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Fuoco

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"Quel che si racconta in questo libro è già accaduto e lontano, richiamato come un'epifania dalla ricorrenza di una data che appare nelle ultime pagine 13 febbraio 1883 (morte di Wagner) e 13 febbraio 1900 (chiusura del manoscritto) - e che intreccia romanzo e vita. Così la storia d'amore e il progetto d'arte, entrambi mancati, appartengono alla sfera del rimpianto che inevitabilmente rende languidi i fallimenti e seducenti le illusioni." (Filippo Tuena)


Gabriele d'Annunzio, born Gaetano Rapagnetta (1863-1938) was an Italian poet, writer, novelist, dramatist, womanizer and daredevil who went on to have a controversial role in politics as figure-head of the Italian Fascist movement and mentor of Benito Mussolini. His literary works included: "The Child of Pleasure," "The Intruder," "The MAidens of the Rocks," and "The Flame of Life" ("Il Fuoco").

445 pages, Paperback

First published January 1, 1900

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678 people want to read

About the author

Gabriele d'Annunzio

1,019 books284 followers
Gabriele D'Annunzio, Prince of Montenevoso (12 March 1863 – 1 March 1938), was an Italian poet, playwright, orator, journalist, aristocrat, and army officer during World War I. He occupied a prominent place in Italian literature from 1889 to 1910 and later political life from 1914 to 1924. He was often referred to under the epithets Il Vate ("the Poet") or Il Profeta ("the Prophet").

D'Annunzio combined in his work naturalism, symbolism, and erotic images, becoming the best interpreter of European Decadence in post-Risorgimento Italy.

His love affairs, relationship with the world-famous actress Eleanora Duse, heroic adventures during World War I, and his occupation of Fiume in 1919 made him a legend in his own time.

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Community Reviews

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63 (19%)
4 stars
86 (26%)
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104 (32%)
2 stars
41 (12%)
1 star
28 (8%)
Displaying 1 - 30 of 36 reviews
Profile Image for Richard S.
438 reviews84 followers
February 7, 2017
Reading "The Flame" by D'Annunzio one is filled with two conflicting thoughts: one, that this is great literature, clearly influenced by the aesthetic and decadent movements, very beautiful, stirring, blending great art and an incredible ode to Venice in the fascinating passionate story of a poet and his older actress lover. The other is that this is a load of crap (excuse my French, but that is exactly the thought that kept entering my head), and actually a quite disturbing book, as one can see the elements of D'Annunzio's later fascism in the work, and, even worse, that it shows the path from aestheticism to fascism, which as we know shared many of the same interests and obsessions (see for example the movies of Leni Riefenstahl).

At one point in his life D'Annunzio was viewed as being worth of an entire book by Henry James and his inclusion by a young James Joyce among the great writers of the time. He was incredibly famous - not just as a writer (books and plays), but as a military hero in World War I, until he - disturbingly, but not surprisingly, became a confederate of Mussolini and was essentially "bought off" - his support exchanged for a luxuriant lifestyle in northern Italy. As a result, his existence has been virtually erased from literary history (although his name was dropped in the Italian movie "The Great Beauty"). The other book on the Powys list, "The Triumph of Death", was one of the most thoroughly nihilistic, evil books I've ever come across ("evil" is actually the word - used by at least one reviewer of D'Annunzio's work at the time), and The Flame - while not as evil - surely portrays a world empty of anything except art and passion.

I do not question D'Annunzio's extraordinary originality, and certain passages of The Flame have power: there's a great scene in the beginning at the Festival, and the later scenes at the glassblower and the labyrinth were particularly good. The obsessive passion and insane jealousy of the actress seems real, and she is a very sympathetic character. The creative moments of the poet work a little bit, but I am hardly convinced that he is some kind of great artist. The book is mostly about their bizarre relationship, but there are lengthy passages about art (similar to Walter Pater) and - the best part of the book - long passages about Venice itself, in fact, it has been said that the book is the best one ever written about a city, and I can actually see that. However, I'm not sure I would recommend this book for a visitor to Venice, but if you were living there for an extended period of time, it might be worth perusing.

As far as recommending this one - I can't think of a single person or type of person who would like it - while I would classify it as a "decadent" novel it is much worse than books like Huysmans "A Rebours" or Wilde's "Dorian Grey". I guess if you were a highly strung, art obsessed, passionate person it might be enjoyed. Those looking to read something entirely different from the "normal", or seeking perhaps a more fulsome understanding of the literary world in the pre-WWI 1900s, should take a look. I do understand why Henry James devoted a book to him and why James thought what he did given the intensity and originality of the style. There's nothing I've ever read quite like it, but that in and of itself, does not constitute a recommendation.




45 reviews3 followers
January 27, 2016
This went on for a bit too long, but if I were having sex with the most beautiful actress in the world I suppose I'd want to brag too.
Profile Image for Klara Woodson.
Author 3 books22 followers
June 27, 2017
Devo dire che D'Annunzio scrive come un Dio, ma... ad essere sincera, non mi corrisponde. Apprezzo la Bellezza assoluta che riesce ad evocare in ogni singola frase di questo romanzo, preziosamente ingioiellato di ricche immagini di una poesia superba. Ma è stato un po'troppo per me, ad un certo punto tutte le splendide parole si sono annientate a vicenda e la Poesia è annegata in un mare raffinato, ma troppo ricco di riflessi.
Detto questo, "Il Fuoco" è una storia d'amore tormentata e coinvolgente, che non riguarda solo la passione che lega Stelio Effrena e l'attrice Foscarina (nomi che nascondono appena le anime dello stesso D'Annunzio e di Eleonora Duse), ma anche quella violenta tra la cultura classica mediterranea e quella romantica germanica, tra l'anima sperduta del poeta e quella musicale e misteriosa di Venezia. L'incantevole città assume infatti su queste pagine un ruolo di personaggio ironico e suadente, ricco di segreti e di promesse di eterna Bellezza per il poeta e la sua amante. Il libro è un autentico viaggio attraverso i canali più caratteristici, all'interno dei palazzi più antichi, nel cuore dei giardini più segreti, dove il Fuoco della passione e dell'amore tra Stelio e Foscarina si consuma con una violenza e una rassegnazione immolate al vero nome dell'Arte.
La prima parte del libro ("L'Epifania del Fuoco"") è stata quella più difficile da leggere, il ritmo era veramente troppo lento e quasi stagnante, le parole troppo numerose e troppo ricche, al punto da soffocare la bellezza delle descrizioni e delle riflessioni. Il secondo capitolo, invece, era molto più scorrevole e trovava in equilibrio che valorizzava al meglio la struggente Poesia dello stile dannunziano. "L'Impero del Silenzio" è stata senz'altro la parte più piacevole del romanzo. Ho avuto l'impressione di iniziare a conoscere davvero i personaggi soltanto con le prime travagliate pagine di questa sezione. Forse il mio voto sarebbe stato leggermente più alto se questo ritmo e questo stile fossero stati applicati anche nella prima parte del romanzo.
Nel complesso, è stata una lettura interessante e sono contenta di aver scelto questo come primo approccio "serio" a D'Annunzio, fuori da un contesto liceale. Ma spero (anzi, ne sono convinta) di trovare nel prossimo futuro qualche altra sua opera che mi corrisponda un poco di più.
Profile Image for Chiara.
91 reviews1 follower
April 1, 2022

Questo libro è pura poesia. Ogni parola che esce dalla bocca di Stelio Effrena è un inno alla bellezza, e l’arte fa da contorno nella magica atmosfera decadente della Venezia di fine Ottocento.

Sentite l’autunno, Perdita? — chiese egli all’amica assorta, con una voce risvegliatrice.

Ella riebbe la visione dell’Estate defunta, chiusa nell’involucro di vetro opalino e sommersa in fondo alla laguna algosa.

— Mi sta sopra — rispose ella con un sorriso di malinconia.

Questo piccolo estratto di conversazione tra i due protagonisti ne è un esempio. Penso che questa sia la descrizione della sensazione che si prova alla fine dell’estate più bella e accurata che abbia mai letto in tutta la mia vita. Il fatto poi di sentire l’autunno, come un peso che improvvisamente si posa sulle spalle. O forse sul cuore. È incredibile come D’Annunzio sia riuscito in questo romanzo a farmi vedere delle sensazioni e degli stati d’animo grazie alle sue parole.

Proprio per questo i personaggi sono tridimensionali, veri, puri, hanno mille sfaccettature e si mostrano nudi e vulnerabili al lettore, donandosi completamente a lui perché ne sia ammaliato e allo stesso tempo spaventato e perché si riconosca in loro.

Oltre a questo, trovo che nessun autore contemporaneo riesca a trasmettere erotismo come gli autori classici. Oggi si è molto più espliciti, eppure gli autori dei classici senza descrivere l’azione nel dettaglio ti facevano capire e provare molto di più semplicemente analizzando i gesti e le sensazioni. Riuscivano a trasferire sulla pagina il conflitto tra corpo e mente, tra istinto e razionalità, l’effetto travolgente dell’attrazione, la perpetua lotta interiore dell’amore. Il corpo e il cuore che sanno già da tempo cosa vogliono e il cervello che si rifiuta di accettarlo. In questo romanzo ho trovato tutti questi aspetti, e sono rimasta incollata alle pagine assorta in questo mare di emozioni travolgenti.

— [...] ... Quando le tue palpebre battono, mi sembra che battano come il mio sangue e che l’ombra delle tue ciglia tocchi l’intimo del mio cuore...

È un libro impegnativo, e se lo avessi letto anni fa non penso che lo avrei apprezzato. Invece leggendolo ora mi è piaciuto tanto, a volte mi ha lasciata persino senza parole. E sarebbe entrato a far parte dei miei preferiti se non fosse stato per le allegorie eccessive e i troppi se pur affascinanti riferimenti ed elogi ad opere e personaggi illustri del suo tempo, cosa che ha rallentato un po’ troppo il corso degli eventi, e ha reso alcuni capitoli veramente difficili da leggere. Ma al di là di questo è davvero bello.

Profile Image for Steven Godin.
2,782 reviews3,341 followers
December 13, 2024

Another classical romance, another scandal. Not as good as Il piacere (Child of Pleasure in English) and doesn't even come close to the decadence and supreme writing style of Huysmans, but Venice makes a such great location for a novel, where the grandiose artistic descriptions of the city were for me the most impressive thing about it. The Venetian nobility towards the back end of the 19th century was interesting to learn about, even though D'Annunzio's fictional alter ego was not particularly likable. I get why the critics were so outraged about it, and certainly if I put myself in the shoes of actress Eleanora Duce then yeah she had a right to be pretty peeved off for the cruel way Annunzio treated her in the novel. Very slow paced with lots of long conversations but this I would have expected from a novel of this time. Not as melodramatic as I thought it would be, so glad about that, but no doubt overall it was Venice itself that made all the difference.
Profile Image for Ravi Singh.
260 reviews27 followers
October 4, 2018
An absolute gem of fine writing. Each sentence and paragraph is heavily weighted and brim ful with excellent imagery. You have to take your time with this one to really savour the story, based on real life, by this, Italy's first and perhaps only Decadent writer. Stelio Effrena is in a relationship with an ageing actress who fears she will lose him to a younger woman.

Some gems of writing include:

''Each day is ignorant of the light of other days. But night si one, and its shadow is on all faces and its blindness is in all eyes, except on the face and in the eyes of the man who keeps his own fire blazing to strengthen his own force''.

''I see all things changing like fortunes before gold''.

I know that the harmony of the universe is made of discord, as in the lyre and bow''.

''...a great artistic manifestation counts a lot more than a treaty or a tax law....And the only thing that survives of Machiavelli's politics is his prose''.

''That which at twilight had appeared to be a silvery sea-god's palace, a structure of twisted sea-shapes, was now a temple built by the cunning genies of Fire''.

And so many more. A very sumptuous read and highly recommended. This man is a genius.


Profile Image for Gianluigi.
20 reviews1 follower
February 13, 2025
Per quanto si tratti di un romanzo con degli evidenti problemi, - su tutti, l’assenza quasi totale di una trama - con uno stile barocco e fin quasi stucchevole e con delle concezioni sicuramente non all’avanguardia in merito a temi sociali e di genere, mentirei se dicessi che la lunga prosa del Fuoco non abbia lasciato in me un solco profondo.

La concezione totalizzante e panica dell’arte, qui a differenza che nel Piacere problematizzata e messa duramente sotto torchio, un amore straordinario per Venezia, città che anch’io amo, e infine la sottesa ma sempre costante riflessione sul teatro e sulla musica che trova qui in Richard Wagner la sua brillante incarnazione, rendono il romanzo una magniloquente cattedrale ornata dei più alti pensieri e della più bella prosa di D’Annunzio, forse veramente più un bel libro che non una bella storia.

E ancora, i grandi e sobri paesaggi della campagna veneta, l’approssimarsi di una bellezza non più coronata dalla giovane età, e ancora i vicoli di Venezia, ora assolati e deserti, ora foschi e quasi tenebrosi, e certe immagini che rimangono impresse nella memoria, - la Madonna della Salute colta al tramonto da piazza San Marco, a voler fare un esempio - il valore intimo e quasi sacro dei ricordi, rendono veramente le pagine di questo romanzo ricche e pregnanti come poche volte mi è capitato di incontrarne.

Si tratta di una strada in salita, certo, - le prime settanta pagine le ho trovate veramente difficili da digerire, prima di capire l’andazzo di un’opera così singolare - ma niente affatto priva di soddisfazioni. Certo, non ne consiglierei la lettura a chi non è avvezzo a un tipo di prosa profondamente descrittivo o a chi già non conosca la figura di D’Annunzio, ma per gli altri, io penso, potrà essere un’esperienza illuminante.
Profile Image for giulia.
103 reviews6 followers
December 9, 2024
3.5, probabilmente dovrei rileggerlo con molta più calma perché non ero più abituata alla scrittura ampollosa di D’Annunzio
1,621 reviews24 followers
June 7, 2025
I found it boring. I finished it out of respect for his actions in Fiume. A sort of novelization of his affair with a famous stage actress.
Profile Image for Side Real Press.
310 reviews107 followers
March 7, 2021
My edition is a free e-book from Project Gutenberg:

http://www.gutenberg.org/ebooks/60601

We will return to its merits (or otherwise) later on, but first…

This novel has two main protagonists; the poet Stelio Effrena and his muse/partner the actress La Foscarina. As the blurb implies these characters are based on the author and Eleanora Dusa (the major rival to Sarah Bernhardt in the acting stakes) but to what extent the events related in the book aligns with their real-life biographies I do not know.

The other major character in the book is Wagner, in both the physical sense in that the characters meet him and in the poetic sense of his creations and their influence.

There is a plot of sorts. Effrena is a highly regarded poet (not least by himself!) and although he loves La Foscarina he is beginning to feel that her time as a muse is passing and that perhaps the young singer Donatella Arvale might be the next one “armed with the glory of maidenhood, attractive yet hostile, ready to struggle, and then to yield.” Foscarina for her part is semi-aware of this and puts it down to her fading beauty as she ages (in real life Dusa was only five years older than D’Annunzio, so he is being vindictive). The book is largely dialogues between the characters on the nature of art and inspiration.

Effrina is fully ramped on the ‘roids of Nitschzian ‘Will to Power’ and nothing is going to stop him from achieving his aims to be ‘THE GREATEST!’ This is assured anyway as his powers of description are so powerful that his audience physically sees the visions he conjures up and in any case, absolutely everybody is telling him how great he is; as if he just didn’t know himself. Wagner is great (there is a long interesting section of Effrina’s views on him) but as a German, his genius is different to the more light-infused Mediterranean version of Effrina’s own. He is also dying and the novels (heavy) symbolic implication is that upon his death Effrena will take up the mantle as the greatest artist of his time.

The blurb cites the books ‘florid’ style. This is a considerable understatement, not because the style is especially ornate but rather because the emotional intensity is at FULL VOLUME! It is cranked up to ELEVEN!! - ALL THE TIME!!! Everything is usually in the context of some great revelation to the protagonists VERY SOUL;

“their lips refused to utter vain, light words: their souls refused to make the effort to incline themselves through prudence towards the trivialities of superficial life, which now seemed worthless to both…”

Quite. How about:

“Formidable was the voice of the tempest, in the midst of the immobility of centuries, turned to stone. Its unaccompanied song, its hopeless, wailing lamentation, was raised in memory of the multitudes that had become ashes, the scattered pageants, the fallen grandeur, the innumerable days of birth and of death - things of an age without name or form. All the melancholy of the world rushed in the wind over that eager, listening soul.”

Indeed. And so on…and on….

Effrina is obviously the mouthpiece of D’Annunzio, both character and author are utter monsters; users and abusers full of ego. I found myself comparing him/them to Aleister Crowley (another monster) but there is a big difference. Although this whole novel should be utterly laughable (like most of Crowleys non-magickal writings), D’Annunzio can actually write some great prose and there some moments of true tension, such as when Foscarina gets lost in a labyrinth or when they take a boat out of Venice. But don’t get me wrong much of the novel was inadvertently funny, as there is only so much soul-wrenching I can handle per page and it is either that or give up in frustration at such tosh. It is also true that this a style of its times, in the same way, that many Victorian novels are overly sentimental to today's reader. If you can get into the D’Annunzio decadent mindset then I imagine it is a great intense read (as opposed to just intense), but I just couldn’t. That said, its the best of the D’Annunzio novels I have read to date, and it is quite short.

As I said at the outset, mine was a freebie download from Gutenberg as I am too mean to fork out £12 for the seemingly excellent (and unexpurgated) edition translated by Susan Bassnett who gives an extremely interesting interview here:

https://dandtnetwork.glasgow.ac.uk/tr...

Having seen some of these ‘glosses’ I do not think I am really missing much, but purists might beg to differ. It's a fun read for free that's for sure and as I find e-books difficult to read - give me paper- it might be worth another star. But I always err on the side of caution in my book reviews. Given D’ Annuncio’s ego, I’m surprised he hasn’t reached across the ether to ‘big’ this novel up to me in my dreams. Maybe this is proof that God is dead after all...




Profile Image for Andrea.
141 reviews10 followers
November 24, 2020
Era il sommo beneficio della Bellezza rivelata; era la vittoria dell'Arte liberatrice su le miserie e su le inquietudini e su i tedii dei giorni comuni; era il felice intervallo in cui cessano le fitte del dolore e del bisogno, e sembrano aprirsi lentamente le chiuse mani del Destino. Egli oltrepassava col pensiero quelle pareti che serravano la palpitante massa in una sorta di ciclo eroico, in una cerchia di rosse triremi e di torri munite e di teorie trionfali. Il luogo ora appariva angusto all'esaltazione del suo sentimento novello; e anche una volta lo attraeva la folla vera, l'immensa folla unanime ch'egli aveva veduto fluttuare dianzi nella conca marmorea, e levare la notte stellata un clamore di cui ella medesima s'inebriava come del sangue o del vino. (Il fuoco, I - L'epifania del fuoco, pp.50-51)

Un dinamico movimento che oscilla tra la sfrenata vitalità e la torbida inquietudine, è la penna del Vate che si lascia trasportare dalle più segrete pulsioni per dare libero sfogo a quel pensiero superomistico che ne rappresenta la cifra personale.
E come ogni movimento dannunziano non può che essere sensuale, serpeggiante, carico di un'esemplare componente autobiografica: sullo sfondo di una suggestiva Venezia, la città anadiomene dalle braccia di marmo, si consuma una tormentata storia d'amore tra un poeta, Stelio Effrena, l'anima autunnale celebrata da Tiziano e da Giorgione, e un'attrice, la Foscarina, l'angosciato spirito avvinto dal possesso e dalla gelosia, i cui impulsi consacrano gli oggetti e i luoghi di una lussuriosa purezza, in pittoresche scene intessute secondo uno spirito panico ed edonistico, allo scopo di rincorrere un ideale di Bellezza che oggi sarebbe ritenuto effimero, se non privo di significato.

Il bacino voluttuoso come un seno che si offre, l'estuario perduto nell'ombra e nella morte, la Città accesa dalla febbre crepuscolare, l'acqua scorrente nella clessidra invisibile, il bronzo vibrante nel cielo, la soffocante brama, le labbra serrate, le palpebre basse, le aride mani, tutta piena ritornò nel ricordo della promessa muta. Egli desiderò con un ardore selvaggio quella carne profonda. (Ibidem, p.104)

Il punto di interesse de' Il fuoco non è l'intreccio amoroso, che permea con insistenza le fila di tutto il romanzo, quanto, piuttosto, l'ampollosa scrittura di D'Annunzio, che trae forza da un accumulo sfrenato di immagini di stampo classico e ricche di riferimenti mitologici e misterici, in periodi ipotattici evocativi che spesso non risultano di immediata comprensione, tanto appaiono visionari, quali viventi voluttuosi, il cui accostamento produce immagini rarefatte, affreschi sublimi, ardite rappresentazioni, potenti melodie: il fuoco che risveglia non solo i sensi, ma soprattutto il soffio vitalistico che restituisce colore alle cose, come nell'indimenticabile scena del labirinto, in cui nel gioco infantile degli innamorati convive il celato dolore, la prospettiva di una morte ineluttabile che placherà il piacere, che ostacolerà l'Imaginifico, la cui ricercata scrittura gli permette di cogliere i segreti movimenti della Bellezza, al fine di fissarla in un discorso che sopravviverà allo scorrere incessante del Tempo, vero banco di prova per ogni ambizioso artista.

Era come una landa stigia, come una visione dell'Ade: un paese di ombre, di vapori e di acque. Tutte le cose vaporavano e vanivano come spiriti. La luna incantava e attirava la pianura com'ella incanta e attira il mare: beveva dall'orizzonte la grande umidità terrestre, con una gola insaziabile e silenziosa. Ovunque brillavano pozze solinghe; si vedevano piccoli canali argentei riscintillare in una lontananza indefinita tra file di salci reclinati. La terra pareva perdere a ora a ora la sua saldezza e liquefarsi; il cielo poteva mirarvi la sua malinconia riflessa da innumerevoli specchi quieti. E di qua, di là, per la scolorata riviera, come i Mani d'una gente scomparsa le statue passavano passavano. (II - L'impero del silenzio, p.218)

Rimane, tuttavia, arduo da leggere, criptico da penetrare sino in fondo, sicché forse bisognerebbe seguire il comando che il poeta rivolge alla sua Ermione ne' La pioggia nel pineto: tacere, ascoltare, lasciarsi trasportare dal ritmo che si produce tra una sillaba e l'altra, e diventare un tutt'uno con il romanzo stesso.
Non tutti, però, sono disposti a farlo, giacché l'impresa chiede l'abbandono iniziale di tutti i sensi, per poi riacquistarli in una compiuta estasi di ricchissime immagini di cui è parte integrante lo stesso lettore.
Profile Image for Danilo Scardamaglio.
110 reviews9 followers
January 22, 2022
Il fuoco è un romanzo particolare, forse non è nemmeno definibile romanzo. La trama è semplicissima: consiste nella storia d'amore tra Stelio Effrena e la Foscarina (alter ego di D'Annunzio e Duse), con la presenza ombrosa di questo personaggio terzo, Donatella Arvale, che Stelio reconditamente ha scelto come sua compagna, e della gelosia che la consapevolezza di ciò causa in Foscarina. Il tutto nella millenaria città di Venezia, dipinta nella sua decadenza e nel suo fascino eterno. Tuttavia, la storia di amore è soltanto un contorno, il vero fulcro del libro è la teorizzazione di quella che Stelio definisce Nuova arte, un'arte fatta di poesia, musica e danza assieme, concepimento ultimo delle teorie volontaristiche ottonovecentesche frammiste al concetto di Bellezza sempre presente nello scrittore abbruzzese. Di questa nuova arte, Il fuoco rappresenta sia l'attuazione teorica, che l'attuazione pratica. La nuova lingua dannunziana, poetica più che mai, colma di immagini colte soprattutto dalla cultura greca (in virtù della fondamentale importanza che il teatro greco, ed in particolare la tragedia assumono nel testo) ma anche dalla pittura italiana e dalle occasioni immaginifiche che offre la città di Venezia, avvolge tutto. Dai dialoghi dei personaggi alle descrizioni, dai progetti tragici di Stelio fino ai momenti d'intimità, tutto è avvolto dal nuovo linguaggio. Astruso agli arbori, andando avanti nel libro stanca, la mole di immagini è così vasta e continua che a tratti pare insopportabile. Paradossalmente, è dunque questo secondo me il grande limite del fuoco, assieme alla vacuità delle dottrine superomistiche in Stelio ed i suoi discepoli. Il punto di forza personalmente è nella Foscarina, che trovo forse il più bel personaggio del decadentismo italiano: lacerata tra castità ed erotismo, gelosia ed amore, asservimento e ribellione, e le conseguenti crisi di follia che questi contrasti le provocano, ho trovato il suo personaggio molto ben fatto ed originale, tanto che per buona parte del secondo libro dell'opera, eclissa il protagonista, Stelio.
Profile Image for Libia Fibilo.
237 reviews11 followers
April 17, 2022
L'idea centrale di questo libro è l'amore. L'amore che résiste, con il suo compimento, a tutti gli attriti e le deformazioni di una passione incontenibile.

D'Annunzio fa lo spaccone, getta una ridda di immagini di altissima poesia, lo odi e ne soffochi, ma se sparisce lascia un senso di vuoto. Si deve riaprire il libro.

Come pensatore d'annunzio vale nulla. Come politico ancora meno. Ma è un poeta che sopporta tutte le sciocchezze dell'uomo Gabriele.

Tolstoj e Gogol morirono nelle loro pretese morali, Dostoevskij ne risultò mutilato nella prosa.

D'Annunzio no. Quando la vita sembra mediocre, quando un torrente di parole scialbe è un grigio torpore della immaginazione minaccia il lettore avvilito, D"annunzio ridesta con l'ira, con l'irritazione, l'ammirazione, la partecipazione. Comunque sia. Antidoto contro la mollezza e la mediocrità. E tanto di D'Annunzio è passato in ombra a causa, paradosso, della sua prolificità o delle sue svalvolate politiche.
Profile Image for ALEARDO ZANGHELLINI.
Author 4 books33 followers
January 3, 2023
I have one D'Annunzio novel yet to read (Forse che si', forse che no) and I can't tell how that one compares, but this was my least favourite of the first six. The ending is (incongruously for D'Annunzio) almost conventionally edifying, and the whole thing is desperately overwritten.
Profile Image for Omar Abu Samra.
28 reviews
March 29, 2025
A masterpiece a masterpiece a masterpiece

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Profile Image for Constantin Vasilescu.
259 reviews7 followers
July 4, 2018
"Soarele apune. Lumina care se naşte din cer moare în cer; şi o zi e neştiutoare de lumina altei zile. Dar noaptea e una şi umbra ei se lasă pe toate chipurile şi orbirea ei pe toţi ochii, cu excepţia chipului şi a ochilor aceluia care-şi ţine aprins focul pentru a-şi lumina puterea."
Profile Image for Czarny Pies.
2,814 reviews1 follower
February 7, 2021
Faute de pouvoir donner cinq étrons, je le donne une étoile.

"The Flame of Life" is a great novel about being Gabriele D'Annunzio. The protagonist, Stelio Effrena, is the fictional alter-ego of D'Annunzio. The events take place in Venice over the roughly six-month period preceding the death of Richard Wagner on February 13, 1883 at Ca' Vendramin Calergi, a palazzo on the Grand Canal.

During the novel Stelio Effrena who must prepare himself mentally to assume the role of the greatest artist on the planet as Wagner's death is known to be imminent. Thus most of the pages are devoted to the discussion of art, painting, music, literature and of course poetry. First he reflects on the city of Venice which invokes feelings of death. Stelio concludes that Venice in contrary is a source of artistic live that can be tapped by the person who wills it as did Wagner who lived for a time in Venice during his youth. Stelio then turns his thoughts to the type of art he will produce. He dislikes Wagner's works which are rooted in the legends of the northern forests. Stelio decides that as a Latin, he must draw on the sources of Classical Mediterranean culture.

While he contemplates his mission to greatness, Stelio must decide what to do with his mistress La Foscarina whose great beauty is aging and thus will soon no longer be able to be an adequate muse for the great poet. Fortunately for Stelio, La Foscarina understands her role. When the couple learn that Wagner has died, she voluntarily departs for America leaving Stelio to bury the great composer and assume his mantle.
Profile Image for Jennifer Guerra.
Author 19 books418 followers
January 13, 2021
Il Fuoco è indubbiamente un libro di difficile lettura. Se amate i libri dove non succede niente, leggetelo. Se amate i libri dove un minuscolo particolare occupa sette pagine intere, leggetelo. Se amate trasportarvi in un'altra epoca, fatta di lussuoso decadimento ed erotismo, leggetelo. E se non vi interessa nulla di ciò, leggetelo comunque. Il prestigiatore D'Annunzio saprà ingannarvi con la dolce magia del suo linguaggio.
Profile Image for Kristine.
30 reviews
March 10, 2007
Some pretty poetic language, but at times hard to follow (I did read an English translation: The Flame). It is based on the author's relationship with Eleonora Duse, so that in itself is fascinating.
Profile Image for Alberto Erazo.
99 reviews
February 28, 2025
El Fuego (1900) es una de las obras más emblemáticas de Gabriele D’Annunzio, representante del Decadentismo italiano. Esta novela, de gran carga autobiográfica, narra la intensa relación entre Stelio Effrena, un joven poeta en la cúspide de su talento, y Foscarina, una actriz madura que encarna la figura de Eleonora Duse, amante real del autor. A través de un estilo barroco, cargado de lirismo y simbolismo, D’Annunzio construye un relato que es al mismo tiempo un homenaje al arte y una reflexión sobre el amor, el deseo y la fugacidad del tiempo.

D’Annunzio emplea un lenguaje opulento y una prosa rítmica, que se desliza entre lo poético y lo filosófico. La narración está impregnada de metáforas visuales y sensoriales que transforman la realidad en un espectáculo estético. La descripción de Venecia, escenario principal, refuerza este carácter sensorial: la ciudad se convierte en una entidad viva, que respira y refleja los estados emocionales de los personajes.

La novela gira en torno a la exaltación del arte y el sacrificio personal que exige. Stelio Effrena representa el ideal del artista puro, mientras que Foscarina simboliza la decadencia, la pasión sacrificada en pos de un genio superior. La relación entre ambos personajes encarna el conflicto entre el amor y la ambición artística. El fuego, motivo central de la obra, es un símbolo de la pasión y la creatividad, pero también de la destrucción inevitable del deseo.

Stelio Effrena: Es una suerte de alter ego de D’Annunzio, obsesionado con la trascendencia del arte y su propia inmortalidad como creador.

Foscarina: Figura trágica, representa la entrega total al amor y al arte, solo para verse desplazada por una nueva musa. Su relación con Stelio es un eco de la vida del autor con Eleonora Duse.

Donatella Arvale: Joven cantante que encarna la renovación artística y la musa futura, relegando a Foscarina a la sombra del olvido.

La obra refleja el espíritu de la belle époque italiana, donde el arte y la estética dominaban el imaginario intelectual. D’Annunzio idealiza la figura del artista como un ser casi divino, dotado de una misión superior. Sin embargo, también deja entrever la fragilidad de esta visión, mostrando la inevitable decadencia de quienes han entregado todo por la belleza efímera del arte.

El Fuego es una obra ambiciosa y compleja, que encapsula el pensamiento estético de D’Annunzio y su propia vida. La riqueza de su lenguaje y la profundidad de sus reflexiones hacen de esta novela un testimonio del Decadentismo, una celebración del arte, pero también una elegía sobre su precio. Su lectura es una experiencia sensorial y filosófica, en la que la belleza se entrelaza con el sufrimiento y la inevitable transitoriedad de todas las cosas.

Profile Image for Cristian Castañeda.
287 reviews1 follower
June 18, 2025
«¡Expresar! Esa es la necesidad. La más alta visión no tiene ningún valor si no está manifestada y condensada en formas vivientes»


Una novela muy particular, envuelta aún en el movimiento del decadentismo, con esa procesión de objetos de arte, de descripciones de artefactos bellos y de la naturaleza como un prisma abundante en aleogrías. El protagonista, como en toda obra decadentista es un esteta, un artista que ha de xtraer todo su vigor del mundo que lo rodea y convertir esto en su interior en una infinidad de colores y frutos que alimenten su obra de arte. Por esto mismo la obra estará llena de pasajes sumamente poéticos, poblados de bellas alegorías y con imagenes poéticas que deslumbran al lector.

La obra, en medio de este delirio esteticista nos presenta la historia de un amor entre un joven artista y una actriz madura, el miedo a la vejez de la actriz y las inseguridades que despiertan en ella este miedo poblarán las páginas, estas inseguridades serán alimentadas por el espiritu irrefrenable de deseo que anima al joven artista, quién se mostrará siempre como un aristocrata del deseo que por mucho que quiera a su amada no podrá negarse a vivir otras aventuras.

Las ideas proto-fascistas por las que se condena al autor en nuestro tiempo aparecen poco en esta obra, alguna mención a lo insigne de la raza italiana y a su preponderancia sobre otros pueblos.

En conclusión, es una novela que tiene una lectura difícil para nuestros tiempos, pero que si la leemos con interes y dejandonos contagiar del esteticismo nos da luces acerca del proceso creador del artista.
Profile Image for Fromlake.
166 reviews
November 13, 2023
Se nel “Piacere” il protagonista principale (Andrea Sperelli) rappresenta lo stile di vita dannunziano nella sua accezione più mondana, nel “Fuoco” il protagonista principale (Stelio Effrena) ne rappresenta invece l’essenza più intima e profonda, quel connubio tra arte e vita che D’Annunzio ha sempre ricercato.

La trama del “Fuoco” è poca cosa, quasi un pretesto per consentire all’autore di esporre il proprio punto di vista sull’arte (non solo letteratura ma anche pittura e musica), la vita e la natura.

Nella splendida cornice di una decadente Venezia il giovane Stelio Effrena, affermato scrittore (e alter ego di D’Annunzio) ha un sodalizio sia sentimentale che artistico con l’ormai non più giovane Foscarina, celebre attrice ed a sua volta alter ego di Eleonora Duse, la famosa attrice con la quale D’Annunzio ebbe all’epoca un’intensa storia d’amore.

Nel corso di gite e passeggiate per la laguna i due si confrontano sull’essenza dell’arte e della vita e sulla ragion d’essere del loro rapporto sentimentale. Un rapporto tormentato ed asimmetrico, come quello tra la Musa e l’Artista, in perenne equilibrio precario.

Il libro non è di facile lettura, non solo per lo stile estremamente ricercato, ma anche per le tantissime citazioni riferite soprattutto al mondo classico ed alla mitologia greca, riguardanti personaggi minori e storie secondarie (D’Annunzio era costantemente alla ricerca di particolari preziosi ed originali) che costringono continuamente a leggere le relative note interrompendo il fluire della lettura.
Profile Image for Sara Velluti.
112 reviews5 followers
March 20, 2025
A me piace D’Annunzio, la sua scrittura poetica e “Il Piacere” mi hanno sempre affascinato.
Tuttavia, quest’opera mi ha profondamente deluso, annoiato e a tratti irritato: non ho apprezzato lo stile stucchevole e pomposo, che in questo caso ha preso il sopravvento sulla descrizione della passione fra i protagonisti. Anche le descrizioni di Venezia, che dovrebbero rappresentare un punto forte di questo libro, mi hanno invece annoiato, rendendomi difficile mantenere l’attenzione su quel che leggevo.
Stelio Effrena, protagonista e chiara trasposizione letteraria di D’Annunzio stesso, è antipatico, presuntuoso e assolutamente artificioso, anche nella sua passione nei confronti di Foscarina, che allo stesso modo, pur dovendo essere un personaggio a detta della critica interessante e mutevole, a me è invece sembrata statica e “sottona”, per descriverla in termini moderni, ma in modo irritante e molto poco attraente.

Purtroppo non sono stata rapita da quest’opera e anzi, mi ha causato un bel blocco del lettore…!
Profile Image for Irene Rosignoli.
225 reviews7 followers
Read
February 26, 2022
Ridurre questo romanzo a una manciata di stelline sarebbe offensivo, perciò non do voti. L'ho letto per un esame universitario, e non avrei mai potuto apprezzarlo senza il percorso di preparazione e di approfondimento proposto dal Professore. Due aspetti mi sono piaciuti in maniera particolare. Il primo è il castello di intertestualità messo in piedi da D'Annunzio, di una dimensione tale che fa girare la testa e che - anche solo per questo - conferma Il fuoco come uno dei grandi romanzi della sua epoca. L'altro è il fatto che accanto all'apoteosi del genio creativo, di questo protagonista insopportabile e pieno di sé, ci sia una lucidissima e consapevole ammissione dei propri limiti, umani e artistici, incarnati dall'impossibilità di afferrare del tutto l'alterità femminile e dalla spontaneità con cui la Foscarina vive la Finzione. Quasi un sentimento di invidia e frustrazione che ci dice molto dell'autore.
Profile Image for MarcMiccia.
280 reviews4 followers
May 21, 2022
Tedioso
Mi gioverà, mi gioverà l'aver atteso. Il mutare degli anni, il tumulto dei sogni, i palpiti della lotta, la rapidità dei trionfi, l'impurità degli amori, gli incantesimi dei poeti, le acclamazioni dei popoli, le meraviglie della terra, la pazienza e la furia, i passi nel fango, i ciechi voli, tutto il male, tutto il bene, quel che io so e che io ignoro, quel che tu sai e quel che tu ignori, tutto fu per la pienezza della mia notte
//
Istintivamente si sollevò, preso da una impazienza cieca che lo fece soffrire pur della lentezza di quell'andare. Perchè oziava egli? In ogni ora, in ogni attimo, bisognava esperimentare, lottare, affermarsi, accrescersi, contro la diminuzione la violazione il contagio. In ogni ora, in ogni attimo bisognava tener l'occhio fisso alla mira, convergere tutte le energie a quella, senza tregua, senza fallo. Così il bisogno della gloria, pareva sempre svegliare in fondo a lui un istinto belluino, un furore di lotta e di rappresaglia.
29 reviews
September 19, 2024
At times very striking, and at others somewhat dull. The two protagonists are compelling, and the d'Annunzio stand-in Stelio Effrena's struggle to create a masterpiece was interesting. The prose was gorgeous, but at times felt over-written (this might not be an issue in the original Italian). I especially enjoyed the way that d'Annunzio wrote the scenes with the greyhounds, the labyrinth and Effrena's grand speech about Venice in the first part of the novel.
My main critique is I did not find the romance between la Foscarina and Effrena compelling enough to justify a whole novel.
Profile Image for Angela.
516 reviews14 followers
August 8, 2025
Venice deserves better than whatever this decadent homage pretended to be. Not only are the beginnings of D’Annunzio’s fascist beliefs apparent to see with his hero worship of Wagner on full display but dear god the way this man writes women is deplorable. And this is considered literature? Charge him.

If you want to read actual literature from this time period that doesn’t make you shrivel in your skin, actually has a well-paced plot AND a worthwhile take home message, please go read ‘A Woman’ by Sibella Aleramo.

What a waste this turned out to be.
Profile Image for John.
204 reviews6 followers
Want to read
June 3, 2022
I read the Child of Pleasure (1889) in Rome in January 2021 and liked it. I was recently reading some letters from Marcel Proust to his friend, Robert Montesquiou; Proust mentions this novel in a June 1921 letter. So I will give it a try. Except I will read it in Paris not Venice. Possible review to come upon completion.

At page 190, had to DNF. Too flowery and old-fashioned.

https://archive.org/details/flameilfu...

Translator: Dora Knowlton Ranous (1859-1916)
Profile Image for Elia Mantovani.
209 reviews4 followers
July 19, 2022
Superomismo spocchioso e barocchismo senza scopo: non mi è piaciuto. La staticità della narrazione è a tratti difficile da gestire e l'antipatia che riesce a suscitare ogni personaggio a modo suo non semplifica l'impresa.
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