One of the most exciting new sagas in epic fantasy, The Demon Cycle became a phenomenon with readers and launched the brilliant career of New York Times bestselling author Peter V. Brett. With the popularity of this groundbreaking tale of demons and destiny growing with each book, now is the time to catch up from the beginning with the first three novels in one convenient eBook
THE WARDED MAN THE DESERT SPEAR THE DAYLIGHT WAR Also includes a preview of the fourth book in The Demon Cycle, The Skull Throne!
As darkness falls after sunset, the corelings rise—demons who possess supernatural powers and burn with a consuming hatred of humanity. For hundreds of years the demons have terrorized the night, slowly culling the human herd that shelters behind magical wards—symbols of power whose origins are lost in myth and whose protection is terrifyingly fragile.
It was not always this way. Once, men and women battled the corelings on equal terms, but those days are gone. Night by night the demons grow stronger, while human numbers dwindle under their relentless assault.
Now, with hope for the future fading, three young survivors of vicious demon attacks will do the unthinkable, stepping beyond the crumbling safety of the wards to risk everything in a desperate quest to regain the secrets of the past.
Arlen Bales will pay any price, embrace any sacrifice, for freedom, and his grim journey will take him beyond the bounds of human power. Crippled by the demons that killed his parents, Rojer Inn seeks solace in music, only to discover that his instrument can be a weapon as well as a refuge. Wanting to cure the sick and injured, Leesha Paper overcomes great hardship to become a guardian of old world science, learning that what heals can also harm. Together, they will stand against the night.
Peter V. Brett is the internationally bestselling author of the Demon Cycle series, which has sold over four million copies in 27 languages worldwide. Novels include The Warded Man, The Desert Spear, The Daylight War, The Skull Throne, and The Core. Other works include the Red Sonja: Unchained graphic novel and the Demon Cycle novellas The Great Bazaar, Brayan's Gold, Messenger's Legacy, and Barren. The Desert Prince, the first installment of his Nightfall Saga, published in August 2021. The sequel, The Hidden Queen, is due early 2024. He lives in Brooklyn.
Mi sono fermato al primo libro perché non è stata una lettura accattivante. In alcuni punti l'ho trovato troppo lento, in altri troppo svelto. Non mi sono piaciute molto le descrizioni dei demoni. Peccato perché l'idea c'era. Sono voluto arrivare fino alla fine del primo libro per vedere se il finale metteva curiosità per l'inizio del secondo. Ho trovato un finale abbastanza semplice e poco stimolante per continuare.
Se apprezzai L’uomo delle rune già alla prima lettura, questa rilettura ha confermato il bel ricordo che mi era rimasto. L’uomo delle rune è un buon fantasy, con idee originali e interessanti, dei protagonisti ben caratterizzati e molta azione.
Riuscite a immaginare come sarebbe la nostra vita se, al calar delle sole, delle creature mostruose apparissero dal nulla per ucciderci? È questo che succede ogni giorno nella vita di Arlen quando, al calar del sole, i demoni sono liberi dalla prigione che li trattiene nel Fulcro e si materializzano sulla terra al solo scopo di uccidere. Un tempo, gli umani erano riusciti a creare delle rune magiche in grado di uccidere i demoni e li sconfissero. Fu così che questi ultimi sparirono per tremila anni, fino a che gli uomini scordarono la magia e fu allora che i mostri tornarono… Da allora, l’unica cosa che possono fare gli umani per sopravvivere è tracciare su case, stalle o pali delle rune protettive, capaci di scacciare i demoni e sperare che tutto vada per il meglio… peccato che basti una runa tracciata male, un tratto di runa coperto da una foglia o cancellato a far crollare le difese e permettere ai demoni di varcarle… Insomma, finire uccisi dai demoni, è fin troppo semplice.
L’uomo delle rune presenta tre pov e altrettanti protagonisti molto diversi tra loro ma uniti dal comune odio verso i demoni e da un destino segnato dalle malefiche creature. Devo dire che apprezzo sempre l’uso del multi pov per approfondire i vari personaggi (sempre se non sono troppi) e, anche in questo caso, l’ho trovata la scelta migliore. Arlen è il mio personaggio preferito e, ovviamente, non poteva non trattarsi di quello più complesso e contorto. Arlen è un ragazzo forte, deciso e coraggioso ma anche molto duro con se stesso e con gli altri. Non sopporta la debolezza da quando, a causa della codardia del padre, sua madre è spirata tra atroci tormenti. Determinato a trovare un modo per sconfiggere i demoni una volta per tutte, ha intrapreso una strada solitaria e, col passare del tempo, si è sempre più isolato dal resto del mondo. Ad Arlen non importa della propria incolumità o della propria felicità, l’unica cosa che conta per lui è trovare un modo per combattere i demoni ma sarà pronto a rinunciare a tutto, anche alla propria umanità per farlo? Leesha è una bella ragazza a cui la vita nel villaggio natio comincia ad andare sempre più stretta. La madre e il fidanzato la spingono verso una vita monotona e semplice ma piena di ipocrisia almeno fino a quando Leesha non inizia ad aiutare Bruna, l’anziana e burbera erborista del villaggio. Bruna è senza peli sulla lingua, scorbutica e saggia, e sarà pronta a prendere la giovane Leesha sotto la sua ala, inutile dire che ho adorato la vecchia Bruna. Tramite il pov di Leesha l’autore ci mostra quanto può essere bella e al contempo limitante la vita in un piccolo villaggio, dove tutti sanno tutto di tutti e dove le voci corrono alla velocità della luce. Quando Leesha avrà l’occasione per lasciare il villaggio sarà abbastanza forte da coglierla?
Rojer è l’ultimo tra i tre protagonisti ed è anche quello più sfortunato. È un bambino quando le protezioni della sua casa cedono e i demoni divorano i suoi genitori, solo grazie al sacrificio della madre Rojer riesce a fuggire con il bardo Arrick e a diventare un giullare. La caduta in disgrazia di Arrick, distrutto dai rimorsi e preda dell’alcolismo è descritta molto bene e mi ha fatto provare un misto di pena e rabbia nei confronti dell’uomo. Ben presto, Rojer si ritroverà solo con il suo violino come unico compagno. Riuscirà a sopravvivere facendo il giullare? Rojer è il protagonista a cui mi sono affezionata di meno, anche se trovo molto interessante il suo “dono”. Sono curiosa di scoprire se, nei libri successivi, si scoprirà qualcosa di più in merito: ci sono altri come lui?
Sia Arlen che Rojer hanno una vita molto dura fin da piccoli e devono scontrarsi da subito con la realtà che, molto spesso, le persone non sono come le immaginiamo e che il coraggio e la bontà sono difficili da trovare. Se è vero che i demoni sono creature dedite solo a uccidere, è altrettanto vero che gli umani, che hanno una scelta, possono rivelarsi peggio di loro.
Nel corso del romanzo l’autore ci mostra il meglio e il peggio di un’umanità impaurita, schiacciata da anni di predominio dei demoni, convinta che nulla possa contrastarli e dove i pochi popoli che osano affrontarli non vogliono condividere con gli altri le loro conoscenze. Anche quando giungerà il momento di unirsi e combattere contro il nemico comune, qualcuno cercherà di approfittarsene, perché, per quanto i demoni possano essere terribili, forse non sono loro il nemico peggiore dell’umanità. Il nemico peggiore siamo noi. L’Uomo delle Rune è un ottimo inizio di trilogia, introduce bene tutti i personaggi principali, da le informazioni di base sui demoni ma lascia tante questioni in sospeso, ha un suo finale ma lascia nel lettore la curiosità di leggere il seguito. Se amate i fantasy pieni di mostri e con un discreto numero di morti, non potete perdervelo. Aggiungo una piccola nota di merito per le illustrazioni, davvero belle e molto in linea con il romanzo.
La Lancia del Deserto è un buon secondo volume ma non privo di pecche. Se ho apprezzato moltissimo l’approfondimento che è stato fatto sui demoni e sulla caratterizzazione dei personaggi ho trovato che troppi capitoli siano stati dedicati al passato di Jardir cosa che ha rallentato di molto la narrazione rendendo questo romanzo fin troppo lungo. Ho adorato scoprire più cose sui demoni anche se non posso non domandarmi come, con l’aiuto dei mimic, le creature non abbiano ancora annientato l’umanità… La loro gerarchia è interessante così come lo è il loro capo, il principe Coreling. Questa creatura pare avere in mente un piano preciso ed è pronto ad eliminare qualunque ostacolo sul suo cammino che si tratti dell’Uomo delle Rune o del Liberatore Krasiano… Tutti i pezzi sono allineati sulla scacchiera, non rimane che aspettare per scoprire chi farà la prima mossa.
Il ciclo dei demoni è composto da cinque volumi e la pubblicazione attuale del Drago, comprende solo i primi tre. Direi quasi per fortuna, dato che già così il lettore deve maneggiare ben 1.584 e come dicevo per Graceling, per un pendolare diventa un piccolo (ma nemmeno troppo) incubo. Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2011 dalla Newton (poi nel 2018, sempre dalla Mondadori), la serie fu interrotta e ora, dato che ne stiamo parlando, sembra esser finalmente ripartita. Riusciremo a vedere la luce in fondo al tunnel?
Sicuramente, la luce la vorrebbero vedere sempre gli abitanti del mondo narrato, perché al calare della notte si risvegliano i Coreling, esseri demoniaci che hanno uno strano passatempo; smembrare gli umani. Questi simpaticissimi esseri possono esser fermati solo attraverso i simboli di protezione delle Rune (un alfabeto, detto “fuþark”, dalla sequenza dei primi 6 segni che lo compongono) che la gente ormai può metter solo sulle porte di casa, dato che nessuno più usa le arti magiche (o quasi). Saranno però tre personaggi a ribaltare le sorti di tutti.
Io di solito non abbandono mai, ma ho anch'io un mio limite, e lo raggiungo quando girare pagina diventa un'odissea
La prima trilogia del Ciclo dei Demoni, di Peter V.Brett, era uno di quei libri di cui attendevo trepidante l'uscita, soprattutto dopo che, nel 2018, era già uscito il primo volume. Avevo atteso per leggerlo, stava in attesa, e direi che ho fatto bene.
Cos'ha di bello? Le illustrazioni e l'idea di base della trama. Di discutibile? Tutto il resto Posso valutarlo come uno di quei romanzi che parte bene e poi casca male. L'idea buona c'era, così come un accenno di worldbuiding, che però poi diventa confusionario, lasciato in disparte, così come la trama, che dal secondo volume si arena, proseguendo senza alcuno stimolo. Ciò che più mi ha dato fastidio, in questo frangente, sono stati gli eventi chiave: accaduti fuori campo. Ripeto, eventi chiave, fuori campo. FUORI. CAMPO.
Anche i personaggi sono incosistenti, spesso incoerenti. Cambiano idea sul loro stesso modo di vivere ed essere tra un rigo e l'altro, hanno pochissima personalità e i loro dialoghi risultano scialbi la maggior parte delle volte, blandi quanto loro, o forzatamente rivoluzionari o "ribelli", anche se poi due secondi dopo fanno proprio quello che dicono non farebbero mai. Ma ciò che mi ha fatto chiudere il libro e riporlo per sempre sullo scaffale sono state altre due cose.
Un sessismo becero, che prova a spacciarsi come denuncia, ma perde la maschera ogni pagina, e lo sfruttamento dello stupro come rito di passaggio, non come violenza fisica e psicologica, un argomento da trattare BENE, in teoria, ma qua utilizzato come passatempo, un qualcosa di passeggero, che non lascia segni, e che, soprattutto, insegue le donne come un'ombra. In ogni scena in cui c'è la protagonista, Leesha, un uomo le fissa il seno e il corpo con sguardo lascivo e palesi intenzioni violente, e lei ridacchia Ridacchia, signori e signore, l'autore la fa' ridere, al posto di farle prendere a padellate la faccia di quegli uomini(o anche fuggire, o almeno mostrare un po' di disgusto e paura, come penso sia normale fare, da donna a donna, su, realismo)
E nessuno, nemmeno l'autore, sembra voler far qualcosa a riguardo, anche se lancia un paio di frasi ribelli pseudo-femministe ogni tanto, come contentino
Purtroppo a me questo non è bastato, anzi, ha solo rigirato il coltello nella piaga. Fosse stata pura ingenuità l'avrei ancora accettato, ma era tutto ragionato sin nei minimi dettagli, quindi mi ha disgustata
Ho abbandonato Una gran delusione, e 1500 pagine sono troppe su cui buttare tempo prezioso, e per cui farsi venire un'ulcera
Sarò breve, questo libro contiene i primi tre libri della pentalogia del ciclo dei demoni di Brett, un volume mastodontico di 1600 pagine. Brett scrive bene, la storia è abbastanza interessante e i personaggi sufficientemente caratterizzati, tuttavia sono innegabili certe lungaggini e ripetizioni. Non sempre i vari personaggi hanno un comportamento credibile, certe reazioni sono esasperanti. Nonostante qualche riserva è un lavoro godibile.
Una recensione intellettualmente onesta non supererebbe le tre stelle, poiché questa trilogia ha dei problemi grossi come delle case, però mi son ritrovato a divorare l'opera nonostante tutto, quindi ho arrotondato il mio giudizio personale molto al rialzo.
Il worldbuilding è a livelli di scuola elementare: una mappa con un fiume, due montagne, un deserto, un lago e due boschi. Tutto ciò che riguarda il popolo del deserto è una copia della cultura islamica che neanche ci prova a far finta di dissimulare. Con la scusa del mondo medioevale c'è carta bianca per descrivere la classica società ottusamente e crudamente sessista, quando qualche personaggio femminile non si sa cosa fargli fare è bersaglio di molestie più o meno spinte. La scrittura è al livello di una fanfiction, quando un personaggio non sa come reagire a qualcosa o grugnisce o sputa per terra.
Fortunatamente l'espediente delle rune risulta interessante e merita la continuazione della lettura; nonostante le carenze nella scrittura, anche i personaggi principali risultano ben caratterizzati ed hanno una crescita nel corso dei volumi. Queste due cose da sole riescono in qualche modo a trainare tutto il resto dell'opera, e alla fine se si chiude un occhio sulle carenze che si imparano a conoscere, il tutto risulta godibile.
Questo non é un libro, ma un capolavoro. Partiamo dal dire che é una storia Classic fantasy che rispecchia molto ambientazioni medievali, ma con poche tecnologie nostre, ma, a giudicare da quello che fa trasparire la trilogia, questa civiltà é la nostra futura arretrata in modo estremo per la piaga dei demoni, quindi con la perdita di tutto il sapere umano, o quasi. Questo tomo é un'enorme world Building che affronta anche a livello psicologico i personaggi con quattro protagonisti principali che vengono analizzati in maniera estremamente profonda, che a loro volta analizzano altri personaggi secondari fondamentali alla trama. Ho apprezzato il fatto del grigio, no noci sono buoni o cattivi, ma estremi grigi, come noi essere umani veri, facendo capire che la vera minaccia siamo noi con il nostro ego e con le nostre paure. Ho amato tutti i personaggi, anche se chi più e chi meno, soprattutto per la loro complessità e per le loro scelte che sono umane, dettate non solo dalla testa, ma anche dal loro lato animale, che li rende estremamente realistici. Questo tomo colpisce come un pugno anche a livello politico e nel mondo attuale su possono vedere delle somiglianze, anche inquietanti. Ma consiglio questo Classic fantasy dove i colpi di scena non mancano e dove la storia prende forma ad ogni pagina. Non vedo l'ora di mettere le mani sul secondo tomo come gli ultimi due libri.
L'Uomo delle Rune: ***** La lancia del deserto: *****(Ho finito di leggere il secondo volume del Ciclo dei Demoni di Peter V. Brett, “La lancia del deserto” e ne sono rimasta molto soddisfatta. Abbiamo un degno approfondimento della società Krasiana (molto liberamente ispirata al mondo arabo) e del personaggio di Jardir, assolutamente all’altezza di Arlen, l’Uomo delle Rune. Alcuni personaggi appena accennati nel primo volume vengono ripresi e approfonditi, diventando personaggi di primo piano (soprattutto quelli femminili) e la realtà dei coreling/alagai diventa più complessa e misteriosa. Molto bravo l’autore a introdurre nuovi elementi riguardanti il mondo dei demoni, che stimolano la curiosità del lettore e promettono grandi sfide, tutt’altro che scontate, nei prossimi volumi. Magia, mistero, romance e combattimenti, ma anche approfondimenti psicologici e un worldbuilding affascinante. I primi tre romanzi della pentalogia sono stati pubblicati in uno splendido Oscar Draghi Mondadori, con la copertine in pelle di demone e impreziosito dalle bellissime illustrazioni di Dominik Broniek. A mio avviso, si tratta di una delle serie fantasy più affascinanti e avvincenti degli ultimi anni.)
They fight and Jadir is the better fighter but of course Arlen can go bodiless. Arlen tosses the spear over a cliff and then takes them over it too. Jadir splats while he ghosts. This of course will not kill Jadir and Arlen won't finish him off before he gets the spear or some bullshit. And that's not to mention the fight itself was dumb soon as the sun went down- we'll ignore how easy it be to kill Jardir if Arlen can materialize a rock into his head or something, but his magic is FASTER THAN THOUGHT remember book? So he uses wards to blow some rocks onto the spear instead of, you know- pasting Jadir. It's back to fisticuffs for that for no damn reason.
The ideal solution is for Jadir to realize his entire culture is fucked up top to bottom, but there's no chance of that. No redemption for what he's done, either. Kill the fucker! He better go out fighting the demons.
Leesha is at least finally against him, but more because he's a dead beat father than because he's a mass murder with a god complex. He doesn't even deny trying to murder Arlen and his defense for it is laughable at best and utterly destroyed outright in the book.
I hope Reena finishes the job if Arlen doesn't, though with Jadir at least being down the cliff suppose that presents a problem. Demons will probably turn up too. Guess we'll see!
End of book 3.
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Ho appena finito il libro ed ho bisogno immediatamente dei seguiti. Non so come parlarne senza fare spoiler 🙈 Il primo libro, secondo me,è il più bello di tutti. Un mondo crudo, violento, dove la speranza è lontana e la paura sempre una costante. Personaggi ben caratterizzati, sopratutto Arlen a mio parere il protagonista principale. Si è sentita un po’ la mancanza nei volumi seguenti, ma i suoi capitoli sono sempre stati quelli più belli da leggere! La storia è intrigante, difficilmente sono riuscita a staccarmi dalle pagine. Ma, perché c’è un ma, molte cose potevano benissimo essere non inserite. Molti capitoli interessanti, ma non così importanti per la trama principale. In particolare nel terzo volume, 300 pagine sicuramente potevano essere tranquillamente eliminate 😅 Maaaaa comunque lo consiglio! Sopratutto a chi piace il fantasy cruento pieno di battaglie. Molto belle anche le illustrazioni.
Iniziato bene, almeno col primo libro si prospettava una narrazione interessante, data anche da un'ambientazione particolare... gli esseri umani limitati a vivere di giorno, mentre la notte chiusi in casa.Secondo e terzo libro, molti copia incolla... ogni 20/30 pagine almeno uno o due paragrafi che riporta quanto successo in passato. Cosa decisamente gradita nelle serie di libri, ma limitatamente alle prime pagine del nuovo libro, giusto per rinfrescare la memoria... non, come in questo caso, anche a metà libro e oltre.Refusi a non finire, e "abilità" scoperte dopo 1500 pagine e mai menzionate prima!Non so se leggerò anche il seguito (se e quando mai lo tradurranno).Mettiamola così, una lettura da spiaggia
This was the first book I read in the fantasy genre. I am not sure if that is the reason or it really truely is but I considered this the best fantasy books I have ever read. I get extremely excited and jelous when I recommend it to people that have not read it as I want to be the cheerleaders but I also want to go through the process again. I enjoyed the world and the characters. It does have changing character points of view which I typically do not like however I found myself committed to al the characters and would not have wanted to follow just one. I would say this one is beginner friendly and I would recommend to all.
So far this was my least favorite book in the series in terms of events that occur in the book. A lot of the story was focused on the romantic relations of the characters. Don't get me wrong, I love all the messed up terrible things that they still have to go through, but I just didn't really check in well with the romantic relations. That being said, I still enjoyed the novel and I am heading straight to book four to see what happens next.
Ho letto i libri in inglese anni fa, e soprattutto i primi mi hanno catturato, in quanto la storia è una ventata d'aria fresca. Distante da molti stereotipi, ricca di colpi di scena, per un'umanità che una volta tanto è la parte sconfitta. Super consigliato
Il primo libro si era concluso con Leesha che iniziava a studiare i demoni e mi sembrava una gran figata. Tuttavia questa cosa nel secondo libro non viene affatto ripresa e boh, a quanto pare hanno imparato cose ma noi non lo sappiamo. Il secondo libro inizia con una parte infinita su Jardir e su Krasia. Krasia è un'accozzaglia di culture non-occidentali. Ovviamente si rifà principalmente all'immaginario che gli americani hanno della cultura islamica ma poi ci mette anche roba random di Cina, India, Africa e boh, penso potesse fare di meglio. A Krasia c'è una violenza senso che ricorda più l'America di oggi che la cultura araba. Poi boh pare che lo stupro sia la cosa più comune al mondo, praticamente è una sorta di must have dei personaggi. Insomma la recensione della prima parte è un gigantesco BOH.
Dalla seconda parte migliora. Quando finalmente c'è un incontro tra Nord e Sud inizia a diventare più interessante.
Quello che ho apprezzato tantissimo della seconda metà del libro è che riprende tutti i personaggi del primo, cosa affatto scontata. Insomma tutti i personaggi che sono apparsi hanno un arco narrativo, più o meno breve, più o meno sviluppato, ma ecco non ci sono personaggi che dici "e questo che fine ha fatto?"
Per quanto riguarda il world Building continuo a trovarlo molto interessante anche se mi aspettavo uno sviluppo un po' più sofisticato, o almeno ci speravo. Tipo questi demoni mentali mi sembrano un po' campati per aria però boh, vediamo dove va a parare.
Per ora metto tre stelline ma aggiornerò quando finirò il terzo.
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Il sole e la luna si alterneranno in eterno fino alla fine dei tempi, dando potere ora al giorno ora alla notte e alle loro creature che cercheranno di sopraffarsi, continueranno a combattersi, cercando di vincere e dominare su tutto il creato, usando qualsiasi arma a loro disposizione.
E nel romanzo Il ciclo dei demoni di Peter V. Brett è quello che accade: uomini e donne contro i coreling. Lotte sanguinose e aspre, paure e delirio, magia e superstizioni, forza e coraggio, determinazione e spirito di sacrificio gli alleati in questa guerra.
È possibile vincere la guerra? È possibile sconfiggere per sempre il nemico? E con quali armi? Un’arma fondamentale in questa storia è la conoscenza.
Capire e liberarsi dal buio dell’ignoranza è la più potente delle armi, l’unico modo per fare chiarezza in una società che vive nel buio, che preferisce non farsi domande e seguire delle “procedure” standard per cercare di sopravvivere.
In questo clima arretrato e surreale, fanno capolino dei personaggi che non vogliono arrendersi, che riescono ad avere una visione più ampia, a vedere oltre la coltre dell’ignoranza.
E questi personaggi riusciranno a innescare una grande rivoluzione, a cambiare le sorti delle popolazioni, usando semplici ed efficaci mezzi a loro disposizione. In loro aiuto e sostegno l’immenso potere delle rune, lettere di un antico alfabeto magico usato su armi, oggetti, talismani, per la divinazione e che non possono mancare in un fantasy che si rispetti.
Ne Il ciclo dei demoni, le rune diventano un altro protagonista, forse il più importante; l’elemento indispensabile, quasi un’arma segreta che nessuno aveva prima pensato di utilizzare in maniera più ampia rispetto a quanto già fatto. L’utilizzo delle rune viene così portato all’estremo, mostrando facce diverse della stessa medaglia: la conoscenza è potere, ma può diventare manipolazione e sottomissione.
Il potere delle rune sarà anche usato in maniera diversa, non solo per proteggere, ma anche per manipolare persone ed eventi, per raggiungere il potere, per dominare la volontà di chi è non in grado di liberarsi dal gioco dell’incomprensione.
Tre libri che narravo il percorso evolutivo dei suoi personaggi: dalla presa di posizione diversa di fronte a un tabù che li porterebbe a rinunciare alle loro aspirazioni e a diventare delle marionette nelle mani di chi gestisce il potere; al momento in cui prenderanno consapevolezza dell’infinito potere che hanno nelle loro mani.
Chi vincerà? Le rune risplenderanno sbaragliando il nemico e illuminando le menti chiuse di una popolazione sofferente, che si limita a credere ad un’antica profezia e ne aspetta mesta la sua manifestazione?
Il libro è pubblicato in un edizione davvero bella.. Monumentale, ma arricchita con le immagini che aiutano a calarsi nel mondo dei corelings.. Se il primo libro è molto introduttivo alla saga, con i personaggi che crescono partendo da un età molto giovane, comunque tiene bene l attenzione e la curiosità, perché il mondo creato, con il fulcro e i corelings è davvero intrigante.. Nel secondo si inseriscono nuovi personaggi, e la parte sulla cultura Krasiana è davvero una figata, molto meno quella sulla cultura nordica, che altro non è che una cultura medievale ben conosciuta.. Alcune cose perciò risultano un po banali.. Il terzo l'ho trovato inizialmente un po lento, ma alla fine risulta molto interessante nel condurre ad un momento di pathos, che porta a un finale che ti fa desiderare subito gli ultimi due volumi della saga. Le cose negative per me: alcune parti un po lente e lunghe, ma su circa 1600 pagine ci stanno.. E comunque è una scelta dell'autore per creare immersione nella storia.. Una cosa che non mi e piaciuta è la gestione del personaggio di Leesha, veramente patetica, infantile e improbabile, fastidiosa. E infine in un momento topico e conclusivo in una battaglia che aspettavo da tanto, saltato e poi raccontato in un modo davvero ammazza hype.. Nel complesso però una bella saga adult e a tratti violenta, che si legge in un poco tempo nonostante la mole, e che non vedo l'ora di continuare negli ultimi due capitoli al più presto!