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Cuore di Succuba

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Torino, Museo Egizio.

Evie è metà umana, metà qarinah, ma al momento si sente un disastro totale. Sta per affrontare l’esame finale per la patente di Magia Emotiva, ma se superare la teoria è stato un gioco da ragazzi, la pratica si basa sul controllo delle emozioni. E lei, quando si emoziona, ha davvero poco sotto controllo.
Spoiler: non va a finire bene.

L’unico modo per non rinunciare al sogno di diventare una ricercatrice è seguire un corso di recupero e dimostrare di essere in grado di sedurre un essere umano per raccoglierne le emozioni. Ma ad affiancarla come tutor e maestra di seduzione è Diana, la sua ex migliore amica e attuale rivale accademica. Grazie al suo aspetto affascinante ha ottenuto con fin troppa facilità tutto ciò che Evie desidera per se stessa, diventando il suo incubo e la sua ossessione…

La tensione tra loro cresce a ogni incontro, ma quando al Museo Egizio arriva una mummia leggendaria i cui amuleti si dice siano dotati di grande potere, Evie dovrà scegliere se seguire ancora una volta quelle regole che l’hanno sempre svantaggiata, o se tentare una scorciatoia…

385 pages, Paperback

First published October 24, 2025

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45 people want to read

About the author

Stefania Toniolo

7 books41 followers
Stefania nasce nel 1996 in provincia di Milano.
Lettrice onnivora per natura, psicologa per scelta e scrittrice per necessità, ama qualsiasi forma di narrazione scritta, orale e visiva.
Il suo sogno è fare amicizia con tutti i mostri, ma si accontenterebbe anche di essere trasformata in una ranocchia e chillare per l’eternità in uno stagno.
È conosciuta su Instagram come @imieicarimostri, il suo profilo dove parla di psicologia e libri bizzarri.

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Displaying 1 - 11 of 11 reviews
Profile Image for Mattia Bernardini.
Author 5 books13 followers
December 27, 2025
Cuore di Succuba è una commedia fantasy romantica vagamente ispirata al film "La Mummia" e ambientata a Torino, principalmente nel museo egizio.

Le creature magiche (qarin, succube, vampiri, fate ecc...) vivono in mezzo agli umani inconsapevoli e si nutrono delle loro emozioni con regole precise e in maniera non invasiva, al contrario di quanto avveniva in epoca antica. La protagonista Evelyn è una qarinah che studia per prendere la patente magica, ma è insicura e non sa dominare bene le proprie emozioni, fallisce l'esame proprio quando torna la sua ex amica Diana che ha invece completato in maniera brillante la sua carriera all'estero, in Egitto.
Evelyn deve quindi frequentare un corso di recupero, in cui incontra altri studenti che però sono convinti che la colpa dei loro fallimenti non sia la mancanza di studio ma il loro aspetto, incolpano quindi la società di essere imparziale nel favorire la bellezza a discapito della capacità. Nel mentre, un'antica mummia misteriosa viene trasferita a Torino, e secondo alcune leggende urbane tramandate in rete potrebbe essere il segreto per bypassare il sistema e ottenere la bellezza e il successo tanto agognati... Ma a quale costo?

Fantasy ben strutturato, solido e divertente, che arriva a una profondità notevole nel finale, intriso di azione e sentimenti! Si fa il tifo per Evelyn, che ha una evoluzione credibile e emozionante, ma al tempo stesso si capiscono le motivazioni della villain cattivissima ma purtroppo molto umana, anche nella sua scelta finale.

Una storia che mi è piaciuta molto e mi ha intrattenuto, oltre che farmi rendere conto che servono con urgenza più skills emotive nella nostra società. Ho riso durante la lettura, anche se meno rispetto al primo libro dell'autrice (Non è una storia di zombie) ma ci stava, essendo una storia con un tipo di comicità diversa. Consigliatissimo, mi auguro di leggere presto qualcos'altro di Stefania!
Profile Image for Roberto Riccioli.
Author 5 books20 followers
December 4, 2025
I capitoli di questa commedia romantica scorrono come l'acqua. Ad un certo punto Evie, la protagonista, smette di essere il personaggio di un libro e diventa la tua compagna di scuola. L'amica a cui vuoi un gran bene, nonostante a volte ti faccia girare le scatole, vada in paranoia per nulla e può pure sbagliare e farti del male. Ti trascina nel suo mondo di nerdismo, insicurezze e battute geniali e alla fin della fiera non puoi che ritrovarti a fare il tifo per lei e sperare che, in qualche modo, riesca a cavarsela.

"Non è una Storia di Zombie", l'opera precedente dell'autrice, aveva forse una satira più affilata e riuscita, ma "Cuore di Succuba" è quel tipo di storia che fa ridere ma in modo diverso: scaldando il cuore.

Il comune denominatore è che gira che ti rigira, Stefania le commedie le sa scrivere come Horus comanda.
Profile Image for Daniele Bassanese.
122 reviews6 followers
October 23, 2025
E non credere mai a chi ti dice che La Mummia non è una commedia romantica!

... E come al solito siamo qua, a cercare un modo per poter parlare come si deve di un libro simile. Tutto quello che ho raccontato nella recensione di Non è una Storia di Zombie, romanzo d'esordio dell'autrice, resta vero. La Dottoressa Toniolo sa di che parla. Niente Zombie questa volta (anche se...), ma creature magiche dritte dall'Antico Egitto, emozioni ed emotività. Perchè difficilmente ho trovato altrove una costruzione dell'empatia così riuscita e una risonanza emotiva con i personaggi che vivono tra queste pagine.

Siamo a Torino, nel 2024. In mezzo al mondo degli umani vivono nascoste alla luce del sole diverse creature magiche, il cui potere si basa sul controllo e la consapevolezza delle emozioni. Evelyn è una qarinah, per metà umana, e si appresta a dare l'esame che le conferirà la Patente di Magia Emotiva dopo gli anni di studio al Museo Egizio, una delle scuole più prestigiose. Solo che Evelyn è, bhe, una nerd, e se da una parte è estremamente ferrata nella teoria, nella pratica... In più ci si mette il ritorno di Diana, la sua ex migliore amica d'infanzia e ora rivale, a scombussolare ogni cosa.

Aggiungamoci una mummia misteriosa, gruppi di incel magici, un cast degno de La Mummia, protagoniste con genitori vivi e soprattutto supportivi, la ricetta per un libro eccezionale è assicurata. Impossibile non ammirare Diana, e ancor più impossibile non adorare Aniseh e il vero eroe assoluto, il mio bro, Chimal. Ma è Evelyn la vera sorpresa.

Come accennavo, la costruzione dell'empatia con la nostra protagonista è qualcosa di profondo, intenso e trascinante. Siamo con lei, la seguiamo nella spirale della storia, su cui non voglio fare spoiler perché è tutta da scoprire. Empatia è uno dei concetti chiave e il legame che si costruisce con lei è stato forte. Evelyn, ti meriti un abbraccio. Poi una botta in testa, assestata bella forte, e poi uno, due, dieci, centro abbracci. Grazie per questo viaggio nell'insicurezza, nella paura di fallire e di non essere abbastanza. Grazie per aver trovato la forza di non essere la versione peggiore di te stessa.

E se tutto questo può sembrare un po' sconclusionato, è che sono ancora frastornato dalla conclusione. Il mio equilibrio emotivo è tutto sottosopra, direbbe una qarinah. Una chiusura perfetta, giusta, dolce con la sua, giustissima, punta di agrodolce. Perchè solo accettando la conseguenza delle proprie azioni e pagandone il prezzo, la ricompensa alla fine del viaggio acquisisce un senso pieno.

Ora addio, che se no andrò avanti a parlarne per sempre.

E anche a sto giro, vi saluto con la citazione più bella. Dritta dal finale: Qui ho pianto sul serio come una fontana.
Profile Image for Marco Domani.
7 reviews
December 1, 2025
Un gran bel libro, fatto di sentimenti umani che vanno oltre le apparenze. Era cominciato come una vicenda strampalata e un po' trash, ma con lo scorrere delle pagine ho rivisto nei personaggi molti tratti che conosco. Sentirsi fuori posto, il vittimismo, lo scarico di responsabilità. Evelyn non è una protagonista piacevole, spesso si racconta la realtà come preferisce vederla dando ad altri la colpa delle sue azioni (copium copium), ed è immersa negli stessi stereotipi che tanto recrimina negli altri. È anche un libro molto divertente però, e mai avrei pensato di trovarci come villain la Wanna Marchi dell'antico egitto. Leggendolo, bisogna tenere bene a mente due cose:
1, Anubis è una persona dolcissima
2, sotto il 7 non è magia
Profile Image for Benedetta Troni.
119 reviews26 followers
December 7, 2025
Ci sono libri che non possono essere definiti belli, almeno a livello personale. E' qualcosa che non riguarda l'architettura della storia, il ritmo delle scene o la solidità dell'iceberg del worldbuilding ma il singolo lettore e come la sua esperienza risuona con quello del libro.

Cuore di Succuba per me è un libro catartico, ma di questa parte più personale parlerò in coda.

La storia si svolge a Torino, in una società magica parallela a quella umana in cui creature chiamate quarineh governano una magia basata sulle emozioni: le assorbono dagli umani e le utilizzano per compiere incantesimi. Questa magia però ha delle regole ferree anche di etica, tanto che per praticarla è necessaria una patente con tanto di esame. Esame che la nostra protagonista, Evelyn, sbaglia clamorosamente perché è una nerd con giusto un filino di misantropia e pochissime interazioni sociali. Da qui, per non perdere la sessione, è costretta a un corso di recupero con Miss Perfettina nonché sua ex-amica Diana. Il tutto mentre una mummia, come sempre, minaccia di risvegliarsi.

Ho cercato di riassumere il più possibile la trama perché vi assicuro che merita tanto scoprirla piano piano, un capitolo alla volta, soprattutto perché l'iceberg creato dall'autrice è molto solido e merita il suo spazio. Ogni capitolo inizia con il nome di un'emozione, a volte anche molto particolare e scritto in un'altra lingua ed è stato impressionate leggere come Stefania sia riuscita ad architettare intere scene attorno a questo dettaglio di partenza. Anche il background di magia egizia si sente ma non è assolutamente pesante da leggere, anzi gli approfondimenti sono molto ben incastrati nella narrazione e sono sempre funzionali alla progressione della trama. Lo stesso si può dire per i riferimenti alla cultura pop: Evelyn è una nerd per cui aspettatevi citazioni a cascata per farvi ridere o piangere (questa forse è l'unica microscopica cosa che si poteva tagliare).
Anche concetti più moderni, come la Teoria Redpill, hanno il loro spazio per cui alla fine ne risulta non un coacervo disordinato ma una storia armonica in cui leggendo senti che tutto è al suo posto, tutto ha una sua funzionalità e tutto va nella stessa direzione. Queste però sono considerazioni da nerd della scrittura, quindi non temete: i colpi di scena non mancheranno.

La bellezza di questo libro però secondo me sta nel modo in cui ribalta scene e stilemi visti e rivisti negli analoghi del suo genere. Dimenticate protagoniste femminili che "Non sono come le altre" ovvero "non sono come le oche giulive intente sempre a truccarsi perché hanno poco cervello": quest'idea verrà eviscerata, imbalsamata e seppellita nel corso di tutta la storia per mostrare il marcio dietro i brutti anatroccoli e la forza interiore nascosta sotto i bei visini. Non era semplice scrivere un personaggio così accidioso come Evelyn Bruno all'inizio della storia, una con l'aspetto da povera piccola nerd ma che in realtà è la prima a giudicare gli altri per il loro aspetto o i loro successi, a fare loro i conti in tasca per trovare quell'unica crepa, l'unica sbavatura nella loro perfezione per ricordare a sé stessa che gli altri non sono migliori di lei.

E qui arriviamo alla parte catartica. Per citare V per Vendetta, gli scrittori usano le bugie per dire una verità e dietro tutto il fantasy in questo libro c'era una cosa molto reale: io a volte sono Evelyn Bruno. Io sono la prima a cercare cosa non va negli altri e nel loro lavoro solo per poter dire "se loro ci riescono posso anche io" sottintendendo che io in fondo sono migliore, ma il mondo non me lo riconosce perché bla bla bla (supercazzole di autocompiacimento). Scoprirlo è stato insieme uno schiaffo e una coccola. La prima perché ho visto, per la prima volta dall'esterno, quanto è brutto, anzi miserabile, guardare solo il peggio degli altri per dimostrare il proprio valore. La seconda riguarda il resto del viaggio nel libro, per cui non vi faccio spoiler qui.

Che altro dire se non, grazie per questa storia.
Profile Image for Kgat.
42 reviews1 follower
December 24, 2025
26/25
Ed eccoci arrivati alla fine di questo libro bonus, che ho deciso di tenere da parte proprio per concludere l'anno in bellezza.
E che dire... mai scelta fu più azzeccata!

Partiamo dai personaggi: ho apprezzato moltissimo la caratterizzazione di ognuno, sia dei protagonisti che dei secondari. Questi ultimi, in particolare, non sono solo di contorno, ma hanno profondità, sfumature, e un ruolo attivo nello sviluppo della trama. Non sono definiti solo in funzione della protagonista, ma contribuiscono in modo significativo all’evoluzione della storia.
La bravura dell’autrice però non si ferma qui: con una trama coinvolgente e dinamica, ci regala una storia davvero straordinaria.
In diversi momenti ero convinta di aver capito dove stesse andando a parare... e puntualmente venivo smentita. Quelle svolte narrative inaspettate erano al tempo stesso irritanti e incredibilmente soddisfacenti.
Il concetto dei poteri basati sulle emozioni è geniale, in senso assolutamente positivo. l’idea che non esista un sistema unico o universale, ma che le modalità e le forme del potere cambino in base al contesto culturale, sociale e religioso attribuito loro dagli esseri umani in ogni epoca.
Molto interessante anche l’approfondimento sull’Antico Egitto. Personalmente non ne sono mai stata particolarmente attratta, ma in questa veste mi ha incuriosita così tanto da spingermi a fare ricerche per comprendere meglio alcune citazioni.
Nota di riguardo per i titoli dei capitoli: ognuno porta il nome di un’emozione, non solo italiana, ma anche sentimenti e stati d’animo che esistono solo in altre culture e che non hanno una traduzione diretta nella nostra lingua. Un lavoro davvero ricercato, che trasmette cura e attenzione per il priorio lavoro.
Prima di passare ad alcune note dolenti, vorrei spendere due parole su Evelyn.
All’inizio avrei voluto darle una testata… più volte. Diciamo per i primi tre quarti del libro.
È vittimista, e al tempo stesso troppo piena di sé. Quelle vocine nella sua testa che la insultano? Le capisco benissimo, probabilmente avrei fatto lo stesso.
Eppure Evelyn è un po’ tutti noi. Chi più, chi meno, può ritrovarsi nelle sue insicurezze, nei suoi traumi, nella sua cocciutaggine.
E alla fine, giuro, non puoi fare a meno di volerle bene.
Passando ora ai pochi appunti negativi:
la mancanza di un glossario si fa sentire. Sarebbe stato utile avere una breve descrizione delle creature non umane.
Inoltre, le continue citazioni di opere diverse, anche se ben integrate, mi hanno un po’ destabilizzata. Nulla di così grave, ma a volte mi hanno tolto un po’ di fluidità nella lettura.
Detto ciò, sono piccole cose e non compromettono l’esperienza complessiva.
Per concludere: quest’opera è arrivata per me in un momento di grandi cambiamenti.
Proprio come Evelyn, anche io quest'anno dovuto affrontare situazioni e relazioni difficili da accettare.
Mi sono riconosciuta molto in lei (e nel suo “legame” con la "mummia") e comprendo le scelte che l’hanno portata a compiere determinate azioni.

Dannata Evelyn, alla fine ti voglio bene davvero.
Profile Image for Alice Pascuzzi.
49 reviews14 followers
November 5, 2025
Non so mai come iniziare a scrivere le recensioni, quindi non farò alcun preambolo: beccatevi la rece diretta.

Evelyn, la protagonista, nonostante sia metà umana e metà qarinah, è insopportabilmente più umana di tante persone (che sostengono di essere, appunto, umane).
Ma perché dico “insopportabilmente”? All'inizio, ho davvero faticato a empatizzare con lei. Pertanto, cito le parole della mia amata Diana: «Puoi stare sui libri quanto vuoi, non cancellerà il fatto che sei una frignona lamentosa.» Devo dire che ha colpito nel segno. Ovviamente, sono gusti e sensibilità personali, ma, proprio perché all'inizio Evelyn non mi faceva impazzire, ho apprezzato la sua evoluzione (che non spiego per evitare spoiler).

Ora, parliamo della mie preferita: Diana. All'inizio, nemmeno lei mi faceva impazzire, perché l'avevo conosciuta solo attraverso i ricordi di Evelyn (e sicuramente non è stata un angelo nei suoi confronti). Ma, poi, l'ho vista su pagina e mi sono innamorata (no, non per la sua bellezza). Ho amato la sua fermezza, un po' di cinismo, l'orgoglio e la sua stabilità emotiva. Insomma, Diana è proprio la nemesi di Evelyn, oltre a essere la sua rivale.

Considerato questo contrasto, mi sarebbe piaciuto vedere di più Evelyn e Diana in scena assieme (e magari da sole).

Ho apprezzato moltissimo com'è stato affrontato il tema della bellezza: abbiamo il pretty privilege dal pov di un personaggio che secondo i “canoni” (che lasciano il tempo che trovano) è brutto e, perciò, sviluppa le sue insicurezze e sostiene che il suo aspetto sia la chiave del suo successo.
Questo tema è stato integrato benissimo alla trama complessiva e ha veicolato egregiamente il messaggio.

Altro punto a favore: il sistema magico basato sulle emozioni (titoli dei capitoli apprezzatissimi).
Sosterrò sempre che l'emozione più pericolosa dell'essere umano sia l'invidia, perciò, grazie per questa storia.
E grazie a Stefania per avermela fatta leggere💜
Profile Image for Artemis.
42 reviews
December 9, 2025
Voto reale, per pura pignoleria: 4-.

Una lettura piacevole e stravagante, da intendere come non scontata. Ho apprezzato l'originalità del sistema magico basato sulle emozioni e scoprire di volta in volta le applicazioni pratiche di questo o quell'altro sentimento è stato stimolante, oltre che divertente.
Un limite, per me, è costituito dal POV eseguito magistralmente con una prima persona molto stretta. A volte mi sono sentita soffocare perché, appunto, è mantenuto con costanza dall'inizio alla fine e la prima persona, in generale, mi fa questo effetto. Gusto personale.
Credo che la valutazione sarebbe stata un filo superiore (un 4 pieno, ad esempio) se il libro fosse stato più snello di una settantina di pagine: soprattutto all'inizio scorre lentamente e io ho fatto fatica a ingranare (con tutto il rispetto, Evelyn, ma delle tue luuuuunghissime lamentele scolastiche avrei fatto volentieri a meno: ci conoscevamo appena!).
Sarei voluta giungere più in fretta al sodo, perché quando è arrivata l'azione, allora sì che ho fatto fatica a staccarmi dalle pagine!

Piccola appunto che faccio, che però non ha influito sulla valutazione: ho avuto il piacere di conoscere l'autrice a Lucca, che mi ha presentato il libro - se ben ricordo - come una sorta di "Notte al museo" ambientata al Museo Egizio di Torino. Anche la copertina rimanda queste vibes, ma la storia ha poco in comune con il film in questione. Ha tanto a che vedere con "La Mummia", invece, e giustamente ci sono innumerevoli citazioni implicite ed esplicite. Secondo me non è un buon modo per pubblicizzarlo quello di citare "Una notte al museo", perché si rischia che qualche lettore poi rimanga deluso.
Profile Image for Alexandra.
Author 1 book76 followers
December 13, 2025
per me è davvero difficile scrivere questa recensione. voi vi starete chiedendo il motivo, visto che faccio questa roba da quattro anni, ma la verità è che cercavo da tempo una storia del genere. prima di cominciare ringrazio ovviamente con tutto il mio cuore @imieicarimostri e @acheronbooks per la copia digitale di 'cuore di succuba', nuovo figlio di stefania che aspettavo come se fosse il natale (le due cose per poco non sono arrivate a coincidere, il che fa ridere). per tornare al discorso che stavo facendo, questo è un romanzo che aspettavo proprio arrivasse tra le mie mani: il tutto perché ultimamente non riesco a trovare un romanzo con una relazione saffica, di qualsiasi tipo, che mi soddisfi e sia effettivamente nelle mie corde. insomma, che non sia solo 'una storia d'amore' che non mi dia nient'altro che la sensazione di aver finito di leggere un libro. in questo caso, posso ben dire che secondo me il lato 'romantico' e quello 'fantastico' si bilanciano molto bene. la nostra protagonista, evie, per quanto sia in parte una qarinah in realtà è più umana che mai: l'intera narrazione si basa sul fatto che non sia in grado di controllare le proprie emozioni. si vede che stefania conosce bene quel campo, perché ho trovato meraviglioso come all'interno della storia, per quanto si tratti di una commedia, venga trattato divinamente il concetto di emozione. del fatto che non ce ne sia una sbagliata, che sia normale provarle in ogni caso, e di conseguenza che non è sempre detto che siamo persone migliori di qualcun altro. che tutti sono in grado di commettere errori, anche se magari non riusciamo a rendercene conto, ma siamo in tempo per crescere e diventare qualcuno di migliore, o anche solo chiedere scusa. non entro nei dettagli della storia, perché vi consiglio tanto di leggerlo e divertirvi nel farlo, perché è la lettura giusta per farlo: se da una parte vediamo in maniera comica il mondo universitario, a tinte magiche, dall'altra come le esperienze e chi ci circonda può davvero influenzare il nostro pensiero, arrivare a credere di essere dalla parte giusta della storia anche se forse non è proprio sempre così. per concludere, evie... anch'io mi sarei presa una sbandata per diana. ti capisco sorella.
Profile Image for Andreina Grieco.
Author 4 books45 followers
November 24, 2025
Sembra un libro cucito apposta per piacermi. Totale identificazione nella protagonista secchiona con problemi di gestione delle emozioni. Citazioni nerd a pioggia. Molto commovente il bi-awakening. Tutta l'avventura mi sembra un'incrocio tra le serie con adolescenti supereroi e La Mummia (La protagonista odia il film ma poi finisce per entrare dentro una storia simile, the irony). L'unica, parlerei più di romanzo di avventura con setting scolastico che rom com, la romance per quanto bellissima è una sottotrama, centrali i combattimenti contro la mummia e l'evoluzione della protagonista contro il peggio di sé
Profile Image for Laura Fornasari.
Author 4 books14 followers
November 19, 2025
“Cuore di Succuba” di Stefania Toniolo, è una lettura piacevole, leggera e molto carina: si legge tutto d’un fiato e si sente il salto di qualità dal romanzo d’esordio dell’autrice (che comunque avevo apprezzato).

Uno degli elementi più interessanti è sicuramente tutta l’idea del sistema magico basato sulle emozioni, che non è solo un abbellimento “di sfondo” ma costituisce il focus di tutta la trama, lo scopo e il motore delle azioni della protagonista.

Come punti più deboli: a volte lo stile dei dialoghi molto colloquiale (con tanto di dialetti e intercalari tipici) trovo che non funzioni così bene in versione scritta. Inoltre, le tante citazioni pop, se nella maggior parte dei casi ci stanno perché raccontano la personalità della protagonista, altre volte però finiscono per suonare un po’ forzate: secondo me il libro cammina benissimo anche da solo, e il tono è brillante e simpatico anche senza bisogno di continue spinte o strizzatine d’occhio.
(Invece, per esempio, ho apprezzato le citazioni “nascoste” al modello Vanna Marchi in un momento particolare della trama: quello è stato geniale!)

Inoltre, visto che c’è tutta una parte dove alcuni personaggi usano termini presi dal fenomeno della manosfera, mi sono chiesta se sarebbe stato utile aggiungere un glossario per renderlo più facilmente comprensibile anche a chi non ha familiarità con quella sottocultura, anche se il tutto risulta comunque ben amalgamato nella trama.

Ci sono scene d’azione che risultano a volte un po’ confuse, ma compensate ottimamente da pezzi introspettivi che qualche volta mi hanno perfino commossa. Insomma, il libro resta molto godibile, spiritoso e ben scritto, con anche dei momenti più profondi che mi sono piaciuti molto.
Dopotutto, in un libro dedicato alle emozioni è bello che queste vengano esplorate e esaminate!
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