"Non muoio neanche se mi ammazzano" scrive Giovannino Guareschi nel suo Diario clandestino, piccolo grande capolavoro composto nei lager nazisti e testo emblematico per comprendere la sensibilità e l’ironia di un autore che non rinunciò a regalare un sorriso neanche durante gli anni di prigionia. Sopravvissuto ai campi di concentramento, Guareschi è stato protagonista di una vita da romanzo che, come racconta con passione e partecipazione Guido Conti in questo volume, lo ha portato a essere vignettista satirico, fotografo, sceneggiatore, polemista politico, autore di saghe indimenticabili come quella di Don Camillo e Peppone, fino a diventare un protagonista assoluto della cultura italiana del Novecento. Quella di Guareschi è la storia di un uomo libero, capace di reagire anche alle sofferenze vissute con quello sguardo insieme ironico e commovente con cui ha raccontato in modo irripetibile la storia e i cambiamenti del nostro Paese.
Bellisssima biografia di Giovannino Guareschi. L'unico punto in cui non sono d'accordo è la valutazione di alcuni personaggi di "Don Camillo e don Chichì" Consigliato - ma solo dopo aver letto l'autobiografia di Giovannino "Chi sogna nuovi gerani"