Nello svolgimento della storia umana le donne hanno sempre ricoperto un ruolo centrale, ma poche forse se ne sono rese realmente conto. Nell'Ottocento scrivevano e parlavano bisbigliando e chiacchierando fra di loro nella domesticità dei loro salotti, mentre fuori imperversava la narrazione dominante della storia, della politica e dell'economia a uso e consumo del maschio. La seconda metà del secolo segna però in Italia una svolta in questo quello che era un luogo deputato al mondo femminile e alle chiacchiere mondane, il salotto, diviene per mano delle stesse dame che lo abitano ritrovo di intellettuali, politici, artisti. Da lì in avanti la voce delle donne, a lungo relegata nel silenzio, riprende forza e vigore, oltrepassando il confine circoscritto dei luoghi domestici per appropriarsi di platee più ampie ed eterogenee. Anna Maria Mozzoni, Marchesa Colombi, Matilde Serao, Contessa Lara divengono personaggi a tutto tondo, che attraverso le loro azioni e i loro scritti riescono a ritagliarsi nella società del tempo un ruolo attivo ben definito. Conferenziere, giornaliste, scrittrici che utilizzando lo strumento delle "chiacchiere tra donne", spesso con ironia, tracciano e raccontano la realtà che le circonda, mostrando al pubblico che le ascolta e le legge un punto di vista nuovo, sino ad allora misconosciuto ai più, quello femminile. Silvia Falcione ci invita a passeggiare con lei tra i salotti fin de siècle e ad ascoltare le chiacchiere di quelle donne che le seppero trasformare in un primo strumento di emancipazione e di libertà, consapevoli che solo attraverso la parola il genere femminile avrebbe trovato, un giorno, la sua piena indipendenza.
per chi fa della parola orale il principio cardine da cui partire per discutere e confrontarsi su ogni tipo di argomento. la chiacchiera deve essere proferita quotidianamente, più volte al giorno. L'esercizio deve essere costante. Effetti si potrebbe tendere a parlare sempre e comunque, anche quando di fatto non si avrebbe nulla da dire.