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La bastarda degli Sforza

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1463. In una Milano splendida e in subbuglio dopo l'ascesa al potere di Galeazzo Maria Sforza, tiranno crudele e spietato ma anche amante delle arti e della musica, nasce Caterina, figlia illegittima di Galeazzo, la quale fin da bambina dimostra qualità non comuni e uno spirito impossibile imbrigliarla nell'educazione che sarebbe appropriata per una femmina, ama la caccia, la spada, la lotta. Una sola regola sua nonna Bianca Maria riesce a inculcarle nell' la necessità, per una nobildonna, di pagare il privilegio della sua nascita accettando il proprio destino, qualunque esso sia, per il bene del casato cui appartiene, anche a costo di tradire la propria natura. Per questo, quando è costretta a nozze forzate per salvare il ducato da una pericolosa guerra scatenata dal papa Sisto IV, Caterina subisce il matrimonio e, con esso, gli orrori perpetrati dal marito, che si rivela tanto violento quanto pavido e imbelle. Quando però, dopo la morte improvvisa di Sisto IV, loro protettore, si troverà coinvolta in una serie di feroci scontri tra gruppi di potere e opposte fazioni, il suo palazzo assalito e distrutto, la vita sua e dei figli in gravissimo pericolo, ritroverà lo spirito battagliero e il coraggio indomabile di un tempo e combatterà come e meglio di un uomo, lasciando un segno così indelebile nella vita di chi la ama e di chi la odia da guadagnarsi l'appellativo di Tygre. Sulla scia de La sposa normanna, il ritratto di una donna forte, guerriera e padrona del suo destino, l'affresco della Milano quattrocentesca negli anni dell'ascesa di Ludovico il Moro, la storia di un mondo del passato che ha inciso profondamente nel presente.

365 pages, Kindle Edition

First published March 1, 2015

13 people are currently reading
302 people want to read

About the author

Carla Maria Russo

20 books67 followers
Vive e lavora a Milano. È appassionata di ricerca storica e adora le biblioteche, dove trascorre parecchio tempo.

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132 (31%)
4 stars
171 (41%)
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84 (20%)
2 stars
21 (5%)
1 star
6 (1%)
Displaying 1 - 30 of 55 reviews
Profile Image for Malacorda.
598 reviews289 followers
November 5, 2018
Un romanzo storico piacevole, di buon intrattenimento. Ecco un'altra autrice cui potrei rivolgermi per avere finalmente il romanzo di Pier Maria Rossi…! Nel frattempo, se ancora non ho possibilità di leggermi quello, ho potuto comunque gustarmi un bel libro ambientato proprio negli anni in cui egli visse, e proprio presso la corte degli Sforza che non solo gli era familiare ma strettamente legata al suo successo prima, e alla sua fine poi. Con il procedere del racconto, lo scenario si allarga da Milano alle città di Imola, Forlì, e ovviamente Firenze e Roma.

La sequenza storica degli eventi è ricostruita piuttosto fedelmente. L'immaginazione dell'autrice ha lavorato invece sulla psicologia, sui pensieri dei protagonisti, sui gesti e i dialoghi tra essi intercorsi negli episodi specifici applicandovi una buona dose di teatralità: qua e là un qualche luogo comune o una qualche forzatura - mi riferisco alle ripetute sottolineature di concetti che probabilmente all'epoca non esistevano nemmeno nella mente dei più illuminati: la presa di coscienza della condizione femminile, o l'idea che l'innocenza dell'infanzia debba essere un qualcosa da difendere e rispettare e valorizzare, ad esempio, son proprio cosa del ventesimo secolo, certo non del quindicesimo - questi aspetti possono far storcere il naso sotto il punto di vista storico ma contribuiscono a tenere in piedi il tutto sotto l'aspetto più strettamente letterario/teatrale. Del resto, il libro si dichiara esplicitamente un'opera di fantasia in cui i fatti storici sono stati liberamente interpretati dall'autrice. Il tono della narrazione è comunque bilanciato, non eccessivamente enfatico nemmeno nei passaggi in cui si vuole valorizzare il carattere della protagonista.

Il romanzo racconta l'infanzia, la crescita e la formazione di Caterina, figlia illegittima ma comunque riconosciuta di Galeazzo Maria Sforza, tra il 1472 e il 1488: si alternano un capitolo raccontato in prima persona dalla voce di Caterina ormai adulta che ricorda, e un capitolo visto da un narratore esterno e onnisciente. Questa alternanza delle due voci è uno schema ben consolidato che hanno utilizzato già tanti altri autori e che non mi dispiace affatto, da' un buon ritmo alla lettura. Se dovessi stilare una mia personale classifica dei romanzi storici, dunque un qualcosa che riguarda i miei gusti personali, questo rimane forse un gradino al di sotto di quelli più meticolosi come il Romanzo di Matilda di Elisa Guidelli che ho letto da poco, e certo anche due gradini al di sotto delle perfette opere della Bellonci. Ma la miglior conferma della bontà di questa lettura, è il fatto che mi sono lasciata facilmente convincere ad acquistare il libro con il seguito, per proseguire con il piacere di sentirmi raccontare una bella storia.
Profile Image for Novella Semplici.
427 reviews9 followers
September 10, 2021
Avrei dato volentieri 4 stelle perché anche se con qualche imprecisione e con qualche crudezza è un libro ben scritto e storicamente piuttosro affidabile su una figura storica del Quattrocento non famosissima ma abbastanza rilevante. C'è forse una certa modernità fuori luogo nella protagonista, nelle sue idee soprattutto. Niente a che vedere con una Maria Bellonci insomma, che ha una sensibilità per l'inquadramento storico assolutamente superiore anche ad alcuni specialisti. Ma era un libro piacevole, che mi ha preso fino a che non sono arrivata in fondo e... si interrompe sul più bello. Dovrei acquistare il seguito ma non lo farò. Lo trovo irritante e credo che per onestà verso l'acquirente andrebbe specificato se il libro è autoconclusivo o fa parte di una saga. La cosa mi ha innervosito non poco. Per cui tolgo una stella e potrei anche essere più severa... ma non voglio stroncare u testo tutto sommato non brutto. Peccato.
Profile Image for Axie.
222 reviews8 followers
November 9, 2025
Mi sono sempre piaciute le donne forti che siano esistite o meno. Caterina Sforza ne è l'esempio. "Cadrò, ma in piedi e con la spada in pugno" Ora la lascio dopo aver sbeffeggiato i suoi nemici sulla rocca di Ravaldino con il suo fido cavaliere Tommaso Feo. E attendo di leggere il seguito.
Voto: 8
Profile Image for Elisa Bianchedi.
20 reviews
September 7, 2015
Prima di tutto bisogna dire che il libro rispetta i crismi del romanzo storico ( non una biografia ), quindi tra le pagine troveremo un'accurata ricerca storica e di conseguenza una lunga serie di dettagli corretti che catapultano il lettore in un un mondo antico e totalmente diverso dal nostro. Il personaggio di Caterina soddisfa ampiamente le aspettative e grazie alle sezioni del diario della donna abbiamo un personaggio a tutto tondo, che non lascia spazio a dubbi: il ragionamento di Caterina è limpido e facilmente comprensibile. Non si tratta di un personaggio incompleto o annebbiato, tutt'altro. La Bastarda degli Sforza è un libro che ci regala la vicenda (molto molto vicina alla realtà) di una donna che decide di abbandonare, quantomeno in buona parte, le imposizioni che le sono state incollate addosso, pur rimanendo all'interno del suo tempo. Lo stile è leggero e scorrevole, nonostante la tematica della violenza. Il libro è molto molto molto piacevole, consiglio a tutti.
Profile Image for Emanuela.
931 reviews2 followers
May 14, 2019
Molto affascinante questo ritratto di una Italia quattrocentesca con i suoi costumi ed intrighi di corte, ottimo soprattutto il profilo di Caterina Sforza, una donna ( ad esser precisi, una ragazza) intelligente, forte, orgogliosa, una vera guerriera. Una lettura scorrevole e mai noiosa, sicuramente merito di una scrittura fluida e coinvolgente e di un ritmo reso incalzante dal racconto a due voci fatto da un narratore esterno e da Caterina stessa. Probabilmente a questo libro avrei dato cinque stelle se . Bellissimo incontro con Carla Maria Russo, leggerò indubbiamente altri suoi lavori.
Profile Image for Liz Estrada.
498 reviews4 followers
June 17, 2021
Sto leggendo un libro in italiano per la prima volta e capito quasi tutto. Sono felice e orgogliosa di me! 3.5 Stelle.
Was reading a book in Italian for the first time and understood almost everything. Was happy and proud of myself! 3.5 stars.
Profile Image for La Libridinosa.
605 reviews238 followers
August 28, 2021
Non devo certo essere io a spiegarvi chi fosse Caterina Sforza né cosa abbia fatto della sua vita! Quello che posso dirvi, però, è che in questo romanzo di Carla Maria Russo, avremo modo di esplorare una parte dell’infanzia di Caterina e di carpirne, così, i lati oscuri e segreti, i fatti che la portarono ad essere la donna che fu.
Una donna forte, tenace, quasi rude, soprattutto se pensiamo all’epoca in cui visse.

In questo primo volume, Russo ci racconta una Caterina bambina che scorrazza per il cortile di quella fortezza milanese tanto austera, tra militari che la guardano ammaliati dalla sua vivacità e dalla sua bellezza, sotto lo sguardo amorevole di un padre, che, per questioni politiche, perderà il rispetto e l’amore di quella figlia tanto amata.

Sedici sono gli anni racchiusi in questo romanzo, che si conclude proprio nel clou della vita di Caterina, lasciando il lettore voglioso di proseguire in una storia che, benché conosciuta, rimane affascinante come poche!

La recensione completa nel blog
Profile Image for Elena.
1,249 reviews86 followers
January 12, 2024
# 5 favourite book of 2023

Avevo letto un altro romanzo di quest'autrice in passato e non mi aveva entusiasmato, così ho iniziato La bastarda degli Sforza solo tiepidamente ottimista. Non avrei mai immaginato che mi sarebbe piaciuto così tanto, né che sarebbe diventato la mia prima lettura da 5 stelle dell'anno.

La storia, ambientata nell'Italia del quindicesimo secolo, segue Caterina Sforza dall'infanzia fino alla congiura che portò alla morte del primo marito, Girolamo Riario, e alterna una narrazione in prima persona, narrata da Caterina stessa, a una narrazione onnisciente. è una struttura che ho molto apprezzatto, perché da un lato ha permesso all'autrice di esplorare in intimità il personaggio della protagonista, e dall'altro ha reso la storia più completa e non solo limitata al punto di vista di Caterina. Queste parti, infatti, riguardano altri personaggi che ruotano attorno a Caterina, come il padre Galeazzo Maria Sforza o il primo marito, e sono davvero avvincenti, in quanto piene di intrighi politici e faide familiari.

I capitoli narrati da Caterina, però, sono a mio parere la parte più forte del romanzo, proprio per il ritratto vivido che danno della protagonista. Caterina Sforza è stata una donna eccezionale, e molte delle sue imprese risultano incredibili e tremendamente audaci anche agli occhi moderni. A mio parere l'autrice è davvero riuscita a renderle giustizia, mostrando il suo acume politico, le sue doti di comando, la sua fiera determinazione e coraggio. Allo stesso tempo, però, Caterina appare come una persona reale, con debolezze e timori, costretta ad affrontare situazioni raccapriccianti, prima fra tutte La Caterina di Carla Maria Russo è insomma una donna complessa, affascinante, e decisamente memorabile. Se siete interessati a questa formidabile figura, consiglio caldamente questo romanzo.
Profile Image for Simone.
78 reviews1 follower
October 20, 2015
Il libro, come gli altri romanzi storici della stessa autrice, è così avvincente, appassionante e coinvolgente, che si legge dall'inizio alla fine senza fermarsi: c'è costantemente il bisogno di leggere qualche pagina in più per sapere come andrà a finire.
Il personaggio principale, Caterina Sforza, racconta la propria vita in prima persona, e questo rende il racconto più potente ed intenso; tuttavia il suo modo di pensare mi è sembrato un po' troppo contemporaneo per risultare realistico, non credo che nel 1400 esistessero certi concetti e certi modi di esprimersi.
I personaggi, pur descritti in modo accurato, mi sembrano notevolmente stereotipati, ad esempio il marito di Caterina appare come il male assoluto (malvagio, stupido, pervertito e totalmente codardo) e non sembra avere neanche una piccola qualità positiva a parte l'essere di bell'aspetto; invece Caterina Sforza sembra perfetta in tutto, non sbaglia mai ed è così piena di talenti e di abilità che qualsiasi impresa, anche la più improbabile, le riesce facile.
C'è anche una occasionale tendenza alla volgarità, che mi è sembrata fuori luogo.
Mi ha deluso la mancanza di un finale, infatti il libro si interrompe bruscamente e rimanda ad un seguito.
Profile Image for Giovanna Barbieri.
Author 28 books67 followers
September 19, 2016
Mi è piaciuta molto questa prima parte del romanzo. I dialoghi sono incalzanti, interessanti e la parte narrata scritta molto bene. Caterina Sforza buca le pagine con la sua forza di carattere, intelligenza, coraggio e coerenza. inoltre non si può evitare di detestare Girolamo Riario, debole, violento e prepotente, oltre a non molto istruito. Il periodo storico è ben documentato, un romanzo storico coi fiocchi.

Esiste tuttavia un però: l'autrice utilizza nella narrazione sia i tempi verbali al passato sia al presente (alcune volte mischia verbi al presente e al passato nella stessa pagina). Questa scelta mi è piaciuta poco, ma è solo il mio gusto.
Profile Image for A.I. Cudil.
Author 41 books79 followers
June 2, 2015
Un romanzo che mi ha tenuta incollata alla pagine fino alla fine. La storia di Caterina Sforza è terribile e avvincente, descritta in prima persona ma anche dal punto di vista dell'ambiente circostante. Ho piango tanto di fronte al destino della protagonista e mi ha fatto pensare ed emozionare.
Profile Image for Mariateresa.
866 reviews17 followers
April 28, 2023
“una donna di rango superiore non solo deve chinare il capo e obbedire-ripeteva – ma deve farlo di buon grado, con grazia ed eleganza, senza domandare spiegazioni, senza pretendere di capire, come si addice al suo stato. Il privilegio della nascita va ripagato con l’accettazione del proprio destino, qualunque esso sia. Dovunque andrai, chiunque sposerai, sarai sempre riguardata come una Sforza(…)Nascere nobili è una sventura, non te lo ripeto sempre? La nostra posizione in cambio della libertà”( Bianca Maria Sforza alla nipote Caterina)

La Tygre di Forlì, così è passata alla storia, a sottolineare la sua forza, la sua tenacia, la sua ferocia.
Ha gli artigli Caterina, quelli di una mente brillante, sottile, affilata come le armi che già a cinque anni maneggiava insieme agli zii e ai fratellastri.
Ma ha il cuore spezzato, sbriciolato, gliel’hanno distrutto il padre e la sua politica cieca e avventata, e quel suo usarla come pedina sullo scacchiere incerto delle alleanze del XV secolo. E quel poco che le è rimasto è tutto per i suoi figli, il marito è un uomo che disprezza e a cui riserva solo odio, più che meritato.

Aveva nove anni- o dieci, ma poco o niente cambia- quando viene data in sposa a Giacomo Riario, parente dell’allora pontefice Sisto IV, che pretende di consumare le nozze subito, ignorando la legge che prevedeva il compimento del quattordicesimo anno di età della fanciulla.
Aveva nove anni ed era una bambina, gettata nelle fauci del mostro con la vana speranza che avrebbe capito e affrontato la cosa col senso del dovere e della fiducia totale che aveva sempre avuto verso il padre e la casata.
Ovviamente il padre Galeazzo ha aspettato che l’adorata nonna Bianca morisse, e che la madre di Caterina- Lucrezia- e la matrigna Bona fossero lontane, per permettere l’abominio.
Sola, come spesso le accadrà di essere nelle questioni cruciali della sua vita, senza nessuno a confortarla, senza nessuno che le spieghi, stringe un patto con sé stessa: avrei conservato alla mia famiglia lealtà e rispetto(…) ma l’amore, quello, mai più.

E tutto ciò che farà dopo, lo farà come rappresentante degli Sforza, non certo come la duchessa Riario: lo stabilirsi a Forlì, a Roma, a Imola; cercare di placare lo scontento del popolo o sventare congiure ai danni del marito.
La sottovalutano e fanno male, molto male, perché lei è indomita e , a differenza del consorte, non sa cosa sia la paura.
Vincolata dall’onore, dal sesso, dalle regole, ha però, una libertà interiore e un coraggio che non ha niente da invidiare al nonno Francesco.
Più che tigre, per me, è stata una leonessa, a cui si guarda con ammirazione e rispetto, e tanto dolore per l’infanzia cancellata.
Carla Maria Russo restituisce una Caterina splendida, magnifica, e ne indaga i pensieri e le emozioni affidandole capitoli in prima persona, dandole la voce che spesso non poteva esprimere; alternandoli a capitoli in terza, dove narra le vicende e gli intrighi delle corti italiane, di un papato corrotto che vede l’ascesa dei Borgia ( in questo libro solo agli inizi, ma già si avverte il grade peso che avranno), della famiglia Medici dopo la morte di Cosimo e la congiura dei Pazzi.
Un racconto lungo 16 anni che corre via veloce e si concentra su i momenti salienti, arrivando alla presa della Rocca di Ravaldino: lei, sola, con l’aiuto dei suoi uomini più fidati, entra nella rocca e si prepara a dare man forte al Papa.
Me la vedo, alta e fiera, bellissima e salda. Ha ventitré anni, sei figli e nessuna paura.
Si faccia pure avanti il Borgia. La Tygre – e non la “puta”, come lui la definisce- lo aspetta con un sorriso famelico.

Ero venuta a conoscenza di Caterina grazie a “la lettrice di Tarocchi” e mi ero innamorata di questa ragazza così giovane e forte e mi ero ripromessa di scoprirne di più su di lei.
Grazie a questo romanzo ho aggiunto un altro tassello e continuerò a informarmi, sia attraverso i romanzi storici, sia attraverso le guide turistiche e i manuali di storia, per avere un’immagine piena e completa.

Un romanzo a cui do 5 stelle, che mi ha catturato fin dalle prime pagine e che mi ha scombussolato non poco!
Bello! Leggerò anche il seguito!
se amate i romanzi storici e le figure femminili, questo fa per voi!

Ps:
Lady Oscar scansati, noi qui in Romagna c’ abbiamo la Caterina!


Pps: Sono andata in brodo di giuggiole leggendo le parti in dialetto forlivese che rendono così bene la vita e il clima “ruspante” del popolo… e che ho capito pur essendo di Rimini. (son cresciuta coi nonni e il dialetto era il mio pane!).

Buone letture e alla prossima!!
Profile Image for Claudia.
345 reviews17 followers
January 8, 2018
"Una cosa mi devi giurere Caterina: che resterai sempre fedele alla tua famiglia. Combatti chi ti sfida, ma resta sempre leale agli Sforza."
Quella tygre di la madonna di Forlì che aveva tucta spaventata la Romagna - viene definita così, nelle cronache del tempo, Caterina Sforza Riario, affascinante protagonista del nuovo romanzo di Carla Maria Russo.
Una tigre.
Splendida, ruggente, pericolosa.
Forse anche il bagliore dei capelli dorati e la fierezza dello sguardo fanno pensare all’animale che abbatte il nemico con una zampata.
All’inizio del libro, però, quando la conosciamo, Caterina ha solo cinque anni, è solo un tigrotto che conquista il cuore del maestro d’armi e di tutta la guarnigione del castello sforzesco di Milano quando esige di essere ammessa a prendere lezioni e a tirare di spada come i fratelli e i cugini.
Ma se non riesce neppure a tenerla in mano, una spada?
Non importa, lei irrobustirà le sue braccine, è la nonna Bianca Maria Sforza ad incoraggiarla. Eppure Caterina è una dei figli bastardi che il conte Galeazzo Maria Sforza ha avuto da Lucrezia Landriani, moglie del cortigiano Gian Piero Landriani.
Cresciuta però a corte insieme ai figli che Galeazzo Maria ha avuto dalla moglie Bona, una donna dolcissima che aveva adottato i bastardi del marito.
Il racconto della vita straordinaria di Caterina, che diventerà contessa di Imola e di Forlì, prima insieme al marito Girolamo Riario e poi come reggente per il figlio Ottaviano, procede alternando una narrativa in prima persona - quasi fosse un diario della stessa Caterina, una voce soggettiva e personale carica di emozione - ed una in terza persona che intesse un quadro più vasto e arricchisce la scena di personaggi portando avanti le vicende, fornendo una sorta di cronaca delle ingarbugliate relazioni tra i vari staterelli, con le rivalità, le alleanze, le inimicizie, i giochi di potere portati avanti usando le persone come scacchi umani, trascurando qualunque valore morale o senso di rispetto.
1472. Come tenersi Imola, conquistata da Galeazzo Maria, senza scatenare una guerra con il papa Sisto IV che pretende la restituzione della città?
Con un compromesso, dando in sposa una Sforza a Girolamo Riario, nipote del papa.
Ci sono due fanciulle disponibili. Due bambine, anzi: Costanza, di undici anni, cugina di Galeazzo Maria, e sua figlia Caterina di nove anni.
Che si mandi al sacrificio Costanza!
Sua madre Gabriella Gonzaga, però, si oppone.
Teme che non venga rispettata la legge ecclesiastica che impone si aspetti il compimento dei quattordici anni per consumare il matrimonio.
Allora toccherà a Caterina. Nove anni e un marito di ventisette che ha premura di assicurarsi che il matrimonio sia un passo definitivo.
Che violenta una bimba a cui è stato inculcato il principio che una Sforza non piange, non fiata, è coraggiosa. Un trauma che si porterà dietro per sempre, anche se, dopo, darà sei figli a Girolamo Riario, disprezzandolo ma obbligata a sottomettersi.
Carla Maria Russo ci ha avvisato che questa è un’opera di fantasia e che i fatti storici sono da lei liberamente interpretati.
Se il lettore intende leggere un libro di storia, ha sbagliato libro.
Se però vuole tuffarsi nella storia, accettando che la trama del canovaccio sia solida ma che i colori delle scene raffigurate siano rese brillanti dall’immaginazione, La bastarda degli Sforza è un’appassionante escursione nel passato, tra il 1472 e il 1488, da quando la piccola Caterina impugna la spada per gioco a quando si erge come una furia, come una tigre, dagli spalti della fortezza di Ravaldino, più uomo lei - se attribuiamo il coraggio guerriero solo agli uomini - di quel codardo di suo marito.
Caterina che stringe la bambola mentre Girolamo si impone su di lei, Caterina nella gloria della sua bellezza adolescente quando deve raggiungere il marito, Caterina che si interessa di erbe medicali che le serviranno per curare gli ammalati, Caterina che sfida ali di folla minacciosa uscendo a cavallo da Castel Sant’Angelo, Caterina e si suoi figli prigionieri: Caterina ci incanta, ammiriamo la donna Caterina che ci pare una femminista ante litteram, vogliamo sapere altro di Caterina, giriamo pagina con ansia e… il libro è finito.
Con la promessa che ci sarà un seguito.
Profile Image for Floriana Amoruso.
1,343 reviews11 followers
July 6, 2015
http://labibliotecadellibraio.blogspo...
Anche questa volta non sono rimasta delusa, anzi... unica annotazione mi preme dire, è che, dal mio punto di vista più che una storia romanzata, definirei questo libro una cronistoria.
La differenza sostanziale sta nella modalità del racconto che l'autrice ha scritto, basato su due livelli espressivi, uno in prima persona e l'altro in terza, qui si analizza la vita di una donna che visse il suo tempo in pieno, in primis fuori dai canoni convenuti, quando era solo una bambina, ma sostanzialmente proprio per l'essere cresciuta al di fuori di ciò, le ha permesso di affrontare a testa alta le conseguenze che la politica stabilisce a discapito dell'essere umano.
Siamo nel XV secolo, l'Italia non ancora definita tale, si accinge a vivere un periodo tra la rinascita delle città e l'egemonia di alcune di esse; a Milano governano gli Sforza, Galeazzo Maria è il figlio di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, due personalità storiche che hanno lasciato il segno, ma, haimé, purtroppo non possiamo dire altrettanto di Galeazzo, un uomo ambiguo, volubile, impulsivo, il più delle volte brutale. Fu però un grande mecenate, amante della cultura, della musica e del lusso. Ebbe una serie di amanti, tra cui Lucrezia Landriani, dalla quale nacque una figlia, Caterina...
Ora detto questo, non voglio raccontarvi altro, non è un trattato, non è un racconto, questo romanzo parla, descrive, come una bambina di appena nove anni, nel fiore della sua infanzia sia stata costretta a crescere dietro un gioco che vede il padre e Sisto IV protagonisti. Narra la forza di Caterina, l'odio e il bene comune, la sopravvivenza, il coraggio di una donna che ha posto davanti a tutto, il nome della sua famiglia, un nome che è simbolo di potere, di audacia, testardaggine (anche se il padre non rappresenta per nulla). E' un romanzo che divori e centellini contemporaneamente, perché dove il racconto si fa in prima persona, si conoscono le sensazioni reali della nostra protagonista, le emozioni che traspaiono, la crescita emotiva di una bambina in donna, di una donna in madre, di una madre in una guerriera.

Se hai piacere qui trovi le altre recensioni dei romanzi dell'autrice:
La regina irriverente recensione
La sposa normanna recensione
Profile Image for Elena.
121 reviews
July 2, 2015
Ho apprezzato, della stessa autrice, "La sposa normanna" e "La regina irriverente", che mi avevano colpito per l'accuratezza del contesto storico e l'incisività dei personaggi (delicatissima l'immagine di Costanza d'Altavilla, descritta nel primo).
Mi sono quindi accostata all'ultima fatica dell'autrice con molte aspettative, che in gran parte non sono state soddisfatte. Certo, Carla Maria Russo ha un fiuto infallibile nell'individuare personaggi di forte interesse narrativo: la storia di Caterina Sforza, figlia illegittima di Galeazzo Sforza soprannominata per il suo caratterino la "tygre" di Forlì, è garanzia di un intreccio avvincente, soprattutto se a dipanarlo è una scrittrice di polso come la Russo. Purtroppo però, soprattutto nella prima parte del romanzo, si ha una sgradevole percezione di dejà-vu: la figura della donna dal carattere volitivo, costretta a sposare un uomo brutale che diventa il suo peggior nemico, è il nucleo fondante anche dei due romanzi che ho citato prima. Tutto finisce, insomma, per dinventare l'eco di una musica già sentita. E, tutto sommato, si vorrebbe anche poter cambiar disco, soprattutto perché Caterina, che non ha la pensosità di Costanza o la seduttiva sfrontatezza di Eleonora di Aquitania, è mille volte meno interessante. Quando poi finalmente l'azione ingrana e giunge il momento in cui il lettore trepida per la sorte della sua eroina, la conclusione arriva a troncare tutto come una mannaia. La pagina dopo campeggiano tre righe in cui l'autrice si impegna solennemente a proseguire la storia. Da parte mia - e mi dispiace doverlo dire - non so se voglio impegnarmi a leggere il resto...
Profile Image for Arno.
6 reviews
January 26, 2022
Non riesce a coinvolgere, dialoghi artificiosi, la ricostruzione dei personaggi risulta banale e superficiale. L'autrice si limita a ripercorrere una serie di eventi piuttosto che creare una storia. Scrittura insipida.
Profile Image for Lia Valenti.
828 reviews56 followers
August 10, 2017
Primo libro che leggo di questa autrice.
Che dire oltre al fatto che è scritto ottimamente ,la storia è avvincente e che Caterina Sforza sia stata una donna veramente eccezionale?!
Profile Image for La Strega.
327 reviews35 followers
April 4, 2020
Caterina Sforza è una figura che mi ha sempre affascinata, e questo romanzo mi è piaciuto moltissimo! L'ho trovato ben scritto e molto fluido
107 reviews
January 20, 2018
Nata sotto un nobile casato ma anche dotata di predisposizioni non comuni, il romanzo percorre, sulla falsa riga degli eventi storicamente avvenuti, la vita personale di Caterina Sforza e degli intrighi e congiure di potere che intorno ad essa ruotano. E sebbene sia elevato il suo rango sociale, tale è pure il sacrificio al quale ella sarà sottomessa: prima fra tutte e premonitrice è la nonna Maria Bianca Visconti, ad annunciarle le sfide alle quali sarà precocemente esposta: il prezzo di essere nati nobili è la rinuncia alla propria libertà, le rivela in intimità la nonna.

E come anche preannunciato dalla stessa, tanto presente sarà la necessità per Caterina di crescere in fretta. Costretta a nove anni a nozze strategicamente forzate, con l'intenzione di consumare il matrimonio, rubando la verginità della sposa nell'intento di saldare i legami di casato, Caterina subisce da questo principale evento un drastico, profondo e irreversibile mutamento: e da allora, due persone cancella dal suo cuore: suo marito Girolamo Riario e suo padre, Galeazzo Maria Sforza.

Gli eventi si susseguono e nel giro di anni la tirannia e l'ingiustificata ferocia condottiera di Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano e padre di Caterina, vengono poste al termine da un attentato ad egli diretto, scatenato da chi da lui era stato innanzi ingiustamente punito e maltrattato. Ma attorno a Caterina sono molteplici le grandi figure di potere, tra cui suo marito Girolamo Riario nipote di papa Sisto IV e diversi rappresentanti ecclesiastici, e quando la furia degli eventi riuscirà finalmente a liberare Caterina dagli opprimenti vincoli di casato per la morte di papa Sisto IV e quella di suo marito Girolamo Riario, ed ella avrà l'opportunità di condurre una sua azione per mezzo delle sue abilità e della sua intelligenza allora sì, sarà capace di combattere come e meglio di un uomo per liberare la sua famiglia dagli assalitori e sé stessa dalla sottomissione cui era stata vittima fino ad allora.

Insomma, dal canto mio è un racconto più freddo da La sposa normanna che lessi tempo fa, ma per lo stile e per l'analisi psicologica dei personaggi, precisa e rivelatrice, merita un riconoscimento ed anche l'essere goduto in ciò che offre.
Profile Image for Aka Nagashima.
88 reviews
February 8, 2021
Nonostante fosse un libro di ben poche pagine, abituata addirittura a tomi da 1100 o poco più, ammetto che ci ho messo più del dovuto causa motivi di forza maggiore: lavoro.
Ma, a parte questo, ho trovato questa lettura interessante, scorrevole e molto affidabile alla storia di cui narra le vicende, quindi ringrazio caldamente chi me lo ha regalato conoscendo le mie passioni.
Non mi sono mai soffermata su Caterina Sforza nonostante ne conoscessi il nome, non mi sono mai chiesta chi fosse in modo più dettagliato. Eppure l’ho apprezzata. Una donna forte, dal carattere militare, che grazie al suo cognome trova il coraggio di non abbassare mai la testa davanti alla rudezza e malignità maschile. Mi ricorda vagamente Lady Oscar, in realtà.
Fatto sta che farò ulteriori ricerche su questa forza della natura, di modo da conoscere altrettanti dettagli.
Consiglio vivamente.
Profile Image for Cristina.
1 review1 follower
October 7, 2020
Carla Maria Russo non è mai una delusione, addirittura credo di aver preferito questo libro a “la sposa normanna”. È una storia avvincente che tiene incollato il lettore fino all’ultima pagina e oltre, incoraggiando immediatamente la lettura del seguito. La scrittura è fluida, tanto che il libro quasi si legge da solo.
La Russo descrive Caterina Sforza nei minimi dettagli, concentrandosi prevalentemente sugli aspetti psicologici, sui vissuti e sulle emozioni. Impossibile non amare la protagonista e non ammirarne le gesta.
5 reviews2 followers
August 26, 2016
For history lovers, women especially. It really gives an insight in women life back in the medivial times. It is setted in Italy , it follows the life of Caterina Sforza ( illegit doughter of the duke of Milan), who struggles between the devotion for her family and so, the obidience to its rules and her true fierce nature that would let people give her the nickname " La Tygre" ( The Tiger ). A powerful charcater that will not leave without surprise.
Profile Image for Chiara171.
494 reviews26 followers
November 28, 2016
Carla Maria Russo è un asso dei romanzi storici, ed anche questo "La bastarda degli Sforza" è incredibilmente ben scritto, ma l'argomento non mi ha entusiasmato. Il Rinascimento italiano è inflazionato ed i Borgia hanno decisamente stancato.
Immagino che leggerò il seguito perché è un'ottima scrittrice, ma avrei preferito che terminasse il romanzo di Eleonora d'Aquitania!
Profile Image for Jessy.
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June 8, 2019
¿Por qué nadie me dijo que había una segunda parte?No está disponible en la biblioteca 😭😭😭
Amé este libro, muchísimo. Me encantó Caterina Sforza, se sumó a mi lista de heroínas. ¡Cuánto valor! y cuántas desgracias, pero supo superar todo. Realmente me sorprende mucho su historia.
Profile Image for Andrea Masotti.
Author 7 books1 follower
December 11, 2016
Romanzo storico ottimo per scrittura, documentazione e per come i personaggi sono calati perfettamente nella mentalità del periodo.
Profile Image for Alicae.
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July 8, 2018
La fortuna di questo libro si chiama Caterina Sforza; la scrittura, purtroppo, non mi ha lasciato niente.
Profile Image for Giancarla Erba.
Author 5 books9 followers
August 30, 2018
Una bellissima storia di Caterina Sforza donna fuori dal comune per qualsiasi tempo.
Profile Image for Lydia Ferraris.
351 reviews5 followers
March 30, 2023
La bastarda degli Sforza è un romanzo storico di Carla Maria Russo, ambientato nella seconda metà del XV secolo. E’ il tempo delle signorie italiane nel territorio Italiano: ci sono gli Aragonesi nel Regno di Napoli, il Regno della Chiesa retto da una ricchissima corte papale, le signorie di Venezia, Firenze con i Medici, i Savoia in Piemonte. A Milano ci sono gli Sforza, con il condottiero Gian Galeazzo.
Gian Galeazzo è un uomo dedito agli eccessi, alla tracotanza, alla violenza. Ha rapito la giovane moglie di un uomo di Milano e l’ha resa sua amante, vive ormai nel castello con lui e ha dato alla luce una figlia: Caterina. Caterina è una bambina ribelle, coraggiosa, che viene cresciuta secondo i dettami di sua nonna Bianca Maria Visconti, madre di Gian Galeazzo, che le racconta le gesta dei suoi avi. Caterina disdegna le bambole, i pizzi, i merletti, preferendo alla docilità femminile i corsi di armi frequentati dai fratelli e la bottega di un erborista.

Ha solo nove anni Caterina quando capisce cosa vuol dire entrare nei giochi di potere politici. Gian Galeazzo ha attaccato Imola e ne ha preso il possesso, aizzando le ire della Chiesa, che possedeva i territori dell’Emilia Romagna. Papa Sisto IV della Rovere vuole insediare nella città il nipote Girolamo Riario, che assieme al fratello si è guadagnato la reputazione di donnaiolo violento, incapace negli affari, poco raffinato per le sue origini di pescivendolo di Savona. Per Milano è necessaria un’alleanza con il Papa, non si può rischiare di incorrere in una guerra da cui sicuramente ne uscirebbe perdente.
Così Gian Galeazzo promette a Girolamo Riario la mano di una bambina di undici anni, Costanza Fogliani, una sua nipote imparentata con Mantova. L’accordo viene stipulato, ma i Riario sono sicuri di una cosa: se si lascerà trascorrere il tempo necessario perchè Costanza diventi maggiorenne e possa convolare a nozze e giacere con il marito a quattordici anni, gli anni porterebbero sicuramente Milano a trovare un escamotage per bloccare le nozze e intralciare i loro piani. I Riario hanno bisogno di una parentela così importante.

Così con il consenso speciale del Papa, Girolamo Riario chiede di consumare il matrimonio con la bambina subito, per essere sicuro che essendo sua un domani gli Sforza non possano mettergli i bastoni tra le ruote. Ma Gabriella Gonzaga, madre di Costanza, rifiuta che un qualcosa di così empio e per lei contro natura avvenga prima della maturità della fanciulla. Gian Galeazzo sa di non potersi inimicare i Gonzaga di Mantova e perdere un alleato così vicino, come sa però di non poter quindi disattendere l’accordo con la Chiesa. In quel momento viene deciso il destino della piccola Caterina, che nel 1473 ha solamente nove anni ed è costretta, nella segretezza dell’evento, con la madre e la matrigna Bona Sforza assenti assieme a tutti i suoi fratelli, a subire il destino di vittima sacrificale. Verrà stuprata da Girolamo Riario, dopo il matrimonio, e tutto ciò la cambierà per sempre, spingendola a meditare vendetta contro le persone complici del gesto.
Passano gli anni, il padre viene ucciso in una congiura, arriva il momento di diventare signora di Imola e di raggiungere il suo sposo, verso cui Caterina non riuscirà mai a provare affetto e proverà sempre disgusto e odio.

Da signora di Imola Caterina viaggerà per Roma, Forlì, entrando in contatto con i signori dell’Italia del periodo, affrontando diverse prove in cui dimostrerà di essere non una semplice moglie e madre, ma una donna dalla tempra forte, coraggiosa, determinata a salvare la sua vita e quella della sua famiglia.

Il romanzo ci offre uno sfondo storico ben preciso: quello delle guerre tra signorie del Quattrocento, con tutti i meccanismi di spionaggio, accordi e alleanze labili come banderuole, in un mondo, quello aristocratico, in cui le donne erano pedine di un gioco più grande. Ma Caterina non è una donna qualsiasi: da figlia illegittima rivendicherà il suo posto nel mondo, prendendo più volte decisioni degne di un condottiero della risma di suo nonno. Girolamo Riario è un inetto pavido, incapace di agire con furbizia, a cui viene dato un ruolo e importanza per il cognome che porta, non per reali motivazioni. Riario fa continui sbagli, ignorando gli avvertimenti della ben più avveduta moglie.

Il romanzo rimane incompiuto, lascia gli eventi a metà, rendendo i fatti storici molto interessanti e affascinando il lettore che vuole scoprire che cosa accadrà alla signora di Imola e Forlì e ai suoi figli.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Pickwick
Pagine: 363
Prezzo: 10,90€
Voto: 7,5/10
Profile Image for Silvia Azzaroli.
Author 5 books5 followers
November 23, 2021
La Bastarda degli Sforza è un romanzo crudo eppure lieve che accompagna il lettore nella vita di Caterina Sforza, definita dagli storici “La tigre di Forlì” per aver saputo resistere nientemeno che agli inviati di Lorenzo il Magnifico, di cui divenne poi in seguito alleata.

Avviso che da qui in avanti saranno presenti diversi SPOILER…



Il libro parte dall’infanzia felice alla corte di Galeazzo Sforza, un uomo crudele e cinico, che non amava nessuno, tranne lei, la figlia ribelle e “bastarda”, Caterina, in quanto nata da una relazione anzi dalla violenza verso Lucrezia, una splendida popolana milanese, di cui rimase sempre invaghito, anche se ella era sposata e innamorata del legittimo sposo, da cui ebbe un’altra figlia.

Caterina fu cresciuta prima da Bianca Maria Visconti, sua nonna paterna, poi, dopo la strana e improvvisa dipartita della donna, dall’adorata matrigna Bona di Savoia e da Lucrezia.

Educata alla Storia, alla Filosofia e alle armi, contrariamente alle donne dell’epoca, Caterina spiccò fin da ragazza per intelligenza e audacia, rifiutando di seguire le arti femminili.

Fino a che non succederà un fatto terribile che la allontanerà per sempre dal padre, complice dell’orrido crimine nei suoi confronti (seppur dolorosamente costretto) e che la segnerà per sempre nei rapporti interpersonali, in primis con il marito, Girolamo Riario, un uomo bellissimo ma rude, violento, senza cuore, ignorante, avido, ambizioso e gretto.



Le vicissitudini storiche della giovane, bellissima e geniale Caterina sono raccontate con dovizia di particolari dall’abile mano di Carla Maria Russo, che non eccede mai nelle scene crude, permettendo al lettore di empatizzare con i drammi e le gioie di questa donna così lontana eppure così vicina a noi.

Da amante della Storia mi chiedo perché i professori non siano in grado di raccontarla in questo modo, permettendo alle studentesse e agli studenti di appassionarsi ad una materia che in fondo ci riguarda tutti/e.

Conoscere bene il passato ci aiuta a capire il presente e a rendere migliore il futuro.

Tra le parti che mi hanno colpito di più ve ne sono diverse tuttavia da donna ci terrei a sottolineare prima di tutto un evento tragico.

Avviso, prima di continuare, che parlerò di una scena particolarmente cruda.

L’evento tragico è lo stupro della stessa Caterina, l’evento che la segna per sempre.

Il resto qui

https://www.overthere.it/la-bastarda-...
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