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Salto mortale

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Posebna vrsta metafizičkog i avangardnog detektivskog romana. Istraživanje vrlo čudnog događaja, koji je okosnica priče, teče različitim, ali paralelnim tokovima: prvim tokom upravlja pripovedač, a drugim policija.Međutim, kako priča odmiče, ishod istraživanja kao da postaje manje važan i u prvi plan izbijaju neki, u najmanju ruku, čudni podaci i podudarnosti koje će čitaocu vrlo brzo nametnuti niz drugih, važnijih pitanja od identiteta ubice. Knjiga koju hvali Umberto Eko, a dopala bi se i Beket

189 pages, Paperback

First published January 1, 1969

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About the author

Luigi Malerba

99 books30 followers
Co-founder of the Gruppo 63. Luigi Malerba (born Luigi Bonardi; November 11, 1927 – May 8, 2008) was an Italian author who wrote short stories (often written with Tonino Guerra), historical novels, and screenplays, and who co-founded the Gruppo 63, based on Marxism and Structuralism. Umberto Eco said that Malerba was defined post-modern, but that's not all true, because he is maliciously ironic, unpredictable, and ambiguous. He was one of the most important exponents of the Italian literary moviment called Neoavanguardia, along with Balestrini, Sanguineti, and Manganelli.
He was the first writer to win the Prix Médicis étranger in 1970. He also won the Brancati Prize in 1979, the Grinzane Cavour Prize in 1989 (with Stefano Jacomuzzi and Raffaele La Capria), the Viareggio Prize and the Feronia Prize in 1992.

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6 (4%)
Displaying 1 - 15 of 15 reviews
Profile Image for Lee Foust.
Author 11 books213 followers
February 21, 2019
Years ago I read Malerba's The Serpent and was strongly impressed by it's game--presenting only the words of a clearly delusional narrator in such a way that we see both his delusion and the objective reality beyond it. So I grabbed this one at the Feltrinelli store in the Naples train station during a long wait for a train a month or so ago hoping for a similarly successful experimental novel. Sadly, this one didn't quite live up to The Serpent's brilliance although there are some great things in it.

The narrator's voice here, as in The Serpent (so perhaps that's Malerba's chosen territory), is a slightly deranged local vagabond who stalks the plains outside Rome near the sea who hears a strange buzzing in his ears, then finds a corpse in the grass, pretends to interrogate several locals--all of whom have the same name that he does, Giuseppe--all the time carrying on perhaps imaginary conversations with the voice in his head and the (imagined?) voice of his cow (who has an infinite number of names all beginning with Rosa: Rosamunda, Rosalba, Rosella, Rosalina, etc.), with whom he seems to have a husband/wife type (yes, erotic) relationship. This is all pretty great stuff and Giuseppe's voice is quite interesting and entertaining--what will he come up with next! And of course I love the Italian vernacular and all of the language's little ticks and oddities which are captured beautifully here (actually easier for this cultural interloper to read as one learns a language more through listening and imitating speech than reading or writing). However, although a slight, 180 page novel, the 38 chapters, each a little scene, are so repetitive that it was, at times, a tedious read.

Giuseppe seemed something of an Italian version of one of Beckett's early nomadic first person narrators--although better behaved and more polite (except, perhaps, in private with his many-named cow). Still, I didn't feel the human condition and the writer/artist's predicament plumbed here so much as the Italian rustic gently lampooned in his strange, solitary search for company through his many probably imagined interlocutors. Or perhaps the novel was poking fun at mystery novels a bit with its dead doppelgangers. Anyhow, it seems much more ironic and silly than heavy or message-laden. I like heavy and message-laden so perhaps that's what's disappointing me here. Still, I'm intrigued enough by the experiment to read more Malerba but I can't really proclaim this a masterpiece of either form or subject matter although both are novel.

If you're looking for a good read from the famed Neo-Avant-Garde Gruppo '63, stick with Nanni Balestrini whose experiments succeed quite a bit better, secondo me.
Profile Image for Monica.
248 reviews28 followers
December 19, 2024
Le vie della simmetria sono infinite

Opera sperimentale, audace, innovativa e totalmente fuori dagli schemi. Luigi Malerba ci propone una storia raccontata in prima persona da Giuseppe detto Giuseppe che si sviluppa attraverso pensieri.riflessioni.elucubrazioni.congetture dove è il nonsense a definire la trama, la cui logica e significato sono lasciati alla libera interpretazione del lettore.
"Io sono Giuseppe, detto Giuseppe, e questo è l’unico punto fermo della mia storia.

La vicenda prende il via con il ritrovamento di un cadavere: chi è la vittima? Chi è l’assassino? Che ruolo ha tutto questo nella vita di Giuseppe detto Giuseppe? All’apparenza il romanzo sembra un giallo classico, ma presto ci accorgiamo che questa percezione è solo un'illusione. Infatti, appena viene ritrovata l'arma del delitto, un coltello, scopriamo che non ha la lama e, qualche pagina dopo, che non ha nemmeno il manico. Ed è con questi espedienti narrativi che Malerba si diverte a destabilizzare il lettore, facendolo vagare in un labirinto di domande.

Mano a mano che la storia (storia?) prosegue, sorgono e si accumulano interrogativi enigmatici: Perché gli uomini si chiamano tutti Giuseppe? Qual è il legame con il cadavere? Per quale ragione la donna con cui Giuseppe detto Giuseppe interagisce cambia continuamente nome? Giuseppe scappa o rincorre? Ogni risposta sembra impossibile, ogni punto d’approdo è solo un nuovo punto di partenza.

Tanti dubbi e poche certezze. Malerba, con astuzia e ironia, gioca con le nostre aspettative, spingendoci a dubitare di ogni ipotesi e ragionamento appena formulato, rendendo impossibile afferrare la realtà. In questo modo, il lettore si trova in balia di un continuo "salto mortale", un esercizio mentale in cui cerca di dare senso a ciò che legge, senza però riuscirci del tutto.
"Ogni volta che penso di aver capito qualcosa, quel qualcosa si sgretola, come sabbia tra le dita.

Leggere Salto mortale è un’esperienza complessa ma incredibilmente stimolante che invita il lettore a riflettere, a dubitare, a interrogarsi. È un gioco intellettuale dove la vera sfida è tentare di orientarsi in un universo narrativo dove nulla è mai come sembra. Non è semplicemente una storia da leggere, ma piuttosto un'esperienza filosofico-esistenziale, un confronto con l'ambiguità della vita stessa.
E aprirsi a questa ambiguità è fondamentale per poter apprezzare il testo nella sua interezza.
Personalmente credo che, una volta terminato il romanzo, le reazioni possano essere soltanto due: o lo si ama o lo si odia.
In ogni caso, è un libro che non lascia indifferenti.
Profile Image for dv.
1,398 reviews59 followers
January 3, 2022
Dopo Il Serpente, nel 1968 scrive questo romanzo di nuovo sperimentale e sorprendente, perfino nell'indice finale. Un giallo del tutto sui generis (come lo era stato un decennio prima il Pasticciaccio di Gadda) in cui tutto si muove e cambia, in una indeterminazione che smonta il genere e costruisce qualcosa di nuovo e fantastico, in cui il divertimento della scrittura si evince anche nelle ripetizioni e nello storpiare nomi e parole (es: "eccetera ecceterone"). Una perla.
Profile Image for Elettra.
356 reviews28 followers
December 24, 2024
Opera sperimentale? Allora esperimento ben riuscito. Mi è piaciuta molto quest’opera di Malerba e il suo linguaggio eterodosso, straniante e in certi momenti surreale, mi ha ricordato quello usato adesso da Paolo Nori. I neologismi, le costruzioni sintattiche inaspettate, l’abbondanza di metafore e similitudini creano qui un effetto di straniamento che sottolinea l'aspetto surreale e grottesco della narrazione. La mancanza di punteggiatura poi contribuisce a creare un flusso di coscienza ininterrotto, che riflette la complessità e l'ambiguità della realtà rappresentata. In effetti quest’opera che si presenta come un giallo, ne trascende subito i canoni e si addentra invece in un'analisi profonda dell'animo umano e della condizione esistenziale. C’è inoltre anche una polifonia di voci, che complica l’individuazione del colpevole e mette in crisi le certezze del lettore e del protagonista. Ci sarebbero molti altri elementi da sviscerare perché l’opera è sfuggente e aperta a molte interpretazioni. In questo, a mio parere, sta appunto l’importanza di questo esperimento!
Profile Image for Helen.
55 reviews
August 8, 2025
one of the classic avantgarde/experimental writings putting a destabilising twist on the classic crime plot by destroying any sense of coherence and sense-making - which does have a very disorienting effect on the reader and makes the reading not always that easy.
Profile Image for Diego F. Cantero.
141 reviews5 followers
May 11, 2022
un botón:

“…tal vez creo ver un tanque y sin embargo se trata sólo de un pensamiento. Giuseppe, amigo mío, mira que los pensamientos carecen de motor. Entonces es realmente cierto, un tanque americano con su torrecilla y su cañón. Rosa decía es natural si es un tanque por fuerza debe tener un cañon. Es precisamente esto lo que me preocupa y ella dijo siempre te pierdes en los detalles, olvida ese cañón. Pero cómo olvidarlo. No pienses en ello, el tanque es algo que pasa y se va.
Espera que se vaya ese tanque y luego hablamos y ella decía tranquilízate que ya se aleja. Nada de tranquilizarme, dije, si no es un campesino o una ilusión, ¿qué viene a hacer aquí un carro armado americano?
He oído decir, dijo Rosalinda, que es un soldado muerto durante la avanzada. ¿Pero si murió cómo puede manejar un tanque? No me he explicado, es su alma que no tiene paz y vuelve a estas partes como hacen a menudo las almas de los condenados, jamás he oído decir que las almas se metieran en un tanque que pesa tantas toneladas. No tendría nada que decir si ese alma viniera de vez en cuando vestida de soldado americano, pero que lleve consigo un tanque de guerra. Se ve que no puede hacer otra cosa. ¿Y dónde consigue la gasolina para echarlo a andar? Se necesitarán muchos litros es decir muchos galones como dicen los americanos y verdaderamente ni siquiera se trata de gasolina,
ESTOS ANIMALAZOS SE MUEVEN CON NAFTA.

En fin no entiendo dónde toma la nafta el alma condenada de un soldado americano. No tienes ni idea de lo que consume un vehículo como ese es peor que un aeroplano. Mira sin embargo no debe ser malvado, no le ha disparado a nadie y no se ha oído decir que haya asaltado alguna gasolinera. Una vez arrasó un campo de patatas se ve que había perdido el camino.
Murió durante la avanzada, dije. Si de cuando en cuando le gusta volver no molesta a ninguno, salvo a ese campesino del campo de patatas. ¿Y lleva siempre consigo el tanque? No querrás que haga el viaje a pie,
VIENE DE MUY LEJOS

¿Pero sabes dónde consigue nafta? ¿Quién le da el dinero para pagar?
Déjalo en paz, dijo Rosina, con su tanque en el fondo del prado en medio de las flores se aleja. Ese soldado, dije, esa alma condenada que va y viene con su tanque, no te creas que un alma condenada viene de tan lejos sin saber lo que quiere hacer. Quiero decir sin que alguien lo mande, no bromeemos…”
Profile Image for Enrico Saiardi.
23 reviews
March 24, 2022
Succede, qualche volta, che leggi un libro e ti accorgi che è una cosa diversa, una cosa strana, una cosa che qualcuno, intendo qualcuno più bravo di me, chiamerebbe un capolavoro.
Salto mortale è una cosa così e lo capisci dalle prime pagine, da quando il protagonista si presenta: si chiama Giuseppe, detto Giuseppe.
Puó sembrare un giallo, e ne ha le carattetistiche generali: inizia con il ritrovamento di un cadavere sul quale Giuseppe inciampa per caso, ma la trama (quel poco di trama) è solo un ronzio che fa da sottofondo alle vere protagoniste, le parole.
È come se Malerba volesse, attraverso la sperimentazione del linguaggio, mettere in luce la "perpetua stranezza dell'universo" e ci riesce senza nemmeno sforzarsi troppo.
La prosa è sempre doppiata, insistente, che nomina le cose e immediatamente le fa oggetto di irrisione, componendo e scomponendo i fatti e la geografia dei luoghi.
Sempre qualcuno bravo, come quello dell'inizio, potrebbe dire che si tratta di metanarratività postmoderna, ma secondo me stavolta non ci prenderebbe tanto questo qualcuno bravo.
Allora possiamo dire che Salto mortale racconta...cioè non racconta niente, tenta di raccontare e poi fallisce e poi ci riprova di nuovo e sempre fallisce e sempre ricomincia.
Profile Image for lalibreriadifra.
71 reviews42 followers
January 23, 2022
“Giuseppe è un nome che non mi piace, kappa sono preoccupato.”

È il secondo romanzo di Malerba che leggo, e come sempre a fine lettura rimango un po’ interdetta. Il motivo è sempre lo stesso, la scrittura di Malerba è tanto ambigua quanto affascinante.
Il protagonista del libro è Giuseppe detto Giuseppe, che un giorno, camminando in un prato, si imbatte nel cadavere di un uomo. Potrebbe essere l’inizio del giallo classico per eccellenza, eppure è tutto il contrario.
Come sempre lo scrittore rovescia le caratteristiche del romanzo giallo, giocando con i lettori, facendo credere loro determinate cose, e poi negare tutto, quasi prendendoli in giro.
Inizia così la storia di Giuseppe detto Giuseppe, che, conoscendo ogni personaggio della storia, tutti casualmente di nome Giuseppe, cerca di capire chi è il morto e chi è stato ad ammazzarlo, ma sembra quasi non arrivare ad una conclusione.
Malerba lascia intendere al lettore l’intero finale, e di conseguenza l’intera storia: Giuseppe detto Giuseppe è il morto, e allo stesso tempo l’assassino. Sembra assurdo pensarlo, ma è proprio così.
La realtà è sempre in movimento, circolare, ed esattamente come dei veri e propri salti mortali, ritorna sempre al punto dove tutto è iniziato.
È un romanzo molto scorrevole, la scrittura malerbiana è sempre molto particolare, non annoia mai, anzi è molto coinvolgente.
Sicuramente è un libro che consiglio, forse però prima penso sia necessario conoscere bene l’autore e il suo stile, altrimenti il tutto apparirà molto difficile da decifrare.
Profile Image for Tommaso.
77 reviews13 followers
August 23, 2025
Che io poi non lo avevo mai letto Malerba e dici Malerba chi eh per forza mi dici Malerba chi figuriamoci è uno che potrebbe stare nei libri di scuola e in quello che chiamano canone della letteratura nazionale al fianco di Calvino che non è che abbia tanto da invidiare a Calvino però ecco non esageriamo dici vabbè non esagererò però se metti lui accanto a Pagliarani e Balestrini guarda che è un trio di tutto rispetto eh certo mi dici tu ma chi lo legge oggi Malerba anzi peggio chi lo PUBBLICHEREBBE oggi Malerba, e Pagliarani e Balestrini figuriamoci gli editor e i correttori farebbero un lavoro di macelleria che lasciamo perdere però c’è da chiederselo perché gli editori grossi una volta pubblicavano cose tipo Luigi Malerba e oggi figuriamoci che uno dice è che la gente non legge più e non si interessano più alla letteratura ma ora dai tutte cazzate ora t’immagini negli anni sessanta con il tasso di analfabetismo al dodici per cento e una distribuzione sicuramente più lenta di oggi mi dici la gente leggeva di più dai chi ci crede e allora lo sapete cosa vi dico cari editori che una volta pubblicavate cose tipo Luigi Malerba e oggi figuriamoci che dovete prendere due banane e non che così una ve la mangiate ma proprio tutte e due le dovete sbucciare e stroncarvele su per il culo.
Profile Image for Emanuela.
762 reviews39 followers
December 22, 2024
Terminato questo libro sono rimasta decisamente senza parole!
Non perché il “colpo di scena” finale lo sia stato realmente, perché in effetti era qualcosa su cui la trama mi aveva messa in guardia e quindi avevo già pensato che potesse svelarsi qualcosa di strano, ma perché, per il modo in cui viene rivelato, riporta tutto all’inizio, al punto di partenza ed allora viene da chiedersi: tutto quello che ho letto fino ad ora che cos’era? Sogni, pensieri in punto di…, viaggi di creature ultraterrene, ricordi del passato…, il tipo di narrazione decisamente sconclusionata e che non rispetta nessuno dei canoni contemporanei, è scelto solo per virtuosismi oppure indica una certa difficoltà di ragionamento del protagonista, che io ho pensato ritardato?, gli altri Giuseppe esistono veramente? Muoiono o no? Sono dei figli o parenti prossimi dello stesso? E quella donna da cui si reca ma che chiama sempre con nomi diversi?
la risposta per tutto è quantomai BOH!!!
L’autore ci lascia con tanti interrogativi per la testa che resteranno per sempre in sospeso. Se da un lato questo è fastidioso, dall’altro è d’obbligo fare tanto di cappello 🎩 a un autore che nel 1968 riesce a produrre un testo del genere, diventando, a mio parere senza ombra di dubbio, precursore di un genere.
Profile Image for Tyrone_Slothrop (ex-MB).
843 reviews113 followers
August 7, 2017
L'Io frantumato

E' un uomo a pezzi, in tutti sensi, il protagonista di questo vertiginoso romanzo quasi sperimentale di Malerba. Giuseppe detto Giuseppe si rispecchia, si trasferisce dentro gli altri personaggi che appaiono e scompaiono, dialoga e litiga con tanti sé, con una voce alle sue spalle, con una donna dal nome sempre diverso, con poliziotti, investigatori e assassini su uno sfondo di un delitto di periferia romana. E noi lettori restiamo interdetti, quasi giocati in questo immensa acrobazia narrativa, senza nessun mezzo per capire cosa sia reale, cosa sia nella mente di Giuseppe, cosa resti dell'identità personale e della stessa esistenza reale di un uomo….Si rimane ammirati e sconcertati nel constatare la grande capacità di Malerba di rendere i meandri oscuri e i labirinti terribili di una mente instabile (o forse ormai completamente distaccata dal reale)….
Profile Image for Lily🌻.
228 reviews11 followers
June 12, 2023
GENIALE! Consiglio la lettura a chi ha studiato qualcosa sulla Neovanguardia, altrimenti risulta difficile capire la scelta narrativa dell’autore.
Profile Image for Carlos.
787 reviews28 followers
September 21, 2016
Seguramente no letal, pero si un salto vertiginoso, excéntrico, es el que damos con esta novela de Luigi Malerba, un gran explorador de los caminos narrativos, un tergiversador del ritmo y la palabra escueta. “El lenguaje de Malerba es babilónico o, mejor dicho, constituye la estratificación de todos los lenguajes: dialectos, léxicos de la antigua tradición literaria, fórmulas burocráticas y mil modulaciones e inflexiones que se asemejan a los virtuosismos de un gran músico o a los ataques de frenética euforia de un neurasténico”. Así que, como podrá ver el apreciable lector, si lo que desea es una narración lineal, mejor busque en otro lado. Pero eso sí, se perderá una ejemplar novela experimental, de sobrada calidad.
“Salto mortal”, en trazos muy generales, es una novela policiaca, pues se están cometiendo asesinatos en un poblado cercano a Roma; Giuseppe (un personaje completamente sui géneris) intenta encontrar al criminal, pero no siguiendo una metodología clara o deductiva, sino perdiéndose en intrincados laberintos que más parecieran salidos de sueños –o pesadillas–: escenas que se acercan a la incoherencia o a un estado onírico permanente, lleno de paradojas.
Amén de todo lo anterior, la novela tiene una fuerte carga de hilaridad: muchos de los embrollos parecen de un absurdo tal que el lector no podrá más que sonreír ante tales disparates.
En resumidas cuentas, “Salto mortal” es una clara muestra de por qué la crítica considera a Malerba entre los “exploradores más sagaces” y más prestigiosos de la literatura italiana del siglo XX.
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