«Dopotutto, il Natale è proprio una noia!» Prende spunto da questa innocente ammissione la romantica storia d’amore natalizia che Trollope mette in scena in questo racconto, pubblicato nel 1870. Pronunciata con leggerezza da Maurice Archer, che per Natale è ospite nella canonica del reverendo Lownd, l’infelice battuta lascia interdetta Isabel, la figlia del pastore, che del giovane è segretamente innamorata e tuttavia delusa da tanta insensibilità nei confronti della tradizione. Ma nel giorno più magico dell’anno le storie non possono che avere un lieto fine e, una volta chiarito l’equivoco, l’amore trionferà. Trollope confessava nella sua Autobiografia di non amare i racconti di Natale, che era costretto a scrivere per arrotondare i suoi modesti introiti di romanziere. Eppure in questa novella si conferma un vero maestro del genere, capace di immergere il lettore nell’atmosfera di un tipico Natale vittoriano, in pagine dal sapore rétro che profumano di vischio e di pudding.
Anthony Trollope became one of the most successful, prolific and respected English novelists of the Victorian era. Some of Trollope's best-loved works, known as the Chronicles of Barsetshire, revolve around the imaginary county of Barsetshire; he also wrote penetrating novels on political, social, and gender issues and conflicts of his day.
Trollope has always been a popular novelist. Noted fans have included Sir Alec Guinness (who never travelled without a Trollope novel), former British Prime Ministers Harold Macmillan and Sir John Major, economist John Kenneth Galbraith, American novelists Sue Grafton and Dominick Dunne and soap opera writer Harding Lemay. Trollope's literary reputation dipped somewhat during the last years of his life, but he regained the esteem of critics by the mid-twentieth century. See also http://en.wikipedia.org/wiki/Anthony_...
Non conoscevo Trollope, e non lo conosco tutt'ora 😅...ma cercando delle brevi letture natalizie mi è capitato sottomano. Non la mia tazza di tè, un po' come quei film di Natale dove i due protagonisti sai già che si innamoreranno ancora prima di accendere la TV. Ma a natale siamo tutti più buoni quindi darò tre stelline
Mi piace tantissimo Trollope ma di tutti i suoi romanzi questo è il n.1 ! L’atmosfera vittoriana di Natale descritta dall’autore é un vero gioiello. Leggerlo il giorno di Natale completa la soddisfazione.
Trollope dichiarò che non amava questi racconti natalizi che scriveva per rimpinguare le sue entrate e si vede. Sicuramente "grazioso", ma nulla di più. E' comunque confortante che le case editrici italiane pubblichino anche le opere minori dei grandi.