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Lion Heart: L’ombra dentro i passi miei
Roma, 37 d.C.
Sull’Urbe Eterna cala un’ombra fitta, un presagio sussurrato dai vicoli e dai marmi freddi del Foro. Una voce che serpeggia tra i nulla sarà più come prima.
L’imperatore Caligola giace imprigionato in un sonno profondo, un abbraccio insondabile di cui in pochi osano pronunciare il nome. Ma mentre il giovane Cesare non si desta, la grande scacchiera di Roma prende vita. Pedine e re si muovono nell’oscurità: i senatori, tessitori pazienti di intrighi, il Prefetto Macrone, prigioniero delle sue stesse ambizioni, e le sorelle imperiali – Drusilla, Agrippina Minore, Giulia Livilla – luci e ombre di un destino mai docile.
Ognuno recita il suo copione in una trama che trascende i confini del visibile, dove ogni parola sussurrata può essere un giuramento o un tradimento. Dove il confine tra fedeltà e inganno è sottile come un filo di seta.
Mentre il desiderio inizia a intrecciare i fili tra Alessandro e Luna, un’eco del passato risorge con prepotenza, bussando all’anima della leonessa dal manto bianco. Qual è l’origine di colei che porta il fardello di due mondi? E ciò che è nascosto può vivere accanto all’amore?
In un mosaico di ambizione, valore e oscurità, il destino dell’Impero si trova in bilico. E nessuno può sapere da che parte penderà la bilancia.
Perché nelle tenebre anche gli déi sussurrano... e non sempre in favore degli uomini.
Sull’Urbe Eterna cala un’ombra fitta, un presagio sussurrato dai vicoli e dai marmi freddi del Foro. Una voce che serpeggia tra i nulla sarà più come prima.
L’imperatore Caligola giace imprigionato in un sonno profondo, un abbraccio insondabile di cui in pochi osano pronunciare il nome. Ma mentre il giovane Cesare non si desta, la grande scacchiera di Roma prende vita. Pedine e re si muovono nell’oscurità: i senatori, tessitori pazienti di intrighi, il Prefetto Macrone, prigioniero delle sue stesse ambizioni, e le sorelle imperiali – Drusilla, Agrippina Minore, Giulia Livilla – luci e ombre di un destino mai docile.
Ognuno recita il suo copione in una trama che trascende i confini del visibile, dove ogni parola sussurrata può essere un giuramento o un tradimento. Dove il confine tra fedeltà e inganno è sottile come un filo di seta.
Mentre il desiderio inizia a intrecciare i fili tra Alessandro e Luna, un’eco del passato risorge con prepotenza, bussando all’anima della leonessa dal manto bianco. Qual è l’origine di colei che porta il fardello di due mondi? E ciò che è nascosto può vivere accanto all’amore?
In un mosaico di ambizione, valore e oscurità, il destino dell’Impero si trova in bilico. E nessuno può sapere da che parte penderà la bilancia.
Perché nelle tenebre anche gli déi sussurrano... e non sempre in favore degli uomini.
388 pages, Kindle Edition
Published September 20, 2025
2 people want to read
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Community Reviews
Displaying 1 - 4 of 4 reviews
November 14, 2025
Siamo tutti tessuti dello stesso infinito.
"Lion Heart: L’ombra dentro i passi miei" ci trasporta nell’antica Roma, immergendoci in un mondo avvolto da mistero e tensione. Protagonista di questa storia non è solo un singolo personaggio, ma piuttosto un insieme di vite che si intrecciano in un quadro di tradimenti, alleanze e speranze.
La trama si svolge all’interno di una Roma in crisi, dove l’imperatore Caligola è imprigionato in un sonno misterioso, lasciando l'intero impero in una situazione di instabilità. Il romanzo prende vita attraverso numerosi personaggi tra cui vediamo Drusilla, Macrone, Alessandro e Luna, che aggiungono spessore a un racconto che si sviluppa su più piani narrativi, ognuno con la propria luce e ombra.
Le difficoltà, come onde impetuose contro scogliere millenarie, erodono anche i muri più solidi, lasciando dietro di sé crepe e solchi profondi. È in questi momenti di fragilità, quando il castello sembra sul punto di crollare, che si manifesta un inaspettato miracolo.
Rispetto al primo volume della serie, che era centrato principalmente su Lionet, questo romanzo allarga decisamente il panorama narrativo. L’autrice si allontana dal personaggio principale per focalizzarsi su una serie di storie secondarie, creando un mosaico di eventi e dinamiche che, seppur apparentemente scollegate, finiscono per intrecciarsi. Questa scelta, inizialmente un po' disorientante, riesce ad arricchire la trama, donando profondità e sfumature a ciascun personaggio, che emerge con una sua singolarità.
Quello che mi ha colpito maggiormente di questo romanzo è proprio la struttura, che si dipana tra tante piccole narrazioni. Sebbene mi sia sembrato che mancasse un filone di narrazione principale in grado di fungere da filo conduttore per l’intero libro, ogni storia è costruita con una cura tale da risultare affascinante e coinvolgente. Il romanzo riesce a mantenere continuamente alta l’attenzione, come se ogni evento fosse destinato, prima o poi, a sfociare in qualcosa di enorme.
«Non credere a tutto ciò che vedi... non è mai saggio. Se guardi solo cosa la luce rivela e ascolti ciò che il tuo udito ode, allora in verità non stai né vedendo né udendo.»
L’autrice, come già nel primo libro, conferma la sua maestria nella scrittura. Lo stile è impeccabile, raffinato e curato nei dettagli, ma mai pesante. La capacità di evocare immagini e atmosfere è straordinaria e ci si trova trasportati in una Roma antica che sembra vivere attraverso le parole. La scrittura è un vero e proprio elemento distintivo del romanzo, che si conferma come uno dei suoi punti di forza.
Non mancano, però, tematiche e scelte narrative che potrebbero essere considerate discutibili, a seconda della sensibilità di chi si troverà a interfacciarsi con la storia. Alcune delle vicende trattate potrebbero suscitare opinioni contrastanti tra i lettori. È un romanzo che va letto nel suo contesto storico, tenendo conto delle sue ambientazioni e delle sue dinamiche.
«Ho pensato che il fascino dell'oscurità non vada sottovalutato e anche un cuore puro come il tuo può esserne attratto»
Il romanzo si concentra sulla complessità dell’animo umano, i suoi conflitti e le sue contraddizioni. Troviamo uno sguardo lucido e profondo sui personaggi, che non sono mai figure piatte, ma esseri vivi, pieni di sfumature e conflitti interiosi. Su tutto aleggia una sensazione di sospensione, come se i protagonisti vivessero sull’orlo del crollo, destinati a cadere.
In conclusione, "Lion Heart: L’ombra dentro i passi miei" è un romanzo che consiglio indubbiamente a tutti gli appassionati di fantasy storici, che troveranno in queste pagine un affascinante viaggio nel cuore pulsante dell’antica Roma.
«Non lasciate che l'oscurità avvolga la vostra luce.»
December 10, 2025
Questo secondo volume segna il mio nuovo incontro con la scrittura dell’autrice, e devo dire che ritrovarla è stato ancora una volta un piacere. Già conoscevo il suo stile diretto e scorrevole, ma qui l’ho percepito persino più maturo, capace di catturare l’attenzione fin dalle prime pagine senza mai risultare artificioso. È uno di quei romanzi che “chiamano” dal comodino, perché tornare a sfogliarne qualche pagina diventa quasi inevitabile.
L’ambientazione nell’antica Roma era stata uno degli elementi che più mi aveva incuriosita nel primo volume, pur lasciandomi allora un po’ con la sensazione che potesse emergere con maggiore forza. Stavolta, invece, quella piccola pecca è completamente risolta: ho amato immergermi nella Roma di Caligola, nei suoi intrighi politici e nell’atmosfera tesa e vibrante che permea ogni scena. La dimensione storica è finalmente viva, palpabile, e dona al racconto un respiro molto più ampio.
Anche i personaggi continuano a essere uno dei punti di forza della saga. Li ritroviamo con archi narrativi che iniziano finalmente a prendere forma, mantenendo però quell’immediatezza che li aveva resi così vicini al lettore. L’autrice sa delinearli con pochi tratti essenziali, senza mai appesantire la narrazione. Tra tutti, Lionet rimane il personaggio che mi affascina di più: si percepisce che dietro di lei c’è ancora molto da scoprire, e questo volume lascia intravedere nuovi strati che spero vengano approfonditi ancora nel seguito. Quei “non detti” che la circondano continuano a stuzzicare la curiosità più di qualsiasi rivelazione esplicita.
La trama segue una linea chiara e ben costruita, senza rinunciare a momenti di approfondimento che impreziosiscono il racconto. I flashback, distribuiti con misura, interrompono il ritmo al punto giusto e aggiungono sfumature importanti, illuminando il presente della storia con frammenti di passato che la rendono ancora più ricca e sfaccettata.
Nel complesso, questo secondo volume conferma la solidità della saga e la capacità dell’autrice di accompagnare il lettore dentro un mondo narrativo in continua espansione. Se il primo libro gettava le basi, qui iniziamo davvero a intravedere la costruzione di qualcosa di più grande, più vivo e più consapevole. Ora non resta che attendere il capitolo successivo… e posso dire senza esitazioni che lo farò con ancora più entusiasmo. Sono curiosa di vedere fin dove l’autrice saprà spingersi e come i personaggi continueranno a evolversi in un’ambientazione che, finalmente, sa imporsi con tutta la forza della sua storia.
L’ambientazione nell’antica Roma era stata uno degli elementi che più mi aveva incuriosita nel primo volume, pur lasciandomi allora un po’ con la sensazione che potesse emergere con maggiore forza. Stavolta, invece, quella piccola pecca è completamente risolta: ho amato immergermi nella Roma di Caligola, nei suoi intrighi politici e nell’atmosfera tesa e vibrante che permea ogni scena. La dimensione storica è finalmente viva, palpabile, e dona al racconto un respiro molto più ampio.
Anche i personaggi continuano a essere uno dei punti di forza della saga. Li ritroviamo con archi narrativi che iniziano finalmente a prendere forma, mantenendo però quell’immediatezza che li aveva resi così vicini al lettore. L’autrice sa delinearli con pochi tratti essenziali, senza mai appesantire la narrazione. Tra tutti, Lionet rimane il personaggio che mi affascina di più: si percepisce che dietro di lei c’è ancora molto da scoprire, e questo volume lascia intravedere nuovi strati che spero vengano approfonditi ancora nel seguito. Quei “non detti” che la circondano continuano a stuzzicare la curiosità più di qualsiasi rivelazione esplicita.
La trama segue una linea chiara e ben costruita, senza rinunciare a momenti di approfondimento che impreziosiscono il racconto. I flashback, distribuiti con misura, interrompono il ritmo al punto giusto e aggiungono sfumature importanti, illuminando il presente della storia con frammenti di passato che la rendono ancora più ricca e sfaccettata.
Nel complesso, questo secondo volume conferma la solidità della saga e la capacità dell’autrice di accompagnare il lettore dentro un mondo narrativo in continua espansione. Se il primo libro gettava le basi, qui iniziamo davvero a intravedere la costruzione di qualcosa di più grande, più vivo e più consapevole. Ora non resta che attendere il capitolo successivo… e posso dire senza esitazioni che lo farò con ancora più entusiasmo. Sono curiosa di vedere fin dove l’autrice saprà spingersi e come i personaggi continueranno a evolversi in un’ambientazione che, finalmente, sa imporsi con tutta la forza della sua storia.
October 29, 2025
In questo secondo volume incentrato prevalentemente sull'imperatore Caligola e la famiglia imperiale, tra le mura del palazzo che cela intrighi politici e torbidi segreti, si genera un crescendo di situazioni dai presagi oscuri. Di chi ci si può davvero fidare?
Lionet e gli altri personaggi vedranno lo stravolgimento del corso del Destino. E se gli dèi da "dietro le quinte" si stessero godendo le vicende dei protagonisti, magari gustando del buon nettare, ma non volessero aiutarli a cambiare le tragiche sorti di ciò che attende la città?
La storia è decisamente più intrigante e scorrevole rispetto al primo volume - nonostante alcune scene con protagonista Caligola mi abbiano annoiata - i lettori si ritroveranno con il fiato sospeso in plot twist inaspettati e scontri avvincenti.
Inoltre, incontriamo nuovi personaggi molto interessanti, come Apollo e Amos (e vi avviso, si è acceso il radar "nuovo bookboyfriend").
Personaggi come Alessandro, ma soprattutto Simone, affronteranno una forte crescita.
Sintetizzo e non spoilerero nulla: La storia mi è piaciuta molto più del primo volume? Sì!
Simone ha iniziato a piacermi come personaggio? No, scusate, proprio c'è qualcosa in lui che non mi convince pienamente. Spero mi farà ricredere con il volume finale.
Amos è un nuovo bookboyfriend a pieno titolo? Assolutamente sì.
Detto ciò vi consiglio di aspettare il terzo volume e poi leggerli tutti assieme, in modo da gustarli meglio e senza interruzioni. (Amos se lo merita un posticino nel vostro harem di bookboyfriend).
Lionet e gli altri personaggi vedranno lo stravolgimento del corso del Destino. E se gli dèi da "dietro le quinte" si stessero godendo le vicende dei protagonisti, magari gustando del buon nettare, ma non volessero aiutarli a cambiare le tragiche sorti di ciò che attende la città?
La storia è decisamente più intrigante e scorrevole rispetto al primo volume - nonostante alcune scene con protagonista Caligola mi abbiano annoiata - i lettori si ritroveranno con il fiato sospeso in plot twist inaspettati e scontri avvincenti.
Inoltre, incontriamo nuovi personaggi molto interessanti, come Apollo e Amos (e vi avviso, si è acceso il radar "nuovo bookboyfriend").
Personaggi come Alessandro, ma soprattutto Simone, affronteranno una forte crescita.
Sintetizzo e non spoilerero nulla: La storia mi è piaciuta molto più del primo volume? Sì!
Simone ha iniziato a piacermi come personaggio? No, scusate, proprio c'è qualcosa in lui che non mi convince pienamente. Spero mi farà ricredere con il volume finale.
Amos è un nuovo bookboyfriend a pieno titolo? Assolutamente sì.
Detto ciò vi consiglio di aspettare il terzo volume e poi leggerli tutti assieme, in modo da gustarli meglio e senza interruzioni. (Amos se lo merita un posticino nel vostro harem di bookboyfriend).
October 28, 2025
Roma, 37 d.C.
Una città che pulsa di vita e di segreti, dove ogni pietra racconta intrighi e misteri antichi. In “L’ombra dentro i passi miei”, Alessia Balistri riesce a catturare questa tensione con uno stile che è al tempo stesso lirico e avvolgente.
Caligola dorme, e la sua assenza fa emergere un mondo che si muove autonomo, dove senatori, prefetti e sorelle imperiali tessono trame complesse di potere, ambizione e inganno.
La “grande scacchiera di Roma” diventa un palcoscenico vivo: ogni pedina, ogni gesto, ogni parola sussurrata ha un peso decisivo, e il lettore percepisce la fragilità dei rapporti umani sospesi tra lealtà apparente e tradimento.
In questo contesto politico, emerge la delicatezza del legame tra Alessandro e Luna, un filo sottile di desiderio e passione che attraversa la narrazione, mostrando come l’amore possa nascere anche nel cuore delle tenebre.
La scrittura di Balistri è ipnotica: alterna ritmo e silenzi, tensione e introspezione, creando una narrazione che sembra respirare con i suoi personaggi.
Le scene scorrono con fluidità, e il richiamo agli dèi, che sussurrano nelle tenebre, aggiunge un senso di mistero e inevitabilità che avvolge il lettore fino all’ultima pagina.
Questo romanzo non è solo una storia di Roma e dei suoi intrighi, ma un’esperienza che fa sentire il peso del potere, la delicatezza dei sentimenti e l’inquietudine del destino.
Una città che pulsa di vita e di segreti, dove ogni pietra racconta intrighi e misteri antichi. In “L’ombra dentro i passi miei”, Alessia Balistri riesce a catturare questa tensione con uno stile che è al tempo stesso lirico e avvolgente.
Caligola dorme, e la sua assenza fa emergere un mondo che si muove autonomo, dove senatori, prefetti e sorelle imperiali tessono trame complesse di potere, ambizione e inganno.
La “grande scacchiera di Roma” diventa un palcoscenico vivo: ogni pedina, ogni gesto, ogni parola sussurrata ha un peso decisivo, e il lettore percepisce la fragilità dei rapporti umani sospesi tra lealtà apparente e tradimento.
In questo contesto politico, emerge la delicatezza del legame tra Alessandro e Luna, un filo sottile di desiderio e passione che attraversa la narrazione, mostrando come l’amore possa nascere anche nel cuore delle tenebre.
La scrittura di Balistri è ipnotica: alterna ritmo e silenzi, tensione e introspezione, creando una narrazione che sembra respirare con i suoi personaggi.
Le scene scorrono con fluidità, e il richiamo agli dèi, che sussurrano nelle tenebre, aggiunge un senso di mistero e inevitabilità che avvolge il lettore fino all’ultima pagina.
Questo romanzo non è solo una storia di Roma e dei suoi intrighi, ma un’esperienza che fa sentire il peso del potere, la delicatezza dei sentimenti e l’inquietudine del destino.
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