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231 pages, Paperback
First published October 1, 2012
Mi chiedo perché mi ostino a provarci, con Rumiz. Lo so da un pezzo che mi sta sulle scatole, eppure. Forse perché scrive libri di viaggio e a me piacciono molto, ma alla fine resto della mia opinione: Rumiz mi sta sulle scatole.
Mi sta sulle scatole la sua nostalgia per i tempi in cui si stava meglio quando si stava peggio; la nostalgia per le frontiere, quelle serie con guardie, dogane, recinzioni, controlli, passaporti "il sogno, la linea d'ombra da valicare, il senso del proibito"; la scrittura emozionale e nostalgica.
In 6000 chilometri e 33 giorni attraversa 9 nazioni (Finlandia, norvegia, russia, lettonia, estonia, lituania, polonia, bielorussia, ucraina), quasi sempre con mezzi pubblici, si ferma quindi al massimo 3,6 giorni per nazione (ma in Russia si ferma molto di più), corre come un razzo. Si ferma, poco o tanto, in almeno 38 località, mi sono disegnata il tragitto sulla cartina. Per circumnavigare il lago Ladoga spende 45 ore di treno, 2 giorni "persi"; in ogni posto parla con 4 gatti. In Estonia, per esempio, si ferma 2 notti. Però ha capito tutto di quel paese, ce ne racconta la rava e la fava.
Ma soprattutto, non perde l'occasione per schizzare veleno e disprezzo nei confronti dell'occidente e della UE: tutti i mali sono a occidente, tutto il bene e il bello nell'Europa dell'est; le persone meravigliose solo in oriente, i fiumi più belli, le città più accoglienti. Ah, la Russia!
"Non capisce che noi siamo stanchi dell’Ovest claustrofobico, e non riesce a intendere il senso di questo viaggio su una linea di periferie. Tantomeno capirebbe che sto morendo di nostalgia per le sponde dell’Onega e la banja fumante di Velikaja Guba."
"Nel Mediterraneo la volta azzurra totalitaria ti schiaccia, qui sul Baltico il cielo offre visioni continue e mutevoli"
e ancora:
"bei giovani magri, occhi appassionati, carichi di un ardore sconosciuto in Occidente"
"bambini che leggono, ecco un'altra cosa scomparsa dalle mie parti"
"In Italia non conosciamo quello sguardo e quella barba, il nonno che tutti vorrebbero avere"
"L’Occidente non ha perduto solo il tempo, che gli sfugge tra le dita, ma anche la compagnia rassicurante dell’acqua. Non mormora, non tuona, non culla più."
"L'Occidente è il luogo dove lo sbadiglio regna sovrano"
Eccetera.
Poi arriviamo al ridicolo: "Tre maiali dietro a una staccionata. Grufolano negli avanzi di cucina e non puzzano come i nostri."
EH, pure i maiali sono meglio, a est. La prossima volta che mi torna voglia di un Rumiz, per farmela passare devo pensare a tre maiali.
qui su google earth più o meno la mappa dei posti visitati durante il viaggio