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Tornerà la primavera

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Il luminoso esordio di una giovane scrittrice. Un romanzo familiare che attraversa un secolo di Storia con la leggerezza di una scrittura delicata e toccante.

Campania, fine Ottocento. La Piccerella, ingenua e credulona per natura, lavora a servizio presso un’aristocratica famiglia napoletana, in cui il padrone, detto Mascariello, e anche suo figlio, soprannominato Zufolo, approfittano ripetutamente della sua innocenza con il benestare della moglie del primo, la Libbardèra, da sempre al corrente dei tradimenti del marito. Tutto cambia quando la ragazza scopre di essere incinta, senza che si conosca l’identità del padre. La Libbardèra, così, decide di relegarla in casa di una mammana, dove la Piccerella metterà al mondo il piccolo Orlando, candido e buono quanto sua madre. I due per un po’ si terranno lontani ma pian piano riusciranno a tornare nella casa dei padroni, dove Orlando crescerà fino a diventare uomo. La mammana spera per lui un futuro migliore, ma i suoi sogni s’infrangono quando Orlando incontra la misteriosa Luisa, figlia di girovaghi e capace di sentire voci in grado di captare la malasorte.
Come in una filastrocca, le vicende di questa famiglia continuano a dipanarsi seguendo un ciclo naturale destinato a procedere nonostante i rivolgimenti della Storia. Come un albero genealogico che si svela davanti agli occhi di chi legge, la narrazione procede spedita, sorprendendo il lettore a ogni svolta.

Un libro di straordinaria potenza narrativa, ricchissimo di storie e personaggi. Un romanzo di autentica bellezza in cui si incrociano i destini di figure indimenticabili e in cui ricordo intimo, magia e superstizione si mescolano per un racconto quasi epico da tramandare di generazione in generazione.

«Nadia Noio cuce una canzone ritmata, una nenia che incanta. Nascita dopo nascita, il suo romanzo trascina nel mistero delle generazioni, nella pervicacia di ogni vita, nella fede verso la parola letteraria, vera custode del tempo e della storia».
Simona Lo Iacono


«Dal largo all’andante all’allegretto e poi ancora dall’adagio al tenuto, una trama scandita da tempi musicali, una lingua felice che alla trama s’inguaina».
Milena Palminteri

264 pages, Mass Market Paperback

Published June 4, 2025

4 people are currently reading
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About the author

Nadia Noio

1 book1 follower

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5 stars
14 (10%)
4 stars
34 (25%)
3 stars
67 (50%)
2 stars
14 (10%)
1 star
3 (2%)
Displaying 1 - 26 of 26 reviews
Profile Image for Libriletti.
365 reviews75 followers
August 24, 2025
7+

Una saga familiare che attraversa un secolo intero, racchiusa in un numero di pagine sorprendentemente contenuto. È proprio qui che si gioca il punto di forza e di debolezza del romanzo: i personaggi si susseguono rapidi, a volte troppo, lasciando poco spazio per affezionarsi davvero alle loro vicende.

Questa scelta narrativa, però, rende il libro diverso dalle classiche saghe familiari: non ci si perde in dettagli, non si resta bloccati in un’unica storia, ma si segue un flusso quasi ininterrotto di generazioni. Un tratto peculiare e originale, che dona leggerezza e un ritmo insolito.

Eppure, proprio questa rapidità ha fatto sì che non mi emozionasse quanto speravo. Bello il respiro ampio della storia, meno l’intensità con cui la si vive pagina dopo pagina. Un romanzo che lascia la sensazione di un viaggio breve dentro un tempo lunghissimo.
Profile Image for Come Musica.
2,061 reviews627 followers
June 10, 2025
Tornerà la primavera è il romanzo d’esordio di Nadia Noio.
Ambientato in Campania, abbraccia più di un secolo di storia, dal 1860 al 1990.

È una saga familiare al femminile: in genere gli alberi genealogici si stilano a partire dai “padri”. Nadia Noio ribalta questa matrice patriarcale e traccia l’albero genealogico di questa famiglia a partire dalla capostipite, la Piccerella, una donna ingenua, con un grande cuore.

“Per la Piccerella l’amore era un pizzico, una puntura e un bacio allegro da parte di chi la tirava per la sottana, di chi le offriva un bicchiere di vino. Era una mansione come le altre, piacevole a volte, più gravosa di tanto in tanto.”

Nello svolgersi della storia familiare e nell’alternarsi delle figure femminili, fino ad arrivare al 1990, c’è stato un particolare che mi ha fatto tanta tenerezza perché mi ha ricordato mia nonna e i suoi foglietti delle ricette scritte a mano, tramandate da madre in figlia

“In mezzo a quei foglietti ripiegati, c’erano le vecchie dettature della bisnonna Luisa e, prima di lei, l’unica della Piccerella, tutte vergate a mano quando era giovane lei.”

Questa ricetta vorrei farla: un modo per raccogliere e accogliere l’eredità della Piccerella

“Così era scritto tra le righe sbiadite:

Ricetta del morticiello, il torrone dei mortiPrendi un po’ di cioccolato, dolce e amaro. Scioglilo a fuoco lento in un pentolino e fatti il segno della croce. Apri e rompi delle noccioline, quelle che hai. Mescola il cioccolato, le noccioline e una crema bianca, mettici un po’ di zucchero, a seconda dell’umidità del tempo. Disponi in una formella una parte di cioccolato e aspetta il tempo di quattro Avemaria. Poi aggiungi il resto dell’impasto dolce, morbido e ben mescolato. Lascialo lì un po’ di tempo, per il piacere delle anime del purgatorio.”

E di gravidanza in gravidanza per oltre un secolo

“E la vita continuò a scorrere.”

Di stagione in stagione, in attesa che sia di nuovo primavera, dove tutto rinasce e prospera

“La luce brillava nella sua ora più calda, ma come in ogni inizio di primavera, non sarebbe durata che poche ore ancora.
Tuttavia, più ci si aspettava che il sole calasse, più risolutamente tardava a tramontare.”
Profile Image for dely.
492 reviews278 followers
November 8, 2025
4,5

Tornerà la primavera è una saga familiare che racconta la storia di La Piccerella e la sua discendenza, dal 1860 al 1990. Siamo nella campagna napoletana e Piccerella, di cui non si conosce il vero nome, è un'orfana molto ingenua che viene accolta sin da bambina da una famiglia ricca dove lavora come domestica. Un bel giorno, ormai giovane ragazza, si ritrova incinta non sapendo nemmeno come sia potuto succedere. Vive con il figlio in una baracca sul terreno dei padroni, ma dopo la loro morte si trasferisce in un piccolo borgo dove il figlio, ormai grande, si sposa mettendo su famiglia. Dopo la morte della Piccerella, e dopo il matrimonio della nipote, la famiglia va a vivere a Napoli dove continuiamo a seguire la vita dei suoi componenti.

Il romanzo mi ha ricordato vagamento Gabriel Garcia Márquez. Nel libro di Nadia Noio non c'è realismo magico, ma c'è comunque del soprannaturale, nel senso che la nuora della Piccerella sente voci che la guidano e alcune volte vede lo spirito dei morti. Questa abilità verrà trasmessa anche ad alcuni dei suoi discendenti. È un muoversi tra sacro e profano, realtà materiale e mondo spirituale.

Il libro è scritto benissimo. La Noio ha un vocabolario ampio, non usa mai due volte la stessa espressione. È un linguaggio scorrevole, ma ha anche un certo guizzo che lo rende molto fresco e vivace. È intriso anche di un sottile humor che ha reso la lettura divertente.
La Noio fa delle descrizioni minuziose e molto belle. Ecco, se devo trovare un difetto in questo romanzo è che è troppo descrittivo. Nel senso che il lettore è solo spettatore di una storia, ma non viene coinvolto emotivamente. La storia ci scorre davanti in modo fluido e con descrizioni meravigliose, ma non si viene realmente coinvolti, si è solo spettatori passivi.

Per essere però un romanzo d'esordio, è veramente molto bello e ben scritto, soprattutto sapendo che Nadia Noio di mestiere è archeologa e scrive solo per passione, per rilassarsi. Ho assistito alla presentazione del suo libro al Book Pride di Genova e tra i 3 scrittori esordienti presenti all'evento è stata quella che mi ha colpito maggiormente. Mentre gli altri avevano esperienza di scrittura (uno aveva già scritto sceneggiature teatrali e l'altra autrice ha frequentato la Scuola Holden), Nadia Nodio ha coltivato il suo talento tra le mura di casa senza frequentare corsi di scrittura e affidandosi al feedback di sua madre, grande lettrice e ipercritica anche nei confronti della figlia. L'altra cosa che mi ha colpito è che la casa editrice non le ha chiesto modifiche al manoscritto, indice di una bravura innata. Secondo me, questo romanzo si presta anche molto bene per diventare un film.
Profile Image for Alessandra Occhipinti.
23 reviews1 follower
October 24, 2025
Troppi personaggi, ho fatto fatica a ricordare chi fosse chi. Non sono riuscita ad affezionarmi a nessuno perché a ogni personaggio è dedicato troppo poco spazio e non si sviluppa bene la storia di ciascuno. Poi, l’ambientazione dovrebbe essere Napoli ma credo venga nominata 2 volte in tutto il romanzo, non si capisce dove è ambientato e non viene specificato. Niente per me è un no
Profile Image for _nuovocapitolo_.
1,106 reviews34 followers
July 25, 2025
Ha una grazia antica e il tocco lieve di una scrittura musicale questa meravigliosa saga familiare che inizia nella Campania di fine Ottocento e si snoda attraverso cinque generazioni. Tornerà la primavera è un vibrante arazzo familiare ordito con il filo della memoria e intessuto di echi magici.

Le vicende partono dalla “Piccerella”, un’orfana presa a servizio da una facoltosa famiglia napoletana nella quale sia il padrone che il figlio approfittano della sua innocenza. Quando rimane incinta, senza che si sappia con esattezza chi dei due sia il padre, la padrona la manda via di casa affidandola alle cure di una mammana. Il bambino che verrà al mondo si chiamerà Orlando e crescerà con lo stesso raro candore della madre, perso nel suo mondo di fantasia e immaginazione e da subito considerato stravagante dagli abitanti del paese.
Quando il realismo magico si sposa alla cultura partenopea

Quando Orlando, ormai adulto, si innamora di Luisa, il romanzo si impreziosisce di suggestioni incantate, che ricordano il realismo magico della letteratura sudamericana, intrecciate, in questo caso, alle superstizioni, alle dicerie e alle scaramanzie della cultura partenopea. La ragazza, infatti, come altri membri della sua famiglia, sente delle voci che le preannunciano la malasorte, ma questa peculiarità viene accettata senza turbamento alcuno da Orlando. Da questo momento in poi saremo trascinati, attraverso una lingua sontuosa e ammaliante, nelle vicende dei loro figli e, dopo, dei loro nipoti: Nicolino, che disarma i ricordi strazianti della prima guerra mondiale abbracciando la fede; la placida Agnese, che vede esaudite le sue preghiere quando l’inviso promesso sposo sparisce il giorno delle nozze; Enrico, che perde il senso delle cose sui campi di battaglia del secondo conflitto mondiale (bellissime le pagine sulla guerra), e Raffaele, che mette a dimora la sua avidità nel clima di rinascita del dopoguerra.

La prosa è leggera come una carezza, a tratti ironica, a tratti lirica, ma sempre autentica, e ha un ritmo narrativo che ricorda le storie un tempo raccontate davanti al fuoco. La penna dell’autrice ha una rara forza evocativa, che non ha bisogno della messa in scena, dell’abusato show don’t tell, di dialoghi fagocitanti, ma che riluce di una serena fermezza e dà vita a uno degli esordi più luminosi degli ultimi anni. Tutto in queste pagine è affatturazione: il mito, i presagi, le apparizioni, l’intreccio tra destino e libero arbitrio, la speranza che si fa diga contro le intemperie della storia e la resilienza di figure femminili che, muovendosi disinvolte tra realtà e incanto, sfidano fatalità e destini. E i personaggi di questa straordinaria storia familiare sono destinati a restare nella mente e nel cuore molto tempo dopo aver letto la parola fine.
Profile Image for Francesca Pugliese | La libraia.
125 reviews7 followers
June 23, 2025
Voto 3,5⭐️

“È possibile ereditare la magia?”
Questa domanda mi ha accompagnata lungo tutta la lettura di Tornerà la primavera, un romanzo che attraversa un secolo di vita e memoria, intrecciando superstizione, femminilità e radici. Nadia Noio costruisce una saga familiare che non si limita a raccontare: ammalia, incanta, sussurra.

È un ibrido affascinante tra realismo magico e racconto popolare, con i piedi ben piantati nella terra del Sud. Non è una storia per tutti – serve pazienza, attenzione, cuore aperto – ma per chi saprà lasciarsi andare, potrebbe diventare indimenticabile.

La trama prende il via alla fine dell’Ottocento, con una giovane servetta sedotta e abbandonata da un nobile. Da lì, la narrazione si ramifica, seguendo le discendenti fino agli anni ’90 del Novecento. È una lettura densa, stratificata, senza colpi di scena fragorosi ma con emozioni che agiscono sottopelle, come il sangue che scorre in una lunga linea genealogica.

C’è qualcosa di arcaico nell’atmosfera: un’Italia rurale, attraversata da superstizione, miseria, guerra e amore. Leggere questo libro è stato come ascoltare una storia narrata da una nonna che sa troppe cose per non essere anche un po’ strega.

La scrittura di Noio è sontuosa, ricca, avvolgente. Non sempre facile, a tratti frammentata, ma ogni parola sembra scelta con cura.

I personaggi sono tanti, davvero tanti. Ma ciascuno trova il suo spazio e la sua voce. Ho amato Lucia, figura sfuggente e potente, quasi una moderna janara: astuta, resistente, capace di trasformare perfino i pregiudizi in risorse.

Quel che resta, alla fine, è una riflessione profonda sull’eredità invisibile che ci attraversa: storie, silenzi, gesti, magie tramandate.
Questo libro mi ha fatto venire voglia di chiedere a mia nonna com’era da giovane. Di ascoltare di nuovo le storie di paese. Di credere, forse, un po’ di più nella magia.

Consigliato a chi ama le saghe familiari, le narrazioni lente e avvolgenti, i romanzi che danno voce alla tradizione popolare e alla forza silenziosa delle donne. Non sarà una lettura perfetta.
Ma è una lettura che resta.
Profile Image for L'amicadeilibri♥.
186 reviews5 followers
July 21, 2025
Leggere Tornerà la primavera di Nadia Noio è un'esperienza totalizzante e quasi anacronistica. Questo romanzo-fiume, che si estende per oltre un secolo di storia italiana dal 1860 al 1990, non è semplicemente una saga familiare; è un'immersione profonda nel tessuto magico e terreno del Sud Italia, un arazzo intessuto con i fili della storia, della superstizione, della fede e, soprattutto, dell'inestirpabile resilienza della vita. Con una prosa ricca e una struttura ambiziosa, l'autrice crea un mondo in cui il soprannaturale non è un'intrusione, ma una componente intrinseca della realtà, un'eredità sanguigna tanto ineludibile quanto il colore degli occhi o la forma del naso. 
Il romanzo ci parla della discendenza de La Piccerella, una serva ingenua che crede di essere nata da un cavolo, un mito fondativo che funge da chiave di lettura per l'intero romanzo. Da questa origine quasi fiabesca, si dipana un albero genealogico complesso i cui rami si intrecciano con i grandi eventi della storia italiana.
Il messaggio ultimo del libro è racchiuso nel suo titolo: la vita, nonostante le guerre, le tragedie, le maledizioni e i dolori, possiede una forza ciclica e rigeneratrice. Le figure femminili sono matriarche della magia e della sopportazione. Gli uomini appaiono spesso come figure più fragili, sognatrici o inconsapevoli del mondo magico che le loro donne abitano. 
Nadia Noio dimostra una grande capacità di leggere l'anima di un popolo e di un luogo, interpretandola attraverso una narrazione che è al contempo epica e intima. È un libro che richiede pazienza al lettore, che chiede di perdersi nel suo labirinto di nomi e destini, ma che ripaga con un'esperienza letteraria profonda e sentita. 
È la celebrazione della vita stessa, nella sua forma più imperfetta, magica e ostinatamente meravigliosa, nella sua impareggiabile bellezza come nel suo inarrivabile terrore.

Recensione completa sul blog.
Profile Image for Mariacristina.
62 reviews3 followers
June 10, 2025
Non è una semplice storia: è un viaggio intimo, profondo, a tratti struggente, che mi ha accompagnato pagina dopo pagina con una delicatezza rara.

La scrittura di Noio è intensa e allo stesso tempo misurata, mai forzata. Ogni parola sembra scelta con cura, come se avesse un peso specifico nell’equilibrio emotivo della narrazione. Il tema centrale – il ritorno, la rinascita, il confronto con il dolore e con il tempo – è trattato con una sensibilità che mi ha colpito profondamente.

Durante la presentazione del libro al festival Rovigoracconta, l’autrice ha raccontato di essersi ispirata a Giambattista Basile, autore de Lo cunto de li cunti, una raccolta seicentesca di fiabe popolari napoletane. Questo dettaglio mi ha colpito particolarmente, perché dà una chiave di lettura in più al romanzo: sotto la superficie contemporanea si avverte in effetti un’atmosfera arcaica, quasi fiabesca, dove la realtà si intreccia con il simbolico, e ogni dolore sembra preludere a una trasformazione, proprio come nelle antiche storie tramandate oralmente.

I personaggi non sono solo figure di carta: sono vivi, reali, complessi. Li ho sentiti vicini, quasi familiari, con le loro fragilità, i loro silenzi, le loro ferite. E proprio attraverso queste fragilità si sviluppa un percorso che parla di speranza, di resilienza e del coraggio di aprirsi nuovamente alla vita, anche quando tutto sembra perduto.

Il titolo Tornerà la primavera non è solo una promessa, ma una certezza che si costruisce lentamente nel cuore del lettore, mano a mano che la storia si dipana. Non si tratta di un ottimismo ingenuo, ma di una consapevolezza faticosamente conquistata.

È un romanzo che lascia il segno, che invita a fermarsi e a riflettere, e che riesce – senza retorica – a parlare all’anima. Lo consiglio a chi ha voglia di una lettura autentica, capace di emozionare e di far sentire meno soli.
Profile Image for Nicole Bartolini.
49 reviews1 follower
September 21, 2025
È il romanzo di esordio di Nadia Noio, archeologa, che raccontando la storia di una famiglia semplice ma non "normale" ripercorre gli anni di una Napoli dalla caduta del Regno delle due Sicilie fino agli anni 90 del 900 passando attraverso le due grandi guerre. Le vicende della famiglia scorrono piacevolmente ed è quasi impossibile non immedesimarsi nelle loro storie, vediamo non solo l'evolversi della grande storia del paese ma anche quello dei singoli personaggi che si incontrano (e scontrano) con i più importanti avvenimenti di quegli anni. Rimane centrale il tema della famiglia che, forse, più dei singoli personaggi è da considerarsi la protagonista di questo romanzo.
La storia si apre con una donna "La Piccerella" e si chiude con un'altra donna quasi un secolo dopo e saranno proprio le donne di questa famiglia il suo fulcro e il suo motore che ne cuciranno, negli anni, i momenti più importanti. Tra "normale" e "paranormale" grazie alla vita dei personaggi conosciamo uno spaccato di Italia d'epoca, entriamo nelle case e nella quotidianità di ragazzi (e poi adulti) che conoscono prima la guerra e poi il risorgimento tra chi vuole viaggiare al di là degli stretti confini della provincia e dei suoi antiquato costumi e chi, invece, preferisce (o deve) restare.
È una bella lettura, consigliata a chiunque apprezzi i romanzi familiari e corali con uno sfondo storico che non fa solo da cornice ma anche da protagonista.
Profile Image for Beatrice.
61 reviews1 follower
November 9, 2025
Più di 3⭐ ma meno di 4⭐, quindi lasciamo a 3.
Si possono riassumere più di 100 anni di storia e 4 generazioni in 250 pagine? Nadia Noio ci è riuscita, anche se probabilmente una cinquantina di pagine in più sarebbero servite.
Traendo ispirazione forse dalle grande saghe familiari (strizza tantissimo l'occhio a La Casa degli Spiriti, per citarne una), a me hanno sorpreso la scrittura leggera con un accenno di umorismo nei punti giusti e i personaggi caratterizzati con molta cura, dai contorni spessi e ben definiti. Mi sono piaciuti ambientazione e contesto storico, ma forse li ho trovati un po' troppo accennati.
In generale, però, una lettura molto piacevole e a modo suo sorprendente per un romanzo d'esordio.
21 reviews
September 8, 2025
Il romanzo non mi è piaciuto. Purtroppo mi è stato indifferente, l’ho portato a termine ma solo perché non sono in grado di lasciare i libri a metà.
La storia è solo sullo sfondo ed è molto offuscata, per essere un romanzo che attraversa un secolo intero questo, a mio parere, non è il massimo.
I personaggi non sono connotati, a ognuno di loro vengono dedicate circa una ventina di pagine ma senza che venga detto nulla di realmente importante.
Completa assenza di dialoghi.
Mi è sembrato solo uno scorrere di vite unite da un legame famigliare ma nulla di più.
Profile Image for Lord Casci.
137 reviews2 followers
September 10, 2025
Semplicemente bellissimo. Questo romanzo d’esordio ti catapulta nella Campania di fine Ottocento e propone un albero genealogico che parte dalla Piccerella, fino ad arrivare ai suoi pronipoti dei giorni nostri.
Questa tecnica di scrittura mi è piaciuta veramente tanto e non solo. Anche l’attenzione per i vari personaggi intriga molto. Ogni pagina tende a far riflettere il lettore sulla vita dei vari personaggi presenti nel romanzo.
Profile Image for lucia🐞⭐️.
3 reviews
September 30, 2025
Tendo più per il 3-, esordio piacevole ma sicuramente non perfetto, scorre tutto così velocemente che non ho avuto il tempo di affezionarmi ai personaggi, non mi ha preso emotivamente a causa dei continui cambi di ambientazione e personaggi; avrei preferito una narrazione più amplia su un’unica vicenda, avrei anche preferito maggiori discorsi diretti ma è una mia preferenza.
Profile Image for Martina Continisio.
13 reviews
July 21, 2025
Un bellissimo libro dove è facile affezionarsi ai personaggi, e scritto egregiamente. L'ho divorato in pochi giorni. La struttura di saga familiare mi ha per alcuni versi ricordato "Homegoing", uno dei miei libri preferiti. Se vi piace il genere, da leggere assolutamente!
Profile Image for Enrica.
75 reviews45 followers
June 15, 2025
Bello e appassionante ma troppo corto, racconta la vita di tante persone in poche pagine
Profile Image for Rossella Spina.
55 reviews2 followers
August 10, 2025
Mi aspettavo qualcosa di più onestamente!
Un Romanzo che si lascia leggere ma senza pathos ed empatia.
Mi è mancato qualcosa nella lettura.
Profile Image for Monica Riva.
250 reviews
August 23, 2025
bellissimo romanzo, che ricorda i primi romanzi di Isabel Allende con personaggi stralunati che vivono tra realtà e magia, ma con uno stile del tutto personale e originale.
Profile Image for Sara Tornelli.
1 review1 follower
August 30, 2025
Io amo le saghe familiari che coprono molti anni… qui però è tutto troppo veloce 🥲
7 reviews
October 3, 2025
All’inizio la trama si snoda troppo velocemente, per poi trovare un giusto equilibrio con personaggi ben sviluppati ed alcuni momenti veramente divertenti (zia Rosella!!)
Profile Image for selene.
62 reviews3 followers
October 13, 2025
“Non bisognava dimenticare che la creatura sarebbe nata in quella strana famiglia e che il sangue materno era sicuramente macchiato con quello delle janare”.
Profile Image for Andina.
121 reviews
December 15, 2025
una saga familiare che ripercorre la Storia italiana, in particolare quella partenopea, con elementi di realismo magico e tanta delicatezza ed umorismo.
Displaying 1 - 26 of 26 reviews

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