La notte non perdona. Prima ti accende. Poi ti brucia.
Victoria Payne non sta fuggendo dai sta fuggendo da sé stessa. Da una famiglia che non l’ha mai capita. Da chi avrebbe dovuto proteggerla. Da un passato che brucia sotto pelle.
New York le sembra il posto perfetto per confondersi tra milioni di luci. Un lavoro notturno in un club, abbastanza rumore da zittire i demoni. Ma le notti della città non sono un sono un terreno di caccia. Basta uno sguardo per cambiare il destino di una vita.
Un amore proibito. Un triangolo pericoloso. Uomini che attraggono come il fuoco e un cartello che muove i fili nell’ombra. Quando Victoria finisce intrappolata tra desiderio, colpa e menzogne, capisce che ogni scelta ha un prezzo — e che il cuore sceglie sempre il pericolo.
Tra tradimenti, lotte di potere e un’attrazione che può travolgerla, Victoria dovrà decidere di chi fidarsi, cosa sacrificare e fin dove spingersi per proteggere se stessa e chi ama.
Luci Viola è un viaggio nelle pieghe più oscure del desiderio e della sopravvivenza, tra le strade pulsanti di New York e le notti calde di Bogotá. Primo atto di una saga di dark romance e romantic thriller con venature noir, dove l’amore è una trappola, la passione può diventare un’arma e la verità si paga a caro prezzo.
Se ami: • amore proibito • triangoli pericolosi • mafia/cartelli • tensione lenta e inevitabile • protagoniste imperfette ma indimenticabili • scelte sbagliate che fanno male (e bene)… questa storia è per te.
Vuoi capire se è il tuo tipo? Sfoglia l’estratto gratuito e lascia che sia la notte a rispondere.
Entra nel mondo di Confini Sfumati. Scegli da che parte stare.
Confini sfumati. Luci viola non è un libro che si lascia incasellare. È un viaggio lento, elegante, pieno di pause che parlano, di silenzi che costruiscono tensione. Non è un dark romance, anche se ne sfiora le ombre. Non è un mafia romance, anche se ne accenna il pericolo. È qualcosa di diverso; un racconto di confini, morali ed emozioni, che si disegnano e si sfumano. Victoria è una protagonista che parla a tante donne; quelle che hanno lasciato casa, che cercano di farcela, che non vogliono deludere se stesse. Javier è il tipo d’uomo che non si definisce con etichette. Ha una moralità grigia, sì, ma sa esattamente dove non vuole arrivare. E questo lo rende credibile, umano, interessante. La passione c’è, ma non urla. È elegante, trattenuta, più sguardo che gesto. Il ritmo è pensato per chi ama leggere con calma, senza essere travolto da scene a effetto. Ogni capitolo ha un senso, ogni pausa è costruzione. È il primo di una saga, e si sente. C’è preparazione, c’è attesa, c’è rispetto per il tempo del lettore. Se dovessi dargli un genere, direi soft dark romance/ mafia con una punta d’azione, ma sarebbe comunque riduttivo. Perché Confini sfumati è soprattutto un libro che non ha paura di essere se stesso. E per questo, resta. Rimane con te per un po' e ti viene voglia di sapere cosa accadrà a Victoria dopo. Per farti un'idea pensa a una versione molto soft di Queen of the South. Le vibes sono quelle. Consiglio? Assolutamente sì
Confini Sfumati è uno di quei romanzi che non solo si leggono: si attraversano. È una storia che scava, che mette a nudo le fragilità dei suoi personaggi e che affronta temi difficili con un’autenticità sorprendente. Raffaella Crapanzano non cerca di rendere tutto “bello” o “romantico”: punta a rendere tutto vero. È questo che colpisce, pagina dopo pagina.
Victoria è una protagonista complessa, imperfetta, umana. Non è l’eroina che prende sempre la decisione giusta, anzi. Sbaglia, esita, scappa, si ferisce da sola. Ma ogni suo gesto è coerente, credibile, profondamente legato al suo vissuto. Ci si affeziona a lei proprio perché non è perfetta: la si comprende, la si accompagna, la si soffre. E il suo percorso, fatto di tentativi, ricadute e piccoli passi avanti, è narrato con delicatezza, rispetto e grande sensibilità psicologica.
Javier è forse uno dei personaggi maschili meglio sfumati che abbia incontrato nel genere: non è il classico protettivo, non è il salvatore, non è l’anti-eroe tormentato da copione. È un uomo con un codice morale personale, con limiti chiari e ombre che non si vergogna di mostrare. La sua presenza non travolge: avvolge. Il modo in cui interagisce con Victoria è misurato, intenso, costruito su piccoli gesti più che su grandi dichiarazioni. Una figura che resta impressa proprio perché genuina.
Héctor, al contrario, destabilizza. È una presenza che inquieta senza mai diventare caricaturale. La sua parte nella storia non è fine a se stessa né inserita per “fare effetto”: rappresenta quella zona del mondo — e delle relazioni — dove il confine tra attrazione, paura e controllo si sfuma pericolosamente. Tutto rimane sempre credibile, mai spettacolarizzato.
La scrittura dell’autrice è uno degli elementi più forti del romanzo. È visiva, cinematografica, sensoriale. Le ambientazioni non sono semplici scenografie: hanno consistenza, suono, odore. Si percepisce New York come un organismo vivo, pieno di ombre, luci viola e spazi in cui è facile perdersi. Il Mamacita, in particolare, è descritto con tale precisione da sembrare reale. Ogni atmosfera è costruita con attenzione alla componente emotiva: si sente la tensione prima ancora che accada qualcosa, si percepisce la paura prima che venga detta.
È una lettura intensa, che richiede partecipazione emotiva. Non offre facili risposte, non semplifica la complessità delle relazioni, non edulcora il buio. Ma proprio per questo lascia qualcosa: una riflessione profonda su identità, limiti personali, resilienza.
Consigliato a chi ama storie forti, ricche di umanità, che restano addosso a lungo.
Victoria è una studentessa universitaria intrapollata nella spietata vita notturna di New York, costretta a lavorare in uno strip club per pagarsi gli studi. Victoria sogna una via di fuga e il suo sogno si scontra con l’arrivo di due uomini misteriosi. Hector, carismatico e pericoloso. Javier, enigmatico e con uno sguardo di ghiaccio. Travolta da segreti, intrighi e tradimenti, Victoria si troverà a combattere per la propria libertà, in un gioco di potere in cui nessuno è davvero chi dice di essere. Tra le luci seducenti di New York e le notti ardenti di Bogotá, scoprirà quanto sia sottile il confine tra il desiderio e il pericolo.
Un libro diverso dagli altri. Un libro che racconta una storia che sembra reale, perché beh quello che succede capita veramente da qualche parte nel mondo. La storia di Victoria e Javier è bella ma sbagliata we turbolenta. Javier sa di non essere quello giusto per Victoria ma non riesce ad allontanarsi, anche se nell’ombra lui è sempre li per lei. Entrambi verrano travolti da un forte sentimento. Un qualcosa che gli fa sperare/credere in una nuova possibilità. Una nuova vita. Sono arrivata fino alla fine con il fiatone alla ricerca di un finale standard ma che alla fine non ho trovato. La cosa che mi ha sorpreso è che non ci sono rimasta male (un pochino si ma ehi fatemi sognare fino all’ultima riga) ma ho trovato una fine giusta, è quello che lo ha reso ancora più reale. Durante la lettura ho fatto il pieno di rabbia, tristezza, felicità e suspense. Victoria è riuscita a trasmettermi tutte le sue emozioni. Javier mi sei stato simpatico fin da subito, anche se non sono riuscita ad entrare in sintonia con te. La scrittura di Raffaella è scorrevole e piacevole. Un libro che si lascia leggere e che ti fa fare un giro sulle montagne russe. Ringrazio ancora @ per la copia digitale che mi ha inviato e per avermi fatto fare un tuffo in un mondo reale.