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Rimini

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Un grande giornalista al suo primo incarico importante che vuole a tutti i costi risolvere l'enigma di un misterioso suicidio; un musicista che compone un'opera rock nei ritagli di tempo; una cronista mondana che segue lo svolgersi litigioso e drammatico di un intrigato premio Letterario Internazionale; uno scrittore appena uscito da una fortissima crisi personale che nel partecipare al premio reincontra, in modo tragico, il proprio angelo distruttore al quale definitivamente capitolerà; un gruppo di travestiti gioiosi che percorre in lungo e in largo il panorama godereccio notturno delle centinaia di dancing e discoteche che affollano la riviera; e poi match sportivi, radio libere e su tutto questo intrecciarsi di storie il panorama gremito e ossessivo della riviera adriatica, sfolgorane e metaforico can-can di un Italia che chiude i battenti tra conformismi, corruzione, scandali, brame di successo e insensatezze colelttive

364 pages, Paperback

First published May 1, 1985

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About the author

Pier Vittorio Tondelli

39 books167 followers
Pier Vittorio Tondelli was born in Correggio in 1955. After graduating from high school he enrolled at the University of Bologna, where he attended courses with Umberto Eco and Gianni Celati.
In 1980 he made his debut with the collection of generational-themed stories Other Libertines, which achieved good success with critics and the public. The explicit content also earned him the attention of the judicial authorities, followed by a trial at the end of which the author and publisher were exonerated.
After his military experience he published other novels, including Pao Pao and Rimini. He curated the three anthological volumes of the Under 25 series to give voice to a new generation of writers. His latest novel was Separate Rooms, a mournful story of homosexual love. He then published the collection of essays A Postmodern Weekend. He died of AIDS in 1991, at the age of 36.
The collection of short stories The Abandonment and the theatrical drama Dinner Party were published posthumously.

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Displaying 1 - 30 of 61 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,459 reviews2,432 followers
August 3, 2024
ADRIATICO KITSCH **


Fotografia di Luigi Ghirri

Terza prova narrativa di PVT, da alcuni (troppi) giudicata un passo falso, da altri decisamente stroncata (per esempio, Angelo Guglielmi, che però più tardi fece ammenda e scrisse: apparve improvvisamente, come quei ciclisti che escono dalla curva. A noi interessavano i non romanzi. Tondelli, invece, scrisse un romanzo con una trama. Lo liquidammo senza coglierne le novità), fu comunque un gran successo di quell’estate 1985 per diventare col tempo un autentico cult.

Romanzo post-moderno per eccellenza, sono pagine dove il culto del corpo, il mito della bellezza fisica, il sogno dell’eterna giovinezza trovano apoteosi: il mondo interiore è raccontato attraverso quello esteriore, l’essere si esprime nell’apparire.
Ciò nonostante, o forse proprio per questo, ‘Rimini’ è essenzialmente un libro di sconfitti, per stessa esplicita ammissione di Pier, un romanzo sul Vuoto.

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Fotografia di Davide Minghini.

La storia inizia con l’arrivo a Rimini del rampante giornalista Marco Bauer, inviato per dirigere il supplemento estivo della sua rivista, dietro al quale si nasconde lo stesso Pier che ebbe incarico simile nella primavera del 1981, ma mai arrivò sulla riviera.
In redazione incontra la bella collaboratrice Susy, altrettanto rampante ma più abile nel manipolare, e avranno una storia insieme, confondendo cuore e lavoro.
Ma non è questo il nucleo centrale del romanzo, che si sposta, devia, diventa presto corale, contenitore di storie, affresco collettivo, approdando al Grand Hotel di Rimini, dove tutti si sfiorano, incrociano, incontrano (non per nulla, Gran Hotel, gente che viene, gente che va, tutto senza scopo, non è farina del mio sacco): lo scrittore omosessuale Bruno May e il giovane artista Aelred che si sono conosciuti a Londra (e anticipano il prossimo romanzo di Pier Camere separate); Beatrix antiquaria tedesca alla ricerca della giovane sorella scomparsa Claudia; il sassofonista notturno Alberto che s’innamora della giovane madre in vacanza Milvia; Roby e Tony, regista e produttore di un film ambientato sulla riviera; Renato, figlio di una famiglia decaduta d’imprenditori romagnoli; un professore di latino arrivato a Rimini per annunciare l’apocalisse; e poi un gruppo di travestiti che ballano nella giungla notturna, una compagnia di anziane signore del varietà, ragazzi violenti che popolano il lungomare alle prime luci dell'alba…
Addirittura un intrigo politico che implica l’assassinio di un senatore, una vicenda su cui il giornalista Marco Bauer finisce con l’indagare trasformandosi in detective, ma fallendo l’inchiesta.

Proprio al Gran Hotel di Rimini fu presentato il romanzo alla sua uscita (anche da Roberto D’Agostino, fresco reduce dal successo di “Quelli della notte”).

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Fotografia di Marco Pesaresi.

Se il romanzo sia specchio fedele della città e della vita estiva in riviera ha secondo me davvero poca importanza. È sufficientemente verosimile per esserlo.
È quel parco giochi, parco del divertimento (che è rappresentato da “Italia in miniatura”, dieci anni prima magistralmente fotografato da Luigi Ghirri, la foto che Marco Bauer attacca nel suo appartamento).
Si tratta comunque e soprattutto di una magnifica istantanea della sua epoca, una fotografia di una parte degli anni Ottanta, gli eccessi le stravaganze le trasgressioni i sogni e i desideri.
Ma prima di tutto è letteratura. Di quella che piace a me.

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Viale Ceccarini a Riccione, la Fifth Avenue e il Sunset Boulevard della Riviera romagnola.

Marco Bauer è narratore in prima persona, mentre gli altri personaggi sono raccontati da un narratore extradiegetico.
Antonio Spadaro descrive la scrittura di Tondelli, il suo effetto, come segue:
Leggere le sue pagine può anche diventare imbarazzante, perché significa “addentrarsi nella sua pelle”, si ha l’impressione di una nudità estrema e disarmata che invita il lettore al rispetto. Si avvera una forma estrema di comunicazione diretta e immediata tra uomo e uomo, tra autore e lettore.
A Pier viene da dire ‘Vestiti!’ – ci conduce in territori dove siamo recalcitranti ad andare (come a partire dal 1992, con stile e tono totalmente diverso, fa Elena Ferrante).

Mai provinciale, Tondelli era eclettico, vulcanico, trascinante, irriverente, sferzante, divertente, intelligente, colto, frenetico, brillante, spumeggiante...

Ho sempre cercato ‘tutto’ nella vita: la verità e l’assoluto. Ho sempre detestato la gente soddisfatta. Parole sante.

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Luigi Ghirri: L’Italia in miniatura (1978).

** Adriatico Kitsch è il titolo di un pezzo scritto da Tondelli nel 1982, da cui è estrapolato quanto segue:
È dunque questa della riviera adriatica una cosmogonia estiva e ferragostana della libido nazionalpopolare che, a dispetto dei decenni, delle mode e delle recessioni, persiste, più o meno intatta, nel costume e nelle manie della nostra gente, per cui ancora una volta sul fianco destro delle patrie sponde s’inscena la sfilata del desiderio in un missaggio di antiche forme e nuovissime attitudini.

description
Luigi Ghirri: Rimini, 1977.
Profile Image for Post Scriptum.
422 reviews120 followers
December 6, 2018
“Voglio che Rimini sia come Hollywood, come Nashville cioè un luogo del mio immaginario dove i sogni si buttano a mare, la gente si uccide con le pasticche, ama, trionfa o crepa. Voglio un romanzo spietato sul successo, sulla vigliaccheria, sui compromessi per emergere. Voglio una palude bollente di anime che fanno la vacanza solo per schiattare e si stravolgono al sole, e in questa palude i miei eroi che vogliono emergere, vogliono essere qualcuno, vogliono il successo, la ricchezza, la notorietà, la fama, la gloria, il potere, il sesso. E Rimini è questa Italia del “sei dentro o sei fuori”. La massa si cuoce e rosola, gli eroi sparano a Dio le loro cartucce”.

Nella primavera del 1981 a Pier Vittorio viene proposto di passare due mesi sulla riviera adriatica per lavorare a un inserto speciale. Non parte. Manda invece Bruno Bauer, giornalista protagonista di Rimini, nell’abbagliante Hollywood romagnola, dove si va perché ci sono altri centomila, dove musica e sesso e droga si levano in coro, dove la notte è variopinta e risplende di strass e paillettes.
Bauer e i suoi collaboratori percorreranno lo sfavillante lunapark italiano per cogliere e raccontare vite che scorrono e s’arrestano, bagliori e ombre di esistenze note e sconosciute. È un succedersi di personaggi, credibili perché rubati alla realtà, fantastici perché rinnovati dalla genialità della scrittura di Tondelli. Ognuno è mosaico umano, con ambizioni alte e sconfitte certe. Girano su una giostra che non prevede vincitori. Le braccia si tendono, le mani si chiudono. Il trofeo è irraggiungibile. Ma attorno, tutto è colore, tutto rifulge.
La bocca stupita non avverte retrogusto amaro. C’è tempo, c’è tempo. Non va perduto.
Poi le luci si spengono. E rimane il vuoto.

Ciao Pier, a ri-vederci con le parole.


P.S. È recente la notizia che, grazie alla donazione della famiglia Tondelli e al consenso del curatore dell’opera tondelliana Fulvio Panzeri, la biblioteca privata dello scrittore diventa patrimonio del comune di Correggio. Si tratta di 2494 volumi che troveranno collocazione a Palazzo dei Principi presso il Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli. La collezione, comprese le annotazioni e sottolineature autografe di Tondelli, sarà consultabile nei primi mesi del prossimo anno.

https://www.youtube.com/watch?v=2zjLB...
Profile Image for Hank1972.
211 reviews56 followers
November 16, 2025
Ti ho sentito Pier

C'è la mia Rimini e la mia riviera. Sole, caldo, mare, sabbia, sudore, hotel, pensioni, discoteche, locali, luci, traffico infernale, tanta gente tanta, casino.

Tante storie che hanno in comune Rimini, inteso come luogo in cui si svolge l'azione, e poco altro. Da leggere con in sottofondo la playlist musicale compilata dallo stesso PVT (a fine libro). Marco Bauer, il giornalista e la sua redazione, tra cui la stilosa Susanna Borgosanti. Beatrix la tedesca, in cerca della sorella in fuga. Alberto, il suonatore di sax, Milvia e un amore nato nelle stanze di una pensione. Bruno May, lo scrittore (Tondelli?), in crisi creativa e esistenziale. Tony e Robby, aspiranti registi. Il senatore Lughi, emblema della disgraziata scena politica nazionale, al centro di un giallo che risolverà Marco Bauer. Renato e la sua pensione Kelly, dal successo alla rovina.

E' tutta un'umanità che ribolle, in cerca di affermazione e di successo. Smarrita e in cerca di identità. Marcia e corrotta. Illusa e falsa. Fragile di fronte ai colpi delle vita, ai fallimenti. Bisognosa di amore e di sesso (scene di sesso in 3D, come ne ho lette in Houellebecq). E' tutto quello che sta dietro le luci e i lustrini, dietro i sogni di cartapesta di un Italia in miniatura, prima che un apocalisse si porti via tutto. Saluti da Rimini.

***

“Voglio che Rimini sia come Hollywood, come Nashville cioè un luogo del mio immaginario dove i sogni si buttano a mare, la gente si uccide con le pasticche, ama, trionfa o crepa. Voglio un romanzo spietato sul successo, sulla vigliaccheria, sui compromessi per emergere. Voglio una palude bollente di anime che fanno la vacanza solo per schiattare e si stravolgono al sole e in questa palude i miei eroi che vogliono emergere, vogliono essere qualcuno, vogliono il successo, la ricchezza, la notorietà, la fama, la gloria, il potere, il sesso. E Rimini è questa Italia del “sei dentro o sei fuori”. La massa si cuoce e rosola, gli eroi sparano a Dio le loro cartucce.”
Così Tondelli nel giugno 1984, iniziando la scrittura del libro.

***

Grand Hotel di Rimini, 1985, presentazione del libro, conduce D'Agostino con turbante.

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Profile Image for Danilo Scardamaglio.
115 reviews12 followers
December 10, 2023
Non so davvero chi e come abbia potuto definirlo ai tempi della pubblicazione "un romanzo da spiaggia". Questo la dice lunga sulla parzialità ed obiettività di giudizio della critica letteraria, o almeno di buona parte di essa. Rimini non raggiunge l'intensità di Camere Separate o Altri Libertini, ma è comunque un gran romanzo. Forse il più sperimentale tra i romanzi tondelliani a livello costruttivo: è un romanzo polifonico, dove s'intrecciano e si toccano impercettibilmente le storie di più protagonisti nella caotica, pacchiana e spietata Rimini. Per quanto uno degli obiettivi delineati da Tondelli nella stesura del romanzo fosse la creazione di una nuova Hollywood italiana, un centro di sogni e chimere, di arrivisti e arrampicatori che restano inghiottiti o emergono da essa a seconda del fato, secondo me non ci riesce a pieno: Rimini resta sempre un po' sullo sfondo, se si eccettua qualche descrizione meravigliosa della città dei balocchi. I veri protagonisti di Rimini sono i personaggi che si riversano in essa durante il periodo estivo, ognuno alla ricerca di una propria meta, di una propria salvezza: e dunque Marco Bauer, il protagonista assoluto del romanzo, giovane giornalista interessato unicamente a fare carriera ed emergere, costretto in un caso di cronaca ben più grande di lui; Beatrix, turista tedesca in cerca della sorella scomparsa; Alberto, musicista costretto a suonare per raccimolare qualcosa in un patetico night club; Robby e Tony, giovani aspiranti cinematografi. Unicamente la vicenda di Bauer è svolta in prima persona: le voci ed i pensieri degli altri personaggi vengono narrati in terza persona, come sottotrame. Inizialmente il romanzo mi aveva lasciato perplesso e non poco: per le prime trenta pagine circa riscontriamo un Tondelli troppo statunitense, troppo cinematografico, tentando di adattare il suo stile alle capitalistiche vicende di Marco Bauer. Poi la penna di Tondelli si libra nel solco delle altre storie, e si ritrova il magnifico Tondelli che amo: non credo di aver ancora trovato un autore in grado di raggiungere tali picchi d'intensità ed acume nella descrizione introspettiva dei propri personaggi, in quella spettacolare miscela di nostalgia e dolcezza che brulica sofferente nell'animo delle pagine. Ed è proprio per questo che la trama di Bauer è secondo me la più debole: Tondelli non sa adattarsi ad un personaggio così frivolo e superficiale. Come contraltare, s'innesta nella trama di Bauer la storia di Bruno May, scrittore conosciuto dal giornalista durante una serata letteraria, che apre un inciso spazio-temporale in cui si svela il mistero di questo folle personaggio. Forse è uno dei migliori momenti del Tondelli scrittori: s'intrecciano in May la giovinezza e la spensieratezza, il viaggio di Altri Libertini: l'introspezione, la malinconia, l'alcolismo di Camere Separate.
Profile Image for Rosanna .
486 reviews30 followers
August 2, 2018
Attenzione, questo è un libro da NON leggere in vacanza, a spizzichi e bocconi!
Perché, di questo 'romanzo polifonico', potreste anche perdervi in filo conduttore tra un tuffo e una passeggiata e quindi non apprezzare la bellezza della scrittura di Tondelli.
Va letto tutto d'un fiato, bruciando le pagine dietro di voi, amando tutti i personaggi che ci vivono, cercandoli a volte, inventandovene gesta e imprese se necessario. Per esempio, il gestore dell'Hotel Kelly, quello la cui 'voce' in corsivo s'intromette qua e là, è poi diventato prima un guardone e poi uno stupratore seriale?
Tondelli ci ha da subito abituati a una rutilante congerie di 'caratteri' letterari, personaggi che ritrovi nella vita reale e ora anche in quella virtuale: è maestro, lui, con quello sguardo cinico e amorevole con cui guarda il mondo attorno.
Del libro non dirò altro, leggerete critiche e lodi altrove.
Voglio solo rimandarvi alla lista musicale che è alla fine del libro e annotare qui, per me stessa, la presenza di argomenti importanti che possono dare senso a ricerche interiori e a domande: amore, Dio, violenza, sesso, morte, il perseguimento dell' oblìo di se stessi senza identificarlo con quest'ultima.
L'autore è 'pieno', troppo pieno e travasa in noi l'eccesso di vite, di vita, ma non ha risposte solo il bisogno e il talento di consegnarcele.
Profile Image for Silvia.
303 reviews20 followers
May 11, 2023
Tenero, disperato, struggente Tondelli nella sua opera più criticata, quanto si sente la sua mancanza nella cultura italiana attuale. Lo ricordo e lo ritrovo in questo impasto unico di più generi letterari, tante istantanee dalla costa romagnola nel momento più appariscente e vuoto, quello dell'Italia anni '80.
Profile Image for Andrea Iginio Cirillo.
123 reviews43 followers
December 5, 2020
Questo romanzo viene definito l'opera più "commerciale" di Tondelli, e per questo pare abbia fatto storcere il naso a qualche lettore. Anche no, dico io. In queste pagine c'è tutto ciò che Tondelli ha voluto dirci nella sua breve carriera, certo confezionato in modo diverso da "Altri libertini" e con una trama principale (che, paradossalmente, non è il punto cardine del romanzo a mio avviso) che strizza l'occhio ai thriller politici e al noir. Ciò che, però, deve essere posto sotto la lente d'ingrandimento riguarda innanzitutto i personaggi e in seconda battuta l'ambientazione. Tondelli si conferma, infatti, un ritrattista di altissimo livello, uno strepitoso indagatore dell'animo umano, capace di fornire descrizioni (i "tic dell'anima") di comportamenti, caratteri, gesti, degni della prosa più psicologica d'inizio '900 o anche di un Flaubert. Il tutto condito con la giusta dose di postmodernismo che non sta tanto nella forma (canonica, romanzesca), bensì nel contenuto (la storia di Robby e Tony che fanno una colletta per realizzare un film è il massimo prodotto di una mentalità da industria culturale e demitizzazione dell'opera d'arte, oltre che di una genialità assurda).
E proprio lo sfiorarsi di storie di una galleria di personaggi diversissimi tra loro, ma icone di un'epoca può essere il fil rouge che unisce Rimini ad Altri Libertini. Le storie di Beatrix e Claudia, Alberto (meno riuscite), quella di Renato (in forma d'intervista!) che s'incrocia con la principale del giornalista "americano" Bauer - arrivista ma simpatico, che insieme a Susy si trova invischiato in qualcosa più grande di lui -, ma soprattutto la catabasi sinusoidale (e di un lirismo disperato che pare autobiografico a tratti) di Bruno May, vanno a formare tante tessere di un mosaico che, visto da lontano, crea l'atmosfera che si respirava tra fine anni '70 e inizio anni '80 del secolo scorso: artisti eccentrici di un'arte vuota che non basta più, intrighi politici, rotocalchi estivi, speculazione edilizia e così via. E Rimini. La Riviera. Protagonisti spesso principali, mai sfondi, sempre simulacri d'una società caotica, libidinosa e dionisiaca che ancora oggi ci portiamo dietro. E Tondelli tiene insieme tutto ciò con uno stile spesso anglosassone e dunque secco, asciutto, ma con un lirismo che solo un autore italiano con la sua lingua riesce a dare, con vertiginose riflessioni al punto giusto, sequenze narrative - per dirla banalmente- che si alternano alla perfezione con quelle riflessive ("la sequenza delle cabine aveva in sé qualcosa di metafisico e infantile nello stesso tempo"...e mi ci sono ritrovato!).
Una gioia per il lettore, insomma, che questo libro se lo divora, ma sente, al contempo, l'esigenza di fermarsi a riflettere.
Promosso a pieni voti.
Profile Image for Chiara F..
589 reviews47 followers
June 27, 2020
Un Tondelli più maturo e meno sboccato.
Un romanzo che racconta di un luogo amato e ben conosciuto, in cui si intesse un intrecciato groviglio di vite che come fili di una matassa si incontrano, si legano e si distanziano nel giro di una stagione, quella più calda, quella degli amori nati sulla battigia e delle notti infuocate.

La riviera romagnola ci viene offerta in questo spaccato di anni Ottanta al massimo del suo fulgore, con il sottofondo di canzoni iconiche che hanno reso quegli anni ancora più ruggenti e con tutte le stereotipie di un’epoca, dal gigolò-marpione in attesa delle straniere degli hotel del lungomare, alle casalinghe stanche del ménage matrimoniale in cerca dell’avventura di un’estate; dal cinepanettone in versione balneare, alle pensioncine aperte alle famiglie proletarie che di anno in anno consolidavano amicizie da spiaggia, degne dei ricordi migliori.

Seguendo le vicissitudini di cronisti d’assalto, di scrittori esordienti maledetti, di scandali e smarrimenti, il lettore viene sballottato tra vite di vinti e di vittime, ma non ne esce deluso o segnato, semmai immalinconito, di quella malinconia che ti assale quando si conclude un percorso, che sia una semplice vacanza o un periodo della propria vita che non tornerà più.

Questa è la sensazione che più accompagna chi legge, soprattutto coloro che hanno vissuto nella decade qui straordinariamente tratteggiata, quelli come me che al tempo avevano come unica preoccupazione quella di costruire castelli di sabbia sul bagnasciuga che resistessero all’assalto della marea.
Profile Image for Alessia Scurati.
350 reviews117 followers
June 5, 2023
Ecco qui qualcosa che non mi aspettavo.
Riassunto delle puntate precedenti per capire il rapporto tra me e l'autore: amo profondamente Altri libertini. Rileggerò a breve Camere separate, perché l'ho letto in un periodo strano della mia vita e non ho capito se mi è piaciuto molto o mi ha deluso molto.
Poi basta.
Capita quindi che un giorno veda in super offerta sul sito della ditta di Jeff Bezos l'ebook del quale siamo ora a disquisire. Non sapendo che aspettarmi, vado a leggere le recensioni di chi lo ha letto - vedi mai che possa esserci qualcosa che mi fa propendere per l'acquisto oppure no.
Ebbene a leggere le recensioni ho pensato: non è per me.
Ma siccome a volte seguo l'istinto, alla fine l'ebook l'ho proprio comprato e mesi dopo eccoci a pagina 1, guidata da discreta diffidenza.
Sì, è un romanzo vorticoso. È tante storie e tanti romanzi. È quasi dantesco: nel senso che si ha l'impressione di essere arrivati in un girone infernale, tra il caldo, il sudore, le camere minuscole delle pensioni che costringono le vite in pochi metri quadri, gli spostamenti, il cemento (fateci caso, siete sulla Riviera ma c'è un sacco di cemento nelle pagine). Lì le anime iniziano a parlare, l'una sull'altra, perché ognuna ha una storia da far sentire che è sempre la più bella, la più importante, la più triste, ,a più. È una confessione dai peccati mondani che non trova assoluzione.
È un po' dantesco, no? Vabbè a me sembra di sì.
Comunque: il problema è che all'inizio la trama ti assale e ti trascina ora di qua, ora di là, moto ondoso parecchio mosso alla faccia di quell'Adriatico lì davanti che proprio non ti ci puoi fare il bagno, semmai bagnare i piedi (cit.).
Bisogna aspettare un attimo e farci l'orecchio. Sennò finisci come Ulisse con le Sirene. Tra l'altro: Tondelli a fine romanzo ci indica anche la soundtrack o colonna sonora che dir si voglia che guida il romanzo. Canzone dopo canzone.
Dopodiché a proposito di Ulisse e di Sirene: è bellissimo perdersi in questo incantesimo (no, Battiato nella playlist di Tondelli non c'è, ma c'è nella mia, quindi lo cito, scusate).
Un romanzo che sono tanti romanzi e tante storie e che alla fine riesce nell'incredibile missione di portare tutto a compimento. Con quel sapore lì di estate finita, amaro. Con quella Rimini lì, che adesso non c'è più e che nostalgia, ma che si staglia come protagonista assoluta della storia.
Questa lettura mi piacque, e molto.
Fine.
708 reviews186 followers
August 24, 2013
La critica più spietata, shockata e tradita al lancio di Rimini, non ha esitato a definirlo un prodotto commerciale, scivolata forse inevitabile di uno scrittore fuori dal coro in cerca di un pubblico più vasto.
Letto anch'io Rimini, trovo difficile smentire la scomunica della critica, perché ho trovato un Tondelli travestito, imborghesito, commerciale, e che pure, ogni tanto, fa uscire fuori allo scoperto, tra le righe, il suo vero volto.
Ma Tondelli è Tondelli, e verrebbe da pensare a un'operazione altamente subdola, di un genio sottile, quasi evanescente, come se Rimini fosse l'azzeccato compromesso tra il bisogno di un riconoscimento di massa e una ben celata presa per i fondelli. Rimini romanzo-parodia? Chissà. Certo è che Tondelli, nel costruire un romanzo che fa tanto anni Ottanta, ha dato il meglio nell'aver dato il peggio di sé. Che forse è quello che chiede il largo pubblico provincialotto italiano. Un romanzo pessimo, che però venda oltre centomila copie. Il piacere del brutto all'italiana. Il mondo rovesciato della Riviera e l'inversa morale: parlare male di Riviera e di Rimini, dei suoi frequentatori, fuggire via, e poi, a libro concluso, pensare: però, che bel viaggio, quasi quasi lo rifarei.
Smettiamola ora di fantasticare sulle intenzioni ignote di un autore e vediamo il testo: uno stile realistico, insensibile e indifferente, per un intreccio male assortito di vicende sullo sfondo della Riviera. Una punta di denuncia sociale, con l'ipocrisia a buon mercato di una terra Rossa per tradizione e votata al dio Pluto di fatto; una punta di inquietudine italiana, con il protagonista allo sbando tra arrivismo, ambizione e onestà intellettuale; una punta di mistero e il gioco è fatto. Un piatto gustoso per l'italiano medio, ma non per chi, come il sottoscritto, ha amato Tondelli nelle pagine che hanno il sapore del vomito sull'asfalto. Personaggi abbozzati, caricaturali, puramente funzionali, intreccio scontato, finale più che scontato e indigesto, per non parlare della pessima coesione tra le diverse storie. Se la brevissima vicenda di Bruno May, candidato a un premio letterario (ma quanto piacciono i premi e i concorsi agli italiani?), è una vaga anticipazione di quel che sarà Camere separate, la storia della tedesca è del tutto inappetibile, fuori luogo, sconnessa completamente da quel che è il tono e lo stile del filone principale del romanzo.
Un romanzo strano, Rimini. Un esperimento che si autosabota, e forse proprio in questo sta il suo genio.
Profile Image for Maria Teresa.
748 reviews59 followers
September 4, 2021
Erano 6 anni che non andavo a Rimini e quest'estate che ci sono tornata ho deciso di fare un tuffo nel passato con questo libro. Nell'estate del 1985 io c'ero a Rimini, avevo solo 11 anni ma c'ero e posso dire che l'atmosfera che si respira nel libro è assolutamente veritiera. Per me che ci ho passato tantissime estati e che ancora periodicamente ci torno, questo è davvero un libro cult, solo per il fatto di sentire nominare certi posti e per alcune descrizioni che non ho mancato di sottolineare e che ho utilizzato come didascalia per le foto scattate quest'anno.
Il libro presenta alcuni elementi stilistici interessanti come per esempio il continuo cambio di punto di vista (le vicende di Marco Bauer e di Renato sono raccontate in prima persona, mentre tutte le altre da un narratore onnisciente), è sorprendentemente "avanti" nell'affrontare tematiche come l'omosessualità e il sesso (anche virtuale) e sfrutta l'elemento sorpresa presentandoci prima una vicenda che sembrerebbe essere la trama unica che occupa le prime 50 pagine del libro, per poi cambiare completamente scenario e introdurre tutta una serie di personaggi nuovi.
Pur con tutti questi pregi, io ho sempre avuto l'impressione di trovarmi tra le mani l'opera di un dilettante che non è riuscito in tutto per tutto nel suo intento. Al libro manca quel "qualcosa in più" che gli permetta di spiccare il volo.
Profile Image for capobanda.
70 reviews56 followers
May 18, 2019
Niente fotte il romanzesco più dei progetti formali, e vedere il talento ingabbiarsi dentro forzose strutturazioni narrative è sempre un po' una pena.
Tondelli avrebbe potuto ricavare da Rimini un paio di romanzi, quattro racconti e una decina di articoli, ciascuno più meritevole di lettura della loro somma.

Noi, però, gli si vuol bene lo stesso.
Profile Image for Chiara Basile.
238 reviews140 followers
May 25, 2021
La narrazione in Rimini si articola su più piani, ci sono diverse vicende che, pur apparentemente distanti e sconnesse tra loro, con il proseguire della storia si incastrano e convergono in una trama unitaria. O almeno questo dovrebbe essere l'intento (per come l'ho letto io): in realtà alcuni blocchi pur ricollegandosi parzialmente con il nucleo centrale li ho trovati troppo isolati e poco integrati alla narrazione, comunque tutto sommato una lettura piacevole (all'inizio noiosissima ma poi si riprende) e la polifonia su cui si fonda il romanzo alla fin fine lo rende anche interessante.
Tondelli proprio non riesce a convincermi fino in fondo e forse il problema tra noi due sono io caro Pier Vittorio. In ogni caso, questo mi è piaciuto sicuramente più di Camere separate (eresiaaa lo so). A proposito di Camere separate: la vicenda di Bruno May è palesemente il riassunto di Camere separate o sbaglio?
Profile Image for Ferliegram.
246 reviews71 followers
August 24, 2023
La lettura piu estiva che potessi fare quest’estate, così fresco e contemporaneo nonostante sia stato pubblicato quasi 40anni fa!



La critica lo definì “il romanzo estivo” di Pier Vic.
Esce nel luglio del 1985 per Bompiani - suo terzo libro - e diventa subito un successo editoriale capace di vendere più di 100mila copie in breve tempo e tracciare un ritratto calzante dell’Italia degli anni Ottanta (ma non solo di quel decennio).


Un miscuglio di generi ben calibrato

In Rimini c’è il giallo politico, c’è la commedia sentimentale, c’è il romanzo esistenziale, c’è l’indagine sociale.

Il romanzo inizia con l’inaspettata promozione del giornalista Marco Bauer, che, da Milano, viene inviato dal suo direttore a trascorrere l’estate a Rimini per dirigere l’edizione locale del giornale, la Pagina Adriatica. In riviera si infatuerà dell’affascinante redattrice Susy, dovrà vedersela con gli intrighi politici locali e affrontare qualche nemico in redazione - il tutto sullo sfondo di quella che a metà degli anni Ottanta era già una delle capitali del divertimento estivo italiano con un litorale affollatissimo, i villaggi turistici, gli enormi complessi residenziali sul lungomare, le ragazze in topless sulla spiaggia e il mare con cui nessuno dei personaggi osa interagire mai.

In quella che doveva essere una stagione di pigri servizi di costume, il giornalista incappa invece nella morte sospetta di un anziano senatore, ritrovato affogato. Semplice incidente o omicidio?

Rimini non è solo la storia dalla svolta noir di Bauer: è un grande romanzo corale in cui le vicende di personaggi molto diversi tra loro a volte si intrecciano e a volte si sfiorano soltanto.

Come quella della tedesca Beatrix, arrivata dalla Germania in cerca della sorella Claudia fuggita mesi prima, o quelle di Tony e Robby, rispettivamente aspirante regista e sceneggiatore, giovani e squattrinati che cercano produttori per il loro film.

E c’è anche lo scrittore Bruno May che intesse un rapporto distruttivo con l’artista Aelred (in questa storyline si iniziano a presagire gli echi di Camere Separate a cui l’autore emiliano inizierà a lavorare qualche anno dopo).

C’è l’epopea della famiglia romagnola che coglie al balzo le occasioni offerte dal liberalismo e tra speculazione edilizia e avidità di denaro finisce sul lastrico.

E infine del misterioso professore di latino, che arriva a Rimini per annunciare l’apocalisse, avendo identificato nella città la “grande meretrice” biblica, che verrà presto ridotta a un deserto di detriti e fango.

E a fare da sottofondo a tutto questo c’è la musica: I tormentoni della radio e il punk-rock si mescolano alla mazurka romagnola, insieme a quella che Tondelli ascolta nei mesi in cui lavora alla stesura del romanzo, una soundtrack ideale riportato in calce alla curatissima edizione Bompiani.

Rimini stessa è molto più dell’ambientazione del libro. La riviera romagnola è al tempo stesso un non-luogo postmoderno e un carnevale continuo, dove le regole della vita quotidiana, della normalità, possono essere sovvertite. Dove i turisti-consumatori possono vivere una parentesi di evasione che però è solo un’illusione venduta a buon mercato.

Nella città del perenne divertimento dove scorrono fiumi di denaro, alcolici e corpi disponibili, Tondelli mette in scena personaggi destinati al fallimento. Perdenti come lo stesso Bauer, che pensa di sedurre Susy, di poterla sfruttare come ha sempre fatto con le donne fino a quel momento e non si rende conto che è lei che lo sta manipolando a suo vantaggio e alla fine riuscirà anche a fargli le scarpe.

Il romanzo meno “tondelliano” di Tondelli pervaso da quella tristezza tipica del dopo sbornia e solitudine, quella del momento in cui si spengono tutte le luci e della festa rimangono solo i detriti, in cui si riconoscono i tratti distintivi dello scrittore, rimasti vividi anche nella sua opera più commerciale.


Fu allora che insieme poterono capire, per un istante, come una rivelazione, quel suono che non copriva la loro solitudine ma che la rivestiva di piacere e di sentimentalità nuova. Un suono il cui segreto era nelle altre volte in cui l'avrebbero cercato.
Profile Image for Alessandro D'Onofrio.
74 reviews13 followers
April 24, 2017
"[...] Se non capisci questo, non credo tu possa capire quarant'anni di scandali italiani. Perché non hai mai davanti dei semplici corrotti. Hai gente ben più pericolosa. Gente che agisce con la certezza di seguire la strada giusta. Capisci? In fondo i cattolici sono molto più realisti dei marxisti o dei cosiddetti laici in genere. Ben più machiavellici. Hanno sempre un fine indiscutibile che, appunto, li giustifica agli occhi della propria coscienza. Ma è un fine ultramondano. Cioè tutto e niente. Questo è il punto."

Pier Vittorio, che in questo romanzo si rivela un maestro, delinea un mosaico di linee narrative che si intrecciano, si parlano l'un l'altra; o meglio, si sussurrano l'un l'altra, senza dar troppo nell'occhio. Certo, forse alcuni inserti sono un po' pretestuosi e dalla dubbia utilità ai fini narrativil (intendo il filone della raccolta fondi per il film, ad esempio). Ma l'intreccio principale, fino al suo climax apocalittico, il quale si mesce in modo molto riuscito alla violenza dei sentimenti di Bruno May, con la ricerca sconclusionata di Beate, be', fa tutto il necessario, e anche molto di più. E se è vero che questo è un libro scritto per il successo e per la fama, c'è da dire che l'autore l'ha disegnato e orchestrato estremamente bene. Si meriterebbe anche un mezzo voto in più; attendo di procurarmi le sue altre storie (Camere separate o Altri libertini?).
Profile Image for Marty Pirri.
14 reviews
January 7, 2024
This is the first Tondelli's book that I read, but I have only heard good reviews and so many people suggested his works to me. I do not have any expectations about this book but I liked it. Rimini describes the mood and the atmosphere of the touristic city in Italy. I am biased because I know Rimini very well and I know a lot of places that Tondelli mentioned in the book, so I could really enjoy the descriptions because they're very accurate and precise. However, since the book is set in the 80s, many things have changed. Tondelli manages to recreate the 80s mood and atmosphere and by depicting Rimini, he depicts Italy itself. In his letters to the editor, Tondelli wrote that he aimed to create a polyphonic novel, and for that reason, he inserted many POVs. Beatrix's POV was my favourite, but I also enjoy the detective story, though the resolution of the crime is pretty obvious. I also appreciate the playlist that Tondelli added at the end of the book. This a true postmodern novel.
Profile Image for Marina D'Agnese.
126 reviews
November 6, 2022
Romanzo polifonico che disegna uno spaccato, ahimè, fin troppo verosimile di Rimini e dell'Italia degli anni Ottanta. I personaggi e le loro storie si intrecciano con quella, principale, di Marco Bauer. Ma non sempre sono stata soddisfatta da dettagli e notizie seminati tra le pagine, così come dalla conclusione delle varie vicende
Profile Image for Valentina Coluccelli.
149 reviews37 followers
January 24, 2023
"So cosa vuol dire fallire, sbagliare. Essere costretti a tornarsene indietro. So che non è mai un ricominciare. Si finge che sia così. Si dice: ora tutto riparte in una direzione nuova, e può anche essere vero. Ma certo non ricominci niente di niente. Continui proprio dal tuo vicolo cieco. Da nessun’altra parte se non da quel punto lì...”

***

Abbordammo un piccolo tornante. Improvvisamente il cielo di un profondo blu notte si aprì sulla visione della riviera con le strisce luminose delle automobili, i fari, le insegne degli alberghi non più distinguibili se non in confusi bagliori luminosi. E le città, le città dai nomi così perfettamente turistici – Bellariva, Marebello, Miramare, Rivazzurra – apparvero come una lunga inestinguibile serpentina luminosa che accarezzava il nero del mare come il bordo in strass di un vestito da sera. Poiché se da un lato tutta la vita notturna rifulgeva nel pieno del fervore estivo, dall’altro esistevano solo il buio, il profondo, lo sconosciuto; e quella strada che per chilometri e chilometri lambiva l’Adriatico offrendo festa, felicità e divertimento, quella strada per cui avevo da ore in testa una sola frase per poterla descrivere e cioè ‘sotto l’occhio dei riflettori’, ecco, quella stessa scia di piacere segnava il confine fra la vita e il sogno di essa, la frontiera tra l’illusione luccicante del divertimento e il peso opaco della realtà. Ma non si trattava che di un lungomare e non di un regno. Si trattava di una strada sottile che separava i due territori di desolazione della terra e del mare.

***

«Ho sempre detestato la gente soddisfatta. Non c’è niente al mondo per cui stare allegri. Niente di niente. Eppure, io che ho lasciato perdere tante volte “qualcosa” per avere soltanto niente ora mi sto accontentando di qualcosa. E sento che mi basta. E a mio modo sono felice. [...] A tutto o niente ora sto finalmente imparando a preferire qualcosa.»

***

Fu la prima volta che sentì una profonda, dolorosa nostalgia per quella luce che non c’era più. Barcollò fino alle tende in fondo al corridoio che trattenevano la luce del giorno. Si aggrappò e tirò con tutta la sua forza. Il chiarore entrò nel corridoio come un lampo. Strinse gli occhi. Pensò che annegare forse doveva essere la stessa cosa: dissolversi rabbiosamente nella luce troppo forte di un nuovo mattino.

***

Voglio che Rimini sia come Hollywood, come Nashville cioè un luogo del mio immaginario dove i sogni si buttano a mare, la gente si uccide con le pasticche, ama, trionfa o crepa. Voglio un romanzo spietato sul successo, sulla vigliaccheria, sui compromessi per emergere. Voglio una palude bollente di anime che fanno la vacanza solo per schiattare e si stravolgono al sole, e in questa palude i miei eroi che vogliono emergere, vogliono essere qualcuno, vogliono il successo, la ricchezza, la notorietà, la fama, la gloria, il potere, il sesso. E Rimini è questa Italia del “sei dentro o sei fuori”. La massa si cuoce e rosola, gli eroi sparano a Dio le loro cartucce.
(Tondelli, giugno 1984)
Profile Image for Ines Cupo.
335 reviews7 followers
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June 14, 2023
Pier Vittorio Tondelli, ne ho sempre sentito parlare nato a Correggio il paese natale, del mio cantante del cuore, proprio leggendo le interviste di Luciano Ligabue mi ha fatto venire la curiosità di leggerlo.
E’ stata una folgorazione, la scrittura è splendida, diretta e graffiante, evocativa, ed io che non amo molto le scene di sesso esplicito, non ho fatto a meno a pensare che nel contesto erano perfettamente inserite.
Rimini, la mia gioventù’ ed infatti ho ritrovato nelle righe del romanzo, le discoteche, i divertimenti, la spiaggia, dei miei vent’anni.
Ma la Rimini di Tondelli non è solo questo, c’è la nostra Italia corrotta politicamente, tangenti parliamo degli anni 80, ma ci sono anche le radio libere, lo sport e le avventure e c’è Marco Bauer giovane giornalista, che viene trasferito a Rimini per fare il direttore all’Adriatico è lui che ci racconta di due mesi intensi, vissuti tra sport, sesso e indagine giornalista su un suicido o un omicidio di un ex politico.
Una giovane tedesca che è alla ricerca di sua sorella scappata da casa, ma chi cerca veramente? E poi c’è Bruno e la sua fragilità, scrittore e alcolista.
Tanti personaggi che non si dimenticano, che anche se sono difficili da comprendere non puoi non seguirli e pagina dopo pagina, ti ritrovi a fare il tifo per loro, beh non per tutti, alcuni di loro meritavano un paio di schiaffi.
Comunque primo libro, ma non credo che sarà l’unico che leggerò di lui.

Profile Image for MartiL.
132 reviews1 follower
March 12, 2025
Rimini di Pier Vittorio Tondelli è stata la mia prima lettura di questo autore, e fin dalle prime pagine mi ha conquistata. Ciò che mi ha colpito maggiormente non è solo la narrazione brillante e ricca di dettagli, ma soprattutto l’atmosfera unica degli anni ’80 e l’Italia di quel periodo, che l’autore riesce a restituire con straordinaria vividezza.
La trama intreccia le vite di personaggi diversi, ciascuno con le proprie ambizioni, frustrazioni e sogni. Attraverso i loro sguardi, il lettore viene catapultato in un’Italia in transizione, sospesa tra il desiderio di modernità e il peso delle proprie contraddizioni. Il ritmo della narrazione è incalzante, con uno stile che mescola ironia, malinconia e un realismo che non risparmia nulla. Tondelli riesce a cogliere perfettamente il senso di euforia e smarrimento che caratterizzava quell'estate e in generale quel periodo storico, dando vita a un romanzo corale che ha il sapore del reportage, ma con la profondità di un’indagine sociale e umana.

Rimini è un libro che mi ha fatto viaggiare nel tempo e nello spazio; è un romanzo che consiglio a chiunque voglia immergersi in un’epoca che ancora oggi affascina, raccontata da una voce capace di lasciare il segno.
Profile Image for Hex75.
986 reviews60 followers
August 11, 2017
ho sottovalutato per anni questo libro a causa di alcune recensioni negative lette in passato. e invece è un gran bel romanzo, con la parte gialla che nasconde in realtà un'analisi di costume della rimini dei primi anni '80, mentre le vicende dello scrittore bruno may mi danno l'idea di nascondere molte riflessioni sullo scrivere dello stesso tondelli.
è strano che nessuno abbia mai pensato a farne un film, il libro ha un taglio molto cinematografico che a tratti fa pensare a una sceneggiatura (quella di tony e robby? ecco, se c'è un "difetto" è quello di aver molllato ad un certo punto questi due personaggi, tra i migliori del libro...).
Profile Image for Bart.
4 reviews1 follower
December 13, 2017
Il peggior libro, a mio modo di vedere, di Tondelli. Molto belli alcuni passaggi, intimistici, come in "Camere separate" e bella come sempre la scrittura, limpida, libera, curata. E' la struttura del romanzo ad aver delle crepe; la trama che s'affanna; sono i personaggi minori, a volte poco delineati, a non convincere. Resta sempre un buon libro - lo scrittore non si discute - tuttavia non è all'altezza delle altre opere di Tondelli, e per questo mi ha deluso un po'.
Profile Image for Fabiola.
136 reviews14 followers
August 24, 2022
La scrittura di Tondelli è accattivante, sinuosa, spesso cinica ma mai scontata. In "Rimini" convivono più storie che si intrecciano a tratti. L'intensità non è costante, alcune narrazioni sono più avvincenti di altre; tuttavia risulta una piacevole lettura. Leggerò sicuramente altro di Tondelli, anche perché questa risulta essere la sua opera più discussa. Un'altra possibilità se la merita.
Profile Image for chiara_librofilia.
424 reviews34 followers
September 27, 2020
Quello di "Rimini" è un Pier Vittorio Tondelli sicuramente diverso da quello scoperto con "Altri libertini" e "Pao Pao".
Questo libro che segna il passaggio di editore, da Feltrinelli a Bompiani, vede l'irriverenza linguistica e rivoluzionaria, la scrittura spinta e volutamente provocatoria e la scelta di trattare temi poco perbenisti - infarciti da tendenze libertarie - lasciare il posto ad una scrittura e ad una costruzione più solida e matura.
E anche le tematiche tipiche di Pier Vittorio Tondelli - le piccole e grandi rivolte giovanili, gli amori promiscui, gli eccessi di qualsiasi natura e il costante desiderio di libertà - lasciano il posto ad una trama più articolata, composta da tante altre sottotrame che danno vita ad un vero e proprio romanzo polifonico.
"Rimini" racconta le vicende di diversi personaggi che finiscono per intrecciarsi tra di loro e dar vita ad una storia che racchiude più soggetti e più punti di vista e che appare come più come un innovativo esercizio stilistico per l'autore.
Si parte da Marco Bauer, un giornalista che viene inviato in Riviera per dirigere l'inserto estivo del giornale per il quale lavora e si finisce per raccontare la storia di un litorale simbolo di vacanze a poco prezzo, confusione e intasamento e che è sempre di più lo specchio di una nazione intera, tra "macchine del fango", conformismi, corruzione, scandali, scalate al successo e insensatezze varie.
Profile Image for Benny.
1 review
October 10, 2025
Credo di non aver capito il romanzo.
Le aspettative poste dall'autore nella quarta di copertina erano diverse dalla storia nelle pagine, composta da più trame, che non sembrano né collegate tra loro, né totalmente sviluppate.
Alla fine del romanzo, è stata inserita la spiegazione di questa scelta stilistica, anche se la trovo un po' forzata, come se dovesse essere "giustificata".
Insomma, dubito che Rimini sia una lettura da spiaggia perché è un romanzo che ha da raccontare, ma che purtroppo può essere apprezzato solo da pochi (non faccio parte di questa categoria).
La figura di Tondelli è però interessante ed è riuscito in parte a dare una visione della realtà italiana del boom economico. Comunque parlare così esplicitamente di sesso negli anni '80 è super avanguardia ed è forse anche il motivo per cui non è stato acclamato dalla critica del tempo. Invece coi tempi di oggi questo romanzo risulta superato.
Profile Image for Artù.
225 reviews7 followers
November 2, 2024
Per i miei gusti Tondelli è stato un grandissimo scrittore. Ho letto quest’estate tre dei suoi romanzi, e più mi addentravo nella sua scrittura più ne venivo rapito e mi capacitavo dell’energia e del suo spirito di osservazione, abbinato ad un linguaggio ultramoderno.
In Rimini Tondelli ci racconta l’estate in riviera di un giovane giornalista chiamato da Milano a redigere la pagina estiva del quotidiano. La struttura del romanzo è molto convincete. L’autore usa il discorso in prima persona per parlarci del protagonista, adotta la terza persona per presentarci i personaggi secondari. Il tutto fila che è una meraviglia.
Il romanzo è diviso in tre parti. La seconda parte è la più corposa e convincente. Mi è piaciuto molto come personaggio secondario Bruno May, uno personaggio che ruba la scena per buona parte del romanzo.
Assolutamente consigliato.
Profile Image for Ilmatte.
365 reviews19 followers
April 25, 2020
c'è una macchia di muffa, nell'angolo, una vernice scrostata che segue tutto il libro, ogni tanto fa sentire il suo odore ma lieve, di quelli che distraggono e riportano alla realtà. è l'odore della scrittura che segue se stessa, senza una trama definita dall'inizio, che crea più storie sperando che prima o poi acquistino un senso. e invece la storia è una sola, le altre sono colore.
rimini non la conosco, ci sono stato solo due volte, entrambe per sbaglio. per me rimini è rimasta fotografata nel disco di deandré, con i vitellini di felloni. questa è una rimini di striscio, avrebbe potuto essere santa marinella o san vincenzo.
Profile Image for Matteo Mazzoli.
302 reviews15 followers
May 13, 2017
Intreccio di storie, voci e vite diverse ma uguali nel profondo sentimento di malinconia e sconfitta che pervade il romanzo, sullo sfondo una Rimini e una riviera che nello scintillante caos dell'estate nasconde ombre profonde e tetre che si allungano sui protagonisti toccandone le vite e acuendo i loro dolori. Forse non il romanzo migliore di Tondelli, probabilmente il più pop, ma la scrittura è piacevolissima, scorrevole, poetica nelle scene d'amore e sesso quanto nelle immagini più melanconiche. Davvero consigliato
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