Io e il falco: Storia di una grande, insolita passione e di una grande, insolita amicizia

by Cristina Bellemo

Fin da bambino Salvatore ha una passione per gli rimane ore ad osservarli in volo. Per questo all'età di dieci anni il nonno gli regala un falco, Piccolo. Salvatore lo osserva, lo addestra, e quando un giorno l'uccello vola via per non tornare più il dolore è immenso. Ma Piccolo è solo il primo passo di un'autentica vocazione. Non appena finisce il liceo, Salvatore impara l'arte da un vero falconiere e lo diventa lui stesso. Ora sì che è pronto per l'avventura più grande, quella che lo porterà oltre l'oceano.

295 pages, Kindle Edition

First published March 19, 2014

About the author

Cristina Bellemo was born in 1970 in Bassano del Grappa, where she currently lives. After studying humanities at secondary school, she graduated in Ancient Greek at Padua University. She’s been working as a journalist for several magazines and she’s director of L’AbBeCedario, a magazine issued by the A.B.C. Association (Associazione Bambini Chirurgici) of Burlo Garofolo children’s hospital in Trieste. She’s written a number of books (Edizioni Messaggero Padova, Erickson Edizioni, Zoolibri, Topipittori, Rizzoli) and curated art catalogues for Bozzetto Edizioni. Besides, she’s been awarded literary prizes such as Trofeo Baia delle favole within Premio Andersen for La leggerezza perduta. She’s married to Massimiliano and has a daughter, Cecilia, and a son, Sebastiano. Since many years, she regularly meets children and adults with whom she shares the passion and the magic of storytelling. She collaborates with the eccentric theatre company I Poffargnacchi and she often leaves for unexpected journeys: her baggage is a cart full of books.

Reviews

[Elisa Stargirl · Rating 4 out of 5]

Non capisco come sia stato possibile appassionarmi al libro che include brani di trattati di falconeria. Bello, veramente bello

[Marì . . · Rating 3 out of 5]

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[Sabrina Megale · Rating 2 out of 5]

Non sono due stelle piene le mie, ma 1.75.
Questo perchè non mi è piaciuto per niente lo stile di scrittura dell'autrice.
Ha un utilizzo della punteggiature, per me fondamentale, molto limitato e molte delle espressione che lei utilizza per evidenziare determinate parole o caratteristiche le ho trovate infantili.
Ad esempio odiavo il fatto che mettesse in corsivo le parole evidenziate divise pure in sillabe da trattini. Oppure il modo in cui descriveva i presonaggi: iniziare ogni frase con il nome del personaggio e elencarne una caratteristica per volta. Sinceramente la trovo una cosa a livello di forma davvero brutta se viene fatto troppe volte. Inoltre ripete per molte volte le stesse informazioni.
Nonostante i difetti sopraelencati non ho nulla da ridire sulla storia se non che mi aspettavo di più. Avevo comprato questo libro piena di aspettative e devo ammettere di esserne rimasta un po' delusa.