Oceano è un boscaiolo, un marito, un padre, un uomo e un proprio questo libro qui, che stai stringendo tra le mani. Un volume che lo salva dall’oblio di se stesso perché lui si sta dimenticando. Invecchia, la sua memoria svanisce e queste pagine gli sopravvivono. Raccontano una storia che ha la forza del fulmine quando squarcia l’abete e lo rompe a metà.
Oceano viene abbandonato e affidato a due genitori tutti nuovi provenienti dalle Dolomiti. Il suo cammino incrocia quello della dolce Italia, di “Sandrino e Basta”, di nonno Giusto e di Giovannino. Invecchia lavorando fino a non sentir più le mani, falciando i prati in quota e incontrando l’amore, quello vero, negli occhi di una persona del tutto inaspettata. Gli capita di inciampare anche nella sua lapide, mentre una mattina di mezza estate ritorna, dopo una guerra che non voleva fare. Cammina, cade, si rialza, ma non la smette di sorridere con le sue gengive senza più un dente. Segue il sentiero della sua vita fino in fondo e, solamente alla fine, a quasi cent’anni, scopre la più evidente di tutte le cose e, forse per l’ultima volta ancora, sorride felice.
Dopo una laurea in Economia e una lunga attività come manager d'azienda, ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla scrittura ed è tornato a vivere a Tai di Cadore, tra le Dolomiti. Ha pubblicato: Il selvaggio (Carabba 2005), Signore delle cime (Carabba 2007), Siro (Minerva 2011, premio Cortina d'Ampezzo per la letteratura di montagna e premio eLEGGERE LIBeRI di Tione di Trento), Zoe (Minerva 2012), Oceano (Minerva 2014, premio Torre Petrosa e premio Latisana per la letteratura del Nord Est).
Scontato, banale, prevedibile. Personaggi, storia, vita di montagna, sentimenti: tutto viene accennato e mai descritto per trasportare il lettore in un altro mondo o nella vita e nei sentimenti dei personaggi. L'autore rimane molto in superficie senza mai andare in profondità. Per esempio la parte in cui Oceano parte per la guerra, viene fatto prigioniero, spedito in un gulag e poi riesce a fuggire. Di tutto ciò se ne parla in pochissime pagine. Per non parlare che gli sparano in un polpaccio durante la fuga, ma il giorno successivo si alza e s'incammina per tornare in Italia a piedi. Che fine ha fatto il proiettile? Non si sa. Lo stesso si può dire dell'amore che lo lega alla moglie: il loro amore viene descritto in modo superficiale senza coinvolgere mai le emozioni. Si abbracciano, si guardano negli occhi, qualche bacio, il cuore che palpita ed è così per tutto il libro. Si capisce che l'uno non può vivere senza l'altro, ma l'autore non riesce ad andare oltre: descrive il loro amore tramite gesti quotidiani (e sempre i soliti), ma non riesce a sondare la profondità del loro legame. Ad essere sinceri, non riesce a descrivere niente in profondità, nemmeno la vita di montagna: dice che è dura, ma non la descrive da farlo percepire anche al lettore. Dice che Oceano e Italia si amano, ma non riesce a trasmetterlo anche al lettore. La storia di Oceano non mi ha coinvolto emotivamente, la prosa è delle più semplici e avvenimenti, sentimenti, emozioni, legami ci vengono comunicati ma mai descritti in modo credibile e coinvolgente.
E’ tutto quello che deve essere un Gran Libro. Scrittura, temi, emozioni, e soprattutto semplicità. Oceano ha un nome inusuale, e come l’oceano, vastissimo ma ricco di sfumature, anche lui è vastissimo nella sua povertà eppure ricchissimo di valori ed esperienze. Nato da una povera famiglia sulle valli delle Dolomiti, viene abbandonato e poi adottato, diventa boscaiolo, conosce la fame, l’amore, la guerra, l’oblio…e prima che quest’ultimo lo inghiotta per sempre, affida la storia della sua vita a Francesco, autore e scrittore, affinché a sua volta la trasmetta al nipote che non sapeva di avere e la sua vita non venga mai dimenticata del tutto. Basta poco per creare tanto, se per tanto intendiamo un libro in grado di fare felice un lettore!
Un libro emozionante. Questo è tutto quello che c'è da dire. A causa del mio coinvolgimento, per la prima volta nella mia vita sono riuscito a leggere un libro in 24h. Oceano fa tutto, Francesco Vidotto aggiunge solo i suoi commenti che, sopratutto nel finale, fanno commuovere.
Oceano mi capita tra le mani per caso, così come capita a Vidotto la storia di quest'uomo che un giorno bussa alla sua porta di scrittore per racccontargli la sua vita. Oceano ha problemi di memoria, l'età è avanzata e spesso cade in un buco senza ricordi, per questo vuole che uno scrittore metta su carta quello che lui non vuole dimenticare. Lo scrittore accetta volentieri e presto nasce un rapporto di ammirazione, di rispetto. Vidotto diventa custode e divulgatore di qualcosa di potente, la vita di Oceano merita assolutamente di essere raccontata. Oceano è un personaggio che ricorderò bene, il libro racconta la vita quando c'era una sola cosa da fare, lavorare per sopravvivere. Totalmente immerso negli anni che hanno vissuto i nostri nonnni o i nostri padri, altri tempi, quelli che ho sentito accennare da mio nonno perchè faceva male anche il ricordo, meno in profondità da mio padre, ma in egual misura con vibrazioni potenti di miseria e una dignità che ho ritrovato pura e intatta in queste parole. A migliorare ulteriormente le sensazioni, c'è la collocazione geografica in una zona di montagna bellissima e inclemente, quella del Bellunese. Questo libro è fatto di cose intense, provoca emozioni, rabbia stupore, tristezza, gioia, disprezzo ammirazione, tutto quello che volete. Non mi è interessata minimamente la trama, la scrittura o la definizione dei personaggi, si esce da questo concetto e si vuole conoscere solo la storia di Oceano. Se volete regalare un bel libro, questo è perfetto. Qui la vita è quella vera, quella vissuta per non morire e quella passata a sopravvivere dagli eventi della guerra. "È incredibile come alcune volte la vita sia fragile e in bilico mentre altre volte così impossibile da uccidere". Adesso ho in mente quella mezza faccia in copertina, me la ricorderò a lungo anche se è solo un libro. 07/02/19
3.5 La storia è molto interessante, ma dà l'impressione in alcuni punti di correre troppo, di addensare troppi eventi in pochi passaggi, senza darti il tempo di metabolizzare. Sarà che mi era stato presentato come un simil-Cognetti, ma ho ricercato, non trovandola, quella poetica di quest'ultimo che ti trascina pagina dopo pagina. Detto questo, una lettura che scorre veloce e che crea forte empatia.
Per chi come me ama il mare, la parola oceano è un richiamo irresistibile, ed ho fatto bene perché questo romanzo è dolcissimo ed Oceano è un biscaiolo, che non ha mai visto il mare, ed ha una storia terribile alle spalle, ma che lui racconta con delicatezza sempre con il sorriso di chi ha vissuto per tanti anni ed ha amato ed è stato amato profondamente. E‘ la storia di un uomo che sta perdendo la memoria, la sua mente comincia a cedere e lui non vuole svanire, non può svanire, deve ricordare, deve donare i suoi ricordi e per farlo ha bisogno di uno scrittore e Francesco che vive lì vicino è la persona giusta, ha la giusta delicatezza e voglia di conoscere. Amo il mare, ma con questo libro mi sono ritrovata a guardare le montagne con gli occhi di Oceano, mi sono immersa, nelle sue altezze e la favola di bambino e di Eco, mi ha commossa, sopratutto dopo aver terminato il libro ed aver conosciuto tutta la storia di Oceano e di Italia, sua moglie da sempre. Un amore immenso, che ha superato la guerra, il dolore più grande. Un libro che ci racconta anche un pezzo della nostra storia, di come era il nostro paese, lì in montagna, cento anni fa, dove esisteva la povertà dove le donne erano quelle che lavoravano di più, ma dovevano stare in silenzio ed obbedire al proprio uomo, povere donne. Un libro che dovemmo leggere tutti. La scrittura è scorrevole e lineare, mi ha subito conquistata. Spero moltissimo che l’autore abbia veramente conosciuto questa coppia meravigliosa,
dal libro: “ Questo mare… somiglia alle montagne di casa. Tutti e due così uguali alla mia Italia”
Una sola parola: MERAVIGLIOSO. Un libro che ricomincerei a leggere anche ora, che ho appena girato l'ultima pagina. Profondo, doloroso ma intriso di una poesia magica. Una storia che graffia, un amore inizialmente ostacolato che lascia spazio ad una vita di condivisione e sacrifici. Una lettura che mi ha lasciato moltissimo.
TITOLO: Oceano AUTORE: Francesco Vidotto PAGINE: 192
Succede che un giorno per caso ti imbatti in Oceano, un anziano falegname di montagna che si porta sulle spalle quasi cento anni di vita e decide di condividerla con te prima che sia troppo tardi, dal momento che la sua mente comincia a vacillare. Oceano bussa quasi timidamente alla tua porta, ma poi ti invade con la possenza dei suoi racconti, lasciandoti in eredità non solo le immagini di quella natura impervia e, tuttavia, rassicurante che è stata la sua casa, ma anche un prezioso corollario di insegnamenti, di valori mai scontati, anche se al giorno d’oggi troppo spesso dimenticati. Oceano ti parla di abbandono e di adozione, di povertà e lavoro infaticabile, ti racconta la guerra e il dolore di chi l’ha fatta e di chi l’ha subita, ti fa toccare con mano cos’è il vero amore, quello che non conosce ostacoli nè tempo e ti parla con la pacatezza di un uomo che ha tanto sofferto ma è stato ugualmente capace di donare tanto. La prosa è essenziale ma fluente e l’ascolto in versione audiolibro amplifica la straordinarietà della storia e del personaggio, facendolo sembrare vicino a te mentre ti consegna il prezioso bagaglio della sua vita guardandoti con quei suoi occhi azzurri come il mare che lui, tuttavia, non ha mai visto.
TITOLO: Oceano AUTORE: Francesco Vidotto PAGINE: 192
Succede che un giorno per caso ti imbatti in Oceano, un anziano falegname di montagna che si porta sulle spalle quasi cento anni di vita e decide di condividerla con te prima che sia troppo tardi, dal momento che la sua mente comincia a vacillare. Oceano bussa quasi timidamente alla tua porta, ma poi ti invade con la possenza dei suoi racconti, lasciandoti in eredità non solo le immagini di quella natura impervia e, tuttavia, rassicurante che è stata la sua casa, ma anche un prezioso corollario di insegnamenti, di valori mai scontati, anche se al giorno d’oggi troppo spesso dimenticati. Oceano ti parla di abbandono e di adozione, di povertà e lavoro infaticabile, ti racconta la guerra e il dolore di chi l’ha fatta e di chi l’ha subita, ti fa toccare con mano cos’è il vero amore, quello che non conosce ostacoli nè tempo e ti parla con la pacatezza di un uomo che ha tanto sofferto ma è stato ugualmente capace di donare tanto. La prosa è essenziale ma fluente e l’ascolto in versione audiolibro amplifica la straordinarietà della storia e del personaggio, facendolo sembrare vicino a te mentre ti consegna il prezioso bagaglio della sua vita guardandoti con quei suoi occhi azzurri come il mare che lui, tuttavia, non ha mai visto.
“Oceano” di Francesco Vidotto è un romanzo che colpisce per la sua autenticità e per la delicatezza con cui racconta una vita semplice, segnata dalla fatica e dalla bellezza dei paesaggi montani. Il protagonista, Oceano Giovanni Maria Del Favero, è un boscaiolo che non ha mai visto il mare ma che porta dentro di sé una profondità rara, fatta di silenzi, ricordi e incontri che gli cambiano il cammino. Vidotto sceglie uno stile narrativo sobrio, essenziale, che però riesce a trasmettere emozioni sincere e a far emergere la dignità delle piccole cose quotidiane. Il romanzo scorre come un lungo racconto confidenziale, a tratti lento ma sempre intriso di umanità. La montagna diventa non solo sfondo, ma personaggio vivo, severo e accogliente allo stesso tempo. I temi della memoria, dell’abbandono, della resilienza e dell’amore attraversano la storia con naturalezza, senza forzature. Alcuni passaggi risultano prevedibili e il ritmo uniforme può non coinvolgere chi cerca una trama dinamica o colpi di scena. Tuttavia, la forza del libro risiede proprio nella sua capacità di far emergere la bellezza nell’ordinario e di commuovere senza artifici. Il finale, pur intuibile, lascia comunque una scia emotiva intensa. Voto: 7.5
Ho avuto la fortuna di conoscere Oceano e la sua meravigliosa storia grazie al gruppo FB "Libri Viaggianti", cosa dire questo non è un libro come gli altri, questo è una vita meravigliosa raccolta in pagine di amore, coraggio, duro lavoro e guerra.
innanzitutto l'idea del libro, lo scrittore ha creato un ambiente magico per questo libro l' ha raccontato proprio come gli è arrivato, ed ha racchiuso tutta la magia dell'ambientazione in queste meravigliose pagine.
Le descrizioni sono davvero dettagliate ma non rischiano di annoiare, i dialoghi ed i personaggi sono sensazionali.
Il mio personaggio preferito in assoluto è Oceano come pensarla diversamente? Il personaggio che ho odiato di più, oltre a mamma Maria è stato il suo "fidanzato"dopo la morte del marito! l'ho odiato dalla prima all'ultima pagina anche se per un momento ho pensato che Maria se lo meritasse.
Italia che dire... amore amore amore, Giovannino un triste epilogo ed il nipote un sogno di felicità futura..
comunque devo ammettere che ho pianto diverse volte in diverse occasioni ed è stato davvero difficile separarmene.
Francesco Vidotto riesce a coinvolgerti con un linguaggio semplice ma allo stesso tempo originale, con il suo inconfondibile stile che ben si adatta ad esprimere la dura realtà di montagna in cui Oceano viene catapultato, quella realtà che lo porterà a formare una dura e solida corazza resistente alle traversie ardenti come ferro incandescente. Le cicatrici celate ed indelebili che traspaiono dalla sua vecchia e solcata fronte sono proprio traccia dei colpi inesorabili che la vita gli ha inferto, e che ora Oceano è pronto finalmente a mostrare. Ha ancora poco tempo, in quanto è prossimo ai cent’anni, e la sua memoria sta lentamente svanendo come la flebile luce di una candela. La storia che lui stesso racconta sembra essere del resto una vera e propria redenzione, quasi una confessione di quanto incredibile e sorprendente possa essere delle volte la vita. Il libro tiene incollati fino all’ultima pagina, e il colpo di scena finale è qualcosa di totalmente imprevisto.
La storia di un signore che oltre i 90 anni ha paura di dimenticare...di perdere memoria della sua vita.. OCEANO ITALIA MARIA GIOVANNINO ELIA
Non ho mai letto questo autore, non colgo forse quello che vorrebbe intendere parlando di se... la storia di oceano è la vita intensa e dura che le generazioni dopo la sua non possono vivere/capire allo stesso modo ...soprattutto perche la società è troppo cambiata , le guerre sono lontane e tanti sacrifici non ce li si Immagina nemmeno... oggi chi chi è ignorante è arrogante... chi non ha soldi fa finanziare...
'Gli comperai una valigetta di una bella pelle morbida, meglio della mia. Avevo risparmiato qualche lira ogni mese per quattro interi anni per poterla comperare.'
"Gente studiata. Li salutavamo chinando il capo e ne avevamo soggezione, perché la grandezza della cultura la capisci solamente quando non sai niente."
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Francesco Vidotto, Oceano, Minerva, Bologna 2014, pp.190, €15.00 Il romanzo "Oceano" inizia con Oceano, un signore anziano con gli occhi celesti di quasi 100 anni, che bussa alla porta di Francesco Vidotto per chiedergli di trascrivere la sua storia affinchè non venga dimenticata soprattutto da se stesso in quanto con l'età avanzata per intere giornate perde la memoria. Il libro racconta di questo falegname di nome Oceano abbandonato dai suoi genitori biologici e viene cresciuto da Giovanni e Maria ossia i suoi genitori adottivi. Un altro personaggio molto importante è Italia, ossia la sorellastra con la quale lega tantissimo e hanno un rapporto di complicità. I due però hanno infanzie diverse, infatti ad Italia viene concesso di andare a scuola mentre Oceano già da piccolo è costretto ad andare a lavorare. Oceano viene descritto come un personaggio dal carattere generoso e buono d'animo, che riesce ad affrontare col sorriso le difficoltà della vita. Il libro è scritto in maniera molto semplice in modo da essere comprensibile a più persone possibili, è una storia commovente soprattutto nella parte finale del libro e la figura di Oceano con la sua bontà riesce a entrarti nel cuore e farti capire i suoi stessi sentimenti. Da non amante della lettura e dei libri in geneale, oceano è riuscito a tenermi attaccato fino alla fine del libro e per questo è uno dei miei pochissimi libri preferiti. Un libro molto bello e da consigliare a tutti quanti
Una bellissima storia d’amore e di vita, quando delle storie di questo tipo erano possibili e resistevano al tempo, quando l’amore non era volubile e talvolta era peccaminoso, come in questo caso; in realtà un amore normale, più comune di quanto si possa pensare. I personaggi ben definiti senza bisogno di descrizioni dettagliate, approfondite e psicologiche (critica che ho letto in qualche recensione). Al contrario l’autore è abile nel delineare il profilo del personaggio che poi ciascuno è libero di immaginare secondo una trama dalla quale è difficile uscire. Le parole sono superflue, i pensieri sufficienti per comprendere i sentimenti e l’animo delle persone e gli sguardi sono sufficienti per lasciare intendere cosa c’è dietro. Ci si immerge facilmente in un mondo che personalmente non ho conosciuto, in una regione, il Cadore, e un periodo storico di lavoratori che non avevano altra scelta che lavorare duro per sopravvivere. In questo contesto l’intreccio della storia si delinea senza intralcio e tiene incollati dall’inizio alla fine. Un libro da leggere tutto d’un fiato. Un grazie all’autore per aver trovato questa storia ed averla trascritta in romanzo.
A beautiful story of love and life, when stories of this type were possible and resisted at the time, when love was not capricious and sometimes it was ashamed, as in this case; indeed, a normal love, more common than one might think. The well-defined characters without the need for detailed, in-depth and psychological descriptions (criticism I read in some reviews). On the contrary, the author is able to outline the profile of the character that everyone is then free to imagine according to a plot from which it is difficult to get out. Words are superfluous, thoughts are enough to understand people's feelings and souls and looks are enough to let us understand what's behind them. You can easily immerse yourself in a world that I have not personally known, in a region, the Cadore, and a historical period of workers who had no choice but to work hard to survive. In this context, the intertwining of history is outlined without hindrance and keeps you glued from start to finish. A book to read in one breath. Thanks to the author for finding this story and transcribing it into a novel.
Nice book thanks to the easy writing that makes you want to know the end of the story as soon as possible. Not many details, but you can follow and understand all the steps of the life of the main character, called Oceano. The controversy of his name is given by the fact that he has never saw the sea. Actually he has lived a pretty sad life, given by war, death and poverty. All of that in the middle of the Dolomites. At first I was convinced that this was an imaginary story, but then at the end I started to change my mind and now I still have to think about If Oceano has been a real person or not. In the end, I can say that even If I don’t know if Oceano is really existed or not, I really enjoyed know about his life and his story ,surrounded by the mountains.
Gradimento altissimo per questo libro nonostante la natura di meta-romanzo (racconti su uno scrittore che scrive racconti) sia una di quelle a me più invisa e che evito come la peste. In questo caso ho deciso di fare eccezione perché è evidente già dalle prime righe che colui che scrive il mestiere lo sa fare, e molto bene, con uno stile ineccepibile, giovane, peculiare. È un romanzo “in montagna” più che espressamente “sulla” come altri di Vidotto. E soprattutto un romanzo sulla gente di montagna, con i suoi paradossi e i suoi incanti ruvidi. È la storia di uno di loro, che di nome fa Oceano, che non ha mai visto il mare, ma la vita, quella sì. Davvero consigliatissimo per tutti e tutte.
Non posso che descrivere questo libro come un...meraviglioso sussurro. Sì perchè la scrittura di Vidotto è davvero poetica e lieve, una scrittura delicata e senza pretese d'essere, che vuol solo e semplicemente raccontare ed è proprio così che regala quella preziosa sensazione di Emozioni Belle. Emozioni Pulite. Qui si piange per una vita che abbiamo solo potuto osservare da lontano, si piange di dolore per un passato che ci ferisce solo di striscio e quando giriamo l'ultima pagina...si piange perchè non siamo ancora pronti ad andarcene, come potremmo mai esserlo?!
Grazie Francesco Vidotto per aver creato qualcosa di così prezioso.
Questo libro è stato un regalo, ed oggi posso dire che lo è stato sia letteralmente che figurativamente. Mi ha donato uno spaccato di vita quotidiana tra il silenzio delle montagne ed i focalari delle famiglia della Carnia. Oceano, seppure sia una scrittura molto semplici, quasi ridotta all’osso, a mio parere riesce a coinvolgerti in uno stile che è proprio della cultura di montagna: schietto e senza fronzoli. Esattamente così com’è. È un libro che consiglio per una lettura veloce, che nonostante tutto ritrova nella vita un lieto fine.
Letto su consiglio di un'amica che, direi, non sbaglia un colpo. Ho il brutto vizio di leggere le recensioni ancora prima del libro, per farmene un'idea e in molte ho visto "lo scrittore non va in profondità" o simili. Io l'ho trovato ben steso, il racconto della vita di questo ultranovantenne è vero, non va in profondità, lascia indietro pezzi, cose non dette, ma è proprio come un anziano racconta la sua vita: così come la ricorda. Un buon libro, che strappa anche qualche nodo in gola. Una vita difficile, ma reale.
con uno stile di scrittura semplicissimo, frasi brevi, periodi asciutti all'osso, Vidotto ci narra di 100 anni di vita, fra le montagne del Cadore. Alla fine ho pianto, e più di una volta. Questo libro ti lascia l'odore dei larici addosso, ti fa sentire il silenzio e l'abbraccio delle montagne, una carezza data da una mano dura come il legno, quella di Oceano, forgiata da anni di lavoro, lassù.
Molte risate e molte più lacrime hanno accompagnato la mia lettura dell'intensa vita di Oceano.
La vita emoziona sempre e scava dentro di te solchi profondi. Emozioni che vorresti nascondere riaffiorano prepotenti. Bastano semplici parole per far emozionare, alcuni sentimenti e situazione non hanno bisogno di spiegazioni.
"È strano quante domande nascano quando, un bel giorno, ti ritrovi senza nessuno a cui poter chiedere."
Non dimenticare la vita degli avi, sono la tua storia!
La storia di Oceano ti prende per mano e ti fare una passeggiata fra le montagne e le asprezze della vita, che riserva tante gioie, ma anche tanti imprevisti che sconvolgono tutti i piani. In tutto questo ciò che rimane fermo è l'amore fra Oceano e Italia, un amore che persiste negli anni nonostante le disgrazie e gli stenti. Devo dire che ho un po' invidiato Vidotto che ha avuto la fortuna di conoscere Oceano e di sentire direttamente dalle sue parole il racconto della sua vita.
E’ il primo libro che leggo di questo scrittore. E’stato proposto da un gruppo di lettura a cui partecipo.
“Mi chiamo Oceano, sono boscaiolo e non ho mai visto il mare. Questa è la mia storia.”
Una storia davvero bella e commovente. Oceano vuole che venga raccontata proprio dalla penna di Vidotto, che mette su carta tutti i sentimenti che questo uomo ha provato nel corso della sua vita: l’amore primo fra tutti! Bellissimo! Ve lo consiglio!!!
Una scrittura semplice e genuina, come le montagne e come l'autore, per una storia di altri tempi raccontata con poetica malinconia. Tanti argomenti interessanti (amore tra fratelli, abbandono, amore per la montagna, guerra, memoria, sacrifici) che tuttavia avrebbero meritato un maggior approfondimento.
Questo non è solo un libro magico e commovente, è più che altro un compagno di vita, un amico che ti accompagna sempre... Ho letto il romanzo in pochi giorni, mi sono emozionata, ho sentito forte la voce della montagna e la forza dei suoi abitanti, ho provato tenerezza per gli occhi chiari e le mani di legno di Oceano, in cui ho rivisto mio nonno. Davvero un libro indimenticabile.