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Sen Benim Hayatımsın

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Hayatın tüm renklerine tutkuyla bağlı, hepsi bir diğerinin öyküsüyle beslenen ilginç karakterler: aktör olmak isteyen bir santral operatörü, narsist bir trans, yıldızların ihanetine uğramış bir kasiyer, kleptoman bir prens… Aşkı ve dostluğu tüm benlikleriyle olumlayan bu kahramanların sevgisiyle sarmalanmış ünlü bir yönetmen… Her engelle daha büyüyen, çılgınca bir aşk… ve Roma… Ferzan Özpetek'ten gerçek sevginin gücüne dair, sahici bir kadere başkaldırı romanı. Çünkü sadece çılgıncasına âşık olanlar, bir insanı sevmenin ne demek olduğunu bilir.

240 pages, Paperback

First published March 1, 2015

37 people are currently reading
455 people want to read

About the author

Ferzan Özpetek

11 books146 followers
Ferzan Özpetek (b. February 3, 1959, Turkey) is a Turkish screenwriter and film director who currently resides in Italy. Özpetek was born in Istanbul in 1958. He moved to Italy in 1977 to study at the La Sapienza University in Rome. Later he attended directing courses at the Accademia d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" in Rome before working as an assistant director with Massimo Troisi, Maurizio Ponzi, and other Italian directors. Özpetek made his directorial debut in 1997 with Hamam (also released as Il bagno turco and Steam: The Turkish Bath). The movie garnered considerable critical success and was later released in USA. His second film Harem Suare' was a lyrical depiction of the last days of Ottoman Empire. Ferzan Özpetek is an openly gay director who deals with sexuality issues in several of his films. Such is Le Fate Ignoranti (Cahil Periler in Turkish), a story of a woman (played by Margherita Buy) who discovered that her late husband had a long-lasting relationship with a male lover (starring Stefano Accorsi). After being devastated, she began to build a friendly relationship with him, learning more about her husband and the secret life he used to spend, in that gay world she couldn't imagine at all. His La Finestra di fronte (Karşı Pencere in Turkish) won a Crystal Globe award in Karlovy Vary International Film Festival. Senior Italian actor Massimo Girotti played his last role in this film. Another movie is Cuore Sacro, the touching portrait of a young manager that discovers the way to reach the hidden space in her soul through her dead mother, and starts dedicating herself in looking after socially rejected people.

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1 star
13 (1%)
Displaying 1 - 30 of 87 reviews
Profile Image for cansung.
68 reviews10 followers
July 3, 2018
Ferzan Özpetek'in sevgilisine/eşine yazdığı bir aşk kitabı ama bütün hikaye, yönetmeni olduğu kişi yapan herkese bir ahde vefa aynı zamanda. Biyografi türünü pek sevmiyorum aslında hele de otobiyografi ise. Birinci tekil şahıs ağzından yazılan hikaye sanki insanın en özel alanı olan evinin kapısını herkese açması gibi geliyor. Hikayeye gelince şahsım adına kendisinin özel hayatına dair herhangi bir malumatım yoktu, işin magazin kısmından ise tamamen bihaberdim. Çok güçlü, çok özel bir sevgi eşine duyduğu, gerçekten hayran kalınası. 3 filmini izledim, ilk kez kitabını okudum. Tabii ki yönetmenliği >yazarlığı
Profile Image for Sevgi K..
82 reviews38 followers
September 1, 2020
Ferzan Özpetek, yine yapmış yapacağını. Butun filmlerini izlemiş biri olarak bu kitabi okurken nerede kurgu nerede gerceklik var bir türlü ayırt edemedim. Filmlerine esin kaynağı olmuş dostlarını öyle ustaca yazıya dökmüş ki... Yer yer karakterler beyaz perdeden firlayarak "ben gerçeğim, tüm bunlar gerçekti" dedi ve Ferzan Beyin sihirli kalemiyle yolculuğa beyaz sayfalarda devam ettik. Ferzan Özpetek'i tanımak istiyorsanız öncelikle onun insanlarını tanımanız gerekiyor ve bu kitap size bunu sunuyor.
Bununla birlikte modern zaman Lgbt topluluğu hakkında güzel bir belge niteliğinde... Kaleminize yüreğinize sağlık Ferzan Bey... ( yorumcu burada gerçekten "bir rica ederim, ne demek" filan denilsin diye bekliyor
Profile Image for sherlotte holmes.
167 reviews11 followers
January 14, 2016
Seveceğimi biliyordum elbette ama bu kadar etkileyeceğini bilmiyordum... Filmlerini cok sevdiğim Ferzan Õzpetek'in bu kadar iyi bir roman yazmasını neden beklemiyordum bilmiyorum. Sadece aşkı değil yazma, üretme serüvenini de öyle güzel anlatmış ki, galiba bir milyon güzel söz, on milyon ders bıraktı bana.

Kitabı okurken filmlerinden tanıdığım bir sürü karakteri yeniden görüp, arkadaşımmış gibi sahiplenmemi sağladıysa zaten okumadan içime işlemiş bir öyküydü demek ki bu diye düşünüyorum... Uzun bir yolculuk, dopdolu, tutkuyla bağlanılmış bir hayat... Uzun zamandır bu kadar etkilendiğim bir roman okumamıştım. Bu kitabı bir gün yeniden okuyacağımı biliyorum.
Profile Image for nilay.
65 reviews
May 1, 2016
Kitaplar da insanlar gibi ya da bazı anlar gibidir; doğru zaman, mekan ve enerji de karşınıza çıkmasına göre beğenir ya da beğenmezsiniz... Ben kendi açımdan katılaştıran bu hayattan biraz da olsa uzaklaşıp sevginin, sosyalliğin, paylaşımın nasıl olduğuna tanık olmuş oldum bu açık yüreklilikle yazılan kitapta...
Profile Image for Marco.
1,260 reviews58 followers
August 26, 2015
Ti alzi alle 4 di mattina perché ti sei dimenticato di spegnere il cellulare prima di corricarti. Afferri il libro sul comodino, quello che ti ha tenuto su fino a tardi ieri sera, e che anche dopo aver spento le luci non ti lasciava scivolare nel sonno. Cammini pian pianino fuori dalla stanza per non svegliare il tuo compagno, attraverso i corridoi ancora bui della casa addormentata. Ti immergi in quelle pagine mentre la città davanti a te lentamente si illumina e si risveglia. E mentre fuori tutto tace, e mentre pian piano tutto comincia a bisbigliare i suoni del nuovo giorno, dentro di te c'è una tempesta destata da quelle incredibili parole così piene di amore.
Profile Image for Giuseppe D.
279 reviews64 followers
October 15, 2021
2.5 arrotondato a tre giusto perché ho letto la storia dalla quale ha preso ispirazione per "Mine vaganti" ma per il resto non mi ha per niente convinto.
Profile Image for Annie .
196 reviews43 followers
March 17, 2016
"La verità è che non esiste amore senza follia.E che soltanto chi ama follemente può sapere che cosa significa voler bene davvero a qualcuno.Io lo so." E' un inno all'amore, questo secondo romanzo di Ozpetek e in effetti al centro dello stesso c'è una struggente ed intensa storia d'amore. L'autore racconta in prima persona di un viaggio con il compagno, un viaggio che si intuisce molto particolare e, proseguendo nella lettura, si capisce che sarà senza ritorno.Parallelamente il percorso in auto si trasforma in "viaggio nel tempo", attraverso ricordi della vita passata, personaggi che hanno accompagnato l'autore, in un ripercorrere le tappe fondamentali della sua esistenza, dalla spensieratezza e voglia di vivere della prima giovinezza, alle prime affermazioni nel mondo del cinema, ai pregiudizi nei confronti del mondo gay, al terrore negli anni 80 per il dilagare dell'AIDS. Una specie di autobiografia romanzata della storia dell'autore, in cui i personaggi sono molto coloriti ed estremamente umani ed alcune situazioni richiamano scene o personaggi che abbiamo visto in alcuni suoi film.Un romanzo abbastanza scorrevole, che fa riflettere su tematiche molto attuali - oltre l'omosessualità, la patologia dell'Alzheimer, pur non essendo, secondo me, all'altezza del primo.
93 reviews2 followers
August 7, 2018
Ferzan Özpetek çok sevdiğim bir yönetmen. Kitabı da sevdim.

"Yaşam bana, istediğimizi sandığımız şeyi her zaman gerçekten arzulamadığımızı öğretti."
Profile Image for Maura.
13 reviews
March 5, 2021
Questo libro è pura poesia. Amore, emozioni e sentimenti popolano ogni pagina e una Roma d’altri tempi fa bellissima cornice.
Profile Image for Psicologorroico.
471 reviews45 followers
July 20, 2017


C'è un che di masochistico nell'amore, quando pensi di non meritartelo davvero. È qualcosa che credo abbia origini remote. Se cresci senza nessuno che ti dica che sei bello o che sei bravo, senza una parola di conforto che ti rassicuri dandoti il tuo posto al sole nel mondo, niente sarà mai abbastanza per ripagarti di quel silenzio. Dentro resterai sempre un bambino affamato di gentilezza, che si sente brutto, incapace e manchevole, qualsiasi cosa accada. E non importa se, nel frattempo, sei diventato la più bella delle creature.

Poiché l'ho scoperto grazie a questa citazione, mi è sembrato doveroso metterla come introduzione. Il libro di Ozpetek segue due linee temporali: una, nel presente, in cui il protagonista fa un viaggio in macchina col compagno; l'altra riguarda il passato stesso di Ozpetek (non ci è dato sapere quanto di questo sia vero e quanto ci sia di ricamato).

Ozpetek ci illustra tutta una serie di personaggi pittoreschi e peculiari, che spesso si riuniscono in terrazza la domenica a mangiare. Un gruppo eterogeneo, in cui si può essere sé stessi senza limiti: da Vera, una delle prime trans romane, a Rossella, che chiede a tutti gli uomini del gruppo un aiuto per diventare mamma. Alcune storie sono molto toccanti, altre sono veramente devastanti; quello che ho notato è l'autenticità... a pelle, mi sembravano realistiche. Non sono manco per un momento riuscito ad immedesimarmi in questa vita nomade, sempre in giro, sempre a conoscere nuova gente. Non fa per me. Eppure è bello leggere di chi ci riesce!

La descrizione dell'amore col compagno passa da componenti fortemente romantiche a componenti un po'... ehm... adolescenziali?
[...] ci sono amori che sanno unire la forza gentile della tenerezza alla potenza di fuoco della passione. Che ti travolgono e non smettono più di farlo. Amori che aiutano a restare vivi l’uno per l’altro, qualsiasi cosa succeda. Mentre ti affido questi pensieri mi ripeto per l’ennesima volta quanto siamo stati fortunati, tu e io. Sei arrivato in punta di piedi, con la discrezione di un ospite di passaggio. Ho dovuto insistere perché sistemassi le tue cose negli armadi. Eppure, fin dalla prima notte ho avvertito la tua presenza dappertutto. Da subito mi sei entrato nel sangue come una medicina necessaria, di cui prima paradossalmente nemmeno sospettavo l’esistenza. Una settimana dopo che abitavamo insieme già mi chiedevo come avevo fatto fino ad allora. Come avevo potuto sopportare quel silenzio, senza che le nostre voci si inseguissero tra le stanze e poi tacessero del tutto, abbandonandosi in un unico respiro. Il tuo accappatoio ancora umido in bagno. La lama di luce che la domenica mattina gioca sul tuo viso addormentato. Le nostre pantofole accanto al letto, i dolci alle rose che ci piacciono tanto, la tazza sbeccata che ti scegli sempre a colazione, per lasciare a me quella intatta. È il nostro mondo, l’alfabeto della felicità. Quando vivevo solo e avevo quasi smesso di credere nell’amore, nemmeno immaginavo in che maniera la mia esistenza sarebbe cambiata. Tu hai reso la mia vita migliore. Mi hai restituito la stessa spensieratezza di quando avevo vent’anni e guardavo il mondo dall’alto senza avere la certezza di riuscire a realizzare i miei sogni.


E fin qui ci siamo: l'amore narrato non solo tramite paroloni, ma anche con dettagli concreti, quotidiani. Ma molto spesso ricorrono frasi che lasciano intendere "io senza di te non posso vivere". Mi ha lasciato un po' perplesso: me le aspetto in una storia d'amore tra ragazzi, o al massimo sotto forma di dialogo... e invece no. Il protagonista ripete molte volte come la sua vita senza l'altro sarebbe intollerabile, inammissibile... Sarà che io non ho mai provato un sentimento simile, ma ho faticato a immedesimarmici. Paradossalmente ho trovato meno realistica la storia del "presente" rispetto alle storie del passato.
Ci siamo separati ancora un’altra volta, per due giorni appena, in occasione di un mio breve viaggio a Istanbul per una questione di famiglia. Poi non è più successo. E non succederà più. Perché noi due siamo una cosa sola, lo sai. Beviamo dallo stesso bicchiere, mangiamo dallo stesso piatto. Respiriamo la stessa aria, occupiamo lo stesso spazio. Non smetto di ringraziare gli dei per averti messo sul mio cammino. Sembra assurdo, ma non è da tutti. Non è da tutti riconoscere la felicità, quando la incontri. Capire che è proprio quella la persona che ti cambierà la vita, e che senza di lei ora nulla avrebbe più senso.

Quella Roma, quell'ambiente, quell'atmosfera vengono descritte benissimo. Un periodo di promiscuità sessuale, quando potevi essere fidanzato e tradire apertamente, potevi essere sposato e la moglie ti proponeva far sesso con un amico, potevi cercare l'amore disperatamente, ma senza chat, messaggi, internet. Una realtà così distante dalla nostra, eppure vivida, onesta.

Altra tematica affrontata è l'AIDS: il sesso sregolato prima, il terrore dopo, l'angoscia del test... tutti elementi ben inseriti nella narrazione stessa. Un episodio, fra tutti, mi ha colpito veramente: la storia di Adriano e Sergio. Adriano ha sempre avuto una sessualità sfrenata, condivisa con tantissimi uomini; Sergio, dal canto suo, era sempre rimasto fedele al compagno. Quando è possibile fare il test, l'assurdo si rivela: Sergio ha l'AIDS, Adriano no. Quest'ultimo allora decide di prendersi tutto il tempo rimasto con Sergio.
«E allora, quando l’ho saputo, ho voluto tutto da lui, anche la malattia» aggiunse. Nel dirlo, mutò espressione e l’ombra di un sorriso gli addolcì il volto. Quel giorno aveva smesso di giocare con Sergio come il gatto con il topo, mettendone alla prova la pazienza, approfittando di una relazione dove lui era quello che si faceva pregare, mentre il suo compagno soffriva in silenzio. Aveva chiuso per sempre con la vita frivola di un tempo quando, insaziabile, passava da una festa a un’altra, da un amante all’altro. Il virus lavora freneticamente, portandosi via ogni giorno qualcosa. Mancava poco tempo ormai e lui l’avrebbe tutto dedicato al suo uomo. «Per qualche mese ci siamo amati come mai prima di allora. Sembrava che la malattia ci avesse concesso una tregua. Poi, ha iniziato a farsi sentire. Lo accompagnavo in ospedale per gli esami, e a sottoporsi a una cura sperimentale che lo riduceva a uno straccio. Intanto, pregavo che il virus avesse preso anche me. Desideravo solo stargli accanto. Condividere tutto. Il dolore, l’annichilimento, la morte.» Dopo qualche mese, arrivò per Adriano il momento di ripetere il test. Il referto, questa volta, non lo deluse. «Ero raggiante. L’infermiera che mi aveva appena dato la notizia mi guardava attonita, non riuscendo a capacitarsi della mia reazione. Probabilmente, avrà pensato che la malattia mi aveva già ottenebrato la mente» osservò, recuperando per un attimo il suo antico gusto per le battute. Sergio aveva lottato a lungo, ma ormai l’infezione si era propagata ovunque. Un tempo era un uomo alto, dal fisico asciutto ma atletico. Alla fine, era diventato una larva, pelle e ossa. La sua bocca si era riempita di afte. Aveva le braccia e il collo ricoperti di sfoghi cutanei. Non mangiava più, faticava a respirare, restava sdraiato immobile a letto, senza più la forza di mettersi seduto. Adriano si era preso cura di lui come di un neonato. Lo imboccava, lo lavava, gli leggeva il giornale, gli dava le medicine, lo accarezzava per farlo addormentare. Non l’aveva mai abbandonato, neppure per un attimo, fino all’ultimo.

Sei la mia vita è un libro che consiglio. È forte, è appassionante, ha un sapore vero. Certe frasi fanno riflettere, altre ti rimangono dentro.
Author 12 books22 followers
December 8, 2017
Avevo una certa curiosità di leggere questo romanzo perché apprezzo molto i film di Ozpetek, carichi di vita, significati, sentimenti, lezioni da tenere a mente, personaggi che nel loro piccolo assumono sempre una sfumatura eroica nel modo in cui affrontano le loro tragedie intime o la relazione con gli altri, ma confesso che forse mi aspettavo di più.

Avevo letto qualche affermazione dire che il libro rispecchia il suo modo di fare i film, che c'è estrema somiglianza, e fino a quel momento – quando ancora non avevo letto niente – non potevo capire, ma adesso lo capisco e lo condivido. Ozpetek ha un'innata, speciale capacità di raccontare storie, soprattutto storie di vita. Ama parlare di persone e renderle personaggi, variopinti, vividi,intensi, reali; con vissuti solidi alle spalle e carichi di una spiccata drammaticità anche nei momenti più esilaranti. E in questo è bravissimo. Attribuire tanto spessore e realismo a ogni singola comparsa, anche in poche pagine, richiede una certa bravura e lui ce l'ha. Nel raccontare storie è molto bravo e traspare subito quanto ami farlo.

Ma i libri non sono film. E per quanto belle possano essere queste storie di vita, per quanto affascinanti, accattivanti, divertenti o tragici possano esserlo anche i personaggi, un conto è dare loro spazio in una pellicola, altro in un libro dove risucchiano buona parte della narrazione.

La storia è narrata in prima persona da un alter ego di Ozpetek, e infatti il libro è autobiografico. Narra la propria storia dall'arrivo in Italia fino al successo, attraversando gli anni '70 e '80 nella sua casa di Roma, fra amici di ogni estrazione, personalità, identità possibili; tutti particolari, intensi, vividi. E poi c'è l'amore struggente per il suo compagno, il filo conduttore del libro. Un compagno ammalatosi di una forma di demenza degenerativa e irreversibile, con il quale inaugura un viaggio che li porta fino alla dimora in cui questo è cresciuto, dove passare in isolamento il tempo restante insieme.

È quella la parte del libro che ho apprezzato. Il suo rivolgersi al compagno, i pensieri, i ricordi di loro insieme, le paure e le decisioni. Tutta la parte introspettiva è stata bella e intensa. Meno, per mio personale gusto, ho goduto di questa carrellata di personaggi. Troppi, tanti, ogni volta approfonditi per pagine e pagine. Ogni capitolo si sofferma almeno su uno di loro – in qualche caso perfino tre – in cui Ozpetek racconta vita e vicissitudini, guai, gioie, carattere. In pratica una galleria di queste figure che lui ha incontrato nella sua vita e si vede che ha amato, arriva nitidamente. Però, personalmente, mi sono parse come digressioni eccessive. Troppe numericamente e troppo approfondite, tutte le volte. Un paio sarebbe stato un conto; così tante no. Rubano quasi tutta la scena, lasciando forse un quarto del libro alla storia fra i due protagonisti. Fosse un romanzo corale sarebbe diverso, ma qui si parla proprio di digressioni, di una narrazione che inizia citando un pensiero, un ricordo, una tenerezza verso questo compagno e prosegue con allacci tipo "...come Tizio. Ti ricordi Tizio?" e quando si trova questa frase, sai già che ti aspettano pagine e pagine su Tizio, che nulla a che vedere con la storia in sé, non è funzionale, ma puro piacere narrativo dell'autore. Ovviamente Tizio è conoscenza della coppia e ci ha condiviso la famosa tavolata domenicale, ma a parte questo non influisce direttamente. È una storia di vita narrata per puro diletto dell'autore che dichiara anche apertamente quanto gli sia sempre piaciuto "narrare storie". Quindi, tutte le volte che comincia con "Ah, come Tizio. Ti ricordi Tizio?" sai cosa ti aspetta. Le prime volte è bello, eh. Ma vedere questo schemino ripetersi venti volte in duecento pagine è ripetitivo e pesante. Questo per me è stato il difetto maggiore.

Lo stile è molto, molto semplice. La prosa direi essenziale, pulita, scorrevole. Anche quando i passaggi sono introspettivi, resta un tono molto leggero e facile, che se per molti è apprezzabile, per i miei gusti personali è forse un po' banale. Niente di prezioso, niente che spicchi. L'abuso di termini grossi come "amore", "coraggio", "vita", "morte", in frasi fin troppo semplici, appare ingenuo, a mio parere. Che poi lui affermi verità importanti e sicuramente condivise, intense, incontestabili e nelle quali tutti possono ritrovarsi, non si nega; ma è proprio lo stile molto "facile". Come pensierini. Usa questi concetti "grandi" puntando solo su questo, sulla loro forza, sul loro significato, senza impegnarsi in riflessioni più sofisticate. Punta solo su quello, senza arricchirlo d'altro. Ripeto, qui magari è molto personale, ma è una nota stilistica che a me non è piaciuta.

In breve, il libro è piacevole. Lo stile scorre, la storia meno, perché continuamente interrotta (o arricchita, dipende dai punti di vista) da questi personaggi con relative vite, morti e miracoli; alcuni passaggi sono intensi ed emozionanti, ma è un po' poco rispetto al giudizio globale e forse alle aspettative che avevo. Lo consiglio a chi ama leggere storie, ecco, incontrare personaggi reali e particolari come forse solo Ozpetek o pochi altri riescono a creare. Perché alla fine il libro è più un pretesto per immortalare le persone che lui ha incontrato, conosciuto e amato. Un grande ritratto di famiglia, direi quasi, a tratti anche divertente oltre che drammatico. Ma chi conosce Ozpetek capisce subito cosa intendo dire.

Comunque, con affetto e stima, lo preferisco come regista ;)
Profile Image for Fatih.
622 reviews36 followers
February 21, 2020
Önyargılarla örülü duvarlarımı aşarım bazen, öyle bir zamana denk geldi "Sen Benim Hayatımsın". Bir şeye katılmamak elde değil; zorluklar olmadan hayatımızın tadı tuzu yok. Eskiden imkanlar çok daha azdı, ama ufak bir şeye ulaşmak ne büyük keyif verirdi. Bayram kıyafetlerini, yılda bir alınan özel hediyelere unutmak ne mümkün.

Bolognini'nin dediği gibi Özpetek, duygu yoğunluğu yüksek bir yazar. Kitap da tam olarak öyle. Öyle ki, bazen kaldırılabilecekten de fazla.

"Sadece bir yere kök salmayı başardığında gerçekten uzaklara gidersin."
Profile Image for Ines Cupo.
335 reviews7 followers
June 21, 2020
Amo i film di questo regista, ho conosciuto la sua scrittura con Rosso Istanbul e non posso ancora dire se è più bello il libro o il film e siccome i libri arrivano al momento giusto, ecco che mi imbatto in questo piccolo gioiello.

E’ una biografia, la sua storia con un po di fantasia, riprcorriamo insiene a Ferzan i suipoi anni giovanili , il suo arrivo a Roma, la città che lo ha accolto, che gli ha dato la possibilità di realizzare il suo sogno e la sua vita.
Ferzan ci parla di amore, amore per i suoi amici, per la sua famiglia e per il suo compagno, per colui che è veramente la sua vita, che non è il co-protagonista di questo meraviglioso libro, perché si il libro parla della sua vita, dei suoi meravigliosi film ma non dimentichiamo che è molto geloso della sua vita privata, del suo compagno di viaggio, guai a chiedergli dove è suo marito?

Un regista si mette alla guida della sua macchina una mattina, parte da Roma per un ameta che non conosce nessuno ed inizia a raccontare la sua vita al suo compagno di viaggio, la sua vita prima di lui che ama immensamente, che è la sua vita. Racconta delle domeniche sul terrazzo a Via Ostiense, parla della mia Roma quella che lui ed anch’io ho conosciuto in gioventù, la Roma degli anni ottanta, del mare, della libertà di quegli anni e poi del dolore, della scoperta dell’Aids, il dolore delle perdite, il libro è un omaggio a tutte e persone che sono state presenti nella sua vita, coloro che ha amato, che lo hanno amato ed anche chi lo ha ferito, ma ognuno di loro gli ha donato qualcosa, che rende la vita meravigliosa.
La sua scrittura è fluida di impatto, mentre leggevo mi sono venute in mente diverse immagini dei suoi film, “la terrazza” come non pensare alle fate ignoranti, incontri particolari ed ecco la finestra di fronte, e poi magnifiche presenze quando racconta aneddoti della sua vita e dei suoi incontri.

Ho amato profondamente questo libro, ho sorriso ed ho pianto e come nei suoi film mi ha donato tanto l’immenso amore che un cuore grande può donare, e la storia d’amore struggente e delicata mi ha conquistata e mi ha fatto pensare, un amore stupendo unico, ogni essere umano vorrebbe sentirsi dire “ Sei la mia vita”
19 reviews4 followers
October 16, 2020
Sarebbero 2 stelle ma per tutte le volte che ho dato 5 stelle ai suoi film aumento la valutazione. Per quanto mi riguarda è la conferma che se molto spesso un bravo regista (nel caso di opztek parliamo di u ottimo regista) sa riportare nel breve tempo di un film ciò che l’autore non riesce ad esprimere completamente nelle centinaia di pagine del proprio lavoro letterario non sempre l'ottimo regista sa fare lo stesso scrivendo. Mi aspettavo molto di più. Continuerò a vedere i suoi film ma probabilmente non mi capiterà di leggere un altro suo libro.
3 reviews
September 9, 2016
Ferzan Özpetek hep film çeksin hep kitap yazsın. Şahane.
"Yaşam, neyse ki, en üzüntülü anlarda bile avuç avuç hafiflik tohumları eker."
Profile Image for Sinem Eylem.
15 reviews10 followers
January 19, 2016
Kanimca basarili roman okuyana da yasananlarin kapisini acip onu da bir parcasi haline getiren romandir. Sicacik iliskilerle donatilmis o teras sohbetlerine ben de dahil olmak isterdim diyeceksiniz.
Profile Image for Elif.
1,369 reviews38 followers
April 8, 2019
Başta garip başladı sonra kendüni hızla toparladı ve zirvede bıraktı. Oldukça etkileyici bir kitap.
Profile Image for Ceren Öney.
24 reviews
April 1, 2020
muhteşem. filmlerine zaten hayranım ama bu kitap da harika.
Profile Image for Cihan.
135 reviews14 followers
March 25, 2020
Öncelikle bu okumuş olduğum kitap, Ferzan Özpetek’le tanıştığım ilk eser. Hiçbir filmini izlememiş, kitabını okumamış bir birey olarak değerlendiriyorum. 1 seneliğine karşı dairemize taşınan komşumuzun, apartmanımızdan ayrılmadan önce evini dağıtmaya karar vermesiyle, kitaplarını götürmeyeceğini, bana vermek istediğini söylemesi üzerine bu arkadaşla tanıştık. Kitap gibi, edinme sürecim de farklı oldu anlayacağınız. Hikayesi olan şeyler güzel değil midir hep zaten? Ferzan ismini de başka kimsede duymadığımdan tekrarlamak istiyorum bolca. Kitaba dair eleştirilerim de var elbet ama, yazarın “Mumyalar” diye tabir ettiği ekibin toplanmalarını zihnimde canlandırınca çok keyifli dost meclislerine misafir olduğumu hissettim. Ancak, kitapta mütemadiyen Ferzan Bey’in hayatına misafir olan samimi bir arkadaşını birden anlatmaya başlaması ve ardından ona olan sürenin sonuna birden gelmemizle, o karakterin yoğunluğunu anlayamaz oluyor insan. Evet karakter çok sıcak, hikayesi çok dokunaklı ama birkaç sayfadan ibaret varlığı, sonrası yok. Filmlerinde daha yakın bir ilişki kurulabilir karakterlerle, kitapta karakterlere dair tanımlamalar sanki özet mahiyetinde ve asıl bu özetler film için karakter tanımlamasını yapacak uzunluktaydı. Şu da var, kitapta anlatılanların hangisi gerçek hangisi kurgu bi an içiçe ge��iyor, anlayamıyorsunuz. Güzel bir özellik miydi? Bilmiyorum. Onun dışında; hikaye etkileyici, çok aşina olmadığın dünyalara yolculuk bir yerde, hatta belli cümleleri çok dokunaklı idi. Twitter hesabımda bir flood olarak hepsini paylaştım. Başka bir enteresan nokta ise, İnsanlığın bugün üzülerek boğuştuğu virüs belasının bu kitapta da alakasız bir şekilde geçmesi, hikayenin bütünüyle İtalya’da yer alması, virüsün bugün İtalya’yı çok ciddi biçimde etkilemiş olması ve benim bu kitabı garip bir şekilde şimdi okuyor olmam. Ben işaret üretmiyorum emin olun, onlar bana hep göz kırpıyorlar.. ;)
Profile Image for Marla'dan Alıntılar.
363 reviews50 followers
Read
December 28, 2019
Ferzan Özpetek ismen tanıdığım ama hiçbir filmini izlemediğim bir yönetmen. Aslında çok meşhur ve çok beğenilen filmleri var ama nedense yollarımız kesişmemiş. Sen Benim Hayatımsın, yazarın ikinci kitabı.

Ünlü isimlerin yazdığı kitapları okuduğum çok olmuştur. Mesleği yazarlık olmayan, ünlü olduktan sonra kitap çıkaran kişilerde beklentiyi yüksek tutmamak gerekiyor. Ferzan Özpetek bu anlamda beni şaşırttı. Beklediğimden çok daha akıcı, sürükleyici ve etkileyici bir dille karşılaştım. Kitapta çok güzel cümleler ve tespitler vardı. Zaten beğendiklerimin hepsini aşağıya yazdım.

Kitap, Roma’da geçiyor. Bir apartmanın sakinlerini teker teker tanıyor ve hepsinin renkli hayatlarına konuk oluyoruz. İçlerinde çok orijinal karakterler var. Her biri ayrı bir dünya ama birbirlerini oldukları gibi kabul edip beraber mutlu olabiliyorlar.

Karakter fazlalılığı bazen dikkatimi dağıttı ama bunu sorun etmedim. Kendimi kitabın akışına bıraktım. Sanki bir film izler gibi okudum kitabı. Kim bilir, belki yazarın amacı da okurda kitabı okurken bir film izlemiş etkisi bırakmaktır.

Sonuç olarak Sen Benim Hayatımsın sırf indirimde diye aldığım ama okuduğuma çok memnun olduğum bir kitap oldu. Kitaptan sonra yönetmenin filmlerini daha çok merak etmeye başladım. İçimden bir ses filmlerinde kitabından izler ve tatlar bulacağımı söylüyor.

https://suleuzundere.blogspot.com/201...
Profile Image for Emina.
38 reviews1 follower
May 12, 2016
“Sei la mia vita”. Una frase corta ma potente, che porta con se un’emozione unica ed autentica, la stessa colta nella voce narrante dell’omonimo romanzo di un autore che stimo molto. Ferzan Ozpetek, il regista turco naturalizzato italiano, un uomo di una sensibilità rara che nel corso degli anni ha saputo emozionarmi attraverso i suoi film e non è stato di meno come scrittore. Dopo la sua prima opera letteraria, “Rosso Istanbul”, che ho amato molto, non vedevo l’ora di leggere il secondo romanzo, convinta e non mi sbagliavo, di ritrovare tra le sue pagine lo stesso battito del cuore.

“Sei la mia vita” è un lungo racconto, direi più un monologo, che parte con l’inizio di un viaggio, con la meta sconosciuta, di due persone. L’una è il narratore, il regista, il personaggio che ha saputo farsi voler bene con i suoi emozionanti film. L’altra, invece, è il suo compagno di una vita, l’uomo che Ferzan ama con una forza incredibile e che lo, si scoprirà in seguito, porterà a compiere una scelta coraggiosa, non proprio da tutti. Un viaggio lungo come una vita che lotta per non essere dimenticata e che si necessita raccontare in tutte le sue sfumature.

A parlare è lui, Ferzan, che evoca i suoi ricordi che partono dal suo arrivo in Italia dalla Turchia, e ci catapulta con la sua voce piena di emozione in una Roma all’insegna di passione e di trasgressione ma soprattutto della presa di coscienza di sé. In un susseguirsi di capitoli, il lettore viene catapultato nel mondo del regista, fatto di parole e immagini, personaggi distinti e a volte strani, che hanno segnato la sua esistenza. Il mondo che, non a caso, rispecchia i suoi film e che ricorda soprattutto Le fate ignoranti, il mio preferito.

Delicato e profondo, il libro racconta non solo la vita dell’artista, i suoi amori e le sue amicizie, la sua via Ostiense, ma soprattutto una comunità che deve costantemente combattere per avere gli stessi diritti di tutti. Un libro che celebra l’amore puro, forte, capace di muovere gli ostacoli, senza però mai arrivare ad essere mieloso. Vero e sincero, è un romanzo che ti entra dentro, per la sua poesia, la sua sensibilità e il suo coraggio di parlare apertamente dei temi ancora oggi tabù.

"Che importa chi siamo? Che importa chi amiamo? Io ho amato, e questo deve bastare. Voi amate, e questo ci rende uguali. Uniti nell'amore. Abbiamo baciato, accarezzato, abbracciato, consolato, atteso con folle felicità un suo "sì". Perché l'amore condiviso è la forza che ci rende migliori. Anche quando è sfiorito, anche quando ci ha lasciato, anche quando è un ricordo che brucia con la sua assenza. Noi viviamo d’amore.”

"Forse qualcuno penserà che sono semplicemente impazzito. Ma la verità è un'altra. La verità è che non esiste l'amore senza follia. E che soltanto chi ama follemente può sapere che cosa significa voler bene a qualcuno. Io lo so."

Sì, forse sono di parte, amo questo regista e i suoi film, però non posso non esprimere il mio giudizio con sincerità, come faccio sempre. Un libro capace di emozionarmi fino alle lacrime non può che meritare i voti massimi. Un bel 5/5.
Profile Image for Özgün Onat.
437 reviews6 followers
August 14, 2020
Maalesef okuduğum kitap bitti. Artık her gün bir paragraf paylaşamayacağım.
Ferzan Özpetek bu kitapta hayatının diğer bölümünü, Roma'da ki yaşamını anlatıyor; geçmişi ve bugününü anılar harmanıyla bize aktarıyor. Roma'da ki oturduğu apartmanı, komşularını, arkadaşlarını, tanıdıklarını, mesleki kariyerini. Yani kısaca hayatından geçen insanları, yaşadıklarını, hissettiklerini, gördüklerini aktarıyor. Çevirmen farklı olmasına rağmen kitap aynı akıcılıkta. Ama diğer kitabın devamı değil, yani orada olan olaylar, karakterler burada yok, bire bir devam kitabı değil ama kendi hayatının devamı. Aslında bizim hayatımızda öyle değil mi? Her tanıdığımızla sonuna kadar gidemiyoruz, her olayın sonunu öğrenemiyoruz. Olaylara anlık dahil oluyoruz, gördüğümüz kadarıyla belli bir süre yaşananlara dahil oluyoruz, kişiler ise hayatımızdan geçiyor, bir sebeple karşılaşıyoruz, hayat çizgimiz kesişiyor ama birleşmiyor. Okurken bana veda hissi uyandırdı, evet bir veda var da ama kime, neye bunu da kitabı okuyunca görürsünüz. Okumak isteyenlerin hevesini kaçırmayalım. Benim için keyifliydi. Sizlere de okumanızı tavsiye ederim .
Profile Image for Simona.
975 reviews228 followers
September 15, 2015
E' strano e particolare leggere l'opera di un regista che amo molto.
Qui Ozpetek sveste i panni del regista per indossare quelli di scrittore raccontando una storia fatta di parole, tante, troppe. Una storia che ha il sapore di ieri, di oggi e di domani. Una storia che parte da lontano, da Istanbul e giunge sino a Roma, con la scuola di cinema, gli amici, i primi film, i primi successi.
Molti degli amici presenti in questo film appartengono a quel caleidoscopio di umanità di cui Ozpetek ama circondarsi nei suoi film.
"Sei la mia vita" è una intensa, anche se troppo dolce e smielata, dichiarazione d'amore che il regista rivolge al compagno attraverso una serie di luoghi, di immagini, parole che hanno contraddistinto la loro vita.
La vita qui rappresentata è una vita, a tratti tenera, a tratti dolce, malinconica e nostalgica, che non riesce a catturare il lettore, a emozionarlo e a farlo vivere, come i suoi film riescono a fare.
Profile Image for Alessandra.
14 reviews
November 7, 2023
Sinceramente non mi aspettavo granché da questo libro, ma piano piano, nella sua semplicità mi è arrivato dritto al cuore. Sei la mia vita, una frase che racchiude l’essenza dell’esistenza umana, come si fa a vivere senza provare emozioni, come si fa a vivere senza provare amore? Nonostante questo possa comportare sofferenze, vale sempre la pena provare qualcosa piuttosto che vivere nell’apatia e nella paura di rischiare. Pag 148, “ Trovo folle non avere il coraggio di vivere la propria vita” , mi trovo pienamente d’accordo con questa frase, tant’è che mi domando spesso che senso avrebbe la vita di ognuno di noi se non trovassimo, ogni giorno, il coraggio di essere noi stessi, nonostante tutto. Ma alla fine questo coraggio non nasce dalla follia dell’amore? In qualsiasi sua forma.
Profile Image for Matteo Bocci.
79 reviews2 followers
January 2, 2017
A book that filled me with awe. At times, I felt fortunate understanding exactly the feelings that were shared throughout the pages. In other parts of the book, I have discovered even deeper roots of some emotions that I have never been able to describe with words. It is a book that reminds you about the crazy, selfless and "full-of-devotion" love, if one has ever had the luck to truly experience it. On the other hand, it is also a dramatic journal about the inevitable growing up and old and the challenges that unexpected events bring into our existence.
Profile Image for Josefina Wagner.
596 reviews
July 10, 2018
Filmlerinin buyuk hayraniyim ama yazar olarak ayni seyi söylemem mumkun degil. Cok duygusal bir yazar kesinlikle Ve belki bundan dolayi epey abartiya kacmis bazi konularda. Cinsel tercihin bu kadar abartildigi baska bir kitap okumadim henuz.Sanirim buda hala buna karsi bir baskiyi hissetmesinden dolayidir. Filmlerinde de ayni duygusalligi inceligi göruruz. Bir Fatih Akin filminde ince zekanin ayrimini nasil fark ediyorsak Özpetek de de duygusal inceligi göruyoruz. Mutlaka okunmasi gerekir diyecegim kitaplardan degil ama filmi izlenir mutlaka:)
Profile Image for Stefano Meo.
10 reviews
April 9, 2019
Appassionato di Ozpetek come regista, mi sono cimentato nella lettura di questo libro. L’intero racconto è narrato dal protagonista in prima persona al suo compagno durante un viaggio verso una località solitaria imprecisata attraverso il susseguirsi di numerose descrizioni di emozioni, personaggi, luoghi e situazioni. La cosa che mi ha stupito di più è come riesca ad appassionare il lettore in così poche pagine; le descrizioni dei personaggi sono così ben fatte che sembra davvero di entrare a far parte del loro gruppo, della loro famiglia. Libro consigliatissimo
Profile Image for Hulyacln.
987 reviews567 followers
July 16, 2018
“Hafıza dijital değildir,eski bir film şeridi gibi döner ve yıpranır.Ve çok sevilen görüntüler yanar.”

Ferzan Özpetek filmlerini çok seven biri olarak,yazdığı kitabı okumadan dahi beklentim yüksekti.”yalnızca hayal gücünün ürünü olmayan karakterler”e zaten aşinaydık.Geniş sofralarda buluşmalar,herkesin anlatacak bir hikayeye sahip olması,duygu çeşitliliğinin yoğunluğu..Samimi bir anlatımla birlikte tabii..
Profile Image for mahbub dilan.
48 reviews
June 12, 2018
Kitabı okurken öPetek in ne kadar şanslı olduğunu düşündüm. Hayatının üzüntüsünü de sevincini de heyecanını da evini de hepsini okuyucuya açmış. Kitapta Dostlarının renkli kişilikleri ara sıra sit com tadı vererek gerçekle iç içe geçmiş. Dostlarının her birini yakından tanımak o terasta bir pazar yemeğine çağrılmak isterdim...
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