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280 pages, Hardcover
First published January 1, 2009
Sento la mancanza di ciò che conosco (in russo skučaju und toskuju). Sono un essere manchevole. (Chi non lo è). Manca sempre qualcosa. Una borsa dell’acqua calda, un albero ombroso, quel mare (proprio quello), mio padre (per via di una sua lontana pista di fondo). Palme da datteri, un altipiano stepposo, un coraggioso aiutante. Tempo.
Che devo farmene della spietata affermazione: “le ragazze malinconiche sono scomparse per sempre dalla circolazione”. Come se non si potesse più optare per la Mongolia, come se desideri e struggimenti fossero sbarrati. Noi amiamo la bellezza, diceva Gvili. E non badiamo al tempo.
Ma io non voglio sperimentare una doppia esistenza, voglio soltanto schiudere i miei pori. Sviluppare i miei sensi e gli ambiti del mio pensiero. Dentro c’è riposto un pezzetto di felicità. (La felicità della mano tesa). [...] sentire la mancanza resta una contraddizione.