Jump to ratings and reviews
Rate this book
Rate this book
Un ragazzo cieco ascolta la città con lo scanner, unica compagnia Almost Blue suonato da Chet Baker. Un assassino si reincarna nelle sue vittime, e corre per le strade con nelle orecchie il rock piu metallico. Una giovane detective molto determinata scopre di essere donna, e tutta intera, in un universo tutto di uomini.

Nessuno vuole ammetterlo, ma a Bologna c'è un assassino seriale: è l'lguana, che assume di volta in volta l'identità delle sue vittime, per sfuggire alle «campane dell'inferno» che gli risuonano nelle orecchie. Tocca a Grazia cercare di prenderlo, e piu delle sofisticate tecnologie che usa, le servirà l'intuito e la capacità di ascolto di Simone, cieco dalla nascita. Mentre cacciatore e preda si scambiano continuamente i ruoli, vediamo la scena ora con gli occhi attenti e ansiosi di Grazia, ora con lo sguardo febbricitante e doloroso dell'lguana, o la percepiamo come un concerto di suoni e di voci, un complicato e fantastico arabesco mentale, quando la soggettiva è di Simone. E la città che così prende forma sotto i nostri occhi, fitto reticolo di trame e di ossessioni, è insieme la sorprendente megalopoli italiana che si stende su tutta l'Emilia, e anche il teatro magico dove tutte le storie possono accadere.

194 pages, Paperback

First published January 1, 1997

45 people are currently reading
1013 people want to read

About the author

Carlo Lucarelli

195 books274 followers
Carlo Lucarelli was born at Parma, the son of a physician. He was interested in literature and theatre when he was young, and studied Literature and History. Nowadays he lives in Mordano near Bologna.

Already in his years of study, during his research for his thesis subject he got in touch with the material for his first two books, which take place during the time of fascism and the years immediately after the war. In Italy he became well known quite soon because of these two books, and it was only a matter of time before he quit his academic activities and turned to his career as an author and all other sorts of activities, such as writing plays, film scenarios, radio-plays and, moreover, singing in a Post-Punk-Band called "Progetto K".

He is a frequently invited moderator on an Italian television programme about crime (Blu notte misteri d'Italia). As a journalist he works for several newspapers and magazines, such as il manifesto, Il Messaggero and L'Europeo. He has written more than twenty novels, including Almost Blue, (City Lights, 2001) and numerous short stories. Together with Marcello Fois and Loriano Macchiavelli he founded "Gruppo 13", a collective of crime-writers in the region Emilia-Romagna.

Retrieved from "http://en.wikipedia.org/wiki/Carlo_Lu..."

Series:
* Commissario De Luca
* Inspector Collandro
* Inspector Grazia Negro

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
577 (18%)
4 stars
1,158 (36%)
3 stars
1,004 (31%)
2 stars
337 (10%)
1 star
79 (2%)
Displaying 1 - 30 of 183 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,458 reviews2,432 followers
May 8, 2022
CAMBIARE PELLE, COLORARE VOCI


L’Iguana è Rolando Ravello.

È mia impressione che Lucarelli sia un po’ il padre dell’ondata di noir (talvolta venati di gialli o poliziesco) apparsi in Italia negli ultimi trent’anni.
Questo credo sia uno dei suoi maggiori successi, un noir con tinte horror. Forse anche grazie al bel film che ne è stato tratto, l’esordio di Alex Infascelli, che purtroppo non si è più ripetuto a questi livelli.


Claudio Santamaria è Simone.

Lucarelli alterna voci e punti di vista: Grazia, la poliziotta che segue il caso (che era già apparsa nel precedente Lupo mannaro e tornerà più volte in azione in romanzi e racconti successivi), Simone il cieco che ascolta le voci della città, pubbliche e private, attraverso la sua radio-scanner, e il serial killer di turno, soprannominato l’Iguana, perché cambia pelle, e identità (assume quella delle sue vittime).


Lorenza Indovina è l’ispettore Grazia Negro, qui affiancata dai due poliziotti interpretati da Dario D’Ambrosi e Marco Giallini.

Intorno, uno sfondo che diventa coprotagonista, Bologna. Così descritta alla poliziotta Grazia Negro, arrivata da Roma per indagare sui delitti di studenti, che lei per prima riesce a collegare per indicare che si tratta della stessa mano omicida:
Questa che lei chiama Bologna è una cosa grande che va da Parma fino a Cattolica, un pezzo di regione spiaccicato lungo la via Emilia, dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini. Questa è una strana metropoli di duemila chilometri quadrati e due milioni di abitanti, che si allarga a macchia d’olio tra il mare e gli Appennini e non ha un vero centro ma una periferia diffusa che si chiama Ferrara, Imola, Ravenna o la Riviera.


Come nel romanzo, Bologna è molto notturna anche nel film.

Lucarelli è bravo ad alternare le voci, a variarle, a renderle credibili. È bravo a colorare le voci che Simone, il ragazzo cieco, ascolta nello scanner: da quella “almost blue”, calda e morbida, dell’ispettore donna, a quella verde, metallica e raggelante, la voce senza anima dell’Iguana.
È bravo a trasmettere la solitudine del ragazzo cieco, circondato dalle voci che capta, che solo Grazia riuscirà a scalfire. Come anche la solitudine del killer, l’Iguana.
Ed è bravo a intrecciare il suo horror noir con l’analisi sociale, la particolare attenzione al luogo geografico, un ritmo quasi da giornalismo d’inchiesta, incisivo e avvincente. Il tutto immerso in atmosfere jazz (a cominciare dal titolo, dichiarato omaggio al trombettista Chet Baker – ma nel film, Alex Infascelli preferisce la versione cantata da Elvis Costello), atmosfere malinconiche, e cupe.

Profile Image for Ermocolle.
472 reviews44 followers
November 3, 2022
" Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli
Col seno sul piano padano ed il culo sui colli
Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale
Bologna la grassa e l'umana già un poco Romagna e in odor di Toscana
Bologna per me provinciale Parigi minore
Mercati all'aperto, bistrots, della "rive gauche" l'odore
Con Sartre che pontificava, Baudelaire fra l'assenzio cantava
Ed io, modenese volgare, a sudarmi un amore, fosse pure ancillare
Però che Bohéme confortevole giocata fra casa e osterie
Quando a ogni bicchiere rimbalzano le filosofie
Oh quanto eravamo poetici, ma senza pudore e paura
E i vecchi "imberiaghi" sembravano la letteratura
Oh quanto eravam tutti artistici, ma senza pudore o vergogna
Cullati fra i portici cosce di mamma Bologna
Bologna è una donna emiliana di zigomo forte
Bologna capace d'amore, capace di morte
Che sa quel che conta e che vale, che sa dov'è il sugo del sale
Che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi per quanto colpita
Bologna è una ricca signora che fu contadina
Benessere, ville, gioielli
E salami in vetrina
Che sa che l'odor di miseria da mandare giù è cosa seria
E vuole sentirsi sicura con quello che ha addosso, perché sa la paura
Lo sprechi il tuo odor di benessere però con lo strano binomio
Dei morti per sogni davanti al tuo Santo Petronio
E i tuoi bolognesi, se esistono, ci sono od ormai si son persi
Confusi e legati a migliaia di mondi diversi
Oh quante parole ti cantano, cullando i cliché della gente
Cantando canzoni che è come cantare di niente
Bologna è una strana signora, volgare matrona
Bologna bambina per bene, Bologna "busona"
Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto
Rimorso per quel che m'hai dato, che è quasi ricordo, e in odor di passato."
(Francesco Guccini - Bologna)

Lucarelli celebra Bologna, la città che tanti artisti ha ispirato. La città dei portici, delle piazze gremite, con le torri e l'università.
E proprio gli studenti universitari sembrano essere nel mirino di un serial killer trasformista: l'Iguana.
Il nickname lo deve alla sua modalità di assumere di volta in volta l'identità delle sue vittime, per sfuggire alle "campane dell'inferno" che risuonano nelle orecchie come un rock metallico super strong.

L'indagine è affidata all'ispettore Grazia Negro, personaggio che ho conosciuto e apprezzato in "Un giorno dopo l'altro".

Questa volta, per catturare il killer, le serviranno l'intuito e le "orecchie" di Simone, cieco dalla nascita.

Apprezzo tanto lo stile di Lucarelli scrittore e anche i suoi racconti televisivi. Per me ci ha preso anche stavolta: il personaggio di Simone è azzeccatissimo e l'improbabile coppia funziona alla grande.
Profile Image for Sandra.
964 reviews333 followers
July 18, 2015
L'ho letto tutto di un fiato. Per me è uno dei più bei libri di Lucarelli che io abbia finora letto. Bellissima la descrizione della città di Bologna.
Profile Image for Ginny_1807.
375 reviews158 followers
October 23, 2012
Lettura agile e coinvolgente, soprattutto grazie al ritmo serrato dell’azione e alla scansione in capitoli brevi, nei quali si avvicendano tre diverse prospettive narranti, corrispondenti all’entrata in scena dei tre personaggi principali. La parte più affascinante e riuscita riguarda, a mio avviso, la percezione dei suoni, delle voci e delle presenze umane associata ai colori di Simone, il ragazzo cieco.
Bella e suggestiva anche l’ambientazione a Bologna, vista nella sua veste di città universitaria, particolarmente cara a chi, come me, in questa veste l’ha vissuta.
La trama tuttavia è piuttosto prevedibile e l’intero contesto risente di una certa banalizzazione tanto delle situazioni, quanto dei personaggi, in genere stereotipati o delineati in modo schematico e poco incisivo. Sorprendentemente puerile la puntigliosa attitudine dell’autore ad insistere su particolari irrilevanti ai fini del racconto, che finiscono per infastidire il lettore allentando la tensione e ridicolizzando la visione di insieme.
In tal modo si giunge alla conclusione con un senso di rammarico per le ottime premesse che il libro non è stato in grado di sviluppare adeguatamente.
In perfetta sintonia, direi, con il film di Alex Infascelli, emozionante nelle atmosfere, ma carente di forza espressiva e interpretato in modo evanescente.
Profile Image for Marco Baiocco.
57 reviews1 follower
September 12, 2022
Non voglio dare una stella, perché quello si da solo a chi non sa proprio scrivere, ma il romanzo non mi è piaciuto per niente. La trama è inconsistente. C'è un individuo malato di mente che uccide le sue vittime per prenderne le sembianze - anche se non si capisce bene come - ma lo prendono solo perché si costituisce da solo. Non c'è in pratica nessun lavoro investigativo, viene riconosciuto alla radio da un cieco. L'ispettore Negro si innamora di questo testimone e ci fa sesso senza motivo apparente, senza alcuna costruzione della tensione sessuale o del legame emotivo fra i due.
Lo stile... be', de gustibus, ma non l'ho apprezzato affatto. A partire dal continuo cambio di registro, per proseguire con i continui cambi di punti di vista che sembrano tanto un'ostentazione, come a dire "guarda quanto sono bravo". In definitiva, ho trovato piuttosto fastidioso leggere questo romanzo, che per fortuna almeno era breve.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Mark.
Author 67 books173 followers
February 11, 2011
This was not a good book. On the cover, the Guardian says it’s a “compact and powerful masterpiece”, but I think they meant “thank God this piece of shite is only short” and it was apparently shortlisted for the CWA Gold Dagger award (it must have been a really long shortlist that year). A serial killer - later dubbed The Iguana because he takes on the physical traits of his victims - is ‘terrorising’ Bologna and a rookie Detective - Grazia Negro - is assigned to the case. The only witness is a blind man, Simone, who eavesdrops on the city with scanners. Translated from the Italian, that might explain some of the terrible sentence structures and pointless lines, but not all of them. Lucarelli, almost as if he’s a fifteen year old boy, is fascinated with the workings of Grazia’s body (she’s due her period for the first third of the book, she’s often sweaty and comments on it and when she takes her clothes off, the text seeme to revel in her nakedness) and whilst that’s not necessarily a bad thing, it didn’t add anything to this (nor does the ludicrous sex scene towards the end). Add in a blind man it’s difficult to care about, a serial killer who is only revealed in clippings from files (show, not tell, Carlo!) and Grazia’s boss who constantly calls her ‘bambina’, you can tell things aren’t going well. Combine them with a plot that jumps days and weeks without concern, pays little attention to logic or timelines and you’re left with a short novel that has little respect for the reader. Almost as bad as Patricia Connwell’s “The Front” (which I read back in 2009), I would find it very difficult to recommend this to anyone at all. Avoid.
Profile Image for Antonio Fanelli.
1,030 reviews203 followers
January 20, 2015
Splendida protagonista, bella storia.
Serial killer ... pazienza, sembra che non se ne possa fare a meno.
Comunque ha qualche pregio.
Scritto molto più che bene.
Profile Image for Tyrone_Slothrop (ex-MB).
843 reviews113 followers
August 2, 2017
Bologna, la grassa e l'inumana…

un tentativo interessante, quello di Lucarelli, raccontare Bologna (anzi, la megalopoli che va da Rimini a Parma) utilizzando le cifre della narrazione hard-boiled e noir di grande tradizione americana - anche se con qualche deviazione verso il pulp nostrano. Purtroppo, l'autore è andato fuori bersaglio, principalmente per lo scarso spessore dei personaggio (prima fra tutti Grazia, troppo costruita sulla carta e poco credibile) e la narrazione di genere (da lodare unicamente le parti relative a Simone costruite su sinestesie originali, ma troppo ripetute). Inoltre, i dettagli "tecnologici" a base di files, monitor e mouse, rendono questo libro già datato, soffiandogli sopra una patina da anni '90 che finiscono per relegarlo nella letteratura di genere pulp italico di quegli anni...
Profile Image for Minimerecensioni .
162 reviews19 followers
December 4, 2020
Almost Blue di Carlo Lucarelli (ed. Einaudi 1997).

"Tutte le sere, salgo in camera mia e metto sul piatto un disco di Chet Baker. Sempre lo stesso, perché mi piace il suono della sua tromba, tutte quelle p, piccole e profonde, che mi girano attorno e mi piace la sua voce che canta piano, come se venisse da dietro la gola e facesse fatica a uscire e per farlo si dovesse soffiare con tanto impegno da dover chiudere gli occhi. Soprattutto quel pezzo, Almost Blue... "
Simone ha 25 anni ed è cieco dalla nascita. Tutte le notti va in camera sua, mette il disco di Chet Baker, poi accende il suo radio-scanner e ascolta le voci della città.
L'Iguana è un serial killer che uccide le sue vittime e poi ne assume l'identità. Si spara in cuffia i Nine Inch Nails, per sfuggire alle campane che risuonano nella sua testa.
Grazia Negro, ispettore di polizia, indaga sui crimini del serial killer che sta seminando il terrore nell'ambiente universitario bolognese.
Un thriller a tre voci, e sullo sfondo una Bologna oscura e pericolosa.
Lucarelli passa dalla prosa asciutta e nervosa di Grazia, a quella folle e delirante dell'Iguana. Quando invece è Simone a raccontare, tutto diventa musica, suoni e voci.
Ed ogni voce diventa colore.
Voci gialle, rosse, arancioni e viola.
E la voce verde dell'assassino.
Letto molti anni fa e riletto in una notte. paura eh?
Profile Image for Jeanette.
8 reviews12 followers
October 15, 2010
Italian noir. I wanted to like this book, I really did. But lordy, it was so bad. I only give it two stars because I was intrigued enough to finish it.
Profile Image for Ametista.
365 reviews
July 19, 2012
I gialli non mi sono mai piaciuti, Almost blue non lo sembra nemmeno. E' un libro fatto di sensazioni, proprio come piace a me, e colori che raschiano, scivolano, riempiono.
Profile Image for Marcello S.
647 reviews291 followers
February 28, 2015
Libro onesto, minimale e molto musicale (Chet Baker, Elvis Costello, Nine Inch Nails, AC/DC).
Gradevole ma niente di più. [65/100]
Profile Image for Emanuela.
762 reviews39 followers
May 31, 2022
Avendo letto insieme Lupo mannaro e Almost blue, li recensisco insieme, essendo i primi due capitoli della serie con l’ispettore Grazia Negro come protagonista.
Le similitudini si notano già dal titolo: in entrambe c’è un animale che rappresenta il nome del serial killer di turno.
In realtà i due hanno ben poco in comune in quanto l’impulso ad uccidere, e quindi la patologia che li guida, sono molto diversi: il primo è un ingegnere dalla fama che lo precede, che, chiunque lo conosca, non immaginerebbe mai così, nel secondo invece è un ragazzo psicotico con allucinazioni e deliri, evidenti fin da subito.
E nel primo caso poi, il colpevole lo conosciamo quasi da subito, e la sfida diventa proprio quella di riuscire ad incastrarlo.
Nel secondo invece non si ipotizza nemmeno che si tratti di un assassino di studenti universitari, finché non arriva il nostro gruppo di analisi criminale.

Altro aspetto che mi ha catturata è stato che la voce narrante cambia tra i vari capitoli, alternando quelle del colpevole e di Grazia, insieme a quella di Simone nel secondo libro, il ragazzo cieco che aiuta la squadra nelle indagini col suo scanner.
Questo permette di calarci maggiormente nella psiche dei vari personaggi e immedesimarci, anche se, in entrambe i casi, le scene relative agli omicidi sono abbastanza forti, pur dicendone chiaramente davvero poco.

Qui credo si veda l’abilità di Lucarelli e le sue conoscenze in materia dopo anni e anni di studio e ricostruzione di scene del crimine.
In ognuno dei due vengono infatti citati elementi di psicopatologia e anche di profiling, che non è facile trovare nei thriller.
Altro aspetto che mi ha fatto un po’ storcere il naso come concetto ma che non è proprio strano trovare come pregiudizio (perfino ancora nella scuola moderna) è stato quello della musica “con influenza nociva sull’animo dei ragazzi” e sull’ispirazione demoniaca di certo cosiddetto rock satanico!!!!!!

Purtroppo altro parallelismo è la figura che ci fanno i due protagonisti maschili delle forze dell’ordine: Romeo e Vittorio. Per il secondo direi che in parte sia stata meritata, mentre nel primo purtroppo il finale è decisamente molto noir e fatalista. È quello che però secondo me riesce a impreziosire un libro così breve, dandogli quel qualcosa in più.
Grazia invece nel secondo fa davvero una magra figura, e comunque onestamente devo ancora capire realmente se questa giovane poliziotta pugliese mi convinca o no.

Sullo sfondo di tutto c’è una Bologna decadente, spesso piovosa, ricca di aspetti esoterici e di simbolismi, città in cui si può trovare di tutto facilmente ma dove ci si può anche perdere con facilità, fisicamente e moralmente.

“Questa città, le aveva detto Matera, non è come le altre città. Perché non è soltanto grande, è anche complicata. E contraddittoria. Se la guardi così, camminandoci dentro, Bologna sembra tutta portici e piazze ma se ci vai sopra con un elicottero è verde come una foresta per i cortili interni delle case, che da fuori non si vedono. E se ci vai sotto con una barca è piena di acqua e di canali che sembra Venezia. Freddo polare d’inverno e caldo tropicale d’estate. Comune rosso e cooperative miliardarie. Quattro mafie diverse che invece di spararsi addosso riciclano i soldi della droga di tutta l’Italia. Tortellini e satanisti. Questa città non è quello che sembra, ispettore, questa città ha sempre una metà nascosta.”
Profile Image for Elisa.
122 reviews38 followers
August 23, 2013
Ottimi spunti, davvero ottimi, e realizzazione mediocre. L'idea dell'assassino che cambia aspetto è meravigliosa, così come quella di un collaboratore esterno alla polizia e cieco, davvero affascinante. Ma ho trovato lo stile fastidioso perché troppo colloquiale (ci sono anche errori grammaticali) e i personaggi poco approfonditi, anche se il punto di vista che cambia continuamente avrebbe dovuto aiutare. Tutti sembrano agire sulla base dell'istinto, non ci sono mai troppe spiegazioni.
I personaggi sono davvero interessanti, ma i loro aspetti conflittuali fanno solo da contorno: l'ispettore Grazia Negro, unica donna tra uomini e appena ventiseienne, i sentimenti repressi per il suo capo, l'amore per il suo lavoro, la tensione con il padre (e invece pagine e pagine perse a descrivere i sintomi mestruali, oltretutto male); Simone prometteva grandi cose, la visione del mondo di un cieco non può che essere interessante, ma gli viene dedicato davvero troppo poco spazio; infine l'Iguana, l'assassino, con le campane del peccato in testa e la necessità di scappare da se stesso... ma anche di lui, a mio parere, avrebbe potuto dare di più, però in questo caso posso perdonare Lucarelli perché, avendo dei problemi mentali ed essendo i suoi pensieri ossessivi e maniacali, non ci poteva essere una grande variazione.
I personaggi secondari sono macchiette e di loro non ci viene detto praticamente niente, la storia d'amore però per una volta l'ho apprezzata.
Se i personaggi fossero stati più approfonditi, sarebbe stato davvero un gran bel libro. Peccato.
30 reviews
June 16, 2007
Oh Lucarelli, you *rock* so much! Ok, again, I can't vouch for the translation as I have Einaudi's edition (in Italian) which I can't find here. Anyway, this is a crime story, of course. What else can Lucarelli write? Hm, maybe "thriller" or "noir" fit the plot better, but...anyway, the characters are, as usual, well rounded and well written. Grazia Negro, the main character, is a tough female detective whose work is to track and capture serial killers. Simone, a blind guy, is just as nicely written, even better dare I say. The way Lucarelli describes what Simone "sees" when he listens to music or whatever's around him is just poetry. Very vivid. Very sensual. Sometimes scary. One has to wonder how Lucarelli managed to write such beautiful words without being blind himself. It feels so real and *true*.

There's angst, drama, action and romance, what else do you want? Also, Lucarelli is a master in describing the Italian suburbs. His view is kind of depressing, but it's the whole truth.

I read it in one evening. I just couldn't put it down. I only wish it lasted a little bit longer. Oh there's a sequel, "Un giorno dopo l'altro", which I didn't like as much, but it was still good.

Oh a movie was based off Almost Blue. DO NOT watch it. It totally ruins the mood of the book, esp all the bits about Simone.
Profile Image for Jeane.
885 reviews90 followers
December 5, 2009
The writer Lucarelli is a famous person in Italy and also has a program on tv. If I remembe well, about unsolved crimes. I got told to try out a Lucarelli book by my boyfriend because apparently his books are also well known in italy. The title is in English but I read the story in Italian. Don't know if they translated his books in English.

I chose Almsot Blue as first Lucarelli book and did well. Almost Blue is the name of a song which is important to the story.

It is a short story, only 194 pages mine, and the bigest part of the beginning goes slow and doesn't reveal much. When the young police agent Grazia getsmore involved in solving the killing of many students in te niversity city Bologna and starts to work more on her own, the story also seems to get more speed.
Simone is a blind guy who sends his time listening to a scanner and Almost blue. Not the msot obvious person to become the key help for Grazia in solving this mystery but a point that makes the tory very interesting and fast paced.

I ended up being really absorbed into the story and feeling excited to read on and on. The elationship that developes between Grazia and Simone, how he helps her in his own way, maybe limited by being blind but strong by his hearing, seemed very beautiful.


Profile Image for Procyon Lotor.
650 reviews111 followers
January 27, 2014
Grazia Negro Blues Il ciclo moderno di Lucarelli continua qui con una ancor maggiore losangelizzazione emiliana, nella fattispecie di Bologna. Dove Macchiavelli insiste a salvare il salvabile della sua Signora Perbene, per Lucarelli non solo non � perbene ma non � nemmeno una signora. Teso, concitato, ben spolverato e riverniciato e con numerosi spunti nuovi, non ultima una investigatrice donna moderna e plausibile e per nulla ruffiana (Lucarelli ha tenuto le orecchie aperte in questi anni) � certamente da leggere assieme a Lupo Mannaro (prequel) e Un giorno dopo l'altro(sequel). Scritto in tre stili per ognuno dei personaggi principali assassino incluso. Grazia Negro ci piace, s� e pure Chet Baker ne � degna musica.
Profile Image for Dedda.
261 reviews2 followers
August 29, 2021
L’idea di base è molto interessante ma il personaggio di Grazia è lo stereotipo di “donna scritta da un uomo” (inspiegabile e inutile la quantità di dettagli sulle sue mestruazioni) per non parlare del suo capo che la chiama Bambina. Per me grande no.
Profile Image for Alessandro.
1,516 reviews
November 5, 2012
Wonderful thriller by renowed writer/journalist/tv host Carlo Lucarelli. You'll want to walk around Bologna by night to taste all the emotions in the book.
Profile Image for Siriwó.
27 reviews1 follower
March 15, 2025
un romanzo pesante e caotico che per fortuna è stato breve…
Profile Image for Alive69.
44 reviews1 follower
September 9, 2023
Letto poco dopo la sua uscita, ricordavo che fosse un buon libro scorrevole ed avvincente. La Bologna degli studenti universitari scossa da omicidi brutali... Parte la caccia all'iguana. Tanti indizi ma nessuna traccia concreta se non una voce "verde" come la definisce Simone, un ragazzo cieco che ascolta le voci della città e le identifica con i colori. La poliziotta Grazia si affiderà a lui per arrivare al colpevole dei delitti... Una storia che tiene con il fiato sospeso, ben dipinta da Carlo Lucarelli.
Profile Image for italiandiabolik.
260 reviews13 followers
April 3, 2022
Mea culpa per averlo letto con venticinque anni di ritardo.
Davvero ben scritto, ben congegnato, ben strutturato nelle tempistiche e nelle modalità di interazione tra le diverse voci narranti.
Un libro molto visivo, che mi permetteva di rappresentare nella mia mente le scene che accadevano mentre leggevo.
Profile Image for Claire .
427 reviews64 followers
February 22, 2019
I was not very impressed by the book. I found it often too far fetched, unnecessary complicated and sometimes lacking a good pace. However, partly the reason for this could be that I read the book in translation + not in my native language. I might try another part of the series to see if my opinion will stand
Profile Image for Ludovica.
45 reviews2 followers
August 19, 2025
Originale, sicuramente, ma io proprio non l’ho capito
Profile Image for AC.
2,214 reviews
March 1, 2024
Very odd, very short (almost a novella), quite effective literary euro crime noir — Unusual all around — the prose, the construction, the characters… creepy as hell…, I’ll say that.
Profile Image for Kristine Brancolini.
204 reviews41 followers
October 9, 2013
Prior to Almost Blue I had only read Lucarelli's historical mysteries, the Commissario De Luca Trilogy. They are more about politics than murder, so I was surprised by Almost Blue, which features some very gruesome murders. Set in modern Bologna, this book focuses on a someone who is killing students at the University of Bologna. A young female detective named Grazia Negro is on the case. The female detective usually hooks me, and she's an intriguing protagonist, but the real treat in this book is the blind man.

Simone is a young blind man who spends his days and nights up in his attic room listening to jazz much of the time, but also amusing himself by listening to the police scanner and to people's cell phone conversations. The book is narrated from a number of perspectives, including the murderer's, but Simone is by far the most interesting narrator. He associates voices with colors and because he's blind, he hears nuances in voices that no one else can hear. As the corpses pile up in Bologna, the result of a serial killer, Simone realizes that he has heard the murderer speak to one of his victims. He contacts Grazia Negro and together they track a murderer. In the meantime, they also fall in love. Simone describes Grazia's voice like this: "There's a bit of the South in her voice. Low and warm. Round. Full. Violet, with red highlights. The bluest voice I've ever heard" (p. 39). Blue is good. Green is bad. Here's how Simone describes the murderer's voice: "His voice is green. It sidles up to the distorted bass playing in the background, pushing it back like a flap of skin. His voice is green because it has no color... It's only slightly stronger than the voice of a synthesizer, only slightly fuller. It's a fake, green voice" (p 36). Pretty soon the guy with the green voice finds out about Simone and goes looking for him. I'll admit it. I was freaking out.

The murderer is a very scary guy and the mystery has many layers and convolutions. I was surprised by the narrative complexity. The murder was called The Chameleon, because the assumed the identity, the appearance, of his last victim. Very weird.

This book is #2 in the Grazia Negro series, but #1 hasn't been translated into English. Hello, is Europa Editions listening? These books need to be translated into English! They published the De Luca Trilogy and now it's time to give us Grazia Negro!
Profile Image for Erica (LibrettoReviews).
48 reviews
March 26, 2015
A truly original and dark thriller. A quick read and essential that somehow reminds me of "Profumo" by Patrick Süskind. A serial killer, a detective and a blind boy, Simone, who lives in a world of sounds and music . The music is the focus of this book, which carries the title of the famous song by Chet Baker "Almost Blue". What most impressed me is not the story itself, that I do not particularly like, but it was the ability to give "eyes" to the protagonist who is blind from birth. I never stopped to imagine how in a dark world could perceive the yellow, green or blue. "... The green with that R scraping and scratching in the middle of the skin is the color of something burning, like the sun ... A big round thing and is definitely red ..." The music is described by Simone in a particular way "... Al-most-blue ... with two breaks in between, two breaths suspended by which we understand, you feel that is keeping your eyes closed ...". Seem to hear Chet Baker with his trumpet. A nice book but not one of the best.
Profile Image for Steve.
113 reviews11 followers
March 5, 2013
A novella (at only 169 pages) that is a real page turner. Its brevity perhaps does not allow for as much character development and background as would be ideal. It is, however, a very creative work with some unique characters and with a story spoken from different characters’ points of view. There are some interesting insights into the worlds of the mentally ill, the blind, as well as being a woman and living in a misogynistic culture and profession. And any book that makes so much reference to jazz and Chet Baker can’t be all bad! It would have been nice if the book were another fifty pages or so to provide some meaningful background or better context to the story. But all in all, I think that Lucarelli does pack a wallop in this 169 page “action thriller”.
Displaying 1 - 30 of 183 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.