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La Casa dei Demoni #3

Spire di fuoco (La Casa dei Demoni Vol. 3)

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L’emozionante terzo e ultimo libro della serie "La Casa dei Demoni" aperta da "Il bacio della morte".«Tu non conosci la paura» si è sentita dire tante volte dopo uno dei suoi gesti avventati. Ma adesso Thea, la giovane cacciatrice di demoni Azura, sa che non è così: la morte improvvisa di qualcuno a lei caro sta facendo vacillare la sua spavalderia. Soprattutto quando, durante una spedizione nel folto dei boschi rumeni, si trova di fronte un nuovo, insidioso le Vâle Nere, entità malefiche delle foreste. Ma le sfide non sono finite. Rientrata a Palazzo, Thea scopre che il padre Zarmayr se ne è andato senza spiegazioni, ossessionato da una sua personale crociata. Ormai la ragazza può contare soltanto sull’amore di Damian, ancora più forte dopo tante difficoltà. Eppure neanche lui potrà aiutarla quando si ritroverà nella torre nera di Vera Ruja, potentissima regina delle Vâle… Uno scontro all’ultimo sangue per un finale che vi lascerà senza fiato.

245 pages, Kindle Edition

First published March 18, 2015

51 people want to read

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Marta Palazzesi

34 books55 followers

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4 stars
50 (35%)
3 stars
43 (30%)
2 stars
17 (11%)
1 star
3 (2%)
Displaying 1 - 18 of 18 reviews
Profile Image for ALEXISAMAILIBRI.
282 reviews39 followers
September 8, 2018
Il personaggio di Thea è cresciuto tantissimo nel corso della sua lettura, non si è fatta più prendere dall’avventatezza ma ragiona prima di compiere un’azione. Ha fatto davvero tanto, ma un altro personaggio che mi ha sorpreso è il padre della ragazza, Zarmayr Carzou che avevo già un sospetto su di lui nel voler proteggere sua figlia sebbene non dimostrava apertamente il suo amore e il suo affetto, ma in quest’ultimo libro mi ha completamente spiazzato.
La sua storia è molto triste e rancorosa (con un padre che ha avuto dubito che non dovesse esserlo), eppure ha sempre messo in primo piano la famiglia, già da piccolo difendeva il fratello maggiore, anche da grande quando scopre che la vita del fratello è in pericolo.
Due personaggi come Thea e Zarmayr sconvolgono completamente l’idea del lettore che si fa su di loro, soprattutto quando uno di loro sa che la morte è imminente. E Damian? Beh Damian ha affrontato l’ultimo tassello del suo passato per poter finalmente andare avanti da fare anche qualcosa di inaspettato e vi lascio con due frasi di quest’ultimo libro
“Ti voglio bene, Thea” (le ultime parole rivolte alla figlia di Zarmayr Carzou)
“Legati a me”
Profile Image for Lady Serpeverde.
241 reviews17 followers
April 29, 2021
⭐️⭐️⭐️. 5
Mi aspettavo davvero tante cose dall’ultimo libro di questa trilogia e diciamo che in fin dei conti non è malaccio. Thea è molto cresciuta (maturata) dai precedenti volumi e il personaggio di Damian è totalmente diverso però entrambi mi sono davvero piaciuti. Ambientazioni stupende e storia originale. Unica pecca? IL FINALE APERTO
Profile Image for Lia .
201 reviews1 follower
April 28, 2015
Un finale aperto. Nulla vieta che si posso scrivere un altra storia.
Mi mancherà Thea l'impulsiva e testarda Thea, ma è cresciuta e le varie perdite subite le hanno insegnato qualcosa e l'hanno fatta crescere.
Sono come Anka predico il futuro, avevo capito che Zarmayr sarebbe morto per sua figlia, le possibilità non erano molte o era Thea o era sua moglie. Ma visto che Thea ha la capacità di cacciarsi nei guai anche quando sta facendo del bene è stato quasi scontato. Be' almeno non era proprio il gelido e cinico Incubo che si pensava, sapeva amare, poco e non lo dimostrava ma sapeva amare.
Sono estremamente felice che Alex si sia ribellato era ora. Mi dispiace che usando i suoi poteri morirà ma ha fatto bene a ribellarsi e a fare ciò che desidera.
Infine Kirill mi dispiace molto per lui in fondo non era poi cosi male. Ma purtroppo in una guerra le morti ci sono sia tra i buoni che i cattivi.
Profile Image for Seli Ombre Angeliche.
345 reviews71 followers
March 4, 2020
Eccoci al volume conclusivo della trilogia La Casa dei Demoni! Se da un certo lato posso dirmi felice di essere arrivata alla fine di questa serie, soprattutto in quest'epoca di saghe troncate, dall'altra devo ammettere di essere rimasta delusissima, la cosa peggiore è che me lo aspettavo.
Se mi seguite da un po' sapete già che il mio rapporto con questa trilogia non è mai stato dei migliori, fin dal suo esordio avvenuto con Il bacio della morte. Il primo e il secondo volume li avevo infatti recensiti positivamente - parlando di voto -, nel senso che gli avevo assegnato 3 stelle e di conseguenza avevo dato loro la sufficienza, ma di entrambi i volumi avevo enfatizzato gli stessi pregi e gli stessi difetti, quindi a mio parere con lo sviluppo della storia non c'è stato nessun miglioramento per quel che riguarda lo stile dell'autrice, che ho sempre trovato corretto, ma molto impersonale.
Arriviamo poi a Spire di fuoco, volumetto molto corto rispetto ai precedenti, che conclude finalmente la storia di Thea e Damian e che, parlando sinceramente, ho letto più per dovere che per piacere. Tornando al libro, il briciolo di speranza che avevo che questo volume mi appassionasse e mi facesse cambiare idea su tutta la trilogia è stato spazzato via già dalle prime pagine.
Insomma, bando alle ciance, io mi sono sentita davvero presa per i fondelli. Se nei primi due volumi della serie la storia ci veniva narrata dal punto di vista di Thea, protagonista indiscussa della trilogia, in Spire di fuoco non si sa perché i riflettori si concentrano su Zarmayr, il padre di Thea. Personaggio senza dubbio interessante, ma che con tutti i flashback e i capitoli dedicati alla sua infanzia hanno reso il romanzo una specie di prequel/spin off della saga, più che la conclusione vera e propria. La maggior parte delle scene più importanti vengono saltate a piè pari e il lettore viene a malapena informato di ciò che è successo e questa cosa mi ha davvero fatto incavolare. Altro punto negativo che non posso tralasciare è che la Palazzesi in questo ultimo e breve volume ha scelto di mettere da parte il nemico che fin'ora ci eravamo abituati a vedere, gli Azura, demoni terribili che la nostra ironica Thea è addestrata a cacciare, e ha puntato tutto su una nuova minaccia, le Vâle Nere, creature malefiche che però fin'ora non erano mai state neanche nominate. Una scelta azzardata, che secondo me ha allontanato ancora di più questo terzo volume dai due precedenti.
Cosa dire poi di tutti i personaggi che ci eravamo abituati a vedere al fianco di Thea, e che in questo capitolo svaniscono in uno schiocco di dita? Non si salva nemmeno Damian, il grande amore della protagonista, che in 300 pagine dice sì e no quattro parole ed è più inutile di tutti gli altri personaggi messi insieme.
Ricapitolando: amici svaniti nel nulla, fidanzato confinato in un angolo, nuovi nemici aggiunti all'ultimo e il punto di vista di Zarmayr che, sebbene lo abbia trovato piuttosto interessante, secondo me ci sarebbe stato bene in un volume a parte. Come al solito ho trovato lo stile e la storia piatti e poco appassionanti, il finale più che soddisfarmi mi ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo, ma la mia domanda resta: perché non regalare ai fan della trilogia un finale degno di questo nome, e tenere nuovi nemici, nuovi PoV e flashback vari per un vero spin off? Avrei davvero preferito che la Palazzesi avesse fatto così, perché questo finale a mio parere è stato un buco nell'acqua, disordinato e deludente. Se già Il bacio della morte e Il sogno dell'Incubo non mi avevano conquistato, Spire di fuoco mi ha fatto storcere definitivamente il naso. Peccato, perché con un lavoro ben fatto avrei potuto rivalutare la serie, invece mi vedo costretta a bocciarla.
La Casa dei Demoni non è sicuramente tra le saghe peggiori che abbia letto, ma resta una delle meno emozionanti presenti nella mia libreria. Abbastanza carina da leggere, ma troppo facile da scordare, fa fatica a conquistare e affezionarsi ai personaggi è quasi impossibile.
Per me, quindi, è un enorme NO.
Profile Image for Roberta.
477 reviews28 followers
April 1, 2015
Thea sta superando un grande lutto che ha messo in discussione tutte le sue certezze e come se non bastasse durante un giro di caccia si trova a dover affrontare delle nuove nemiche: le Vâle Nere, entità malefiche delle foreste. Tornata a Palazzo scopre che il padre è partito e nessuno sa dove sia andato.
Per Thea le cose si metteranno davvero male quando si ritroverà prigioniera delle Vâle Nere, ma a salvarla sarà qualcuno che mai avrebbe immaginato sarebbe corso per lei...

Terzo ed ultimo volume della saga La Casa dei Demoni, volume che sancisce la bravura della Palazzesi e che riscatta l'inizio avuto con Il bacio della Morte.
Il racconto ha un ritmo veloce e fin dall'inizio si viene travolti dagli eventi e, anche se il lettore lo intuisce, non viene subito detto di chi è il funerale a cui si sta preparando tutto il Palazzo creando suspense.
I veri protagonisti di quest'ultimo volume sono Thea e suo padre Zarmayr Carzou: due personaggi che libro dopo libro sono cambiati molto, maturati e sono i protagonisti perfetti ed incontrastati di questa saga.
La Thea di Spire di fuoco è una ragazza completamente diversa da quella conosciuta all'inizio della saga, ha ancora un carattere molto forte, ma è maturata molto e non è più impulsiva, pensa sempre prima di agire ed ha imparato a chiedere aiuto.
Zarmayr è una vera e propria rivelazione, in questo libro vengono date molte informazioni sulla sua infanzia e sulla sua vita e credo sia impossibile non rimanere affascinato da un personaggio simile, che sa esser ironico e sarcastico, ma anche un buon padre ed un vero leader.
Come già successo con Il sogno dell'Incubo la maggior parte della storia è ambientata al di fuori del Palazzo e il lettore scopre insieme a Thea nuovi mondi carichi di magia e delle creature che all'apparenza son bellissime, ma che nascondono un'animo meschino e malvagio.
Damian continua a restare un incognita, mostra qualcosa in più di sè, ma è ancora un'ombra accanto a Thea.
I personaggi son meglio descritti, più caratterizzati e ciò fa si che il lettore si senta maggiormente coinvolto.
La trama è avvincente ed ho apprezzato l'alternarsi del racconto delle vicende di Thea con quelle del padre, questo permette al lettore di non annoiarsi e crea aspettative, il lettore è incuriosito da entrambe le storie e si lascia coinvolgere e pagina dopo pagina desidera sapere qualcosa di più.
Ancora una volta i famigerati temuti Azura fanno solo capolino all'interno del racconto, ma devo ammettere che questa è una delle cose che ho imparato ad apprezzare dell'autrice, che non ha voluto incentrare la sua saga sull'eterna lotta tra due fazioni, ma ha dato una visione più completa del mondo che ha creato e che ha mille diverse sfumature.
Il finale lascia senza parole ed è inaspettato, per un attimo ho creduto che mi sarei ritrovata a leggere la descrizione del grande scontro tra demoni ed Azura, invece son rimasta piacevolmente sorpresa, anche se la fine scelta dalla Palazzesi ha inferto un duro colpo al mio cuore!
So che molti hanno abbandonato la saga dopo il primo volume, ma devo ammettere che la Palazzesi con Spire di fuoco ha superato se stessa e ha confermato ancora una volta di avere un grande talento, di saper scrivere e soprattutto di riuscire a dar vita ad una storia avvincente ed emozionante.
Se siete in cerca una saga diversa vi consiglio La Casa dei Demoni e non fermatevi al primo libro, date fiducia all'autrice e scoprirete che andando avanti migliora e appassiona. Sono tre letture leggere, veloci e piacevoli, con una trama originale e con la giusta quantità di romanticismo.
Profile Image for Giulia.
93 reviews
April 13, 2015
Tre stelle e mezzo.

Spire di fuoco è l'ultimo episodio di una saga fantasy e paranormal, nata dalla penna di Marta Palazzesi. Chi mi legge già da un po' sa che il mio rapporto con questa serie, in particolare con Il bacio della morte, suo esordio, non è stato idilliaco. La sua trama si caratterizzava di quei dettagli capaci di accendere la mia curiosità, arrivata però alla lettura del primo capitolo la mia aspettativa si è scontrata con determinati particolari che me l'hanno reso troppo somigliante ad un'altra serie che già seguivo, L'accademia dei vampiri di Richelle Mead. Accantoniamo però queste mie prime impressioni, di cui vi avevo già parlato al tempo della sua lettura. Ridimensionate le mie aspettative, ho deciso di proseguire la lettura della serie e in questo secondo capitolo, Il sogno dell'incubo, ho trovato quelle particolarità capaci di rendermi la lettura piacevole. Spire di fuoco riprende pochi mesi dopo la fine de Il sogno dell'incubo. Serena, la migliore amica di Thea, è impazzita e il Palazzo è in fermento per la deposizione di Grigor, suo governante. Non voglio soffermarmi troppo sulla trama poichè è facilissimo farsi scappare qualche spoiler indesiderato per i lettori della serie. Quello di cui voglio parlarvi sono invece le caratteristiche che mi hanno colpita. La prima è la scelta dell'autrice di dare spazio, nella narrazione, a uno dei personaggi secondari più interessanti e controversi, Zarmayr Carzou, Incubo e padre della protagonista. Nella lettura mi sono trovata quindi davanti a un alternarsi di capitoli in prima persona, in cui Thea fa da protagonista, e capitoli scritti in terza persona ma dal punto di vista di Zarmayr. Solitamente non è una cosa che apprezzo poichè è un togliere spazio agli attori principali ma questa volta l'ho accolta con piacere. Marta ci da così la possibilità di conoscere a fondo il passato di Zarmayr e di cogliere negli episodi che lo hanno coinvolto, il perché a certe sfumature del suo carattere. Avremo anche la prova che, sotto quel cinismo e quella mente affilata, in realtà si nasconde un cuore pulsante d'amore. I colpi di scena sono pochi e concentrati nelle ultime pagine del libro. Tale caratteristica mi ha fatto pensare a Spire di fuoco più come ad un capitolo di passaggio fra due grandi avventure. Mi e spesso capitato di trovare questo genere di libri nelle serie che ho letto e si, se da un lato hanno contribuito a rallentarne la lettura, dall'altro non mi sono mai dispiaciuti. Mi piacciono le serie ricche di colpi di scena ma trovo che questi debbano anche essere abilmente diluiti e distribuiti lungo tutto il corso della narrazione, lungo il corso dei libri che la compongono. Thea, come è nella sua natura, per il fortissimo desiderio di salvare gli altri non potrà evitare di infilarsi in qualche guaio. Guaio che porterà il lettore a conoscere due creature paranormali: le Vale Nere e le Iele. Tanto orripilanti e orrende all'esterno le prime quanto ingannevolmente belle e eteree le seconde. Alla fine del libro Thea non sarà più la stessa, sia fisicamente che psicologicamente. Una presenza che ho trovata molto evanescende in questo capitolo è quella di Damian e questa caratteristica ha fatto si che, fino al colpo di scena finale, rimanesse un po' come un personaggio di sfondo così come la loro storia d'amore.

Link alla recensione sul blog: http://ilmagicomondodeilibri.blogspot...
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Francy.
257 reviews14 followers
April 27, 2015
Da http://leggerefantastico.blogspot.it
3 1/2
Siamo giunti al termine della trilogia paranormal romance "La Casa Dei Demoni", una piacevolissima serie italiana che ha avuto come protagonista la giovanissima eroina Thea Anderson, mezza umana e mezzo succubo, una ragazza piena di grinta e coraggio che ci ha accompagnato in questo lungo viaggio fatto di pericoli, segreti, intrighi e creature ovviamente soprannaturali. Insieme a lei moltissimi altri personaggi che si sono alternati in un crescendo di azione, adrenalina, pathos e rivelazioni. In questo ultimo volume, Thea dovrà far fronte ai sentimenti burrascosi che le imperverseranno nel cuore dopo la perdita della sua migliore amica Serena, conoscerà creature di cui non immaginava l'esistenza, dovrà risolvere i problemi con il suo giovane amore Damian, ma dovrà anche combattere contro un temibile nemico: la regina delle Vàle Nere. Vincere contro questa creatura, però, le costerà un prezzo altissimo, molto più alto di quanto si aspettasse di dover pagare.
Tra alti e bassi, ho piacevolmente seguito questa trilogia fino all'epilogo finale, lasciando che Thea, Damian, Zarmayr e tutti i personaggi che l'hanno popolata, mi conducessero in un luogo speciale, popolato da strane creature, buone e malvagie, e irto di pericoli, sacrifici, perdite e amori. Spire Di Fuoco conclude una trilogia che, seppur non rappresenti il massimo dell'originalità in determinati ingredienti, ha certamente qualcosa da dire e da trasmettere al lettore. Lo stile di Marta Palazzesi è sicuramente lodevole, fresco e fluido in tutti e tre i volumi, accattivante e coinvolgente in ogni scena. Spire Di Fuoco ricalca l'impronta dei precedenti romanzi, donando scorrevolezza e ritmo alla storia di Thea e dei suoi amici. In quest'ultimo volume si viene a creare, però, meno romanticismo, dando più spazio al coraggio e alla maturità di Thea, coinvolta in un rapimento e in una difficoltosa fuga, e al passato di suo padre Zarmayr, spiegandone al lettore l'infanzia e ciò che ne è conseguito trasformandolo nell'uomo irriverente e potente del presente. Zarmayr è uno di quei personaggi che ti colpiscono al primo istante, con la sua totale spavalderia, il suo sarcasmo e il suo mistero è uno di quelli che aggiunge valore alla storia. Se devo trovare una pecca a questo romanzo, probabilmente la affiderei ai pochi colpi di scena durante tutta la narrazione, ma riservati soltanto al finale. C'è anche poco di Thea e Damian dato che l'autrice ha voluto dare molto più spazio a Zarmayr, al riscatto del suo passato, e alle avventure rocambolesche della figlia. Spire Di Fuoco, mi è sembrato non un romanzo che ha chiuso un inevitabile cerchio che durava da due romanzi, ma più che altro un romanzo che ha aggiunto un tassello al quadro finale e che poi l'ha chiuso regalandoci un'altra avventura. Non è semplice da spiegare, spero di essermi fatta capire, ma in linea di massima, mi è parso più un romanzo a parte che un epilogo vero e proprio di una trilogia. Al di là di questo, per l'invenzione di creature come le Iele o le Vale Nere, per il Mondo Sotterraneo, per tutte le vicende che hanno reso Thea un'eroina da rispettare e da amare, La Casa Dei Demoni si è rivelata una trilogia deliziosa che ho seguito con molto piacere e con riscoperto entusiasmo.
Profile Image for Elisa.
226 reviews9 followers
June 7, 2016
3 stelle molto scarse.

Sono decisamente spiazzata e molto confusa da questo finale di trilogia.
In positivo perché la storia creata in questo romanzo mi è piaciuta, anche se poteva essere un po' più approfondita.
In negativo per molte cose, tra cui la storia stessa, che sembra tutto tranne un seguito dei due libri precedenti.

Qui viene introdotto anche il personaggio più interessante della storia come voce narrante (seppur in terza persona): Zarmayr.
I capitoli vengono distribuiti in alternanza tra lui e sua figlia Thea, in teoria la protagonista principale della storia.
Vengono quasi completamente dimenticati tutti gli altri personaggi e anche Damian finisce per essere una specie di comparsa, utile a raccattare maglioni in un caso e a guidare automobili in un altro.

I nemici per eccellenza, gli Azura, non vengono quasi citati se non alla fine e vengono "usati" di comodo dall'autrice, perché evidentemente non sapeva che altri pesci prendere.
Vengono però introdotte delle nuove figure, le Vâle Nere.
E le Iele.
Insomma due gruppi di "streghe" nemiche tra loro.
Thea si ritrova immischiata nei loro affari all'inizio del romanzo, quando cerca di aiutare un gruppo di bambini rapiti dalle Vâle Nere.

Intanto Zarmayr ha in sospeso degli affari di famiglia e quindi le vicende di padre e figlia si svolgono separatamente, in due diverse città.
Ho apprezzato l'approfondimento su Zarmayr e le rivelazioni sul suo passato, ma ho apprezzato meno la facilità con cui la Palazzesi abbia approfittato della storia per discostarsi il più possibile dall'altra saga a cui è sempre stata paragonata. Sembra un romanzo riscritto per evitare altre critiche, ma purtroppo le critiche non possono non esserci, soprattutto quando pensi di leggere un terzo libro con protagonista una guardiana cacciatrice di Azura e ti ritrovi una salvatrice di bambini che scopre a qualche chilometro di distanza, non una ma ben due nuove razze (?) di cui non aveva mai sentito parlare.

Non nego che queste nuove figure sia molto interessanti, ma la trilogia era dedicata a ben altre figure e questo voltafaccia mi ha confuso, come ho detto all'inizio.
Se fosse stato un libro a parte, forse lo avrei promosso a pieni voti, ma così no, non va' e non vale.

Gli avvenimenti finali poi, sono stati scritti solo per colpire e dare un finale toccante (sì, mi sono comunque commossa!), ma è avvenuto tutto rapidamente che non si è capito... un minuto prima il nemico era uno, scampato il pericolo ecco che sbuca l'altro, giusto per pulirsi la coscienza e far vedere che a qualcosa i personaggi servivano.

L'amore tra Damian e Thea c'è e non c'è, come per dire: il loro legame è forte, non ho bisogno di scrivere troppe scene tra i due.
E no, il bisogno c'era.

Molti personaggi esistono nel momento in cui la trama ne richiede la presenza, altrimenti: partono, tornano, ripartono, si trasferiscono, muoiono e svaniscono.

Si percepisce la mia confusione?
Perché il romanzo mi è piaciuto e non piaciuto allo stesso tempo.
Come finale di trilogia è un No!
Come libro a sé stante, l'avrei apprezzato di più.
Profile Image for Chris.
305 reviews1 follower
August 25, 2024
La lettura di questo volume ha suscitato in me diverse perplessità, e sinceramente faccio un po' fatica a scegliere da dove iniziare a parlarne. Premetto per onestà che non ho letto i due precedenti capitoli di questa trilogia, ma a quanto pare la personalità dei personaggi principali (quelli secondari ne sono praticamente privi) è piuttosto lineare, e anche a livello di intreccio della trama non ci si trova davanti a particolari twist. Tralascio volutamente ogni commento sulla trama in sé, e mi concentro su quello che mi preme maggiormente: perché esiste il cosiddetto genere young adult? Mi sembra qualcosa di totalmente superfluo, addirittura a tratti fuorviante. Mi si potrà rispondere: per fornire, attraverso la lettura, delle prospettive ai nostri adolescenti su come approcciarsi alla vita. Se fosse questa la motivazione, mala tempora currunt, per dirla alla latina: per decenni, per secoli il sempreverde romanzo di formazione classico ha ottemperato perfettamente a tale scopo, senza propinare al lettore personaggi scialbi, unidimensionali e irrilevanti.
Si potrebbe obiettare che, in alcuni casi, il romanzo di formazione classico potrebbe non essere adatto ad un pubblico giovane e prepubere. Senza scadere in diatribe sterili in questo contesto, dico solo che non può assolutamente essere peggio di questo romanzo, e dei tanti altri che vanno a costituire questo (sotto)genere...
Un altro interrogativo che mi ha suscitato la lettura di questo libro riguarda il pessimo stato di salute del fantasy italiano: capisco che il mercato abbia delle proprie dinamiche ed esigenze, ma davvero non riesco a capire perché ostinarsi a produrre, e a proporre a un pubblico già agonizzante - letterariamente parlando - come quello italiano, materiale di qualità quantomeno dubbia. Nei secoli passati gli italiani sono stati dei maestri del genere, o quantomeno in grado di tenere testa ai colleghi europei e stranieri in genere. Questa qualità è andata venendo meno nel corso degli anni; bisognerebbe farsene una ragione e "accontentarsi" di leggere gli autori stranieri che col fantasy (e il fantastico in generale) ci sanno fare, e smetterla di riempire gli scaffali di fiumi di inchiostro mercenario e carta stampata solo per cavalcare l'onda di un trend.
Mi dispiace se il mio discorso appare categorico ed elitario, ma davvero non riesco a farmi piacere libri come quello in questione. Forse perché, provo a riflettere in un ultimo tentativo di rabbonirmi, non sono più un "young adult"; o forse perché davvero questo genere non ha molto senso di esistere.
Profile Image for Alice Chimera.
Author 5 books35 followers
June 11, 2017
Dopo la morte di Serena la vita di Thea deve andare avanti, ma lo fa con piccoli ed incerti passi. Come se non bastasse suo padre scompare per affari segreti di famiglia…
La tematica centrale è Thea e il suo complessa rapporto con il padre: è brutto vedere ce c’è davvero qualcosa di interessante e non venga minimamente trattato per interi capitoli e poi si riduca ad un paio di passaggi finali giusto per accontentare il lettore, per mettere tutto a posto in tempo.
Damien in questo volume non è quasi presente e visto che i precedenti volumi si reggevano sulla relazione con la protagonista si sente la sua mancanza anche perché viene usato giusto per chiudere la sua parte nei confronti della storia e saldare i conti in sospeso con Thea.
Davvero,di pagina in pagina ho realizzato che i personaggi fossero solo burattini (persino gli Azura quasi non esistono in questo libro!) di una veloce scrittura per dare la parola fine a questa saga che poi altro non è che una scopiazzatura di Vampire Accademy. Le battute finali sono risultate davvero troppo veloci, in un capitolo si chiude una saga di tre volumi, a questo punto mi domando se questo volume avesse uno scopo o se si ha preferito scrivere una parola fine il prima possibile.
In definitiva, due stelle, pessimo sconsigliato. Non che preferisca l’originale Vampire Accademy ma devo dire che questa trilogia la sconsiglio appieno.
Profile Image for Rosy.
220 reviews28 followers
June 4, 2015
Spire di fuoco è il capitolo conclusivo della serie La casa dei demoni. Di questa serie si è parlato molto perchè le somiglianze con la famosissima saga di Richelle Mead, Vampire Accademy, sono tante e fortissime.
Nonostante questo dettaglio, avevo trovato i primi due volumi (Il bacio della morte e Il sogno dell'incubo) coinvolgenti e ben scritti e li avevo consigliati entrambi.
A due anni di distanza dalla pubblicazione dei primi libri, però, mi è parso che la Palazzesi si sia completamente dimenticata dell'idea che aveva imbastito.
Poco resta della storia di cui abbiamo letto nei primi due capitoli. In Spire di fuoco, innanzitutto, cambiano il protagonista e il tema: non più Thea e il suo amore per Damian, non più lotte politiche interne e Azura. A farla da padrone, in questo ultimo capitolo, è Zarmayr Carzou, padre di Thea.
La Palazzesi ha puntato tutti i suoi riflettori su questa figura misteriosa, potente e carismatica, lasciando in secondo piano Thea e addirittura nell'ombra Damian e creando un nuovo nemico, le Vale nere, cui poteva per lo meno dare maggior spazio.

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Profile Image for Claudia.
175 reviews7 followers
May 10, 2015
Ho atteso tantissimo questo romanzo, avevo quasi perso le speranze di poter leggere il finale di questa meravigliosa avventura, per fortuna invece è finalmente arrivato!
Sarebbe stato un vero peccato non poter concludere questo viaggio insieme a Thea e agli altri personaggi e non scoprire tante cose su di loro.
È stato bello conoscere di più il padre di Thea, così da poterlo capire meglio.
Damian si confida con Thea e rafforza sempre di più la loro relazione.
Alex è un amico fantastico, lui e Thea sono davvero molto complici, sono felicissima di come è diventato il loro rapporto.
In questo terzo libro, ancor più che nei precedenti, sono importantissimi la famiglia ed i rapporti tra i personaggi, che si evolvono e si intensificano in modo molto coinvolgente.
Per me Thea si è confermata ancora una volta come una delle migliori protagoniste femminili di questo genere. Grazie soprattutto alla sua ironia che non perde mai, anche nei momenti più duri e difficili, riesce facilmente a farsi amare ed ammirare davvero.
Profile Image for Monica.
77 reviews4 followers
August 8, 2017
Eccoci al capitolo conclusivo della saga paranormal di Marta Palazzesi, “La casa dei demoni”.
Rincontriamo la nostra Thea, che questa volta sarà alle prese con creature forse ancor più crudeli e malvagie degli Azura, le famigerate Vâle Nere, ed avrà a che fare pure con le loro non meno temibili avversarie.
Alle prese con l’elaborazione del lutto, per i recenti avvenimenti tragici, dovrà fare i conti con la sparizione del padre, che parte per finalmente chiudere alcune questioni in sospeso della sua vita e fare pace con i demoni del passato.
In questo volume vedremo appofondito il rapporto di Thea con suo padre, la conclusione della questione Damian – Saio, e conosceremo la malvagia Vera ruja, regina delle Vâle Nere, nella sua torre nera con cui dovrà scontrarsi Thea. Insomma, gli eventi non mancheranno, le storie si intrecciano in maniera perfetta.
Un finale epico, che vi lascerà senza fiato fino all’ultimo capitolo, degno della bellissima trilogia che va a concludere.
Davvero molto consigliato.
492 reviews8 followers
April 30, 2015
Spire di fuoco è il terzo ed ultimo romanzo della trilogia fantastica di Marta Palazzesi. Un libro fatto di intrecci, dolore, amore e chi più ne ha più ne metta. La storia si apre con Thea, protagonista indiscussa del romanzo, che si ritrova ad affrontare un pesante lutto. Tutto è cambiato, ogni cosa non ha più un senso e i luoghi in cui è cresciuta le stanno stretti ora. Come se non bastasse, gli Azura, nemici mortali di sempre, sono un nonnulla paragonati alle creature che si nascondono nel folto del bosco rumeno: le Vâle Nere, ripugnanti quanto pericolosi esseri.

http://letteraturaecinema.blogspot.it...
Profile Image for Mariana Porretta.
10 reviews2 followers
May 9, 2015
Spire di fuoco, essendo il terzo ed ultimo libro di una trilogia, avrebbe dovuto essere più articolato invece l'ho trovato frettoloso. La storia d'amore tra i due protagonisti, non è dominante come negli altri due libri. Si percepisce ma è in secondo piano. tutta la scena è rubata dall'azione.. sono rimasta delusa..mi aspettavo qualcosa di più.
Profile Image for Marinella Garofalo.
48 reviews6 followers
December 1, 2015
quest'ultimo capitolo è stato il riscatto di Zarmayr, personaggio affascinante che per i primi episodi è rimasto in sordina, poi ha dato il meglio di se. Il libro infatti si divide tra padre e figlia. Belle le nuove avventure e i nuovi personaggi fantastici.
Displaying 1 - 18 of 18 reviews

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