cura del suo membro più Pulce, che è autistica e non parla, ma certo ha molte cose da dire. A raccontarci la sua storia è la sorella Giovanna, tredici anni, che con la sua ironia distorce il mondo assurdo dei grandi, mentre aspetta il ritorno a casa della persona che ama di più al mondo. Perché tutto torni come prima, però, papà Gualtiero dovrà dimostrare di essere innocente, anche se su di lui grava un’accusa spaventosa. E presto l’intera famiglia si troverà a dover rendere conto delle proprie stranezze a chi ora ha il compito di stabilire che cosa sia “normale”.
Pubblicato per la prima volta nel 2009 e tratto da una storia vera, Pulce non c’è è diventato un caso editoriale pluripremiato e portato sul grande schermo da Giuseppe Bonito. A più di quindici anni dal suo debutto, il romanzo d’esordio di Gaia Rayneri torna in libreria in una veste rinnovata, per raccontare ancora, ai lettori di oggi e di ieri, una storia dolorosa e delicatissima, che invita a guardare alla disabilità in modo nuovo, pieno di ironia e meraviglia.
Nel 2009 Einaudi ha pubblicato il suo romanzo d'esordio, Pulce non c'è, il racconto tragicomico (tratto da una storia vera) della convivenza con l'autismo e di un errore giudiziario. Nel 2012 esce il film omonimo con Piera Degli Esposti, Marina Massironi e Pippo Delbono, diretto da Giuseppe Bonito. Nel 2011 pubblica per Rizzoli ragazzi il romanzo per bambini Ugone, vincitore del premio Frignano ragazzi. Collabora con l'attore comico Paolo Rossi e, tra gli altri, con il regista Alessandro Di Robilant.