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Ciclo dei pirati #1-3

Trilogia dei pirati: Tortuga - Veracruz - Cartagena

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Da Stevenson a Salgari, i grandi della letteratura sono sempre stati attratti dal tema dei pirati, diventato sinonimo stesso di avventura, esplorazione, coraggio. Anche Valerio Evangelisti, il celebre creatore dell'inquisitore Eymerich, non è sfuggito al loro fascino e ha scritto i tre romanzi qui raccolti, ricchi di emozionanti vicende e basati su una rigorosa ricostruzione storica. Tortuga, Veracruz e Cartagena, ambientati negli ultimi decenni del Seicento, raccontano i gloriosi atti conclusivi dell'epopea dei filibustieri di stanza nei Caraibi, tra abbordaggi, rapimenti, episodi di ferocia e di abnegazione, passioni amorose divoranti, cameratismo e rivalità su vascelli sovraccarichi in cui il sangue si mescola al sudore. Ma, all'alba del XVIII secolo, il tempo dei pirati sembra giunto al termine. Ormai superati dalla Storia, i Fratelli della Costa che hanno terrorizzato i Caraibi per cinquant'anni non spariranno, ma saranno chiamati a un differente destino...

945 pages, Paperback

First published March 3, 2015

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About the author

Valerio Evangelisti

145 books204 followers
Valerio Evangelisti è stato uno dei più importanti scrittori italiani di genere fantasy e horror. Si è laureato in scienze politiche, indirizzo storico-politico, e ha intrapreso una carriera accademica interrotta verso il 1990, alternata all'attività di funzionario del Ministero delle finanze. Dopo avere numerosi saggi, si è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, inquisitore, che ha vinto il Premio Urania. Sono seguiti seguiti altri numerosi romanzi, tradotti in più di dieci lingue.

Evangelisti earned his degree in Political Science in 1976 with a historical-political thesis. He was born in Bologna.
Until 1990 his career was mainly academic. He also worked for the Italian Ministero delle Finanze (Treasury Department). His first written works were historical essays, including five books and some forty articles. In 1993 his novel Nicolas Eymerich, inquisitore won the Urania Award, which was established by Urania, Italy’s main science fiction magazine, with the aim of discovering new talent in the field. Urania published other novels of the series in the following years: Le catene di Eymerich ("Eymerich’s Chains", 1995), Il corpo e il sangue di Eymerich ("Eymerich’s Body and Blood", 1996), Il mistero dell'inquisitore Eymerich ("Eymerich’s Mystery", 1996), Cherudek (1997), Picatrix, la scala per l'inferno ("Picatrix, the Stairway to Hell", 1998), Il castello di Eymerich ("Eymerich’s Castle", 2001), Mater terribilis (2002). Most of the last ones were however first published as hardcover.
Nicolas Eymerich is a real historical character, member of the order of the Dominicans and inquisitor in the Spanish Inquisition. He was born in 1320 in Girona, Catalonia, and died in 1399. Evangelisti’s interpretation of his character is a cruel, ruthless, haughty, restless man, who acts mercilessly to protect the Catholic Church against perceived menaces of natural or supernatural origin. At the same time he shows an outstanding intelligence and a deep culture in his actions. In the novels of the series he investigates the mysterious phenomena of Medieval Europe, thus subtly influencing many of the historical events of that epoch; on many occasions the solution of the riddles comes up from stories which are narrated along with the main plot, normally set in the present and in the future. Evangelisti's atmospheres are normally dark, nightmarish, haunting.
Another success of 1999, also translated in several languages, is the Magus trilogy, a romanticized biography of the famous Middle Ages prophecies writer Nostradamus. The three novels, Il presagio ("The Omen"), L’inganno ("The Deceit") and L'abisso ("The Abyss") sold 100,000 copies in Italy.
Evangelisti's novels are greatly appreciated in France (where he won several literary awards), Spain, Germany and Portugal. He is currently the director of the Carmilla magazine. In the last years he has written some works which show his love for heavy metal music, namely the short stories collection Metallo urlante (referring to the French magazine Metal Hurlant) and the novels Black Flag and Antracite: they are set during the American Civil War and feature a new character, Pantera, a palero shaman. One of his latest novels, Noi saremo tutto ("We Shall Be All"), spans several decades of the last century, exploring the life of Eddie Florio, a gangster, against the background of the history of the trade unions and the workers' battles for civil rights.
Mexico is the setting for his next two novels, Il collare di fuoco ("The Fire Collar"), which was published in November 2005 and Il collare spezzato ("The Broken Collar", October 2006). In 2007 La luce di Orione was released, the ninth title in the Eymerich series, followed in 2010 by Rex tremendae maiestatis.
Tortuga, a novel about pirates of the Caribbean, was published in 2008.

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1 star
3 (1%)
Displaying 1 - 8 of 8 reviews
Profile Image for Cristina Luciani.
163 reviews7 followers
June 19, 2023
Alcune cose di questo libro mi hanno convinto, altre meno. Non è un 4 pieno, ma neanche un 3 (mannaggia a Goodreads che non fa mettere i mezzi voti!)

Ho arrotondato per eccesso perché le atmosfere di queste storie sono assurde: navi che sfidano il mare, uomini che sfidano la morte, avventure e violenze e un bell’affresco di cosa voleva dire vivere sulle coste dei Caraibi cinquecento anni fa.
La ricostruzione storica è impeccabile, anche se a volte lo stile asciutto e clinico di Evangelisti scade nell’infodump e alcuni dialoghi sembrano didascalie piuttosto che veri scambi di battute: che ce ne frega che l’ammiraglio Neville c’ha la casa in Virginia se adesso vi sta bombardando lo scafo!?
In parte la pesantezza del testo è dovuto alle ripetizioni che si rincorrono da una storia all’altra; ma del resto si tratta di tre libri in uno e il contesto in qualche modo va reintrodotto ogni volta.

Una ripetizione che va giù con più difficoltà sono le figure femminili fatte con lo stampino. In realtà la caratterizzazione in sé non è malvagia: sono donne scaltre che, come i pirati, badano innanzitutto ai propri interessi e si fanno pochi scrupoli. Sono anch’esse frutto della violenza arbitraria che regola le società del Nuovo Mondo. Il problema è che la cosa si ripete per tre volte, con tre polli diversi che ci cascano. Reina si discosta un po’ da Gabriela e Teresa, ma solo perché dice le sue prime parole nell’epilogo di Tortuga.

I personaggi maschili invece sono abbastanza differenti tra loro da tenere alto l’interesse del lettore: Rogério dà fin dall’inizio vibes strane che trovano spiegazione nel finale; Macary è il mio preferito perché, porello, non lo sa manco lui che c’azzecca in mezzo ai pirati; e Martin è un po’ meh come tutto l’ultimo libro, ma si fa amare a suo modo.
Ma la vera domanda qui è: PERCHÉ NON ABBIAMO UN POV DI LORENCILLO, PORCO DIAVOLO? (semicit. 😂)
Leggerei un’intera serie solo su di lui che abborda le navi e mozza teste al ritmo della sua orchestrina.

Ho iniziato questa lettura per svagarmi e di certo non mi aspettavo nulla più che storie d’avventura. Invece qui si esplora l’ideale della pirateria come società nuova, che si ribella alle monarchie europee infiacchite dalle guerre di religione. Nelle invettive dei filibustieri francesi contro l’aristocrazia, nel loro sprezzo delle convenzioni, nel rapporto di amore-odio che li lega alla madrepatria si intravedono i semi della Rivoluzione che avrà luogo di lì a cent’anni. La legge dei Fratelli della Costa è democratica, ma non priva di ombre: la libertà assoluta di cui i pirati godono apre la strada a crudeltà e depravazioni. Agli alti ideali che vogliono liberare i mari dal dominio della Spagna, avida e schiavista, si accompagna il cinismo di un’organizzazione che punta al guadagno prima di tutto e flirta apertamente con la morte. Non si può rimanere indifferenti al fascino di questo mondo che esalta gli animi e al contempo dà sfogo alle pulsazioni più animalesche.
Per ogni Macary — ex-soldato tutto d’un pezzo, a suo modo “puro” in mezzo ai predoni — c’è un De Lussan che si porta dietro la valigetta da chirurgo solo perché si diverte a tagliuzzare la gente. Per ogni De Grammont che piange al capezzale della sorella torturata c’è un De Val che abusa dei mozzi.

Ecco, la cosa che non mi è davvero piaciuta è come viene trattato il matelotage, l’unione socio-economica che legava una coppia di filibustieri in modo che alla morte dell’uno l’altro ne ereditasse i beni. Evangelisti non nega che a volte queste unioni fossero anche sessuali, ma le relega a eccezioni e dipinge l’omosessualità sulle navi corsare come uno sfogo di comodo a spese dei mozzi. In realtà negli ultimi anni questo aspetto è stato ampiamente rivalutato e — anche senza arrivare agli estremi che dipingono la filibusteria come un paradiso LGBTQ+ — sappiamo che erano situazioni molto più comuni e accettate di quanto questo libro lasci pensare. Ok che è stato scritto negli anni ‘90, ma c’è una patina di gay panic che vent’anni dopo salta all’occhio.

Concludendo…
Veracruz è bellissimo, ha un ritmo serrato, l’hype per la presa della città è ben ripagato ed è il libro con più “cuore” tra i tre; e poi c’è Macary.
Tortuga ha dalla sua un protagonista inafferrabile e De Grammont che conclude il suo arco in maniera spettacolare.
Cartagena è moscio e Martin incide poco in termini di trama se non facendosi prendere per i fondelli; si riprende nel finale (grazie a Lorencillo ❤️), ma è chiaro che la Filibusta è già roba del passato, una parentesi al tramonto. E come tutti i tramonti lascia l’amaro in bocca.
Profile Image for Karina.
63 reviews
December 21, 2016
@Alisa ho finito !!!!! Bellissimo! Grazie!
Profile Image for Stupor Mundi.
122 reviews4 followers
December 4, 2017
Più che una recensione la mia sarà una riflessione personale.
Amo leggere storie di pirati e avventura. Alla realtà cruda e violenta della pirateria mi sono accostata attraverso i saggi storici. E ora la mia domanda è: davvero è necessario mettere questa violenza su uomini, donne e bambini in un romanzo, con descrizioni dettagliate e a tratti morbose? La Trilogia dei Pirati in se non è malaccio, la trama, anche se a tratti ripetitiva (tipo i personaggi femminili uguali identici in ognuno dei tre libri che la compongono), c'è, lo stile è scorrevole, ma per il resto l'ho trovata uno spreco di sangue, diciamo, anche se su carta. Secondo me non è il ruolo di un romanzo essere così truce, né lo è quello di rendere banali i peggiori crimini. La realtà è stata ed è già abbastanza brutta così.
Profile Image for Enrico.
45 reviews
October 9, 2021
Tre libri interessanti, che fanno della loro accuratezza storica un vanto, ma non privi di difetti. Il più solido è probabilmente il prequel, Veracruz, l'unico con un protagonista effettivamente interessante ed una storia valida, anche se dal finale già scritto in Tortuga. Cartagena è a mio parere il meno valido; per quanto il suo essere "decadente" in parte sia motivato da effettivi motivi storici, ciò non basta a salvarlo, troppo debole, troppo simile ai precedenti, soprattutto Tortuga. Parlando proprio di questo, qui abbiamo, a mio parere, il protagonista peggiore, il più anonimo ed inutile; quello di Cartagena posso ancora vagamente salvarlo, questo è terribilmente nullo, al punto che un particolare evento nel finale diviene ancor più piacevole. Tortuga viene però salvato, a mio parere, dalla storia e dai personaggi secondari, vera forza di questo libro, cosa di cui purtroppo Cartagena non può vantarsi.
Profile Image for Giorgio.
527 reviews11 followers
November 27, 2018
★★½

Tortuga ★★★
Veracruz ★★½
Cartagena★★
Profile Image for Fabo.
216 reviews1 follower
July 29, 2016
Giudizio che è una media tra l'avvincente Tortuga, le dinamiche talvolta più lente di Veracruz e Cartagena, decisamente il capitolo più stanco della trilogia
Displaying 1 - 8 of 8 reviews

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