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Io sono zero

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Zero sta per compiere quattordici anni. Non ha mai toccato un altro essere vivente, non ha mai patito il freddo o il caldo, non sa che cosa sia il vento o la neve. Zero è vissuto nel Mondo, un ambiente protetto, dove è stato educato, allenato e addestrato a combattere attraverso droni. La sua guida da sempre è Madar, una voce che lo premia quando raggiunge gli obiettivi, lo consola quando sente il vuoto intorno a sé. A suo modo, Zero è felice, orgoglioso dei risultati che ottiene, disciplinato e allo stesso tempo impaziente di capire che cosa gli riserva il futuro. Quando un giorno il Mondo si spegne, e diventa tutto buio, Zero pensa si tratti di una nuova grande prova. Cerca delle porte, in qualche modo esce. Dal Mondo virtuale in cui è cresciuto entra nel mondo, quello reale, dove nevica e fa freddo, non si comunica attraverso schermi, non c'è nulla che lui sappia riconoscere. Inizia da qui la seconda storia di Zero che, in una fuga sempre più pericolosa da chi l'ha cresciuto, dovrà capire la ragione della sua esistenza e dovrà trovare un modo per vivere nel mondo reale. Un mondo complicato dove dentro e fuori, sapori e odori, amore e ribellione esplodono. Ma si può dimenticare come si è cresciuti?

184 pages, Hardcover

First published January 1, 2015

15 people are currently reading
220 people want to read

About the author

Luigi Ballerini

104 books30 followers
Luigi Ballerini, medico e psicoanalista, vive a Milano con la moglie e i suoi quattro figli. Dice sempre di essere fortunato perché incontra molti giovani, sia nel suo studio professionale, sia presso scuole o centri culturali in occasione di incontri con l’autore e corsi di scrittura per ragazzi. È giornalista pubblicista, scrive di scuola, educazione e giovani su quotidiani e periodici. Da anni pubblica romanzi per bambini e ragazzi e nel 2014 ha vinto il premio Andersen.

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Community Reviews

5 stars
79 (12%)
4 stars
199 (31%)
3 stars
239 (37%)
2 stars
97 (15%)
1 star
27 (4%)
Displaying 1 - 30 of 80 reviews
Profile Image for Monica Haak.
Author 15 books111 followers
September 12, 2016
Een mooi boek, maar die innerlijke stem van Nul is schijt irritant
Profile Image for Marcia.
1,114 reviews118 followers
October 31, 2018
Tof en luchtig jeugdboek voor tussendoor. Interessant verhaal over Nul die opgroeit in een virtuele wereld, dat doet denken aan Ender's Game. Nul heeft echter veel conversaties met zichzelf en die innerlijke dialogen zijn zeer irritant. Ook omdat een van de stemmen in hoofdletters wordt geschreven. Het verhaal heeft wel een ontroerend einde. Perfect om te lezen als je een jetlag hebt!
Mijn complete recensie lees je op Oog op de Toekomst.
Profile Image for Adelafuente.
159 reviews5 followers
February 27, 2018
Una mala combinación entre Stranger things y Criminal minds, todo sucede muy rápido y así mismo termina, no hay profundidad en la historia ni en los personajes. Lo único bueno es que se lee rápido. El final mega cursi y predecible.
Profile Image for Onur Yz.
342 reviews19 followers
June 6, 2022
bilim kurgu seven bir okur olarak keyifle okudum. her şeyden önce çok akıcı, sayfaları nefes nefese hızla çevirdim sürekli. hem de olacakların çoğunu önceden tahmin edebiliyor olmama rağmen. ama bu yazarın eksikliği değil, benim binlerce film izlemiş olmam ve bu türe ilgi duyuyor olmamla alakalı. zaten kitabın hedef kitlesi gençler bildiğim kadarıyla. onların hayal gücünü doldurmak için çok ideal.

alt metinlerinde güzel şeyler var. mitolojik bir yönü de olduğunu düşünüyorum ama edebiyat çoğunlukla bundan beslenmez mi? (geçen gün birisi sosyal medyada isyan etmişti, mitolojiye atmış tutmuş, üzüldüm tabii, umarım ironidir dedim). bu konuda bir sürü şey söylenir ve neden mitoloji gereklidir açıklanmaya çalışılır da bunun yapılmışı çok var. yani şunu demek istiyorum, zerre merak etmeyip hemen çamur atmak, kötülemek, araştırmadan analiz etmek ne kadar kolay. ne kadar basit... basit olmayın. lütfen.
Profile Image for Seli Ombre Angeliche.
345 reviews71 followers
February 4, 2019
La prima parola che mi viene in mente per descrivere questo romanzo è particolare. Di solito non perdo tempo a spiegare a parole mie la trama, ma questa volta sento il bisogno di spendere un minuto per farlo, perché è la cosa che più mi è piaciuta - e forse l'unica - di Io sono Zero, romanzo che tra l'altro ha vinto il Premio Bancarellino di quest'anno. Le prime pagine, devo ammetterlo, non mi stavano prendendo per niente. La storia si apre con uno scenario difficile da inquadrare o comprendere, e anche se pagina dopo pagina diventa tutto chiaro avrei preferito un inizio più solido, che gettasse per bene le basi al resto del romanzo.
Nato e cresciuto in un ambiente protetto, senza aver mai avuto un solo contatto umano o visivo con un altro essere umano, Zero è il nostro protagonista, un ragazzino di quattordici anni addestrato a pilotare attraverso dei droni aerei che trasportano bombe, e altri tipi di armi, inconsapevole che al di fuori del suo appartamento accessoriato esiste un mondo intero. Ciò che ho adorato è il tentativo dell'autore di portarci a riflettere su quanto la tecnologia stia diventando potente, e su quanto sia importante l'utilizzo che decidiamo di farne. Senza saperlo, Zero è un soldato addestrato a distruggere e uccidere. Ogni missione portata a termine per lui non è altro che il livello di un videogioco superato. L'idea di base era davvero forte, poteva essere sfruttata per dare vita a un romanzo o una serie distopica con i fiocchi, è terribile immaginare uno scenario del genere, ma nella sua crudeltà c'è qualcosa di geniale. Un soldato che non sa che quello che sta facendo è reale è un soldato che non si farà mai domande, o sensi di colpa. Il bello arriva ovviamente quando, a causa di un guasto, la porta dell'appartamento del ragazzo si apre, scaraventandolo in un mondo fatto di odori, calore e sensazioni e, soprattutto, di sentimenti.

Un Mondo virtuale, fatto di obbiettivi, di prontezza, di addestramento. Una fuga involontaria, e l'incontro e lo scontro con il mondo reale.
Zero deve scegliere. Tornare indietro? Affrontare una nuova vita?
Qual è la cosa giusta? E Zero a quale mondo appartiene?


Pur essendo stata una lettura carina e veloce, il romanzo non mi ha preso come speravo. A tratti l'ho trovato un po' noioso, ma soprattutto troppo corto. Meno di 190 pagine sono una miseria per sviluppare una trama con questo potenziale, la rapidità dello svolgimento e del finale è quasi fastidioso, in questo romanzetto non c'è tempo per nulla: le descrizioni, la caratterizzazione, le spiegazioni. Viene tutto condensato in poche righe e questo non mi ha permesso di affezionarmi ai personaggi o di emozionarmi in alcun modo. Ho assistito a una storia interessante, che sembrava più il riassunto di sé stessa, niente di più. La cosa mi è dispiaciuta davvero tantissimo e fatico a capire la scelta dell'autore di dedicare così poche pagine a questo distopico per ragazzi, che avrebbe meritato almeno un bel volume corposo, se non addirittura più romanzi. Non sarebbero bastati un paio di capitoli in più a salvare la situazione, qui manca proprio l'anima del romanzo, quasi fosse andata in stampa la bozza, anziché la storia vera e propria.
Non ho apprezzato molto neanche la narrazione. Ho trovato l'uso della prima persona adatta al punto di vista di Zero, un po' per la sua giovane età e un po' perché ci permette di ascoltare quello che accade nella sua testa. Per tutto il romanzo infatti Zero intrattiene una conversazione con sé stesso: da una parte l'adolescente spaventato, dall'altra il soldato. Non mi sono invece piaciuti i capitoli dedicati a Stefania e Luca, rispettivamente pediatra e medico, coloro che soccorrono Zero dopo la sua fuga dall'ambiente protetto. Non ho trovato necessario dar voce anche al loro punto di vista, soprattutto con l'uso della prima persona.
Non mi ha infastidito la semplicità dello stile dell'autore o dell'intreccio della trama, Io sono Zero resta una lettura indirizzata ai più giovani, penso però che, sviluppato in questo modo, sia un romanzo troppo debole per appassionare davvero il lettore. Ho deciso a malincuore di bocciarlo, perché resta a modo suo una storia scorrevole piacevole, ma non riesco a togliermi dalla testa il capolavoro che avrebbe potuto essere, se sfruttata meglio la sua potenzialità. Peccato!
Profile Image for Barbiibooks.
484 reviews104 followers
June 15, 2018
Esta entretenido, la narrativa atrapa la atención por completo desde el inicio. Tiene buen desarrollo la historia. Lo malo, es que sentí que la reacción y forma de actuar de los personajes eran muy precipitada y poco creíble, sobretodo la de Stefania y Luca.

Cero me encanto y esa confusión que presente a lo largo de la historia es bastante creíble y su evolución estuvo muy bien.
Profile Image for Chiara.
220 reviews1 follower
September 11, 2017
Ho scoperto questo libro per caso, mentre ero in libreria con mia sorella e spulciavo tra i titoli, cercando qualcosa di interessante. Titolo accattivante, autore italiano (solitamente mi deludono i romanzi italiani) e una bella scritta sulla copertina secondo cui questo libro sarebbe stato il vincitore di non ricordo quale premio. Quindi, inutile dirlo: gli ho dato una possibilità. Questo libro non ha una brutta trama, anzi, il problema è che non è sviluppata abbastanza bene.
Zero ha da sempre vissuto nel suo Mondo, guidato unicamente dalla voce di una donna, Madar; è stato addestrato a fare tutto da solo, non ha mai avuto bisogno dell'aiuto di nessuno, dal momento che è cresciuto in isolamento totale. Un giorno si verifica un blackout, una porta si apre e Zero viene catapultato nel vero mondo.
La trama è accattivante, bella, promettente. In realtà però l'autore non riesce a condensare la storia in 160 pagine, tanto che il finale è talmente rapido da sembrare abbozzato. Sembra quasi come se non avesse idea di come far terminare la storia e avesse scelto di buttar giù un finale casuale. In più, questo libro è estremamente confusionario.
Abbiamo il punto di vista di Zero e quello di Stefania, la donna protagonista insieme al marito Luca, che si intrecciano continuamente senza essere dichiarati. Solitamente, ad ogni capitolo si ha un personaggio diverso, e lo capiamo perchè il nome viene scritto. In questo caso, invece, i punti di vista si intrecciano, rendendo il tutto molto confusionario, e creando una certa ostilità nella lettura. In più, Zero sente anche la voce della sua coscienza che gli parla (o almeno, così credo, dal momento che non viene spiegato esplicitamente), che contribuisce a rendere la situazione ancora più confusa.
Purtroppo ho trovato questo libro troppo lento nella parte iniziale e troppo veloce in quella finale, ho trovato i personaggi poco analizzati, poco approfonditi, e le vicende (che fondamentalmente sono due) non mi hanno tenuta incollata alle pagine, anzi, ho letto le ultime pagine solo perché mi sentivo in dovere di farlo, e non perché fossi interessata realmente a leggerle, dal momento che avevo perso completamente interesse per la storia.
Profile Image for Marta.
6 reviews
October 3, 2022
Bello, lettura scorrevole e finale commovente.
Profile Image for M.A. Fenech.
Author 2 books11 followers
March 18, 2019
I had initially written a long review about this book, piece by piece as I went along the reading process. Then I decided to go for a pithy version of my thoughts about it.
My POV:
It's a gem of literature. It gives you the sensation of being inside the newest and improved version of the Matrix.
THE MATRIX ARE YOU CERTAIN? DON'T YOU MEAN ANOTHER ONE OF THOSE NOVELS IN WHICH THE MAIN CHARACTER IS LOST INSIDE A WORLD HE JUST FOUND OUT EXISTED AND HIS VERY OWN EXISTENCE?
Perhaps it is that yes, but there's something to it that made me want to carry on reading, albeit the story being trite in ideas.
I THINK YOU'RE BEING BIASED BECAUSE IT WAS TRANSLATED INTO MALTESE BY ONE OF YOUR FAVOURITE LOCAL AUTHORS.
Not really, well, admittedly a little I am, and that's what made me go buy it in the first place, but it's not the only reason. It's the way in which the story is told which hooked me. And I believe I will get the Italian version, too.
IF YOU'RE SO CERTAIN, THEN THERE ISN'T MUCH LEFT FOR ME TO SAY ANYMORE. HAVE IT YOUR WAY.
I recommend this book, give it at least one read and I assure you, it will be an unforgettable, pleasant experience. The main character drives you into his thoughts so much that you feel the need to answer him, and you'll end up doing just that. Go buy a copy.
Profile Image for Mark.
Author 10 books88 followers
May 12, 2019
Traduzzjoni ghall-Malti ta' "Io Sono Zero" ta' Luigi Ballerini li giet addattata minn John A. Bonello. Storja dwar tfajjel uzat ghal skopijiet militari u fl-istess hin metafora dwar l-effett tat-teknologija fuq it-tfal tal-lum. X'qed inrabbu? Tfal jew robots? Izda r-ruh ta' kollox jibqghu l-hsibijiet kunfliggenti f'mohh Zero bejn id-dinja virtwali li trabba fiha u d-dinja reali li beda jduq.
Profile Image for Marijose_bookstory.
50 reviews1 follower
October 11, 2018
Me sorprendió bastante este libro, la verdad es que no creía que se iba a desarrollar un buen final porque es tan corto, pero la verdad la historia atrapa y crea muchas ganas de seguir leyendo para saber como termina
Profile Image for Mariateresa.
866 reviews17 followers
September 15, 2023
Zero è un ragazzino che vive nel Mondo, guidato dall’unica voce che abbia mai conosciuto, quella di Madar. Qui si allena e si addestra a combattere con i droni missione dopo missione.
Non ha mai incontrato un altro essere umano (a parte i Tecnici che vanno a sistemare eventuali problemi alle apparecchiature della sua stanza, e che però hanno divieto assoluto di parlargli) e tutto quello che sa l’ha imparato e lo impara da video, da apparecchiature touch- screen.
Alla soglia del suo quattordicesimo compleanno un blackout fa sì che tutto si spenga e Zero si ritrovi “fuori”: spinta una porta d’emergenza si ritrova in mezzo a qualcosa che è freddo e brucia. È la sua prima volta dall’altra parte, è il suo primo incontro con della neve vera.
Il ragazzo crede sia LA prova per salire di livello e cerca di capire come superarla.
E proprio quando il gelo sembra avere la meglio su Zero e sul suo abbigliamento estivo, una dottoressa nota il ragazzo raggomitolato sul ciglio della strada, lo carica in macchina e lo porta in ospedale.
Quando lui si sveglia è ancora convinto di essere sotto esame, in un posto nuovo e strano, pieno di persone che gli parlano e vorrebbero toccarlo.
Non sa ancora che quello è il mondo reale, quelle sono persone normali e che lui ha passato la vita in un ambiente protetto, nascosto, creato da un’organizzazione segretissima che ora lo sta cercando e lo vuole riportare indietro.
Ma Zero vorrà tornare?

“ una volta che scopri il cielo, non ti accontenti più di un soffitto, anche se sembra che ti protegga e che l’altro sia troppo vasto. Una volta che ti sorprende il freddo del bosco sulla faccia, non ti accontenti più dell’aria condizionata, anche se sembra quella buona e che l’altro ti punga la pelle.”

E l’organizzazione riuscirà a riportarlo indietro?
Scopritelo in questo thriller tecnologico che ha un buon ritmo e solleva moltissime domande sulle future generazioni, sull’uso della tecnologia, sull’importanza dei rapporti umani e su cosa sia normale e cosa no.

Amo questo genere di storie, così cupe e così , ahimè, “possibili”. Siamo così immersi nella tecnologia che, nemmeno ce ne rendiamo conto. E a volte passiamo più tempo a guardare video ( o a farli) sui social che non nel mondo vero. Basta vedere il boom di piattaforme come Instagram o Tik Tok, o fermarsi a guardare quanta gente passa più tempo a fotografare/fotografarsi al posto di viversi l’esperienza…ma sto divagando…
Lo smartphone è diventato una nostra appendice e sempre più bambini piccoli sanno già usare tablet, aprire video su youtube, giocare con il telefono dei genitori.
Ci sono studi interessanti – e preoccupanti- sul meccanismo stimolo-risposta e il rilascio di dopamina legati all’uso dei device elettronici in bambini piccolissimi che, in pochissimo tempo, sviluppano vere e proprie dipendenze.
Mentre leggevo la storia di Zero riflettevo su questo, perché l’autore catapulta chi legge in un “Mondo” iper tecnologico - addirittura si spinge oltre-: Luigi Ballerini racconta di un bambino interamente cresciuto da dispositivi elettronici. Madar è una voce, i bisogni primari vengono soddisfatti da comandi vocali o scelte sul tablet, e così via. Tutto è ipertecnologico, le emozioni sono qualcosa da evitare, e Zero non ha mai ricevuto un abbraccio.
Terrificante.
Mi sono tornati in mente alcuni racconti che avevo letto in un libro di Lucarelli (L’incredibile, prima di colazione) su Federico II e il suo esperimento, o gli studi di Spitz sulla deprivazione materna.

È molto interessante vedere cosa l’autore sceglie per Zero, il finale è di quelli che piacciono a me e mi ha portato a farmi altre domande sull’essenza dell’essere umano, sul carattere, sull’influenza dell’ambiente sulle persone.

Mi è piaciuto l’alter ego(?) di Zero, che nel libro parla in maiuscolo: chi è? È sempre lui? è qualcosa che si è creato per non impazzire perché sotto sotto Zero aveva bisogno di qualcosa/qualcuno con cui confrontarsi?
Lascio a voi il gusto di cercare la risposta.

Una vera sorpresa nella sezione “ragazzi” e “Holden- giovani adulti” della biblioteca.

4 stelle è il mio voto.
Mi ha ricordato alla lontana “il blu delle rose” ( di Tony Laudadio) …ho avvertito lo stesso senso di oppressione, una stretta allo stomaco e il brivido dato dalla domanda: “e se fosse possibile”?.
Non voglio conoscere la risposta. Vado a farmi un caffè e ad aprire un altro libro!

Buone letture e alla prossima!!



Profile Image for Jeroen Dejaegere.
59 reviews8 followers
November 9, 2017
Nul wordt binnenkort veertien jaar en werd al die tijd in een uiterst steriele omgeving opgevoed, met een gebrek aan intermenselijk contact. Hij wordt door een geheime organisatie aan een doorgedreven militaire training onderworpen en kent alleen de wereld binnen de vier muren van de faciliteit waar hij wordt vastgehouden. Hij vertrouwt blindelings op de stem van Madar die hem overal doorheen de instelling lijkt te volgen. Een gezicht achter de stem kreeg hij echter nog nooit te zien. Wanneer de instelling op een bepaald moment door een grote storing wordt getroffen en de stem van Madar hem in de steek laat, ziet hij het hele gebeuren als één van zijn trainingsopdrachten en gaat hij zelfstandig op pad. Een veiligheidsdeur brengt hem echter buiten de instelling waar hij voor het eerst in zijn leven in aanraking komt met de echte wereld en alle problemen die zoiets met zich meebrengt. De winterhemel verblindt hem, de sneeuw doet pijn aan zijn blote voeten en zijn ademhaling wordt moeizamer door de koude lucht. Telkens weer moet hij de overweging maken of hij terug gaat naar de instelling of zijn "opdracht" verder zet.

Het verhaal wordt steeds verteld vanuit het ik-standpunt van de twee hoofdpersonages. Langs de ene kant heb je Nul die ontdekt dat zijn leefwereld slechts een deel van een groter geheel was en langs de andere kant heb je Steph, een vrouwelijke dokter die hem half bevroren in de sneeuw aantreft en zich over hem ontfermt. "Mijn naam is Nul" heeft aanvankelijk een dystopisch en futuristisch aanvoelende insteek, maar naarmate het verhaal vordert wordt dit beetje bij beetje in een realistisch kader geplaatst. De steeds terugkerende rode draad is het conflict tussen de leefwerelden van de twee hoofdpersonages die elk hun eigen realiteit nastreven. De schrijver koos ervoor om niet zozeer te verdwalen in het beschrijven van diverse emoties en ervaringen van de personages, maar laat hen door middel van dialogen en spreekwoordelijke denkballonnen informatie met de lezer delen. Dit zorgt ervoor dat ten allen tijde het vlotte verhaaltempo wordt bewaakt, zonder dat de gebeurtenissen aan belevingssnelheid moeten inboeten.

Dit boek is uiterst makkelijk verteerbaar en voelt wat aan als de vroege jaren van Jason Bourne. Verwacht daarentegen niet dezelfde spectaculaire actiesequenties, het boek heeft duidelijk als doelpubliek voor de oudere jeugd en young adults gekozen en zal voor de doorwinterde (volwassen) lezers van actiethrillers weinig vernieuwends opleveren. Het geheel is echter wel een voorbeeldig gestructureerde YA-thriller met een dystopisch kantje dat netjes alle vereisten van dergelijk verhaal mag aanvinken. Hou je van YA en heb je wel eens nood aan een vlotte leesbeurt tussendoor, dan zal je met Mijn Naam is Nul geen verkeerde keuze maken.
4 reviews
March 19, 2022
Il libro vede come protagonista un ragazzo quattordicenne, Zero, che involontariamente riesce ad uscire dal suo Mondo e ad andare del mondo esterno. Si capisce find a subito che Zero non è un adolescente "normale", ma sembra essere vissuto in un universo supertecnologico e che non abbia mai visto il mondo reale: si sorprende nel vedere la neve, l'asfalto e persino i tappeti. Ma non essendo abituato a quello che lui è la sua voce interiore definiscono il "Fuori", poco dopo essere uscito dal Mondo, essendo invero, si accascia e perde i sensi per terra su una strada. Per fortuna a trovarlo è salvarlo è una pediatra, Stefania. Stefania è suo marito, Luca, si accorgono che il ragazzo non ha dei consoni addeggiamenti da adolescente: evita gli sguardi dei due coniugi, non parla e non vuole essere toccato per nessun motivo. Marito e moglie capiscono che Zero è vittima di uno strano esperimento. Il loro volere è quello di scoprire il segreto che si nascondo dietro a alle origini di Zero e a quello a cui è stata sottoposto.
"Io sono Zero" è un romanzo che definirei un thriller fantascientifico. Sicuramente ti incuriosisce fin da subito, ad aiutare è la scrittura di Ballerini, che rende la storia, già di per sé intrigante, rende il romanzo quasi sublime. Il libro finisce con un colpo di scena finale, che abbastanza inaspettato. Non si empatizza subito con Zero, perché ha degli atteggiamenti che alla maggior parte di noi possono risultare estranei, ma dopo poco si viene catapultati nella all'interno della storia. Zero è un prodigio dell'informatica, è un asso con i computer; nel Mondo Madar, la voce che lo seguiva notte è giorno e che lo aveva cresciuto, lo faceva allenare molto spesso, quindi ha una buona fisicità. Ho trovato abbastanza irrealistico che il padre di Luca, che entrerà in un secondo momento nella storia, abbia le risposte a quasi tutte le domande che ci affliggono quasi dalla prima pagina, ma la tensione finale e l'ultimo colpo di scena fa riguadagnare grinta al libro. Inoltre il personaggio del gelataio, che arriva nella storia con il suocero di Stefania, è un personaggio, a mio parere, piatto, non caratterizzato. Inoltre sembra avere degli atteggiamenti che sono fuori dal mondo nell'affrontare delle situazione di estrema tensione o difficoltà.
Profile Image for Aliciabk.
96 reviews1 follower
June 7, 2020
Mon Nom est Zero est un roman de science fition pour adolescents/young adult très addictif.


Zéro,a 14 ans et il vit confiné dans un monde à la pointe de la technologie, s’entraînant intensément au sport et à la maîtrise de divers outils informatiques. Le seul contact qu'il ait une voix du nom de Madar. Un jour survient un blackout dans le système qui régit son quotidien, Madar ne rentre plus en contact avec lui et il va être confronté au Dehors.

Au bout de 50 pages l'auteur arrive à titiller notre curiosité sur l'étrange monde de Zero et son avenir dans le Dehors. Une lecture fluide, directe, efficace qui sous son apparente simplicité vient questionner des sujets plus complexes : l'identité, la résilience, les choix, les valeurs...

Le choc que vit Zéro en se confrontant au dehors est violent, il y a un avant et un après, il doit faire le deuil de la vie qu'il connaissait jusque là. Ce que Zero vit pourrait être transposé à différentes expérience de vie : la perte d'un proche, une rupture ou toute autre bascule. Le fait que l'auteur soit psychanalyste se ressent énormément je trouve dans les cheminements de pensées de Zero qui dialogue avec lui même. Zero commence à exister suite à ce qui lui arrive, et en tant que lecteur on est témoin d'une construction identitaire forte dans un contexte violent pour notre héros.
Zero se prend une réalité, à laquelle il n'est pas préparé, en pleine face et doit du jour au lendemain arriver à réfléchir par lui même, à se questionner sur ses valeurs, ses envies, et faire des choix. J'ai beaucoup aimé le sous texte lié à l'expérience, certainement parce que c'est quelque chose dont je suis convaincue : c'est en se confrontant au réel qu'on grandi, c'est en se plongeant dans les expériences que l'on se construit.

Finalement ce roman est une ôde à la construction identitaire, affirmant qu'on ne peut pas se construire sans prendre nos expériences dans leur globalité car elles nous affectent toutes d'une manière ou d'une autre et tracent un sillon vers nos singularités et ce qui fait de nous un individu à part entière.
Profile Image for Cristiana Facchini.
217 reviews3 followers
December 3, 2023
Libro per ragazzi con una storia fantascientifica nemmeno troppo originale: un ragazzo cresciuto in maniera 'artificiale' e addestrato per diventare un supersoldato riesce a scappare dal centro in cui è rinchiuso.
Trama scorrevole ma banalotta.
Non sarebbe nemmeno tanto male, soprattutto perchè è costellata da continui cambi di prospettiva: le voci narranti infatti sono tre, Zero, il protagonista, la voce nella sua testa, che è di fatto il suo addestramento pregresso (ma ahimè troppe volte lo fa apparire schizofrenico) e la donna che lo accoglie dopo la sua fuga.
Il problema è che scritto davvero con poca cura: molti refusi, errori nei dialoghi, scene descritte senza attenzione, quasi buttate là tanto per scrivere.
Le parti poi introspettive sono talmente ripetitive e pesanti che viene il sospetto che l'intento educativo del libro sia stata la sola guida per la scrittura.
Bel tentativo, ma...no!
Profile Image for Angel.
67 reviews
January 3, 2017
Ik vond het een heel goed boek.
Ik had eerst mijn twijfels bij de schrijfstijl, maar ik vond het wonderbaarlijk aansprakelijk.
Absoluut niet kinderachtig gebracht, al denk dat in het begin nog wel.

Ik heb geen dingen gevonden om op aan te merken van daar een wel dik verdiende 5 sterren.

Ben zeker van plan om andere werken van deze Italiaanse schrijver te lezen.
Helaas heb ik geen talen knobbel dus zal het in het Nederlands of Engels zijn in plaats van de oorspronkelijke taal.
De vertaling was trouwens niet met typische foutjes que verkeerde zins opbouw of dergelijke. Dus dat is ook goed gedaan.

Kort om een grote fan is erbij gekomen,
die wanhopig wenst op een vervolging van dit verhaal.
Wat op zich nog prima zou kunnen geschreven worden, al liggen de verwachtingen dan wel hoog na zo'n meesterwerk.

Profile Image for Elisa.
418 reviews2 followers
Read
September 22, 2023
Zero é un ragazzino cresciuto in un Mondo protetto dove parla solo con madar.. la sua voce guida.
Ogni giorno si allena per 8 ore a combattere contro i droni..ma alla doglianze del suo 14 esimo compleanno un blackout cambia tutto..

Adrenalinico, cupo e ansioso.
Sono questi i 3 aggettivi che mi vengono in mente pensando a questo romanzo che se pur breve riesce a trasmettere tanto..
Un romanzo veritiero, un bambino cresciuto con l'unica compagnia della tecnologia, che non é mai stato sfiorato da nesdun essere umano.
Un ragazzino di 14 anni che abberrisce qualunque emozione perché rappresentano una distrazione. E improvvisamente si trova nel mondo di fuori dove tutto é diverso, dove tutto ha un altro sapore.

Un romanzo che fa riflettere su ciò che provoca la troppa tecnologia e su quanto siano cambiate le generazioni..

Mi é piaciuto molto il ritmo incalzante del libro e il finale credo sua il top.

Un romanzo ben scritto che ha la capacità di mantenere attiva l'attenzione di chi lo legge..
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for giorgia.
1 review
September 10, 2024
Io sono Zero" di Luigi Ballerini mi è piaciuto davvero tanto perché è una storia che ti prende subito e ti fa pensare. La trama è ambientata in un mondo futuristico e distopico, ma ciò che rende tutto interessante è come ti fa riflettere su questioni molto attuali, come la libertà e il controllo. Seguire Zero, il protagonista, mentre scopre la verità sulla sua vita e cerca di capire chi è veramente, è stato coinvolgente.
Ho apprezzato particolarmente come il romanzo esplori temi universali come la manipolazione, la libertà di scelta e la scoperta di sé, il tutto raccontato attraverso uno stile scorrevole, ma con spunti di riflessione. Interessante anche è il modo in cui il mistero viene svelato poco a poco. Non sai subito dove si trova Zero, né perché è lì, e questo ti tiene incollato alle pagine per scoprire cosa succederà.
È un libro che tocca temi che fanno riflettere: chi siamo veramente, cosa significa essere liberi e come le scelte che facciamo influenzano il nostro futuro. Mi è piaciuto come Ballerini riesca a farci entrare nella testa di Zero, un ragazzo che passa dal vivere in un mondo controllato al dover prendere decisioni difficili per la prima volta.
"Io sono Zero" è un libro che consiglio a chiunque ami le storie piene di mistero e riflessioni, che mescolano azione, crescita personale e un po’ di fantascienza.
Profile Image for Brenda.
Author 9 books43 followers
December 31, 2019
La primera vez que escuche sobre este libro fue en la quedada Bloguera, y de eso ya hace un año. Editorial SM habìa llegado con novedades bastante interesantes. No habìa tenido la oportunidad de conseguirlo, hasta a la mitad de este año, y bueno, fue de lo último que leí.

Era un libro que me habìa atrapado por su sinopsis, cuya portada resaltaba en tonalidades frías y pintaba para ser un libro que quedará grabada en mi memoria. SIn embargo, no fue de esa manera.

Me ha desilusionado cuán tedioso se me hizo desde el principio hasta el final. Salvo por la pequeña revelaciòn ya de las últimas páginas, no hubo nada que me gustara.
Profile Image for Rebecca gubbels.
336 reviews5 followers
March 8, 2021
Het is een boek dat gaat over nul een jongen die leeft in een virtuele wereld. Waar hij getraind word om snel te zijn en doelen te halen.
Maar dan gaat het mis zijn virtuele wereld valt weg en hij beland in de echte wereld.
Hij is nog nooit buiten geweest en heeft ook nog nooit een ander persoon aangeraakt. Hij maakt veel mee in de echte wereld het sneeuwt en is er koud. Alles komt hem vreemd voor.

Een boek dat past bij het leven van jongeren vanaf 13 met hun telefoons en tablets. Die in de echte wereld leven maar het niet meekrijgen door de techniek van tegenwoordig. Het is wel effe wennen om te lezen. Maar wel heel leuk en binnen een dag uit.
Profile Image for Dario Delfino.
285 reviews19 followers
April 27, 2023
Mi dispiace dover dare una stella a questo libro perché, come da titolo, ne meriterebbe ZERO.
La storia è banale, scopiazzata, prevedibile, improbabile, inverosimile e deludente.

Anche la scrittura è pessima, nello stile, nel ritmo, nella fluidità.
I dialoghi in particolare sono rivoltanti, ma in generale non c'è nulla che salverei.

Sembra che l'autore abbia scritto l'intero libro di getto il fine settimana prima della scadenza. Poi, quando l'editor ci ha lavorato sopra, si è reso conto di essere stufo di leggere porcherie del genere e quindi ha lasciato tutto com'era sperando di farsi licenziare.

#WorstBookEver
Profile Image for NoeLindemann.
192 reviews
September 26, 2024
La valutazione più corretta sarebbe 3.5
Ho approcciato questo libro nel modo sbagliato e quando me ne sono accorta ho rivalutato il punteggio che prima era decisamente più basso.
È un libro per ragazzi e penso che questa premessa sia fondamentale per non rischiare di rimanerne delusi.
Perché collocandolo nella giusta fascia d'età di lettura allora il world Building e la trama sono decisamente adatti.
Se invece lo si approccia pensando ad una fantascientifico per adulti si troverebbero dei buchi di trama o comunque una rapidità nello svolgimento dei fatti che dà la sensazione che manchi qualcosa.
Nonostante questo ho decisamente apprezzato la storia avvincente di Zero.
Lo consiglio!
1 review
November 22, 2020
Ik vond het boek leuk om te lezen omdat: het boek leest vlot. Als ik begon met lezen wou ik niet stoppen . Het verhaal intreerede mij. Er zitten niet zo veel moeilijke woorden in. Het boek heeft ook een origineel einde. De spreekstem tussen door vond ik wel niet nodig. Het boek is wel heel voorspelbaar. Ik raad dit ook aan voor mensen die dyslectisch zijn, want het boek is geschreven in grote letters. Ik raad dit ook aan voor mensen die niet graag lezen want ik lees ook niet zo graag maar vond dit wel een leuk boek. Ook voor andere mensen is dit zeker een aanrader.
Profile Image for Martyna Jastrzębska.
19 reviews
October 4, 2022
Skończyłam książkę. Wiedziałam, że będzie dobra. Ale nie że aż tak. Przynajmniej jak na książkę dla dzieci. Historia świetna, opowiedziana w delikatny sposób, przyswajalny dla dziecka, a jednocześnie ma aspekty, które mnie zaciekawiły. Dla dziecka w wieku około 12 lat. Z tego co mi siostra mówiła, to jedyny minus dla niej to "rozdwojenie" jaźni bohatera, który prowadził sam ze sobą. Te dwie strony jego umysłu zapisane były różną czcionką, jednak dziecku może być trochę ciężko to wychwycić. Ostatecznie jednak, książka na duży plus i polecam bardzo przeczytać.
15 reviews
March 5, 2022
Ascoltato l’audiolibro.
Questo libro racconta la storia di Zero, un ragazzo addestrato per compiere missioni militari con i droni.
Ci sono più voci narranti: la sua, quella della voce che ha in testa che gli si contrappone, e quella della donna che lo ha trovato, Stefi.
Quando parla Zero (che poi sceglierà come nome Michele) fa una cronaca di come si sente momento per momento, e di come percepisca il mondo attorno a lui diverso da come lo conosce.
Profile Image for Amaranth Chevalier.
290 reviews7 followers
January 5, 2016
*** Due stelline e mezzo***

Da http://labellaeilcavaliere.blogspot.i...

Cresciuto in un mondo i cui confini erano pareti e monitor, Zero non ha mai incontrato un'altra persona e nessuno ha mai osato toccarlo, ma non è stato mai solo. Impegnato in programmi di allenamento fisico e in missioni virtuali, Zero si affida completamente a Madar, una voce che lo guida, lo incoraggia e lo sprona a migliorarsi.

Un giorno, però, la luce si spegne all'improvviso e tutto si ferma.



È troppo buio per essere buio.



C'è persino silenzio e silenzio e buio non sono mai stati insieme nel Mondo. Zero sa che non dovrebbe muoversi, ma qualcosa dovrà pur fare. Persino Madar si comporta in modo strano, ma forse è una prova, un test di coraggio che gli consentirà di guadagnare i punti per salire di livello.

È un test difficile, ma lui sa come muoversi. Quando nel buio della Camera nota una porta che non aveva mai visto, decide di aprirla, scoprendo che esiste un altro Mondo molto più grande di quello in cui è sempre vissuto.

C'è neve nel nuovo Mondo e fa freddo. Zero riconosce la neve, ma è la prima volta che la tocca. C'è persino una strada, ma toccandola ci si sporca e a Zero non era mai accaduto.

Gli schermi del Dispensatore di Cibo non funzionano, Madar non gli parla più e Zero ha freddo, troppo freddo.



Il monitor del pc, gli schermi dello smartphone e dell'ereader sono ormai tanto familiari da trovarsi in un continuum naturale con altri oggetti di uso comune e sono divenuti fondamentali nella nostra quotidianità.

Senza voler demonizzare questo tipo di tecnologia, che non realizza solo una realtà altra in cui trasformare la nostra identità, ma che è a tutti gli effetti un'espansione dell'esperienza possibile, Ballerini affronta una delle tematiche più dibattute: la pervasività e la pericolosità della dimensione virtuale soprattutto per le nuove generazioni. Immagina che un ragazzino, Zero, la cui vita è sempre stata asettica e dominata da monitor e simulazioni, un giorno scopra il mondo e le sensazioni, tutte più intense di quelle sperimentate in precedenza.

La narrazione parte proprio da quest'evento, quando Zero, privato della guida di Madar, si trova per la prima volta a fare affidamento solo su se stesso. Inizia così un dialogo interiore con un io quasi meccanico, dalle reazioni controllate e ligio alle regole che gli sono state insegnate. La fiducia in Madar è cieca: Zero sa che interverrà, che correggerà gli errori di sistema mettendo a posto ogni cosa.

Eppure la voce di Madar non torna e Zero è in una posizione di stallo: conosce le regole (come dimenticarle quando la voce della coscienza non fa altro che ripetergliele?), ma il desiderio di toccare gli oggetti del nuovo Mondo e di sperimentare è molto forte.



Ahia, questa lampadina scotta!

TE L'AVEVO DETTO DI NON FIDARTI! COSA VAI A TOCCARE QUELLO CHE NON CONOSCI? SEI COCCIUTO, PER QUESTO POI RICEVI LE PUNIZIONI. VUOI FARE TROPPO DI TESTA TUA…



A peggiorare la situazione c'è una donna, che non fa che parlargli (ed è proibito, così come lo è che Zero la veda) e ha persino tentato di toccarlo. Zero ne è spaventato, ma una piccola parte vorrebbe non essere così prudente.

Zero non sa che quella donna è Stefania, la giovane pediatra che lo ha trovato per strada e lo ha preso con sé e che ora, insieme al marito Luca, sta cercando di capire chi sia e da dove venga.

I personaggi di Stefania e Luca si inseriscono nella narrazione con un uso della prima persona che ho trovato molto più adatto a Zero. Lo stile semplice e discorsivo si addice alla voce di un ragazzino che si trova ad affrontare una situazione del tutto nuova e traumatica. Meno appropriata mi è apparsa la frammentarietà del racconto di Stefania: sebbene l'intenzione sia restituire il pensiero nelle caratteristica del flusso di coscienza, l'ho percepita come una nota stonata, in disaccordo con l'età e il ruolo del personaggio.



Corro ad aprire la portiera.

Torno. Lo sollevo.

Quanto pesa! Deve essere sui tredici anni, ha già un accenno di baffetti e buoni muscoli. Passasse qualcuno ad aiutarmi… ma chi vuoi che vada in giro in una sera come questa?

Finalmente ci siamo.

Chiudo la portiera.

Riscaldamento al massimo. Copro il ragazzo con il mio cappotto.




Non ho apprezzato, inoltre, la rapidità dello svolgimento e della conclusione: l'impressione è che gli eventi precipitino, condensandosi in poche pagine senza riuscire a realizzare appieno il potenziale del romanzo.

Io sono Zero è un libro destinato principalmente ai ragazzi delle scuole medie inferiori ed è pertanto accettabile che l'intreccio tenda alla semplicità, privilegiando il messaggio e le emozioni. Ciononostante penso che il romanzo risulti troppo debole proprio negli aspetti che rendono particolare la storia, come la rivelazione di un'organizzazione segreta e le scene d'azione che certamente potrebbero essere più coinvolgenti e intriganti per i giovani lettori.

Nel complesso Io sono Zero è una lettura piacevole ma, poiché mi aspettavo di più, ritengo che molto del potenziale dell'idea di Ballerini sia stato sprecato.


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