La storia convulsa, tenera e appassionante di un amore nato intorno a un piatto di spaghetti. «Fu in quel momento che arrivarono i primi. Il cameriere li dispose sulla tavola quasi in contemporanea, con ampi gesti delle braccia. Tre piatti fumanti di spaghetti cozze e vongole. Poco pomodoro. Fili sottili di prezzemolo tra valva e valva. Un profumo delicato, seducente. Qualcosa di metallico e polposo al tempo stesso. Una promessa di lontananza a due passi dalla bocca. Poi il primo boccone. Buonissimo. Mi sembrava di non aver mangiato mai niente di tanto saporito, e questo fu sufficiente per cominciare a lavorare ai fianchi il malumore», così Lagioia descrive il suo rapporto con la cucina e i piatti di pasta in particolare.
Born in Bari, Lagioia debuted as a novelist in 2001 with Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi). With his novel Riportando tutto a casa he won several awards, including the 2010 Viareggio Prize. In 2013 and in 2014 he was among the film selectors of the Venice International Venice Film Festival. In 2015 he won the Strega Prize with the novel La ferocia.
Buongiorno cari #FeniLettori! Oggi parliamo di cibo, e in particolare del Premio Strega 2015 Nicola Lagioia, autore di Spaghetti cozze e vongole.
Il libricino conta più o meno una ottantina di pagina, sintetico, corto e ben scritto. Il tocco di Nicola è davvero unico e sorprendente. Il racconto che si trova all'inizio è davvero romantico, ironico e pieno di ricordi.
Le righe scorrono veloci e il modo di scrivere dell'autore è davvero particolare. Poesia pura che sgorga dalla penna, lasciando nell'aria il sapore delle parole; imprime su carta un episodio della sua vita e di come tanti anni fa ha scovato questo piatto delizioso e perfetto sotto ogni aspetto. Da allora, vuoi per la condizione, vuoi per altre vicissitudini non è riuscito più a ritrovare quei sapori che a otto anni gli avevano cambiato la vita, come le decisioni prese .
Il volumetto edito in una nuova edizione, molto carino e dai toni vivaci, risulta un piccolo aiuto per chi vuole creare una ricetta "ad hoc". Si suddivide in tre capisaldi: Il racconto di Nicola, l'approfondimento di Elisa Azzimondi sulla storia e le ricette inerenti a questo piatto (offerte dalle varie Osterie).
Una delizia per la mente e il palato, oserei dire, un piccolo gioiellino da tenere nelle cucine italiane ed esaltare il sapore dei nostri autori nostrani. Per creare uno spaghetto cozze e vongole proprio come ci insegna lui...Nicola Lagioia. Buona Lettura!
Cibo e amore, binomio perfetto. Leggendo questo piccolo libro di una quarantina di pagine, non sai se hai più voglia degli spaghetti cozze e vongole del titolo o di una storia d’amore che ti faccia traslocare verso il futuro. Gustoso.
Ci sono alcuni piatti che sono legati indissolubilmente ai nostri sentimenti più forti: amore, rabbia, dolore. Questi piatti hanno il potere di ricatapultarci proprio in quell’esatta situazione ad anni di distanza come splendide epifanie.
Non era quello che mi aspettavo da quel libretto. Per fortuna era un libriccino, perché non mi è piaciuto per niente. Non so cosa mi aspettassi, ma di certo non quelle descrizioni noiose. Nonostante fosse così breve, ho dovuto lottare per finirlo.
Avrei dovuto immaginarlo... Anche se amo cucinare, non leggo nemmeno i libri di cucina come se fossero alta letteratura. E per quanto fosse molto più letterario di un libro di ricette, era comunque estremamente noioso. Mi aspettavo almeno una sorta di trama... Ma niente, o quasi niente, di tutto ciò.
Insomma, non sono una fan. Non so se gli altri libri di Nicola Lagioia siano dello stesso tipo... Un breve sguardo su internet mi insegna che i suoi altri libri sono - per quanto ho visto finora - diversi. In ogni caso, come primo incontro con Nicola Lagioia, per me non è stato affatto invitante per leggere altro di questo autore.