Voglio raccontarvi una storia. “La solita storia…” direte voi “… una di quelle che sarà poi dimenticata in uno dei tanti scaffali della libreria, fra tante storie già lette, tra decine di libri già sfogliati”. Non è detto, magari questa volta è diverso. È la storia di come due eterne realtà sono in continua lotta tra loro per contendersi la vittoria. Il Bene e il Male. Due forze in conflitto da sempre, dall’inizio dei tempi, da quando l’Universo fu concepito. Il Bene e il Male, l’Odio e l’Amore, La Vita e la Morte. Tutti elementi con cui si può dar vita a una storia, a una favola, protagonisti della vita reale di tutti i giorni. Si narrano le vicende di un bambino danese, Karl Overgaard, uno dei giorni nostri, uno dei tanti, appassionato di videogiochi e supereroi, amante della lettura e del sapere, un bambino coraggioso e intelligente, già fin troppo maturo per la sua età. Egli vive a Silkeborg, in Danimarca, insieme alla madre, Karen e la nonna, Amanda. In seguito ad alcuni strani avvenimenti (la voglia dietro la nuca che, inspiegabilmente, inizia a sanguinare e l’orrenda visione di un drago fuori dalla finestra della sua camera), Karl all’improvviso e misteriosamente, scompare. L’ispettore Johan Kallen si prende carico delle indagini, ritenendo Karen, a causa degli strani disturbi psichici che la affliggono, la sospettata principale per la scomparsa del bambino. Il destino di Karl è legato a quello di Ambra, una giovane fanciulla di Castaryus. Qui, in questo piccolo mondo disperso nella galassia di Ursantia, subiranno la persecuzione di Elenìae, una maga perfida e spietata dai poteri illimitati che brama al dominio assoluto. Per conquistare tale supremazia, la sanguinaria strega dovrà distruggere l’onnipotente divinità di Castaryus, il Drago, che governa su tutti i popoli da più di duemila anni. L’antica profezia, infatti dice che un modo per annientarlo esiste e finalmente, dopo due millenni di attesa, Elenìae dà inizio alla caccia di coloro che potranno rendere possibile il suo spietato sogno di potere. Le prede sono i cuori pulsanti del bambino e della giovane Ambra. Anche a lei, la voglia dietro la nuca, aveva cominciato a sanguinare, proprio come avvenne al piccolo Karl prima della sua scomparsa. Che cosa può accomunare due persone appartenenti a due mondi cosi diversi e così lontani? Intorno a loro ruotano le vicende di re, maghi e forti guerrieri, storie d’amore che appassionano, avventure che lasciano senza fiato. La disperazione condurrà una madre alla follia (è veramente pazza? O è divenuta cosciente di quel mondo in cui il figlio è stato trasportato e vuole andare a tutti i costi a riprenderselo) e non mancherà l’impegno di coloro che, per proteggere Ambra e il piccolo Karl, non si risparmieranno nella lotta mettendo in gioco la propria vita.
Questo romanzo mi è piaciuto davvero molto. Ho visto che c'è un seguito, "L'Angelo Nero". Senz'altro leggerò anche quello. Ho apprezzato soprattutto la maniera in cui viene gestito l'intreccio, che prevede sia elementi del fantasy epico (mondi immaginari) sia elementi dello urban fantasy (parte della trama si svolge in nord Europa). Non è sempre facile mantenere la coerenza narrativa né trattare la storia in maniera originale. Spesso gli stratagemmi per gestire questa commistione sono molto sfruttati. In questo romanzo invece mi è parso che il passaggio fosse fluido e spontaneo. Belli i personaggi, ho adorato in particolare "il drago", con le sue contraddizioni e il suo desiderio di arrivare comunque al bene ultimo, nonostante tutto, anche attraverso una forma di tirannia. Un altro personaggio che mi è rimasto particolarmente impresso e che spero di rivedere nel seguito è quello della mamma, che affronta l'inconcepibile con grande forza. Davvero una bella lettura.
Un gran bel romanzo: fluido, chiaro, divertente e mai scontato. Mi ha catturato sin da subito e appassionato con le sue splendide ambientazioni e i suoi dialoghi spumeggianti. Quasi cinque stelle e un plauso all'autrice Nunzia Alemanno, con i migliori auguri per una carriera tutta da scrivere!
Devo dire che non mi aspettavo che questo romanzo mi avrebbe sorpreso così tanto, in senso positivo intendo. È un fantasy scritto molto bene e spero che presto esca il seguito. Il romanzo tratta di molte tematiche che, piano piano, nel corso della recensione, affronterò in modo più approfondito. Partiamo dall’inizio. Le vicende si svolgono fra l’odierna Danimarca e il regno di Castaryus. In quest’ultimo si svolge una guerra tra Bene e Male, come in tutte le opere fantasy che siamo abituati a leggere. A governare sul regno è il Drago, un umano capace di trasformarsi, appunto, nella creatura antica sopra nominata. Questo potere gli è stato concesso da un’antica pergamena.
" La pergamena ha creato il Drago ed essa lo distruggerà. "
Tutti i re di Castaryus si uniranno per combattere il Drago, il quale elimina ogni suo oppositore. Ma tutto andrà secondo i piani?
“Tanto tempo fa, su un’isola lontana, immersa tra le onde più oscure degli oceani infuocati, viveva un drago solitario, un potente Signore dal potere infinito, padrone dei mille volti, dominatore delle forze della terra e sovrano delle arti magiche più temerarie. L’onnipotenza era in lui e da tutti era temuto e rispettato. Di notte solcava l’aria tra le stelle lucenti in cerca di pace per la sua anima e tra le onde del vento navigava il suo lamento, spinto in ogni angolo della Terra. Era il suo grido di rabbia per l’amore perduto…”.
Nel romanzo viene trattato, in sottofondo, il tema dell’amore, che sia esso, per la famiglia o per la propria compagna.
" Lo sognava tutte le notti. Lo aspettava tutte notti. Nessuno poteva negarle il privilegio di sognare, il diritto di amare l’uomo per il quale avrebbe dato la sua stessa vita. Nessuno le avrebbe vietato di baciarlo, di sorridergli, di abbracciarlo e di possederlo nei suoi sogni, quel mondo in cui sarebbero stati liberi di volare insieme e compiacersi per il resto della loro vita. Non si accorse che non era un sogno ciò che stava vivendo quella notte. Non percepiva il motivo per cui egli era al suo capezzale e lui non si aspettava di potersi riflettere ancora una volta nella luce dei suoi occhi. Non immaginava che quella notte avrebbe gustato ancora il tocco delle sue labbra sulla pelle e quando ciò avvenne, l’odio che provava per lei all’improvviso si sciolse, ma non solo. Accadde qualcosa che lui non aveva previsto."
Si tratta di un romanzo pieno di magia e di creature leggendarie, dai draghi agli unicorni e anche nuove creature sovrannaturali.
“È l’Anello del Comando… mettilo o non potrai dominarlo!”. “Dominare chi? Vecchio lascia stare le sciocchezze, dimmi cosa posso fare per aiutarti”. Il vecchio si aggrappò all’armatura del cavaliere e si sollevò leggermente avvicinandosi a un palmo dal suo volto. “Mettilo, all’anulare sinistro, non toglierlo mai! Quando arriverà il momento giusto, saprai cosa fare…” gli ripeté “… abbi cura… di…” e si lasciò cadere in preda ad un forte lamento. Ciò che si trovò davanti fu qualcosa di surreale e disumano, un essere brutale che sprigionava una furia inaudita. Il cavaliere fu colto di sorpresa, era lì a farsi mille domande e nell’arretrare non si rese conto di avere alle spalle i quattro scalini della veranda esterna. Di conseguenza, quando il suo piede andò a vuoto, cadde all’indietro. Fu quello il momento in cui la bestia, ruggendo e sbavando, balzò verso di lui e Dionas in maniera del tutto istintiva protese la mano sinistra in avanti come per proteggersi, ma ciò che avvenne stupì entrambi. L’anello s’illuminò ed emise una fioca luce azzurra, la bestia si placò all’improvviso mentre il cavaliere, steso a terra e sempre con la mano protesa in avanti, continuava ad arretrare sperando di raggiungere il suo cavallo, rimasto nel punto in cui aveva trovato il vecchio morente."
Nel mondo che noi conosciamo, Karl, un bambino di sei anni, si troverà a fare i conti con la comparsa di una strana voglia sulla nuca con le sembianze della metà di un cuore. Dopo aver visto, una notte, fuori dalla sua finestra un drago, egli si troverà immischiato, insieme alla madre e alla nonna, in vicende poco chiare finché sparirà nel nulla. Un ispettore di polizia si occuperà del caso senza riuscire a venirne a capo finché, una svolta inaspettata porterà le vicende del Drago e di Karl, a scorrere in parallelo quasi fondendosi. I personaggi sono ben descritti. L’unica cosa che non ho apprezzato e per la quale dovrò dare soltanto 4 stelle, invece di 5, è il fatto della presenza di alcune relazioni non belle fra alcuni personaggi. I personaggi che più ho apprezzato, invece, sono Nicholas e Dionas. A parte questa mia unica impressione, poco positiva, consiglio il romanzo agli amanti del fantasy e spero presto di leggere il seguito.
" Siamo giunti così alla tappa conclusiva. Ecco che, dopo più di duemila anni la storia si ripete. Per la seconda volta, un immenso convoglio di navi da guerra, percorre lo stesso tratto di oceano che i loro stessi antenati navigarono un tempo per raggiungere l’isola maledetta. Ma a differenza di quel giorno, oggi si combatterà la battaglia decisiva. Ora si lotterà, non per sopprimere un tiranno o un oppressore, non per la salvezza di un regno o di un intero mondo, ma per la sopravvivenza di tutti i popoli e di ogni terra dispersa nelle galassie dell’intero l’universo. Il dominio dei mondi è conteso dall’esercito del male ed è proprio contro di esso che gli alleati si preparano a combattere." . Azrael - per RFS
Una bellissima fiaba di stampo antico che ricorda i grandi classici e che attraverso una narrazione fluida, accattivante, raffinata e pulita in parte anche grazie all'uso di un lessico semplice, ma corretto, racconta la storia di Karl, un bambino molto intelligente che dato per scomparso, si ritroverà coinvolto in avventure davvero particolari e avvincenti in un regno magico. La trama in verità è parecchio intricata e contorta sotto alcuni aspetti, non dev'essere stato facile elaborarla coordinando bene ogni dettaglio. Incombono leggende, miti, profezie e diversi elementi e creature fantastiche (tra cui sì, i draghi), i personaggi poi sono tanti, ma talvolta, a causa dei vari salti temporali e dei cambiamenti di ambientazione, la lettura non sempre scorre chiara e bisogna davvero capire e seguire tutto con la massima attenzione. Concentrarsi però ripaga perchè la storia è talmente carina che ti cattura ed emoziona con le sue dosi di avventura di buon livello e con i suoi colpi di scena. Talvolta mi sembrava che diventasse un racconto visivo poichè leggendolo, avevo la sensazione di guardare un film. C'è un po' di tutto in questo pseudo epic-fantasy... buoni, cattivi, eroi, amore, amicizia, azione, magia, tensione, mitologia per lo più nordica (e io adoro la mitologia in generale) e il tutto è ambientato sempre tra passato e presente attraverso mondi paralleli (spettacolarmente descritti e diligentemente approfonditi), quello reale del piccolo Karl e i membri della sua famiglia e quello irreale di Asedhon dove vengono proiettati e dove spazia con gusto la fantasia dell'autrice. Se la prima parte scorre un po' lenta, la seconda si inizia a leggere tutta d'un fiato. In definitiva un'opera davvero meritevole di attenzione.
Avrebbero dovuto intitolarlo: IL DOMINIO DELLA NOIA. Perché di questo si tratta: noia in formato libro. Ogni maledetta parola è stata una sofferenza, ma mi sono ostinato a leggerlo tutto perché sono pochi i libri che abbandono. E' stata dura. Se anche l'idea di fondo è valida, lo sviluppo è a dir poco penoso. Più di metà libro solo di premessa, di storia del mondo fantastico, poi partono gli intrecci con il nostro mondo e l'autrice da brava italiana sceglie di ambientare le vicende in Olanda. Complimenti. Ma vabbé, molta parte degli scrittoidi italioti ambientano le loro schifezze a New-york, quindi almeno questa si è differenziata. Le vicende un po' si movimentano nella seconda metà del libro, anche se pure questa diventa noiosa in modo agonizzante per i flashback. Ma, soprattutto, un lettore come me, che più legge e più diventa esigente, agonizza a ogni maledetto tempo verbale buttato a cazzo, a una punteggiatura inesistente, a periodi infiniti in cui ti devi inventare tu la punteggiatura per fargli avere un senso. Non amo i periodi ridotti a mere frasi perché nella narrativa moderna, ereditata da romanzi anglofoni che la punteggiatura questa sconosciuta, piuttosto di usare con correttezza un punto e virgola o un due punti ti stroncano il periodo con scattose frasi brevi troncate da un punto; tuttavia qui si esagera nel senso opposto. Parlando dei personaggi... beh, non posso dire molto perché del libro mi è rimasto poco o nulla, e di questo poco o nulla, ancora meno merita di essere trattato. Il male letterario. Se lo conosci, lo eviti.
Uno tra i fantasy più brutti che io abbia mai avuto il dispiacere di leggere. Scritto malissimo o come peggio non si poteva, con un linguaggio ridondante, spesso inutilmente bucolico e prolisso, pretenzioso oserei dire. Davvero noioso, lento, colmo di infodump ed errori di punteggiatura. Ho faticato per arrivare alla fine, non scorre, la scrittura è troppo pesante e si perde in dettagli superflui. Queste sono le sorprese dei libri self che hanno un pessimo editing. Un romanzo senz'anima perché possiede più descrizioni che trama. La storia inizia dopo metà libro, ma non decolla mai e non riesce ad appassionare. Consiglio all'autrice di cambiare mestiere.
Una favola per adulti, originale e inaspettata, come lo è la figura del drago, che in questa storia naviga sotto le vesti di uno "shapeshifter". La lettura è fluida e comprensibile, la trama è stilata con un linguaggio semplice, che non solo evita distrazioni, ma si rende disponibile a un target di lettori ancor più vasto. Naturalmente mi è piaciuto molto e lo consiglio.
Sono un'appassionata di fantasy, ma era da un po' di tempo che non mi accostavo al fantasy classico, per via di un po' di "stanchezza" di fronte all'ovvietà di situazioni spesso sempre troppo simili a loro stesse. Nunzia Alemanno è riuscita a colpirmi sia per lo stile che utilizza, sia per una certa originalità di tematiche che riesce a trattare tenendo il lettore sempre sul filo, e portandolo ad andare avanti tutto d'un fiato sino all'ultima pagina. L'ho apprezzato, e sono lieta che il fantasy italiano possa contare su una figura come questa.
La trama è originale, un fantasy diverso dal solito. Intanto si viaggia attraverso due dimensioni separate, la nostra e una immaginaria. Buona la narrazione, semplice e scorrevole. Vale la pena leggerlo.
Fantasy emozionante Pur non essendo una lettrice assidua e appassionata di questo genere, ho amato e divorato questo libro. L'ho trovato avvincente e emozionante, in bilico com'è fra realtà e fantasia. Mai noioso e con personaggi convincenti e ben tratteggiati. Complimenti alla scrittrice.
Un'avventura oltre i confini dello spazio e del tempo.
Con le pagine del suo debutto letterario "L'egemonia del drago", Nunzia Alemanno pone le basi per la saga intitolata "Il dominio dei mondi". Questo primo capitolo apre una favola fantasy ambientata in mondi e tempi lontani, attraversata dai riflessi della vita di una piccola famiglia danese e della sua stravolta quotidianità. La Alemanno crea un universo originale, costruendo personaggi forti (Ashedon, Elenìae) che si muovono in una realtà popolata da essere fantastici, scossa da scontri all'arma bianca all'ultimo sangue e venata da una certa lieve carica di sensualità. Tra le pagine del romanzo il continuo riapparire della Danimarca dei nostri giorni e del dramma realtivo alla scomparsa di Karl, uno dei protagonisti principali della vicenda. Una storia che piacerà senza dubbio a tutti gli appassionati di epic fantasy e delle saghe di draghi e guerre a sfondo medievale, ma anche a tutti coloro che amano la narrativa di intrattenimento e avventura.
Questo romanzo è stato costruito con un bell' intreccio: fantasy, thriller e avventura. Uno stile molto semplice che accompagna splendidamente il lettore. Vi auguro una buona lettura.
Il libro di cui vi parlo oggi è il primo di una serie Fantasy. “L’Egemonia del Drago” è un romanzo che mi ha appassionato come ben pochi libri riescono, per la capacità di trasmettere a pelle sensazioni che in alcune situazioni si trasformano in veri e propri brividi, fin dalle primissime righe infatti, si resta coinvolti nella storia dei personaggi a cui ci si sente legati in modo impressionante. L’intera storia ruota attorno alla figura del drago e moltissimi sono i personaggi: Asedhon e Ariel, Elenìae, Ambra, Dionas, Nicholas, Karl e molti altri, tutto prende avvio da una bugia per proteggere il proprio amato e di seguito si susseguono tutte le vicende che si intrecciano all’interno del romanzo, è una storia che parla di amore dal più puro al più innaturale, di passione, di odio e di vendetta. La maestria con cui l’autrice si muove all’interno del romanzo passando continuamente da un piano temporale all’altro permette di comprendere e svelare le varie vicende man mano che si presentano senza però creare confusione o lasciare nulla in sospeso. Ho inoltre apprezzato la scelta della scrittrice di iniziare la narrazione con l’evento che dà avvio al romanzo e che poi è la causa di tutte le altre vicende. Questa scelta infatti non frena certo la curiosità per la storia né fa perdere l’interesse; moltissimi infatti sono i romanzi che iniziano in media res, dove pertanto la vicenda che sta a fondamento della storia viene resa nota progressivamente a libro inoltrato. Un’altra caratteristica che gioca decisivamente a favore è il ruolo che ha la descrizione sia dei personaggi, ma soprattutto dei diversi ambienti in cui essi si muovono, che oltre ad essere accurata e dettagliata non rende la narrazione pesante, ma scorrevole e fluida. E’ un romanzo intenso in cui si intrecciano più mondi, più realtà, e dove rimanere distaccati è una vera e propria impresa, inutile dire che sono in fervente attesa per il seguito, perché sebbene abbia apprezzato l’epilogo, il finale di un personaggio in particolare rimane aperto suscitando parecchia curiosità.