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Acque Oscure

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Scozia, 1983. Anna si è trasferita nel Regno Unito dall’amico di famiglia William, col desiderio di voltare pagina. Tuttavia, i traumi della sua infanzia la la paura dell’acqua e i morti del passato popolano i suoi incubi. Tutto cambia quando al pub di William, dove lei lavora, incontra un misterioso ragazzo originario dalle isole Ebridi. Il loro incontro la condurrà alla scoperta del lato nascosto e magico della Scozia, ma anche della sua terra natia. Tra congreghe di cacciatori, cavalli antropofagi e donne serpenti Anna dovrà scoprire cos’è realmente successo a sua madre quella fatidica notte del 9 ottobre 1963, quando la sua vita è stata stravolta per sempre.

218 pages, Paperback

Published June 1, 2025

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About the author

Debora Parisi

29 books32 followers
Debora Parisi è studentessa universitaria di giorno e cacciatrice di leggende e mitologie di notte. Scrive fin da piccola e dal 2019 ha pubblicato numerosi racconti: Il Bosco e Il drago della foresta (in Racconti dal Piemonte, Fiabe e Favole, Historica Edizioni), Il caso del basilisco, Fuga da Malaperla, Il gatto nero e Non è colpa mia (in Bestie d'Italia volume due e tre, Streghe d'Italia, Fantasmi D'Italia, NPS Edizioni), La freccia d'oro (in Astro Narrante: Sagittario, Fanucci), Io sono Lilith (in Guerriere, Mezzelane), Una Gentile Nonnina (Eat Read Blood Saga Edizioni), e per Delos Digital La Fame Della Foresta. Gestisce un blog chiamato El micio racconta e un canale youtube intitolato Antro del Drago, che tratta di diversi argomenti, tra cui recensioni di libri e folklore.

Quando non rincorre dietro alle belve fantastiche, partecipa al programma di divulgazione culturale chiamato "Culturalmente", gestito dall'associazione Nati Per Scrivere, collabora con le riviste Hyperborea e Upside Down Magazine.
Ha una gatta di nome Kimba, veterana amante delle coccole.

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Displaying 1 - 18 of 18 reviews
Profile Image for Sara.
484 reviews117 followers
May 13, 2025
Premessa sulla classificazione di questo libro, che viene pubblicizzato come un dark fantasy con mitologia scozzese. Seppure l'aspetto mitologico sia stato ben ricercato e mi sia piaciuto molto (PS: avrei voluto che Fathomfolk fosse stato così 🥲), questa storia è un romance. Il motore della trama è prettamente la relazione tra i due protagonisti insieme all'elaborazione del trauma di lei. Questo non significa che il libro non mi sia piaciuto, ma mi sembra doveroso chiarire questo aspetto per evitare il mismatch di aspettative e di fiducia che è successo a me.

Il libro racconta la storia di Anna, una ragazza di 27 anni rimasta traumatizzata a causa della tragedia del Vajont e rimasta orfana, che si trasferisce in Scozia. Lì è stata accolta da un amico di famiglia e lavora nel suo pub. Tutto inizia quando nel pub dove Anna lavora entra Erik, il nostro misterioso protagonista maschile.

Partiamo dal worldbuilding, che è stato un elemento di forza del romanzo, con una mitologia ben elaborata delle creature marine scozzesi e italiane. Premettendo che adoro le creature marine, ma che non ho ancora trovato un libro che mi abbia soddisfatto minimamente, in questo caso l'autrice è riuscita a dare un tocco tutto suo, inserendo creature magiche ben descritte, interessanti e originali. Quello che ho apprezzato di più è che queste creature non vengono solo citate, ma svolgono un ruolo importante nella storia.

Come anticipato in precedenza, la storia ruota attorno alla relazione tra Anna ed Erik, anche se c'è dell'altro. All'inizio ho trovato l'attrazione tra i due molto insta-love e lui un po' sbruffone, ma poi, man mano che la storia procedeva, ho potuto apprezzare la costruzione della loro relazione, che ho trovato molto dolce e tenera. Accanto a questo aspetto, vi è un grande focus sulla rielaborazione del trauma e delle memorie spiacevoli del passato da parte della protagonista.
Ho apprezzato la rappresentazione del trauma e come questo elemento sia stato sapientemente incastonato con l'elemento mitologico delle creature, ossia il modo in cui la protagonista affronta le memorie spiacevoli che la riportano continuamente all'immagine dell'inondazione: per affrontare questi ricordi, lei deve connettersi con l'acqua, mostrando come il problema sia anche parte della soluzione. La trama, oltre alla storia d'amore, l'ho trovata molto interessante, ma avrei voluto che fosse stata sviluppata e ampliata meglio. Il finale si risolve troppo velocemente e facilmente, senza alcuna tensione o sensazione di vero pericolo, mentre i cattivi mi sono risultati monodimensionali e artificiosi.

Il romanzo è scritto in prima persona dal punto di vista di Anna: una scelta che ha permesso un'ottima introspezione. Ho apprezzato Anna come protagonista e sono riuscita a immedesimarmi facilmente in lei, nelle sue paure e insicurezze, anche se a tratti l'ho trovata un po' immatura per la sua età. I personaggi secondari, come William e Barney, sono ben caratterizzati nonostante le difficoltà derivanti dalla narrazione in prima persona. Insomma, il cast di personaggi principali mi ha convinto, nonostante la brevità del romanzo.

Concludendo, consiglio questo libro a chi ha apprezzato Il fiume incantato di Rebecca Ross, a chi ama le storie romantiche ma è stanco dei soliti cliché del genere YA e cerca un po' più di profondità. Spero di poter leggere presto un eventuale seguito, anche se la storia qui si è conclusa, e altri libri della stessa autrice.
Profile Image for francesca.
72 reviews6 followers
April 3, 2025
Acque Oscure è un romanzo che inizia con il botto, presentandoci la sua protagonista Anna.

Anna ha perso la famiglia e la casa al seguito di un disastro ambientale di proporzioni catastrofiche, e da quel giorno è terrorizzata dall'acqua. Vi faccio un piccolo spoiler: questo disastro è un evento successo realmente in Italia negli anni sessanta. E ho apprezzato molto che l'autrice abbia deciso di raccontarci questo avvenimento, di cui purtroppo adesso non si parla tanto.

Per sfuggire al suo trauma e alle sue paure, Anna si trasferisce in Scozia, dove viene accolta da un amico del padre, che le offre ospitalità e un posto di lavoro nel suo pub.

La vita di Anna scorre tranquilla fino a quando nel pub di famiglia non arriva uno sconosciuto.
E si tratta di uno sconosciuto molto affascinante...

Vi anticipo che questo romanzo c'è una storia d'amore. E lo capiamo già delle prime pagine, perché fra Anna e lo sconosciuto, Erik, si crea subito una grande chimica. La storia d'amore l'ho trovata molto dolce, molto tenera, con qualche pizzico di spicy.

Un'altra cosa interessante e innovativa è il fatto che i Fae non siano i soliti fatoni muscolosi. Non ci sono le classiche corti con i principi fatati, ma abbiamo creature del folklore scozzese che vivono nascoste. In particolare è stato molto approfondito il folklore delle creature acquatiche. Insomma se siete appassionati di folklore scozzese sicuramente questo libro fa per voi.

I personaggi sono molto interessanti, soprattutto la protagonista. Mi è piaciuto molto come l'autrice ha trattato il tema del trauma e rappresentato gli attacchi di ansia e panico di Anna. È un tema difficile e descrivere un attacco di panico in un libro non è affatto semplice.

Un punto dolente che mi sento di segnalare è la lunghezza del libro: sono appena 200 pagine e la storia scorre molto in fretta. Penso che qualche capitolo in più avrebbe giovato a questo romanzo, anche solo per approfondire un pochino la psicologia dei personaggi o l'ambientazione.

Lo stile mi è piaciuto molto e penso si adatti perfettamente al tipo di storia raccontata. Quindi è sicuramente un libro che vi consiglio se cercate una storia che unisca il folklore italiano e quello scozzese, che tratti anche dei temi importanti come quello del trauma, e se volete una storia d'amore dolce con anche un accenno di spicy.
Profile Image for Benedetta Troni.
118 reviews26 followers
July 5, 2025
3,5 ma arrotondo volentieri per eccesso.

Ci sono due tipi di dark fantasy, quelli fatti male in cui l'autore si crogiola nelle tragedie e fa sguazzare i suoi personaggi in un sudiciume senza senso né contesto; e quelli fatti bene, in cui l'oscurità delle ambientazioni e dei personaggi stessi viene utilizzato per far risaltare eroi con tante macchie ma che si sforzano ogni giorno di affrontare i propri demoni e crescere.

Acque Oscure ricade per fortuna nella seconda categoria, con la storia di Anna che ci porta nella Scozia degli anni '80, ma facendo molti flashback e rimandi anche all'Italia di quegli stessi anni o poco prima, dopo la tragedia del Vajont. Già qui ci sono due elementi che mi sono piaciuti molto: il primo è tutta la tematica ambientalista su come le opere antropiche (dighe, laghi artificiali eccetera) portino a un crescente conflitto tra umani e ambiente selvatico, in questo caso incarnato da creature magiche più o meno pericolose o persino amiche degli umani; la seconda sono le descrizioni del disastro caduto addosso a Longarone e ai paesi limitrofi della valle che per la maggior parte mi sembravano ispirate dall'IMMENSO spettacolo di Marco Paolini, quelle immagini di fango, del muro d'acqua caduto addosso alle persone sono tra le più riuscite del libro secondo me.
Il romanzo però non si limita a questo ma in alcuni flashback della protagonista ci ricorda che cosa abbia significato per quei pochi sopravvissuti o parenti delle vittime del Vajont vivere in un paese che faceva finta di niente o peggio ancora li ostracizzava o si appropriava dei soldi del loro risarcimento. Si tratta di una pagina di storia italiana con la quale molti di noi devono ancora fare i conti.

Il primo conflitto di cui sopra si riflette molto bene anche nel conflitto interno di Anna, la protagonista, terrorizzata dall'acqua a seguito dell'esperienza traumatica ma con un forte legame latente con questo elemento. Molto bello anche il fatto che proprio il confronto con Erik e la natura selvaggia della Scozia a tratti spietata e a tratti meravigliosa, diventi poi la chiave per superare la sua sindrome della sopravvissuta.
Sempre sui personaggi mi è piaciuto molto il fatto che Erik sia un "Bel tenebroso" molto più riuscito rispetto a tanti altri che mi capita di incontrare nei libri fantasy. Il passato tragico non è lì tanto per fare patetismo ma è funzionale alla costruzione del personaggio e i suoi lati oscuri non vanno a eclissare quelli buoni, con il risultato che, per fortuna, non risulta né un Ken anonimo né un Edward Cullen più incupito e ingrifato. La sua prima scena "di rivelazione" poi, secondo me aveva la giusta alchimia tra macabro ed elegante, come solo gli animali selvatici sanno essere e non era assolutamente una cosa facile da rendere.
Menzione d'onore anche alla rappresentazione (finalmente!) un po' più realistica di una relazione romantica con il sesso che non è questa esperienza trascendentale ma una parte del rapporto importante in cui entrambi, non solo l'uomo, sono partecipi.

Sempre sul worldbuilding ho apprezzato tantissimo la scelta di cavalli acquatici carnivori, berretti rossi e folletti domestici, rappresentati molto bene tra l'altro! Abbiano anche creature italiane come le Anguane ed in generale si nota la ricerca zoomitologica di Debora per caratterizzare questo mondo un po' più di nicchia. Anche la contrapposizione tra i cacciatori di mostri dell'ordine di San Giorgio, più bellicosi, e quelli del San Michele, invece più aperti al dialogo e alla convivenza è stato uno spunto di trama molto interessante che però secondo me qui non ha trovato piena conclusione. Mi domando se non sia in lavorazione un sequel per approfondire questo aspetto... Intanto però voglio leggermi la novella "How to love your dragon".
Sarà che ormai ho la mentalità da naturalista ma se mi parli di conflitto tra umani e fauna magica (selvatica) io sono perdutamente tua!

Chioso soltanto con due piccole note dolenti:
- La ricerca dei personaggi nel folklore ci viene in larga parte detta ma non mostrata. Io ho spizzicato un po' i post della casa editrice e di Debora incuriosita dalle creature, ma purtroppo questa parte molto interessante nel libro è un po' scarna. Secondo me poteva essere un'idea molto carina mettere degli stralci sulle varie leggende che Anna spulciava per aumentare l'immersività.
- Come da tradizione fatata, molti esseri magici temono il metallo. Solo che appena ci viene detta questa cosa c'è già un essere magico con la scappatoia pronta e quello che poteva essere un buon limite da sfruttare viene eliminato abbastanza rapidamente.
Sono cose piccole che non inficiano assolutamente la godibilità del libro, per cui aspetto eventuali sequel e spero di recuperarmi presto la novella spinoff!
Profile Image for Oriana Involotrailibri .
227 reviews2 followers
April 5, 2025
Ho già avuto modo di apprezzare la penna di Debora Parisi con la lettura di un altro libro, sicuramente diverso da quest'ultimo, nonostante ci siano dei punti che li accomunano. Devo dire la verità: pur avendo letto la trama e avendo sbirciato le anticipazioni di Debora sui social, le mie aspettative sono state ampiamente superate e anche di molto. Questa storia mescola il folclore veneto con quello scozzese in una miscellanea sorprendente ed equilibrata, facendo emergere come l'acqua, elemento fondamentale per il nostro pianeta e per gli esseri umani, possa assumere diverse sembianze attraverso le creature che abitano il suo mondo. Anna è una delle poche sopravvissute a un tragico evento, che molti di noi non conoscono e che si cerca di cancellare dalla memoria comune: il Vajont. Si rifugia a Sith, una piccola cittadina della Scozia, da un amico di famiglia e cerca di riprendere in mano la sua vita, di lasciarsi il passato alle spalle, eppure quei ricordi la inseguono costantemente come un'ombra. Quella tragedia ha segnato una sorta di spartiacque nella sua esistenza, dividendola a metà, in un prima fatto di normalità e in un dopo pieno di dolore, di frammenti di se stessa e di un'ansia perenne che le impedisce di capire e scoprire se stessa. L'incontro fortuito con Erik farà venire a galla una nuova parte di lei, che la condurrà ad attraversare un percorso inatteso, soprattutto costellato da rivelazioni scioccanti. Tutto quello che Anna scoprirà la travolgerà come una valanga, farà traballare le sue già poche e labili certezze però la aiuterà anche a creare un ponte con una parte inesplorata di sé. Ogni personaggio lascerà un segno profondo dentro di lei e forse riuscirà finalmente a liberarsi del senso di colpa che si porta dentro. La tragedia della diga del Vajont è stato il risultato della fame di denaro, dell'egoismo di chi ha messo al primo posto i propri interessi invece che le vite di persone comuni, che per colpa di mostri senza scrupoli sono diventate vittime dimenticate. Nonostante ciò, molti continuano a credere che i veri mostri siano i diversi, oppure coloro che cercano semplicemente di difendere il proprio spazio e di rivendicare il diritto di essere se stessi e il desiderio di non omologarsi nemmeno a chi appartiene alla stessa comunità. Allora chi sono i veri mostri? Coloro che hanno distrutto una valle e tante vite soltanto per il proprio tornaconto personale oppure coloro che, nonostante siano creature dalle fattezze mostruose, hanno comunque una coscienza e l'autocontrollo per evitare di fare del male a chiunque? I veri mostri per me sono quelli che hanno venduto vite per interesse, come se stessero giocando una partita a poker e tutto ciò che avevano scommesso non avesse alcun valore.Faccio tantissimi complimenti all'autrice per il libro e vi consiglio assolutamente di leggerlo perché vi farà scoprire nuovi luoghi e nuove figure, facendovi immergere nelle profondità degli abissi più oscuri, in cui potreste smarrire l'anima oppure ritrovarla.
Profile Image for Unalettricesuldivano♡.
146 reviews19 followers
December 15, 2025
Non credevo di appassionarmi così tanto a questa lettura!

Ci troviamo in Scozia nel 1983 in un’ambientazione cupa, magica ed evocativa. Anna ha perso tutto e ha lasciato l’Italia per ricominciare. William, proprietario del 𝕱𝖊𝖗𝖗𝖔 𝕱𝖆𝖙𝖆𝖙𝖔, l’ha presa con sé e le ha dato una casa e un lavoro. La vita è monotona e tranquilla, ma il richiamo del passato è in agguato alle porte.

~ Se vi siete mai chiesti se il popolo fatato esiste davvero e se i fae sono così sbrilluccicanti e così maestosi come spesso ci vengono descritti beh, vi dico che bisogna partire dalle basi o quasi. Perciò non mi fisserei sull’apertura alare di Rhys o sul pifferaio magico di Cassian, ma su quell’insieme di tradizioni, leggende, miti e fiabe che costituiscono quello che viene definito folklore (in questo caso scozzese e italiano). Proprio in questo libro potrete avere un’infarinatura del Sidhe (popolo fatato, o piccolo popolo) che vi permetterà di incontrare mostri marini e folletti dai quali, fidatevi, vorreste solo tenervi alla larga.

𝕬𝖈𝖖𝖚𝖊 𝕺𝖘𝖈𝖚𝖗𝖊 è la storia di una giovane donna incatenata ad un terribile passato che si trova ad affrontare oscure verità e un certo cavallo acquatico. Un mix tra fantasia e realtà (anche storica) dove ci imbattiamo in un found family da lacrimuccia declinato da una scrittura affascinante.

È stata una lettura totalmente immersiva da sentirsi catapultati tra le rive e i paesaggi scozzesi.

L’autrice ha trattato il tema della 𝔡𝔦𝔳𝔢𝔯𝔰𝔦𝔱𝔞’ (creature che si sentono diverse nel loro stesso mondo) e del 𝔱𝔯𝔞𝔲𝔪𝔞 nella maniera più egregia possibile in quelle che sono poche pagine di romanzo: viene affrontato il disastro del Vajont (scorrete il carosello) e il sentirsi isolati, non ascoltati e braccati da bugie perpetuate nel tempo.

Facendovi invece ridere, ad un certo punto mi ha dato le vibes di un monster romance (in effetti potrebbe esserlo) e con palesi richiami a riviste discutibilmente affascinanti (zozze, avete presente gli Harmony?😏).

Insomma un libro completo nel suo piccolo e di cui spero di leggere ancora, magari qualcosa sugli Oridini?
2 reviews
April 7, 2025
Acque Oscure è un romanzo che intreccia magistralmente mistero, folklore e psicologia, avvolgendo il lettore in un’atmosfera densa di suspense e suggestione.


Ambientata in una Scozia ricca di storia e leggende, la vicenda di Anna offre un duplice viaggio: uno fisico, tra paesaggi mozzafiato e antiche tradizioni, e uno interiore, in cui la protagonista si trova a fare i conti con i traumi del passato e le sue paure più profonde. Il suo trasferimento nel Regno Unito segna l’inizio di un percorso di scoperta e crescita personale, reso ancora più intrigante dall’incontro con Erik, un enigmatico ragazzo delle isole Ebridi.

Erik incarna il legame con il lato più mistico della Scozia, un luogo che, grazie alla penna evocativa di Debora Parisi, prende vita come un vero e proprio personaggio. L’autrice riesce a trasportare il lettore in un mondo in cui il confine tra realtà e immaginazione è sottile, creando immagini potenti e ambientazioni immersive.

Il cuore della trama ruota attorno al mistero che circonda la madre di Anna e agli eventi del 9 ottobre 1963, che si rivelano cruciali nel percorso della protagonista. Il romanzo si sviluppa come un’indagine sulla verità nascosta nel passato familiare, arricchendo la storia con un forte elemento psicologico e una riflessione sull’identità e sul destino.

Debora Parisi si distingue per una scrittura evocativa e suggestiva, capace di fondere con maestria elementi di folklore, suspense e dramma psicologico. Il suo stile descrittivo pone particolare attenzione ai dettagli ambientali e alle sfumature emotive dei personaggi, rendendo le loro lotte interiori tangibili e coinvolgenti. Il romanzo è intriso di simbolismi e immagini cariche di significato, che stimolano il lettore a riflettere su temi universali come la memoria, la paura e la ricerca di sé.

Anna è una protagonista complessa, segnata da traumi e conflitti interiori che la rendono profondamente umana e facilmente empatica. Il desiderio di lasciarsi il passato alle spalle si scontra con incubi e paure mai sopite, trascinandola in una continua lotta interiore. Il suo viaggio non è solo geografico, ma anche emotivo, e il legame con Erik rappresenta un catalizzatore per la sua trasformazione.

Erik, con il suo alone di mistero, è un personaggio tanto affascinante quanto sfuggente. La sua connessione con i segreti della Scozia lo rende una guida ideale nel percorso di Anna, accompagnandola nella scoperta di un mondo antico e magico.

Anche se non compare direttamente per gran parte della storia, la madre di Anna riveste un ruolo fondamentale, fungendo da chiave per svelare il mistero che avvolge il passato della protagonista. Il tragico evento del 1963 ha segnato la sua vita, e la sua figura aleggia su tutta la narrazione, contribuendo a creare un’atmosfera carica di tensione e mistero.

A completare il quadro troviamo William, l’amico di famiglia che accoglie Anna al suo arrivo nel Regno Unito. Il suo ruolo è quello di offrire stabilità e protezione, rappresentando un punto di riferimento in un viaggio pieno di incognite.

Acque Oscure è un romanzo che esplora il confine tra realtà e immaginazione, tra paura e coraggio, tra passato e presente. Con una narrazione avvincente e atmosfere suggestive, Debora Parisi firma un’opera che non solo intrattiene, ma lascia nel lettore un segno profondo e duraturo.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for La Bibliofila Errante.
91 reviews3 followers
June 23, 2025
"Acque Oscure" è un fiume in tempesta. La scrittura di Debora Parisi risulta fluida, comprensibile, accattivante. Nonostante si tratti di un romanzo Fantasy dai tratti romantici più che chiari, essi non sovrastano a pieno gli eventi, impregnandoli con il suo gusto zuccherino. Invece il tratto romantico risulta un ponte definito, una scintilla, un qualcosa che spinge Anna ad andare avanti e che giustifica la presenza di Erik, il co-protagonista al suo fianco.
Entrambi affrontano il loro passato, combattendo nel presente.
Gli eventi sono affrontati in modo crudo e diretto, senza però rendere la lettura troppo fuori portata dal target giovanile o urtare persone particolarmente sensibili a determinati temi.
La narrazione denota anche una certa conoscenza su eventi realmente accaduti e sulle creature presenti. Indice di una profonda ricerca personale da parte dell'Autrice, sia della storia in sé che sul Folklore Italo/Scozzese. L'essere riuscita a unire realtà e fantasia senza che si noti la "menzogna narrativa" è un atto non da poco.
Ho apprezzato molto questa lettura. I personaggi sono ben delineati e non eccessivi. Ognuno ha il suo ruolo specifico e si amalgamano alle ambientazioni finemente descritte, tanto da dare l'impressione al lettore di essere realisticamente presente sulla scena.
Man mano che la storia va avanti si ha come l'impressione di scalare vari livelli di un videogioco. Ogni ostacolo superato presenta poi un nemico più forte e più cattivo che metterà a dura prova la protagonista. Ciò nonostante, non mancheranno anche gli alleati, che sopraggiungeranno in soccorso di Anna ed Erik al momento giusto.
Le leggende raccontate fra le pagine sul mondo Fae non hanno fatto altro che accrescere la mia personale curiosità su questo mondo e devo ammettere che fornisce davvero tante nozioni a riguardo. Sembra quasi, a tratti, di poter leggere un piccolo manuale di studio, ma ciò non decentra il tono romanzato del libro, giacché tutte le nozioni vengono trasmette attraverso dialoghi ben studiati e giustificati.
La potenza simbolica del libro sta nel rendere noto come a volte la realtà viene travisata e come la colpa di alcuni ricade su molti. Di come i giusti a volte non sono ciò che sembrano e come a volte un vero amico è nascosto là dove vedresti solo malvagità e morte.
Il libro è di un formato più piccolo rispetto ad altri e, nonostante le sue duecento e passa pagine, in un formato normale supererebbe di poco le cento pagine. L'impaginazione è stretta mentre il testo è largo, risulta quindi anche facile scorrere le pagine e leggere bene il testo presentato.
Consiglio il testo per chi predilige storie con quel tocco di romanticismo che però non rende la storia troppo mielosa e per chi adora il mondo dei Fae, sia nel suo lato buono che oscuro.
Profile Image for Naia Sterne.
210 reviews7 followers
April 15, 2025
Acque oscure è un dark fantasy che si muove tra realtà storica, mitologia e introspezione emotiva. Debora Parisi ci propone un racconto breve ma denso, capace di toccare corde profonde, senza mai cadere nel melodrammatico. La protagonista, Anna, è una giovane donna segnata da una delle tragedie più gravi della storia italiana: il disastro del Vajont. L’evento è reale, drammatico, e Parisi lo inserisce con delicatezza ma anche con decisione, lasciando che il trauma sia parte integrante dell'identità della protagonista. Questo elemento rende la storia subito diversa: non siamo davanti a un fantasy qualunque, ma a un romanzo che tenta di dialogare con il dolore autentico.

Dopo aver perso tutto, Anna si rifugia in Scozia, ospite di William, amico del padre, e inizia a lavorare nel suo pub. La sua vita sembra galleggiare su una calma apparente, ma la paura dell'acqua la accompagna come un'ombra. A rompere questo fragile equilibrio è l’arrivo di Erik, un ragazzo enigmatico, legato a un mondo nascosto fatto di fae, creature acquatiche e leggende. Il legame tra Anna e Erik si costruisce con dolcezza. Non è un colpo di fulmine forzato, ma una relazione che cresce e si definisce lungo il cammino. Ho apprezzato che la loro dinamica non oscuri mai del tutto il percorso personale della protagonista, che resta il vero fulcro del romanzo. Erik non è il solito bad boy tormentato, non è un santo ma è gentile, aperto, premuroso — un’aria fresca in un genere che spesso cade nello stereotipo.

Un grande merito dell’autrice è anche l’approccio al folklore. Non ci sono corti di fate o guerre tra regni, ma leggende locali, miti sommersi che si intrecciano con la quotidianità in modo credibile e affascinante. Le creature acquatiche spesso inquietanti, sono piene di riferimenti alla tradizione veneta oltre che a quella scozzese. Il mondo nascosto che Debora costruisce è evocativo, e lascia il desiderio di saperne di più. Io però voglio anche lamentarmi, "Acque Oscure" è breve, con circa 200 pagine è una lettura rapida, troppo. Sapete che sono una fan dei mattoni e questo lo volevo lunghissimo, lunghissimisssssssimo. Inoltre, sicuramente delle pagine in più avrebbero permesso un approfondimento maggiore dei personaggi secondari e del worldbuilding, il potenziale del mondo folklorico è infatti ampissimo.

Lo stile di Debora è diretto ma non piatto, la sua scrittura risulta scorrevole, limpida e con un ottimo ritmo narrativo. In particolare, i passaggi in cui descrive gli attacchi di ansia di Anna sono efficaci, realistici e trattati sempre con rispetto. Senza tralasciare il fatto che la sua scrittura è decisamente riconoscibile, coma una firma, un'identità che permette di sapere senza ombra di dubbio che stiamo leggendo un'opera della Parisi. Un romanzo che si distingue trattando dei veri fae, quelli che nascono nelle tradizioni folkloriche. Un fantasy che non ha bisogno di eventi eccezionali per parlare di mostri, trasformazione e dolore. Un viaggio nella paura e nella memoria, nella storia e nella speranza.

Consigliato sicuramente a chi cerca un fantasy capace di scostarsi dall'ordinario, a chi è amante del folklore e delle protagoniste femminile. Una lettura si breve ma capace di lasciare una traccia, a chi cerca un fantasy diverso dal solito, a chi ama il folklore e i personaggi femminili complessi.
Profile Image for vi.
47 reviews2 followers
August 18, 2025
𝑰𝑵𝑭𝑶𝑹𝑴𝑨𝒁𝑰𝑶𝑵𝑰 𝑺𝑼𝑳 𝑳𝑰𝑩𝑹𝑶
𝘈𝘶𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦: Debora Parisi;
𝘌𝘥𝘪𝘵𝘰𝘳𝘦: Winter Edizioni;
𝘎𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦: Dark Fantasy a tema folklore scozzese;
𝘛𝘳𝘰𝘱𝘦𝘴: emotional scars;
𝘚𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦: 5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️.

𝑹𝑬𝑪𝑬𝑵𝑺𝑰𝑶𝑵𝑬
Ho letto con gran piacere questo libro, fidandomi ciecamente della scrittrice di Debora Parisi, dopo la lettura di “Mia” (altro libro dell’autrice).

La storia segue le vicende di Anna, una ragazza che “scappa” da un passato troppo doloroso che ha tolto quasi tutto. Scappa anche dalle sue stesse paure, soprattutto quella dell’acqua.

Le leggende e silenzi carichi di segreti sono l’essenza di questa storia, il punto di forza e di mistero.

Anna raggiunge la Scozia lì per fuggire, per cercare un rifugio lontano dal dolore del Vajont, ma ciò che trova è ben più di un nascondiglio: trova il confronto con se stessa, che ci aspetta sempre, prima o poi, dietro l’angolo.
A questo punto, le opzioni sono due: continuare a scappare via, oppure, affrontare tutto.
Anna sceglierà la seconda, anche se titubante e spaventata.

L’incontro con Erik l’aiuta e ciò mette in luce uno degli scenari che più ho apprezzato di questa storia: come due anime ferite riescano riconoscersi e aiutarsi nella loro vulnerabilità.
Il loro è un lento avvicinarsi, fatto di ombre e luce, di sguardi che scavano più delle parole.

Debora ha realizzato un vero e proprio capolavoro, composto da un perfetto equilibrio scorrevole tra le descrizioni, degli ambienti e delle varie creature, e i dialoghi.

Il ritmo ondeggia tra momenti di apparente quiete che si alternano a improvvise correnti che travolgono qualsiasi cosa, proprio come la corrente del mare.

Forse non tutto viene spiegato, forse il finale lascia più domande che risposte. Ma è proprio questo il fascino di Acque oscure. D’altronde non si hanno sempre le risposte quando si decide di imparare a capirsi, eppure, ciò non toglie l’importanza ad ogni tassello.

Anna mi ha ricordato di quanta bellezza possano avere le cicatrici e di quanta forza sia nascosta dietro ognuno di esse. Sta a noi trovarla.
Non dimenticatelo.

Ve lo consiglio!

( 𝓋𝒾’𝓈 instagram review: https://www.instagram.com/p/DNgFZYvs-...) 📖🪻💜
Profile Image for Valentina Maccherozzi.
122 reviews1 follower
April 4, 2025
⭐ Ammetto che per me leggere le storie di Debora é sempre una garanzia, ma devo dire che questa volta si é superata. Ho trovato la lettura scorrevole, affascinante e avvincente.
⭐ Anna é una ragazza solitaria: ha perso la madre e la casa durante il purtroppo famoso disastro del Vajont ed il padre per una brutta malattia. Rimasta da sola, decide di trasferirsi in Scozia per lavorare come barista nel pub di William, un amico di famiglia che la ospita. Tuttavia il passato di Anna nasconde ben altro. Oltre a tutta la sofferenza che ha patito, ci sono delle misteriose figure che non riesce a ricordare. In più é affetta da una strana malattia: quando entra in contatto con l’acqua, le crescono delle membrane tra le dita!
⭐ Ma con l’arrivo di Erik, le cose sono destinate a cambiare. Affascinante e misterioso, si avvicina ad Anna fino al punto di non ritorno, rivelandole l’esistenza di un Altro Mondo, fatto di fae e creature magiche non sempre amichevoli. Un mondo legato a doppio filo ad Anna stessa ed anche a William. Le leggende esistono davvero e camminano tra di noi.
⭐ Questo fantasy folkloristico strizza l’occhio non solo alle leggende scozzesi ma anche a quelle venete, cosa che personalmente apprezzo. Così come ho apprezzato la crescita graduale del rapporto tra Anna ed Erik, oltre allo sviluppo dello stesso personaggio di Anna, che ho trovato ben costruito oltre che coerente con tutto ciò che ha vissuto nel suo passato.
⭐ Infatti altro indiretto protagonista della storia é il disastro del Vajont, tragico evento avvenuto negli anni 60 e che ha drasticamente cambiato la vita a tantissime persone. Anche in questo caso ho apprezzato la delicatezza con cui la stessa autrice ha affrontato l’argomento: una sorta di lettera d’amore per tutte le vittime, per non farle sentire sole, per farle sentire ascoltate.
⭐ Credo che questo libro debba essere letto da tutti gli amanti del fantasy: azioni, misteri, creature acquatiche e cacciatori. C’è tutto ciò che più si può apprezzare in un libro del genere.
Profile Image for Le Recensioni di Tino .
14 reviews3 followers
April 5, 2025
Ancora una volta, l’abile penna di Debora Parisi ci trasporta in mezzo a creature tanto affascinanti quanto terrificanti: tra cavalli antropofagi e donne serpenti (e dannati Berretti Rossi), seguiamo le vicende di Anna, la quale cerca di riprendersi dal trauma che ha vissuto la notte del 9 ottobre 1963, durante il disastro del Vajont.

In questo romanzo, infatti, troviamo un mix di folklore scozzese e veneto che si mescola a vicende reali e, come spesso accade nelle opere di Parisi, ad un'attenta analisi psicologica.

Il disturbo da stress post traumatico della protagonista viene raccontato con cura, mostrandone gli effetti nella sua vita quotidiana e il modo in cui a poco a poco la ragazza cerca di affrontare il trauma che l’accompagna.

E la creazione e messa in scena degli altri personaggi non è da meno.

William, il burbero amico di famiglia che ha accolto Anna quando è arrivata in Scozia, è senza ombra di dubbio il personaggio che ho amato di più: un omaccione con l’istinto paterno che, nonostante non accetti del tutto alcune scelte dalle protagonista, la sostiene e l’ama incondizionatamente.

Per quanto riguarda il protagonista maschile, dimenticate il bad boy di turno dall’aria tenebrosa: Erik è un patatone con la passione per le foche che non ha paura di mostrare le sue emozioni e i suoi sentimenti a 360° (esattamente come dovrebbe essere).

La storia tra lui e Anna cresce con calma, trasformandosi dapprima in amicizia e poi in amore. Il punto di forza di tutto il romanzo sta proprio qui, secondo me: la storia d’amore non è il fulcro della vicenda, quanto piuttosto la cornice di quella che vuole essere una riflessione sull’importanza di affrontare i propri demoni, e su quanto l’avidità umana possa essere crudele per il proprio tornaconto.


Acque Oscure è un dark fantasy ben strutturato che, in poco più di duecento pagine, riesce a mettere in scena amore, gore, psicologia, violenza e molto altro, e che tiene il lettore incollato alle pagine, catturandolo all’interno della storia e sputandolo fuori solo una volta conclusa la lettura.
Profile Image for Veronica (vero._.fantasy).
158 reviews3 followers
April 17, 2025
🌹Oggi voglio parlarvi dell'ultima opera di Debora Parisi. Un racconto più lungo rispetto a quelli a cui l'autrice ci ha ormai abituati, che intreccia passato e presente. Un presente fatto di creature leggendarie e un passato dal dolore immenso che purtroppo è stato dimenticato.

🌹Il romanzo si fonda sulla trag3dia del Vajont e poi si sposta in Scozia, seguendo Anna che cerca di andare avanti nonostante abbia perso tutto. Qui inizia il suo percorso di rinascita, e di consapevolezza, attraverso le leggende e le creature che abitano la Scozia.

🌹I personaggi sono delineati bene. Anna è molto forte, eppure si è persa nel suo tr4uma e non riesce a sbloccare una parte di sè molto importante. Willy, suo coinquilino e mentore, cerca di proteggerla come può anche attraverso il suo carattere burbero e solitario. Poi c'è Erik, un timido e circospetto ragazzo giunto dalle lontane isole Ebridi. Erik aiuterà Anna ad affrontare il suo tr4uma anche grazie a un aiuto molto speciale e particolare.

🌹È stato davvero interessante immergermi in questo viaggio. Non conoscevo tutte le creature di cui ci ha parlato Debora ed è stato davvero affascinante poterle conoscere.

🌹La scrittura semplice e leggera è una dolce compagna ritrovata che caratterizza i racconti di Debora.

🌹È un romanzo che parla di razz1smo e di come cercare di andare oltre le apparenze, oltre ciò che si tramandano le persone. La paura è una miccia inesorabile che porta a compiere atti impietosi, ma se solo ci fermassimo per conoscere cosa si cela oltre la barriera di 0dio, forse troveremmo solo qualcosa di molto simile a noi.

🌹Non solo. È un romanzo che parla di una tr4gedia sotterrata nell'oblio. Una tr4gedia che ha ucc1so migliaia di persone e che, ad oggi, in pochi ricordano. Un romanzo che quindi ci ammonisce e ci esorta a non dimenticare.

🌹Anche se qualche passaggio non mi ha convinta del tutto è un libro che consiglio agli amanti delle leggende.
Profile Image for Marika Schiavone.
555 reviews21 followers
April 5, 2025
Anna, di origini italiane, si è trasferita in Scozia oramai da anni e lavora nel pub dello zio acquisito, William, che l'ha accolta quando ha perso tutto. Qui la ragazza si è ricostruita una vita, nonostante il dolore del passato continui a tormentarla. Durante il turno di lavoro al pub si presenta Erik, un ragazzo delle isole Ebridi che attira l'attenzione di Anna. In una Scozia in cui la realtà sembra mescolarsi con miti e leggende locali, riuscirà Anna a trovare le risposte che cerca e scoprire finalmente cos'è successo alla madre? A voi lettori lascio questo quesito...
Non andrò oltre, poiché rischierei di rivelare dettagli importanti e considerato che la sinossi è super accattivante e completa. Affermare che sono stra entusiasta di Acque oscure è dir poco e di questo ringrazio tantissimo sia Debora Parisi che la Winter Edizioni per averci concesso di partecipare al Review Party. Conosco la penna dell'autrice da un po' in effetti e sapevo che non mi avrebbe delusa. Il suo stile di scrittura è fluido e coinvolgente, con un ritmo incalzante e lineare, invoglia a proseguire la lettura, tant'è vero che l'ho letteralmente divorato. Le parole scorrevano travolgendomi e trascinandomi al fianco di Anna, Erik e Willy. Con loro ho vissuto avventure pazzesche e ho visto Anna sbocciare come un fiore. Lei è la protagonista principale che, nel corso dello sviluppo della storia, subisce una crescita e una maturazione splendide. Mi è piaciuta tantissimo, così come Erik, affascinante e con un cuore d'oro, li ho trovati entrambi ben amalgamati. Infatti, fra le pagine di Acque oscure, l'autrice delizia il lettore con una bellissima storia d'amore a cottura lenta, perfettamente contestualizzata nella narrazione metterei. Personalmente ho trovato tutto perfettamente equilibrato. Inoltre, ho apprezzato tantissimo le scelte fatte dall'autrice nel voler ribaltare gli stereotipi nel caratterizzare i protagonisti. E come non citare Barney, mi ha divertita e ha preso un angolino del mio cuore per la sua lealtà e per il suo coraggio. I miti e le leggende del folklore sono semplicemente sensazionali e nel corso della lettura mi sono spesso incuriosita, fino a fare ricerche per approfondire quanto raccontato sulle figure menzionate. Trovo davvero evocativa la penna di Debora, mi piace tantissimo il suo stile pulito e diretto, senza mai appesantire la storia con descrizioni o dettagli che possano gravare sull'intreccio. Ammetto che, giunta alla fine non avrei voluto separarmi da questi protagonisti per tutte le belle emozioni che mi hanno trasmesso. Personalmente, trovo che Acque oscure sia uno dei più bei Fantasy che io abbia letto, merita davvero. Se siete amanti del genere e affascinati miti e dalle leggende, non potete farvelo sfuggire. Ideale anche per chi si approccia per la prima volta. Pronti a farvi coinvolgere in un questa avventura?
Per me sono senza dubbi 5 stelle!

⭐⭐⭐⭐⭐/5
833 reviews26 followers
April 13, 2025
L' acqua, elemento affascinante e terribile al tempo stesso...
Un mondo nel mondo, con una dimensione tutta sua, con un universo parallelo popolato da esseri fantastici e incredibili....
L' acqua che fa parte della nostra vita, fin dalla nascita, a cui siamo legati per sopravvivere. ...
Questo è un viaggio dentro la vera essenza di sé e della vita, fatta di ferite e di cicatrici ...
In una Scozia magica, popolata da fae e da esseri mitologici, la protagonista, Anna, è alla ricerca di sé stessa e di ciò che è veramente....
Intorno a lei un mondo nel mondo, una dimensione fantastica cosparsa di leggende e di segreti...
Le isole Ebridi, cavalli marini, donne serpenti, non sono solo elementi che formano un' ambientazione ma sono vero e proprio folklore e leggende che diventano parte della storia e incantano e inquietano il lettore che si ritrova immerso in una leggenda vera e propria...
Una leggenda che trova le sue radici in un momento tragico della nostra storia, la tragedia del Vajont, che dà lo spunto all' autrice per recuperare miti e leggende della nostra terra, che trovano una corrispondenza nel folklore scozzese, terra magica, affascinante e misteriosa....
La bellezza e magia di questo romanzo è la capacità che ha avuto l' autrice di unire paura e amore, luce e buio, ma soprattutto fantasia e realtà che si fondono benissimo creando un mondo dove tutto è possibile, come nelle nostre fantasie più belle....
Perché in fondo ... quanto è bello sognare e immaginare un mondo così???.....
Profile Image for Maggie.
110 reviews1 follower
August 6, 2025
Una lettura che ti tiene attaccata alle pagine!

Mi è piaciuto come si sviluppa il rapporto con Eric, come la relazione fra I due aiuta entrambi ad accettare se stessi.
William è un altro personaggio che porterò sempre nel cuore ♡

Il ritmo è veloce, il finale un colpo di luce nella tragedia fino ad ora, con quella commossione che danno I nuovi inizi!
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Elis.
523 reviews9 followers
September 25, 2025
Innanzitutto mi fa piacere che vengano esplorate creature leggendarie e mitologiche facenti parte del folklore italiano e scozzese. Alcuni vengono solamente nominate, altri vengono anche descritte sommariamente, e altri ancora invece vengono approfondite per via delle vicende narrate. Trovo che siano due folkori molto ricchi e spesso il loro potenziale per creare storie fantasy e soprannaturali viene sottovalutato o proprio ignorato.

Inoltre è molto particolare il fatto che il fattore mitologico si mescoli in questa storia con un fatto realmente accaduto: il disastro del Vajont.

Prima ancora del testo inizi ci sono delle avvertenze su argomenti toccati e scene particolari e io apprezzo sempre quando si mettono i trigger warnings nei libri.

Il libro ha circa 250 pagine però l'impaginazione è molto comoda e larga quindi in realtà risulta più corto quando lo si legge. Per questo motivo comunque la storia si svolge molto velocemente, è piena di azione e sviluppi continuativi che non hanno mai pausa. E sempre per via di ciò, la trama e la natura dei personaggi è intuibile abbastanza facilmente, specialmente all'inizio, senza troppi colpi di scena ma comunque con molto intrattenimento. Non mi è dispiaciuto, nel momento e nelle circostanze in cui l'ho letto, non dovermi scervellare più di tanto per comprendere le dinamiche di tutto.

Mi è piaciuto molto il capitolo 7, si apre il tipo di creature mitiche che sono presenti in quella parte di storia, sia per come è strutturato il capitolo stesso (e mi riferisco in particolar modo alla parte che ha uno stampo più onirico/etereo).

È un genere sovrannaturale e horror che però contiene anche riferimenti e scene con sfondo erotico e sessuale, cosa che è abbastanza caratteristica della scrittura di questa autrice (della quale ho letto anche altre opere). Nonostante la particolarità di questo genere, comunque, il testo veicola un forte messaggio di resilienza e di inclusione, condannando razzismo e xenofobia e invitando a non fermarsi ai pregiudizi e alle dicerie.
Profile Image for Giada (Sussurrid.inchiostro).
183 reviews21 followers
September 5, 2025
Acque Oscure, di Debora Parisi è un dark fantasy/romance che tratta di PTSD, avvolto nel folklore italiano e scozzese

🌿Anna è sopravvissuta alla tragedia del Vajont, dove ha visto la madre sacrificarsi per lei
La tragedia la tormenta, e per sfuggirle si è trasferita in Scozia, dove lavora nel pub di William, amico di famiglia da cui vive e che si prende cura di lei dalla morte del padre
Anna non crede nelle fate, ma tutto inizia a cambiare quando incontra Erik, ragazzo misterioso e affascinante che la porterà a scoprire il mondo fatato, e la verità su sua madre

🌿Sono molte le cose che ho apprezzato in questo romanzo, a partire dai personaggi; stratificati, complessi, con un'analisi dei loro desideri e dei loro traumi davvero ben fatta
I legami che si creano tra loro non sono posticci o forzati, ma basati su una fiducia messa sù col tempo
Il rapporto padre-figlia tra la protagonista e William, per esempio, nato anni prima ma fortemente presente, e dolcissimo
La storia d'amore con Erik, molto lenta e sana, per quanto circondata da un alone di mistero

🌿Ho amato come viene inserito il folklore, amalgamato benissimo alla storia e all'ambientazione, e come viene mostrato il popolo fatato
Sì creature bellissime, ma anche pericolose, selvatiche, non umane, dei fae credibili e legati alle leggende, a tratti inquietanti, non messi solo perchè va di moda o per avere un belloccio assicurato

🌿E a proposito di clichè ribaltati: l'autrice ha distrutto altri due concetti
Quello del bad boy, creando un tipo sì un po' oscuro, ma in realtà non è altro che una persona normale, gentile con tutti, coi suoi bei problemi, e amante delle storie romantiche
Il secondo concetto distrutto è quello della purezza delle vergini
Anna è "vergine" ma questo non le ha impedito di conoscere il sesso in maniera teorica e soprattutto il suo corpo e i suoi desideri

🌿Questo libro mi ha sorpresa anche per il PTSD, che a parer mio è stato analizzato alla perfezione, con una risoluzione del trauma credibile
Unica pecca? Per me è troppo breve
Per quanto venga specificato il passare del tempo, mi è parso tutto troppo veloce
Ma rimane comunque un'ottima lettura!
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