"Un romanzo sorprendente, dove il giallo si intreccia al dramma umano, tra omicidi, segreti e una madre che cerca la verità per gli altri e per se stessa. Una protagonista indimenticabile, un delitto che scava nel cuore delle famiglie, e una città che non fa sconti a nessuno, nemmeno all'amore."
Maurizio De Giovanni
"Non sono più un avvocato." Amalia Carotenuto lo ripete da anni, eppure nessuno ha dimenticato i casi che hanno fatto di lei uno degli avvocati migliori di Napoli, pronta a gettarsi nel fuoco per difendere un innocente. Ma ormai quel passato è chiuso in una cella carceraria insieme a un dolore immedicabile e a una colpa che Lia non può perdonarsi, e della sua passione per il diritto sono testimoni solo gli studenti dell'università dove ora insegna.
Un giorno di primavera, però, il corpo di una giovane donna viene ritrovato nel Parco della Rimembranza e il destino vuole che quella donna sia molto vicina alla sola persona capace di portare un po' di allegria nella vita di Cetta Caracciolo, travolgente incarnazione della più esuberante femminilità partenopea nonché figlia della principessa Matilde Brancaccio. E se sono Cetta e la sua nobilissima madre a chiederle di indagare, Lia non può tirarsi indietro. Sarà così che – affiancata dal suo fido assistente Picchio Malatesta, tassista per necessità e investigatore per vocazione – Lia si avventurerà tra i pettegolezzi e le scabrose verità dell'alta borghesia campana, dentro il dolore silenzioso di una famiglia, attraverso passioni e ossessioni con cui è giunto anche per lei il momento di fare i conti.
Se tu non ridi più è così un giallo che – attraverso i personaggi di due madri ferite – ci interpella sul significato della giustizia, sulla possibilità che essa sia lo strumento che ricuce gli strappi e non quello che condanna in modo inappellabile.
Un giallo scritto bene, dove i protagonisti e l'intreccio tengono bene l'attenzione pur non essendo focalizzato sul delitto quanto invece sull'umanità dolorosa e lacera che racconta.
Napoli come sempre si presta a fare da cornice preziosa regalando ai personaggi una quotidianità e una capacità di dialogo e compitazione riconoscibile nella sua tipicità.
Lo stile è semplice, scorrevole ma intenso. La trama riporta continuamente alla difficoltà di essere madre, educatore e esempio, professionista integerrima intollerante agli sbagli, provata e sconfitta da dolori immensi... a volte impossibilitata all'indulgenza e al perdono e per questo massacrata nell'intimo ma in fondo pur sempre madre.
Barbara Perna regala a noi lettori un personaggio a cui legarsi. Di nuovo. Lia (Amalia Carotenuto) che non è più avvocato per scelta.. e dalle prime pagine ci si siede a fianco a lei per sentire quel che pensa e vivere con lei quel che accade! Da leggere assolutamente!
Primo libro che leggo dell'autrice: mi dispiace, ma non mi ha entusiasmato. Ho ritrovato all'interno diversi richiami ad altri libri di altri autori dello stesso genere, quindi mi è sembrato tutto già letto e anche abbastanza scontato. I personaggi mi sembrano troppo forzati e rinchiusi in alcuni cliché e anche l'ironia che pervade il libro e si alterna al dramma non mi ha convinto. Nonostante tutto si legge facilmente, anche grazie ai capitoli molto brevi, dei quali però non ho apprezzato i titoli al posto dei consueti numeri. Tra 2,5 e 3 stelle.
🌋 " Davanti a lei il Vesuvio silenzioso immobile stringe la città in un abbraccio. Sto dicendo potenzialmente mortale quella Quiete apparente precaria instabile che non la rassicura. Il magma nelle viscere della montagna non si può controllare. A volte si sente proprio come quello Vulcano, il rischio di esplodere che non l'abbandona mai la consapevolezza che l'esplosione sarebbe definitiva e devastante per chiunque intorno a lei e il suo incubo costante, chiudi gli occhi e piange in silenzio."
🔏 Un nuovo personaggio per Barbara Perna che dopo la fortunata trilogia di Annabella Abbondante, magistrato investigatrice, torna a deliziare gli amanti del noir all' italiana con Lia, avvocato di professione e investigatrice per necessità. Sicuramente meno effervescente e colorata di Annabella, Lia si presenta in tutto il suo carisma trascinante come donna tutto d'un pezzo, arrabbiata con se stessa e con la vita che spesso può essere davvero irriconescente e feroce. A lei non è consentito sbagliare o mostrare le proprie debolezze perché da anni nasconde un dolore indicibile dietro ad una consapevolezza poco credibile e ad un senso d'inadeguatezza lecito ma un po' esasperato.
💫 Sullo sfondo di una Napoli lontana dal chiassoso turbinio turistico, lo stile compito e il competente uso del gergo giuridico dell' autrice, anch'essa magistrato, costruiscono una trama credibile con personaggi interessanti e ben delineato tanto da apparire reali.
Se tu non ridi piu Barbara Perna Editore: Bompiani 2025 352 p.
Una donna intelligente, fragile, vedova, zeppa di sensi di colpa, di dubbi e di rimorsi. E con un grave problema familiare. All'ex avvocato Lia Carotenuto, un'amica chiede di scoprire chi ha ucciso la figlia di una nobile e ricca famiglia napoletana. Una famiglia piena di segreti. Lia accetta. Ora è insegnante di diritto penale all'università e avrebbe altri pensieri per la testa. Trovando il responsabile, con l'aiuto di un amico, investigatore privato, e di un carcerato che controlla tutto il penitenziario, Lia scava anche nel suo passato e trova la verità. Uno dei passaggi più belli riguarda il figlio. “Prega che il tempo si fermi in quell’istante. In quell’istante in cui può essere ancora una madre come tante, che tiene la mano di suo figlio, un figlio fragile e innocente, un figlio come tanti, con tutto il futuro ancora davanti a sé. Come dovrebbero essere i figli.” Toccante. Scritto benissimo. Ha anche alcune parole in dialetto napoletano, ma sono comprensibili.
Un avvocatessa che ,dopo la tragedia del figlio,decide di non esercitare più la sua professione e si rifugia al Sant'Orsola come docente universitaria.Ma la sua capacità e la sua perspicacia non possono finire così.Un omicidio al Parco delle Rimembranze la rimetterà in pista e non solo riuscirà a districare la matassa che ha sconvolto la Napoli bene ma,risolverà anche il suo rifiuto al perdono sciogliendo il gelo che si era insinuato in lei.
un nuovo personaggio uscito dalla penna di Barbara Perna , la professoressa di diritto penale Amalia Carotenuto. un personaggio che conosciamo pagina dopo pagina mentre capiamo il perché abbia abbandonato l'avvocatura per dedicarsi all'insegnamento. mi sono piaciuti tanto anche i personaggi di contorno tra tutti , l'amico investigatore Picchio Malatesta e l'ergastolano Don Pasquà . la parte gialla è abbastanza prevedibile ma la lettura è stata comunque interessante. aspetto una nuova avventura
“Prega che il tempo si fermi in quell’istante. In quell’istante in cui può essere ancora una madre come tante, che tiene la mano di suo figlio, un figlio fragile e innocente, un figlio come tanti, con tutto il futuro ancora davanti a sé. Come dovrebbero essere i figli.” (Citazione)
Al di là della "banalità" della trama, ho apprezzato molto la capacità di sottolineare la necessità di imparare e di insegnare ad accettare le sconfitte
“Se tu non ridi più” è l’ultima fatica letteraria di Barbara Perna, la prima pubblicata da Bompiani.
Dopo averci deliziato e divertito con la spumeggiante Annabella Abbondante, l’autrice ci fa conoscere un nuovo straordinario personaggio femminile: l’avvocato Amalia (Lia) Carotenuto. In realtà, Lia ha lasciato l’avvocatura in seguito ad un drammatico evento personale e al momento insegna presso la facoltà di giurisprudenza al Sant’Orsola a Napoli, ma il ritrovamento del cadavere di una giovane donna, la cui famiglia è legata a quella di una cara amica di Lia, la vedono di nuovo in prima fila a condurre un’indagine a fianco delle forze dell’ordine al fine di evitare scandali.
La trama gialla - molto ben congegnata- si intreccia a tematiche di agghiacciante attualità, quale il femminicidio (visto dalla prospettiva della madre dell’assassino), la genitorialità e la capacità di perdonare e regala spunti di riflessione sul senso di colpa e sulla giustizia.
Sebbene la storia sia drammatica, Perna è bravissima ad alleggerirla con la sua consueta ironia e con il ricorso a personaggi che rimangono nel cuore. Su tutti, brilla la stella di Cetta, svampita per scelta ma acuta e profonda.
Ringrazio Barbara per avermi concesso ancora una volta l’onore di essere una delle sue alfa readers e consiglio a tutti di farsi un viaggio a Napoli in compagnia di Lia, Picchio, Cetta & co.
Scrittura lieve per un giallo dalla profondità ben maggiore di quanto appaia inizialmente. Con una trama solida, terrificante e intensa. Ed una protagonista intelligente e umana con un dolore irrisolvibile. Un romanzo archetipico, che spero avrà un seguito.