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Prima lezione di storia della lingua italiana

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Dal latino all'italiano, dalla lingua popolare alla lingua poetica, dalla grammatica storica all'influenza dei contesti culturali e sociali. In questa Prima lezione, un grande maestro della linguistica guida il lettore in un percorso puntuale, sostanziato di fatti e di esempi (e perché no, di qualche curiosità), attraverso la disciplina fondamentale per capire la storia e l'evoluzione della nostra lingua.

190 pages, Paperback

First published February 15, 2015

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About the author

Luca Serianni

42 books18 followers
Luca Serianni è stato è stato un linguista, filologo e accademico italiano. Ha insegnato Storia della lingua italiana alla Sapienza-Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato «Il primo Ottocento. Dall’età giacobina all’Unità» (1989) e «Il secondo Ottocento. Dall’Unità alla prima guerra mondiale» (1990), nella serie diretta da Francesco Bruni «Storia della lingua italiana». Tra i suoi ultimi libri «Scritti sui banchi. L’italiano a scuola tra alunni e insegnanti» (con G. Benedetti; Carocci, 2009), «L’ora di italiano» (Laterza, nuova ed. 2012) e «Manuale di linguistica italiana» (con G. Antonelli; Bruno Mondadori, 2011).
Il 18 luglio 2022 è stato investito da un'automobile a Ostia, non lontano dalla sua abitazione, mentre attraversava sulle strisce pedonali; ricoverato in coma irreversibile presso l'ospedale San Camillo di Roma, è deceduto tre giorni dopo.

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Displaying 1 - 6 of 6 reviews
39 reviews1 follower
August 30, 2025
Il testo è piuttosto breve, ma tutt'altro che semplice (soprattutto per chi, come me, non ha mai studiato il latino). Non lasciatevi ingannare dalle parole "Prima lezione" contenute nel titolo, quindi, perché questo libro è tutt'altro che entry-level ed è bene affrontarlo con un motore di ricerca aperto di fianco; sul termine "lezione", invece, non c'è nulla da eccepire poiché il testo è abbastanza nozionistico e infatti viene spesso assegnato agli studenti universitari. L'approccio dell'autore è comunque mirato a risultare il più comprensibile possibile. Si inizia dalle fondamenta, con una spiegazione su cosa sia la materia trattata, e si passa anche dalle differenze tra l'italiano e le altre lingue romanze, per arrivare poi ai giorni nostri e all'italiano parlato, ma non pensate a una cronistoria della nostra lingua.
Profile Image for Querciola.
77 reviews5 followers
June 1, 2019
Nonostante sia stata una lettura "obbligata" in vista di un esame universitario, non posso dire che io l'abbia vissuta come un tormento, tutt'altro; è stata una lettura molto istruttiva ed anche interessante, utile per approfondire il concetto di "lingua italiana", le sue differenze con altre lingue neolatine ed anche con il latino stesso, nonostante la continuità storica tra le due lingue.
Profile Image for Teresa Tursi.
102 reviews1 follower
February 24, 2024
Il libro non è male ma forse alcuni capitoli, troppo nozionistici, li avrei levati. Però, per essere un testo introduttivo alla storia della lingua italiana, è abbastanza commerciale e fruibile
Profile Image for Soobie is expired.
7,169 reviews133 followers
December 23, 2023
2023.12.23

E che caspita, l'avevo già letto? E cosa ci faceva nella pila di libri da leggere?

Di sicuro non mi ricordavo nulla di questo libro. Tutto quello che ho letto mi sembrava nuovo, a parte i commenti relativi al libro di Testa sull'italiano nascosto.

Nel 2017 avevo dato quattro stelline. Adesso abbasso a tre.


2017.04.15

OK, questa prima lezione è un po' più complessa rispetto a quella sulla grammatica (cfr. Prima lezione di grammatica). Più densa di contenuti, forse. Oppure sono contenuti un po' meno immediati.

L'ho comprata perché ero rimasta affascinata da quella sulla grammatica. Serianni scrive in modo molto semplice: riesce a spiegare molti concetti in modo facile. Che non è cosa da tutti. Ho appena cominciato Prontuario di punteggiatura, di cui anche Serianni parla molto bene, e la differenza tra i due autori è lampante. Se con Serianni si poteva leggere tranquillamente, la Mortara Garavelli mi ha subito fatto drizzare le orecchie, perché il suo stile è decisamente più complesso.

All'inizio del volume, Serianni prova a spiegare cosa sia la materia storia della lingua italiana, che non è storia della letteratura, ma nemmeno semplice storia. Ne traccia un piccolo quadro storico. Poi comincia a descrivere il passaggio dal latino all'italiano e il ruolo che il latino continua ad avere nell'italiano. Ciò che più mi ha colpito è che quelli che noi consideriamo i grandi classici della letteratura italiana erano stati scritti in italiano perché si pensava ad un pubblico femminile. E povere donne, di sicuro non erano in grado di comprendere un cosa difficile come il latino... Ironia^3!! Perché sì, le donne della penisola non erano in grado di leggere il latino, le loro colleghe giapponesi scrivevano, invece, i capolavori della letteratura del Sol Levante.

Il capitolo intitolato «Scritto e parlato» è quello che più interessante, secondo me. Lascia un po' da parte l'accademia per dedicarsi ad un tema che anche una lettrice come me, curiosa ma non italianista come la sottoscritta, può apprezzare.

E poi sì... mi sembra un po' strano ritrovare concetti di narratologia che ho studiato in prima superiore. Non so spiegarmi, è che è la prima volta che me li ritrovo davanti e sì, so che dovrei sapere cosa significano quei termini, ma son passati quasi diciotto anni dalla prima superiore...

Beh, andrò a recuperare altri saggi di Serianni. È interessante e scrive bene.
Profile Image for Francesco Bianco.
Author 6 books1 follower
January 28, 2021
Il volumetto si propone l'obiettivo di avvicinare alla storia della lingua italiana il lettore profano, nello spirito della collana cui è inserito.
Delle "prime lezioni", afferma l'autore nell'introduzione, egli accoglie la scelta ponderata di ricorrere a un linguaggio chiaro e di limitare al massimo il vocabolario settoriale della linguistica: il primo obiettivo è pienamente raggiunto, in accordo alla prassi dell'autore, da sempre maestro di eleganza, semplicità e chiarezza espositiva; il secondo meno, perché i termini non glossati, alcuni dei quali evitabili - per es., quelli relativi alla descrizione dei fonemi: affricata, fricativa, etc. -, fanno spesso la loro comparsa nella prosa tersa del Serianni.
Il volume è denso: attraversa le fasi della storia dell'italiano, in cerca di esempi che mettano in luce i caratteri della nostra lingua, del suo sviluppo e della scienza che di esso si occupa, mettendola in relazione con altre discipline contermini (linguistica, storia letteraria, filologia, storia tout court).
Le note, in tutto quarantasei, sono ridotte all'essenziale e anche la bibliografia è tutto sommato contenuta: si limita a poche indicazioni di opere essenziali e a fornire i riferimenti alle opere cui il Serianni attinge i testi, i fatti e le teorie commentati. Ciò non ostante, si tratta di una bibliografia che il profano potrebbe trovare spaventevole e parzialmente inaccessibile: meglio dirlo, per risparmiare al lettore il possibile sgomento.
Interessanti sono le prese di posizione e i giudizi di valore del Serianni nei confronti di colleghi del passato e del presente, da Ascoli a Tesi, da Marazzini a De Mauro. Numerosi sono infine gli omaggi ai suoi allievi - Patota, Antonelli, Telve, Baglioni, Picchiorri, Zarra, etc. -, di cui sono ricordati, analizzati e - perlopiù implicitamente - lodati i lavori: attitudine esibita dal Serianni in numerose e diversificate circostanze dall'autore-maestro - al quale si deve riconoscere il merito, per altro, di aver forgiato una schiera di storici della lingua validissima -.
In conclusione: il volume è piacevole e interessate, ma richiede un minimo di preparazione. Si tratta di divulgazione dotta, che richiede un preesistente interesse verso la lingua e la linguistica e una consolidata frequentazione di letture di questo genere. Siamo al confine con la manualistica e con la saggistica specialistica.
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