L’inverno nucleare è una raccolta di interviste, articoli e saggi scritti fra il 1982 e il 1985, negli ultimi anni della guerra fredda, quando non rallenta la corsa alle armi atomiche nonostante le richieste e le mobilitazioni del pacifismo mondiale. Viene pubblicata nel 1986, nell’anno del disastro di Černobyl’, che pone questioni inderogabili sull’uso dell’energia nucleare. Nell’ultimo periodo della sua vita, quasi fosse un lascito testamentario, Alberto Moravia si interroga sull’oscura tentazione dell’umanità ad autodistruggersi. Non fa del “giornalismo sulla bomba atomica”, ma si serve della parola e di una ragione umanistica per indagare un problema che coinvolge tutti, per contribuire a immaginare un tabù della guerra al pari dell’incesto. Questa nuova edizione a cura di Alessandra Grandelis, arricchita con testi inediti, ripropone l’urgenza di quella speranza necessaria alla quale Moravia dà forma con la scrittura.
Alberto Moravia, born Alberto Pincherle, was one of the leading Italian novelists of the twentieth century whose novels explore matters of modern sexuality, social alienation, and existentialism. He was also a journalist, playwright, essayist and film critic. Moravia was an atheist, his writing was marked by its factual, cold, precise style, often depicting the malaise of the bourgeoisie, underpinned by high social and cultural awareness. Moravia believed that writers must, if they were to represent reality, assume a moral position, a clearly conceived political, social, and philosophical attitude, but also that, ultimately, "A writer survives in spite of his beliefs".
Ho preso questo libro perché non avevo ancora mai letto nulla di moravia ed ero curiosa del suo stile, o almeno di un suo assaggio. Ho trovato una raccolta di articoli e di interventi dall'impronta asciutta, forse un filo retorica, ma chiaramente animata da buona fede. Hanno un grande peso le convinzioni etiche e personali dell'autore, che utilizza questi testi in modo politico, sperando di sensibilizzare le persone sulla responsabilità collettiva che abbiamo per il disarmo nucleare.
Sono testi estremamente attuale, pur essendo stati scritti quarant'anni fa!
"la guerra nucleare non somiglia alle altre guerre mondiali per tre ragioni: 1) la durata: due o tre minuti, 2) la micidialità: cento per cento di morti, 3) il fatto che oltre all'umanità distruggerà la Terra"