Olga Papel è una ragazzina esile come un ramoscello e ha una dote speciale: sa raccontare incredibili storie, che dice d'aver vissuto personalmente e in cui può capitare che un tasso sappia parlare, un coniglio faccia il barcaiolo e un orso voglia essere sarto. Vero? Falso? La saggia Tomeo, barbiera del villaggio sostiene che Olga crei le sue storie intorno ai fantasmi dell'infanzia, intrappolandoli in mondi chiusi perché non facciano più paura. Per questo i racconti di Olga hanno tanto successo: perché sconfiggono mostri che in realtà spaventano tutti, piccoli e grandi. Un giorno, per consolare il suo amico Bruco, dal carattere fragile, Olga decide di raccontargli la storia della bambina di carta che un giorno partì dal suo villaggio per andare a chiedere alla maga Ausolia di essere trasformata in una bambina normale, di carne e ossa. Il viaggio fu lungo e avventuroso: s'imbatté in un venditore di tracce, prese un passaggio da un ragazzo che viveva a bordo di una mongolfiera e da un altro che attraversava il mare remando. Più volte rischiò la vita, si perse, ma fu trovata da un circo. E quando infine trovò la maga, solo allora la bambina di carta comprese quante cose fosse riuscita a fare...
Elisabetta Gnone is an Italian writer. In April 2001, she co-created the Italian comic/magazine W.I.T.C.H. with Alessandro Barbucci and Barbara Canepa. The publication was later made into the television series of the same name. Gnone also wrote the children's trilogy Fairy Oak: Il segreto delle gemelle (The Secret of the Twins), L'incanto del buio (The Spell of Darkness), and Il potere della luce (The Power of Light). She expanded the Fairy Oak Universe with four more books, "The four mysteries": "Captain Grisam's love", "Shirley's wizarding days", "Flox smiles in autumn", and "Good-bye Fairy Oak".
Le letture più belle sono quelle che leggi da bambino e ti insegnano a crescere e diventare un adulto migliore, e anche quelle che leggi da adulto e ti aiutano a sognare e tornare bambino. Olga di carta è una di queste, una lettura senza limiti e fasce d'età perché ha qualcosa da insegnare e da offrire sia ai grandi che ai piccini. Elisabetta Gnone in queste pagine racconta una storia all'interno di un'altra storia, la sua protagonista, Olga Papel, un'esile ragazzina a cui piace intrattenere gli amici con le sue fantastiche storie, difatti, diventa la narratrice del viaggio straordinario che ha come protagonista la sua omonima: Olga, la bambina di carta. Olga di carta, stanca della sua consistenza tanto esile e fragile e del suo essere così diversa da tutti gli altri, decide di intraprendere un lungo e rischioso viaggio al fine di raggiungere la maga Ausolia che potrà finalmente realizzare il suo desiderio: diventare, ovvero, una bambina "normale". Ogni viaggio, si sa, riserva delle sorprese e Olga nel suo vedrà cose meravigliose e impensabili, farà incontri indimenticabili e da ciascuno di essi imparerà qualcosa di importante. Dal tasso spazzino, al venditore di tracce, a Melo che vive per aria e riporta indietro ciò che è perduto, agli amici del circo del "Il Miomagnifico spettacolo". Si dice che in un viaggio non sia tanto importante la meta finale, ma ciò che si conosce e apprende durante il cammino, e Olga, pur non rendendosene conto sul momento, capirà infine che, pur essendo apparentemente rimasta la stessa, è in realtà molto diversa dalla bambina che era partita da Montetabà per realizzare il suo desiderio. Olga è una protagonista speciale, non perché è fatta di carta, ma per la sua caparbietà, la perseveranza, la pazienza, il coraggio, e la generosità che la contraddistinguono. Impara, e a sua volta insegna, ad accettare la propria unicità, la particolarità che la rende non diversa, ma speciale. Una lezione, questa, che nessuno è troppo grande, per apprendere perché non c'è età che metta fine alle insicurezze e al desiderio di essere sempre diversi da come si è. Olga di carta è un racconto delizioso, una storia meravigliosa ed originale, ricca di personaggi unici e speciali che reca sempre con sé la profondità di un messaggio forte e importante. La morale della favola arriva dritta al cuore, non come una ramanzina, ma come una dolce carezza materna. Ti dice: vogliti bene, con le tue fragilità e le tue doti perché sono quelle che ti rendono ciò che sei. Non normale (cosa può definirsi normale del resto?), ma unico.
"Olga Papel era una ragazzina esile come un ramoscello, mangiava come un uccellino, faceva respiri brevi e il suo esistere, quasi sempre, produceva pochissimo rumore, se non un leggero fruscio, come la pagina di un libro mossa dal vento.[...] Le piacevano quelli [i libri] con le copertine color ramarro o rosso melograno, i titoli in rilievo e le lettere d'oro. Se la storia era avvincente la finiva in una notte, per poi tornare in punta di piedi all'alba, a riporre il libro al suo posto, prima di andare a dormire. Dormiva e sognava e, talvolta, sognava di dormire tra le pagine del libro che aveva appena letto; sentiva la trama morbida della carta e l'odore dell'inchiostro. Era un sogno che non aveva mai raccontato a nessuno [...] neppure ai suoi migliori amici, Mimma e Bruco. A loro, però, soprattutto a loro, raccontava le sue storie... "
Ora, chi mi conosce, saprà già ancor prima di leggere il mio commento, che non avrei potuto non innamorarmi di un personaggio così! Il fatto che poi questa Olga racconti l'avventuroso viaggio di un'altra Olga, un'Olga di carta che, nonostante sia fragile e delicata come un foglio di carta di riso, parte all'avventura per cercare la maga Ausolia e finisce per ritrovare se stessa. Ai suoi magici incontri con personaggi e luoghi che molto ricordano Alice nel Paese delle meraviglie aggiungete poi un bambino in mongolfiera, i colori di un circo con un direttore molto singolare, un Omino a molla, un Orso che fa il sarto, delle delicatissime illustrazioni ed ecco qui la favola che stavo cercando per riconciliarmi con la lettura dopo un periodo un po' negativo. Grazie Babbo Natale che hai fatto entrare questa bella favola in casa nostra. Meritava un posticino sotto l'albero! Voto: 5 *****
Los vecinos del pueblecito de Balicó son muy variopintos: está Casiolina, con su extraño acento, el señor Yibod y su trompetilla, el barquero Barcamorros… Y por supuesto, Olga Tindal. Esa niña siempre anda contando cuentos; bueno, al menos, algunos piensan que son cuentos. Balicó está dividido entre quienes creen que las historias de Olga son ciertas (como afirma ella) y quienes sostienen que eso es imposible. Eso sí, hay algo que todos comparten: cuando Olga empieza a contar, todos la escuchan.
Olga Papel è una bambina molto originale del paese di Balicó che allieta le giornate della gente del posto con le sue storie, che narra in compagnia degli inseparabili amici Mimma e Bruco, e della new entry Ari. Queste storie servono a tutti per alleggerire le giornate, superare momenti difficili e far del bene ai cuori, migliorando il clima generale. La nonna Almida però è un po’ preoccupata per questa sua originalità…
Questa storia per bambini è, esattamente come le storie che narra la bambina, una storia che fa bene al cuore. Leggerla è come una carezza, come una piccola dolcezza fatta a se stessi. Oltre alla storia vera e propria, sia quella di Olga, che nasconde un particolare nascosto che raggela improvvisamente, la storia della bambina di carta nasconde tantissimi messaggi.
Primo tra tutti: la convenzionalità e la soggettività del valore che diamo alle cose, di cui Olga è bene a conoscenza essendo fatta di carta, e con cui si trova a fare i conti il venditore di storie. Poi c’è il fatto che a ognuno durante la propria vita, prima o poi, capita di sentirsi perduto. Ad Olga succede spesso durante questo viaggio, nonostante trovi sempre il modo per rialzarsi e andare avanti, e questo rimanda anche all’importanza degli amici in questo, nel ruolo che giocano nell’aiutare a superare le difficoltà. Poi troviamo anche il “diffidare delle scorciatoie” che potremmo leggere come il non scendere mai a compromessi, che può essere perlopiù un bene, se riferito al restare fedeli a se stessi e a ciò in cui si crede, e nel non cercare dei modi per evitare di affrontare i problemi, ma può diventare anche però un male, se lo si legge come il non essere mai pronti a mettersi in discussione modificando il proprio punto di vista o il pretendere tutto sempre esattamente come lo si desideri. E abbiamo anche la metafora dell’ “essere tagliati in due”, da un’assenza, da un dolore, da un gesto o un avvenimento che feriscono, ma che Olga, in entrambe le versioni, è capace di affrontare in maniera molto matura, senza prendersela con persone esterne o attribuire volontà assenti.
Ma i messaggi più importanti e che sono presenti dall’inizio alla fine, sono quelli della dote che possiede ciascuno di noi, nessuno escluso, e dell’unicità di ognuno, contrapposta al desiderio di normalità di Olga, motivo che la spinge ad affrontare quel viaggio, e per cui le serviranno tutte le esperienze che si troverà a fare, ma proprio tutte dall’inizio alla fine, per riuscire a comprenderlo davvero.
“-D’altra parte, cosa dovresti dire tu di me, che sono così… -Così? -Bé… -Bé? -Sono diversa! -Siamo tutti diversi in questo mondo-disse Melo. Poi precisò: -Da vicino, perché da lontano, invece, siamo tutti uguali. Per questo io sto in aria.”
E prima Tasso e Melo, e poi la strampalata brigata del Miomagnifico spettacolo, saranno i personaggi che faranno da mezzo per questo.
“È troppo presto per tornare a casa, si disse. Questo rovo non è che il primo di una serie di ostacoli che certo troverò sul mio cammino, non devo farmi prendere dal panico. E ancora: Se i sogni fossero facili da realizzare, non sarebbero sogni!, e altre cose del genere.”
Olga si troverà ad affrontare le tre prove della maga che la costringeranno a guardare dentro di sè e ci vorrà tutto il tempo necessario per arrivare a realizzare finalmente la consapevolezza che aveva già conquistato durante tutte le sue esperienze.
“Sono un foglietto di carta che è arrivato fin qui, e magari ci sono arrivata perché sono un foglietto di carta! Non avrei intrapreso questo viaggio straordinario se fossi stata una bambina normale. E poi, diciamocelo, normale come?” Olga si voltò e fece l’occhiolino a Melo. “Però non sono arrivata fin qui da sola” continuò la bambina. “Mi ha accompagnato chi mi ha insegnato la pazienza, il rispetto, la gioia nella semplicità. Mi ha sorretto sempre chi mi ha fatta forte, coraggiosa e tenace, e ha creduto in me. Sa cos’ho scoperto, signora maga, durante questo viaggio? Che non sono fatta solo di carta…” Olga mostrò il fagotto. “Sono fatta anche d’amore e di amicizia, di ricordi e di speranze. E sono tutti stretti qui dentro!”
Algo que me gusta de los libros infantiles son los mensajes que dejan. En este caso el mensaje es bastante claro, y la forma en cómo está narrado me gustó.
Olga de Papel, nos cuenta sobre Olga, una niña de once años que le gusta contar historias. Y en el libro, nos encontramos en dos momentos: el presente, donde la niña está contando su historia y, en el cuento en sí, no sé si me expliqué jaja.
Pero fue interesante ver cómo las dos historias terminan uniéndose, y Olga, nuestra protagonista, es muy mona y tierna.
El mensaje que deja este libro me pareció muy adecuado para estos tiempos: aceptarse tal y como eres, la cosa que más importa es el amor que nos rodea, las personas que se quedan a pesar de tus defectos y lo mejor de todo, es que ellos siempre ven lo bueno de ti y dejan a un lado lo negativo.
Sulla scia di Harry Potter, la casa editrice Salani in questi anni si è davvero impegnata per portare in Italia libri per bambini e ragazzi che fossero intrisi di messaggi da lasciare a tutti i futuri adulti. La serie "Olga di carta" è sicuramente una di quelle da regalare ad un bambino o ad un ragazzo che sta crescendo, che si sta approcciando pian piano alla vita, per far capire i valori dell'amicizia, della fiducia in se stessi e per riuscire ad apprezzare ogni piccola qualità che si riesce a trovare guardandosi dentro. Anche gli adulti però possono trarre dei vantaggi dalla lettura di "Olga di carta. Il viaggio straordinario" perché nella vita non si smette mai di imparare. Con questo primo romanzo conosciamo Olga Papel, le sue storie e tutti i personaggi che la accerchiano per ascoltarle. C'è chi la giudica, chi non le crede, chi invece è pronto a imitare tutte le gesta che racconta. Con uno stile di scrittura meraviglioso, Elisabetta Gnone è stata capace di incollarmi alle pagine di questo libro. Con una trama così bella e magica ha completamente rapito il mio cuore. C'è una frase che mi ha colpita molto - è anche riportata sul retro copertina di "Olga di carta. Il viaggio straordinario" - e recita: "La donna volante voleva prestarsi uno dei suoi cerotti, ma io dico che quando ti tagliano in due ci vuole qualcosa di forte per tenerti insieme". Io ho visto questa frase come una metafora delle sofferenze della vita, che possono anche spezzarti, ma per tutti arriverà qualcosa capace di rimetterci di nuovo in sesto e questo qualcosa può essere diverso per ognuno di noi. Davvero un bel libro!
Stupendo!! Meraviglioso!! Adatto aia ai piccini che ai grandi, da una lezione di vita molto importante e credo che tutti prima o poi dovrebbero leggerlo!! Presto la recensione completa sul blog!!♡.♡
En el pueblo de Balicó vive junto a su abuela una niña pequeña de once años llamada Olga Tindal, quien a su corta edad se ha convertido en la sensación del pequeño pueblo pues la niña se la vive contando historias. Historias que han dividido en dos a los habitantes pues hay quienes no creen que las historias sean reales como Olga asegura y hay quienes creen fielmente la palabra de la niña pues sus historias a pesar de sonar imposibles de creer son narradas con tantos detalles y precisión que es imposible que una niña de once años sea capaz de inventar semejantes cuentos y menos cuando se ha demostrado que algunos datos encajan a la perfección.
El cuento con el que Olga tiene embelesados a sus amigos está vez es la historia de la otra Olga, La niña de papel, que emprende una aventura para encontrar a la bruja Auselia quien la hará una niña de verdad. En esta aventura Olga conocerá no sólo peligros sino que también hará nuevos amigos extraordinarios, que van desde los animales parlantes hasta unos equilibristas muy peculiares. Todo el mundo sabía que a Olga le gustaba contar bien sus historias y que, si no, no las contaba. Así que, cuando la joven Tindal comenzaba un nuevo relato, la gente se ponía a escuchar. Puede que fuera por las ansias de conocer de quienes jamás se habían movido del pueblo, o puede que por las cosquillas que cada una de las historias hacía en un rinconcito de la mente. Debo comenzar diciéndoles que no tenía ni la menor existencia de este libro hasta que cayó a mis manos y una vez en ellas lo primero que noté fue la autora es la misma que W.I.T.C.H. y Fairy Oak y no sé si alguna vez lo he mencionado pero cuando era niña amaba con ganas W.I.T.C.H. y Fairy Oak fue de hecho uno de los primeros libro que reseñé en el blog (y por pena luego eliminé… pero esa es otra historia), así que me emocioné bastante con la idea de volver a probar la pluma de la autora y para gran alegría mía, ha sido un verdadero placer volver a leerla.
Seguramente al leer la sinopsis y al ver esa bellísima portada ya estarán pensando en que este libro es infantil y claro, no van muy desencaminados pues la historia de Olga es un cuento infantil bastante sencillo de leer, pero no por ello quiere decir que sólo el público infantil va interesarse por la historia pues la autora es tan buena que en una historia sencilla como está lográ enganchar al lector más “maduro”. De verdad que no les miento que pese a su sencillez es una historia que atrapa al lector sin importar la edad. De hecho me atrevería a decir que la novela se disfruta más siendo más adulto pues la manera en que la autora nos presenta la inocencia y vitalidad de nuestra protagonista nos hace sentir la añoranza de la niñez.
Otro aspecto que disfruté mucho del libro fue la forma en la que se mezclan las dos historias de las dos Olgas. Y es que libro está dividido en dos historias, La de la Olga de Balicó y la historia de Olga de papel contada por Olga. Si, suena a un enredo pero gracias a Zeus cada historia tiene su propia tipografía así que es fácil saber cuál Olga está a cargo. Pero como les decía, las dos historias se complementan entre si y el resultado final es una verdadera belleza.
Y ya les decía que la historia es bastante sencilla de leer, pero no por ello carece de profundidad pues a través de las historias de las Olgas la autora nos deja grandes mensajes ya que nos habla de los valores, la empatía, del respeto, el aprender de los errores, enfrentar miedos, de aprender a querernos tal cual somos y sobre todo a encontrarnos a nosotros mismos. Realmente me ha sorprendido que en una historia que está pensada para un público más infantil me haya topado con varios aspectos que me han hecho pensar y reflexionar.
Dormía y soñaba, y algunas veces soñaba que dormía entre las páginas del libro que acababa de leer, sentía la textura blanda del papel y el olor de la tinta.
No puedo acabar esta reseña sin hablarles de la PRECIOSA edición del libro. Primero que todo es de tapa dura con sobrecubierta y además cuenta con unas bellísimas ilustraciones de dos tipos. Hay al inicio de cada capítulo pequeñas y sencillas ilustraciones que hacen referencia al contenido del capítulo y tenemos también ilustraciones hechas por la misma autora a color que de verdad son hermosas (en mi instagram subí un vídeo mostrándolas).
En resumen, Olga de papel, un viaje extraordinario ha sido una verdadera delicia, una historia llena de fantasía que conquista desde las primeras hojas.
Un romanzo delicato, per bambini, ma anche per cullare il cuore dei grandi. Ecco come nasce la storia di Olga, giovane cantastorie che allieta i cuori degli abitanti di Balicò, nonostante le inevitabili malelingue. Conforterà loro e se stessa e ci racconterò di Olga di carta e del suo viaggio di formazione per diventare una bambina vera. Olga scoprirà molte cose di se, si chiederà che dote ha e farà tante amicizie. Un'esperienza di vita. I libri di Elisabetta sono per farsi cullare.
Olga Papel è una bambina a cui piace raccontare storie. Le racconta ai suoi amici, ai vicini e a tutti gli abitanti del suo paese. C'è chi le apprezza, chi ci crede e chi invece è più scettico. In questo primo volume Olga ci racconta la storia di una bambina, che si chiama Olga di Carta, e che inizia un viaggio per andare a chiedere di essere trasformata in una bambina vera. Ho molto apprezzato questo libro! L'autrice ha uno stile sublime, con cui è riuscita fin da subito a catturare il mio interesse. Pur essendo un libro per ragazzi l'autrice riesce a catturare l'attenzione di grandi e piccini con una prosa che mi ha ricordato quella delle fiabe. Mi è sembrato di leggere una favola moderna, con dei personaggi un po' strambi ma caratteristici. Ognuno infatti ha delle caratteristiche, sia fisiche che morali, che lo contraddistinguono da tutti gli altri. Il personaggio che ho preferito è sicuramente Olga Papel, questa bambina che racconta storie per passare il tempo e lo fa forse per non pensare alla propria storia. È riuscita a conquistare il mio cuore con la sua dolcezza, a farmi emozionare e ragionare con le sue storie. Mi ha conquistato con la sua forza d'animo, con cui è andata avanti a raccontare storie anche se le proibivano di farlo. Non vedo l'ora di leggere gli altri libri già pubblicati per saperne di più su di lei e i suoi amici e per poterla rincontrare. Infine posso dire che questo libro mi è piaciuto molto perché pur essendo un libro per ragazzi alla fine ti lascia un messaggio bello chiaro. L'autrice è riuscita a farmi ragionare sul messaggio che voleva trasmettere, anche dopo aver terminato la lettura. Proprio per questo mi sento di definire 'Olga di Carta' una favola moderna.
Che dire, anche questo libro mi ha sorpresa, più di come mi aspettavo! Quando ho comprato questo libro avevo delle aspettative molto alte e non sono rimasta per niente delusa. La Gnone è una bravissima scrittrice che questa volta si merita i miei più grandi complimenti!
Non so in che modo vengano giudicati i libri per bambini, ma di certo Olga di carta non lo è. La storia che ci viene presentata è quella di una bambina di 11 anni, Olga Papel, che ha la dote di raccontare avventure diverse dalle “solite” fiabe per bambini. Olga racconta il meraviglioso viaggio della piccola Olga di carta, stufa di essere diversa dalle altre bambine e con un grande sogno nel cassetto, accompagnato da paure troppo grandi per una ragazzina. La gente del paese non accetta le storie di Olga Papel, considerate futili, piene di invenzioni. La cosa ancora più emozionante è che Olga non racconta solo un viaggio, ma un percorso interiore di una bambina che la porterà a osservare il mondo con occhi nuovi.
Olga Papel mi ha insegnato a leggere tra le righe e ad affrontare le paure con coraggio e ostinazione: niente fa paura, però, se insieme a te ci sono le persone giuste.
4'7 Me ha encantado y me ha recordado muchísimo a 'Alicia en el País de las Maravillas'. Ha sido genial reencontrarme con Elisabetta Gnone después de tantos años. Y, aunque tenía miedo a que me resultara muy infantil, lo he disfrutado mucho. La diferencia entre mi puntuación y las cinco estrellas, es que me parece un poco complejo de entender para Middle Grade, de ahí su parecido a la obra de Lewis Carroll. A pesar de ello, se lee bastante rápido y te engancha a la historia tanto como los personajes del pueblo a los cuentos de Olga. Sin duda me haré con las siguientes partes de la serie.
OLGA DI CARTA. IL viaggio straordinario , il primo volume della serie Le storie di Olga di Carta, è un meraviglioso inno alla delicatezza e alla sensibilità. Una storia ricca di avventura, magia, risate e lacrime, ma è soprattutto una storia di crescita. https://ilmondodichri.com/olga-di-car...
Perché i libri sono così, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Ti attraggono con una parola, ti chiamano da una copertina, ti inseguono, ti si propongono e ti si ripropongono fino a quando non decidi che è arrivato il loro momento, ed il tuo insieme. E può succedere che poi, una volta aperti, sfogliati, annusati, maneggiati con cura o anche no, non ti diano niente, anche questo ci sta, ma da lettore navigato quale sono, so che non è mai detta l’ultima parola, perché quello potrebbe essere stato il momento non giusto in cui leggerlo o semplicemente l’umore sbagliato con cui affrontarlo. I libri hanno una loro dinamica interiore a cui il lettore deve solo adeguarsi senza porsi tante domande. Ed è così che dopo due anni mi ritrovo tra le mani un libro iniziato nel 2016 e poi abbandonato dopo essere arrivata a metà. Ed è così che mi sono riavvicinata a questo libro che già due anni fa mi aveva stregato con la sua Poesia ed ammaliato con la sua Magia. Il racconto principale ci viene presentato da Olga Papel, una bambina di 11 anni, con una grande e bellissima dote, quella del raccontare.
«Tutti sapevano che Olga amava raccontare bene le sue storie, oppure non le raccontava affatto. Quando Olga Papel cominciava a raccontare, chi era vicino tendeva l’orecchio, le finestre si dischiudevano, le voci nei cortili si acquietavano, volti incuriositi sbucavano da dietro il bucato e chi era in casa usciva, trascinandosi dietro una sedia.»
Olga Papel, come un aedo dell’epoca omerica, attraverso l’arte del raccontare, riesce a vincere le sue più grandi paure ed anche ad usare questo dono per confortare i suoi amici. Il romanzo inizia proprio perché Olga sente la necessità di tirar fuori il suo amico Bruco da una spiacevole situazione in cui si è messo, cioè il non sapersi ribellare ai suoi coetanei che continuano a prenderlo in giro. Olga sfrutta questa sua tristezza per raccontare a lui e alla sua amica Mimma la storia di Olga, non di Olga Papel, ma di Olga di carta, con cui approdiamo al racconto nel racconto, di un’Olga in un’altra Olga! Olga di Carta è una bambina che non accetta la sua diversità e proprio per essere diversa, cioè per essere normale, si metterà in viaggio verso la maga Ausolia, l’unica che possa restituirle la sua “normalità”. Il suo viaggio non sarà semplice, perché essere di carta ed affrontare un lungo viaggio da sola, tra i vari pericoli che può incontrare un pezzetto di carta, acqua fuoco e vento, non è semplice. È proprio perché lei non vuole più essere tanto diversa dalle persone normali che decide di intraprendere un viaggio che non è detto la porterà a raggiungere l’obiettivo che si era preposto. Ma Olga è una bambina caparbia e perseverante e coraggiosa e quindi non si arrenderà, neanche di fronte alle prove più ardue che il cammino le metterà davanti!
«Poiché era in viaggio da pochi giorni, ed era animata da grande entusiasmo e speranza, la bambina di carta non pensò neanche per un minuto ad arrendersi. "È troppo presto per tornare a casa" si disse. “ Se i sogni fossero facili da realizzare, non sarebbero sogni!"»
Olga di Carta nel suo tortuoso cammino incontrerà tantissimi personaggi, descritti con delicatezza e precisione e poesia da questa bravissima autrice di cui non avevo letto niente, ma della quale vorrei recuperare la serie Fairy Oak, ma quello che mi è rimasto proprio nel cuore è Melo che, piovendole dal cielo, nel vero senso del termine, la spingerà ad interrogarsi, e di conseguenza spinge anche noi a farlo, sul perché si sente diversa e perché non riesca ad accettarsi così com’è. Melo va oltre. Oltre l’apparenza. Oltre la Carta. Oltre la diversità. Olga sembra addirittura più scocciata che stupita che Melo non noti la sua diversità rispetto a lui, non le sembra possibile che lui non la guardi con curiosità e che non la giudichi senza conoscerla.
«Siamo tutti diversi in questo mondo. Da vicino, perché da lontano, invece, siamo tutti uguali.»
Mi sono appassionata alla letteratura per ragazzi ai tempi dell’Università, il primo libro che lessi fu Harry Potter e da quel momento questa Letteratura ha un posto speciale nel mio cuore. Perché oltre al significato letterale che possiamo dare ad una lettura superficiale ce ne è sempre un altro, più nascosto, più profondo, più adulto da saper cogliere e da cui trarre insegnamento. Beh! Questo libro risponde perfettamente ad entrambe le funzioni che si propone: attraverso le parole di Olga Papel ci si accosta ad una favola da poter e dover leggere a dei bambini e le parole della Olga di Carta ci insegnano ad intraprendere quello che resta sempre il viaggio più difficile, quello dentro di noi, alla ricerca di noi stessi e all’accettazione della nostra unicità. Un romanzo pieno di fantasia, di tanti personaggi colorati e commoventi e profondi e veri, di ambienti diversi e variegati, di tante frasi che come pillole filosofiche andrebbero rilette spesso per trarne beneficio. Una scrittura fluida, delicata, precisa, studiata, non lasciata al caso, parole scelte con cura ed intelligenza. Un romanzo che va preso a piccoli passi, perché solo assecondando i suoi ritmi ondulanti e calmi, può essere apprezzato per quello che è. Un bellissimo ed emozionante libro.
Me ha encantado la forma de escribir de la autora y espero muy pronto leer la saga de Fairy Oak. El "plot twist" lo intuí desde el principio pero no por eso dejo de ser triste y el epílogo fue intrigante 🤔 me gustaría saber más sobre la vida de Olga (y de Olga de papel también, por supuesto). Considero que es una gran historia para enseñar el significado de amor propio para los más pequeños en casa.
Es una preciosidad de libro. Cuenta la historia de una niña que adora contar historias a sus vecinos y amigos. Todo el mundo cree que solo son eso, historias, pero ella jura haberlas vivido todas. Merece la pena leerlo y darse cuenta de que los niños son más de lo q parecen.🤗🤗💕
Mi succede raramente di mettermi al computer per scrivere una recensione subito dopo aver terminato un libro. Oggi l'ho fatto, ma non so da che parte iniziare a parlarvi di Olga, perché faccio davvero fatica a mettere per iscritto ciò che questo delicatissimo romanzo mi ha regalato. Partiamo dalle cose semplici: Elisabetta Gnone. Una garanzia, per me. A distanza di tantissimi anni dalla prima lettura la serie di Fairy Oak resta una delle mie preferite, capace di infondermi coraggio e di strapparmi un sorriso sempre e comunque. L'uscita di Olga di carta è stata accolta con grande entusiasmo dai fan delle gemelle Periwinkle, me compresa, che come una bambina contavo i giorni che mi separavano dall'uscita di quella che si presentava come una nuovissima e magica lettura.. sapevo che avrei amato Olga, ma non pensavo che la sua avventura mi avrebbe emozionato fino a questo punto. Il romanzo vanta una trama davvero particolare e ricca di personaggi buffissimi, che racconta due storie in una: Olga Papel è una ragazzina di 11 anni che vive in un piccolo villaggio e ha una dote straordinaria, quella di inventare avventure e storie incredibili, che gli altri abitanti amano ascoltare. Un giorno, Olga inizia a raccontare la storia di una bambina fatta di carta, decisa a intraprendere un viaggio straordinario per giungere al cospetto di una maga e farsi trasformare in una bambina normale.
La saggia Tomeo sostiene che Olga crei le sue storie intorno ai fantasmi dell’infanzia, intrappolandoli in mondi chiusi perché non facciano più paura. Per questo i racconti di Olga hanno tanto successo: perché sconfiggono mostri che in realtà spaventano tutti, piccoli e grandi.
La Gnone gestisce queste due storie con grandissima abilità, con il suo stile delicato e scorrevole è riuscita ad appassionarmi e ad incuriosirmi, portandomi addirittura a sognare i personaggi del romanzo e facendomi affezionare a tutti loro. E se nella prima parte del romanzo sono stata catturata dall'avventura, dai personaggi buffi e dalla simpatia della sottile Olga di carta, man mano che leggevo ho iniziato a comprendere ciò che l'autrice stava realmente raccontando: la storia di Olga, quella della piccola bambina di carta, e di un dolore nascosto in fondo al cuore. Olga di carta è molto più di un romanzo per ragazzi, molto più di una storia piacevole.. mi sono trovata davanti ad un messaggio profondo che è riuscito a commuovermi per la delicatezza con cui arriva al lettore. La storia di Olga Papel è deliziosa, ma nascosto tra le righe si scorge qualcosa che solo nella parte del finale prende davvero forma, qualcosa che riesce sempre ad emozionarmi, soprattutto quando non me lo aspetto, e che mi ha portata a chiudere il libro con un gran groviglio di pensieri e sentimenti contrastanti. Stupore, tristezza, felicità. Un romanzo meraviglioso, che attraverso il viaggio di una bambina di carta è in grado di far riflettere su argomenti profondi e che lascia un segno indelebile nel cuore del lettore. Un piccolo gioiello che consiglio ai piccoli, ma soprattutto ai grandi, perché il messaggio nascosto nella storia di Olga è intenso, dolce e sconvolgente. Elisabetta Gnone non racconta una favola per bambini, ma il percorso interiore di una ragazzina che, dietro al dono di inventare avventure, cerca un modo per affrontare una grande paura. Un romanzo di una delicatezza unica, che mi ha regalato sorrisi, nuovi amici e, lo confesso, anche una lacrimuccia. Delizioso come regalo, meraviglioso se acquistato per sé stessi. Mi ha fatto riflettere tantissimo e in una parola posso dire solo: indimenticabile.
A molti di voi non sarà sfuggito questo libro dalla trama fiabesca e dalla copertina accattivante. La ragazzina racconta con tanto entusiasmo la storia della bambina di carta e del suo viaggio alla ricerca della maga Ausolina per diventare una bambina vera. Ci sono tutti gli elementi fiabeschi: il viaggio con personaggi bizzarri e simpatici che aiutano Olga di Carta a comprendersi fino in fondo, un desiderio da realizzare, prove da superare, piccoli messaggi lasciati di capitolo in capitolo che fanno pensare. La storia si alterna con momenti che descrivono la vita quotidiana della piccola Papel e del suo rapporto con la famiglia, con gli amici, con gli abitanti di Balicò e parti in cui la protagonista racconta l'avventura fantastica di Olga di Carta. Nulla è lasciato al caso, personaggi, ambientazioni e scelte della protagonista ricordano le favole della nostra infanzia. Lo stile di Elisabetta Gnone è fresco e scorrevole, una lettura piacevole che trasporta il lettore nel mondo di Olga. Una storia dove la realtà e la fantasia non smettono di sfiorarsi.
A metà fra “Pinocchio” e “Il mago di Oz”, con un pizzico di “Alice nel paese delle meraviglie”, “Olga di carta” è un racconto dolcissimo e delicato sull’importanza delle storie, e sul loro effetto benefico... Olga Papel, una piccola Sherazad di un piccolo villaggio, racconta la storia di un’altra Olga, una di carta, un esserino fragile fragile che affronta un viaggio per poter chiedere a una maga di poterla trasformare in una bambina “normale”, e che durante il viaggio inizierà a domandarsi cosa sia davvero la “normalità” e se dopotutto lei sia davvero fragile come sembra... E così la storia della piccola Olga di carta si mescola a quella della vera Olga, perché chi racconta, dopotutto parla anche un po’ di sé... “Olga di carta” è proprio come dovrebbe essere un libro per i più piccoli: strambo, con personaggi buffi, un po’ magico e con diversi livelli di lettura, quelli più in superficie che sono intrattenimento puro, e quelli più profondi in cui si trovano messaggi bellissimi! E quanto sono belle le paper art di Linda Toigo che fanno da illustrazioni del libro! Stupende ♥
OLGA DE PAPEL es una historia llena de magia y misterio, de aventuras fantásticas y personajes entrañables. Olga, la contadora de historias, es un personaje sumamente perfecto en su construcción y de la cual es imposible no enamorarse; además también están sus amigos, en especial Oruga, son simplemente entrañables. Entre ellos tienen una amistad tan pura y bonita... Y Olga, la de papel, es simplemente un amor. Dulce, ingenua, inocente, decidida...lo tiene todo. Dejo recomendadísimo este libro para quienes quieran leer historias con pequeñas enseñanzas, conocer la fragilidad de los niños, lo que es aceptarse y quererse por diferente que seas del resto y la búsqueda en ello para encontrarlo. 4/5⭐
Ogni tanto, nel mondo dei libri, si verifica un fenomeno magico e meraviglioso. Succede che qualche autore dalla sensibilità particolare riesca a dare forma ad una storia senza tempo, talmente semplice ma profonda da essere in grado di incantare i più piccoli e di far aprire gli occhi ai più grandi su alcuni aspetti della vita che non riescono a cogliere o ad apprezzare più.
Questa è una storia che avvolge. Un viaggio che appassiona grandi e piccoli. Questa è la narrazione nella narrazione. Un racconto che mostra il mondo dal punto di vista giusto, quello di chi cammina alla ricerca di se stesso... continua qui al link: http://bookshuntersblog.blogspot.it/2...
Es una historia bastante ligera, muy de vida diaria, con toques de fantasía. Al ser la protagonista una niña de 11 años, puede parecer infantil (de hecho es un muy buen libro para esas edades), pero da lugar a la reflexión. La protagonista, Olga, como ya dije, tiene 11 años y, por lo tanto, hace cosas de esa edad, pero está dotada de una empatía, de una asertividad, una sensibilidad, que trata a adultos como si fueran niños, casi, porque es la más madura. Cuenta historias que según ella son reales. A mi al final no me quedó claro si lo eran o no, y esto era motivo de muchas discusiones y cuchicheos en su pueblo, pero les tenía en vilo, ya pensasen que era real o no. Había personas poco intuitivas que no la entendían, y otras que, dejando de lado su opinión sobre la veracidad de las historias, respetaban a la niña y aceptaban lo que podían aprender de las historias. Lo que se desarrollaba en la historia seguía un poco el ritmo de lo que ocurría en el pueblo y, al final, da como una moraleja a todos. (Por cierto, no considero nada de esto spoiler, porque en la solapilla de la cubierta del libro despeluchan toda la historia -indignación-, yo he sido más discreta) En fin, que es una lectura ligera, rápida, divertida, tierna... Me ha gustado mucho
Ez egy kedves, aranyos mese, amiben központi szerepet kap az önismeret. Két síkot látunk: egy ember kislányt, aki mesél, és a mesében lévő papírlányt. A papírlány történetén keresztül fedezheti fel az ember, hogy nem kell "normálisnak" lenni ahhoz, hogy teljes életet éljünk.
Mivel a kötetnek nagyon szép üzenete van, ezért sajnálom, hogy nekem annyira nem tetszett. Konkrétan nem is tudnám megmondani, miért nem. Sokszor azt éreztem, hogy untat, annyira nem kötötte le a figyelmemet. Ezen felül tudom, hogy gyerekkönyv, és nem annyira szükséges ilyenkor a szájbarágós magyarázás, de néha össze voltam zavarodva, hogy akkor mi a mese és mi a "valóság". Ez lehet szándékosan van így, hogy az olvasó magának eldöntheti, melyik állásponttal ért egyet, de nekem emiatt volt egy kis hiányérzetem.
Lehet most nem voltam annyira hangulatban ehhez a történetben, és azért csúsztunk kicsit félre. Egyáltalán nem volt rossz, voltak benne érdekes felvetések, de mégsem tudtam annyira élvezni, mint tehettem volna.
Se dovessi riassumere in una sola parola le mie impressioni su questo lavoro di Elisabetta Gnone, lo definirei “delizioso”. E’ deliziosa la protagonista, Olga Papel, un’esile bambina che intrattiene i suoi compaesani raccontando, in giro per il paesello, le sue storie fantasiose; è deliziosa Olga di Carta, il suo alter ego, protagonista delle avventure da lei narrate, che un po’ le somiglia; sono deliziosi i personaggi che gravitano attorno ad Olga, sia nella realtà della protagonista in carne ed ossa del romanzo, che in quella dei suoi racconti; sono deliziosi anche i disegni che animano il libro, come ciliegina su una torta già perfetta. La storia di Olga di Carta , del desiderio di essere “normale” che la spinge a partire per un lungo viaggio, degli imprevisti che incontrerà, del coraggio che scoprirà di possedere, degli strambi personaggi che incontrerà e che l’aiuteranno a scoprire le sue doti, della sua scoperta finale che è insegnamento di vita, è adatta ai bambini, ma anche ai grandi, perché c’è sempre bisogno di imparare a credere in se stessi, ad avere il coraggio di superare i propri limiti per conquistare quello in cui si crede. La positività che le pagine di questo romanzo sprigionano, sono un toccasana per l’anima, così come la tenerezza che i suoi personaggi, perfetti nei loro difetti, ispirano. Tra questi, il mio preferito è stato Bruno, detto Bruco, il timido ed incerto amico di Olga Papel, che grazie alle sue storie, imparerà a non temere più la sua insicurezza. Le pagine del libro scorrono via in un soffio, tanto che, verso la fine, mi sono ritrovata a cercare di centellinarle, perché non volevo lasciare andare Olga ed i suoi amici, volevo restare anch’io ad ascoltare, sognante, le sue storie.
Bellissima commistione di testo, illustraizoni e storia dentro la storia. Olga è la narratrice bambina che incanta tutti, persino gli adulti. Ma Olga è anche la protagonista della sua storia, ed è una bambina di carta.
La trama di per se ricorda molto quella di Pinocchio: prove, obiettivi, una strega che può far diventare Olga di Carta una bambina vera. Nessuna novità, ma è scritto in maniera meravigliosa. Leggero, soave, poetico, evocativo. Questo libro non solo affascina i bambini, ma intriga anche gli adulti.
Peccato solo il finale, che ovviamente non svelo. Forse lo immaginavo diverso....
Ho adorato questo libro dall'inizio alla fine. Una storia che parla di coraggio, tenacia; un viaggio avvincente, ricco di personaggi brillanti e originali, unici al mondo. Consiglio questa lettura a chiunque ami i racconti di viaggi e mondi fantastici, ma anche a chi ha bisogno di una bella spinta in un momento in cui la vita non proprio gli sorride.