Der Tote am Gletscher

Commissario Grauner #1

by Lenz Koppelstätter

Nachts auf dem Gletscher, da gehört der Mensch nicht hin. Da sind nur die Geister der Toten und der Sturm und der Schnee. Trotzdem entdeckt Skipisten-Toni im Dezember hoch oben ein seltsames Licht – und wenig später die Leiche eines Einsiedlers. Mit einer Pfeilspitze in der Schulter. Fast am selben Ort, an dem viele Jahre zuvor Ötzi, die weltberühmte Steinzeitmumie, gefunden wurde, die mittlerweile im Bozener Museum liegt. Ebenfalls von einer Pfeilspitze durchbohrt. Commissario Grauner, der an manchen Tagen lieber nur »Viechbauer« wäre, macht sich im tief verschneiten Schnalstal an die Ermittlungen. Unterstützt wird er von Saltapepe, seinem jungen Ispettore aus Neapel, der noch immer nicht versteht, was die Einheimischen an den Bergen finden. Zwischen Dorfintrigen, wortkargen Bewohnern, glühweinseligen Touristen, den kriminellen Machenschaften eines Skiliftunternehmers und kuriosen Ötzi-Spuren entwickelt sich ein hochspannender Fall, der weit in die Vergangenheit führt und die Ermittler vor immer neue Rätsel stellt.

Genres: Crime, Italy, Fiction, Roman, Mystery, German Literature

310 pages, Paperback

First published July 17, 2015

Reviews

[Sonja Rosa Lisa ♡ · Rating 4 out of 5]

Ein sehr spannender erster Band.
In der Nähe der Stelle, wo man einst die Steinzeitmumie "Ötzi" fand, findet sich nun die Leiche eines Einsiedlers. Er wurde ermordet und es gibt tatsächlich Parallelen zu "Ötzi". Ein kniffliger Fall für die Kommissare Grauner und Saltapepe.
💚
Ein spannender und unterhaltsamer Krimi mit ganz viel Südtiroler Atmosphäre!
Ich habe das Hörbuch gehört und musste mich erst ein wenig an diesen Dialekt gewöhnen, der zwar die Geschichte viel authentischer macht, aber für mich als Norddeutsche auch ein bisschen anstrengend war :)

[Antonella Imperiali · Rating 4 out of 5]

Trentino Alto Adige

Forse 4 stelle sono troppe, ma premiano sicuramente l’ambientazione, le descrizioni e le interferenze culinarie.

La storia è un giallo tra i più classici, ben strutturata, con indizi disseminati in ogni pagina e con personaggi ostici dagli sguardi torvi, tutti sospettabili. Ottimi gli stralci della cultura altoatesina che ogni tanto appaiono tra le righe. Inoltre...
I riferimenti alla mummia del Similaun, il piccolo grande Ötzi, sono più che interessanti (l’averlo visto al Museo mi ha aiutato parecchio); ed ancora: mi sono sentita a mio agio per le strade di Bolzano, città in cui tornerei più che volentieri.

Il commissario Grauner, altoatesino doc, e l’ispettore Saltapepe, napoletano trapiantato in Südtirol per punizione, formano di fatto una bella coppia, si completano a vicenda, tra loro basta un cenno, uno sguardo e tutto fila e si lega con logica.

Chissà perché l’inizio di questa storia mi ha ricordato un po’ Pista nera di Antonio Manzini, e mi è venuto spontaneo associare il personaggio di Saltapepe a Rocco Schiavone... un uomo “in punizione”, così insofferente del luogo, del clima, delle montagne, del cibo, della gente... così pieno di nostalgia, con quelle sue leggere quanto inadeguate scarpe da ginnastica (ah, le Clarks!)...

Ho messo il secondo libro della serie in wl, non si sa mai...


🇮🇹 LdM: Trentino Alto Adige
🇮🇹 2° Giro d’Italia in 20 libri: T.A.A.
🤔 RC 2019: Esimio sconosciuto
📚 RC 2019: Lo scaffale traboccante

[Alexa · Rating 4 out of 5]

Ein schöner Regionalkrimi, der auch richtig spannend war und mit viel südtiroler Flair. Da möchte ich gerne auch noch die weiteren Bücher dieser Reihe lesen. Das macht Lust auf mehr.

[Rahel · Rating 2 out of 5]

okay, aber like wdym es geht unironisch um ötzi 😅

[Georgiana 1792 · Rating 3 out of 5]

Un omicidio commesso nello stesso luogo in cui negli anni '90 è stato scoperto Ötzi, l’uomo del Similaum, che ora si trova esposto nel Museo Archeologico di Bolzano. E le analogie con Ötzi sono non poche. Si tratta di un uomo solitario, che si era ritirato a vivere sul ghiacciaio una vita da eremita. Il commissario Grauner, un uomo del posto che preferirebbe fare il contadino anziché il poliziotto, e l'ispettore napoletano Claudio Saltapepe (che per certi versi mi ha ricordato Rocco Schiavone appena arrivato ad Aosta) indagano tra gli amici e i nemici dell'uomo e anche su Ötzi, poiché la freccia che lo ha ucciso era una delle sue, anche se non è stata scagliata, ma utilizzata a mo' di pugnale.
La lettura è godibilissima, solo che alla fine ho fatto una confusione totale con i cognomi altoatesini dei personaggi e ho impiegato un bel po' di tempo a capire come fossero andate le cose proprio a causa di questa confusione. Ecco, di solito salto a piè pari i personaggi, mentre questa volta mi avrebbe fatto un gran piacere se ci fossero stati.
E stendiamo un velo pietoso sui tempi verbali, anche perché la lingua si sta pian piano appiattendo e il trapassato prossimo tra poco sarà totalmente inutilizzato (ma non si trattava solo di quello stavolta). Vi prego traduttori, non traducete letteralmente i verbi, utilizzate quelli più adatti in italiano, anche se in tedesco (o in inglese o in giapponese, ecc.) sono stati utilizzati tempi diversi!

[Stefanie Dettmers · Rating 5 out of 5]

Ich lese doch gar keine Krimis, nein, Herr Koppelstätter, das könnne Sie vergessen. Was sagen Sie? Der spielt aber in Südtirol und kommt mit diesen beiden abgefahrenen Polizisten daher, der eine ein grantiger Einheimischer, der andere ein ganz normal verrückter Süditaliener? Ja, na gut, klingt okay. Vielleicht mal ins Hörbuch reinlauschen. Was ist das denn für ein Sprecher? Nie gehört sowas. Das ist ja, als ob man mit Commissario Grauner auf dem Klo sitzt. Ich fluche instinktiv mit.

Vielleicht mal ein Kapitel. Vielleicht mal zwei Kapitel. Vielleicht mal drei...

Zwischendurch denke ich: Mich nervt der kurz angebundene, deskriptive Stil. Mich nervt der Sprecher, der so viele Sätze zum Ende hin nach oben zieht, wie eine Frage.

Aber nein!

Jetzt hab ich dieses Buch in drei Tagen durchgehört. Und noch einen Tag später wische ich mir verstohlen eine vergessene Träne aus dem Augenwinkel. War das schön! Also, wirklich schön. Ergreifend, rund, unerwartet, perfekt.

Und was muss ich feststellen, Herr Koppelstätter? Was? Sie haben ja sonst noch gar nichts geschrieben, das ich jetzt verschlingen könnte!

Also wirklich!

Ich harre und hoffe. Und fluche ein wenig. Auf italienisch. Und deutsch. Reißen Sie sich doch ein wenig zusammen.

[Marianna · Rating 3 out of 5]

Di questo libro mi sono piaciute soprattutto le descrizioni ambientali, con questa rete di paesini quasi glaciali ma anche pieni di elementi naturali, di vegetazione, di vita.
Peccato che per me il giallo sia stato un po' banale, abbastanza facile da capire, niente che mi abbia stupita a livello di intrighi. Inoltre - non so se sia lo stile dell'autore o del traduttore, ma tant'è - mi è sembrato a volte scritto troppo di fretta, con qualche segno di punteggiatura sbagliato, così come periodi sintattici poco convincenti: sembra lo stile di un tedesco che ha imparato benissimo l'italiano, ma non è madrelingua.
Quello che proprio non mi è piaciuto è stato la figura di Saltapepe, che è una macchietta: solo perché è napoletano ha sempre in testa u mare, u sole, il calcio e la mafia... Anche no, dai. Comunque mi è piaciuta l'idea di fare incontrare nord e sud, di far capire che si può benissimo andare d'accordo rispettando le diverse culture e che a modo loro sono belle entrambe.
Bella anche la storia del luogo, l'inserimento a volte della voce del popolo, e simpatico in generale. Non male come esordio, aspetto i prossimi romanzi.

[Patrizia · Rating 4 out of 5]

4 stelle e mezza
Quando ho visto che questo libro era ambientato in Alto Adige e che la storia era in qualche modo connessa a Otzi, la mummia del Similaum, non sono stata capace di resistere. E ho fatto bene. La storia è davvero buona, con una coppia di investigatori che non possono essere più diversi: il commissario contadino (all'alba mugge le mucche al suono della musica classica...) e l'ispettore napoletano che è il classico pesce fuor d'acqua nell'ambiente montano. Entrambi hanno un passato doloroso che in parte è stato, lentamente, svelato. L'autore è anche riuscito a rendere bene l'atmosfera locale, soprattutto citando i vari piatti (mi ha fatto venire voglia di canederli!), ma non solo. Se devo proprio trovare un difetto, oltre alla copertina troppo scura, è il fatto che, usando la terza persona, salta da un personaggio all'altro, risultando all'inizio un po' confusionario, almeno per me: solitamente, nei libri che leggo, anche se l'autore usa la terza persona, segue solo il/la protagonista e tutt'al più un altro personaggio (di solito il cattivo), invece qui sono diversi, sebbene i due poliziotti facciano la parte del leone.
Che dire? Non vedo l'ora che venga tradotto anche il secondo e poi il terzo e dopo...

[Nicole · Rating 3 out of 5]

3,5 Sterne
Regionalkrimi aus Südtirol mit sympathischen Ermittlern und einer recht spannenden, wenn auch ein wenig konstuierten Handlung.
Pluspunkt ist definitiv das Setting in Südtirol, dessen eindrucksvolle Landschaft und eigenbrötlerische Bewohner mit ihren Eigenheiten, vor allem aber ihren kulinarischen Spezialitäten.
Im weiteren Verlauf der Reihe erfährt man hoffentlich ein wenig mehr über Grauner, auf dessen Vergangenheit häufig angespielt wurde, ohne diese Andeutungen auszuführen.

[Ulrike · Rating 3 out of 5]

Wer (Regional-)Krimis und Südtirol mag, ist hier gut aufgehoben.

[Anna-Lena · Rating 3 out of 5]

3,5 ⭐️

[Lara71 · Rating 4 out of 5]

Omicidio sul ghiacciaio- Lenz Koppelstatter
Finalmente un commissario "normale" con una vita e famiglia"normale" senza problemi esistenziali o di carattere.
La storia è narrata molto bene con una descrizione della vita quotidiana del Sud tirol che la rende accattivante e interessante.
L'intreccio è molto ben strutturato,
I due comprimari: il commissario Grauner con anni di esperienza alle spalle è il tipico montanaro altoatesino con la passione per la vita in Maso ma che ama ferocemente il proprio lavoro e il suo vice l'ispettore Saltapepe napoletano doc trasferito a Bolzano per punizione ( vi ricorda qualcuno?:) ) e che ancora fa molta fatica ad ambientarsi al clima, all'altezza e al cibo. I due si completano a vicenda, insieme sono perfetti sia nei dialoghi che nelle intuizioni.
Direi un ottimo libro di un autore italiano( nonostante il nome:è nato a Bolzano) che in Germania è già al quarto libro di questa serie
Direi un libro consigliato con un autore da tenere d'occhio.

[Mirrordance · Rating 4 out of 5]

Un giallo vecchia maniera, scritto bene e con un buon ritmo. Una storia ambientata sulle alpi, in una valle sperduta che si presume lontana dal crimine. Una storia ben strutturata e una lettura molto piacevole. Quattro stellline di incoraggiamento per un autore nuovo ed una trama non scontata.

[Ines Cupo · Rating 2 out of 5]

Io amo i gialli italiani, ma… questo libro purtroppo mi ha delusa, intanto è un libro scritto da un altoatesino e io anche se amo il mare, debbo dire che sono stata stregata dal sud Tirolo, lenz lo ha scritto in tedesco, e qui nessun problema ma la traduzione non è ottimale e ci sono tantissimi refusi, che hanno compromesso già una lettura lenta.
l’idea di base era carina, ma troppe descrizioni di piatti tipici di diversità tra il commissario Grauner di Bolzano e l’ispettore napoletano Saltapepe.
Le diversità ci sono e ne sono consapevole, sono stata a Bolzano ospite da un amica e le ho notate, ma non è che su un giallo cerco questo, cerco adrenalina, mistero.

Siamo in prossimità del Natale e Bolzano è vestita a festa con il suo mercatino natalizio a piazza Walter il cuore della città e la lunga fila dei turisti a voler vedere il povero Ozti, la mummia, alberghi e impianti da sci al completo, ma a rovinare l’atmosfera è il ritrovamento di un corpo sul ghiacciaio, in Val Senales.
Iniziano le indagini con l'abitanti della Valle che guardano con diffidenza il giovane ispettore napoletane, che gira in montagna con le scarpe da ginnastica.
Chi poteva voler morto un eremita? Un uomo che non aveva nulla e viveva in una grotta?
Grauner e Saltapepe cercano di ricostruire la storia di questa vittima uccisa con una freccia e ritrovato proprio vicino al luogo dove tanti anni prima trovano Ozti e cosa lega, questo assassinio con un omicidio avvenuto nella preistoria?

Come detto l’idea era carina, ma il ritmo è lento e non coinvolge le descrizione della montagna sono interessanti, ma tutte le altre descrizioni, non mi interessa sapere cosa mangia ogni volta il commissario o l’ispettore.
Inoltre ha lasciato troppe cose in sospeso, li ha accennati ma non approfonditi, magari era interessante comprendere di più del passato del commissario, anche se si intuisce.

Purtroppo non mi ha lasciato nulla.
Bocciato per me

[L'amaca di Euterpe · Rating 2 out of 5]

Ci sono alcune cose che mi infastidiscono nei gialli e una di queste sono le divagazioni non funzionali sui protagonisti, ovvero sugli investigatori: non è che non mi piaccia sapere chi sono o come vivono, ma quando sono posticce e futili le salto. L'altra è la moda di questi ultimi tempi di presentare la maggior parte dei personaggi come se fossero degli incompententi, dei razzisti, dei monolitici ignoranti, degli inutili e poi in fondo ci stanno i cattivi: ma dove sono finite le squadre investigative dove ognuno aveva il suo ruolo e faceva il suo senza sembrare un freak o sceso con la piena. E poi sta cosa dell'uomo/donna del sud che detesta il nord perché non c'è il sole ma "solo" le montagne, deve finire perché è noioso, inutile, fastidioso e francamente demoralizzante sia per chi legge sia per chi viene descritto.
Detto questo che, per quanto note a margine, sono per me elementi che denotano il panorama in cui si muove la vicenda e soprattutto mi distrae dal vero nucleo del romanzo (perché qui per fortuna si rimane nell'indagine, mentre in altri romanzi mi è capitato di non ricordarmi nulla dell'omicidio).
L'omicidio nella terra di Otzi, con le modalità simili, con situazioni di bieco egoismo e vil denaro, alla fine viene sviscerato logicamente, unendo tessere che non sembrano collimare, per poi arrivare alla risoluzione di ben due reati che, vuole la fortuna o la sfortuna, si sono affiancati per rischiare di coincidere.
Ho faticato a leggerlo, proprio per i dettagli messi sopra di distrazione, ma verso la metà ho ingranato la marcia e ho seguito uno stile alla fine semplice e lineare che porta il lettore a seguire i passi della risoluzione, anticipando le mosse in modo da non lasciare indietro nessuno.
Non mi ha fatto venir voglia di leggere un eventuale seguito...

[Sonia · Rating 2 out of 5]

Leggere un romanzo italiano tradotto perché l’originale è però scritto in tedesco fa un po’ strano e fa intuire da che parte del confine batta in realtà il cuore dell’autore nella mai finita diatriba Sud Tirolo/Alto Adige… o forse no, il luogo è talmente particolare ed ibrido, così culturalmente, linguisticamente (e gastronomicamente) ricco che alla fine è giusto e bello così.
Apprendo ad esempio che esiste un dialetto incomprensibile ai più che fonde tedesco, italiano ed una lingua tutta sua, nata dall’isolamento delle montagne attraverso i secoli (la lezione iniziale sulle imprecazioni locali vale da sola la lettura del romanzo: “Porco Tschuda” è impagabile!!).
Lo stile dell’autore però è un troppo didascalico nel suo spiegare fatti, le attrattive e le caratteristiche della zona, e tanto da sembrare sponsorizzato dall’Ufficio del Turismo locale e da sembrare pensato per un pubblico straniero che nulla sa dell’Alto Adige.
I due investigatori principali, il commissario alto atesino Grauner e il suo ispettore napoletano Saltapepe sono un po’ stereotipati, specialmente il secondo, anche se divertenti a loro modo e promettenti per il proseguimento della serie.
Il delitto ricorda in modo inquietante il più famoso “cold case” (nel vero e proprio senso della parola) della zona: la mummia Ötzi, ritrovata tra i ghiacci nel 1991, l’uomo del paleolitico ucciso da una freccia, un mistero irrisolto e irrisolvibile che ancora affascina. La soluzione sarà però prosaica e frutto di una investigazione sul campo vecchio stile che rivelerà un movente passionale ed uno di semplice avidità, vecchi rancori e ricatti e traffici illeciti.

[Thomas · Rating 4 out of 5]

Gut geschriebener, solide konstruierter Regionalkrimi mit glaubwürdigen Figuren und ausreichend plausiblem Plot. Sehr sympathisches Ermittlerteam, ausnahmsweise mal ohne Drogen-/Frauenprobleme, aber nicht ohne Traumata und Reibungspunkte, wie sie scheinbar jede moderne Serienfigur braucht (wie haben Simenon und Agatha Christie das bloß geschafft?).

Neben der flüssigen Schreibe mit genau der richtigen Dosis Lokalkolorit in der Sprache ist es natürlich das Gefühl, etwas über die Region zu lernen, welches das Lesevergnügen eines guten Regionalkrimis ausmacht. Hier zahlt es sich in jeder Hinsicht aus, dass der Autor erstens gebürtiger Südtiroler und zweitens gelernter Journalist ist, und drittens lange genug außerhalb Südtirols gelebt hat, um den Blickwinkel seiner Leser von außerhalb auf die Region mitnehmen zu können, ohne dass ihm die Beschreibung zur Postkartenmalerei verkommt. So kann er soziale, historische und kulturelle Aspekte recht authentisch vermitteln und untermischen, ohne den Lesefluss zu stören und allzu belehrend daherzukommen. Was er nicht aus eigener Anschauung und Biografie kennt, hat er zumindest gründlich recherchiert, und das Ergebnis kann handwerklich voll überzeugen.

Ohne bis jetzt die anderen Folgen zu kennen, bin ich froh, mit dem ersten Band angefangen zu haben, denn die Beziehung zwischen dem Südtiroler Commissario und seinem neapolitanischen Ispettore ist als Spiegelbild der aktuellen südtiroler Gesellschaft konstruiert und wird sich wohl wie diese im Laufe der Bücher etwas entwickeln - da fängt man besser vorn an. Aber Band eins macht Lust auf mehr!

[Emanuela · Rating 4 out of 5]

Le notti sul ghiacciaio non sono fatte per gli uomini. Sono fatte per i fantasmi, per le bufere, per la neve.
Un bel giallo con un'ambientazione insolita, il Trentino Alto Adige, la storia si sviluppa tra Bolzano e la Val Senales, si arriva oltre i tremila metri e tra i protagonisti troviamo anche la famosa mummia Otzi. Anche qui troviamo una coppia investigativa singolare, il freddo commissario Grauner (All'alba faceva il contadino e durante il giorno il commissario) ed il simpatico ispettore Saltapepe, un napoletano allontanato dalla terra d'origine e che non smette mai di farci sorridere (Madonna mia! L’ispettore chiuse gli occhi e levò giaculatorie a san Gennaro, il santo patrono della sua città natale, anche se non era affatto sicuro che avrebbe funzionato lassù, visto che i tizi di lì avevano certamente tutt'altri santi, che magari si sarebbero indispettiti sentendo che ci si rivolgeva alla concorrenza.
Strinse gli occhi ancora di più. E nella mente elencò l’attuale formazione titolare del Napoli: di solito funzionava. Poi passò alle riserve e ai tecnici, e infine si dedicò a sciorinare le attuali compagne dei giocatori titolari. Scusatemi se è troppo lunga ma mi piaceva troppo!!! :P)
Il giallo non è tra quelli più complessi ma mantiene sempre viva l'attenzione, i riferimenti storici sono molto interessanti, ma ciò che rende intrigante il libro sono le magnifiche descrizioni dei luoghi, delle usanze, dei cibi e dei modi di pensare del posto...un'affascinanti cartolina turistica!

[Pat · Rating 3 out of 5]

German Audiobook--I read it more to listen to the dialect than the story. The story was OK.

Alpenkulisse, italienisches Flair und ein raffinierter Fall – ein Muss für alle Südtirol-Fans

Nachts auf dem Gletscher, da gehört der Mensch nicht hin. Da sind nur die Geister der Toten und der Sturm und der Schnee. Trotzdem entdeckt Skipisten-Toni im Dezember hoch oben ein seltsames Licht – und wenig später die Leiche eines Einsiedlers. Mit einer Pfeilspitze in der Schulter. Fast am selben Ort, an dem viele Jahre zuvor Ötzi, die weltberühmte Steinzeitmumie, gefunden wurde, die mittlerweile im Bozener Museum liegt. Ebenfalls von einer Pfeilspitze durchbohrt. Commissario Grauner, der an manchen Tagen lieber nur »Viechbauer« wäre, macht sich im tief verschneiten Schnalstal an die Ermittlungen. Unterstützt wird er von Saltapepe, seinem jungen Ispettore aus Neapel, der noch immer nicht versteht, was die Einheimischen an den Bergen finden. Zwischen Dorfintrigen, wortkargen Bewohnern, glühweinseligen Touristen, den kriminellen Machenschaften eines Skiliftunternehmers und kuriosen Ötzi-Spuren entwickelt sich ein hochspannender Fall, der weit in die Vergangenheit führt und die Ermittler vor immer neue Rätsel stellt.

[Marcella · Rating 4 out of 5]

Si tratta di un giallo, la storia si svolge in Val Selanes. I protagonisti sono un commissario e un ispettore che indagano su un omicidio le cui caratteristiche somigliano alla morte di Otzi, un uomo di più di 4000 anni fa ritrovato nella stessa valle sotto ghiaccio. Forse per gli appassionati di gialli il fattaccio potrebbe risultare banale o molto semplice, ma io punterei l'attenzione sui due compari di polizia un commissario contadino del luogo e un ispettore trasferitosi li da Napoli. Per quanto poco assortita come coppia, il risultato è stato perfetto. Saltapepe con le sue dritte sul cibo, le immancabili scarpe da ginnastica e il suo fare istintivo , si bilancia perfettamente con il commissario G. taciturno, uomo sposato con una figlia che gli da dei gran grattacapi e molto più riflessivo del collega. Questa accoppiata mi è piaciuta molto, i due personaggi sono descritti molto bene nelle loro caratteristiche di uomini del Nord e del Sud. Il caso viene risolto brillantemente, i due riescono a trovare una certa intesa, per come finisce credo che ci saranno altre indagini.

[Tanja · Rating 4 out of 5]

Mein erster Südtirolkrimi! Und ich will definitiv mehr davon!!!

Während eines Aufenthalts in Vals ist mir die Bücherreihe um den Commissario Grauner in die Hände gefallen. Im Mai über einen Mord, der um Weihnachten herum passiert, zu lesen, war zwar nicht ganz perfekt, aber "Der Tote am Gletscher" ist nun mal der erste Teil (auf das Lesen in richtiger Reihenfolge lege ich mittlerweile großen Wert!)

Grandiose Idee, den Fall um die weltbekannte Gletschermumie Ötzi kreisen zu lassen! Ich war ganz entzückt, was in der Handlung alles möglich wurde und wie realistisch der Sachverhalt dargelegt worden ist (ich glaube durch das Lesen habe ich mehr über das Thema erfahren, als damals zu Schulzeiten...)

Ich freue mich schon auf den nächsten Teil!

[Luca Cresta · Rating 4 out of 5]

Bello questo giallo "altoatesino", letto perchè presente nella read-list del gruppo di lettura di GoodReads Italia. E' il primo testo di quest'autore che leggo e sono stato piacevolmente impressionato, sia dalla trama che dai personaggi. La storia è assai particolare e di notevole appeal, ma è trattata con un velo di ironia, nel ritrarre personaggi ed avvenimneti, che rende la lettura ssai piacevole. Bellissima ed assai accurata la localizzazione. Insomma un auotre che devo tenere d'occhio per il futuro.

[Piera Rivera · Rating 4 out of 5]

Bel giallo! Stile classico, come piace a me. Mi ricorda un po' Manzini, ma forse solo perché ambientato sulle montagne: là Aosta e le sue Alpi, qui Bolzano e le Dolomiti. Le descrizioni sono bellissime, ti trasportano nei luoghi descritti: sembra di essere lì. Ritmo incalzante tanto che, dopo le prime pagine in cui si imbastisce la storia, non si riesce più a smettere di leggere. Bell'esordio!!! Leggerò anche il secondo libro con la coppia costituita dal commissario Grauner e dall'ispettore Saltapepe: due personaggi del tutto diversi, ma complementari.

[Monia Maestri · Rating 5 out of 5]

Ho scoperto l'autore guardando una trasmissione televisiva e mi sono segnata al volo il titolo del libro, incuriosita dal fatto che fosse ambientato in Val Senales, dove sono stata in vacanza per due anni consecutivi più un paio di altre puntatine negli anni successivi. Leggerlo è stato come ritrovarmi catapultata in quei posti meravigliosi, pur non essendo stata sul ghiacciaio, ancora!
La storia in se è coinvolgente, e a tratti anche divertente! Anche malinconica, mai banale!
Mi sono già procurata anche il secondo libro!

[Abby · Rating 3 out of 5]

Il libro è piacevole e, una volta superato lo scoglio delle prime 75 pagine, diventa molto scorrevole e appassionante.
Trovo molto interessante il dualismo tra la vittima e Otzi, la centralità della mummia nella vicenda la rende a suo modo unica.
Trovo che l'autore si sia dilungato inutilmente su particolari e descrizioni inutili per chiunque conosca un minimo del'Alto Adige, ma tutto sommato non è stato eccessivamente prolisso.

[Gaetano Laureanti · Rating 4 out of 5]

Primo giallo della serie con protagonista il commissario Grauner e romanzo d’esordio dell’autore altoatesino. Mi ha colpito soprattutto l’ambientazione, resa con grande cura, e la vividezza delle caratterizzazioni, anche dei personaggi secondari. Ho apprezzato molto lo stile limpido e scorrevole, capace di descrivere luoghi e situazioni con immediatezza, immergendo il lettore nell’atmosfera del racconto.
3,5 * che arrotondo volentieri; penso che ne leggerò anche altri della serie.

[Mario · Rating 3 out of 5]

Un buon giallo dal ritmo un po' lento che solo alla fine subisce un'improvvisa accellerazione. Personalmente non mi sono piaciuti molto alcuni stereotipi ( il meridionale che odia la neve e vuole il mare, il confronto continuo tra le varie culture e regioni), ma tutto sommato il libro si fa leggere piu' che bene

[Giuseppe · Rating 3 out of 5]

Interessante giallo ambientato a Bolzano, delle persone hanno sottratto dei reperti al momento della scoperta fella mummia di Otzi e, con la complicità del direttore del museo, cercano di venderli.
Vengono però coinvolti in un omicidio e il commissario Grauner scopre tutto il traffico.
Storia interessante ma i personaggi sono poco dettagliati

[Peter · Rating 3 out of 5]

Solider Südtirol-Krimi, man erfährt viel über den Ötzi. Ganz glaubhaft erscheint die Person des Commissario, der gleichzeitig noch Bauer sei, aber nicht. Die Entwicklung von mehreren Stränden mit an Ende immer noch 2 Tätern ist nun auch nicht gerade neu.
.

[Aveline · Rating 4 out of 5]

Spannender Krimi
Mit sehr starken Südtirol Einschlag und einem eigenbrötlerischem und wortkargen Kommissar Grauner und seinem jungen Kollegen, der nicht freiwillig in Südtirol ist. Hat mir gut gefallen.
Auch die Lesung von Markus Völlenklee fand ich sehr gut und seine Stimmer sehr passend.