Jump to ratings and reviews
Rate this book

Violent Life

Rate this book
Nadine ha ventitré anni e un sogno: diventare reporter. Lo stage all’Hollow Fey Magazine, il giornale più prestigioso della città, sembra finalmente aprirle le porte del futuro che ha sempre desiderato. Ma quando le viene chiesto di scrivere un articolo su Armon Windblack, il famigerato pluriomicida condannato alla pena di morte che con i suoi crimini ha sconvolto l’intero Paese, la ragazza capisce che il suo compito non sarà affatto semplice. Armon non è come lo immaginava. Né come tutti lo descrivono. Dietro la maschera del mostro si nasconde di certo un uomo pericoloso, ma anche enigmatico, carismatico, e intelligente in modo disturbante. E più Nadine scava nella sua storia, più si ritrova invischiata in una rete di bugie, segreti e verità che nessuno ha mai osato raccontare. Divisa tra un fidanzato sempre più distante, che non comprende il buio in cui sta sprofondando, e un uomo capace di leggerle dentro più di quanto vorrebbe, Nadine dovrà fare i conti con una serie di domande scomode: quanto sei disposta a sacrificare per la verità? E quanto puoi perdere, quando inizi a desiderare proprio ciò che dovresti temere di più? Spinta da un’attrazione pericolosa e scelte che sfidano ogni logica, Nadine scoprirà che la verità, a volte, è una trappola letale. E che per raccontarla bisogna prima viverla sulla propria pelle. Anche a costo di perdersi.

464 pages, Paperback

Published September 16, 2025

34 people are currently reading
457 people want to read

About the author

Fannie Heather

4 books74 followers

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
149 (39%)
4 stars
115 (30%)
3 stars
80 (21%)
2 stars
19 (5%)
1 star
11 (2%)
Displaying 1 - 30 of 60 reviews
Profile Image for Rebecca.
315 reviews31 followers
November 12, 2025
1/5 ⭐

Doverosa e necessaria premessa: A me spiace farla, però meglio mettere le mani avanti. Nel nome del buonsenso, mi piace ricordare che ho il diritto di dire ciò che mi pare sui romanzi che leggo. Può capitare che siano solo cose positive, può capitare che ci sia un po’ e un po’... e può capitare che abbia da dire tante cose negative. Violent Life fa parte di quest’ultima categoria e va bene così. Succede. E adesso vi spiego perché.

-

Voglio partire dicendo che ho preso in mano questo romanzo perché alcune mie amiche, che avevano letto la versione originale su Wattpad, volevano sapere se nella versione cartacea fossero state apportate delle migliorie o no. A fine lettura ci siamo confrontate e la risposta è un no secco – il che la dice lunghissima sulla casa editrice e su quanto tenga in considerazione il suo pool di lettrici, ma non voglio entrare in questa discussione.

Violent Life è un romanzo infantile, non ci sono altri modi per definirlo. L’idea nel complesso è buona, lo stile in qualche modo funziona, ma il modo in cui è stata costruita la storia non ha alcun senso e i personaggi mancano della profondità e della cura che avrebbero meritato. Manca proprio di maturità. L’autrice può aver condotto delle ricerche e passato delle ore a guardare documentari, ma le informazioni che ha ottenuto non emergono nel corso della storia. Ciò si vede sia in delle piccolezze che in elementi più pesanti, che rendono la lettura molto meno potente di quanto avrebbe potuto essere. Ma andiamo con ordine.

Per motivi di “non ho voglia di perdere tempo a segnarli tutti”, la recensione conterrà degli spoiler . Lettori avvisati, mezzi salvati.

La storia si concentra attorno a Nadine, studentessa universitaria selezionata assieme ad altri due compagni per un prestigioso stage all’Hollow Fay Magazine, una delle testate giornalistiche più importanti del paese. Così famosa e lustre che decide di affidare a tre studenti universitari che non hanno ancora preso il loro bachelor (!!!) tre articoli da prima pagina, dal tema già definito. Quali sono le altre regole di questa idea geniale? Ognuno di loro avrà 21 giorni (e fondi indefiniti, visto che alcuni sono spediti in giro per il mondo) per completare il proprio articolo, e l’autore di quello migliore sarà assunto come giornalista.

Permettetemi di lasciarmi andare a una lunga risata isterica.

Niente contro Fannie Heater, ma io sono stufa marcia di questi autori che scrivono di università senza avere mezza idea di come funziona l’università – e, in questo caso, il mondo degli stage. E lo dico da persona che è stata sia nel sistema universitario italiano che in quello statunitense, quindi con una certa cognizione di causa. Lo stage, di base, è un’esperienza formativa, quindi che deve insegnare qualcosa a chi viene preso. Cosa mai potrebbero imparare tre poveri cristi lanciati a scrivere un articolo senza alcun sostegno da parte di altre persone all’interno del giornale? E com’è possibile che mettano in pausa completa la loro vita universitaria – cosa che fa Nadine – solo per lo stage? L’università statunitense ha dei tempi serratissimi: ci sono assignment da fare quasi ogni settimana, lezioni a cui è obbligatorio partecipare, compiti da svolgere di classe in classe… e questi stanno a farsi la vacanzina per scrivere un articolo? Senza poi considerare quanto sia assurda l’idea di base. Non esiste in nessun mondo che vengano messi in mano a degli stagisti degli articoli da prima pagina, così come non esiste che vengano presi a lavorare senza aver fatto prima la gavetta necessaria. Allo stagista viene chiesto di fare ricerca, di ordinare gli archivi, di gestire le comunicazioni, di portare il caffè… non di scrivere articoli che sarebbero difficili anche per chi ha anni di esperienza alle spalle . Capite quindi che, se il patto narrativo salta a pagina dieci, io da lettrice mi chiedo quale sia il senso di continuare.

[una curiosità masochistica, ecco qual è]

Nella follia generale di questa premessa, c’è qualcosa di ancora più folle: a Nadine viene assegnato di scrivere un articolo sul famoso pluriomicida di Hollow Fey, Armon Windblack, prima che venga spedito sulla sedia elettrica. Il ragazzo, infatti, ha deciso di dare l’esclusiva al giornale in cambio di una somma ingente che verrà data alla sua famiglia – somma di cui non sentiremo mai più parlare e che apparentemente non ha alcuna importanza per lui, visto che non rivelerà mai niente a Nadine. Anche qui mi faccio grandi domande: com’è possibile che lei non abbia uno psicologo di supporto? Come mai non le viene dato accesso ad altre fonti o aiuti? Nadine viene letteralmente lanciata nella tana del lupo, e tutti si sorprendono che non sia in grado di fare nulla. Ma io boh. L’unico con un minimo di buon senso è lo psicologo del carcere, che fin dall’inizio dice che non è una buona idea che sia stata mandata Nadine – ma, allo stesso tempo, non fa più di tanto per aiutarla.

Il romanzo si sviluppa attorno ai (bambineschi) tentativi di Nadine di scoprire qualcosa di più su Armon e sul mondo dei Vandali, ovvero un gruppo di centauri con la passione per distruggere e rubare provenienti da Groove Street – il quartiere più malfamato della città, dove vivono gli immigrati e le persone più povere. Nadine, in particolare, avrà modo di avvicinarsi a River, (ovviamente) un amico d’infanzia di Armon che la odia ma in realtà no perché tanto figurati se qui si parla davvero d’odio. La trama si può riassumere con lei che fa cose, litiga con il fidanzato e menziona l’amica inutileTM, parla con Armon, parla con River, sente un pruritino nei confronti di entrambi e via di nuovo con una combinazione di questi elementi ripetuti a cui si aggiungono scene esplicite col passare dei capitoli. L’aspetto che mi ha dato più fastidio è che Nadine non fa quasi nulla per cercare di portare avanti la sua indagine, se non provare a parlare con Armon che, però, non le dice niente di niente. L’unico guizzo di intelligenza ce l’ha quando decide di parlare con una delle precedenti psicologhe del criminale e viene a scoprire del diario segreto dell’ex di Armon che, guarda caso, contiene tutte le risposte che Nadine stava cercando. How convenient. Un deux ex machina così banale non lo leggevo da tempo. Che poi neppure serve che Nadine trovi il diario, visto che i giornalisti sono kattivi e decidono di non pubblicare l’articolo scritto da lei ma una bambinata – perché una bambinata è, visto che nessuno a parte Il fatto quotidiano pubblicherebbe mai una breve tiritera infarcita di nulla dove si dice solo che l’assassino è cattivo perché ha ammazzato delle persone. Ma va?

Anche la parte conclusiva ha delle problematiche di trama abbastanza importanti. La fuga rocambolesca di Armon dal carcere mi ha fatto cadere le braccia; da un lato, sono abbastanza convinta non sia così semplice scappare, dall’altro il fatto che sia stata proprio Nadine a fargli venire questo impulso è ancora molto cliché e si risolve in un modo per nulla interessante. La grande vendetta è praticamente il pretesto per scrivere un threesome. Il finale con Armon che muore è l’unico aspetto sensato di tutto il romanzo, a esclusione del modo in cui si ammazza, peccato che mi è stato detto che in realtà non è morto e mi sono cascate delle cose che non ho.

Superato il grande ostacolo di una trama zoppicante, Violent Life è mancante su tanti altri aspetti. Visto che avevo iniziato a parlarne già un po’ prima, direi di proseguire con l’ambientazione. Un’altra cosa di cui sono stufa sono gli autori che ambientano storie negli Stati Uniti senza neppure fare un minimo sforzo di farli sembrare reali. Per una volta, posso dire di non aver trovato niente che mi facesse cadere le braccia, ma allo stesso tempo la storia poteva essere ambientata a Truccazzano e funzionava uguale: Hollow Fey è fatta di niente, non ci sono particolarità, caratteristiche che la rendano reale, coordinate geografiche che rendono semplice immaginare come si muovono i personaggi e li evidenziano come statunitensi. Ci sono solo due quartieri, persone molto ricche e molto povere, e nulla di più – se non una ferrovia abbandonata e a quanto pare il mare (che poi la costa della Georgia è abbastanza peculiare, ma figuriamoci se sono state fatte delle ricerche a riguardo). Vorrei in particolare soffermarmi un attimo sulle descrizioni di Groove Street, che sono di un patetismo e pietismo incredibile: è un quartiere sporco, pericoloso, dove non c’è mai nessuno e si respira la povertà, in cui la polizia ha paura a mettere piede… e dove però i più poveri riescono comunque a vivere bene e hanno una ricchezza morale di gran lunga superiore a chiunque altro. La scena della torta, quando Nadine si autoinvita a pranzare dalla famiglia di Armon, mi ha fatto cadere le braccia. Non dico che sia improbabile, ma allo stesso tempo potevano essere fatte così tante cose differenti con questa ambientazione. Non c’è un personaggio di colore che sia uno, non viene mai parlato del fatto che molti sono immigrati e quindi hanno una loro cultura ben specifica alle spalle, non viene mai mostrata la dignità di tutte queste persone ma si preferisce battere sulla solita e abusata dicotomia del povero = buono e ricco = cattivo, dove i poveri fanno cose cattive solo perché la società è brutta e costringe i buoni di cuore a fare cose sbagliate. Sarebbe stato così bello dare delle sfumature in più, creare una complessità, e anche i personaggi sarebbero usciti con una profondità differente. Invece usiamo il white trash nella versione più stereotipata che esiste - che poi chissà se l’autrice sa cos’è, ma dettagli.

E a questo punto parliamo dei personaggi, no? Penso che, almeno per Armon e Nadine, l’autrice abbia tentato di dar loro qualche sfumatura in più per renderli maggiormente credibili. Peccato che tale tentativo non abbia funzionato più di tanto. Nadine è una protagonista scialba, in balia degli eventi, che non fa mai nulla per cercare di prendere in mano la situazione; tutto ciò che le accade succede o per caso, o per botte di culo (vedasi il diario), oppure perché qualcun altro decide per lei – come quando si scopre che è solo grazie all’ex ragazzo se è riuscita a ottenere lo stage al giornale, cosa che mi ha fatto ridere tantissimo perché in effetti è davvero raccomandata come tutti le dicono. L’autrice prova a far uscire qualche caratteristica, quali la gentilezza, l’ingenuità o una certa integrità d’animo, ma alla fine Nadine rimane una figurina di carta velina che ogni tanto si fa guidare dagli ormoni ma neanche troppo. Non parliamo poi del tentativo di darle qualche caratteristica in più dicendo che lei è figlia di una donna benestante che aveva sposato un Vandalo – quindi teoricamente è combattuta tra i due mondi perché li sente entrambi suoi? Che poi è anche nata durante un terremoto? In Georgia? Dove non ce ne sono mai? Io mi fermo qua.

Armon è… bah. Dovrebbe essere una figura magnetica, pericolosa, che entra nella mente dei lettori e rimane incollata lì. Tuttavia, lui non ha niente di ciò, rivelandosi essere il classico bad boy alla Wattpad che vuole solo ficcare e con grandi problemi di gestione della rabbia. L’aspetto peggiore, però, è che l’autrice prova a dargli un background albanese fallendo già fin dall’aspetto più basico di tutti: il nome. Armon Windblack non è un nome albanese, e qui mi traballa subito una palpebra. Winblack è un cognome che più anglosassone di così è difficile, mentre una veloce ricerca su internet mi ha detto che Armon è un nome di origine ebraica o francese/tedesca; il suo significato è legato a temi quali la forza e l’armonia, non l’oro come dice l’autrice. Tempo per trovare queste informazioni? Dieci minuti. Io faccio fatica a capire cosa costasse fare una piccola ricerca. Se almeno fossero state date delle informazioni aggiuntive per rendere l’insieme plausibile, come che la madre avesse trovato un altro compagno negli Stati Uniti e preso il suo cognome, avrei potuto capire, ma così no. Poi non capisco il senso di farlo parlare in albanese a caso, senza mettere traduzioni a fine pagina – sì, lo so che ci sono in fondo al romanzo ma non c’è niente nell’impaginazione da far presumere la loro esistenza. Questi tocchi di esotismo privi di alcun motivo mi fanno traballare anche l’altra palpebra, per amore del mio oculista. Tuttavia, i problemi relativi ad Armon non finiscono qui. Per spiegare le sue manie omicide, infatti, l’autrice ha deciso di creargli un background fatto di abusi – ovvero, che fin da bambino era stato costretto a guardare il patrigno mentre abusava della madre. Si tratta di una tematica molto delicata, difficile da trattare, e purtroppo da come viene scritta sembra quasi che l’autrice giustifichi i suoi omicidi. A ciò si aggiunge il fatto che il motivo scatenante è stato l’essere manipolato dalla sua ex ragazza, che si voleva vendicare del padre e amici benestanti per non si sa bene quali motivi da bambina viziata – questi le urlavano troppo contro e non li sopportava e quindi diamoci all’omicidio! Io ho preso tanti respiri profondi. La relazione tra lui e Nadine, poi, non ha senso. Faccio veramente fatica a capire se l’autrice volesse creare qualcosa alla Follia, con la ragazza che insegue un amore malato e finisce per essere circuita da un uomo, oppure se stesse in un certo qual modo provando a redimere Armon tramite Nadine. In ogni caso, non c’è motivo perché si innamorino o diventino ossessionati l’uno dall’altra, visto che la loro relazione è basata sul nulla.

Tutti gli altri personaggi sono le solite macchiette. River ha qualche caratteristica in più, e avrebbe potuto essere molto più interessante di Armon se solo gli fosse dato più spazio e si avesse cercato di mostrare da dove deriva l’odio che lo muove. Purtroppo, però, rimane solo il terzo del threesome. Gli altri secondari sono cartonati tirati fuori a seconda dell’occasione, definiti da una o due caratteristiche e spesso mossi da un odio o un amore immotivato verso Nadine e nient’altro. La rappresentazione dei giornalisti mi ha nauseata, lo devo dire: capisco il desiderio di mostrare un mondo corrotto e ingiusto, però non devono essere neppure rappresentati come dei bambinoni che si fanno i dispetti. Anche l’ex ragazzo di Nadine, di cui non ricordo il nome e non ho intenzione di perdere tempo a cercarlo, è rappresentato in una maniera che mi lascia perplessa. Lui è il solito maschio alfa che tenta di controllare la vita della ragazza in ogni piccolo aspetto e di cui lei non è (ovviamente) più innamorata. Il problema non è la banalità, ma il fatto che non serve a niente: a parte raccomandarla per lo stage, è inutile. Non fa nulla, manco si arrabbia con lei quando lo lascia. Si sarebbe potuto togliere e la storia avrebbe funzionato uguale – o anche meglio, visto che almeno si sarebbero tagliate un po’ di pagine e Nadine sarebbe uscita per lo meno con un vago accenno di cazzima.

[in tutto ciò, questa recensione sta diventando un libro a parte ma dettagli]

Un ultimo aspetto di cui parlare sono le scene esplicite. Partirei dal dire che ho letto molto di peggio, in quanto non le ho trovate né così volgari, né così improvvise – niente effetto “è partito a caso un porno mentre tentavo di guardare qualcosa in streaming”. Tuttavia, sono proprio scialbe. Quando finalmente si arriva al threesome tra Nadine, Armon e River, durante la scena si ha solo che due ragazzi si alternano su di lei, senza interagire l’uno con l’altro in alcun modo e distruggendo ogni possibile tensione erotica presente. Al che ti chiedi che senso ha aggiungerla. Tutte le altre scene tra Nadine e Armon sono invece tra il caotico e il folle, soprattutto quelle ambientate in carcere. E partiamo proprio da quest’ultimo aspetto con una grande citazione: non dico il buongusto, ma almeno il buon senso. Abbiamo un carcere di massima sicurezza, con lui che sta per essere messo a morte, e lasciano che sia intervistato da una giornalista in una stanza senza telecamere o altro per controllarlo? Con lui che, tra l’altro, non si capisce mai bene se sia almeno ammanettato o no, considerato quanto si muove di qua e di là e tutto ciò che combina. Qui si tratta letteralmente di una questione di buon senso e nulla di più. Se poi si prova a fare un minimo di ricerca online, si scopre che non ci sono spazi per “colloqui privati” nelle carceri statunitensi – ergo, il fatto che questi facciano cose senza essere scoperti non è possibile. Poi le scene o sono scialbe, oppure non hanno senso. Io ho cercato in tutti i modi di capire quella delle vene, e posso comprendere che alcune persone trovino quella caratteristica fisica eccitante, però il come non ha senso – quanto sono in rilievo queste vene per strusciarsi sopra e sentirle? E come ha fatto Nadine a cavalcargli il braccio? La perplessità scorre potente in me. Le scene nella parte finale, quando i due sono in fuga, sono invece molto rapide e poco necessarie e mi hanno anche lasciato addosso un vago senso di disagio. Come ho detto all’inizio, ho letto di molto peggio, però nel pasticcio generale che è il libro aggiungono un altro carico da novanta che si poteva evitare.

In conclusione, che fatica. Mi rendo conto che Violent Life non è tremendo, visto letto romanzi che mi hanno infastidita molto di più, oppure altri tecnicamente proprio brutti; tuttavia, si porta dietro quell’odore stantio di potenziale sprecato che mi dà quasi più fastidio di qualcosa di scritto male e basta. Infatti, il problema principale di questa storia è che l’autrice aveva tra le mani un’idea interessante che però non è stata in grado di sviluppare. Ci sono tanti dettagli uno dietro l’altro che non funzionano per niente e distruggono ogni potenzialità.
Profile Image for lalibreriadivinny.
132 reviews5 followers
September 21, 2025
Mi sono innamorata di questo libro praticamente già al primo capitolo.
Dei personaggi prima ancora del decimo capitolo.
È stato un colpo di fulmine, non saprei come altro descriverlo.

Da amante del dark romance, ho subito comprato il libro appena ne ho visto l'annuncio, cogliendo l'occasione di leggere qualcosa di Fannie.
Non avrei potuto fare scelta migliore. La penna della scrittrice è fluida, scorrevole, magnetica. È ironica, profonda, riflessiva, ti tocca nelle corde dell'anima, scuotendole.

Sono rimasta col fiato sospeso per tutta la lettura, incollata alle pagine. L'ho divorato in un giorno.
I misteri, gli intrichi, i personaggi, l'arco narrativo e la storia sono meravigliosi, bellissimi, originali.

River e Armon sono una coppia esplosiva, mi è impossibile scegliere tra i due, che mi hanno colpita con i loro caratteri diversi ma allo stesso tempo così simili. Come potrei scegliere solo uno di loro?

Il personaggio di Nadine mi è piaciuto sin da subito. Tosta, determinata, consapevole, è riuscita a non farsi abbattere e spaventare, arrivando fino al nocciolo della questione. Ho amato il modo in cui ha tenuto testa a River, ai Vandali e ad Armon stesso.

Violent Life rientra assolutamente tra i libri più belli che abbia mai letto, piazzandosi a mani basse tra i miei preferiti. È una di quelle storie che ti resta addosso e in testa anche dopo che l'hai terminata, così come i suoi personaggi.

Io spero davvero che la storia di Nadine e Armon non finisca qui, perché vorrei leggere ancora di loro.
Non posso e non voglio accettare questo finale.

E adesso non vedo l'ora di recuperare Offline, per farmi incantare ancora dalla meravigliosa scrittura di Fannie!

Correte a recuperare questo libro!

5⭐️
3,5🌶️
Profile Image for Angelica.
26 reviews1 follower
September 28, 2025
ma come si può scrivere questa roba dopo aver pubblicato un piccolo gioiello come Offline… sono molto delusa. Metto due stelle perché la trama e l’idea della storia è intrigante, ma come è stata elaborata e la caratterizzazione dei personaggi fa acqua da tutte le parti. Tutto troppo frettoloso.
Profile Image for Melissa Gastaldello.
17 reviews
September 22, 2025
⭐ ⭐ ⭐ 3

📝 Un dark romance con un’idea di partenza interessante, ma sviluppato in modo troppo superficiale: i protagonisti non hanno tempo di crescere insieme e il rapporto sembra forzato.
🎯 Lo consiglio solo a chi ama i dark romance leggeri e veloci, senza troppe pretese di realismo o profondità.



Con Violent Life avevo grandi aspettative, soprattutto perché la premessa iniziale mi era sembrata davvero promettente. Ho iniziato a leggerlo su Wattpad, curiosa di vedere come si sarebbe sviluppata la storia. Non sono un’amante dei dark romance, quindi già partivo un po’ prevenuta, ma mi aspettavo qualcosa di più solido, soprattutto dopo aver letto la trilogia Offline, che pur con i suoi difetti mi era piaciuta di più.

🌟 Punti di forza
• L’idea di partenza della storia: la premessa è forte e avrebbe potuto svilupparsi in qualcosa di molto coinvolgente.
• Alcuni personaggi secondari: paradossalmente, sono descritti con più cura e risultano più interessanti dei protagonisti stessi.

⚡ Punti deboli
• Vuoto narrativo: la trama sembra scorrere senza reale spessore, manca profondità sia nella storia che nei sentimenti.
• Rapporto forzato: i due protagonisti non passano abbastanza tempo insieme da giustificare il legame che sviluppano, tutto avviene in modo troppo frettoloso.
• Superficialità: molte dinamiche vengono affrontate in modo banale, senza il carico emotivo che un dark romance dovrebbe trasmettere.
• Confronto con altre autrici: rispetto ad altre scrittrici del genere, Fannie Heather sembra sempre avere “quel qualcosa che manca” nella narrazione.

💖 Cosa mi è piaciuto di più
Alcuni accenni di originalità nella trama e i personaggi secondari, che avrei voluto vedere più sviluppati.

😕 Cosa mi è piaciuto di meno
Il rapporto tra i protagonisti: troppo veloce, poco credibile e privo di quella tensione che dovrebbe essere il cuore di un dark romance.

✅ Perché lo consiglierei
Lo consiglierei solo a chi ama il dark romance in versione più “soft” e non cerca grande profondità narrativa. Per chi invece ama storie intense, complesse e con relazioni ben sviluppate, probabilmente risulterà deludente.
1 review
November 2, 2025
Delusione totale. Ci sono rimasta davvero male. La trilogia di "Offline" mi aveva incantata, l’avevo apprezzata tantissimo. Proprio per questo avevo riposto molta fiducia in un nuovo libro di Fannie, soprattutto quando ho saputo che si trattava di un dark romance. Purtroppo, invece, la delusione è stata amarissima. L’ho letto in due giorni e più andavo avanti, più cresceva il mio fastidio e il mio risentimento verso tante parti che ho trovato assurde e senza senso.

1. Il pluriomicida "libero" e libertino
Capisco che serva un espediente per avvicinare sentimentalmente e sessualmente i due protagonisti, ma com’è possibile che un pluriomicida condannato a morte venga lasciato libero di fare ciò che gli pare nella stanzetta di un carcere, senza alcuna sorveglianza e senza telecamere? Un pluriomicida che, a detta di tutti, esercita pure un fascino irresistibile sulle donne. E quindi sì, lasciamo l’ennesima donna alla mercé di un pazzo che ha "solo" bisogno di "sfogarsi" un po'. Capisco la necessità narrativa, ma così non funziona: rende tutto irrealistico, soprattutto considerando le nobili intenzioni di denuncia sociale che il romanzo dichiara di avere.

2. Il disturbo borderline
Un grandissimo NO. Armon mi è sembrato più "borderline" quando era un ventenne che non in carcere. Lì, semmai, ci ho scorto un mezzo bipolare manipolatore con una pessima gestione della rabbia e che oggettifica e sessualizza le donne. Affrontare i disturbi della personalità potrebbe essere un tema valido e interessante, ma va fatto con documentazione seria: altrimenti si rischia di scadere nella banalità e nella disinformazione, rischiando di offendere chi davvero soffre di questi disturbi.

3. Nadine e la sua presunta empatia
No, Nadine non è empatica. Nadine è un’impicciona rompipalle colossale. Se avesse avuto un minimo di empatia per Armon, River o Maelle, non li avrebbe tempestati di domande invadenti e petulanti per tutto il romanzo. Da brava giornalista, inganna e sfrutta le vulnerabilità altrui per i propri scopi, approfittando persino delle fragilità di una minorenne per scoprire dettagli del passato di Armon. Come fa Fannie a definirla empatica? Ma sa almeno cos’è l’empatia? Una Nadine empatica avrebbe rinunciato a qualsiasi ambizione o sogno di gloria pur di non ferire chi ha davanti. Lei invece va dritta fino in fondo pur di scrivere il suo articolo, nonostante si dichiari innamorata di Armon e River e affezionata alla loro famiglia.

4. I Vandali che non sono vandali
Che i Vandali rispondano a cuor leggero a domande intime di una giornalista estranea è a dir poco surreale. I Vandali sono presentati come criminali scaltri e violenti, attenti a non farsi mai scoprire e a proteggere la propria identità a tutti i costi. Il loro scopo è rovinare la vita alle famiglie benestanti del quartiere alto della città. Eppure, si aprono e si confidano con una perfetta sconosciuta proveniente proprio da quell'ambiente sociale che tanto disprezzano, e che per di più si presenta sfacciatamente come una giornalista che sta indagando sul loro ex capo. Non solo la accolgono tra loro, seppur con un pizzico di diffidenza appena accennata solo da River, ma la ospitano pure in casa e la fanno accomodare alla loro tavola. BOH!

5. L’attaccamento di Nadine ad Armon
Irrealistico e vicino all’ibristofilia. Astrid, la psicologa precedente, era stata accusata di essersi lasciata affascinare da Armon e per questo era stata licenziata. Ma la verità è che la vera empatica della storia è lei e soltanto lei. È solo grazie ad Astrid che Nadine riesce ad inquadrare meglio l'origine dei disturbi di Armon. Nadine, invece, non si accorge mai di nulla: pensa solo a quanto Armon sia attraente e a quanto la ecciti. Non si chiede neanche per una volta cosa ci sia dietro la sua follia. Meglio il sesso che l'empatia, giusto.

6. Le scene sessuali
Fanno schifo. Non mi disturba il soft porn nei romance, ma qui si è rasentato il grottesco e il volgare. Davvero Nadine si eccita strusciandosi sulle vene del braccio di Armon?! Ma che roba è? Non sapevo se ridere o preoccuparmi per il livello a cui si abbassano certi romanzi pur di vendere. Ancora più inquietante è il fatto che queste storielle Wattpad sono lette perlopiù da ragazzine liceali, se non addirittura delle medie. Raccapricciante.

7. Dorian il fantasma
All’inizio sembra una figura centrale, anche se di lui sappiamo pochissimo: è milionario e appartiene a una delle famiglie fondatrici della città. Poi sparisce nel nulla perché la protagonista semplicemente decide così. Dopo cinque anni di relazione e convivenza, basta un “prendiamoci una pausa” e addio Dorian. Okay, è decisamente un fidanzato assente, ma il modo velenoso con cui Nadine lo tratta è alquanto disturbante. A modo suo, e non in maniera così discutibile come l'autrice vuole far credere, Dorian è premuroso e si preoccupa davvero per i sogni e il futuro della sua ragazza. Giusto che Nadine volesse farcela da sola, ma intanto i soldi di lui le fanno comodo in qualsiasi occasione. E indovinate a chi chiede aiuto quando le serve più tempo per lavorare al suo articolo? Proprio a Dorian, il fidanzato secolare che ha sfanculato perché l’aveva raccomandata a sua insaputa. E indovinate cos'è che gli chiede? Proprio un'altra raccomandazione! Solo che questa volta va bene perché “è una sua scelta" e non un'imposizione di Dorian. Ma che senso ha? E Dorian, povero succube delle turbe della sua (ex) ragazza, accetta pure e tutto questo mentre, a sua insaputa, Nadine lo sta cornificando con altri due uomini. Cioè, sto poveretto subisce oltre il danno anche la burla.

8. Nadine e Fleur
Fleur, questa figura mitologica intorno a cui ruota quasi tutto il romanzo: psicopatica, tossica, senza scrupoli, capace di spingere un uomo a uccidere per lei. Ma a questo punto, cosa fa pensare che Nadine e Fleur siano diverse? Entrambe egoiste, amorali, pronte a tutto per raggiungere i loro scopi. Entrambe giocano coi sentimenti di chi le ama, struttano le debolezze altrui per insinuarsi come serpi nelle loro vite, approfittano di uomini ingenui e ignari della loro cattiveria. Non c'è proprio nessuna differenza tra Nadine e Fleur. Ancora non capisco se l’intenzione di Fannie fosse quella di suggerire velatamente che sono due facce della stessa medaglia, o se volesse davvero redimere Nadine rispetto a Fleur con la storia dell'empatia (inesistente) e qualche lacrima di coccodrillo piazzata qua e là. Sta di fatto che, dopo aver introdotto il diario di Fleur, non mi risulta difficile immaginare il motivo per cui Armon fosse ossessionato da Nadine fin dall'inizio. C'entra poco la somiglianza estetica e tutto il livello di instabilità mentale delle due ragazze.

9. Rupert-Dito-In-C*lo
Nemmeno nel mondo marcio del giornalismo puoi permetterti di sfiorare l’illegalità senza pagarne le conseguenze. Eppure per Fannie funziona così. Il correttore di bozze dovrebbe limitarsi a correggere, non a riscrivere da capo il lavoro di un’altra persona e firmarlo a suo nome. Ed è esattamente ciò che fa quella piaga ambulante di Rupert: il classico lavoratore serio e impettito con cui Nadine è costretta a dividere l’ufficio, incarnazione perfetta dello stakanovista obbediente che abbassa la testa di fronte ai suoi superiori. Ridicolizza l’articolo di Nadine, lo riscrive completamente e non lascia neanche una virgola del suo testo originale. Ma siccome le ricerche erano state fatte da lei, la redazione ha ben pensato di firmare l’articolo a suo nome. Armon lo legge, si incazza come una bestia e si colpevolizza per essersi fidato ancora una volta di una donna. Tenta il suicidio tagliandosi le vene, viene portato d’urgenza in ospedale e da lì riesce a fuggire. Ancora una volta nessuna sorveglianza, e un pluriomicida efferato scappa indisturbato. Torna al suo quartiere e chiede aiuto a River, che considera alla pari di un fratello, per trovare Nadine e ucciderla. La trovano, la inseguono e invece di ucciderla che fanno? S3ss0 a tre. Sì, avete letto bene. Parlano tra loro e finiscono per fare S3ss0 a tre sotto la pioggia. OKAY, D'ACCORDO.

10. Callum il bonario
L'unico personaggio realmente degno di nota in questo romanzo, forse anche il più realistico. Peccato che non gli sia data la giusta importanza e resti un personaggio marginale al pari di Dorian. A quanto pare, Fannie ha preferito dare spazio alle scene erotiche tra Nadine, Armon e River, piuttosto che sviluppare un personaggio infinitamente pià interessante di chiunque altro. Callum è fratello maggiore di giorno, Vandalo di notte. Colui che farebbe qualsiasi cosa pur di proteggere la famiglia, l’unico ad avere un lavoro vero (un’officina dove ripara moto) e che con quel lavoro mantiene un’intera famiglia. Per “arrotondare” si dedica ai furti insieme ai Vandali, ma resta comunque l’unico mentalmente stabile e con un minimo di buonsenso L'unico che alla fine del romanzo concede il beneficio del dubbio a Nadine riguardo al vero autore dell'articolo su Armon. Avrei voluto conoscere molto di più su di lui e sul suo mondo interiore. Sarebbe potuto diventare il personaggio più solido e affascinante della storia, e invece resta sullo sfondo, sacrificato in favore di dinamiche ripetitive e scene erotiche superflue. Un vero peccato.

Mi spiace per Fannie, ma stavolta ha proprio toppato. Si è presentata con un romanzo ambizioso di denuncia sociale e introspezione psicologica. Ma niente, proprio non è riuscita a sdoganarsi da dinamiche sentimentali tossiche ai limiti dell'assurdo. E purtroppo il risultato finale è un tripudio di incoerenza e ridicolezza. La credibilità della trama viene sacrificata in favore di espedienti forzati e scene erotiche che scadono nel grottesco. L'atteggiamento dei personaggi principali manca di rispetto ai temi che si pretende di affrontare: i disturbi mentali vengono banalizzati, le relazioni ridotte a cliché tossici e la denuncia sociale resta un pretesto mai sviluppato. Quello che poteva essere un intreccio intenso si trasforma in una sequenza di forzature e scene sessuali che tolgono spazio a personaggi e spunti ben più interessanti. Il risultato è un’opera che lascia soprattutto frustrazione per l’esecuzione mal riuscita di intenzioni nobili che tradiscono tutte le aspettative e riducono il tutto a un pastiche stereotipato. Mi dispiace. Spero innanzitutto che non ci sarà un sequel e che, in ogni caso, l'autrice possa rifarsi nei tuoi prossimi romanzi.
Profile Image for Romanticamente Fantasy.
7,976 reviews235 followers
November 4, 2025
Karin -per RFS
.
Il giorno in cui misi per la prima volta piede in quel carcere decadente non sapevo ancora che ne sarei uscita diversa.

Violent Life è un romanzo di cui è difficile parlare. Ho appena terminato la lettura e mi ha lasciato un senso di realtà cruda, quella vera, che generalmente non leggi nei libri.

Il mondo ti appare per quello che è, Hollow Fey infatti è diviso tra due classi sociali che si odiano: la prima, quella delle persone abbienti con denaro, lusso, che hanno il potere di convertire le regole sociali; la seconda, quella dei poveri, non i famosi discepoli di Robin Hood, ma quelli che hanno imparato a rubare, vendere droga… Direte voi, non tutta la gente senza una lira è costretta a piegarsi all’illegalità. È vero! Così come è vero che ci sono quartieri nel mondo dove è altrettanto reale il contrario.

Nadine Prescott è una giovane donna che ha il sogno di diventare una giornalista, lei viene da un universo luccicante, cresciuta da uno zio, in quanto i genitori morirono prima della sua nascita. Ha un fidanzato facoltoso, conduce una vita piatta ed è noiosa (come ironicamente le fa notare a più riprese la sua amica) fin a quando ha la possibilità di entrare a far parte di un giornale di successo. Verrà scelta tra alcuni suoi compagni di università per condurre un’intervista a un condannato a morte, un serial killer in attesa della sentenza definitiva che è rinchiuso nel braccio della morte (sì, proprio uno di quelli da tutina arancione e catene ai polsi in classico stile americano). Una protagonista che all’inizio non sai se ami, odi o semplicemente non sopporti ma che col passare del tempo impari a conoscere e a comprendere.

Armon Windblack è il nostro sorvegliato speciale, un mostro che vanta sette omicidi e un ottavo presunto, una bestia che ha cavato gli occhi alle sue vittime e che si diverte a manipolare le avvenenti psicologhe che cercano di guarirlo dal suo profilo borderline. Che dire, lui è ben contento di giocare con loro come il gatto col topo e se scappa anche un po’ di sesso, non guasta di certo. Del resto, si annoia… capitelo.

Lei della Sunrise Valley, lui di Groove Street; i privilegiati contro la feccia della società; i ricchi contro i poveri; gli uomini senza scrupoli contro gli intrepidi.

Vi fermo subito, in questo romanzo il buono e il cattivo non esistono, sono tutti buoni e tutti cattivi a seconda dell’angolazione da cui si guardano o dietro quale verità nascosta si celano.

E poi c’è lui, River.

Il leader dei Vandali, un gruppo di motociclisti che vive in condizioni difficili e che, per sbarcare il lunario, si occupa di attività decisamente poco legali.

I tre saranno legati in una storia di violenza, bugie, falsità, meschinità, amore e passione.

Tutto viene svelato a tempo debito fino alla lettura di un diario, quello di Fleur che ci svelerà una realtà senza eguali.

Non è un libro per tutti, ma l’autrice ce lo comunica sin da subito; inutile cercare redenzioni, assurda la speranza di una fine di cui non vi parlerò ma che spezza i cuori a quelle di noi che tentano invano di aggrapparsi a un happy ending che non arriva nemmeno dopo i ringraziamenti. Quindi le strade sono due: o si attende un ulteriore volume se mai ci sarà, o si accetta la realtà nuda e cruda che lascia un vuoto.

È un bellissimo romanzo, con pov alternati per quanto maggiore sarà il punto di vista di Nadine, che invita il lettore a immedesimarsi, entrare in quello stato di empatia sia con la protagonista che col mostro. Siamo portati a puntare un dito contro chi sbaglia, e provare sentimenti contrastanti di incredulità per l’orrore subito e giustificazione per chi ha commesso crudeltà. Siamo come in una giuria dove dobbiamo condannare qualcuno ed esprimere un verdetto, come nella vita vera.

Armon è un bellissimo personaggio, un manipolatore, un narcisista, un assassino ma come era l’uomo prima di tramutarsi in belva senza pietà?

Perché il passato di Nadine cela tante incognite? Mi ero fatta un’idea che mi sono portata avanti fino alla fine e non ci ho preso nemmeno di una virgola, che peccato! Mi è rimasta la curiosità però del padre, speravo avesse un legame, non so… qualcosa!

River è un personaggio enigmatico, con un cuore d’oro ma, tradito dalla vita, ha in sé quella fierezza e amore per la famiglia che lo rende meraviglioso insieme a quella spavalderia e crudeltà capace di farcelo vedere come un miserabile bastardo.

Armon un diavolo nero e River un diavolo dalla chioma bionda. Entrambi demoni, ugualmente attraenti che sprigionano sesso. E Nadine? È l’angelo tra loro? Assolutamente no! Lei raffigura l’essere umano nella sua ambiguità e passione.

Davvero consigliato, ma preparatevi subito dopo a leggere un romanzo d’amore di quello strappalacrime perché qui non troverete cuoricini.
Profile Image for Eva.
47 reviews2 followers
September 23, 2025
Non chiedetemi come sto🧍🏼‍♀️
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Fiorellas.
45 reviews
October 6, 2025
Posso dirlo? Sarebbe stato il libro dell'anno se fosse stato scritto bene. Tra situazioni senza senso, troppa frettolosità e caratterizzazione inesistente, questo libro ha perso di credibilità. È stato gestito tutto con fin troppa superficialità e resto del parere che se fosse stato scritto da una Penelope Douglas, tutto questo non sarebbe successo.
Mi sarei aspettata un rapporto più intenso tra un condannato a morte e una giornalista ma non ho mai percepito tensione tra loro due se non un senso di frasi fatte e impostate per arrivare a un punto.
Come si dice? Il troppo stroppia? Questo è l'esempio lampante di come una bella trama è stata trasformata in un pessimo contenuto.
Quasi quasi penso che Kira Shell avrebbe fatto molto meglio considerando che seppur troppo descrittiva i suoi personaggi almeno non mancano di spessore.
Fannie ci hai provato seppur in modo negativo.
La stella solo per la trama iniziale che purtroppo non è stata valorizzata a dovere
Profile Image for fabbricantedilibri.
229 reviews
October 7, 2025
Un pluriomicida condannato a morte.
Un’aspirante giornalista.
Una città divisa in due: Sunrise Valley e Groove street, la parte dei ricchi e quella dei poveri.
Come si incastra tutto ciò?

Nadine è stata selezionata per scrivere un articolo su Armon Windblack, la cui vita ha i giorni contati. Nessuno è mai riuscito a capire realmente perché Armon abbia ucciso 7 uomini innocenti, lui è un abile manipolatore e tutte le persone di sesso femminile con cui si è interfacciato hanno finito per cadere ai suoi piedi. Nadine è stata avvisata, ma sa per certo che per lei sarà diverso. Il suo unico obiettivo, infatti, è dimostrare quanto lei valga e quanto ami ciò che fa. Nessun cedimento, nessuna distrazione.

Una delle caratteristiche più significative della personalità di Nadine è la sua empatia, ecco perché fin dai primi incontri, tra lei e Armon si instaura una sorta di feeling che porterà Nadine a sfidare se stessa, a pensare a cose a cui non aveva mai pensato, a fare cose che non aveva mai fatto, come sentirsi a casa tra i Vandali o essere attratta dal pluriomicida più discusso di Hollow Fey e, alla fine, quello che era nato come un progetto lavorativo, cambierà la sua vita drasticamente.

A tutta questa situazione si aggiunge un terzo personaggio, River: Vandalo ed ex migliore amico di Armon che, chissà perché, si finge un giornalista che lavora all’Hollow Fey Magazine, giornale per cui Nadine deve scrivere l’articolo.

River disprezza Nadine e tutti quelli come lei che hanno avuto tutto dalla vita, ogni occasione è buona per insultarla e tenerla a distanza, ma lui è collegato ad Armon e, più passa il tempo, più lei si rende conto che ci sono troppe cose non dette, troppi segreti nascosti, troppi fili che si intrecciano, ma la domanda è: questi fili, porteranno a un’unica meta?

Io non so da dove iniziare se non col dire CHE BOMBA. Penso che la trama di Violent Life sia una delle più intriganti degli ultimi tempi. Inoltre, la penna di Fannie, che avevo già conosciuto e amato in Offline, si riconferma ipnotica, fluida, non troppo semplice ma scorrevole. Mi sono ritrovata a divorare quasi 500 pagine senza neanche accorgermene.

Armon e River sono due degni rivali, per 3/4 della storia ho davvero fatto fatica a capire per chi tifassi e, ogni volta che mi convincevo di preferire uno, ecco che arrivava l’altro a farmi dubitare. Sono entrambi molto enigmatici e si portano dietro quest’aura oscura da cui è impossibile non essere attratti (sì Nadine, ti capisco perfettamente). Avrei voluto qualche pov in più di Armon e qualcuno di River, giusto per riuscire a empatizzare maggiormente con loro, per capirli a fondo.
Nadine invece è molto dolce, sensibile e forse fin troppo buona. In certe situazioni avrei preferito fosse un po’ più decisa, meno remissiva, con più carattere.

Ho amato il mistero che accompagna tutta la storia e che ti porta a non staccarti dal libro fino alla fine, fino a quando non ti è chiaro cosa è successo, come è successo e perché è successo. La storia di Armon è molto toccante e, nonostante lui resti comunque un assassino, è impossibile non provare dolore e voglia di riscatto per lui.
Le scene a Groove Street sono tra le mie preferite, ho amato la famiglia che i Vandali sono riusciti a costruire e il modo in cui, alla fine, Nadine sia riuscita a integrarsi perfettamente.

Ho trovato gli ultimi capitoli un po’ troppo frettolosi, tanta carne sul fuoco e nel giro di tre capitoli è successo di tutto. Proprio per questo, attendo con ansia una risposta alla domanda “ma è autoconclusivo?”, perché non posso accettare che sia davvero finito tutto così.
Profile Image for ᯓ emma🐻ིྀ.
135 reviews3 followers
October 6, 2025
4,5 ⭐️

Violent Life è un romanzo che si presenta inizialmente come un dark romance, ma presto rivela una natura più complessa, più cupa e soprattutto più umana. Non è una semplice storia d’amore tra una neo-giornalista e un condannato a morte: è la rappresentazione cruda e dolorosa di due anime che si incontrano quando ormai è troppo tardi per entrambe.

Il personaggio di Armon è il cuore pulsante del libro. Condannato per sette omicidi, apparentemente privo di rimorso, si mostra fin dall’inizio come un uomo ironico, disincantato, persino cinico — ma dietro quella maschera si nasconde un abisso. Armon non è il “mostro” che il mondo vede: è il prodotto di una vita spezzata, di abusi subiti e di un dolore che alla fine ha scavato dentro di lui fino a svuotarlo, quando di pieno non aveva già nulla. Le sue battute e il suo atteggiamento distaccato non sono altro che un modo per sopravvivere in una condizione in cui la sopravvivenza non ha più senso.

Il rapporto con Nadine — una neo-giornalista che inizia a incontrarlo per un progetto giornalistico — si trasforma lentamente in qualcosa che va oltre questa prima facciata. Tra loro nasce una connessione profonda, quasi inevitabile: un legame che sfida la logica e la morale.

La caduta arriva quando la verità viene manipolata. Non farò spoiler, ma ciò che accade distrugge tutto quello che avevano costruito con molta fatica. Con tutto quello con cui Nadine ha rischiato.
Ma la cosa più devastante non è quello, no.
È ciò che ha significato ancora una volta per Armon.
È proprio quello che ha spezzato ME in tanti piccoli pezzettini. Il colpo finale.

Negli ultimi momenti, che appaiono come una grazia dallo schifo che ha dovuto subire, il lettore comprende che in realtà non c’è redenzione possibile. Solo la certezza che, anche solo per un istante, Armon è riuscito a sentirsi visto, capito, e forse amato. E ora ditemi se questo non è abbastanza triste.

Violent Life non è una storia di amore e follia: è una storia di dolore e umanità. Armon è un personaggio tragico, scritto con realismo e sensibilità, il simbolo di chi non ha mai avuto una possibilità di rinascita ma ha saputo, nel suo ultimo atto, mostrare la parte più autentica di sé.

Concludo con la mia riflessione finale.
Questo libro mi ha lasciata distrutta. Non tanto per la storia in sé, ma per ciò che Armon rappresenta: la dimostrazione che dietro la violenza e la follia si nascondono spesso cicatrici che nessuno ha mai provato a curare. La sua vita è un grido soffocato, la testimonianza di quanto il dolore possa deformare, ma anche di come, a volte, basti un solo sguardo sincero per risvegliare ciò che resta di umano dentro di noi.
Ho chiuso il libro con un nodo alla gola e una sensazione di ingiustizia, come se la sua conclusione non fosse solo la fine di una storia, ma la conferma che il mondo raramente perdona chi è stato spezzato troppo presto.
Armon non ha avuto un lieto fine, ma ha avuto un momento di verità — e forse, per qualcuno come lui, era l’unica forma possibile di pace.
Profile Image for Elhena.
22 reviews1 follower
October 3, 2025
La verità è che io sono un po’ confusa riguardo questo libro e non riesco a capire se mi è piaciuto o no, non riesco a dare un ordine ai miei pensieri quindi questa recensione fondamentalmente sarà un buttare giù un po’ di cose.

Sicuramente quello che mi è piaciuto è stata la scrittura della dell’autrice, l’ho trovata estremamente scorrevole con i dettagli inseriti nei punti giusti, tant’è vero che ho finito questo libro davvero in poco tempo;

Ancora, mi è piaciuta molto l’umanizzazione del protagonista maschile, che sicuramente non è ritrovabile nella vita reale, però ad ogni modo è stata descritta in maniera perfetta e, inoltre, ha portato a galla degli aspetti che sarebbero altrimenti rimasti ignorati. Mi sono piaciute le sfaccettature di questo protagonista maschile in generale, anche se non tutto ciò che faceva l’ho capito o apprezzato.

La protagonista femminile invece l’ho trovata ambigua, l’ho trovata non coerente con se stessa. Ad inizio libro sembrava un personaggio ambizioso, sicura di sé, con la testa sulle spalle, sicura della propria persona. Ma andando avanti nel libro si è dimostrata in certi punti una persona non capace di tenere il pugno fermo in certe situazioni e in altre invece estremamente forte e sicura di sé, quindi c’era questo dualismo in lei che io non ho compreso, perché l’ho trovato incoerente. Non aveva un carattere definito e io non sono riuscita a capirla e quindi non sono riuscita ad empatizzare con lei. Per non parlare del fatto che in certe scene lei ha usato delle tecniche manipolatorie che io non ho apprezzato per niente.

Ancora, non mi sono piaciute le dinamiche di coppia. Sono state in primis un po’ troppo veloci, perché i due protagonisti nel giro di relativamente poco o comunque in maniera poco graduale sono passati dall’odiarsi all’amarsi, ma a parte questo ho trovato le dinamiche di coppia troppo incentrate sull’aspetto fisico piuttosto che, magari, sull’aspetto psicologico, che poteva essere ampiamente approfondito .

Passiamo ora al finale, sono un po’ dubbiosa a riguardo non vi so dire bene se mi è piaciuto. Non ho apprezzato il fatto che tutte le dinamiche si susseguivano in una maniera troppo veloce, troppo repentina e non venissero approfondite (come è stato fatto per la parte precedente del libro). Non è che questo finale non mi sia piaciuto, ma diciamo che la mia idea generale su questo libro è: se ci sarà un seguito, allora il libro mi è piaciuto. Se invece non ci sarà un seguito e il libro termina in questo modo non mi sento di dire che mi è piaciuto, perché è stato tutto troppo veloce quando certe scene certe azioni potevano essere approfondite molto di più.

In conclusione, io non mi sento di dire che questo libro non mi è piaciuto, ma non riesco a dare una votazione perché non riesco a capire effettivamente cosa ne penso. Il libro è sicuramente scorrevole e affronta delle tematiche che secondo me sono state molto molto particolari e diverse dalle solite storie, però allo stesso tempo le cose che ho sopra elencato più altri piccoli dettagli mi hanno fatto un po’ storcere il naso, infatti la votazione che ho messo è simbolica. Diciamo che in sintesi non credo che la trama sia stata sviluppata nel migliore dei modi o in base alle aspettative comunque. Credo in generale che vada letto per farsi davvero un idea
Profile Image for booklover.
103 reviews1 follower
October 29, 2025
3.5 ⭐️

Ci sono libri che ti graffiano l’anima, e poi ci sono quelli che te la spezzano in silenzio, con dolcezza e ferocia insieme. Violent Life appartiene alla seconda categoria. È un romanzo che non fa sconti, che ti trascina dentro un vortice di emozioni crude, contraddittorie, reali e una volta dentro, non ne esci più uguale.

Fannie scrive con un’intensità che brucia: ogni frase pesa come una confessione, ogni silenzio grida più forte delle parole. La violenza di cui parla non è solo fisica o esterna è quella che ci abita dentro, quella che nasce dall’amore, dalla perdita, dalla voglia disperata di sentirsi vivi.

Mi ha spezzato il cuore, ma in un modo stranamente giusto.
1 review
December 7, 2025
Un capolavoro!! Al contrario di ciò che ho letto nelle altre recensioni, io l'ho trovato di una profondità disarmante. Ogni penna dark è bella perché è diversa dall'altra e Fannie per me ha impregnato con il suo stile anche questa storia.

Offline mi era piaciuto molto, pur con i suoi difetti - difetti normali considerando che si tratta di un romanzo d'esordio e comunque mai relativi a errori nella scrittura. Il vero spessore di un'autrice non si misura in base al successo del primo libro ma in base a quanto, nel tempo, riesca ad affinare la sua tecnica. E lei l'ha fatto. Violent Life non ha solo una trama originale ma anche il modo in cui viene sviluppata è perfetto. Non ci sono buchi narrativi; i personaggi sono veri, reali con i loro pregi e i loro difetti; ho provato paura insieme a Nadine in alcune scene; le motivazioni dietro ai comportamenti discutibili sono spiegate benissimo; la scrittura è scorrevole, immersiva, ammaliante; per me è stata la dimostrazione che non per forza bisogna scrivere di squartamenti, trucidazioni e torture per far risaltare l'anima dark di un libro.

Ho apprezzato ancora di più la grande impresa di creare una chimica tra Armon e Nadine nelle poche settimane che hanno a disposizione. L'affiatamento tra i due non l'ho trovato assolutamente mal costruito, semmai è stato il contrario. C'è un avvicinamento lento, travagliato (per via delle implicazioni morali) e coerente con il tipo di rapporto che si instaura fin dall'inizio.

Esistono diverse tipologie di dark romance: dai più psicologici, a quelli più thriller e con maggiore azione. Se i vostri gusti letterari rientrano nella prima categoria io vi consiglio la lettura di Violent Life. L'app mi permette di dare solo 5 stelle, ma se potessi ne darei molte di più.

Non smettere mai di scrivere perché hai un talento enorme🖤
This entire review has been hidden because of spoilers.
13 reviews
November 26, 2025
VIOLENT LIFE- Fannie Heather
⭐️⭐️⭐️⭐️,25
Iniziato: 15/11/2025
Finito: 17/11/2025
Parla della storia “d’amore” tra: Nadine Prescott e Armon Windblack (e River..)
Lei una aspirante giornalista al terzo anno di università che riesce ad ottenere uno stage all’Hollow Fey Magazine, il giornale più prestigioso della città.
Lui un pluriomicida condannato alla pena di morte con disturbi borderline, un pazzo.
Lei inizialmente non capisce come sia riuscita ad ottenere lo stage dato che erano stati solo tre i posti. Quindi si capisce fin da subito che lei ha delle grandi insicurezze. Viene da una famiglia privilegia, vive nella parte “per bene” della città che viene gestita dalla famiglia del suo ragazzo, Dorian. E da qui si capisce chi è stato a spingere il rettore di sceglierla, che tra l’altro è il padre della sua amica, altro punto per poter essere raccomandata. Lei però vuole comunque dimostrare che quel posto se lo meritava. Le viene però affidato il caso più difficile, intervistare e far emergere tutta la verità che si cela dietro.
Lui però ha solo un modus operandi, manipolare la persona che ha di fronte (soprattutto se sono donne giovani e belle), come era successo alle precedenti psicologhe che gli erano state assegnate, una in particolare era rimasta affascinata tanto da instaurare un rapporto diverso. Nadine era stata avvisata di ciò ma lei comunque era sicura di potercela fare. Ovviamente lui nei privi incontri cerca di manipolarla e sviare sempre il discorso nella direzione che più preferiva. da sembrare quasi una intervista al contrario dato che lei attua un piano e decide in primis di aprirsi, cosa assolutamente sbagliata e per niente professionale. Lui era deciso a non rivelare nulla, ma il tempo stava scadendo e Nadine doveva fa per forza qualcosa. Qua entra in scena River un Vandalo (così vengono definiti la cerchia di persone che vivono a Groove Street, che ogni 15 del mese si radunano e vanno a rubare nella parte ricca della città). I due si incontrano per la prima volta durante una festa che Dorian organizza per celebrare l’ottenimento dello stage di Nadine. Ovviamente i Vandali colgono l’occasione per fare una rapina ma, Nadine invece che scappare decide di fare una foto a uno dei Vandali, River. Lui ovviamente se ne accorge e le va a “parlare” rompendole il cellulare e la macchina fotografica, e in quel momento Nadine si accorge del tatuaggio che ha River sulle dita che cita “GOLD”. È sarà quel dettaglio che nota quanto nell’ufficio in cui lavora arriverà un nuovo giornalista, e lei capace subito di chi si tratta ma decide di non dire nulla a nessuno. Poi si scoprirà che lui l’ha fatto per poterla sorvegliare. Lei racconta tutto ciò ad Armon (abbastanza stupida come cosa) e si scopre che lui lo conosce. Lei sarà sempre più attratta dal scoprire cosa si nasconde dietro a tutti e due perchè capisce che c’è qualcosa che li lega. Anche perché all’inizio le viene detto di non nominare mai lei. River a differenza di Armon è più silenzioso per le sue e inizialmente non gradisce molto la presenza di Nadine, anche se lei non si spiegava il motivo. E quindi dato che tutti e due erano decisi di non svelare niente decide di incontrare la ex psicologa che gli confida che se avesse voluto scoprire qualcosa avrebbe dovuto indagare sulla ottava (presunta) vittima, la ex ragazza di Armon (e in un certo senso anche di River). E gli viene detto dell’esistenza di questo diario che lei aveva scritto e che all’interno c’erano tutte le risposte che Nadine stava cercando. Riesce a trovarlo grazie all’aiuto della sorella di River, ma lei non spicca parola con nessuno di ciò. Cerca durante le interviste di fare domande ma non gli viene mai data risposta. Cercherà di parlarne anche con River ma stessa storia. E quindi decide di leggerlo e scopre che questa ragazza aveva architettato il tutto per un suo capriccio. Si era avvicina anni prima ad Armon per poterlo manipolare e aggirare. Tutto ciò perchè anche lei faceva parte della parte per bene della città e voleva vendicarsi (di non si sa cosa) con la sua famiglia. Riesce in qualche modo ad aggirarlo e farlo “innamorare” se si può dire così, e mentisce sul fatto che l padre di lei e altri pezzi grossi della città l’avevano molestata. questo perchè aveva agito in modo da ferire Armon dato che lui si era confidato con lei sul fatto che la madre veniva abusata dal suo patrigno. A quel punto Armon era disposto ad uccidere tutti coloro che l’avevano ferita e lo fece, uccise anche il padre. Lei a quel punto era scappata e aveva lasciato il diario. L’aveva usato per un suo scopo personale e a quel punto era così tanto arrabbiato da poterla uccidere, ma non lo fece. L’aveva lasciata scappare soprattutto perchè gli aveva confidato che era incinta. Quando Nadine finì di leggere il diario ammise ad Armon che l’aveva fatto e si era decisali aiutarlo di far emergere la verità. Scrisse un articolo di giornale che però non fu approvato dato che umanizzava troppo il colpevole e non era ciò che volevano. Quindi prese il carico un’altro suo collega e lo riscrisse ma fu pubblicato a nome di Nadine. Quando Armon lesse l’articolo andò su tutte le furie e aveva escogitato un piano per poter uscire e “vendicarsi”. Riescì a scappare e a trovare Nadine lei cercò di raccontargli la verità ma non ne volle sapere nulla. Ma alla fine decise di fidarsi. Scapparono insieme per giorni/mesi fino a quando non decise di doverne andare da solo. Lo fece, ma appena Nadine arrivò a casa scoprì che lui era morto. Nell’epilogo (che viene fatto due anni dopo) lei rivede River ma di Armon nessuna traccia.

Allora avevo alte aspettative perchè mi incuriosiva tantissimo dalla trama, ma ci sono state delle cose che non mi hanno convinta. Nadine la avrei preferita più rigida e decisa nel suo intento, anche se spiega che è molto empatica. La fine mi ha disturbata e non poco, non tanto per la morte di Armon (che secondo me non è vera), ma più per la frettolosità. Negli ultimi due capitolo passano mesi e non si capisce bene cosa sia successo, e poi la morte è stata scritta letteralmente in due pagine, assurdo. Non penso di aver percepito appieno la loro intesa e passione, non ho ben capito come si siano innamorati ecco. Ci sono piccolezze che avrei di certo cambiato o che rendono la storia un pò priva di senso logico ma comunque mi è piaciuto il numero di plot twist che c’è stato. Penso ci sarà un secondo volume anche perchè se così non fosse mi sembrerebbe un libro incompleto, e di conseguenza il mio voto cambierebbe.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Elle.
235 reviews4 followers
October 3, 2025
Fannie Heather vorrei non rivolgerti più la parola, non seguirti più dopo questo, sto dannatamente piangendo un mare, ma poi mi dico che è letteralmente impossibile farlo perché hai scritto un ca**o di capolavoro, una meraviglia.

Nadine ha ventitré anni e sta per diventare una reporter (il suo sogno) grazie allo stage all'Hollow Fey Magazine, il giornale più prestigioso della città. Ma quando le viene chiesto di scrivere un articolo su Armon Windblack, il famigerato pluriomicida condannato alla pena di morte che con i suoi crimini ha sconvolto l'intero Paese, la ragazza capisce che il suo compito non sarà affatto semplice. Armon non è come lo immaginava. Né come tutti lo descrivono. Dietro la maschera del mostro si nasconde di certo un uomo pericoloso, ma anche enigmatico, carismatico, e intelligente in modo disturbante. E più Nadine scava nella sua storia, più si ritrova invischiata in una rete di bugie, segreti e verità che nessuno ha mai osato raccontare. Divisa tra un fidanzato sempre più distante, che non comprende il buio in cui sta sprofondando, e un uomo capace di leggerle dentro più di quanto vorrebbe, Nadine dovrà fare i conti con una serie di domande quanto sei disposta a sacrificare per la verità? E quanto puoi perdere, quando inizi a desiderare proprio ciò che dovresti temere di più? Spinta da un'attrazione pericolosa e scelte che sfidano ogni logica, Nadine scoprirà che la verità, a volte, è una trappola letale. E che per raccontarla bisogna prima viverla sulla propria pelle. Anche un costo di perdersi.

In questo momento ho delle domande: "perché l'hai fatto finire così??" "Perché hai voluto distruggermi così tanto??" "Cosa ti abbiamo fatto noi lettori??" Perché questa storia e tutti questi personaggi (non Fleur e Dorian, soprattutto la prima l'ho odiata con tutta me stessa) mi sono entrati nel cuore e ora, senza di loro, mi sento vuota?? E poi ci penso e mi dico che alla fine è tutto perfetto così come è. Questo non mi nega - ovviamente - di voler un seguito!! Vorrei veramente asciugarmi le lacrime che scendono copiose e stringerti la mano e congratularmi con te per questo romanzo. Se con "Offline" avevi toccato il mio cuore, con "Violent Life" hai toccato anche la mia anima!

Questo è uno di quei libri che quando finisci rimani ad abbracciarlo per minuti, per ore e guardi il soffitto con tutte le potenti emozioni che questo volume ha suscitato che ti gravitano attorno. E ci pensi, ci pensi e ci pensi sempre di più. In un giorno e mezzo è diventato il mio dark romance preferito.

All'interno del romanzo ci sono molti personaggi di cui ti innamorerai, io l'ho fatto. Mi è piaciuta moltissimo la protagonista, Nadine, con il suo carattere gentile e il suo essere così determinata, così tosta e così consapevole di quello che può fare e deve fare, non si fa spaventare, prende di petto tutto ciò che le viene dato e lo fa con una potenza che solo i brividi vi può far provare. Lei è una ragazza di 23 anni, con le sue insicurezze e i suoi problemi, che vive una crescita e acquista una consapevolezza maggiore a quella che aveva già prima. Armon, il protagonista, è oscuro e misterioso, sembrerebbe proprio come il personaggio che tutti descrivono all'interno della storia. Ma con Nadine, con lei si rivela diverso e lo fa anche con noi, Fannie ci mostra una faccia della medaglia di questo personaggio che lascia con la bocca aperta. Tuttavia, questo libro riserva un bel triangolo amoroso di quelli scritti bene, anche perché se io fossi stata in Nadine ci sarebbe sicuramente stato il Trope del "why choose?". River è un personaggio che sembrerebbe molto diverso da Armon, ma in realtà questi due racchiudono un'anima simile. Vorrei conoscere molto ma molto meglio lui, insieme a sua sorella, uno dei miei personaggi preferiti nella storia, e anche la figura di Callum, un personaggio secondario di cui mi sono innamorata e che secondo me a delle bellissime vibes per uno spin-off. Non ti chiedo, dunque, Fannie, se questo libro è autoconclusivo, so che non vuoi dircelo, ma prendi come spunto la possibilità di creare altri capolavori in questo mondo che amo alla follia!!

"Violebt Life" è uno di quei libri che inizi e non riesci a mettere giù, uno di quei libri con cui fai le ore piccole e che ti lascia l'adrenalina nelle vene. Il dark romance e il mistery si fondono insieme così bene che... wow!!

Questo è uno di quei libri dalla storia cruda e, forse controversa, che per quanto male e quanto dolore respiri, ti fa anche sentire tutta la vita. Ti fa guardare la via e il dolore in una maniera così bella e profonda che non si può spiegare.

La scrittura di Fannie Heather non ve lo sto neanche a dire, a me piace davvero moltissimo, mi cattura e mi fa immergere nella storia fin dal prologo. Sa dosare le informazioni e ti fa immedesimare moltissimo in ciò che la protagonista fa e apprende, è come se ad un tratto tu diventassi lei.

In sintesi: questo libro è un capolavoro!!

Se non si è capito, questo libro è stupendo. Dovete leggerlo tutti!!
Profile Image for Bookdiarydiale.
72 reviews6 followers
October 11, 2025
Questa per me è stata una rilettura, ma l’ho vissuta con la stessa intensità della prima volta. Avevo seguito la storia su Wattpad, leggendo ogni aggiornamento notturno come fosse un rituale.

🖤Fannie, in questa storia, non cerca di colpire con frasi a effetto: lascia che siano le emozioni, i silenzi, le crepe nei personaggi a parlare.
⚜️“Violent Life” ha una trama originalissima e magnetica, piena di tensione e mistero. Ho trovato la lettura super coinvolgente e scorrevole, mai noiosa o pesante. Mi ha catturato sin dalle prime pagine, spingendomi a voler scoprire cosa si nascondesse davvero dietro ad Armon, il suo passato e i suoi segreti, ma soprattutto come si sarebbe evoluto il suo legame con Nadine, in un contesto così insolito. C’è una costante sensazione che qualcosa possa esplodere da un momento all’altro, ma la vera forza sta nella scrittura che sa rallentare nei momenti giusti, soffermarsi su un dettaglio, su ogni gesto…

💌Ho trovato le tematiche affrontate con una sensibilità rara e una delicatezza che mi ha permesso di entrare in sintonia con ogni personaggio, anche quelli secondari, tutti delineati con autenticità.
⚜️Armon, il pluriomicida di Hollow Fey, è un personaggio disturbato, dalla personalità complessa, e che soffre di un disturbo borderline. Un’anima oscura che ti seduce fin dal suo primo sguardo.
Lui ha il potere di insinuarsi dentro di te e di mettere in dubbio tutto ciò a cui credi. Ma dietro quella maschera di follia si nasconde un’anima stanca che ha consegnato se stessa a chi non ha saputo prendersene cura e ha amato con troppa forza. ⏳La sua storia è un urlo silenzioso che parla di abbandono, di amore dato senza misura, di ferite che nessuno ha mai voluto e saputo guardare davvero. Dietro ogni parola, ogni reazione, ogni gesto sconsiderato, si nasconde il dolore crudo di qualcuno che è stato rotto troppo presto. E questo è ciò che mi ha calpito di più: rendermi conto di quanto spesso chi urla più forte è proprio chi, dentro, si sente più solo.

💋Nadine è una ragazza empatica, forte e determinata. Nonostante venga costantemente messa in discussione, etichettata come una raccomandata e ostacolata da chi la circonda, non smette mai di lottare per affermare il proprio valore. Vuole dimostrare, a sé stessa prima ancora che agli altri, di poter arrivare ovunque con la sua determinazione.

⛓️Il loro rapporto è un campo minato di emozioni: tensione, paura, attrazione, rabbia. Ma soprattutto bisogno. Un bisogno disperato di essere capiti, visti e amati, anche solo per un attimo.

🏍️Gli ultimi capitoli mi sono sembrati un po’ troppo affrettati, come se si avesse l’urgenza di chiudere tutto rapidamente, lasciando alcune dinamiche in sospeso, e che mi hanno lasciato con il desiderio di saperne di più. Ed è proprio per questo che spero in un secondo volume: per ritrovare quei fili lasciati aperti e scoprire dove portano, per concludere tutto il puzzle.

🖤Il finale, pur essendo doloroso, mi ha colpito per la sua autenticità (anche se non credo che sia andata davvero così… e siamo tutti d’accordo, sono certa che ci siamo capiti senza fare spoiler😉).
❤️‍🩹Non è il lieto fine che ci si aspetta, ma forse è l’unico possibile per un personaggio come Armon. Non c’è una redenzione completa, né una guarigione miracolosa, ma c’è una verità. E a volte, per un’anima così spezzata che ha vissuto nell’ombra, quella verità era l’unica forma possibile di pace.

⚜️“Violent Life” è una di quelle storie che ti catturano e non ti lasciano più andare. Ogni dialogo è carico di una tensione quasi tangibile, l’ambientazione ti fa gelare il sangue e le vicende, dolorose e intense, ti penetrano dentro. È una lettura che ti resta addosso, insieme ai personaggi complessi, folli e tormentati… ma non per questo meno degni di essere ascoltati.

⭐️⭐️⭐️⭐️.5/5
⚠️LEGGETE I TRIGGER WARNINGS⚠️
Profile Image for RaffaellaReads.
454 reviews64 followers
November 5, 2025
Ho appena finito questo libro. L'ho trovato un qualcosa di spettacolare che ti rapisce e ti lascia a pezzi quando lo termini. È un libro che ti cattura che ti affascina che ti tiene legata alle sue pagine la sua storia. Ai suoi tre protagonisti, le loro storie, le loro sfide, ai loro segreti. River e Harmon sono due anime spezzate ed incasinate che si nutrono di odio e di disprezzo.
I due sono tanto uguali quanto diversi, legati da un’amicizia profonda ma che è stata apparentemente spezzata. Non capiamo fino alla fine il perché River o di così tanto Harmon, come siano potuti passare dal legame che avevano al disprezzo che lui oggi prova nei confronti del protagonista.
I due si sono creati un'armatura ed una facciata. Abbiamo il noto serial killer, condannato a morte, di cui nessuno capisce il perché abbia fatto fuori sette persone. Cosa sia scattato nella sua testa per permettergli di fare tutto ciò.
Nadine è la giornalista che si ritrova a doverlo intervistare, ma che con un poche difficoltà scoprirà la persona dietro il famigerato serial killer. E poi c'è il River, il collegamento nella realtà tra la giornalista e il carcerato. Un collegamento tra il passato e il presente
dell'assassino. Ho una teoria su questa storia, ma solo il tempo ci dirà se ci ho preso o se sono semplicemente una pazza.
Come non riusciamo a capire fino all’ultimo il perché Harmon sia diventato il famigerato serial killer, da subito capiamo chi non è un semplice pazzo, che non sia semplicemente svegliato e ha deciso di fare quello che ha fatto ma c’è qualcosa di più. Nascosto, sotterrato che nemmeno lui e soprattutto lui come River, vogliono portare a galla. Anche questo ci fa capire la profondità del protagonista, soprattutto quando capiremo i motivi. River e Harmon sono legati dal disprezzo verso il passato, verso quello che è successo. Un mistero sembra a volgerli, un mistero che nessuno dei due vuole svelare ed a questo punto che la nostra protagonista decide di volerlo scoprire da sola. Ormai il suo interesse va oltre quello della semplice intervista, il suo legame con i due va oltre quello delle circostanze della ricerca di informazioni. I due l’aiutano anche a scoprire se stessa, a superare i suoi limiti, a uscire dalla sua bolla. Vuole far capire a loro ma anche a se stessa che non è la semplice ragazza ricca, abituata ad avere tutto. È decisa a mettersi in gioco, a sfidare tutto e tutti, e superare i suoi limiti. Ben presto, quella che sarà una semplice intervista si svelerà qualcos’altro, si creerà un legame che va oltre. Che apparentemente all’inizio nessuno dei due vuole accettare. Lei non vuole essere come le psicologhe che l’hanno preceduta, una pedina nel gioco e nella noia di Armon ma non vuole nemmeno essere un sostituto di lei.
Sopratutto quando viene a scoprire del legame tra River e Armon, si sente ferita.
Cosa rappresenta lei realmente per i due? Un gioco? Un ricordo?
Perché nessuno dei due ne vuole parlare?
Due ragazzi spezzati, un odio profondo ed un legame tra di loro. Lei. O forse loro due?

Un libro che ti prende dall’inizio alla fine.
Misteri e segreti che vuoi svelare, vuoi capire.
Cosa è successo? Chi è Armon? Chi è River?

Fannie non mi ha delusa esattamente come mi aspettavo.
La sua storia, la sua scrittura mi ha rapita. Colpita. Devastata.
Uno storia di dolore, rancore, di legami spezzati.
Chi sono davvero?
Profile Image for S_books.
26 reviews2 followers
November 11, 2025
Violent Life è, senza ombra di dubbio, uno dei libri più intensi e coinvolgenti che ho letto nell’ultimo periodo.
Mi ha trascinata dentro la sua storia, risucchiandomi completamente, e quando sono arrivata all’ultima pagina, mi sono ritrovata con un senso di vuoto difficile da spiegare.
E’ una di quelle storie che rileggerei mille volte senza stancarmi mai.

Nadine è una ragazza che all’inizio sembra nascondersi dietro le proprie insicurezze, intrappolata nei propri limiti e nelle aspettative altrui, ma che pagina dopo pagina si trasforma.
L’incontro con Armon è la miccia che accende tutto: la sua forza, la sua voglia di vivere davvero.
Finalmente si mette alla prova, si sfida e nel farlo trova se stessa.
Ciò che rende Nadine così speciale è la sua empatia.
Ha cercato di capire Armon quando nessuno lo faceva, di scavare oltre le apparenze, di vedere la persona dietro il mostro.
Non lo ha mai giudicato, lo ha ascoltato, lo ha sentito.
Perchè a volte non serve qualcuno che ti tiri fuori dall’inferno, ma qualcuno che ci resti dentro con te.

Armon è un personaggio che si imprime nella mente come un tatuaggio.
Ha un’aura scura, pericolosa, quasi letale, eppure non incute paura.
Al contrario, ti attrae con una forza magnetica e inspiegabile.
E’ un assassino, sì, ma ridurlo a quella parola sarebbe un insulto alla sua complessità.
Armon è un abisso che ti inghiotte lentamente e mentre scendi in profondità, ti accorgi che in quell’oscurità c’è qualcosa di umano, fragile, struggente.
E’ impossibile non provare tenerezza per lui, non empatizzare con la sua rabbia, con la sua colpa, con quella malinconia che gli si legge negli occhi.

Tra loro si crea una connessione viscerale, fatti di silenzi che pesano più delle parole, di sguardi che si cercano anche quando dovrebbero fuggire.
è un rapporto di contrasti: tenerezza e rabbia, paura e desiderio, empatia e distruzione.
Con Nadine, Armon scopre che la rende nazione non passa per il perdono degli altri, ma per lo sguardo di qualcuno che lo vede ancora come un uomo.
Con Armon, Nadine impara che la forza non è l’assenza di paura, ma la capacità di restare accanto a chi rappresenta tutto ciò che la spaventa.

River è un personaggio altrettanto affascinante, diverso da Armon eppure incredibilmente simile a lui.
quando sono insieme è come assistere all’incontro di due elementi opposti che si riconoscono nello stesso caos.
insieme sono una bomba a orologeria, un’esplosione di lealtà, rabbia, fratellanza e ferite mai chiuse.

lo spero davvero con tutto il cuore che questo libro non sia autoconclusivo….
Comunque sia, non smetterò mai di consigliare questo libro, se amate i dark romance dovete assolutamente leggerlo, perché diventerà la vostra nuova ossessione.
Profile Image for Lyra Storm.
42 reviews
November 15, 2025
L’idea di partenza della trama era davvero interessante e infatti mi aveva attirato moltissimo. Sembrava uno di quei libri capaci di sorprenderti… e invece, come purtroppo accade con molti titoli pompati dal BookTok, l’esecuzione fa semplicemente cagare. Il risultato è un libro troppo sopravvalutato, che promette più di quanto effettivamente dia.

Ci sono buchi di trama evidenti, scene che semplicemente non funzionano e momenti—soprattutto quelli “spicy”—che risultano sinceramente cringe. Armon è un personaggio che potenzialmente poteva funzionare, ma compie scelte senza senso, mosse da una logica che non è mai chiarita. E il suo rapporto con Nadine? Costruito male, incoerente e soprattutto velocizzato: un attimo prima niente, un attimo dopo è già coinvolto… ma perché?

Nadine, poi, è forse il personaggio peggio costruito di tutto il libro: la classica ragazzina viziata, ricca, che si lamenta di essere ricca (e già questo dice tutto). Non capisco perché Armon a un certo punto affermi che non assomiglia alla sua ex, quando in realtà sono praticamente la fotocopia psicologica. I personaggi secondari? Buoni, ingenui, inutili. Si fidano tutti di lei senza motivo e non aggiungono nulla alla storia.

E non parliamo dello zio con il Parkinson: la malattia è descritta in maniera superficiale e grossolana, come se fosse buttata lì solo per fare scena. Peggio ancora, una volta che Nadine se ne va di casa, sparisce completamente dal radar — lei non lo va mai a trovare e la storia non gli dedica più un secondo. Povero, letteralmente abbandonato dall’autrice.

Dorian, invece, viene trattato come il cattivo quando l’unica realmente immatura nella relazione è Nadine: pretende che lui le legga nel pensiero, non comunica, non affronta nulla. In cinque anni. Poi però la responsabilità è di lui, certo…

La parte finale è troppo veloce, confusa e incoerente. Fin dall’inizio Armon ripete “sei di tutte e due” (Armon e River), poi due secondi dopo cambia idea, poi ancora no, poi di nuovo sì. Una girandola di incoerenze che più che creare tensione crea solo confusione.

In conclusione: idea buona, esecuzione pessima. Un libro che avrebbe potuto essere molto di più, ma che si perde in scelte narrative superficiali, personaggi incoerenti e dinamiche relazionali che non reggono neanche un secondo di analisi. Sopravvalutatissimo.
221 reviews
December 27, 2025
Non posso accettare questo finale, non ci riesco. Io sono ancora lì, sulla lapide ad aspettare il suo ritorno. Non posso leggere di un Armon così devastato, così frantumato da uccidersi, da non mantenere la promessa fatta a Nadine. Non posso.
Per quanto il personaggio di Armon fosse controverso, non posso immaginare che non ci sia stata una redenzione, una possibilità per lui.. per Nadine.
Non riesco ad accettarlo anche se, da un punto di vista letterario, è un gran bel finale ma, nonostante tutto, sono ancora ferma a quelle pagine, ad aspettare un "hei zemer, sono tornato".

Questo libro mi ha catturato completamente: è veramente una bella storia, particolare, cruda, viva. Bella. Mi sarebbe forse piaciuto che fosse una dilogia così che ci fosse più spazio per alcuni approfondimenti, per non dover salutare subito questi personaggi ma lo consiglio vivamente perché è scritto molto bene!

Per quanto riguarda i personaggi il mio preferito, da quasi subito, è stato Armon, per questo ora soffro così tanto. In seconda battuta River, anche se ho sperato tantissimo che Nadine scegliesse Armon perché River non mi ha convinta a pieno. Infine, il personaggio di Nadine è sicuramente interessante anche se, non so, mi sono chiesta tante volte perché non portasse il diario alla polizia, perché non provasse a far riaprire il caso così da rallentare la pena di morte, perché non abbia proposto subito lei una fuga insieme, per sempre, perché lo abbia lasciato andare...
Ci sono scelte che fatico a comprendere perché a me veniva da dire "digli di scappare, scappate insieme!!!!" e invece..

Sono piacevolmente amareggiata e rattristata da questa storia ma la rileggerei altre 100 volte.
Complimenti.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for raachelsbooks.
82 reviews5 followers
October 5, 2025
primo libro che finisco e che mi fa impazzire dopo quasi due mesi di blocco.
non avevo alcuna curiosità verso questo libro, sono sincera. mi è capitato di vedere qualche video a riguardo ma nulla mi aveva mai spinta a leggerlo. giorni fa, però, un semplice post della scrittrice su instagram mi ha convinto a leggerlo e così l'ho iniziato e non ho smesso di staccarmi dalle pagine e di rivolgere i miei pensieri a questa storia.
io non so cosa abbia di preciso questo libro, ma mi ha completamente affascinata e tenuta attaccata alle pagine. è stato il libro in cui ho ripetuto la classifica frase "solo un capitolo e chiudo" non so quante volte e alla fine non era mai così. perché questa storia, questi personaggi, ti fanno immergere così tanto che non ne hai mai abbastanza.
ho amato leggere questo dark romance (per me) alternativo, con un pluriomicida e una giornalista come protagonisti. vedere l'evoluzione del loro rapporto, i tasselli della storia che si univano man mano, il triangolo amoroso, mi ha fatta impazzire. e ora che l'ho finito posso affermare che mi sento insoddisfatta, perché avrei voluto leggere ancora e ancora di Nadine e Armon.
vorrei, allo stesso tempo, avere delle risposte a determinate domande e spero che un giorno francesca ce le dia 🥹
ammetto di avere avuto una seria difficoltà nel "scegliere" chi preferissi tra Armon e River, perché entrambi mi hanno colpita in una maniera assurda. Armon per certi versi, River per altri. e forse sono giunta alla conclusione che Armon è quello giusto per Nadine, ma per me sceglierei forse River🫠 quanto amo i libri con i triangoli amorosi dove ENTRAMBI sono all'altezza dell'altro 🙏🏻 bello davvero, mi è piaciuto da matti!
Profile Image for Alessandra Ceravolo.
742 reviews2 followers
September 21, 2025
✨ Violent Life è una storia oscura e travolgente, fatta di tormento, attrazione fatale e un fascino pericoloso che rimane impresso anche dopo l’ultima pagina.
🌹 La protagonista, Nadine – o Zemer, come la chiama lui – è determinata, cocciuta e con il sogno di diventare giornalista. Dietro il suo lato testardo e sfrontato, si nasconde una ragazza forte ma ingenua, segnata dalla perdita dei genitori e dalla malattia dello zio che l’ha cresciuta. Empatica, coraggiosa e curiosa, accetta i rischi anche quando non dovrebbe, e accanto ad Armon mostra un lato più folle e sconsiderato.
🖤 Armon è il cuore oscuro della storia: un famigerato pluriomicida che si definisce un mostro, e forse lo è. Pericoloso, carismatico, manipolatore e perverso, incarna il male con una complessità quasi disturbante. Eppure, dietro la sua corazza di bugie e violenza, nasconde un disperato bisogno d’amore. Il suo incontro con Nadine nasce come un gioco crudele per distruggerla, ma si trasforma in qualcosa che lo cambia nel profondo.
📖 Ho trovato molto originale l’inserimento di un piccolo dizionario albanese/italiano, che ha reso l’esperienza più immersiva.
🔥 Il finale mi ha sorpresa e, anche se non è stato quello che speravo, devo dire che la storia mi ha completamente travolta, complice anche un threesome inaspettato e affascinante.
Infine, la presenza di Devil Crain, personaggio appartenente a un’altra autrice, mi ha lasciata sbalordita e curiosa di scoprirne di più.
Un dark romance potente, controverso e magnetico, che non si dimentica facilmente.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for  Desirè .
42 reviews
October 2, 2025
3.75 ⭐

L'unica cosa secondo me di questo libro che andrebbe migliorata è la fine: a mio parere troppo affrettata e spicciativa.

La cosa bella invece di questo libro è sicuramente la trama: Nadine Lynn Prescott vuole diventare una giornalista, ma molto insicura di sé, quindi quando scopre di essere tra le tre persone finaliste ad aver vinto uno stage per scrivere per il giornale è così in ansia da volerne essere sicura al cento per cento presentandosi davanti il foglio dove legge il suo nome: è stata scelta, dovrà fare un articolo per la cronaca nera, quindi dovrà intervistare il pluriomicida Armon Windblack.

Il finale mi ha lasciata a bocca aperta, anche se devo ammettere che non è nuova come storia poiché la lessi quando Heather la pubblicava a capitoli su Wattpad.

Una storia molto interessante, non sono una vera e propria appassionata di dark romance o soft dark romance, eppure questo libro mi ha conquistata, sarà stato sicuramente il personaggio complesso di Armon o Nadine con la sua semplicità e audacia nel voler a tutti i costi scrivere quell'articolo e diventare una giornalista... Ma una cosa è certa: una volta iniziato questo libro non potrai staccarti manco per andarti a fare la doccia forte sarà il desiderio di sapere tutta la storia.

Se devo essere onesta però, avrei preferito un finale diverso, una sorta di redenzione per Armon, vederlo felice e sereno, ahimè però non sempre si può avere ciò che si vuole.

Heather mi devi i soldi per la seduta dallo psicologo. 🚬🖤
Profile Image for ale_intheworldofbooks.
24 reviews
December 3, 2025
𝑽𝑰𝑶𝑳𝑬𝑵𝑻 𝑳𝑰𝑭𝑬
-
-
Ho finito Violent Life e ancora non riesco a smettere di pensarci. La storia ruota attorno a Nadine Prescott, 23 anni, con il sogno di diventare reporter. Ottiene uno stage presso un’influente rivista ed è proprio lì che le viene affidata la cosa più pericolosa che potesse immaginare: scrivere un articolo su Armon Windblack, un pluriomicida condannato a morte, considerato un mostro da tutti. Ma Armon non è come tutti lo immaginavano. Dietro la maschera del criminale c’è un uomo carismatico, disturbante e ambiguo. La tensione cresce capitolo dopo capitolo, non è solo un’indagine da cronista, ma un vero e proprio viaggio nelle psiche dei personaggi. È quel genere di dark romance che non si limita a far battere il cuore: lo spezza. Fannie ha fatto di nuovo centro e io ne sono uscita ufficialmente ossessionata. Talmente tanto che sono riuscita a finire questo libro in meno di 24 ore. Violent Life è uno di quei dark romance che ti prende allo stomaco, ti sbatte contro le pareti e poi ti accarezza come se niente fosse. Ho amato ogni singola sfumatura dei personaggi: il loro lato rotto, vulnerabile, feroce. Quella tensione continua, quel desiderio che sfocia sempre un po’ nel pericolo. Ho avuto letteralmente le farfalle nello stomaco durante la lettura di tutte le pagine. Spero davvero ci sia un continuo di questa storia, perché mi rifiuto di sapere che quello è il vero finale, Nadine e Armon meritano un vero endgame. Per concludere vi dico che se amate i dark romance che parlano di ossessione, ferite che bruciano e amori che non chiedono il permesso, Violent Life vi divorerà.
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/5
Profile Image for Annalisa Ruggiero ♡.
167 reviews
December 12, 2025
4-⭐

Avevo altissime aspettative su questo libro e devo dire che non le ha rispettate proprio per bene. L'autrice è stata molto brava nell'essere convincente grazie al booktrailer postato sui social, ma il libro non mi ha convinta del tutto.
Mi sarei aspettata qualcosa di più incentrato sulla criminologia e quindi sul caso di Armon, il protagonista maschile, ma così non è stato.
I personaggi sono ben caratterizzati, eppure secondo me quello che è riuscito più decentemente tra tutti è proprio Armon. Fa ridere il fatto che io abbia preferito il personaggio più mentalmente instabile della storia.
Nadine è una ragazza tosta e devo dire che nel complesso mi è piaciuta anche se personalmente alcune scene le avrei scritte diversamente o comunque avrei aggiunto un po' di descrizione facendo in modo che non sembrassero delle scelte avventate quelle della ragazza e degli altri personaggi.
La specie di triangolo inserito nella trama secondo me è stato abbastanza inutile, soprattutto la scena a tre verso la fine del libro...
Complessivamente è una storia molto carina che però avrei revisionato e cambiato in alcune parti.
Se vi piacciono i dark romance con una morale non proprio pulita questo libro fa per voi!
Consigliato!💸⛓️🚬⚜️
Profile Image for _labibliotecadigio_.
166 reviews
November 2, 2025
Partendo dal presupposto che l'avevo già letti su Wattpad e mi aveva fatto impazzire, ma rileggerelo in versione cartacea è un'esperienza completamente diversa. Ci sono vari punti di vista su cui parlare di "Violent Life" come la trama, i personaggi, il genere e lo stile di scrittura. La trama è uno stile che s'intreccia tra passione e pericolo un po' come tutti i dark romance. L'Idea:molti concordano sul fatto che l'idea di base il rapporto tra la reporter e l'assassino sia intrigante, cupa e piena di potenziale. Per gli amanti del genere, l'atmosfera tesa e le premesse morali rappresentano un "colpo di fulmine". I personaggi sono ben strutturata con una base molto solida e un background decisivo. La scrittura l'ho scorrevole e coinvolgente, capace di mantenere la curiosità. Mi è piaciuto come l'autrice abbia descritto la mente di entrambi i protagonisti quindi Nadine e Armon. "Violent Life" non è una lettura semplice ed è consigliato a chi cerca un dark romance ad alta tensione che sabbia catturare il lettore.
Profile Image for Daisy.
105 reviews3 followers
December 1, 2025
Violent Life è uno di quei romanzi che ti restano addosso, che ti segnano senza chiedere il permesso. Non esagero: la prima volta l’ho letto su Wattpad, (eoni fa) mi ha lasciato il segno.
Forse la colpa è di Armon, perché è impossibile non sentirsi coinvolti da lui.
In genere con il Dark Romance ci vado abbastanza cauta ma, ogni tanto capita che ho il coraggio di osare un pochino e, devo dire che in questo caso ne è valsa la pena

E poi c’è Nadine, che con la sua fragilità tenace e il bisogno quasi disperato di verità, riesce a emergere in tutta la sua potenza.
Sono due anime diverse, ma inevitabilmente destinate a riconoscersi e distruggersi–o salvarsi–a vicenda.

Lo stile di Fannie è inconfondibile: vederla passare dai mystery romance ai dark è stato sorprendente e, allo stesso tempo, perfettamente naturale.
Ho divorato il libro in un attimo e, non è stato semplice: ogni pagina è stata come riaprire una ferita ancora pulsante, ma non avrei potuto smettere nemmeno volendo.
Displaying 1 - 30 of 60 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.