Thomàs Ranieri ha tutto ciò che può desiderare un giovane uomo: è ricco, bello, ha un animo dissoluto che nessuno sembra potere domare e un’indole ribelle che si addice poco al suo titolo. Alan, suo fratello, primogenito e conte per linea di successione, possiede invece la calma e la fierezza tipica di un uomo del suo rango. Quando quest’ultimo chiede in sposa la bella Elena Vendramin, figlia di uno dei duchi più vicini al doge, resta sopraffatto dalla sua bellezza e il proposito di conquistarla diviene una sfida. Ma l’amore sbaglia il suo bersaglio e, a un ballo, Elena viene attratta dal fratello sbagliato, Thomàs, che ne resta a sua volta ossessionato. In una Venezia fiera della propria identità, due destini si intrecciano fra passione e sentimento, sfidando ogni convenzione. Questa è la storia di un amore che esaudisce ogni promessa, un racconto nel tempo ma senza tempo che si dipana, avvincendo chi legge di emozioni contrastanti: due fratelli, un segreto nel passato di uno dei due, una donna intrappolata dalle consuetudini e un atroce inganno per soddisfare la brama di potere di un uomo senza scrupoli.
Amo tantissimo i romance storici e avevo letto il romanzo della Purpura in self quando uscì anni fa. Mi era rimasto poco nella testa, se non questo fortissimo legame d'amore che si era venuto a creare tra i due protagonisti della storia: Elena e Thomàs. E' stato un piacere rileggerlo e praticamente riscoprirlo. Vi dirò tanta era la curiosità perché la maggior parte delle cose non me le ricordavo minimamente, mentre altre è stato proprio un piacere riscoprirle. Anni fa mi aveva fatto storcere il naso questo amore fulmineo tra i due protagonisti, non sono una grande appassionata degli istant love, anche se ultimamente ne sto imparando ad apprezzare tanti. Devo dire che la rilettura, mi ha offerto una chiave diversa di questo amore così travolgente e immediato. Che poi per carità esiste il colpo di fulmine per cui non c'è niente di strano :D è solo un mio gusto personale. Elena e Thomàs sono due animi affini, due trasgressori delle regole, due personaggi che vivono intensamente la vita. Eppure hanno obiettivi diversi e destini profondamente distanti, fino a quando la sorte non ci mette lo zampino e le strade si incrociano. L'alchimia è palpabile immediatamente, ma gli intenti continuano a essere diversi e il nostro protagonista lotta contro se stesso a più riprese.
Non è amore, ma è molto di più: è un fuoco che divora, una diga che dirompe. E' un mare in tempesta, l'assalto di un nemico. E' passione, Elena, e consuma. Distrugge, se non si ascolta il suo grido.
Il bello del romanzo è l'ingarbugliarsi della vicenda con una storia che snoda le sue radici in seno alla famiglia. Due fratelli che non potrebbero essere più diversi, due fratelli in qualche modo uniti e amici che improvvisamente sono rivali. E se uno ha nobili intenti e non perde di vista la strada della correttezza, l'altro non ci pensa due volte ad avvolgersi di cinismo. Molto bello poi il sentimento materno che scaturisce fra le pagine di questo libro, qualcosa che offre un messaggio intenso e importante. Scatena emozioni e fa riflettere. Ogni personaggio secondario è ben tratteggiato e ben caratterizzato a tal punto che spero di leggere la storia di Alberto e dell'amica di Elena. E perché no anche la storia di Alan, una storia in cui possa rinascere come la fenice dalle ceneri. Come il sole di notte è un romanzo in cui si lotta con le unghie e con i denti affinché l'amore trionfi e la Purpura lo fa sempre con un stile che trascina e ti emoziona.
Elena si chiese se, non appena lui si fosse staccato da lei, la luna e le stelle sarebbero state ancora lì, o se avrebbe invece visto il sorgere del sole. Meraviglioso.
Ho letto questo romanzo in anteprima e l'ho letteralmente divorato. In particolare la figura di Thomàs mi è rimasta nel cuore: un personaggio bellissimo, un bad boy dal fascino travolgente, credibile e costruito alla perfezione. Anche la protagonista femminile, Elena, sa ammaliare e ci invita a identificarci, a provare le sue stesse paure e le sue gioie. La storia è bella, intensa, passionale al punto giusto. La collocazione storica la rende ancora più accattivante. Io ho trovato personaggi e vicende molto ben contestualizzati e perfettamente resi. La trama non annoia mai, scorre veloce, ci sorprende e ci lascia col fiato sospeso. Perfino il "cattivo", Alan, ha fascino e personalità da vendere. E nelle ultime pagine ci fa sentire un po' più vicini alla sua esistenza traviata ma anche travagliata. Bella la collocazione a Venezia, città che amo molto e porterò sempre nel cuore. Bella la vicenda di amore e inganno. Bello tutto, dalla prima all'ultima riga!
3.5 - Voto . ‘Come il sole di notte’ è ambientato a Venezia negli anni che precedono l’invasione napoleonica, siamo nel XVIII secolo e la Serenissima è una delle città più colte e raffinate d’Europa, il suo stile influenza l’arte, l’architettura e la letteratura del tempo, città molto facoltosa grazie al commercio e al suo territorio che comprende oltre al Veneto, il Friuli, l’Istria e la Dalmazia, compresa parte della Lombardia e delle Isole Ionie (Corfù, Cefalonia, Itaca, Zacinto). Nel 1797 dopo 1070 anni d’indipendenza, Venezia si arrende a Napoleone Bonaparte e la storia millenaria della Serenissima, trova la sua fine. Due importanti famiglie, i Ranieri di Carmagnola e i Vendramin, decidono di allearsi, tale alleanza dovrebbe essere sancita da un matrimonio: Elena figlia del Duca Vedramin, uno degli uomini più importanti di Venezia e vicino al Doge, deve sposare Alan Ranieri primogenito del Conte di Ranieri di Carmagnola. Come si usava a quel tempo, i matrimoni tra nobili non erano che accordi d’affari volti ai propri interessi, vantaggi e atti condividere guadagni e opportunità. Ma il fato ci mette lo zampino. Durante il ballo di primavera della Marchesa di Villabianca, Elena deve incontrare il suo futuro promesso sposo, ma il destino le mette di fronte Thomas Ranieri, il fratello minore di Alan, un uomo molto attraente ma con un cuore ribelle e una vita sfrenata. Fin dal primo ballo, tra Elena e Thomas sprizzano scintille, l’attrazione è immediata e travolgente, talmente forte da essere tangibile, palpabile e riconoscibile da chi osserva la coppia danzare. Tra loro anche il padre di Elena e il promesso sposo Alan, che si accorgono che tra Elena e Thomas sta accadendo qualcosa. Il Duca Vendramin è un uomo determinato, rigido e severo che incute soggezione, un essere perennemente concentrato a perseguire i propri interessi e quelli della Serenissima, il matrimonio che sancisce l’alleanza tra le due famiglie è importante, sua figlia non può far altro che obbedirgli. Il Duca troverà in Alan Ranieri un alleato risoluto, cinico e spietato, un uomo altrettanto determinato a portare a termine a ogni costo la ‘transazione d’affari’ e a celebrare questo matrimonio di convenienza. Ma la bella Elena Vedramin non è esattamente quello che sembra, la nostra protagonista non rispecchia certo il prototipo della classica signorina di buona famiglia dell’epoca, mansueta, tranquilla e obbediente.
“Alan era basito. Quando il Duca lo aveva avvertito sull’indole poco mansueta di sua figlia, lui non aveva creduto a una sola parola e adesso… buon Dio! Gli stava sbattendo in faccia la realtà senza la minima esitazione. Le aveva fatto quella domanda con l’intento di metterla con le spalle al muro e adesso era lei che aveva ribaltato il gioco. Ora lui non sapeva che dire. Rimase mortificato dalla verità delle sue affermazioni e schiacciato dallo squallore che lasciava intendere ogni sua parola. Sentì la replica furente nel petto e le diede fiato “Voi non siete affatto uno sterile affare”. “lo spero” sospirò Elena.
Un vecchio adagio dice che al cuor non si comanda. Niente può essere più vero. Come si può comandare al cuore e annullare, cancellare quella forza incontrollabile che sale dal profondo di esso, quando nella tua vita entra la persona che aspettavi da sempre? Come è possibile ignorare un’attrazione talmente forte e immediata? E inoltre come può un sentimento così giovane dare il coraggio di sfidare l’autorità, le convenzioni sociali e addirittura mettere a repentaglio il proprio futuro e la propria vita? Non voglio anticipare altri dettagli della storia per non togliere al lettore la curiosità, la meraviglia e la sorpresa nello scoprire passo dopo passo, pagina dopo pagina che cosa accadrà a Thomas ed Elena. Posso solo dire che i nostri protagonisti affronteranno problemi e situazioni critiche che combatteranno con forza e determinazione, non mancheranno circostanze molti tristi che provocheranno dubbi e ripensamenti, ma anche momenti molto romantici e appassionati. Una bella storia d’amore, che racconta anche di tormentati rapporti tra padri e figli, parla di gelosie e incomprensioni tra fratelli e della capacità straordinaria di una madre nel proteggere i propri figli così come quella di riuscire a vederli, quindi comprenderli per come realmente sono, con i loro pregi e difetti, agendo di conseguenza. Una storia che racconta di un amore impetuoso e una passione travolgente ma narra anche di odio, di risentimento, rancore, pentimento, comprensione e perdono. I personaggi sono tutti descritti e caratterizzati in modo eccellente e perfettamente adeguati all’epoca degli eventi. Un solo piccolo appunto, ovviamente frutto del mio parere: da veneta innamorata di Venezia e appassionata della sua storia millenaria, mi sarebbe piaciuto che il romanzo fosse contestualizzato di più nella città, territorio di terraferma e nella storia di quegli anni, cioè che rappresentasse maggiormente i luoghi della vicenda e il relativo periodo storico. . E.L. Corner - per RFS
La vicenda si snoda nel territorio della bella ed affascinante Venezia del XVIII, periodo in cui la Serenissima è una delle potenze più influenti d’Europa prima che Napoleone Bonaparte ne attuasse l’invasione; due delle famiglie più potenti della città – i Ranieri di Carmagnola ed i Vendramin – decidono di aumentare il loro predominio facendo unire in matrimonio la giovane Elena Vendramin, nobildonna dal carattere forte e ribelle, con l’aitante Alan Ranieri, primogenito della casata di Carmagnola. Benché Elena provi a contrastare con tutta se stessa questo matrimonio, ribellandosi agli ordini del padre, decide di accettare questo matrimonio, e la sera del ballo di primavera i suoi occhi restano incatenati all’affascinante figura di colui che lei crede essere il suo futuro sposo; ma le carte verranno scoperte e l’uomo che aveva provocato in lei fremito e passione non è altri che il fratello minore di Alan, Thomas Ranieri, considerato il più incallito libertino di Venezia. Inutile dire quanta passione e quanto amore verrà alimentato, attraverso sguardi, sussurri e baci appassionati rubati di nascosto; il cuore di Thomas si lega senza via d’uscita a quello di Elena, contesa e desiderata anche da Alan, che tenterà in ogni modo di separare i due giovani. L’autrice trasmette bene la storia, le vicende e soprattutto i dissidi interiori che vivono i tre protagonisti, cercando di donare a ciascuno di loro la giusta luce ed inquadratura per non metterli da parte; è un atteggiamento che non tutti gli scrittori riescono a mettere in atto nei propri romanzi e con i differenti personaggi presenti. Invece è come se i personaggi di Elena, Alan e Thomas venissero passati ai Raggi X e ci permeassero nella pelle, sentendoli parte di noi. Le gelosie, i passati turbolenti, la passione, il desiderio sono ben intrecciati e fanno battere il cuore.
La storia meritava. Mi è piaciuto lo stile fluido e anche la storia di per sé. Purtroppo ho trovato i personaggi poco credibili e incoerenti in alcuni punti della storia o perché reagivano in maniera esagerata o incoerente.
La madre di Elena che prima fa il tifo per l’amore, poi la spinge tra le braccia di Alan dicendo che deve imparare ad amarlo. Il punto di vista di Thomas a volta mi è sembrato troppo femminile. C’erano diverse scene poi in cui i personaggi passavano da un umore all’altro senza che ci fosse una ragione plausibile. Mi è mancato inoltre vedere un approfondimento nei personaggi. Anche il finale me lo aspettavo più forte (non faccio spoiler). In ogni caso, credo che questa autrice abbia potenziale. Scrive bene e la trama non mi è dispiaciuta.
Tre stelle e mezza. Libro che si legge volentieri, che ti tiene legato alla pagina successiva. Ovviamente ho amato fin da subito Thomás, il badboy della situazione, mi piacciono i libri ambientati in quest'epoca. Ho già letto trame simili ma l'ho comunque letto con interesse.
osa non è disposto a fare un fratello? O meglio… cosa arriverebbe a fare al sangue del suo sangue? Due soli anni di differenza separano Alan e Thomas, che sono complici in tutto, tranne nello stile di vita. Il maggiore, ligio a regole ed etichette, ambizioso come pochi, mira a ricavarsi un posto al fianco del Doge e questo sogno potrà realizzarlo sposandosi con la figlia di un Duca. E il vecchio Ranieri, serve l’occasione al figlio su un piatto d’argento.
“A quanto pare mi sposo. (…) Conosci Elena Vendramin? – gli chiese Alan, speranzoso che almeno il fratello potesse dargli qualche informazione in più. – Che si sappia è stata a Londra fino ad una settimana fa e dicono sia molto bella. (…) Di cosa ti preoccupi? Dovrai solo ingravidarla. Possibilmente a lume spento…”
Solo che la pigrizia, la paura di restare deluso, fanno commettere ad Alan l’errore più grande: mandare in avanscoperta il fratello minore. Thomàs, dal canto suo, non si accontenta mai di tastare solo il terreno, lui osserva, studia… e non necessitano più di tre mosse per far capitolare una donna. Ma ora, di fronte a lui, c’è una fanciulla diversa… e gli bastano un paio di occhi verdi a destabilizzarlo. Elena non è una preda facile e per il giovane inizia la più grande delle sfide: ottenere il corpo della bella Vendramin prima che il suo cuore libertino inizi a battere all’impazzata.
“Eri praticamente incollata a quell’uomo. E come se non bastasse, sembrava anche che ti piacesse (…). Non è a lui che ti ho promessa, Elena. Ti ho promessa in sposa ad Alan Ranieri, quinto conte di Carmagnola, una volta che avrà ereditato il titolo. E non è colui con il quale hai ballato avvinghiata stasera, stolta.
Uno sguardo che fa la differenza. Il blu limpido, dal quale traspare un animo puro e ormoni in tempesta… contro quello scuro, impercettibile, imperscrutabile, che non lascia passare alcuna emozione. Incertezza e avventura contro stabilità e freddezza. Per Elena tutto è stato “pianificato” a tavolino, come un mero contratto. Peccato che il suo cuore abbia già fatto la scelta giusta… ed è per perseguirla che metterà in discussione il suo vissuto, il suo “status”, tanto da rinunciare anche agli agi pur…
Non posso aggiungere altro, anche se per quanto io possa spoilerare, non riuscirete mai ad immaginare cosa ci sia in una testa diabolica e in due cuori innamorati. A voi scoprire vicende appena vissute, scheletri nell’armadio… e il meraviglioso epilogo!
L’ennesima piacevole lettura firmata Mondadori, ma ahimè, una penna finora sconosciuta. Sapete, scegliendo le letture, do la priorità alle autrici italiane, per arricchire ancor di più il panorama “artistico” del nostro Bel Paese, nel mio piccolo bagaglio culturale. Sara Purpura ha reso piacevole questo viaggio nel passato, con una scrittura fluida ed elegante, con un linguaggio né troppo aulico né scontato. Rispettosa delle etichette, ci presenta due protagonisti che nella loro giovane vita non si sono troppo piegati alle volontà che la società ha scelto per loro. Thomàs con la sua movimentata vita amorosa si porta dietro la nomea di libertino e per questo non è ben visto, nonostante il casato, come scelta ideale per una figlia da maritare. Elena, d’altro canto, non è dedita ad abbassare la testa, piuttosto vorrebbe che le proprie idee fossero condivise e accettate… anche in campo amoroso. Prova repulsione per quel matrimonio che le viene imposto… lei che vivrebbe dell’aria che respira Thomàs, sentendo immediatamente la sua presenza anche tra un’immensa folla di persone, tanto che, è quel suo stupido cuore ad indicarglielo. Vicino ad Alan sente il disgusto, il disprezzo e riesce a captare una sorta di meschinità anche dietro a quell’aria da bravo ragazzo. Personaggi ben caratterizzati, e attenzione perché non parlo soltanto dei protagonisti. Tra le figure più belle vi è la madre dei due giovani, che darà sfoggio con umiltà, alla propria integrità d’animo, forte di una generosità che sarebbe impossibile immaginare se non fosse stata così brava l’autrice a tracciarne il profilo. Nella seconda parte del romanzo, quando qualche segreto verrà a galla, vi troverete a rivalutare anche un altro personaggio che a primo acchito son sicura odierete! Un amore travolgente, che si respira in ogni gesto – mai frettoloso – tra i dialoghi, nei pensieri… che si sposeranno ad una trama, che pur non prendendo la colorazione del giallo, tiene il lettore in continua suspense.
“Ho notato come splendono i suoi occhi se solo stiamo parlando di te, e ora vedo i tuoi fare altrettanto, Thomàs.”
Un amore che porta a galla nuove consapevolezze, che lotta per vivere, che batte le ingiustizie e che si fa rispettare… un amore che sconfigge il buio con la sua luce, Come il sole di notte. Non aggiungo altro, solo un sentito grazie e complimenti di cuore a Sara Purpura, ma anche alla Mondadori per aver dato ancora più luce a Thomàs ed Elena.
Storie e intrighi familiari si mescolano a meraviglia alla storia d'amore principale, i colpi di scena movimentano il tutto confondendo il lettore e non facendogli tirare mai un sospiro di sollievo. Probabilmente l'amore che scoppia istantaneo tra i due è un po' troppo romanzato, ma non posso negare che credo in questi colpi di fulmini nella vita come nei romanzi. Troppo romanzato anche il modo in cui i due riescono a stare insieme e a ritagliarsi del tempo per loro nonostante intorno stia scoppiando il pandemonio, ma da lettrice romance non sapete quanto ho apprezzato tutto ciò. Il mio animo romantico ha fatto i salti di gioia ogni volta che Thomàs riusciva a intrufolarsi nella camera di Elena per dimostrarle il suo amore, ogni volta che Elena ha sfidato suo padre e Alan per far sì che il suo sentimento fosse riconosciuto e rispettato. Sono venuti meno a ogni regola sociale del tempo, hanno sfidato uomini e donne, convenzioni, legge. Tutto per amore, per un fuoco che si è impossessato di loro e gli ha tolto ogni traccia di ragione. Elena e Thomàs si sono amati con coraggio, oltraggiando i loro nomi e il futuro che era stato progettato per loro. L'hanno fatto a testa alta, combattendo fino alla fine per stare insieme. Un romanzo completo, ricco di eventi e risvolti. Passione, intrighi, bugie, complotti, ma anche famiglia, fratellanza, perdono. Come il sole di notte è un romanzo riuscito, molto più di una storia d'amore osteggiata tra due personaggi caparbi e temerari.
Ho letto questo romanzo in anteprima e ne vado fiera! Ho desiderato la storia di Thomàs ed Elena fin dalla prima volta che l'autrice me li ha "presentati". L'ho vista nascere, crescere e diventare una meraviglia da gustare. La storia è intensa e passionale, proprio come piace a me. La parte storica mai noiosa, ma interessante come ambientazione. Ho trovato i personaggi "vivi" e le vicende talmente coinvolgenti da farmi rimanere con il fiato sospeso. Thomàs lo amo, è nel mio cuore e non ho intenzione di farlo uscire. È un personaggio affascinante, travolgente e incredibilmente passionale. Ho invidiato Elena sin dal principio. E anche lei mi ha sorpreso. Una vera donna che mi ha fatto identificare in lei più volte. Alan, nonostante la sua malvagità, è affascinante. Non vedo l'ora di leggere la sua storia per cambiare il parere sul suo animo oscuro. 5 stelle meritatissime *-*
[...] La trama è un mix di intrighi, passioni, romanticismo, azioni subdole e ambizioni, che animano tutto il romanzo, senza mai far perdere l'attenzione e quindi il filo logico degli eventi, i quali si susseguono in una tempistica ragionevole, senza accelerare o rallentare bruscamente la narrazione e quindi la nostra lettura. Il linguaggio usato è adattissimo per l'epoca in cui è ambientato il romanzo e perciò ha la capacità di immergerti ancora di più in quel tempo lontano, che affascina e intriga in tutte le sue particolarità. [...]
Non è il primo libro che leggo di questa autrice, ma è quello a cui sono più affezionata. L'ho letto in anteprima e l'ho subito adorato; intanto per la qualità della scrittura, poi perchè è ambientato in una delle epoche che preferisco. Posso sperare che l'autrice ci delizi ancora con un'altra storia come questa, perchè, amio modesto parere, trovo che questo libro sia la sua opera miglore.