Jump to ratings and reviews
Rate this book

Alakim #2

Alakim: Le regole del gioco

Rate this book
Lontano. Solo. Libero di accantonare quel poco di umanità rimasta, Alakim terrorizza le notti parigine dando sfogo alla parte più oscura di sé. È in queste condizioni che s’imbatte in un un uomo dalle grandi risorse ed empia inventiva, il cui potere cela azioni criminali. Alakim resta perciò a Parigi, lungi dall’idea di far ritorno e ignaro di chi, per amore o per vendetta, si è già messo sulle sue tracce. Per trovarlo, Nicole e Muriel hanno infatti deciso di intraprendere un viaggio che li costringe a mettersi in gioco nel più esplicito dei modi.
Scelte difficili e persone senza scrupoli ostacoleranno il loro cammino, ma ciò che conta è trovare Alakim per essere uniti ancora una volta nel tentare l’impossibile, scommettendo ancora tutto in nome di un’amicizia.
Lotteranno, cederanno alla carne e scenderanno a compromessi con la propria coscienza, per comprendere che, in fin dei conti, il “gioco” non è soltanto quello che si palesa come tale, ma è la vita stessa, nella quale ogni vittoria non è altro che l’inizio di una nuova avventura.
E chi tira le fila, non sempre ottiene esattamente ciò che vuole.

435 pages, Kindle Edition

First published September 27, 2015

1 person is currently reading
59 people want to read

About the author

Anna Chillon

25 books142 followers
Anna Chillon nasce a Modena, si diploma come ragioniera ed esercita in tale ambito fino a quando non decide di dare una svolta alla propria vita insieme a suo marito Robby. Ora vive in Sardegna, dove si dedica alla creazione di romanzi a carattere urban fantasy, storico e contemporary romance. Oltre a scrivere è appassionata di macramè, ama il mare, l’energia della natura, e la pizza.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
71 (52%)
4 stars
41 (30%)
3 stars
18 (13%)
2 stars
4 (2%)
1 star
1 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 35 reviews
Profile Image for Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls.
3,070 reviews77 followers
October 6, 2015
Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls
Inizierei questa recensione con "OH MIO DIO" e la finirei usando la stessa terminologia!
La Chillon? Un genio! Per la prima volta, non penso che troverò le parole adatte per descrivere questo capolavoro ITALIANO. Ma ci proverò!


Provate a sussurrare Alakimaen... lo sentite anche voi? Come scivola sulla lingua per arrivare dritto al cuore? Quel nome è pura adrenalina!
Abbiamo lasciato Alakim nel primo romanzo distrutto per la perdita del suo amico/fratello Samshat e per salvaguardare le persone che ama dal pericolo del patto che lo lega al fratello Lucius, decide di abbandonare Nicole e gli abitanti del rifugio, deciso ormai a nascondere i suoi sentimenti umani e abbracciare il mezzo demone che ha nell'anima.
Muriel, suo amico Nephilim, riesce a scovare Alakim a Parigi e decide di raggiungerlo insieme a Nicole.

Nel frattempo Alakim si imbatte in un personaggio alquanto particolare che organizza giochi di ruolo per puro divertimento e per egoismo personale.
C'è una parte del libro dove vengono selezionati i giocatori seguiti da una breve descrizione. Queste persone non amano la propria vita e cercano nuovi stimoli. Per alcuni versi questo gioco descritto dalla Chillon rappresenta la società in cui viviamo. Le apparenze ingannano e queste persone si trovano insieme per poter fare quello che nella realtà è vietato.
Ho pensato ai 7 peccati capitali. Ognuno di loro ha qualche peculiarità in merito.


Alakim è il giocatore **che c'è e non c'è**. Arriva in tarda notte per nutrirsi del male e ritorna a sonnecchiare di giorno. Ma quello che Al ignora è che, sia la sua donna che l'amico, sono fra i partecipanti del gioco.
Immaginate la reazione quando si troverà davanti Nicole e Muriel, quasi intenti a fare sesso in una stanza?

**Dal fondo della stanza, il Serafino avanzò di un passo stringendo i pugni con un rumore di nocche che schioccavano**.

Davvero una scena descritta magistralmente, la lotta fra Alakim e Muriel, in presenza di Nicole ignara sul cosa dire e cosa fare. I dialoghi sono divertenti e a volte irriverenti.
La Chillon ha reso Alakim un personaggio fantastico senza perdersi in inutili descrizioni, ha fatto **Muovere** Alakim e dialogare in modi tali da innamorarsene.
Prende spesso Nicole sulle gambe e la stringe in un bozzolo. Quell'immagine è di una dolcezza spaventosa ma riesce a rendere Alakim il Serafino più sexy e rude del mondo.

**Adesso non voleva far altro che stringerla a sé, perdersi dentro di lei dimenticando tutto il resto. Voglio averti fino a farti perdere i sensi e voglio sentirti gridare il mio nome fin quando avrai voce**.

Quindi ora incominciate a comprendere il mio OH MIO DIO????

Fantastico il sesso, ma non vi svelerò nulla. Dovrete leggere e capire, perché sono state le 20 pagine più intense che io abbia mai letto nell'ultimo periodo. Vedrete... cose dell'altro mondo!
Nicole è un personaggio forte e lo diventerà maggiormente in ogni pagina scritta; le sue paure vengono spazzate via grazie all'aiuto di Alakim e Muriel. Una doppia personalità del Serafino che lascia davvero sbalorditi. Il cattivo da un lato e il buono dall'altra. L'ombra e la luce divergono su Nicole che le fa da guida essendo la sua Invocantes.


Non meno importanti i personaggi secondari, Betany la fidanzata di Sam, e Yoliah il padre del ragazzo tornato a prendersi la sua vendetta per la morte del figlio. Questa strana coppia mi ha incuriosita. E poi, sarà veramente morto l'Angelo dei dominatori?
Non vi resta nient'altro da fare che leggere questo capolavoro.
Permettetemi di aggiungere un pensiero personale. Osanniamo sempre le autrici oltre oceano per la loro scrittura. Avete mai letto la Chinnon? Per un attimo ho creduto di leggere la Hamilton. E' spaventosamente straordinaria ed è la migliore penna Urban Fantasy italiana che io abbia mai letto.
Profile Image for Rosa Campanile.
Author 9 books62 followers
May 10, 2020
Quattro stelle e mezzo!

Non leggo molte autrici italiane, purtroppo, ma quelle poche che rientrano nei miei gusti sono delle perle rare da cui lasciarsi incantar e e prendere ispirazione. Anna Chillon rientra in questa classe di privilegiate (!) ed è stata l'unica finora a farmi apprezzare una particolare figura geometrica decisamente detestata in ambito romance...
Sono contenta di aver partecipato al Gruppo di Lettura organizzato da blogger super fantastiche su Faccialibro, altrimenti avrei rimandato la rilettura (già, perché lo avevo letto e non recensito in tempi non sospetti), a chissà quando. Una cavolata, visto che manca poco all’arrivo del quarto della serie e io devo ancora leggere il terzo. Comunque, è stato bello ritrovare il cinico Alakim, con i suoi occhiali avvolgenti e la fame demoniaca: il Serafino è in perenne bilico tra la luce più pura e le tenebre più diaboliche. Le regole del gioco riprende le fila della storia con una panoramica sulle conseguenze dello straziante e inaspettato finale precedente: Nicole, Muriel, Alakim, Betanie e gli altri, ognuno reagisce a proprio modo alla perdita, ed è proprio il Serafino a ficcarsi nei guai peggiori, tali da costringere Nicole e Muriel ad una missione di salvataggio insolita. Un viaggio a Parigi che li coinvolgerà in un gioco di ruolo davvero particolare. La prima parte (di tre) del libro è infatti dedicata al gioco imbastito dal ricco e spregiudicato Lazare Nguyen, un personaggio con la sindrome da onnipotente e dalle inclinazioni particolati, esattamente come i restanti giocatori. Ognuno di loro ha infatti un desiderio folle e nascosto da esaudire a ogni costo, ed è proprio la partecipazione al gioco che renderà possibile l’impossibile. Vi dico solo che sono pagine in cui ogni momento è buono per saltare dalla sedia perché qui tutto veramente è possibile. Per quanto riguarda i nostri amici, anche loro avranno la loro buona dose di problemi.
Conclusa la parte del gioco, si torna a casa per vedere se è possibile la pazzesca soluzione per un problema irrisolvibile, e alcune dinamiche tra i personaggi piazzeranno gli ostacoli per la storia successiva, me lo sento!


Le paure sono un frutto della mente umana e la sfiducia in se stessi è il loro concime. Quando ti renderai conto che puoi fare ciò che vuoi e che una scelta non è mai esclusivamente giusta o sbagliata, ma deve essere sempre e soltanto una tua scelta, le paure si dissolveranno come spettri alla luce.


Il romanzo conta quattrocento e rotte pagine, ma si legge con una facilità quasi imbarazzante. L'autrice ha l'abilità di tratteggiare personaggi unici, sopra le righe - penso a Jerome e al nostro magnaccia preferito – nell’arco di un capitolo.
Ancora più apprezzabile è la profondità, la complessità tra l'inclinazione al bene e al male, la scelta tra giusto e sbagliato e tutte le sfumature nel mezzo in cui sguazzano i protagonisti, in primis Alakim, la bussola morale perduta tra la discesa all'inferno e l'ascesa al paradiso. Ogni scelta buona o cattiva è migliore di una non-scelta, e una parte di me ci si è ritrovata molto.
Muriel si svela maggiormente di come aveva fatto denudandosi al Rear, e a questa rilettura ammetto di averlo apprezzato ancora di più di prima. Nicole, nonostante incontri poco il favore delle altre lettrici, la ritengo la purezza, l'ingenuità e l'umanità con i difetti insindacabili che mancano al Nephilim e al Serafino; anche lei affronta una crescita in queste pagine, un accettazione di sé e dei propri desideri asciugati da ogni vergogna e inibizione.
Il finale poi lascia letteralmente con il cuore in gola, l'ignoto è davvero dietro l'angolo e le nuove circostanze rischiano di stravolgere quel fragile equilibrio raggiunto tra le parti in causa. Per scoprire cosa succederà, non ci resta che leggere Le catene dell'anima, e già immagino che un certo Zaphkiel ci darà filo da torcere. Imperdibile!
Profile Image for Alessandra  Nicolini.
542 reviews18 followers
October 9, 2015
Recensito per il blog di LEGGEREROMANTICAMENTE:

http://www.leggereromanticamente.com/...

VOTO: 5 STELLINE!

Anna Chillon aveva definito Alakim “una bomba lanciata nel vuoto, alla quale è stata tolta la sicura: prima o poi esploderà”.
Solo che il lancio ha sbagliato direzione, perché quella bomba è finita dritta nel mio petto ed è esplosa lì dentro.
Alakim è droga allo stato puro, di quelle tossiche, letali, che ti sballano in modo unico, irresistibile e pericoloso.
E come ogni stupefacente, dà assuefazione. Fin troppa, a mio avviso.
In questo libro troviamo un Alakim che ormai ha perduto se stesso ed è incessantemente consumato dalla fame di malvagità. Ma è ancora capace di spiazzarci con la sua splendida ironia e il suo rude cinismo.
Poi ci sono Muriel e Nicole, alla disperata ricerca del Serafino prima che il suo lato demoniaco prenda del tutto il sopravvento.
E infine abbiamo un crudele e pericoloso gioco di ruolo, frutto di una mente geniale e malata, dove la realtà si mescola alla finzione in modo perverso e la tensione si taglia con il coltello.
E dove esaudire i propri desideri può risultare fatale.
Ma la vera sorpresa di questo libro sono loro tre insieme, Alakim, Muriel e Nicole. Un erotismo così potente e osceno da far tremare le ginocchia, un’intesa sublime che trascende il semplice atto carnale.
Tre essenze incastrate alla perfezione, ma senza confusione di ruoli.
Per non parlare dei piccoli momenti di tenerezza che il Serafino riserva a Nicole, mentre a modo suo si prende cura di lei e al contempo la possiede senza pietà… nel corpo, nel cuore e nell’anima.
Ancora una volta veniamo trascinati con forza in un mondo di Angeli, Nephilim e umani.
Una lotta disperata tra il bene e il male, dove il nero non è mai solo nero e il bianco non è mai solo bianco.
Dove ogni anima è lacerata dal bisogno di compiere una scelta e il lato oscuro fa di tutto per boicottarla.
E quando vince, è fin troppo eccitante.

La scrittrice ha saputo regalarci tensione, adrenalina e tormento.
Alternare amore e violenza, dolcezza e perversione, sacralità e blasfemia.
Portandoci a credere che entrambe le facce della stessa medaglia siano giuste e intriganti, sempre col suo stile diretto, brutale e comunque impeccabile.
Mi sono lasciata attrarre da ogni azione delle sue sadiche creature, per quanto sbagliata e dissacrante fosse, ma non era mai abbastanza. Ne volevo ancora e ancora e ancora.
Mi sono innamorata del male e ho tifato per lui a gran voce.
Sebbene “il male” sia un concetto relativo.
Ho vissuto la stessa passione, la stessa afflizione, la stessa travagliata lotta interiore dei suoi protagonisti, perché Anna Chillon non mi ha dato la possibilità di fare altro.
Non puoi osservare il tutto con distacco, perché lei non te lo permette.
Loro non te lo permettono.
Puoi solo lasciarti trascinare da quel tumulto di emozioni e situazioni adrenaliniche che si abbatte su di te con la violenza di un pugno nello stomaco.
E che alla fine ti lascia emotivamente stremato, prosciugato e inerme, ma anche felice e profondamente appagato.
Perché ti sei sparato la tua bella dose di stupefacente e ne sei più che soddisfatto.




Profile Image for Romanticamente Fantasy.
7,976 reviews236 followers
February 25, 2019
4.5 - Voto
Finalmente, dopo una lunga e snervante attesa, è arrivato il secondo capitolo della storia di Alakim… e vi assicuro l’attesa è valsa pienamente la pena!
Mentre col primo libro mi ci è voluto un po’ per entrare psicologicamente nel mondo dai toni cupi e crudi che l’autrice descrive magistralmente, qui il problema non si è proprio posto, perché dalla prima pagina rientri in quel mondo come se non lo avessi mai lasciato. Spettatore attivo e partecipe – che non vede l’ora di assistere agli eventi e alla storia che si svolgerà davanti ai suoi occhi – ti chiederai con il cuore in gola come questa volta i personaggi ti stupiranno… perché lo faranno, eccome se lo faranno!
Ed ecco Alakim, piegato da una fame inestinguibile che lo spinge ad ogni sorta di malvagità, solo e senza nessuno a frenare i suoi crudeli impulsi, in una Parigi teatro di ogni nefandezza che il Serafino compie. Il caso e la necessità lo fanno finire tra le grinfie di uno spietato personaggio che, con perfide lusinghe, lo convincerà a partecipare ad un sadico gioco…

«Anche io voglio giocare, ma nessuno, a parte il mio buon fratello, vuole farlo con me.»

Poi ritroveremo Nicole, l’invocantes, e Muriel, lo stupendo Nephilim, che cercheranno per amicizia e per amore, ma non solo, di ritrovare il Serafino, seguendo le nemmeno tanto labili tracce che li porteranno appunto a Parigi.
Comincia così un viaggio fisico alla ricerca di Alakim, ma sarà anche un viaggio metaforico che cambierà e farà evolvere determinati equilibri; si riusciranno a conoscere più approfonditamente i personaggi e, nel frattempo che la ricerca continua, Nicole e Muriel dovranno scendere a compromessi per riuscire nel loro intento. Soprattutto lei, Nicole, che si troverà a vivere situazioni al limite e che terrà il lettore letteralmente con il fiato sospeso… quasi come non ci fosse più aria.
Questa immagine è molto esplicativa di come mi sono sentita per i tre quarti del libro, con la bocca aperta per lo stupore e gli occhi spalancati all’avida ricerca delle parole seguenti.
E dopo un colpo di scena, quando pensi che la trama ritorni ad un andamento rilassato, ecco che di nuovo un altro avvenimento, che non ti aspettavi, ti stupisce, e quindi rimani attaccata alle pagine manco fossero coperte di miele!
Nonostante sia un paranormal, i personaggi sembrano davvero “reali” e la storia è coerente con se stessa, senza falsi buonismi o misteri inspiegati; naturalmente, a mio avviso, contribuisce anche il fatto che Anna ha uno stile davvero splendido: riesce ad essere elegante anche quando descrive situazioni crudeli o perverse e lo fa con delle scelte lessicali davvero di un livello superiore e mai scontate. La sua grande maestria nel descrivere le scene ti trascina letteralmente, e in quelle più trasgressive le parole e le immagini riescono ad attizzare delle fiamme che raggiungono davvero il soffitto!
Considerando la violenza e le varie perversioni all’interno della storia non credo sia una lettura per tutti, io comunque l’ho trovata assolutamente favolosa; mi è piaciuto tanto il primo libro e questo secondo romanzo mi ha letteralmente stregato.
Non metterò a confronto Anna Chillon con le scrittrici di oltreoceano, perché posso dire senza timore che le ha anche superate e per me questa è una delle saghe più belle che io abbia mai letto!
Vorrei aggiungere solo una cosa, come recita una citazione del libro:

«Tu fai male quando ci sei e ancora di più quando non ci sei.»

Quindi, Anna, non lasciarci troppo tempo orfane, aspetto già con ansia che Alakim torni.
Profile Image for The Books Blender.
703 reviews105 followers
September 6, 2016
description

- Ho ricevuto una copia di questo libro dall'autrice in cambio di un'onesta recensione -

3 e ½ per la precisione.
Comincio col ripetere un aspetto già detto che, sostanzialmente riprendo dal precedente capitolo, poiché vale quanto detto. Mi riferisco alla parte relativa al linguaggio (ugualmente ottimo come in Alakim Luce dalle Tenebre). Lo stesso posso dire anche per la voce ambienti.
Invece, mi sarei aspettata un qualcosa di più per i personaggi. Nel primo capitolo erano state gettate le basi per molte evoluzioni, in particolare, della figura del protagonista. Invece, la svolta è improvvisa, immediata e per nulla approfondita verso un lato in particolare dell'essere di Alakim (almeno, dal mio punto di vista). Ho avvertito anche una quasi-involuzione del personaggio di Nicole, che da figura femminile forte e orgogliosa diventa una sottomessa (contenta eh, ma comunque sottomessa).
Resta, in ogni caso, il contorno, sempre molto curato e più o meno approfondito, di personaggi bizzarri, ai limiti del buon senso comune e con tabelle dei valori spesso sballate.
Del primo capitolo, avevo davvero apprezzato molto l'idea dell'angelo, caduto e maledetto, del suo ruolo nella cacciata di Lucifero dal paradiso e del suo percorso discendente verso la dannazione nonché la caratterizzazione di tutti i personaggi in generale. In questo seguito, sebbene restino su per giù invariate le mie sensazioni sia sui personaggi che sullo stile di scrittura, devo dirmi un po' delusa dalla trama. Anche nel primo episodio di Alakim non mancavano certo scene spinte, ma non inficiavano la trama in alcun modo e si amalgamavano ad essa creando delle brevi parentesi nella narrazione. Tuttavia, in Alakim Le regole del gioco temo sia stato compiuto un altro passo e l'erotismo, il sesso "violento", gli stupri ed i riferimenti ad essi sono aumentati a dismisura tanto da attaccare la trama stessa, diventando qui il pretesto e l'unico modo per risolvere gli inghippi dei personaggi ed i loro problemi (vedi, senza troppi spoiler, la scena dello strangolamento).
Leggi la recensione completa quI: http://thebooksblender.altervista.org...
Profile Image for Laura Noi.
579 reviews18 followers
November 11, 2015
Carissima Anna Chillon, sono definitivamente una tua fedele e devota lettrice. Sei entrata di diritto tra i miei scrittori italiani preferiti. Io ti adoro!! Amo tutto ciò che la tua fervida immaginazione partorisce!! E ho BISOGNO che scrivi altri libri/racconti al più presto!!
Vorrei davvero essere in grado di scrivere una recensione coi fiocchi per far capire quanto mi sia piaciuto questo secondo volume di Alakim ma so di non esserne capace e me ne scuso a priori.
Allora.
Respiro.

Alakim le regole del gioco non è stato per niente quello che mi aspettavo. La trama è totalmente diversa da come l'ho immaginata. Quando ti crei tante aspettative per un libro e durante la lettura noti che non sta esattamente andando come immaginavi, anzi sta proprio prendendo un'altra strada (Nicole e Muriel per esempio) non è che proprio ne sei felice, storti un po' il naso, sbuffi, ti innervosisci. E dov'è Alakim? E cosa c'entra sto gioco? E il triangolo no, e di qui e di là.. il problema è che avevo dimenticato chi fosse la scrittrice!! Avevo dimenticato che la Chillon non è una comune e banale borghesotta moralista!!
Dico solo una cosa: IL CAPITOLO 20!! Solo la Chillon poteva tirare fuori questa meraviglia dal triangolo! E non dico altro!!
La scrittura è ottima, l'ambientazione dettagliata, la narrazione procede fluida e rispetto al primo libro qui abbiamo una trama molto più complessa, con tanti personaggi secondari che portano i nostri protagonisti a compiere un percorso di crescita e maturazione. Col senno di poi (XD) ho apprezzato ogni singolo dettaglio e scelta, anche la minor presenza di Alakim. E ho desiderato tante altre pagine nonostante sia un libro davvero corposo.
E' una lettura che trasuda erotismo ma non è solo questo (però meno male che è anche questo!!), c'è amore, passione, coraggio, desiderio. E' da leggere, fosse solo per conoscere Alakim e Muriel *_____* E perchè, scusate se mi ripeto, Anna scrive troppo bene.
Profile Image for Maria Laura Runchina.
147 reviews6 followers
October 19, 2017
Non posso dire mi sia piaciuto quanto il primo, che davvero É di gran lunga superiore. A mio parere si è persa un pochino per strada, volendo accontentare le lettrici senza però snaturare la sua idea iniziale. Non c'è riuscita del tutto, però. Il "gioco" che si É inventata É a tratti confuso e farraginoso, fa perdere il filo dell'incipit e non porta da nessuna parte, se non all'approfondirsi del legame fra i tre. Doveva essere un libro di scoperta, e in effetti si evince qualcosa del passato di Muriel, ma quando il libro É già alle sue battute finali ed incombe la questione Samshat. Ho apprezzato moltissimo gli ultimi capitoli, in cui un pochino riscatta l'idea introduttiva. Alcuni personaggi, come Thalia ad esempio, sono quasi insignificanti, giustificati solo per accrescere la malvagità di Lazare. Ben scritto, perché lei ha uno stile unico ed irripetibile, lo salvo insieme all'ultima parte, così come trovo degne di nota le conversazioni tra Lucius ed Alakim. Il confine tra fede e peccato delle volte è così tangibile, da spiazzarti. Amo il suo modo di trattare l'aspetto religioso, con obiettività, con l'occhio di chi osserva ma non giudica. Il bene ed il male così ben rappresentati in Alakim, nella sua dualità di serafino e demone. Il Libro migliora grazie a tali peculiarità, per la maestria della Chillon di saper mescolare il divino al terreno. Tre stelle, con un pochino di rammarico per ciò che sarebbe potuto essere un Libro all'altezza Del primo Se non fosse scivolata nel timore di andare troppo contro corrente, ed essere ,forse, stroncata. Le rifilo una sculacciata... Che in futuro eviterei!
Profile Image for Alice Elle.
Author 1 book37 followers
October 13, 2015
Recensione scritta per il blog NEW ADULT ITALIA, dove potete trovare una recensione doppia e le foto dei nostri "casting". http://newadultitalia.blogspot.it/201...

Quando ho chiuso Alakim. Luce dalle tenebre , pensavo non avrei letto il seguito. Mi era piaciuto, ma mi aveva lasciato addosso una sensazione sgradevole. Pur avendo apprezzato l'originalità della trama e dell'ambientazione e lo stile particolare della Chillon, i contenuti e i sottotesti mi avevano turbata. Sì, sono un'anima candida (fino a un certo punto).

Eppure, quando Claire mi ha detto che Muriel aveva un ruolo fondamentale in questo secondo capitolo, non sono riuscita a resistere. Ho un debole per questo personaggio, che mi aveva intrigata molto più di Alakim stesso. Con la sua bellezza esotica, il suo atteggiamento malinconico e sensuale e il suo passato misterioso, mi aveva conquistata in poche pagine. Per non parlare poi di quella scena nel night club... Ehm, ho detto anima candida, MA fino a un certo punto! Insomma, il pensiero di Muriel mi ha fatto capitolare e così eccomi qui a parlarvi di Alakim. Le regole del gioco.

Nel complesso mi è piaciuto più del primo libro, non solo perché conoscendo già i personaggi e l'ambientazione è stato semplice rituffarsi nella storia, ma anche perché ho trovato questo romanzo per certi aspetti meno estremo, meno duro, pur rimanendo sconvolgente per altri. Per il resto si è rivelato una piacevole conferma.
L'autrice scrive in un modo molto personale e riconoscibile, che può piacere o meno. A me piace molto, anche se trovo che a volte si faccia prendere la mano e usi termini troppo ricercati, così che nel contesto risultano anacronistici. Se possono avere una motivazione plausibile nei dialoghi tra angeli o nephilim pluricentenari, i quali hanno vissuti certi periodi storici e possono aver conservato alcuni vocaboli, li trovo fuori luogo nelle parti descrittive o nelle battute dei personaggi umani. Tanto che, invece di un contemporaneo, avevo a tratti l'impressione di essere precipitata in un romance storico. Qualche piccolo esempio? Termini come invero, siffatta, orsono, virgulto, rimembrare,giaciglio ecc... mi risultano decisamente arcaici. Quando poi sono incappata in uno "stelo eretto e ingrossato", mi sono davvero fatta delle domande... E no, non si riferiva a un fiore...

Ma passiamo alla trama. Il primo aggettivo che mi viene in mente è ricca. La storia abbonda di avvenimenti: dalla ricerca di Alakim da parte di Nicole e Muriel, al gioco spietato del notaio sociopatico, l'inserimento del personaggio della fioraia, l'accenno del rapporto pre-rinascita tra Alakim e Zaphkiel, il progetto Frankenstein di Muriel e il tanto atteso triangolo sensuale. Insomma, tanta carne al fuoco, non ci si annoia di certo. L'azione è davvero intensa, ma le emozioni e i sentimenti tengono agevolmente il ritmo, bombardando il lettore da così tante prospettive da lasciare frastornati.

Ad Alakim e Zaphkiel, pur raccontandoci poco del loro passato, la Chillon riserva uno dei passaggi più appassionati della Bibbia. Una canto poetico scritto dal saggio e ricchissimo re Salomone per una semplice ma bellissima ragazza del popolo, la quale ha preferito a lui un povero pastorello. Dubito fortemente che la scelta di questo amore non corrisposto sia stata un caso...


"Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio, perché l'amore è forte come la morte, la gelosia è dura come il soggiorno dei morti. I suoi ardori sono ardori di fuoco, fiamma potente. Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore, i fiumi non potrebbero sommergerlo. Cantico dei Cantici 8:6,7"



Uno dei motivi per cui ho preferito questo libro è un certo addolcirsi di Alakim nei confronti di Nicole. Non fraintendetemi, lui rimane sempre un sadico bastardo, la cui parte demoniaca prova piacere nell'infliggere dolore, non rinnega la propria natura nemmeno per un istante. Ma dimostra per la sua Invocantes un'attenzione e una premura davvero straordinaria, se consideriamo da chi proviene. Trovo che questo passaggio spieghi benissimo il rapporto che li lega.


"Perché piangi?" le chiese. "Me ne accorgerei se ti stessi facendo male, ma mi sto trattenendo."
"Mi sei mancato." Nicole si resse a lui attirandolo a sé per sentire tutto il suo peso schiacciarla. Gli lambì la bocca, tramutò le parole in uno sfregarsi di labbra. "Tu fai male quando ci sei e ancora di più quando non ci sei."


Un'altra caratteristica marcata di questa autrice è la prepotente sensualità delle sue storie. Anche in questo libro, il sesso è un protagonista importante e viene mostrato in tutte le sue forme, dalla più tenera e seducente alla più violenta e distruttiva. E qui mi ricollego al discorso che facevo inizialmente, quando vi parlavo di anima candida. Il sesso è troppo spesso accompagnato alla violenza, per i miei gusti. Ho perso il conto degli stupri e dei tentati stupri che ci vengono raccontati. E' un argomento a cui sono molto sensibile, mentre viene presentato con una naturalezza che, francamente, mi ha messa a disagio.

Non si può parlare di sesso senza parlare di Muriel, questo permanente con l'aspetto di un ventitreenne nativo americano dalla bellezza inumana, dai capelli d'ebano e gli occhi di ghiaccio. Occhi che nascondono dietro l'apparente imperturbabilità, un passato doloroso e una malinconia insopprimibile. Nato dalla relazione proibita tra l'Angelo delle Delizie e una prostituta indiana, sarà quasi un co-protagonista, insieme a Nicole e Alakim. Scopriremo molto di più su di lui, ma non abbastanza. Spero vivamente che l'autrice abbia in serbo un libro tutto per lui. *_*

Molto interessante il messaggio che viene lanciato ripetutamente, più o meno apertamente: non esistono scelte giuste e scelte sbagliate. Esistono solo delle scelte. Ed è proprio questa la libertà più preziosa e vera: la possibilità di scegliere.

Avrei tante altre cose da dire su questo romanzo, l'ho trovato estremamente stimolante, sotto tutti i punti di vista, ma non voglio anticiparvi altro. Lo consiglio senz'altro, ma penso non sia una lettura per tutti. Uomo avvisato, mezzo salvato.
Profile Image for New Adult e dintorni.
1,274 reviews99 followers
October 11, 2015
Avete presente le parole famose del canto terzo della Divina Commedia? "Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente"
Quando ho iniziato la lettura di questo secondo libro su Alakim, non so per quale motivo, mi sono subito venute in mente.



Sarà l'assonanza che lega questo racconto al mondo oscuro e infernale raccontato nella Divina Commedia o sarà perché nell'intraprendere questa lettura è come se con la mente si entrasse in una dimensione parallela alla nostra, una dimensione tetra e pericolosa.
Ma se avete qualsiasi genere di preconcetto mentale o aspettativa romantica e fiabesca, abbandonatela subito, non è ciò che troverete in queste pagine, e io, che come molti sanno, sono una fautrice del vissero felici e contenti "sempre e comunque" ho dovuto fare un bel percorso introspettivo per poter abbandonare tutte le mie più ferree convinzioni e vivermi questo romanzo in modo sereno e privo di pregiudizi.
Il racconto inizia esattamente nel modo in cui avevamo interrotto il precedente (RECENSIONE QUI), Alakim è scomparso, Nicole e Muriel vivono sempre più a stretto contatto e qualche presenza oscura semina terrore e morte per le strade buie e silenziose.

PER LEGGERE IL RESTO DELLA RECENSIONE SEGUITECI SU NEW ADULT e DINTORNI BLOG
Profile Image for Lapis Lazuli.
329 reviews27 followers
October 20, 2015
Non sono in grado di esprimere un parere sensato su questo libro... sono ancora sconvolta dalla figaggine di Muriel. So che il protagonista dovrebbe essere Alakim, ma io sono perdutamente innamorata del Nephilim figlio dell'angelo delle delizie.
Anna, Anna, ti prego, se mai leggerai questo commento, scrivimi un libro su Muriel, ti prego, ti prego, ti prego.
Oppure scrivine tanti altri su chi vuoi tu (qualche suggerimento? Zaphkiel, Samshat, Yoliah... ma anche quell'intrigante commesso del negozio di dischi), l'importante è che ci sia sempre Muriel presente, con i suoi malinconici occhi di ghiaccio, i suoi capelli corvini, e tutta la sua prorompente sensualità.
Però il mio è solo un suggerimento... del resto c'è il libro arbitrio e puoi SCEGLIERE di scrivere su chi vuoi... L'importante è che scegli di scrivere.
Profile Image for Moi Self.
Author 4 books15 followers
April 15, 2020
Non mi ha convinta del tutto.
E poi diciamolo: io stravedo per Muriel, altro che Alakim 😂
Profile Image for Chicca Palmentieri.
667 reviews27 followers
May 16, 2020
Sorprendere i lettori con un secondo volume di una serie non è sempre facile, si può rischiare di creare una storia che non soddisfi in pieno le aspettative soprattutto se il primo cpaitolo è stato originale.
Ne Le regole del gioco però accadono tantissime cose che ti fanno capire che la Chillon ha saputo benissimo tessere una trama bella quanto quella del primo volume: Alakim alle prese con la sua natura cattiva, Nicole e Muriel che vanno alla sua ricerca, un gioco maccabro che li riunisce e che mostra quanto la loro amicizia sia forte.

Questo romanzo è una perfetta continuazione del precedente, vediamo il riaccendersi della speranza in Alakim e l’introduzione di nuovi personaggi degni di nota come Jerome, proprietario di un club particolare che è stato il mio preferito, mi ha divertita il suo modo di fare e tutte le sfumature della sua persona.
Leggendo mi sono però resa conto di una cosa, anzi diciamo che ne ho avuto la conferma, ovvero i personaggi maschili sono nettamente superiori a quelli femminili.
Se gli uomini appaiono complessi, feroci, intelligenti e forti, per contro le donne, Nicole in primis sono sciocche e gran parte delle loro azioni sono davvero fonte di fastidio. Spero che questa direzione cambi, perchè con il finale aperto che conclude il libro sono certa accadranno moltissime cose, ed io sono gia pronta per affrontarle.
Profile Image for Stefania Rispo.
250 reviews2 followers
January 16, 2018
Bello bello bello, un libro che ti intriga ti fa pensare e ti fa capire un Po le gerarchie che ci sono in paradiso. Ti fa capire che il diavolo è sempre in agguato basta un piccolo spiraglio per poter insinuare il dubbio . Consigliatissimo
Profile Image for Ermione.
314 reviews37 followers
October 10, 2015
“Il triangolo no! Non lo avevo considerato!”

O meglio sì, lo avevo considerato e anche temuto sin dal primo volume… e, purtroppo, questo è l’unico, davvero l’unico elemento che mi impedisce di assegnare la 5a stellina ad un romanzo che per il resto ho trovato strepitoso.
Lo stile della Chillon è potente e intrigante, con la sua miscela di linguaggio “colto” e “volgare”, che rispecchia la cifra di questo romanzo, come anche del precedente, dove gli estremi opposti convivono, facendo sfumare i loro confini, negli stessi personaggi e nelle stesse situazioni: Bene e Male, angeli e demoni, Eden e Tartaro, amore e dolore…
Anche “Le regole del gioco” è uno di quei romanzi che vorresti, da un lato, divorare in una sola notte e, dall’altro, far durare più a lungo possibile, sia per assaporare ogni descrizione e ogni dialogo (rileggendo dei passi anche due tre volte per la loro intensità), sia perché i suoi personaggi – e non solo i due protagonisti – sono così ben delineati che, arrivati all’ultima pagina e dovendoli virtualmente salutare, ti sembra quasi di lasciare degli amici. Ovvia conseguenza: la malinconia che ti assale al pensiero di dover aspettare chissà quanto – perché la Chillon, benché scriva da dio, è pur sempre umana! – per poter leggere il seguito in cui, spero (perché personalmente non amo le serie troppo lunghe, che spesso finiscono per allungare inutilmente il brodo e guastare inevitabilmente la qualità del tutto) possano concludersi le vicende di Alakim, Nicole, Muriel, Sam & Co.
Ora, spendiamo giusto due parole sul personaggio di Alakim. Porcapupazzazozza! Creare un protagonista con queste caratteristiche significa essere sadici. La povera lettrice non può immaginare uno “fatto così” (oddio, mi assale una caldana!), che “parla così” e “agisce così” e poi realizzare che NON ESISTE! Alcune sue battute sono davvero memorabili. Si sa che a me nei romanzi piacciono tanto i bad boys, ma Alakim credo li batta quasi tutti (il podio glielo insidiano giusto gli uomini della Pennacchi): crudele e protettivo allo stesso tempo, spietato ma anche generoso, irriverente, cinico, sboccato… Insomma, avete capito che sono perdutamente innamorata di lui! Peccato che mi sia un po’ “caduto” in un paio di momenti, nell’unica parte che del romanzo che mi è piaciuta meno.
Anche Nicole, per certi aspetti, mi ha un po’ delusa rispetto al primo romanzo, soprattutto per il suo sbavare incontrollato (e per me non troppo comprensibile) dietro a Muriel. Diciamo che per i miei gusti si riprende un po’ nella parte finale.
Muriel, in questo volume è quasi un co-protagonista, tanto da dominare tutta la prima parte del romanzo. Si tratta di un personaggio indubbiamente interessante e intrigante, che sembra riscuotere tanto successo tra le lettrici, ma di cui, personalmente non subisco il fascino: troppo ambiguo per i miei gusti, che possono essere sintetizzati nel celebre adagio “l’omo ha da esse omo” (sorvolando, ovviamente, sul non condivisibile seguito). Per le ragioni di cui sopra, a Muriel preferisco nettamente Samshat (e colgo l’occasione per ringraziare Anna di averlo “resuscitato”, come speravo).
Come anticipato, “Le regole del gioco”, mi è piaciuto moltissimo, ma dal momento che la 5a stellina la assegna sempre la mia pancia, in questo caso non ci riesco. Non perché il romanzo non sia intenso e coinvolgente, tutt’altro, ma solo perché se qualcosa mi disturba non posso fare finta di niente. Chissà perché mi vengono sempre in mente paragoni culinari, ma, che ci posso fare, il miglior cuoco sulla faccia della terra può cucinarmi la trippa nei modi più gustosi e fantasiosi, ma a me la trippa non piace e non la mangio, non ci sono santi. La Chillon descrive magistralmente il famigerato triangolo, ma a me non è piaciuto lo stesso. Sarà che, francamente, la “fantasia del sandwich” non mi tocca proprio; sarà che in quel momento della vicenda mi sarei aspettata che i tre, dopo essere scampati al gioco e al Trono, si prendessero giusto una notte per riposare per poi correre subito a Marsiglia per cercare di riportare in vita il comune amico… Insomma, quella tre giorni di sesso sfrenato a tre, chiusi in una equivoca suite di un equivoco locale, frequentato solo da gente equivoca, oltre a disturbarmi un po’, mi ci è entrata come i cavoli a merenda… Ma, va be’, io dichiaro sempre di essere una lettrice fondamentalmente “bigotta”.
Comunque, nel complesso, wow, ce ne fossero di romanzi così!
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Simona Busto.
Author 24 books26 followers
January 30, 2016
Mi era piaciuto molto il primo volume della serie, e il secondo ha confermato appeno le mie aspettative.
Un romanzo pieno di colpi di scena, avvincente e intrigante.
I personaggi sono molto ben costruiti. Il mio preferito è Muriel, così complesso e tormentato. Anche tutti gli altri però, inclusi gli antagonisti, sono ben tratteggiati e credibili. Lazare è geniale nella sua follia.
La storia riprende esattamente dal punto in cui si era fermata con il primo volume, e si amplia, fornendoci un nuovo scenario, Parigi, e nuove prospettive.
Anna Chillon scrive bene, e non parlo solo dell'aspetto grammaticale. Questa autrice sa dosare benissimo gli elementi realistici e quelli sovrannaturali. Costruisce un universo popolato di angeli dalla crudeltà inattesa, di ex-angeli ora mezzi demoni capaci di sentimenti contraddittori eppure straordinariamente realistici, di umani dotati di capacità del tutto straordinarie. Il mondo che costruisce funziona, non si regge barcollante sull'orlo di un baratro, ma è così ben disegnato da apparire ben credibile agli occhi del lettore.
Alakim è anche una serie dalla sensualità dirompente, ma mai volgare, che si integra alla perfezione nel tessuto della storia e che, soprattutto, resta perfettamente in linea con il temperamento e il vissuto dei personaggi.
Un romanzo intenso che vi farà soffrire, sperare, temere e poi ricominciare in una sequenza avvincente di sentimenti a cui non riuscirete a sfuggire.
Profile Image for La testa fra i libri.
758 reviews29 followers
October 24, 2019
Questa è una serie che ha un ordine di lettura, quindi per non spoilerare fra un libro e un' altro, ho deciso di fare una recensione che non sveli troppo.
La storia inizia in maniera apparentemente normale a Marsiglia, dove la giovane Nicole conduce una vita solitaria e monotona. La ragazza è provata dalla vita e nonostante sia stata adottata, il senso di sentirsi parte di una famiglia o di qualcuno le manca. Lavora presso la libreria di libri antichi del taciturno, quanto paterno zio, ma anela la ribellione e la voglia di l'adrenalina come il sangue che le scorre nelle vene.
L'apparente casuale incontro con Alakim, segna il punto di svolta nella sua quotidianità. Il misterioso corpulento uomo dai tratti irlandesi, le provoca emozioni al pari di un tornado: lei si trova al centro e non riesce a percepire se la vicinanza di Alakim è un bene o un male, se è attrazione o repulsione, se ne è affascinata o impaurita.
Nicole è puro istinto, capace di cacciarsi nei guai in un battere di ciglia, come risolvere una situazione che ad altri sembra disperata. Scoprirà di essere preziosa e speciale non solo per Alakim, ma anche contesa e ricercata da altre creature che, fino a poco tempo prima, aveva letto solo sui libri della libreria dello zio.
La caratterizzazione di Alakim è intricata e complessa come la sua vera essenza richiede. È un essere luminoso, parzialmente avvolto dalle tenebre per sua stessa volontà. È tenebra, è male ma è anche il potente serafino che ha cacciato dall'Eden Lucifer.
Non ha ricordi del suo passato, ha sensazioni che lo guidano, una voce che lo spinge a lasciare prevalere la parte malvagia che ha dentro di sé, lo stuzzica, lo istiga per poter acquietare il senso di 'fame' che prova. Lui non ha limiti di nessun tipo, non si pone mai il problema fra il bene e il mare, convinto che uno non può fare a meno dell'altro e quindi bisogna trovare un equilibrio o alternanza fra le due possibilità.
I personaggi secondari di Muriel e Samshat sono Nephilin che vivono in un nascondiglio assieme ad Alakim. Entrambi conducono una vita senza vincoli e l'amicizia che li lega al serafino è potente quanto indistruttibile.
Muriel è di una bellezza disarmante fisicamente ed emotivamente (non moralmente), ha una saggezza antica che nel tempo ha impreziosito con lo studio di riti sciamani e conoscenza delle arti di qualsiasi origine.
Samshat è un gigante buono che ama una semplice donna e per lei è capace di 'trasformarsi' in un dolce orsacchiotto. Il suo aspetto incute timore a tutti ed è l'unico capace di tenere testa d Alakim senza avere delle brutte conseguenze.
Il personaggio dello zio è quanto più vicino a un padre per Nicole possa avere, mentre il reverendo Morel, dopo aver conosciuto Alakim e gli altri due Nephil, mette in dubbio le fondamenta del suo credo spirituale quando assiste a certi avvenimenti dentro e fuori la sua rispettosa chiesa.
Ogni personaggio che viene inserito, man mano che la storia prosegue, ha una netta caratterizzazione che lo rende ben definito e credibile nel contesto in cui si trova.
Le ambientazioni cupe e tenebrose, riescono a completare egregiamente un quadro di Marsiglia, e non solo, in maniera chiara per il lettore senza farlo distrarre dalla lettura.
In tutta la serie sono sparsi particolari che si incastrano perfettamente alla trama principale, creando una storia completa senza sembrare troppo piena o troppo esagerata.
Mi sono trovata a divorare pagine su pagine, curiosa di sapere come veniva risolta una situazione, capire i personaggi che man mano si alternavano nella narrazione, fino ad entusiasmarmi davanti all'inserimento di salmi e frasi bibliche che hanno impreziosito e dato maggior spessore alla storia. Non sono parti messe a caso e personalmente apprezzo quando un' autore, in questo caso autrice, dimostra una conoscenza e approfondimento degli argomenti, capaci di dare alla storia scritta un bagaglio di nozioni e cultura non indifferenti.
L'autrice è anche famosa per scrivere romanzi a tinte fortemente hot, in questa serie non è stata da meno e quello che ho letto non l'ho mai percepito come volgare, esagerato o sporco. Alcuni atteggiamenti sono stati, per me, troppo forti ma obiettivamente è tutto coerente con la storia e personaggi e quindi perfetti.
Ammetto senza remore, che questa serie è perfetta sotto ogni punto di vista, perché ha accontentato quello che cerco in un libro, sopratutto quando di tratta di un fantasy.
La narrazione ricca e fluida, i personaggi complessi e affascinanti, le ambientazioni cupe e asfissianti, sono da gustare pienamente per poter assorbire ogni singola emozione, percepire la bellezza della storia e ammirare la padronanza lessicale e intellettiva dell'autrice che lascia il libero arbitrio ai suoi personaggi e al lettore che li sta leggendo.
Profile Image for Federica Vantaggio.
231 reviews26 followers
October 23, 2016
☆☆☆ Voto Reale 4 Stelline e mezzo ☆☆☆

Finalmente è arrivato nuovamente il suo turno: quello del mio Alakim ♡.
Che dire, il primo mi era piaciuto moltissimo e questa seconda parte non mi ha affatto delusa!

Ah, prima di cominciare, devo rimproverare la mia amica di letture Veronica che quando ha saputo che avevo cominciato questo libro mi fa: "Ma vai tranquilla! Questa volta non c'è un cliffhanger pesante!"
AH NO?! NO DICI?! E QUELLO DELL'ULTIMA PAGINA COME LO CHIAMI?! >.<


Scherzi a parte, questa serie mi sta piacendo molto, soprattutto perchè la Chillon è in grado di reinventarsi ogni volta: può aprire una nuova storia rimanendo cmq molto legata alla trama principale.

Mi è piaciuta moltissimo la parte del Maniaquins e secondo me Jerome è un personaggio da tenere sotto controllo.
Per quanto riguarda tutti gli altri personaggi del gioco invece: bhe, che posso dire?! Per me erano tutti fuori controllo e, ora che mi viene in mente, anche Eric è un altro personaggio che va tenuto d'occhio.

Yoliah invece merita una menzione a parte: non so, non sono ancora riuscita a capire se di lui ci si possa fidare oppure no :/ ..come personaggio mi sembra molto interessante ma, non saprei, ha qualcosa che non mi convince del tutto.

Muriel? Aaaaaah, per lui debbo proprio aprire un capitolo a parte: io lo amo ♡ lo amo proprio! Lo amo quando è sfacciato e lo amo quando è dolce, quando è triste e quando è allegro.
Insomma, lo amo sempre!
E poi, che posso dire? *_* il mio desiderio della volta scorsa si è avverato ed io non potrei essere più contenta, anche perchè mi ha soddisfatto in pieno! *_* Chi non vorrebbe una stanza in cui potersi rinchiudere in quella compagnia?!
E poi, sentire il suo passato.. Mio dio, quello si, quello mi ha spezzato il cuore. D'altronde era abbastanza ovvio che un carattere del genere, così sfrontato ed irriverente, nascondesse una sofferenza profonda. Forse lui è addirittura il mio personaggio preferito della serie -OVVIAMENTE! Ma con quel sarcasmo e quella faccina da schiaffi, come poteva essere altrimenti?-


Alakim? Bhè, anche lui mi piace sempre. Cioè, quando ritrova Muriel e Nicole ci mette quanto, 20 secondi a rimarcare Nicole come sua proprietà? ahahah i love it ♡
Mi è piaciuto come abbia gestito le cose sia nel gioco sia all'esterno: dimostra come al solito, di non essere per nulla un essere demoniaco o egoista, al contrario di quello che egli stesso pensa di se stesso.

Nicole è anche lei la solita Nicole, che però ne ha fatta di strada dall'antica libreria dello zio ♡ E' cresciuta, è maturata. Il coraggio invece ne aveva una dose abbastanza alta già da prima.

Davvero un enorme..

AH, no, mi stavo dimenticando di un personaggio per me importantissimo!
Lucius.
Eh si, Lucius per me continua ad essere il supremo burattinaio del Serafino e del Nephilim, dimostrandosi come al solito un essere privo di qualsiasi umanità che riesce ogni volta a sorprenderci!

Dunque, ora, stavamo dicendo..

Davvero un enorme complimenti alla scrittrice, Anna Chillon, che è stata in grado di creare un libro di questa portata: in non so come lei faccia ad avere una citazione pronta per ogni situazione! E' una cosa che un po' le invidio perchè di solito io le uniche citazioni che mi posso ricordare sono quelle dei film e dei cartoni animati, mentre lei cita la bibbia e i vangeli come se fosse il suo pane quotidiano.
Davvero bravissima!

"Le paure sono un frutto della mente umana e la sfiducia in se stessi è il loro concime. Quando ti renderai conto che puoi fare ciò che vuoi e che una scelta non è mai esclusivamente giusta o sbagliata, ma deve essere sempre e soltanto una tua scelta, le paure si dissolveranno come spettri alla luce."
-Alakim
339 reviews
January 8, 2019
Quando ho iniziato a leggere di questo 3 capitolo ero rimasta male sul fatto che Samshat non era vivo e vegeto, ma a letto immobile ma poi.... ho divorato l'intero libro, leggendolo anche nei 10 minuti liberi al volo; non c'è che dire: scrittura impeccabile, vocabolario ricercato e sintassi elegante, degno di un libro da scaffale di una libreria. Mi ha stregata, davvero!
I personaggi sono intriganti, ben caratterizzati nei loro pregi e difetti, nei loro sentimenti contrastanti e in quelli che si ostinano a celare, e mi piace moltissimo come l'autrice sia riuscita a destreggiarsi tra le varie personalità attraverso l'uso della terza persona, rendendo tutto perfettamente fluido, come guardare un film. Una delle scene che più mi è piaciuta è stato il cambiamento finale e inaspettato di Elizabeth.
È un libro elegantissimo nella sua sensualità, per nulla volgare (a parte Al che è un uomo un po' rude, ma vabbè, lo perdoniamo perché gli vogliamo bene) che alterna passione, ironia e riflessioni in un mix perfettamente equilibrato. Mi ha intrigato particolarmente il velo di thriller e mistero che aleggiava intorno al Vampiro, non dirò nulla di più per evitare di spoilerare ma sono rimasta incollata alla lettura perché volevo sapere come andava a finire!
Il capitolo finale l'ho trovato accattivante e mi ha lasciata senza fiato, all'inizio mi chiedevo l'autrice dove volesse arrivare.. e al di là della sensualità, alla fine sono stata travolta per i sentimenti e le emozioni che ne sono uscite e soprattutto per la rivelazione finale che senza dubbio complicherà le loro vite.
In conclusione, sono davvero felice di aver letto questo libro perché voglio davvero saperne di più! Complimenti all'autrice, consigliatissimo!
Profile Image for Chiara Ropolo.
1,476 reviews25 followers
May 14, 2020
https://lalettricesullenuvole.blogspo...

Prosegue il gruppo di lettura di questa serie, siamo arrivati al secondo libro e sono contenta di leggerlo insieme ad altre persone, mi diverte moltissimo fare battute e sviscerare ogni dubbio. Inoltre il ritmo lento del libro aiuta molto in questo.

La Chillon ha uno stile non veloce, ma molto curato. Ideale per un gruppo di lettura, adoro la sua penna, permette di prendersi il tempo necessario a elaborare ogni cosa (e trovare eventuali incongruenze).

Rispetto al primo libro ho notato un minore peso dato alla parte fantasy, mentre entra in gioco una componente misteriosa, che mi ha ricordato un mix tra Agata Christie e Hunger Games e che non mi è dispiaciuto, nonostante mi aspettassi una prosecuzione più in linea con il primo.

I personaggi sono sempre molto ben descritti, in questo secondo libro ho notato una sorta di enfatizzazione delle caratteristiche, un po' eccessiva a mio avviso, che mi hanno reso antipatico il tanto amato da tutti Muriel. Pure Nicole mi è piaciuta meno. Abbiamo constatato, io e altre del gruppo, che i personaggi maschili sono molto forti e affascinanti, mentre quelli femminili sono sciocche, sciacquette.
... continua sul blog
Profile Image for Eli Books.
225 reviews1 follower
October 23, 2017
Ooh si! Questo è stato un libro al pari delle mie aspettative. Sarà che ho imparato a conoscerli, sarà che ho amato Muriel più di Alakim e in questo volume l'ho conosciuto meglio ♡ ...ed ho sperato fino alla fine che tra lui e Nicole ci fosse il momento giusto.. si è rivelato un legame bellissimo il loro, da invidiare.
Un libro intenso, senza un attimo di tregua, bevuto pagina dopo pagina assaporando ogni avventura, Alakim è maturato man mano che la storia si raccontava e l'ho trovato affascinate, perché non è comunque stato stravolto il suo essere Alakim e lo voglio così!
Profile Image for Ludovica Ponzo.
273 reviews7 followers
May 29, 2020
https://lalettricesullenuvole.blogspo...

Un libro completamente diverso dal primo, dall’ambientazione: nel primo Marsiglia in questo Parigi, al contesto proprio: non più una libreria di preziosi libri antichi religiosi ed una Chiesa, ma una casa ed un gioco di ruolo. Anche l’essere Angeli, di Alakim e Muriel, e l’essere Invocante, di Nicole, sembrano essere passati in secondo piano, per dare più spazio a personaggi che non hanno niente da spartire con il mondo ultraterreno a cui eravamo abituati, ma che invece appartengono alla normalità delle persone (anche se non ho comunque reputato molto “normale” partecipare ad un gioco in cui la morte è l’unico modo per uscirne).

Muriel continua ad essere il mio personaggio, proprio perché così “spirituale e serio“ (citazione Chiara Ropolo), proprio perché così presente, protettivo, altruista, sensibile, riservato. Mi chiedo, di contro, come Nicole possa essere l’oggetto di tanto interesse, sia da parte di un tipo profondo come Muriel, sia da parte di un tipo virulento e pratico come Alakim.
Niente, se nel primo non li avevo dovuti mettere sullo stesso piano, perché non entrano mai né in competizione né in colluttazione, qui ho dovuto farlo. E per me, non c’è confronto. Il mio preferito resta Muriel. So che Alakim è un animo tormentato, non ricorda molti eventi della sua vita passata, combatte continuamente contro i suoi istinti e i suoi demoni (anche quelli che hanno un nome e gli sono fratelli!) però Muriel, per me è davvero un Essere Superiore. Lui continua a piacermi in modo assoluto, anche se le sue parole, sempre misurate ed onniscienti, gli fanno rischiare di sembrare saccente (forse lo è pure, ma a me piace anche così!)

Devo a questo libro la mia prima volta a tre, un’esperienza di sesso che, contro le mie stesse supposizioni, non è risultata né volgare né pesante, seppur descritta nei minimi particolari.

Cosa mi aspetto dal terzo? Di sapere qualcosa, anzi, molto di più, sull’antico rapporto tra Alakimael e Zaphkiel, e soprattutto mi aspetto che tra loro due succeda più di uno scambio di sguardi e frasi sibilline.

Credo che il loro incontro sia la scena più profonda e intima dell’intero libro. Voglio di più, molto di più!!!

Profile Image for Francesca Trentini.
Author 16 books44 followers
August 31, 2025
Non ho ben capito il perché della prima parte del romanzo: più che di un urban fantasy, si tratta di un thriller. Per carità, un bel thriller, ma mi aspettavo di leggere tutt'altro 😂
Molto meglio la seconda parte, anche se prima di arrivarci stavo per abbandonarlo 😭 Ma alla fine è rientrato nei "binari" di quello che mi aspettavo, avendo apprezzato il primo volume e avendo deciso di leggere il secondo proprio per questo motivo.
Profile Image for Alessia Lana.
74 reviews5 followers
July 17, 2020
La seconda parte di una saga che per co-protagonista ha il confine, spesso labile, tra il bene e il male. Alakim è un personaggio costruito con grande sapienza e profondità, da poche sfaccettature ben delineate. Ha tratti quasi primordiali che uniti ai passaggi biblici lo rendono un guerriero oscuro, complesso, un angelo nero. Davvero bello.
Profile Image for Anna Kalistosbook.
152 reviews3 followers
August 17, 2025
Io sono triste nel dire che questo libro mi ha veramente annoiata,in certi momenti avrei voluto non finirlo. non credo che continuerò questa saga… e mi dispiace perché Anna Chillon è una delle mie autrici preferite, solo che a parer mio il fantasy non le riesce proprio benissimissimo 🥺
Profile Image for Gabriella.
372 reviews4 followers
January 22, 2023
Trama un po' sofferente ma ho adorato come sia evoluto il rapporto tra Nicole e Muriel, bella la pazienza dell'autrice a seguire tutti i piccoli momenti in cui si crea la confidenza... Menage a trois spiegato in modo molto dettagliato, peccato per il personaggio di Nicole che non sa di molto
Profile Image for Cherry Pie.
930 reviews21 followers
February 8, 2019
Secondo volume della saga che, rispetto al precedente, ha una svolta decisamente più cupa.

Alakim lascia Marsiglia alla volta di Parigi, ma di certo non per una vacanza rilassante ai piedi della Torre Eiffel.

La vita parigina sarà funestata da nuove conoscenze, che porteranno il serafino ad affondare i denti nella gola della propria oscura natura, senza porsi limite alcuno, e incentivato da un personaggio ambiguo e crudele.

La sua partenza lascia sconcertati Muriel e Nicole, che decidono di mettersi sulle sue tracce. Il viaggio sarà una reciproca conoscenza e scoperta, entrambi metteranno in gioco se stessi, condividendo segreti e paure. La complicità li avvicina e li attrae come un magnete, e per tutto il libro si percepisce la tensione sessuale fra i due, che se nel primo era appena accennata, ora è quasi sul punto di sfociare.


Ma le regole del gioco sono dettate dal destino e da catene ben più forti della passione: sono quelle della mente, sono fatte di antichi e nuovi legami, di carne e di sangue, e vanno oltre l’umana comprensione di Nicole.

La giovane Invocantes è perennemente combattuta tra la paura e il forte sentimento che la lega ad Alakim; attratta e ipnotizzata dal fascino di Muriel, che io definisco intossicante.



“… Vide Muriel e inevitabilmente fu colta da un tremito. Ebbe la netta impressione che quel ragazzo appartenesse a un altro mondo e in fondo era proprio così, almeno per la sua parte angelica, oltre che per la sua incomparabile bellezza.”



Tuttavia, il libro ha un tono minore rispetto al precedente, nonostante ci fossero i presupposti per una trama sostanziosa e tanta carne sul fuoco.

Invece, l’ho trovato a tratti dispersivo, inframezzato da personaggi secondari dall’apporto quasi insignificante, ma, più di tutto, non approfondisce la complessa personalità di Muriel.

Sarebbe stata, invece, l’occasione migliore per stuzzicare l’appetito del lettore su un personaggio così ambiguo, complesso e affascinante, tanto quanto Alakim. Unica nota positiva, l’approfondirsi del legame Alakim-Muriel-Nicole, con una svolta decisamente interessante.


Non c’era buon senso, non c’era nessuna logica, c’era soltanto la nuda e cruda realtà, il suo sentirsi trascinare giù, sempre più giù da quelle braccia forti, e l’ardire di una ragazza che era disposta ad andare contro tutti e tutto pur di inseguire il suo cuore.


Eh, no! Basta così… leggetevi il libro, perché vale la pena solo per quello.

Le ultime pagine sono una stoccata al cuore, intense e ricche di pathos, si capisce quanto l’autrice abbia sofferto e messo tutta se stessa in un finale che finalmente regala una grande gioia.

Vorrei concludere con una riflessione… e sarò estremamente sincera.

Ho trovato il libro e la trama un po’ accomodanti, come se l’autrice avesse il timore di scontentare le lettrici, tenendo cosi sopito il vero intento delle storia; insomma, “ha tirato il freno mano” e il risultato è un libro che manca di mordente, in alcuni punti.

La scrittura è, come al solito, ineccepibile, mai una sbavatura, sempre attenta ad analizzare ogni piccola sfumatura del grande dilemma bene vs male, senza risultare banale e scontata. Ad un talento come suo, si perdona anche questo scivolone!

CHarlot.

https://thedirtyclubofbooks.it/alakim...
Profile Image for Silvana S.
242 reviews17 followers
December 15, 2015
"Lui era quel nodo in gola, di paure, sofferenze e gioie che le prendeva il respiro."
Non c'è forse frase migliore per descrivere Alakim, tanto come personaggio che come libro. Alakim non ti prende solo il respiro, ma anche il pensiero, la volontà e ci fa quel che gli pare. Ha ragione chi lo definisce una droga che da dipendenza e paradossalmente mai assuefazione, ma solo profonde crisi di astinenza. Non se ne ha mai abbastanza e allo stesso tempo si cerca di prolungarne la lettura il più possibile perchè quello che si apre quando si leggono le pagine di Alakim non è solo un libro ma un vero e proprio mondo che diventa fottutamente reale, non c'è pensiero, scena o emozione che non ti scorre nel sangue e che non percepisci in prima persona. L’alchimia che si viene a creare tra i personaggi e il lettore, e tra i protagonisti stessi e qualcosa di immensamente profondo che ti scardina e annulla le fondamenta rimescolando i confini tra inferno e paradiso, bene e male dove l’unica cosa chiara è che mille volte meglio il dolore più atroce che il Tartaro. Ho amato l’irriverenza, il cinismo e il dolore di Alakim, ho amato il dono finale di Nicole, ma mai quanto ho amato il reale significato dei quattro occhi nella stanza di Muriel, ho sempre avuto una particolare predilezione per il Nephilim e non per il suo aspetto fisico e ora capisco il perché.
Alakim. Le regole del gioco, è senza dubbio il libro migliore che abbia letto quest’anno, Anna Chillon si è rivelata ancora una volta superba superando (cosa che non è sempre così scontata) il primo volume e soprattutto: “Ben tornato Sam. Qualcuno in fondo deve pur dare una regolata a quella gabbia di matti.”
This entire review has been hidden because of spoilers.
Displaying 1 - 30 of 35 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.